Plurale
Fabio Magnasciutti
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sabato 21 marzo 2015
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giovedì 12 marzo 2015
Cassazione: " Berlusconi assolto!"
di Franco Portinari/Portos |
Per favore non toccate il vecchietto
di Nadia Redoglia
Alta tensione per l’attesa sentenza definitiva. La pazza storia del mondo è terminata con assoluzione. Furono (quasi) tutte balle spaziali. “Che vita da cani” pare aver aggiunto quel Robin Hood – un uomo in calzamaglia, nel domandarsi chi mai ora potrà ripagarlo del torto subito. I suoi avvocati, fruitori di più poltrone parlamentari quasi mai usate, perché impegnati a difenderlo (da qui il mistero delle dodici sedie) si sono molto adoperati ben prima di quella volta che comparve la nipote del Principe d’Egitto con il silenzio dei prosciutti, degli svitati, dei robots e piccole canaglie che seguirono. L’ultima follia è ancora in corso (Ruby ter) per vederlo sospetto di corruzione in atti giudiziari. Secondo l’accusa avrebbe pagato olgette per tacer su orgette. Tuttavia la procura per approfondire su rendite milionarie che manco la nipote (vera) del principe di cui sopra potrebbe possedere, ha chiesto proroga d’indagini.
Il procuratore generale di Cassazione ha citato Mel Brooks sostenendo che tutto il mondo ci ha riso dietro. Esagerato ché come disse (ben prima di Obama, Veltroni e Renzi) Frankestein Junior: “SI-PUO’-FARE!”
11 marzo 2015
Atti liberatori
Trucco/Kurt
ElleKappa
BUNGA BUNGA: B. ASSOLTO
Natangelo
PS: Questa, sotto, invece era la vignetta che avevo preparato nel caso in cui la Cassazione non avesse assolto B.
Natangelo
Rimembri ancora
MASSIMO GRAMELLINI
L’uomo è salvo, ma il mito è perduto. Tra un’assoluzione e un’acquisizione, continua il declino al rallentatore di colui che fu Berlusconi. Come se Napoleone, anziché a Sant’Elena, avesse trascorso l’ultima parte della sua vita in due camere e cucina a Montmartre, litigando di continuo con la servitù e affacciandosi ogni tanto alla finestra per rispondere al saluto revanscista di qualche nostalgico. Trattandosi di un individuo dalle sette vite e dalle sette ville, il due camere e cucina è metaforico. Ma la sopravvivenza giudiziaria rimane una mancia ben magra per chi credeva di essere Napoleone e aveva convinto della cosa milioni di italiani.
Un mito si riconosce dall’uscita di scena, mentre non c’è grandezza alcuna nella sua parabola discendente, solo un accomodamento al ribasso, dalla Champions a Inzaghi, dal G8 a Brunetta. Profetizzando scenari shakespeariani, come nell’ultima scena del «Caimano», i suoi nemici gli hanno attribuito una dimensione epica che alla prova dei fatti si è rivelata inesistente. Non si sta congedando dalla Storia col cipiglio di un gigante spodestato, di un De Gaulle, di un Nixon o almeno di un Craxi. L’ossessione per la «roba», che in lui prevale su qualunque motivazione ideale, lo ha indotto a scavarsi una nicchia di sopravvivenza e a festeggiare come un trionfo persino una pausa momentanea nel furibondo corpo a corpo con la giustizia che ha innescato fin dalla gioventù. Adesso fonderà Forza Silvio, l’ultima ridotta, per trattare con l’erede toscano che maneggia la politica con più perizia e risolutezza di lui. Invece che alla Storia, passerà alla cassa.
Fran (Fanpage)
fabio magnasciutti
Fontana
TOGHE ROTTE
Tutti i nipoti di Mubarak sghignazzano dopo l'ultima
- purtroppo solo in ordine di tempo -
farsa in tema di codice penale.
