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© Marco De Angelis |
Come nel disegno dell'amico Marco De Angelis, i lettori della Gazzetta di Parma hanno letto, sabato, della scomparsa del mio papà, Giovannino Spinazzi.
Era, è stato un grande agricoltore.
Mi piace ricordarlo anche qui sul mio blog con l'articolo (in fondo alla pagina) e questa immagine che ho tratto dall'intervista che gli avevano fatto per il filmato in difesa del territorio, per l'ambiente “Il suolo minacciato”regia Nicola Dall’Olio.
Lo si può vedere dal
minuto 20.30, dove parla della sua terra.
Il film pur essendo del 2009 viene tuttora proiettato per denunciare la continua cementificazione del territorio.
Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Negli ultimi anni nella pianura padana si sono perduti migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante espansione urbana ed infrastrutturale. Nella sola Food Valley parmense, luogo di produzioni agroalimentari di eccellenza, lo sprawl urbano, con i suoi capannoni, le sue gru, le sue strade, il suo cemento consuma un ettaro di suolo agricolo al giorno minacciando la sostenibilità e il radicamento di quelle stesse produzioni. Partendo da questo caso emblematico e paradossale, il film intende mostrare senza veli quanto sta accadendo al territorio e al paesaggio e mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza di preservare una risorsa finita e non rinnovabile come il suolo agricolo.
Ringrazio commossa tutti quanti ci sono stati vicini.
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© GIO/Mariagrazia Quaranta |
Il suolo minacciato
Regia Nicola Dall’Olio
Soggetto e sceneggiatura Nicola Dall’Olio
Direttore della fotografia Daniele Di Domenico
Montaggio Renato Lisanti
Musica Juan Carlos “Flaco” Biondini
Interpreti Luca Mercalli, Edoardo Salzano, Carlo Petrini, Wolfgang Sachs,
Paolo Pileri, Maria Cristina Gibelli, Georg Frisch, Ciro Gardi,
Massimo Spigaroli, Michele Bianchi, Luigi Spinazzi,
Giovannino Spinazzi, Ferrante Gonzaga
Produzione WWF Parma, Legambiente Parma
Formato miniDV
Durata 46’
Anno 2009
Negli ultimi anni nella Pianura Padana si sono perduti
migliaia di ettari di suolo agricolo ad opera di una dilagante
espansione urbana ed infrastrutturale. Nella
sola Food Valley parmense, luogo di produzioni agroalimentari
di eccellenza, lo sprawl urbano, con i suoi
capannoni, le sue strade, il suo cemento consuma un
ettaro di suolo agricolo al giorno. Partendo da questo
caso emblematico e paradossale, il film Il suolo
minacciato, attraverso interviste ad esperti come
Luca Mercalli, Edoarzo Salzano, Carlo Petrini, affronta
i costi e le cause della cementificazione del territorio
in Italia con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza
dell’importanza di preservare una risorsa finita e
non rinnovabile come il suolo agricolo.
«Il film, girato quasi per intero nella pianura parmense,
è strutturato in 4 capitoli ed un epilogo scanditi
da intervalli. Non è un inchiesta giornalistica, ma
piuttosto un discorso attorno ad un fenomeno, la cementificazione
del territorio e il consumo del suolo,
che caratterizza in negativo l’intera penisola generando
costi economici ed ambientali a carico della
collettività. Questo discorso viene sviluppato senza
voce fuori campo attraverso il montaggio di interviste
fatte ad esperti di urbanistica e di ambiente e
ad agricoltori locali. Il territorio viene mostrato sia
dall’alto, con riprese aeree ed ortofoto che illustrano i
cambiamenti intercorsi negli ultimi anni, che dal basso,
con camera car dei nuovi paesaggi del cemento
che si alternano a riprese fisse di lembi di campagna
ancora intatta.»
Nicola Dall’Olio
Opera prima. Il film ha ottenuto la Menzione speciale
alla XIII edizione del Festival Cinemambiente di Torino
(2010) e ha vinto la prima edizione del ViaEmiliaDocFest
(2010).
http://www.assemblea.emr.it/biblioteca/videoteca/Terr-amb/tut-amb/suolo-minacciato
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