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sabato 25 maggio 2024

Ritratto di Nada

 


NADA

su Robinson di Repubblica

ritratto di Riccardo Mannelli

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Nada: “La mia arte mi salva dal buio”

di Antonio Gnoli

Il successo inaspettato da adolescente, lo stretto legame con la madre, il dolore del lutto e l’effetto della musica. La grande amicizia con Piero Ciampi e la collaborazione con Paolo Conte. La vita in campagna e ora un romanzo

Mi dice che la parola buio le fa pensare al vestito troppo stretto. È una parola che soffoca, aggiunge. A volte mi fa paura, conclude. A Nada Malanima, per tutti Nada, in questo momento gli occhi sorridono. Perché quel buio lo ha allontanato.

https://www.repubblica.it/robinson/2024/01/01/news/nada_la_mia_arte_mi_salva_dal_buio-421779445/

giovedì 16 maggio 2024

Ritratto di Gino Paoli

 

 'Cosa farò da grande. I miei primi 90 anni'

 GINO PAOLI

su Robinson di Repubblica

Ritratto di Riccardo Mannelli

domenica 12 febbraio 2023

Cartoline da Sanremo



Italian gothic...😁
Portos

 

Amadeus: "la potenza della gggente zittisce qualsiasi polemica"😁
Franco Portinari



https://www.rainews.it/.../sanremo2023-scandalo-rosa...

Chiara Ferragni non ha preso bene il bacio tra Fedez e Rosa Chemical?

https://www.open.online/.../sanremo-2023-chiara-ferragni.../

Franco Portinari






Portos




Festival di Sanremo, i dati Auditel e lo SHARE record per Amadeus
Franco Portinari





A Sanremo ci sono più monologhi che canzoni

Portos




di Mario Bochicchio



Giannelli, come molti italiani, è da tempo ossessionato dal festival di Sanremo. Vedremo nei prossimi giorni se il suo interesse investirà anche le canzoni, ma intanto si prosegue nel ciclo dedicato al messaggio di Zelensky, che - novità - verrà letto da Amadeus in divisa militare, senza la partecipazione in diretta del presidente ucraino. Oppure verrà letto in diretta dal presidente Zeleus mentre Amadesky resterà a casa in smoking. Lo scambio dei ruoli ha preso la mano al Nostro anche nelle fisionomie. A questo punto anche la Redazione ha gli occhi incrociati e non è più sicura di nulla. L'unica certezza, visto che le zampe del carrello porta tv sono giganteschi zolfanelli, è che la situazione è incendiaria. [CaroAmaTiScrivo

https://www.facebook.com/CapireGiannelli/photos/a.836190633155359/5802840226490350


Giannelli

Nonostante ieri sera Benigni all’apertura del festival abbia citato proprio questi versi di “Volare”, stentiamo a credere che il Maestro abbia disegnato la sua opera dopo aver sentito il suo discorso. Piuttosto pensiamo che l’abbia fatta nel pomeriggio quando è circolata la notizia della presenza di Mattarella e Benigni all’Ariston. Insomma, il Nostro ha prodotto un #Predire e ci ha azzeccato.

Il particolare eclatante è che la vignetta risulta orrendamente storta, del resto è difficile ipotizzare che in questa kermesse tutto andrà diritto. Sono lontani i tempi in cui il comico toscano rincorreva come un indemoniato gli ospiti toccando le basse terga: ora, somigliante a Bruno Arena dei Fichi d’India, sorregge un dolorante Mattarella avendo la delicatezza di non sfiorarlo proprio lì. Ma il Ciclo Sanremese è appena iniziato e noi restiamo in attesa della vignetta di domani “Vola colomba Blanco vola”.

[PensoCheUnSergioCosìNonRitorniMaiPiù] 




Giannelli
Oggi non bastavano le parole per commentare questa vignetta, ma c'erano bisogno anche di tanti numeri e sopratutto articoli.
Lo ha capito bene Roberto Stefano Arzuffi che vince questa settimana il #giovedìgiannelli . Ecco l'esegesi.

