Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...
GIO / Mariagrazia Quaranta
" tu sei MIA"...
Bruno Bozzetto
Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...
GIO / Mariagrazia Quaranta
" tu sei MIA"...
Bruno Bozzetto
Addio a Giorgio Napolitano. L’ex capo dello stato aveva 98 anni. È stato il primo Presidente della Repubblica italiana a essere rieletto per un secondo mandato.
RE GIORGIOIl 5 agosto 2011 arriva la famosa lettera della Banca comune europea a firma del presidente uscente Claude Trichet e da quello designato Mario Draghi. A novembre Berlusconi prende atto di non avere più una maggioranza parlamentare alla camera. I titoli di stato sono sotto una serie di attacchi speculativi.Napolitano si accorda con Berlusconi: approvata la finanziaria il premier si dimetterà. Così avviene. Napolitano intanto ha nominato Monti senatore a vita. Subito dopo l’approvazione della legge di Bilancio viene chiamato a palazzo Chigi. Ed è per questa mossa che “salva” l’Italia – secondo alcuni, la rovina secondo altri – che il New York Times definisce Napolitano «Re Giorgio», per la sua volitiva scelta di andare oltre le prerogative presidenziali e dirigere dal Quirinale la scelta.fonte: https://www.editorialedomani.it/politica/italia/giorgio-napolitano-morte-ricordo-vita-98-anni-japt1pi7
#Napolitano
"Quando eravamo re"
Mauro Biani
Se n’è andato uno dei personaggi politici più rilevanti degli ultimi cinquant’anni e, in particolare, del primo scorcio di questo secolo, in cui Giorgio Napolitano ha infranto una regola non scritta e inaugurato il doppio mandato presidenziale, poi replicato da Mattarella.
Esponente più autorevole dell’ala migliorista del Partito Comunista, Napolitano è stato per anni amato, rispettato e combattuto con la stessa veemenza, come capita solo ai grandi personaggi.
Ma è stato, in modo a volte decisionista e spesso impopolare, argine ai populismi in ascesa, nel pieno della più grande frattura della Seconda Repubblica.
Non ha mai avuto il carisma naturale di un Pertini né l’empatia di un Mattarella, ma Giorgio Napolitano è stato a suo modo la perfetta incarnazione di una stagione di mezzo di cui, prima e meglio di altri, ha intuito la degenerazione, al punto che in molti oggi, a distanza di anni, ne rivalutano l’azione e il pensiero.
Napolitano aveva 98 anni. Gli sia lieve la terra.
Lorenzo Tosa
Giorgio Napolitano
Marilena Nardi
#Disegno #inchiostro #ritratto #caricatura #napolitano #GiorgioNapolitano #italia
MISERIA E NOBILTA'
sul mio Blog ho trovato più di 80 vignette ispirate allo scomparso "re" Presidente Napolitano.
Per chi vuole basta "cliccare" sull'etichetta del suo nome.
Luci ed ombre inevitabili nella sua lunga vita politica.
Uno dei peccati che da destra non gli hanno mai perdonato è la caduta di Berlusconi che poi ha cercato di far dimenticare analogamente alla sua vecchia militanza comunista.
Ne scelgo una in relazione alla sua napolitanità e in ricordo d un altro grande napoletano , le altre, se ne aveste voglia, potreste scorrerle sul blog.
Gianfranco Uber
A volte ritornano
Mario Natangelo
#Napolitano #giorgionapolitano Il Fatto Quotidiano #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor #natangelo
Il cordoglio bipartisanIn quasi 70 anni di attività politica, ci sono stati molti Giorgio Napolitano.
C’è stato il Napolitano filo sovietico del 1956, c’è stato il Napolitano migliorista che ha anticipato la svolta socialdemocratica, c’è stato il Napolitano contro Berlinguer sulla questione morale, c’è stato il Napolitano che tesseva legami con Washington (e Kissinger lo chiamava "il mio comunista preferito"), c’è stato il Napolitano al Viminale che ha inventato i primi centri per migranti, c’è stato il Napolitano presidente della Repubblica che firmava tutte le leggi ad personam di Berlusconi, comprese quelle che poi la Consulta dichiarerà anticostituzionali.
Ma l’impronta politica più forte sulla storia del Paese Napolitano l’ha lasciata nel 2011, quando caduto Berlusconi lui decise, dal Quirinale, di non sciogliere le Camere e di fare Mario Monti premier. Per l’Italia, quello fu un bivio: se si fosse votato con ogni probabilità avrebbe vinto il Pd di Bersani, allora alleato con Vendola e Di Pietro, i sondaggi erano unanimi.
