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domenica 1 gennaio 2023

I post più popolari del 2022 di Fany-Blog

 E' tempo di statistiche!!!!

 Amici cari grazie di avermi seguita per tutto questo disastroso 2022! 

Dopo gli anni della pandemia tutto ci saremmo aspettati tranne che la guerra in Europa e  la sempre maggiore prevaricazione dei diritti umani specialmente quelli delle donne in tutto il mondo, specialmente quelli islamici. E poi il fenomeno Giorgia.

Ecco gli argomenti che avete preferito!

Un grazie particolare al caro amico Francisco Punàl Suarez per l'aiuto speciale. 


 Totale post editi 222


 Primo in classifica 

Per Mahsa Amini e tutte le donne iraniane

cover di Javad Takjoo

Secondo

Continuano le proteste in Iran, grande solidarietà per le donne iraniane in tutto il mondo.

cover di GIO / Mariagrazia Quaranta

Terzo

Giorgia Meloni (prima parte)

cover Marzio Mariani

Quarto

Auguri al papà di Eritreo Cazzulati

© Enzo Lunari


Quinto

Puoi scherzare su tutto... ma, purtroppo, non con chiunque.

Intervista a Marilena Nardi condotta da Pepe Pelayo


Sesto

Quirinale: Berlusconi si è ritirato

cover di Animazzoli


Settimo



Migranti: Scontro Italia - Francia

cover di Marilena Nardi


Ottavo

Giorgia Meloni (seconda parte)

cover di Ernesto Priego


Nono



Novak Djokovic is out.

cover di Marco D'Agostino


Decimo

La Settimana Enigmistica compie novant'anni

cover di Marco De Angelis



Concorsi



The 4th Libex competition : the 55 semi-finalist cartoonists

The 4th Libex competition : the 10 finalist

cover di Jitet Kustana


Il vignettista cubano Carlos David Fuentes è il vincitore dello European Cartoon Award 2022. Due secondi classificati a pari merito, tra cui la vignettista italiana Marilena Nardi.

cover di Carlos David Fuentes



World Humor Awards 2022: PREMI SPECIALI 2022

cover di Lucio Trojano



Tra i purtroppo...  Tanti Ciao


Per il Presidente David Sassoli

cover di Mauro Biani

L'ultima lezione di Piero Angela

cover di GIO



MIKHAIL GORBACHEV 1931 - 2022

cover di Joep Bertrams


La regina Elisabetta II, 1926-2022

cover di Niels Bo Bojesen


Art flashmob "War in Ukraine"


Di Simiiiara, Ucraina



TWEET


 cover di Egil Nyhus

cover di  Luc Descheemaeker “O-SEKOER”

 

cover di Andrea Arroyo

 

INSTANGRAM

8 marzo 2022 cover di Silvia Ziche

 

Centenario nascita Pasolini cover di Riccardo Mannelli

 

Angela Lansbury 
cover di Mauro Biani

 Nota: 
 cronologia fine 2022 
 222 post 
 2,784,098 totale visualizzazioni 
+ 198.800 
Lettori fissi 165 (+4)

martedì 27 settembre 2022

Per Mahsa Amini e tutte le donne iraniane

 

For Mahsa Amini and all Iranian women

Per Mahsa Amini e tutte le donne iraniane


Javad Takjoo

21 September 2022

Women, Life, Freedom

MAHSA AMINI

#mahsaamini #mahsa_amini #freedom #humanrights #womenrights #jaytakjoo


Donna murata
GIO / Maria Grazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it

I made in solidarity with Iranian Women
Andrea Arroyo



Nasrin Sheykhi

22 September 2022

Protests in Iran

Protests in Iran, sparked by the death of Mahsa Amini, who was detained for allegedly breaking strict hijab rules.




après la mort de Mahsa Amini en Iran.

Adene

#Mahsaamini #Iran #voile #dessindepresse

Libertà per le donne iraniane!

#مهسا_امینی #Mahsa_Amini
#MahsaAmini
Gianluca Costantini





E L E N A . ospina
27 September 2022
Mahsa Amini 🌍
Get out of the cage
mahsa amini, mahsa amin, masha_amini, iran, iran protests, freedom, women's rights





 Vasco Gargalo, Portogallo


PER MAHSA AMINI
In Iran si alza la protesta per la morte in prigione di Mahsa Amini dovuta molto probabilmente a seguito del pestaggio subito da parte delle guardie della "Polizia Morale" della Repubblica religiosa.
Mahsa era stata arrestata perche, non avendo indossato il velo in modo ortodosso, faceva vedere una ciocca di capelli!
Molte le donne che stanno sfidando il regime tagliandosi i capelli in diretta sui social, difficile che la protesta scalfisca l'ottusità integralista ma da ammirare il loro coraggio. BRAVE!
Gianfranco Uber



