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mercoledì 7 febbraio 2024

Alfredo Castelli 1947-2024

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All'alba di oggi, 7 febbraio 2024, si è spento Alfredo Castelli. Il mondo, non solo quello che orbita attorno al Fumetto, perde un cervello eccezionale. Era capace di leggere gli avvenimenti, la cultura, la storia, i fatti, curioso di tutto, indagatore del passato e sempre avanti a tutti nell'immaginare il futuro, senza vanterie, con senso dell'umorismo e desiderio di condividere con tutti le sue scoperte e le sue previsioni. Era così già alla fine degli anni Sessanta, lo è stato fino all'ultimo respiro.
Negli ultimi mesi la sua lotta contro il cancro andava parallela all'impegno nella pubblicazione e condivisione di gran parte delle sue creazioni. Era felice dell'omaggio dedicatogli dalla Sergio Bonelli Editore a Lucca, poi della grande mostra al WOW di Milano, ora in conclusione al PAFF di Pordenone, mentre lo vedevamo sempre più provato dalla malattia, aggravata dal covid, sostenuto dalla cara moglie Anna e da tanti amici impotenti ad aiutarlo.
Eppure se ne va lasciandoci come orfani della sua presenza, e ancora non riusciamo a percepire la dimensione del vuoto che lascia. Resta sempre con noi, comunque, e dentro chiunque l'abbia conosciuto.
Nella foto è a destra, poco più che ventenne. Da sinistra Bonvi, Bernasconi e Jacovitti.

Luigi F. Bona ( Director presso WOW Spazio Fumetto - Museo del Fumetto di Milano e President presso Fondazione Franco Fossati)




7 FEBBRAIO 2024

ADDIO AD ALFREDO CASTELLI
Ci ha lasciati Alfredo Castelli, vulcanico creatore di Martin Mystère, ma anche autore di mille altri personaggi, storie, saggi e indimenticabili iniziative, vero e proprio gigante dell'editoria a fumetti.

«La curiosità, i libri, i ritardi, la logorrea. Particolari, comunque, operativi per delineare un carattere». Così Alfredo Castelli definiva in un'intervista, qualche anno fa, i tratti in comune tra lui e la sua creatura fumettistica più famosa, quel Martin Mystère che da più di quarant'anni allieta, intriga e stimola migliaia di lettori.

Nato a Milano il 26 giugno 1947, Castelli era entrato nel mondo del fumetto già nel 1965, scrivendo e disegnando le avventure di Scheletrino, pubblicate in appendice a "Diabolik". Curioso di natura, intellettualmente onnivoro, è stato capace fin dagli esordi di spostarsi con agilità tra i generi e le pubblicazioni più diverse, vestendo ora gli abiti dello sceneggiatore ora quelli del saggista o dello storico. Proprio questa sua incredibile poliedricità ne ha fatto un punto di riferimento per tanti colleghi e autori, oltre che naturalmente per i suoi tantissimi lettori, rendendolo una delle figure cardine della storia del fumetto italiano.

Tantissimi sono i personaggi a cui ha lavorato e le testate con cui ha collaborato, da "Tilt" a "Horror" passando per "Eureka", "Il Corriere dei Ragazzi" e "Il Giornalino". Tra i personaggi da lui creati ricordiamo in corsa solo Gli Aristocratici, L'Ombra, L'Omino Bufo, Zio Boris e Allan Quatermain - con quest'ultimo che funge da base su cui elaborare l'idea di Martin Mystère - ma era nata dalla sua mente anche la prima fanzine fumettistica italiana, "Comics Club 104", nell'ormai lontano 1966.

Ha collaborato con la nostra Casa editrice ininterrottamente dal 1971 fino a pochi giorni fa, lavorando come redattore e sceneggiatore. Le sue prime storie per quella che ancora non si chiamava Sergio Bonelli Editore sono state per Zagor e Mister No, personaggi che non ha abbandonato nemmeno dopo l'approdo in edicola di Martin Mystère. In seguito ha scritto anche per Dylan Dog e Nathan Never (architettando in entrambi i casi gli incontri tra i personaggi citati e il Detective dell'Impossibile), per Ken Parker e per la storica collana di cartonati da edicola Un uomo Un'avventura.