Mangosi
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La notizia:
Roma (askanews) - Dopo nove ore di camera di consiglio i giudici della Cassazione hanno assolto definitivamente Silvio Berlusconi dal reato di concussione e sfruttamento di prostituzione minorile nel caso Ruby. Reati che la Procura di Milano guidata da Edmondo Bruti Liberati e Ilda Boccassini gli aveva contestato in questi anni di dura battaglia processuale, con riferimento alle "cene eleganti di Arcore" e alla liberazione della ragazza marocchina dal fermo in Questura a Milano.Le motivazioni della scelta della Cassazione saranno rese note fra un mese. Ma a Forza Italia (e al Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano) sono bastati pochi minuti dalla lettura del verdetto finale per porre con forza la questione politica di fondo legata a questo processo: il danno da risarcire a Berlusconi, personalmente e politicamente.Un Berlusconi "tanto felice". Così è descritto ad Arcore, dove ha appreso la notizia della sua assoluzione per il processo Ruby. "E' stata ribadita la mia innocenza", avrebbe detto in sintesi ai fedelissimi che si sono subito congratulati al telefono col leader di Forza Italia. E già si parla di un ritorno in campo di un berlusconi
con un’analisi di Donatella Stasio - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/w1k3cu
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mercoledì 25 febbraio 2015
19 febbraio 2015 - Sacco di Roma da parte dei tifosi ultras del Feyenoord
Guerriglia nel centro di Roma. Dopo tre ore di tensione, poco prima delle 16.30, in piazza di Spagna si è scatenata la battaglia. Gli hooligans del Feyenoord, molti con un adesivo con la Lupa capitolina decapitata, prima della partita di Europa League, hanno lanciato fumogeni contro gli agenti che, schierati sulla scalinata di Trinità dei Monti, hanno reagito con una carica fin dentro la salita di San Sebastianello, verso il Pincio. I tifosi hanno risposto tirando bottiglie e oggetti contro i poliziotti. Poi hanno anche cominciato a devastare auto, motorini, cestini della spazzatura. Daneggiata la fontana del Bernini!
The Europe of PIGS Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Some late episodes of racism, vandalism and awful education happening in different countries of the south of europe, related with football and hooligans, are reminding the invasion of nordic barbarians into mediterranean civilisation in the past years. This is the real europe of PIGS. Note: refered to Chelsea twats being racists in the metro of Paris or Feyenoord baboons filling up with vomit, pee and scum Bernini's fountain in Piazza di Spagna, Rome.
Tullio Boi
Invasione
Cosi olandesi danneggiano la Barcaccia di Bernini.
Mauro Biani
Fanatismi vari..Acidus #satira
Leo Magliacano
Anti-antisommossa
Trucco/Kurt
Tiziano Riverso
Lorenzo Bernini autore della fontana danneggiata
Paolo Lombardi
Barcaccia
Bertelli
la zoccolaccia
Marco Careddu
ALE' AKBEER
Marco Careddu
------------------------------------------
Nota :
Posto oggi queste vignette e commenti sui terribili avvenimenti del 19 febbraio scorso, con la speranza che i tifosi romani questa sera in Olanda si parla di 2400, per la partita di ritorno, diano un esempio di civiltà e non si lascino trasportare da false vendette.
Basta con la violenza fuori e dentro gli stadi!
The Europe of PIGS Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Some late episodes of racism, vandalism and awful education happening in different countries of the south of europe, related with football and hooligans, are reminding the invasion of nordic barbarians into mediterranean civilisation in the past years. This is the real europe of PIGS. Note: refered to Chelsea twats being racists in the metro of Paris or Feyenoord baboons filling up with vomit, pee and scum Bernini's fountain in Piazza di Spagna, Rome.
Tullio Boi
Invasione
Cosi olandesi danneggiano la Barcaccia di Bernini.
Mauro Biani
Orgiasmo da Rotterdam
di Nadia Redoglia
Sono arrivati a Roma, malgrado noi che ci picchiamo di saper proteggere i nostri valori, salvo però lasciarli poi in balia dei predatori picchiatori organizzati in branchi. I bastardi hanno spaccato la (anche!) mia Barcaccia del Bernini. Piazza di Spagna era fresca di restauro e i bastardi proprio lì hanno marciato pisciando e vomitando sulle forze (forse) dell’ordine. Per caso? Non credo. Questi esseri presi uno a uno sono il brodo primordiale del nulla: bisogna centrifugarli per ottenere mostruosità compatta.
Noi, allertati dai talk show goduriosi di share, mentre inanelliamo pagine di forum sulle criminali minacce isis ci lasciamo sopraffare dall’invasione, abituale e abitudinaria, della feccia ubriaca senza confini e barriere. Alcuni tiggì, in supposto elogio della foll(i)a, in tempo reale di devastazione (in) capitale, hanno lanciato l’edizione straordinaria e così per primi, nascondendosi dentro le nostre ferite, si sono accaparrati ancora una volta l’onore d’incastrare Marino, l’Ignazio da tagliola.
20 febbraio 2015
di Nadia Redoglia
Sono arrivati a Roma, malgrado noi che ci picchiamo di saper proteggere i nostri valori, salvo però lasciarli poi in balia dei predatori picchiatori organizzati in branchi. I bastardi hanno spaccato la (anche!) mia Barcaccia del Bernini. Piazza di Spagna era fresca di restauro e i bastardi proprio lì hanno marciato pisciando e vomitando sulle forze (forse) dell’ordine. Per caso? Non credo. Questi esseri presi uno a uno sono il brodo primordiale del nulla: bisogna centrifugarli per ottenere mostruosità compatta.