Invece il Presidente scelse l’uomo della Troika, il Pd fece disgraziatamente sua quell’agenda d’austerità e in un anno e mezzo di Monti milioni di voti si spostarono dal centrosinistra ai Cinque Stelle, così nel 2013 alle urne ci fu il pareggio e poi le larghe intese.
Non si sa come sarebbe andata la storia, se Napolitano avesse deciso diversamente. Si sa però che il Quirinale si fece da arbitro neutrale a giocatore in campo, decidendo anche il risultato della partita.
E forse partì così quella deriva presidenzialista che oggi la destra vuole formalizzare, stravolgendo la Costituzione.
Alessandro Giglioli
È MORTO NAPOLITANO, L’AMIKO AMERIKANO
È l’unico «comunista» cui gli Stati Uniti abbiano concesso il visto d’ingresso. Per ritirare un Premio intitolato a Henry Kissinger, il Segretario di Stato americano regista del golpe di Pinochet, responsabile dell’assassino di Salvador Allende e dell’eccidio di migliaia di cileni. Dotato di un’altezzosità non comune, che gli valse il discutibile nomignolo di «Re Giorgio», Napolitano fu, nel Pci che si vantava del proprio monolitismo, il più autorevole esponente della corrente migliorista. Ne facevano parte riformisti all’acqua di rose il cui scopo era sorpassare i socialisti da destra. Tirate le somme, GP è stato uno dei peggiori presidenti della Repubblica. Tra le sue ultime performance, l’incarico di governo a Matteo Renzi. Per indubbi requisiti elettorali, ma soprattutto per affinità elettive.
Ivano Sartori
Riccardo Mannelli
"U mani, TA tra dita" = "Umanità tradita" Alcinoo |
Quel peschereccio non si è materializzato improvvisamente a poche centinaia di metri dalla costa.
Era stato già avvistato e segnalato da Frontex la sera prima.
Si dice che a causa del mare forza 7 non fosse possibile raggiungerlo al largo per soccorrere centinaia di esseri umani.
Lo si è lasciato in balia delle onde al suo destino e solo dopo che si era già infranto e fracassato sulla costa sono giunti i primi soccorsi.
Non è stata salvata nessuna vita dalle acque. I naufraghi superstiti erano già sulla spiaggia, l'avevano raggiunta con le loro braccia.
Ci si è limitati a prestare soccorso ai superstiti ed a recuperare i morti che il mare aveva già scaricato sulla spiaggia e a recuperare i corpi senza vita ancora in acqua.
Perché?
Perché non è stato predisposto un meccanismo di pronto intervento già dalla notte?
Anche se non si poteva intervenire al largo si poteva seguire onda dopo onda, metro dopo metro la deriva del peschereccio verso la costa per trovarsi sul posto immediatamente anche solo per riuscire a salvare qualche vita!
Tragedia di Crotone
....
GIO
www.caricaturegio.altervista.it
#persone #profughi #migranti #naufraghi #SteccatoDiCutro #Crotone #Italia #Europa #strage #governo
No, non sono uguali a noi.
Mauro Biani
Insegnare l'#indifferenza
Mauro Biani
Vincenzo Luciano è un pescatore di Cutro, uno dei primissimi arrivare in spiaggia dopo il naufragio.
Qui, in questa foto straziante di Roberto Salomone, sta cercando di strappare alla corrente i corpi dei migranti morti a mani nude, aiutato solo da una fune e dai suoi colleghi pescatori.
Ma, più ancora delle immagini, colpiscono le sue parole cariche di dolore e dignità, rilasciate alla Reuters.
“Uno mi teneva la luce, io prendevo i morti perché sennò la risacca se li prendeva di nuovo. Poi abbiamo fatto l’opposto, ma non si capiva niente, le mamme che urlavano, gridavano. Io non ero pronto a questa cosa, ero andato un po’ in panico. Più si faceva giorno, più vedevamo morti. Sono tre giorni che non mangio, non dormo.
A un certo punto, ho visto un bambino, aveva 2-3 anni, mi sono infilato in acqua vestito perché pensavo che era vivo. Quando l’ho tirato fuori aveva ancora gli occhi aperti. Ho detto ‘Io questo lo salvo’, ma quando sono uscito fuori ho visto che aveva la schiuma che gli usciva dalla bocca, e allora gli ho chiuso gli occhi. È quella la rabbia mia, che non sono riuscito a salvarne neanche uno. Quando io chiudo gli occhi ancora, mi torna in mente sempre quel bambino. Magari se arrivavo un minuto prima, venti secondi prima, non so quanto, ma potevo salvarlo. Ho un senso di colpa”.