Giornalista professionista, ha pubblicato numerosi saggi sulla storia del fumetto e sulla letteratura popolare, approfondendo soprattutto la conoscenza del fumetto delle origini. È stato impegnato anche come autore e sceneggiatore cinematografico, televisivo e radiofonico. La sua ultra-cinquantennale carriera fumettistica è stata recentemente riassunta e raccontata in una mostra che ha esordito a Lucca Comics & Games 2022 prima di essere allestita anche a Milano e Pordenone.

Tra i tanti premi che ha ricevuto nel corso della sua lunga carriera ricordiamo i due Yellow Kid, il primo ricevuto a Lucca nel 1970 e il secondo vinto a Roma nel 1996. A Lucca è stato inoltre riconosciuto come "Maestro del Fumetto" nel 2015, quando il calco delle sue mani è stato inserito nella Walk of Fame.

L'eredità artistica e intellettuale di Alfredo Castelli è enorme, e per questo naturalmente pesantissima. Se chi ha avuto la fortuna di stargli accanto ricorda la sua verve affabulatoria e il suo perenne buonumore, ai tanti lettori che l'hanno conosciuto solo grazie alle pagine stampate restano tantissime storie a fumetti e innumerevoli saggi e articoli. E queste rimarranno per sempre con noi.

La redazione di via Buonarroti lo ricorda con commozione ed enorme affetto. Ciao, Alfredo...

Sergio Bonelli Editore







Omino Bufo
Omino Bufo, l’opera più importante firmata dal suo pseudonimo, il Pitore di Santini sul marciapiede.
Il Castelli fumettista ha due facce. Una più seria – o meglio, più presentabile – con cui firma Martin Mystére, gli Aristocratici, l’Ombra, i saggi sul fumetto di inizio Novecento; l’altra, il lato oscuro, con cui riempie fogli di scarabocchi e battute demenziali.

L’Omino Bufo ne è l’emblema. Strisce disegnate malissimo, impregnate di umorismo che non fa ridere, contornate da omini che ne ridono a crepapelle.

https://fumettologica.it/2022/03/omino-bufo-fumetti-castelli-artibani/



Gli Aristocratici


Martin Mystère




Nel 1983 Alfredo Castelli e Silver (creatore di Lupo Alberto), dirigono la rivista Eureka, ideata nel 1967 da Luciano Secchi (in arte Max Bunker). Castelli e Silver rinnovano la rivista con una serie di numeri monografici e allegano al primo numero della loro gestione “Come si diventa autore di fumetti”, un utile prontuario per chi vuole avvicinarsi alla professione o è curioso di sbirciare dietro le quinte della Nona Arte.


Zio Boris







Il PAFF! rende omaggio ad Alfredo Castelli, che ci ha lasciati oggi, 7 febbraio. Il suo genio creativo ha arricchito per decenni la nostra immaginazione e ha dato forma a momenti indimenticabili nella cultura del fumetto.
Lo ricordiamo con grande e infinito affetto.
Il Consiglio Direttivo comunica che da oggi fino alla sua chiusura, prevista il 18 febbraio, la Mostra dedicata ad Alfredo Castelli sarà a ingresso gratuito.


TELE RDR 751 - INTERVISTA ALFREDO CASTELLI ILLUSTRATA Il mitico Alfredo Castelli ci racconta nell'ultima intervista di tutto tranne Martin Mystere di cui sappiamo già tutto. Dal perché il fumetto si chiama fumetto al ricordo delle origini del rivoluzionario Corriere dei Ragazzi. Da Hugo Pratt a tanti grandissimi che ha conosciuto anche poco ricordati come Pier Carpi. Un’intervista insolita discorrendo sul magico mondo dei comics. https://www.youtube.com/watch?v=nIstgN4kxOA