Noi, allertati dai talk show goduriosi di share, mentre inanelliamo pagine di forum sulle criminali minacce isis ci lasciamo sopraffare dall’invasione, abituale e abitudinaria, della feccia ubriaca senza confini e barriere. Alcuni tiggì, in supposto elogio della foll(i)a, in tempo reale di devastazione (in) capitale, hanno lanciato l’edizione straordinaria e così per primi, nascondendosi dentro le nostre ferite, si sono accaparrati ancora una volta l’onore d’incastrare Marino, l’Ignazio da tagliola.
20 febbraio 2015
Fanatismi vari..Acidus #satira
Leo Magliacano
Anti-antisommossa
Trucco/Kurt
Tiziano Riverso
«L’AMACA» DEL 21 FEBBRAIO 2015 (Michele Serra) 21 febbraio 2015
Il branco di bestioni brilli che ha messo a soqquadro Roma fa venire in mente la tragica e cinica frase (baluardo di ogni pensiero reazionario che si rispetti) sulla “guerra lavacro del mondo”. Moltitudini di maschi dai quindici ai cinquant’anni, in giro per il pianeta, amministrano con grande difficoltà adrenalina, testosterone, sbalzi ormonali; se vivono in Siria o Iraq è più facile che si arruolino nell’Is, se a Rotterdam (o Istanbul o Berlino o Roma o Milano) diventano ultras di calcio, l’idea è comunque quella di trovare dei commilitoni e menare le mani a seconda delle circostanze. Ovviamente sgozzare qualcuno è molto più grave che orinare su un monumento o scalciare una macchina o gridare dagli al negro. Ma la molla è la stessa, è l’urlo della scimmia che cerca un posto nel branco, è la violenza come antidoto alla paura e come certificazione della propria esistenza. Ben al di là dell’insipienza dei domatori di scimmie, che dovrebbero tenerle a bada e non ci riescono (vedi il penoso default dell’ordine pubblico a Roma), sono spettacoli, questi, che levano il fiato per la bassezza energumena (ma tu guarda, il “civilissimo Nord Europa”…). Ma in compenso ci fanno apprezzare, e molto, il mistero della civilizzazione e della cultura. L’essere umano, specie se maschio in trasferta, sembra nato solo per il rutto.
(fonte Jack's blog)
Il branco di bestioni brilli che ha messo a soqquadro Roma fa venire in mente la tragica e cinica frase (baluardo di ogni pensiero reazionario che si rispetti) sulla “guerra lavacro del mondo”. Moltitudini di maschi dai quindici ai cinquant’anni, in giro per il pianeta, amministrano con grande difficoltà adrenalina, testosterone, sbalzi ormonali; se vivono in Siria o Iraq è più facile che si arruolino nell’Is, se a Rotterdam (o Istanbul o Berlino o Roma o Milano) diventano ultras di calcio, l’idea è comunque quella di trovare dei commilitoni e menare le mani a seconda delle circostanze. Ovviamente sgozzare qualcuno è molto più grave che orinare su un monumento o scalciare una macchina o gridare dagli al negro. Ma la molla è la stessa, è l’urlo della scimmia che cerca un posto nel branco, è la violenza come antidoto alla paura e come certificazione della propria esistenza. Ben al di là dell’insipienza dei domatori di scimmie, che dovrebbero tenerle a bada e non ci riescono (vedi il penoso default dell’ordine pubblico a Roma), sono spettacoli, questi, che levano il fiato per la bassezza energumena (ma tu guarda, il “civilissimo Nord Europa”…). Ma in compenso ci fanno apprezzare, e molto, il mistero della civilizzazione e della cultura. L’essere umano, specie se maschio in trasferta, sembra nato solo per il rutto.
(fonte Jack's blog)
Lorenzo Bernini autore della fontana danneggiata
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ALE' AKBEER
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Nota :
Posto oggi queste vignette e commenti sui terribili avvenimenti del 19 febbraio scorso, con la speranza che i tifosi romani questa sera in Olanda si parla di 2400, per la partita di ritorno, diano un esempio di civiltà e non si lascino trasportare da false vendette.
Basta con la violenza fuori e dentro gli stadi!
