E' passato un anno e sembra ieri... ciao Alda
Le farfalle sono pensieri
i pensieri sono farfalle
i sospiri rose d'amore
l'amore veleno puro.
Domani se l'amore mi tradisse
prenderò un'ape azzurra
che mi morda la bocca... se domani
i bambini non canteranno più
io tornerò bambina
ma domani tu torni
ed io mi vendo lo stesso.
“Ah, la bellezza eterno firmamento.
E tu alla finestra,
che guardi all’aria
che guardi all’aria
tutte le strade dell’universo.
Se dormi vedi che la morte
trionfa nel cuore.”
Uno spirito allegro è il mio,
uno spirito folle
che gira su se stesso.
Se io giro
è per essere presa da una fiaba
sempre di nuovo e poi amarti.
Per quali bagliori di giovinezza
si è spento il tuo sguardo di amore?
Sei morta adolescente
ma ci sono delle menzogne
del bene
per cui dentro la pace
eri soltanto un sogno.
Rido per te che mi canti
e canto per te che ridi
ma quando mi dedichi la vita
o solo un fiore che
guardo e si spaventa
del levar del sole.
O inferno che nessuno vede,
mentre mi vibri ai piedi
ami ma corrompi lo stesso
che mi porterà via.
Caro, tu non crederesti
che io vedo nei miei occhi
come dentro il tuo amore.
Me li hai dati tu
questi occhi e me li vuoi rubare
per un furto a prova di sogni.
Gioco con certi colori
e sono una bambina che si adopera
a cambiare il suo mondo ma il mio mondo
è il tuo volto che sembra così grande
che la mia bocca
lo vorrebbe mangiare.
Spazio che divori ogni tempo hai divorato la mia persona salendo sulle ginocchia di una culla.
E' santo chi ama la poesia e la traduce in forza come io, come io ho cercato di amare l'America e mi hanno usata
come una fionda.
collage di Giuliano Grittini |
Crepita roccia di sale lei sta morendo tra le mie braccia, era un mutilato malfattore, uno che ha messo in piedi un carnevale per ridere a crepapelle.
Al Carnevale c’erano mille paggette ma lui uomo che non ha denti non ha addentato il pane più fresc o che era la mia poesia. Ha sghignazzato come una ragazza su un trono di cartapesta e gridava “eccola la bambola bianca che non ha ne vene ne sangue”, invece io morivo dissanguata su una decapottabile ferma e alcuni struggenti menestrelli cantavano per me il Magnificat.
Ero vergine mentre salivo in cielo o così mi pareva, tanto era lieve e la metà del mio cammino ritrovava l’anima che avevo perduto, non aveva capito che amavo le donne e non gli uomini razza bastarda che non avevano capito che prima di loro ero stata lasciata da mille angeli che mi avevano protetto in terra e così mi avevano mangiato prima, ma prima indagando sulle mie luci che in terra non si vedevano.
Quando mi trovai morta era già tardi e guardavo il mio corpo scultoreo fermo in un ghiaccio ardente, nessuno conobbe mai il mio segreto. Tutti pensavano che ero una donna stramba, che ammaliavo gli uomini ma nessuno sapeva che io ero una poetessa che non aveva pubblicato un libro.
tratto da Antenate bestie da manicomio
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Le immagini sono opere di Mimmo Rotella .
L’artista viene a mancare nel 2006 proprio mentre sta realizzando la serie dei decollages ispirati alle poesie dedicate a Marilyn da Alda Merini, così il suo “Ultimo atto d’amore” acquista una ulteriore, inestimabile carattere di eccezionalità.