Il Maestro oggi si cimenta con l'articolo 11 della Costituzione e, grazie alla libertà di pensiero garantita dall'articolo 21, si esprime come un Orsini qualsiasi. Trattandosi di Sanremo, dopo l'11 ed il 21, ci saremmo aspettati gli Articolo 31, ma l'attento osservatore sa che il Nostro, da domani, tornerà impunito al 41 (bis) dei giorni scorsi. Ma oggi, nel giorno in cui il questuante in t-shirt verde oliva è a Bruxelles a reclamare gli F16, Giannelli sceglie di fare pesanti allusioni all'impegno militare del Bel Paese, sorvolando sul fatto che i caccia ceduti a Zelensky non saranno italiani... E' Sanremo e dal Volo al sorVolo è un attimo. Che quello tra Benigni e Giannelli sia solo un derby fra toscanacci? [QuandoSienaPiangeFirenzeRide]





Giannelli a colori. Il Maestro, più tradizionalista del Festival di Sanremo, gioca sulle bionde in tv. I lettori, già provati dalla kermesse canora, vengono presi alla sprovvista dal calembour di oggi, un diretto che ti stende al tappeto.
Rimane misteriosa la scelta del colore. Forse la consueta grisaglia avrebbe definitivamente ottenebrato la platea dei lettori o forse per l'iperdidascalismo cromatico delle chiome.
[AvantiBionda]



L’ira di Meloni su Sanremo per il caso Fedez: hanno passato il segno. La scelta di accelerare il cambio alla Rai

Durando



ElleKappa


Sanremo : le rose e Blanco
Magnasciutti



io, tv e le rose

Magnasciutti


to be or notes to be
Magnasciutti




qualche considerazione finale sul festival:
sono felice per il secondo successo del mio giovane compaesano, una canzone ben confezionata e perfettamente sanremese
le sue qualità canore, a prescindere dal gusto, credo siano indiscutibili, però, ecco, rivedrei qualche amicizia, soprattutto tra i costumisti: Marco mio, vabbè che il nostro è il paese del Carnevale ma riciclare i vestiti delle sfilate dei decenni scorsi (io ho ancora quello da indiano e da messicano) e presentarsi stile Pollon in chiave Guerre stellari no, dai
sembravano le maschere di plastica in busta da antico romano che vendeva Claudio a Montecavallo, su
per il resto rimangono le solite polemiche, qualche scandaletto ben architettato, alcuni baci improvvisati (ben vengano, chiunque se li scambi), qualche sermoncino più o meno convincente, canzoni, orecchiabili o meno, autotune a pioggia e una commovente Ornella Vanoni che mi ha strappato una lacrima e un solitario applauso che ha svegliato il cane
ah, poi gli artigiani della quantità
un fenomeno per me inspiegabile: chi ha la fortuna di avere un tetto, sotto avrò pure uno o più divani
quanti cazzo se ne potranno vendere per giustificare questa onnipresenza pubblicitaria de 'sti due?
boh 
Magnasciutti





A PROPOSITO DI FEDEZ….
Benny


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CANNONE RAI

#ilmanifesto #laprima

L’appello di
Fedez alla premier dal palco di Sanremo per la legalizzazione della cannabis e la foto strappata del viceministro Bignami vestito da nazista diventano un caso politico. Fratelli d'Italia va all’assalto dei vertici Rai: non hanno controllato preventivamente, si dimettano. Salvini: aboliamo il canone dalle bollette. Il Pd: tira aria di Minculpop

domenica 24 luglio 2022

Di segni e di suoni , Guglielmo Pagnozzi suona le opere di Andrea Bersani

 