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domenica 1 febbraio 2015
Mattarella, opera magistrale di Matteo Renzi
il nuovo presidente
Ci siamo. E' stato eletto il nuovo presidente. E' un sollievo che non sia Amato, ma a parte questo non sono molto entusiasta.
saluti
Marilena Nardi
P.S. ... già tutti sembrano orgogliosi di essere i nuovi catto-comunisti. Mah!
Sergio Mattarella è il dodicesimo presidente della Repubblica italiana.
Eletto al quarto scrutinio, con 665 voti: quasi i due terzi.
A Montecitorio scatta un applauso lungo quattro minuti: batte le mani, in piedi al centro dell'Aula, anche l'ex presidente Giorgio Napolitano. A braccia conserte solo Movimento 5 Stelle e Lega.
"Buon lavoro presidente Mattarella! Viva l'Italia", esulta Matteo Renzi, che testimonia con la larga condivisione di non aver scelto "un supporter" del Pd ma "un arbitro" che "sarà un grande presidente".
Nel nome di Mattarella si ricompattano i democratici di sinistra. Ma il centrodestra esce dal voto dilaniato.
Ncd è spaccato: Sacconi si dimette.
FI vota scheda bianca, ma nel segreto dell'urna Silvio Berlusconi perde una quarantina dei suoi.
Eletto al quarto scrutinio, con 665 voti: quasi i due terzi.
A Montecitorio scatta un applauso lungo quattro minuti: batte le mani, in piedi al centro dell'Aula, anche l'ex presidente Giorgio Napolitano. A braccia conserte solo Movimento 5 Stelle e Lega.
"Buon lavoro presidente Mattarella! Viva l'Italia", esulta Matteo Renzi, che testimonia con la larga condivisione di non aver scelto "un supporter" del Pd ma "un arbitro" che "sarà un grande presidente".
Nel nome di Mattarella si ricompattano i democratici di sinistra. Ma il centrodestra esce dal voto dilaniato.
Ncd è spaccato: Sacconi si dimette.
FI vota scheda bianca, ma nel segreto dell'urna Silvio Berlusconi perde una quarantina dei suoi.
La Coppia BR perseguendo la Rivoluzione Liberale, ha lavorato in clandestinità
Ugo Sajini
Mannelli
The new President of Italy Paolo Lombardi
.
31 Jan 2015
Il Presidente di tutti i democristiani
Laurenzi
Pietro Vanessi PV
Valerio Marini
Sergio Mattarella nuovo Presidente della Repubblica
31 GENNAIO 2015 | di Giovanni Angeli
Vauro
Staino
FEI
Paride Puglia
Il giorno dopo Mattarella: effetti collaterali in Forza Italia
Gianfalco
Italia Mattarella
Gianfalco
Un brivido presidenziale lungo la schiena #Mattarella
29/01/15
Marco Careddu
Marco Careddu
Ridere
Ecce Mattarella Presidente della Repubblica.
Mauro Biani
Prime reazioni
Mauro Biani
UVA
...il nuovo difensore della repubblica italiana!!!!!!
Gallo
Mario Airaghi
CROCE, MA NON DELIZIA.
E' difficile liberarsi
dai fantasmi del passato.
In Italia praticamente impossibile.
Mangosi
Un siciliano come PresidenteElchicotriste
Incompreso
Kurt
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Prossimo Presidente?
Mattarella verso il Quirinale
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giovedì 29 gennaio 2015
Prossimo Presidente?
Prossimo Presidente?
Post in costruzione .... attenzione lavori in corso!
Amato?
non ce lo vedo proprio?
Marilena Nardi
Ugo Sajini
Toto nomi
Portos
Giannelli - Corriere della Sera
http://www.corriere.it/foto_del_giorno/giannelli/index_201105.shtml
http://www.corriere.it/foto_del_giorno/giannelli/index_201105.shtml
Tiziano Riverso
Il nome è Mattarella
Riverso
Mario Airaghi
Beppe Mora
Riccardo Mannelli
GLMart
impatto del nazareno
Portos
Il patto col giaguaro
Natangelo
Intanto
Natangelo
Ellekappa
Leo Magliacano
Presidenziadi
Kurt
Vauro
Focherellum
Focherellum nel patto del Nazareno per il Presidente della Repubblica (Mattarella?).
Intanto Grillo, tra i suoi candidati, mette anche l’ex -Gargamella- Bersani.
Biani
Monarchia e Repubblica
Non so come andrà a finire. Rispetto a due anni fa è un mortorio (d’altronde encefalogramma-renzi, dopo aver fatto fuori bersani e letta). Ora sbuca fuori Mattarella. Nella situazione data (encefalogramma… etc.) dice “l’ennesimo democristiano”. Beh Napolitano era comunista. E’ un mondo difficile.