Lui si sente in colpa. LUI.
Vorrei che le parole di quest’uomo le sentissero il ministro Piantedosi, la Presidente del Consiglio Meloni, un membro qualunque di questo governo e di una maggioranza costruita sui voti di chi ha chiesto di respingere e affondare queste persone.
Vorrei che le ascoltassero tutte, a lungo, che non dessero loro tregua. Non dovete avere tregua di fronte a queste immagini, a queste parole, a questa dignità enorme, a questa umanità, a questo dolore.
Lorenzo Tosa
© Manuel De Rossi
Alla mia maniera per ricordare lo strepitoso successo di #AmbraSabatini #martinacaironi e #MonicaContrafatto, un podio tutto azzurro ! Brave ragazze!
© Pierpaolo Perazzolli
Un’impresa monumentale, impensabile anche solo da immaginare.
Prima, seconda e terza. Una tripletta azzurra da sogno nella gara regina delle Paralimpiadi: i 100 metri.
Oro per Ambra Sabatini, con tanto di record del mondo. Sarebbe già apoteosi così, ma riusciamo anche a conquistare l’argento con una infinita Martina Caironi e addirittura il bronzo con Monica Graziana Contrafatto, eroiche sotto la pioggia di Tokyo.
Un podio tutto italiano per un’impresa storica.
E ora le medaglie sono 69: record di ogni tempo.
Non ci sono più parole per queste donne e uomini straordinari.
Cartolina più bella non poteva esserci da questi Giochi.
Lorenzo Tosa
© Gianlo
https://gianloingrami.blogspot.com/2021/09/paralimpiadi.html
Viva l'Italia che lotta e non si arrende mai♥️
©Giancarlo Covino
sono felice per chi ha vinto medaglie
leggo di risultati straordinari "nonostante" le condizioni
le condizioni sono simili per ogni atleta, per il primo e per l'ultimo, qualcuno deve pur vincere, come in ogni gara
la luce, la bellezza, a mio parere, è nel rendere eclatante la determinazione, l'ostinazione, il sacrificio, la disciplina per individuare un limite e tentare di superarlo
una metafora esistenziale, buona per chiunque
frequento persone che si aggiudicano quotidianamente invisibili medaglie
allacciando un bottone, infilando una chiave, raggiungendo il divano, attraversando la strada e trovando parcheggio
resistendo all'indifferenza, al pregiudizio, al sospetto e al pietismo
lavorando, incazzandosi, amando
senza inno, alla fine
queste olimpiadi non si disputano ogni quattro anni
ma ogni quattro battiti, circa
Fabio Magnasciutti
© Dalcio MachadoPrima le Italiane! ( Egonu - Sylla)
© Gio / Mariagrazia Quaranta
CAMPIONESSE D’EUROPA!!!
L’Italia del volley femminile è campione d’Europa. Ancora una volta, in quest’estate che non scorderemo mai.
3-1 alla Serbia in rimonta, a casa loro, al termine di due ore di una finale prima sofferta, poi domata e infine dominata.
La rivincita di Paola Egonu e compagne, alla faccia di chi, dopo le Olimpiadi, le aveva criticate, contestate, persino offese, senza neanche sapere di cosa stavano parlando.
Una notte così, dopo un’Olimpiade così, signfica non solo essere delle grandi atlete ma prima, molto prima, delle donne straordinarie.
Grazie per tutto quello che ci avete regalato.
Lorenzo Tosa / https://www.facebook.com/lorenzotosa.antigone
Ricapitolando.
Ieri sera Paola Egonu ha trascinato le azzurre alla vittoria degli Europei mettendo giù 29 punti e una prestazione mostruosa, proprio nel momento più importante.
E, alla fine, è stata premiata come MVP, migliore giocatrice dell’intero torneo.
Ora è più chiaro perché la chiamano la pallavolista più forte al mondo?
Alla faccia di chi diceva che non era degna di portare la bandiera olimpica.
Alla faccia delle critiche ingiuste, dei mestatori d’odio, di chi parla senza sapere, delle tante, troppe, cattiverie.
Bye bye Adinolfi. 👋
Lorenzo Tosa / https://www.facebook.com/lorenzotosa.antigone