Di segni e di suoni, 

Guglielmo Pagnozzi suona le opere di Andrea Bersani

MARTEDI' 26 LUGLIO ORE 18,30

STUDIO CENACCHI

VIA SANTO STEFANO 63 BOLOGNA








Martedì 26 luglio alle ore 18,30 alla galleria d'arte Studio Cenacchi, in Via Santo Stefano 63 a Bologna, all'interno della mostra ANDREA BERSANI PESCATORE DI IDEE, verrà ospitato un evento musicale. Il noto musicista jazz Guglielmo Pagnozzi commenterà con il suo sax soprano le opere di Andrea Bersani allestite in galleria fino al 28 luglio.

info sulla mostra qui:

https://fany-blog.blogspot.com/2022/07/andrea-bersani-pescatore-di-idee.html

https://www.studiocenacchi.com/andrea-bersani-pescatore-di-idee/

info su Guglielmo Pagnozzi qui:

https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_Pagnozzi


mercoledì 20 luglio 2022

Sting a Parma trionfa al Parco Ducale

Sting by Ernesto Priego
Ieri sera Sting era al Parco Ducale di Parma; atteso da due anni, quando doveva essere l’evento di punta, ma in Cittadella, di «Parma Capitale Italiana della Cultura». Sting a Parma significa che, come Bob Dylan nel 2010 e prima Deep Purple e Ray Charles, uno dei più grandi protagonisti della musica internazionale degli ultimi decenni (sia essa soul, rock o pop) finalmente era nella nostra città. Quanto fosse un evento internazionale lo si è capito dal pubblico, molto meno «nostrano» del solito e quanto fosse voluto lo si è capito dall’attesa di questi anni, vissuta tra incertezze e speranze. Che ieri sera, finalmente, nell’ultimo appuntamento della rassegna «Parma Cittadella Musica» (organizzata da Puzzle Srl di Parma e Intersuoni Srl di Torino, in collaborazione con Fondazione Teatro Regio di Parma, il patrocinio e coorganizzazione del Comune di Parma ed il patrocinio di «Parma io ci sto!») si sono trasformate in certezze e realtà.

Nell’unica data italiana del «My songs tour», col quale sta girando tutta Europa in questa rovente estate, Sting era accompagnato dal fido Dominic Miller alla chitarra e da una superba band composta dai giovani Josh Freese alla batteria, Rufus Miller alla chitarra, Kevon Webster alle tastiere, Shane Sager all’armonica e ai cori e infine i coristi Melissa Musique e Gene Noble.

Dopo l’esibizione di apertura del figlio Joe, davanti ai 6500 spettatori (esattamente quanto l’amico Zucchero una settimana fa) è partito con «Message in a bottle», subito seguita da «Englishman in New York»; i Police e la carriera solista, lì vicini, un passato che non è mai vecchio e un livello che in tanti possono solo sognare. Perché queste sono le «sue canzoni», rivisitate nell’album del 2020 che ha dato il titolo anche al tour e hanno composto la scaletta. Ma se la nuove versioni su disco non hanno aggiunto molto, dal vivo è stata tutta un’altra storia. Con i suoi 71 anni portati divinamente nel fisico e nella voce ha immediatamente conquistato il pubblico che ha risposto con cori e battiti di mani. L’alternanza Police/Sting è proseguita con la coppia «Every little thing she does is magic» e «lf you love somebody set them free» cariche e al tempo stesso eleganti. Lo splendido finale d quest’ultima ha dimostrato che Sting si diverta ancora molto con la sua musica e che dal vivo riesce ancora ad aggiungere qualcosa alle sue canzoni. «Sono molto felice di essere a Parma per la prima volta», ha detto in italiano prima di «If it’s love», prima di una serie di canzoni del suo repertorio solista che ha avuto in una delicatissima «Fields of gold» il suo momento più alto. Classe, carisma, esperienza, talento, passione sono tutto elementi indispensabili per un artista che vuole arrivare in alto, ma sono le canzoni a fare la differenza e quando le tue canzoni sono «Wrapped around your finger», «Walking on the moon» (cantata in coro da tutto il pubblico) , «So lonely» (magari in medley con «No woman, no cry» di Bob Marley come ha fatto ieri sera), «Desert rose», «King of pain» in duetto col figlio Joe, «Every breathe you take», «Roxanne» e «Fragile» allora non è più questione di successo, carriera, copie vendute o follower. È magia. Ed era proprio ciò di cui avevamo bisogno.