TANTO PER CHIAREZZA
Dopo Mahsa Amini il fanatismo islamico si macchia di un altro orrendo crimine.
Hadith Najafi, la coraggiosa ragazza simbolo della protesta contro la repressione dei diritti delle donne, è stata uccisa ieri sera nella città di Karaj, vicino a Teheran, da numerosi colpi d'arma da fuoco.
Si allarga sempre di più la spaccatura della società iraniana dove però ancora troppi uomini sembrano gradire l'intolleranza religiosa verso la libertà delle donne.
Gianfranco Uber





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Iran, perché le proteste per la morte della giovane Mahsa Amini sono diverse dalle altre È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, in Iran la morte di Masha Amini, la 22 enne morta dopo le percosse in carcere della polizia morale perché indossava non correttamente il velo. La protesta conquista il Paese. Bisogna vedere come reagirà il governo che per il momento non viene meno a se stesso e gioca la carta della repressione. Per il direttore dell'Ihr Mahmoud Amiry-Moghaddam la misura è colma: " Potrebbe essere l'inizio di un grande cambiamento. Anche del governo. Ma verso quale direzione? Abbiamo visto come ha aiutato Bashar al Assad nell'uccisione di migliaia di persone". Detto in altri termini, la risposta del regime degli ayatollah potrebbe essere sanguinaria. A una settimana dai fatti la protesta si è estesa in Iran a 20 città, e sarebbero almeno sei i morti, stando a fonti governative, e circa 500 i feriti. Gli iraniani protestano spesso ma questa volta è diverso Qui le proteste non sono una novità: nel 2019 molti iraniani sono scesi in piazza a causa dell'aumento del prezzo del carburante, e nel 2020 e 2021 la siccità è stata alla base di una nuova ondata di proteste. Nel 2022 le manifestazioni hanno visto in piazza pensionati e l'aumento del costo del pane ha indotto molti iraniani a sfidare ancora una volta le autorità. La grande differenza delle manifestazioni attuali è che tutte le proteste precedenti erano limitate ai gruppi o alle classi sociali cui erano legate, (in tutti i casi il governo ha risposto con una forte repressione. Nel 2019 si stima che siano morti circa 300 manifestanti). La morte di Amini ha superato la frammentazione della società iraniana. Il dolore, comune denominatore Queste proteste sono motivate dal dolore . È il dolore a aver aperto la strada a una nuova e più ampia mobilitazione”, spiega in un articolo l'analista Esfandyar Batmanghelidj. Così, persone di diversa estrazione sociale si sono unite: l'indignazione è trasversale alla società iraniana. E stando a Esfandyar Batmanghelidj è un fatto inusuale per la società iraniana. I giovani, e soprattutto le donne, sono in prima linea, ma ci sono anche molte persone anziane. Per l'accademico Ali Alfoneh, gli iraniani generalmente protestano per il pane o per la libertà, e "mentre la classe media chiede libertà, i meno privilegiati protestano per il pane e c'è poca solidarietà tra i due gruppi", ha precisato Alfoneh su Twitter. "Ma anche gli svantaggiati, che sono conservatori, si chiedono perché tali misure siano state prese contro Mahsa Amini, le leggi della moralità non vengono applicate nei centri commerciali di lusso nel nord di Teheran", spiega l'accademico. "Ecco perché la morte di Mahsa Amini ha suscitato indignazione che ha unito la classe media e quella dei meno abbienti", aggiunge. Finora né la repressione poliziesca, né le promesse del presidente, Ebrahim Raisí, di voler far luce sulla morte di Amini e tanto meno l'invio di emissari dal leader supremo, Ali Khamenei, alla famiglia della giovane donna, sono riuscite a calmare la protesta. Amini è stata arrestata martedì della scorsa settimana dalla cosiddetta polizia morale di Teheran, dove si trovava in visita, e portata in una stazione di polizia per "un'ora di rieducazione" per aver indossato male il velo. È morta tre giorni dopo in un ospedale dove è arrivata in coma per un infarto. Alla notizia, le proteste hanno infiammato il Paese. Proteste fino a New York La notizia ha avuto un'ampia eco arrivando anche a New York dove si tiene l'Assemblea generale delle Nazioni unite. Anche il presidente Usa Joe Biden ha espresso solidarietà nei confronti della giovane vittima, così come Emmanuel Macron e il ministro degli Esteri britannico.