Visualizzazione post con etichetta Panaccione G.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Panaccione G.. Mostra tutti i post

mercoledì 14 dicembre 2022

Tugèin di Gregory Panaccione e Bruno Bozzetto

 


Tugèin

Gregory Panaccione, Bruno Bozzetto

96 pagine

b/n - 19,5x26 cm - cartonato

ISBN 978-88-6567-265-5

https://www.renoircomics.it/catalogo-online/tug%C3%A8in-detail


Dopo il successo della graphic novel, “Minivip & Supervip - Il Mistero del ViaVai”, arriva

TUGE'IN, nuovo frutto della collaborazione tra Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione, che racconta la stravagante e surreale storia d’amore tra un microbo e una stella del cinema.


Descrizione

Il nuovo fumetto di Bruno Bozzetto e Grègory Panaccione, una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano.

In una giungla microscopica, un microbo dalle fattezze umane si appassiona ai film di Tarzan e inizia a comportarsi come un signore delle scimmie in miniatura. Nel suo urlo si nasconde la speranza per l’umanità di salvarsi da un male incurabile, ma a lui interessa soltanto trovare l’amore della sua vita…

Una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano, raccontata da Bruno Bozzetto, regista di capolavori d’animazione come Allegro non troppo, Vip mio fratello superuomo e West & Soda, e dal talento di Grégory Panaccione, maestro del fumetto muto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma e Il mio amico Toby.

https://issuu.com/renoircomics/docs/tugein


Scrive Thomas Villa su Artribune

SI INTITOLA “TUGÈIN” L’ULTIMO CAPITOLO A FUMETTI DELLA STERMINATA PRODUZIONE DI UNO DEGLI AUTORI ITALIANI PIÙ PROLIFICI: IL REGISTA, CARTOONIST, DISEGNATORE E SCENEGGIATORE BRUNO BOZZETTO

Ottantaquattro anni e ancora una gran voglia di affascinare il pubblico con una nuova, roboante avventura che ammalia per il suo sapore naïf e per l’intreccio che non sfigurerebbe tra le Cosmicomiche di Italo Calvino: Bruno Bozzetto è ancora un inesauribile vulcano di creatività. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games la casa editrice ReNoir Comics ha infatti presentato lo splendido volume cartonato frutto della collaborazione tra il francese Grègory Panaccione e il veterano della sceneggiatura e dell’animazione.

IL NUOVO FUMETTO DI BOZZETTO E PANACCIONE

La collaborazione sembra il risultato di un’amicizia lunga decenni, e in effetti non è la prima volta che i due si trovano a condividere un progetto editoriale: nel 2018 era uscito per Bao Publishing il fumetto Minivip e Supervip – Il mistero del Via Vai, continuazione del film d’animazione di cinquant’anni prima di Bozzetto, Vip – Mio fratello superuomo.

Lo stile morbido e cinematografico di Panaccione, reduce dal successo ottenuto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma, Il mio amico Toby (tutti editi da ReNoir Comics) e Chronosquad (Panini Comics), accompagna la divertente vicenda dai toni surreali, narrata in pagine che stillano di neoavanguardia e Realismo magico. La vicenda prende spunto da un “binomio fantastico”, come lo avrebbe definito Gianni Rodari: l’improbabile incontro tra un essere umano microscopico e Tarzan.

LA TRAMA DEL FUMETTO

La dinamica della storia raccontata nel volume Tugèin, 94 pagine di puro spasso surreale, prende il via quando, all’interno di una giungla di dimensioni infinitesime, un microbo antropomorfo si innamora dei film d’epoca di Tarzan e ne imita il comportamento eroico. L’urlo scimmiesco di questo microscopico batterio, che probabilmente Italo Calvino avrebbe chiamato Qfwfq, ha proprietà che nulla hanno da invidiare al Pifferaio di Hamelin dei Fratelli Grimm: il suo taumaturgico latrato cura gli esseri umani da una fastidiosa malattia assai bizzarra: tanto più si è malati, tanto meno si vedono gli effetti.

Bozzetto è allo stato puro e fa piacere vederlo così in forma a ottant’anni: la lettura scorre in maniera assai piacevole e, una volta terminata, si deposita in un angolo speciale della memoria dove vengono conservate le storie fonte di diletto intellettuale, prima ancora che divertissement fine a sé stesso.

Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione




LA STORIA DI BRUNO BOZZETTO

Grègory Panaccione, il francese più italiano che si possa conoscere, vive e insegna a Milano alla Scuola Internazionale di Comics, e ha passato vent’anni nel mondo dell’animazione come storyboard artist, designer di personaggi, scenografo e regista di serie TV, per poi sbarcare nel mondo del fumetto nel 2011.



Bruno Bozzetto disegna il Signor Rossi
Bruno Bozzetto, invece, è un autore mitico dell’animazione italiana: classe 1938, fin da giovanissimo produce da autodidatta deliziosi cortometraggi d’animazione, mentre il suo primo vero cartoon è l’originalissimo Tapum! La storia delle armi del 1958, che venne proiettato anche al Festival di Cannes riscuotendo interesse per l’originalissima creazione di un disegnatore che allora era soltanto ventenne. A ventidue anni, nel 1960, dà vita a quella che sarà di gran lunga la sua creazione più celebre: il Signor Rossi, di cui narrerà le divertenti vicissitudini in tre film (tra cui Il Signor Rossi cerca la felicità) e sette cortometraggi, nonché una serie per il programma Gulp! e un’altra mai distribuita commercialmente. Risalgono a quegli anni anche i lungometraggi West and Soda del 1965, il già citato Vip – Il mio fratello superuomo del 1968, e nel 1976 la sua personalissima risposta a Fantasia della Disney: il surreale Allegro ma non troppo con il leggendario Maurizio Nichetti come protagonista delle parti girate dal vero.



Il successo internazionale gli arride nel 1990, quando vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il cortometraggio Mister Tao, mentre nel 1991 è addirittura candidato al Premio Oscar nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione con il cartoon Cavallette. Memorabile, inoltre, la collaborazione con il programma Quark di Piero Angela tra il 1981 e il 1988, per il quale realizza veri e propri piccoli capolavori dell’animazione, come i cortometraggi Scienza e Metodo, Impariamo a immaginare, Gli atleti della mente, La vasca di Archimede e Il linguaggio.