di Pierangelo Pettenati 20 Luglio 2022 per Gazzetta di Parma

https://www.gazzettadiparma.it/home/2022/07/20/news/sting-trionfa-al-parco-ducale-657773/?paywall_canRead=true&user_canRead=true&id=2883

 

Sting by Walter Toscano

Sting the king by Mario Magnatti Mariom





foto di Parma Repubblica 
https://parma.repubblica.it/cronaca/2022/07/20/foto/sting_chiude_in_bellezza_i_concerti_nel_parco_ducale__foto-358442247/1/

martedì 24 agosto 2021

I vincitori del concorso CARICARUSO



Si è tenuta sabato sera (21 agosto) la premiazione del concorso Caricaruso. Una caricatura per Enrico Caruso promosso dall’Associazione nazionale Case della Memoria nell’ambito del cartellone di eventi messo a punto dalle rete di case museo per ricordare il grande tenore in occasione dei cento anni dalla scomparsa (1873-1921). Oltre che un maestro del canto, Caruso, che ha tuttora a Lastra a Signa (Firenze), una Casa della memoria e un museo che lo ricordano, è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis.

La manifestazione ha registrato la partecipazione di 134 caricature pervenute da tutto il mondo. Fra queste sono state scelte le 81 finaliste, protagoniste della mostra promossa da Comune di Viareggio e Fondazione Festival Pucciniano. Un’esposizione inaugurata il 2 agosto nel foyer del Gran Teatro Puccini e che, alla luce del successo registrato, è stata prorogata fino al 30 agosto.

L'evento ha registrato la partecipazione di 134 caricature ricevute da tutto il mondo.

Tra questi gli 81 finalisti, protagonisti della mostra promossa dal Comune di Viareggio e Fondazione Pucciniano Festival.

Una mostra inaugurata il 2 agosto nel foyer del Gran Teatro Puccini e che, visto il successo registrato, è stata prorogata fino al 30 agosto Tra gli 81 finalisti sono stati scelti i vincitori, selezionati da una giuria internazionale di esperti e da una giuria popolare. 

 

Questi sono i risultati: 

Primo premio ex aequo: ad Alireza Pakdel (Iran, tecnica digitale) e Theodosis Teneketzidis (Grecia, matita su carta). 

 

Secondo premio ex aequo a:

Morhaf Youssef (Siria, tecnica manuale e digitale)

Emil Idzikowski (Polonia)

Pedro Silva (Portogallo lapislazzuli)

Raffaello Gori (Italia, tecnica digitale)

 






Cinque menzioni speciali:

Marco Martellini (Italia, matita su carta)

Ángel Ramiro Zapata Mora (Colombia, tecnica digitale)

Omar Zevallos Velarde (Perù, inchiostro)

Enrico Guerrini (Italia, tecnica tradizionale)

Chistophe Bod' (Francia, Tecnica) digitale)


Un grazie speciale all' Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas nella persona del suo Presidente, Néstor Dámaso del Pino, che oltre a essere coorganizzatore ha anche donato la caricatura di Enrico Caruso che è diventata l’immagine del concorso.



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venerdì 13 agosto 2021

Caricaruso , inaugurata la mostra al teatro Puccini a Torre del Lago (LU)

 



CARICARUSO. 

Omaggio a Enrico Caruso dai disegnatori di tutto il mondo. il video riporta 80 caricature, delle 134 pervenute, selezionate dedicate al grande tenore. L’iniziativa dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, della Fondazione Festival Pucciniano e dell’Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas in occasione dei 100 anni dalla scomparsa. Oltre che un maestro del canto, Caruso è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis.