Mauro Biani
TOTOPRESIDENTE
Matteo promette il nome
alla quarta votazione.
Il paese trema.
Mangosi
TAPPEZZERIA INSACCATA
Nonostante le smentite,
qualcosa ci dice che un nome ci sia già.
Mangosi
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Il nome è Mattarella
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Mario Airaghi
Beppe Mora
Riccardo Mannelli
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La foto mancante
MASSIMO GRAMELLINI
Continuano a vedersi, ma a non farsi vedere. Ogni amore proibito finisce per lasciare una traccia fotografica. Invece la relazione clandestina più chiacchierata d’Italia resta avvolta nel buio come un vertice del Cremlino ai tempi del Pcus. Eppure Renzi e Berlusconi non fanno della ritrosia l’elemento fondante del loro carattere. Da sempre Berlusconi abita la vita pubblica alla stregua di un gigantesco studio televisivo in cui si muove con il celebre sorriso celentanoide stampato sopra il fondotinta. Quanto a Renzi, accetterebbe di scattare un selfie anche con un palo della luce (che non gli facesse ombra). Entrambi amano la politica a fumetti che comunica attraverso la potenza evocativa delle immagini. E sanno che l’assenza di tracce visive dei loro incontri furtivi non fa che accrescere i sospetti di chi li osserva dall’esterno pensandone tutto il male possibile. Allora perché si rifiutano di farsi ritrarre, non dico mano nella mano, ma almeno uno accanto all’altro?
Forse una risposta va cercata proprio nel ruolo sacrale che gli amanti del Nazareno affidano all’immagine. Se ormai una cosa esiste davvero solo quando viene immortalata da un flash, la coppia «Father and Son» trova più conveniente non esistere. L’ex direttore di Canale 5, Massimo Donelli, ha suggerito ai due burattinai di farsi fotografare mentre guardano insieme davanti alla tv l’elezione del «loro» Presidente della Repubblica. Temo resterà deluso. L’insolita riluttanza di entrambi nasconde ragioni politiche, ma anche più intime. Per Renzi potrebbe trattarsi persino di un refolo di imbarazzo. Per Berlusconi di un problema di inquadrature.
MASSIMO GRAMELLINI
Continuano a vedersi, ma a non farsi vedere. Ogni amore proibito finisce per lasciare una traccia fotografica. Invece la relazione clandestina più chiacchierata d’Italia resta avvolta nel buio come un vertice del Cremlino ai tempi del Pcus. Eppure Renzi e Berlusconi non fanno della ritrosia l’elemento fondante del loro carattere. Da sempre Berlusconi abita la vita pubblica alla stregua di un gigantesco studio televisivo in cui si muove con il celebre sorriso celentanoide stampato sopra il fondotinta. Quanto a Renzi, accetterebbe di scattare un selfie anche con un palo della luce (che non gli facesse ombra). Entrambi amano la politica a fumetti che comunica attraverso la potenza evocativa delle immagini. E sanno che l’assenza di tracce visive dei loro incontri furtivi non fa che accrescere i sospetti di chi li osserva dall’esterno pensandone tutto il male possibile. Allora perché si rifiutano di farsi ritrarre, non dico mano nella mano, ma almeno uno accanto all’altro?
Forse una risposta va cercata proprio nel ruolo sacrale che gli amanti del Nazareno affidano all’immagine. Se ormai una cosa esiste davvero solo quando viene immortalata da un flash, la coppia «Father and Son» trova più conveniente non esistere. L’ex direttore di Canale 5, Massimo Donelli, ha suggerito ai due burattinai di farsi fotografare mentre guardano insieme davanti alla tv l’elezione del «loro» Presidente della Repubblica. Temo resterà deluso. L’insolita riluttanza di entrambi nasconde ragioni politiche, ma anche più intime. Per Renzi potrebbe trattarsi persino di un refolo di imbarazzo. Per Berlusconi di un problema di inquadrature.
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Il patto col giaguaro
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Intanto Grillo, tra i suoi candidati, mette anche l’ex -Gargamella- Bersani.
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Monarchia e Repubblica
Non so come andrà a finire. Rispetto a due anni fa è un mortorio (d’altronde encefalogramma-renzi, dopo aver fatto fuori bersani e letta). Ora sbuca fuori Mattarella. Nella situazione data (encefalogramma… etc.) dice “l’ennesimo democristiano”. Beh Napolitano era comunista. E’ un mondo difficile.
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alla quarta votazione.
Il paese trema.
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Nonostante le smentite,
qualcosa ci dice che un nome ci sia già.
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