Nessuna dichiarazione della premier Meloni dopo i saluti fascisti di Acca Larentia.
Il Silenzio
Geen commentaar #Meloni #fascistengroet #zwijgen #Italie
Joep Bertrams
Nessuna dichiarazione della premier Meloni dopo i saluti fascisti di Acca Larentia.
#accalarentia #fascismo #vignetta #caricatura #Meloni #umorismo #satira #humor
Marilena Nardi
Gli acrobati
Riccardo Mannelli
"Le colpe sono nostre.Loro non hanno mai governato questo paese. Non hanno mai fatto il ministro della cultura, non hanno mai fattoil ministro dell'istruzione. Siamo stati noi a non riuscire ad educare nessuno..."
Il filosofo Massimo Cacciari sul caso Acca Larentia a Otto&Mezzo La7 , 9 gennaio
Mauro Biani
La Digos è sicura che a #AccaLarentia
nessuno ha urlato Viva l'Italia Antifascista
Durando
Quel che tuttavia stupisce è che, di fronte a comportamenti che configurano patenti violazioni dei fondamenti della nostra Repubblica e delle leggi dello Stato, la forza pubblica non intervenga, forse in ossequio a direttive del potere politico in carica. Così Fulvio Fontana Fulvio Fontana Satira
LA PRESENZA
#AccaLarentia #neofascisti #fascisti #Digos #satira #vignetta
Vukic
Annebbiati
#Fascisti #AccaLarentia #Nebbia #Governo #Italia #Nostalgici
Lele Corvi
Intanto ad AccaLarentia…
Luc Garcon
#AccaLarentia
Giancarlo Covino
Manuel De Rossi
PASSO PASSO
Non so quanto potrebbe servire uno scioglimento formale delle organizzazioni estremiste pronte a ricostituirsi con altri nomi ed altri simboli finché il credo nella violenza coverà sotto la cenere.
Certo che sarebbe comunque doverosa una formale dichiarazione di ripudio ed estraneità da certe manifestazioni nostalgiche e non proprio folkloristiche, da parte di chi rappresenta il Paese.
Per ricordare ai più vecchi, ma soprattutto avvertire i giovani, quanto pericoloso sia trascurare certe derive. #FASCISMO #NAZISMO #storia #giovani
Gianfranco Uber
Paolo Calleri
1 September 2023
Culture remodeling
https://cartoonmovement.com/cartoon/culture-remodeling
Venti di Destra
GIO / Mariagrazia Quaranta
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E' bene ricordare che:
Il saluto romano, anche e più correttamente noto come saluto fascista.
In Italia, a seguito del ritorno della democrazia dopo la seconda guerra mondiale, il gesto è stato vietato dalla legge n. 645 del 20 giugno 1952 ("legge Scelba"), successivamente modificata con la legge n. 205 del 25 giugno 1993 ("legge Mancino"), ma solo qualora compiuto con intento di "compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista"; in tale caso può essere punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 200 euro a 500 euro. Secondo la giurisprudenza di Cassazione, il gesto è vietato nei limiti in cui rappresenti un incitamento alla violenza o costituisca un pericolo di riorganizzazione del partito fascista, in quanto idoneo a raccogliere adesioni e consensi.
La Costituzione
Disposizioni transitorie e finali
I-II-III-IV-V-VI-VII-VIII-IX-X-XI-XII-XIII-XIV-XV-XVI-XVII-XVIII
Elenco Completo
XII
E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.
In deroga all'articolo 48, sono stabilite con legge, per non oltre un quinquennio dall'entrata in vigore della Costituzione, limitazioni temporanee al diritto di voto e alla eleggibilità per i capi responsabili del regime fascista.
Giovedì 18 gennaio 2024
La Cassazione a sezioni riunite ha deciso: il saluto fascista (o romano) nella sua espressione commemorativa non è reato.
Le Sezioni Unite della Corte suprema di Cassazione hanno deciso che la condotta tenuta nel corso di una pubblica manifestazione consistente nella
risposta alla «chiamata del presente» e nel «saluto romano» - rituali entrambi evocativi della gestualità del partito fascista - integra il delitto previsto dalla legge Scelba «ove, avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, sia idonea ad integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista, vietata dalla XII disposizione transitoria e finale
della Costituzione».
Solo «a determinate condizioni» può configurarsi anche il delitto previsto dalla legge Mancino che «vieta il compimento di manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi»
La sentenza lascia una certa discrezionalità all'interpretazione del giudice ...
Tomas