 

 Iran, Giappone, Perù, Cina, Brasile, Germania, India, Portogallo e tanti altri Paesi saranno rappresentati nella mostra che è stata inaugurata il 2 agosto a Torre del Lago (LU), in occasione della grande serata “Caruso Forever” promossa da Comune di Viareggio e Fondazione Festival Pucciniano con lo spettacolo di Stefano Massini.

 In mostra ci sono le 56 opere finaliste (sulle 134 pervenute da tutto il mondo) del concorso "Caricaruso. 

Una Caricatura per Enrico Caruso” promosso dall’Associazione Nazionale Case della Memoria nell’ambito del cartellone di eventi messo a punto dalle rete di case museo per ricordare il grande tenore in occasione dei cento anni dalla scomparsa (1873-1921). Oltre che un maestro del canto, Caruso è stato infatti anche un eccellente caricaturista: per questo motivo l’associazione ha pensato di ricordarlo con un omaggio dei colleghi di lapis. Tra le caricature in mostra, ci sarà anche l’opera di Giovanni Francesco Caruso, pronipote del tenore che ha ereditato da lui la passione per il disegno e la caricatura. Tra gli autori delle 56 opere in mostra saranno infine selezionati i tre vincitori del concorso andranno i premi messi in palio dall’associazione. Il loro nome sarà annunciato il 21 agosto nella serata conclusiva del festival. «Siamo felici di inaugurare questa mostra – spiegano Adriano Rigoli e Marco Capaccioli, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’Associazione nazionale Case della Memoria – che celebra Caruso ricordando le sue capacità di caricaturista, meno note rispetto a quelle di tenore, ma assolutamente importanti per comprendere a 360 gradi la sua figura poliedrica. Per ricordarle, abbiamo indetto un concorso, aperto a professionisti nazionali e internazionali, chiamati a realizzare una caricatura di Enrico Caruso. Un omaggio dei ‘colleghi di lapis’ che ci permette di scoprire ancora un po’ di questo grande artista. Ringraziamo la Fondazione Festival Pucciniano che ha collaborato con noi e Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas nella persona del suo Presidente, Néstor Dámaso del Pino, che oltre a essere coorganizzatore ha anche donato la caricatura di Enrico Caruso che è diventata l’immagine del concorso».

 «Siamo lieti di accogliere nel nostro teatro questa altra iniziativa per celebrare il più grande tenore di tutti i tempi. La Fondazione – dichiara la presidente Maria Laura Simonetti - ha creduto sin dall’inizio e si è impegnata affinché il nostro Paese con il mondo intero celebrasse Enrico Caruso. Invito tutti a visitare questa originale Mostra che allestita nel nostro foyer e ringrazio l’Associazione Case della Memoria per aver pensato a questa originalissima proposta».

