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martedì 29 settembre 2009

Sartori e Il Sultanato


Il Sultano (fany)
Il sultanato è un’invenzione spiritosa. Quello che mi premeva era bloccare la definizione della sinistra che continua ad affermare che Berlusconi è un dittatore perché non bisogna gridare al lupo prima che il lupo arrivi. Il lupo è vicino, ma a forza di dirlo la gente si abitua e al momento giusto quest’arma polemica sarà spuntata. Ho preferito l’immagine storica del sultanato, che non dà l’idea del dittatore degli anni venti e trenta che rifaceva o cancellava la costituzione e che si proclamava dittatore con compiacimento. Ora il processo è diverso: le tentazioni di un potere poco controllato, anche assoluto, avvengono svuotando la democrazia dall’interno, in sostanza cancellando sempre più la resistenza dei contropoteri, delle controforze sulle quali si fonda il costituzionalismo liberale. Questo è quello che avviene oggi, in futuro non si sa. Berlusconi secondo me è sempre più megalomane e potrebbe essere pericoloso. A lui interessa comandare, quello che conquista è suo e sul suo comanda lui, punto e basta. È questo assolutismo di fatto più che di diritto che ho voluto evocare con la nozione di sultanato.(CONTINUA...)

Il XXXVII PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA E' STATO ASSEGNATO PER IL LIBRO
<IL SULTANATO>( LATERZA) A:
GIOVANNI SARTORI
Internazionalmente chiamato a scrivere e riscrivere sistemi costituzionali, fondatore della moderna politologia in Italia, grande vecchio del nuovo pensiero ambientale italiano, che ci azzecca Giovanni Sartori con la Satira a Forte dei Marmi? Ci azzecca: il titolo del suo ultimo libro funziona meglio di una vignetta di Altan o di una battuta di Giannelli.
Il sultanato, applicato al sistema di governo imposto da Silvio Berlusconi, prima di arrivare al cuore del problema politico italiano, ci fa ridere. Ma ci ricorda anche quanto ormai siamo vicini al momento in cui non ci resterà che piangere.
La Giuria:
Edmondo Berselli. Pasquale Chessa, Pino Corrias, Bebbe Cottafavi, Bruno Manfellotto. Giovanni Nardi.
(Motivazioni della scelta da parte della giuria)