 Ecco i nomi degli artisti selezionati dalla giuria del concorso: 
Husan M. Sodiqov (Uzbekistan),Ahmed Khabali (Marocco), Ameem Alhabarah (Arabia Saudita), Amin Montazeri (Iran), Amin Famil Baghestani (Iran), Antonella Basso (Italia), Fábio (Brasile), Alireza Pakdel (Iran), Asier Sanz (Spagna), Ning Bin (Repubblica Popolare Cinese), Basire Hasni Shariat Panahi (Iran),Cristina Rodriguez Acosta Garrido (Spagna), Carlos M Rguez Hdez (Canarie – Spagna), Omar Pérez (Argentina), Theodosis Teneketzidis (Grecia), Fatemeh Mamilzadeh Niri (Palestina), David Hafez (Stati Uniti), Eduardo González Rodríguez (Tenerife – Spagna), Gamika Premarathme (Sri Lanka), Frederico Ozanan Pinto Gomes Pereira – Fred (Brasile), Giovanni Francesco Caruso (Italia), Enrico Guerrini (Italia), Enn Ehala (Estonia), Des Buckley(Gran Bretagna), Raffaello Gori (Italia), Hamid Soufi (Iran), Daniel Sahade – Das (Giappone), Jorge Luis Cabrera Garcia (Cuba), Iman Nemati (Iran), Marco Martellini (Italia), Gabriel Lopez (Messico), Mario Bochicchio (Italia), Danilo Paparelli (Italia), Hossein Eskandary (Germania),Emil Idzikowski (Polonia), Mykola Voloshyn – Nico (Ucraina), Paulo José Barbosa Pinto(Portogallo), Chistophe Bod’ (Francia), Omar Zevallos Velarde (Peru), Amorin (Brasile), Petronella Milea (Romania), Martin Follocca (Argentina), Mehrdad Mirshekari (Iran), Yustinus Anang Jatmiko (Indonesia), Zahra Fatemi Qomi (Iran), Pascal Kichmair (Austria), Tayebe Khalili Mehr (Iran), Luis Silva (Argentina), Ángel Ramiro Zapata Mora (Colombia), Pedro Silva(Portogallo), Pedro Ribeiro Ferrera (Portogallo), Konda Raviprasad (India), Gianni Soria (Italia), Morhaf Youssef (Siria), Jalil Saberi Mahmoudi (Iran), Mansoureh Fatemi Qomi (Iran).


 

domenica 20 giugno 2021

Nel nome di CARUSO 2021-2023

 

A cento anni dalla scomparsa di Enrico Caruso (1873-1921) e a pochi anni dal centocinquantesimo anniversario della nascita (1873-2023), l’Associazione Nazionale Case della Memoria, di cui l’ultima dimora del grande tenore fa parte, e le case aderenti promuovono il cartellone di eventi “Nel nome di Caruso”, una serie di manifestazioni pensate per ricordare il grande tenore. 

Le iniziative si terranno in collaborazione con la rete Europea delle Case dei Personaggi Illustri e l’Associazión Canaria de Humoristas Gráficos y Caricaturistas. Con l’appoggio di ICOM Italia e dei comitati ICLCM (International Committee for Literary and Composers’ Museums) e CIMCIM (International Committee for Museums and Collections of Instruments and Music).

Sono stati richiesti i patrocini del MIC, del Festival Pucciniano, del Comitato Nazionale per le Celebrazioni, della Regione Toscana, del Comune di Napoli, del Comune di Lucca, del Comune di Sorrento, del Comune di Lastra a Signa, del Museo Enrico Caruso e della Pro-loco Enrico Caruso di Lastra a Signa.

https://www.casedellamemoria.it/it/nel-nome-di-caruso.html





sabato 22 maggio 2021

Povera Patria...

 


Povera Patria

Paolo Lombardi


Battiato aveva ragione.

Lele Corvi

#Crisi #guerra #palestina #israele #Bombe #Battiato #Maestro #Sulpontesventolabandierabianca #potere #canzoni #vignetta #lelecorvi #ilmanifesto


Beppe Mora


Battiato
Gianlo





Povera patria
Franco Battiato

Povera patria
Schiacciata dagli abusi del potere
Di gente infame, che non sa cos'è il pudore
Si credono potenti e gli va bene quello che fanno
E tutto gli appartiene
Tra i governanti
Quanti perfetti e inutili buffoni
Questo paese devastato dal dolore
Ma non vi danno un po' di dispiacere
Quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
No cambierà, forse cambierà
Ma come scusare
Le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali
Me ne vergogno un poco e mi fa male
Vedere un uomo come un animale
Non cambierà, non cambierà
Sì che cambierà, vedrai che cambierà
Si può sperare
Che il mondo torni a quote più normali
Che possa contemplare il cielo e i fiori
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po' da vivere
La primavera intanto tarda ad arrivare

giovedì 20 maggio 2021

A Franco Battiato


- Cerco un centro di gravità.

Fulvio Fontana


Un omaggio, maestro.

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/05/cura.html

#Battiato #LaCura #poesia #canzoni #Vita #amore #guerra


 La cura

Franco Battiato

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie

Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via

Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo

Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore

Dalle ossessioni delle tue manie

Supererò le correnti gravitazionali

Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie

Perché sei un essere speciale

Ed io, avrò cura di te

Vagavo per i campi del Tennessee

Come vi ero arrivato, chissà

Non hai fiori bianchi per me?

Più veloci di aquile i miei sogni

Attraversano il mare

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza

Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi

La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono

Supererò le correnti gravitazionali

Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

Ti salverò da ogni malinconia

Perché sei un essere speciale

Ed io avrò cura di te

Io sì, che avrò cura di te

BATTIATO, FRANCESCO / SGALAMBRO, MANLIO

Lyrics © Universal Music Publishing Group

Lyrics powered by LyricFind

Al centro di gravità permanente!

GIO
www.caricaturegio.altervista.it



#francobattiato

Mauro Biani



Tribute to Franco Battiato
Antonio Gallo





A Franco Battiato

Tiziano Riverso



Franco Battiato

Mario Airaghi



Ho conosciuto solo fugacemente Franco Battiato durante la trasmissione Taratatà. Apprezzo molto anche la sua pittura, così intensamente mistica, come la sua musica.

Milo Manara


A un’amica Facebook free, che sa tutto su Francesco Battiato (fu Gaber che iniziò a chiamarlo Franco), che lo ascolta e con lui ha parlato più di una volta, che ne condivide idee e intuizioni, ho chiesto di scrivere qualcosa per ricordarlo qui su Fb. Ha accettato, dopo aver precisato «non è il tuo genere». Grazie 

LO DOBBIAMO MERITARE DI ESSERE UOMINI

«Nascere umano è un grande regalo», diceva il Bat. «Guarda i cani, dal loro sguardo si capisce che erano umani». 

Battiato ha colto e riempito un vuoto esistenziale di molti giovani degli anni 80 rimasti privi di ideali e delusi dalla religione cattolica, dai politici, da altri cantautori, dai padri, dai bombaroli di destra e dalle brigate di sinistra (si fa per dire) proponendo, solo all’apparenza più lievemente e senza fanatismo percorsi di meditazione, concetti di religioni opposti ai nostri: sufismo buddismo e via andare. Mica vero che, mancato mio padre, spesso lo sognavo e sempre in condizioni precarie e di necessità. 

Avevo letto in uno dei tanti libretti-intervista («Tecnica mista su tappeto» di Franco Pulcini, 1992) che, sebbene suo padre fosse stato completamente assente e mancante nel suo ruolo, lui aveva proceduto alla sua ricerca  in quanto tornato in vita, fino a sapere chi fosse e dove si trovasse. Ed era riuscito a dargli aiuto. (Tutti bisognosi questi reincarnati?) 

Concettualmente, quando si dice che diventiamo padri dei nostri padri, e a nostra volta figli dei nostri figli, è vero! Figuratevi che manna caduta dal cielo fu per me in quel momento leggere queste parole del mio Vate! Armi in spalla, andai al primo incontro dei tanti che organizzavano con lui (oltre ai concerti). Era a Reggio Emilia, riuscii a beccarlo e a porgli la fatidica domanda: come si fa a trovare dov’è il padre? Molto dolcemente, mi fece capire che ognuno doveva farlo alla sua maniera, con i concetti e gli strumenti che possedeva secondo il proprio processo evolutivo. Ma di continuare a cercarlo, ché se ne aveva bisogno lo avrei trovato e aiutato. Non l’ho trovato. Avrà trovato lui da accasarsi. Sarà placebo, ma ti tranquillizza. 

Un’altra volta siamo stati mezz’ora a parlare di Herbert Pagani. Suo grande amico. Si è commosso. Di certo sapeva dov’era finito. E di certo tornerà anche il Bat, magari per i nostri pronipoti. L’artista, diceva, è un tramite tra il cielo e la terra, torna se c’è bisogno. A noi il piacevole compito di approfondire i concetti quantistici che cercava di divulgare nelle varie conferenze rivedibili su Youtube. Spiegano che tutto l’UNIVERSO OBBEDISCE ALL’AMORE. Intanto grazie, Francesco Battiato, per aver attraversato il nostro tempo. (Fran)

Ivano Sartori.

E ti verrò a cercare, Maestro, vagando per i campi del Tennessee, all’ombra della luce, danzando al ritmo di sette ottavi.
Prenderò, con una Bretone, i treni di Tozeur per viaggiare ad un’altra velocità, seguendo le correnti gravitazionali senza tempo e senza spazio; mi fermerò ad Alexander Platz a raccogliere fiori bianchi per te, combattendo i cibernetici signori degli anelli.
E passando per mondi lontanissimi arriverò in quel paese che ti somiglia tanto, dove dormono pigramente i vascelli di Shackleton con le loro bandiere bianche, che sventolano sul ponte.
E lì nella solitary beach mi immergerò con ‘na scossa ‘ndo cori in un immenso ed infinito oceano di silenzio.
Alla colonna sonora della mia vita
Alagon
#francobattiato
#notimenospace #lombradellaluce #sufi #rip #ripfranco #vignetta #sputnink #alagon

Buon viaggio Franco Battiato
Ci hai lasciato un’immensa eredità, le tue parole.
Roby il pettirosso


Roby il pettirosso



nell’estate del 1980 le note de L’era del cinghiale bianco si perdevano sulla piccola spiaggia del lago, trasmesse dal juke-box del bar
nessuno ne capiva il senso, si insinuavano tra capelli e pelli bagnate, tra risate e grida, poi cadevano e venivano assorbite dalla spessa sabbia
allora avevo un gomitolo dietro lo sterno, senza capo né coda, pulsava e cambiava forma e colore, ero così magro che temevo si vedesse
alcune parole, alcune sequenze armoniche ne coglievano un’estremità, tirandola
stavo rinascendo e, poco prima, Ian Curtis si era tolto la vita, proprio il 18 maggio, qualcosa appena afferrata e subito sfuggita di mano
non comprendevo le parole di Love will tear us apart, né di Stranizza d’amuri, ma sentivo i piccoli semi di eternità che si insinuavano in me, per poi farsi largo, crescere e cercare luce, sorridendo alla morte
Fabio Magnasciutti

Addio Battiato ❤
#battiato #francobattiato #lacura #webcomic #fumettiitaliani #vignetta #fumetto #memeitaliani #satira #natangelo

Perché sei un Essere Speciale.
Addio Maestro. RIP
Luca Soncini

La scomparsa di Franco Battiato mi lascia profondamente triste. Un musicista raffinato, completo, originale, capace di passare dalla musica colta a quella leggera, conservando sempre la sua anima. Una musica la cui unicità e il cui spirito mi hanno sempre accompagnato da quando ero ragazzo.
https://www.youtube.com/watch?v=NnJSx37-W3o
"Voglio vederti danzare
come i Dervisches Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Katakali".
#francobattiato #musica #vogliovedertidanzare #LaRepubblica #dervish #musicaitaliana #ilmessaggero #Battiato
Marco De Angelis


Ascensione al cielo di Battiato. Grazie per tutti i sogni a occhi aperti. #francobattiato #battiato #sketch #vignette #cartoon #watercolor #drawing
Luca Garonzi




Grazie!
Rigotti

Questa mattina si è spento dopo una lunga malattia Franco Battiato.
#lutti #francobattiato #Battiato #musica #danza
Tartarotti