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giovedì 5 ottobre 2023

Laicità e anticlericalismo. Una storia con origini lontane

 By Il giornale di Libex 2023



La lanterna magica 1863


Laicità e anticlericalismo. Una storia con origini lontane

DINO ALOI | Editore e storico della satira grafica


Laicità e anticlericalismo.

La satira anticlericale in Italia ha origini lontane, ovvero pone le sue radici nel Risorgimentoper questioni principalmente politiche in quanto lo Stato Pontificio si è sempre opposto all’unificazione italiana. Oltretutto, la posizione dedita alla laicità ha sempre visto come fenomeno naturale una netta distinzionetra potere spirituale e potere temporale.

Il papa agiva infatti come un capo di stato avocando a sé sia un potere politico (temporale e di governo) che quello spirituale. I satirici che nella loro natura hanno già per traverso ogni tipo di potere – finanziario, politico, militare, istituzionale, giuridico, ecc. – non potevano che avere fortemente inviso anche quello di un papato che oltretutto era anche rappresentante di ostentate ricchezze. È dunque normale che durante la Repubblica Romana, nel 1849, nel momento incui si insediò il triumvirato composto da Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini, con la fuga temporanea del papa Pio IX a Gaeta, sia uscito a  Roma un giornale come “Don Pirlone” in cui l’obiettivo di dileggio principale era proprio il potere della chiesa. Non sono certo da meno altri giornali, fortemente favorevoli alla riunificazione italiana come “Il Fischietto” di Torino e “Il Lampione di Firenze”. Su quest’ultimo le vignette contro il papa abbondano, mentre il giornale torinese si pone in modo più leggero e politico non gettando un vero e proprio guanto di sfida e ponendosi principalmente in chiave anti austriaca.

Dopo l’Unità del 1861 si pone dunque ciò che sarà chiamata “la questione romana” ovvero l’atteggiamento da tenere nei confronti dello Stato Pontificio, con personaggi come Garibaldi che cerca di andare ad occupare i territori per ben due volte (Aspromonte, 1862 e Mentana, 1867) nonostante gli accordi con il regno appena nato, cosa che lo costringerà alla ritirata sotto le fucilate degli stessi piemontesi.

Curiosa la posizione francese che, con Napoleone III, si trova ad essere protettore sia del regno d’Italia che, nel contempo, dello Stato Pontificio, una sorta di arbitro o di vigile urbano che tende a non far acuire conflitti tra le due parti.

La posizione della chiesa, contraria al Risorgimento porterà ovviamente ad una maggiore laicizzazione dello stato anche per via del decreto “Non expedit” emanato da Pio IX (29 febbraio 1868), che impediva ai cattolici di partecipare alla vita politica nazionale, dando ovviamente il fianco a coloro che incrementarono anche l’anticlericalismo. Dopo la battaglia di Sedan (1870), apice della guerra franco-prussiana che vede la disfatta dei francesi, gli italiani, attraverso l’esercito, si fanno più arditi e appena 20 giorni dopo, in una città senza più la protezione francese, occupano l’urbe attraverso la “Breccia di Porta Pia”. Nonostante l’emanazione

Rata Lunga (Galantara), Clericalismo, L’asino 1914

della “legge delle guarentigie” (13 maggio 1871) da parte dello Stato italiano, ora riunificatosi e con Roma capitale, in cui si stabilivano tutta una serie di privilegi per il papato, non essendo stata riconosciuta dalla parte clericale, i papi restarono chiusi all’interno dei loro territori, ormai molto ridotti, per sessant’anni, sino alla firma dei “Patti lateranensi” (11 febbraio 1929) in cui si stabiliva un accordo formale tra stato e chiesa. La presa di Roma porto alla fuga i redattori del giornale di ispirazione cattolica “Cassandrino”.

Oltre alla satirica anticlericale è opportuno osservare che anche nell’Ottocento vi furono molti giornali satirici di chiara posizione  cattolica e antigovernativa come “La Frusta”, “La Lente” e “Il Caccialepre”, giusto per citarne alcuni. Il più importante di questi sarà poi nel Novecento “Il Mulo”, nato su posizioni ultracattoliche, antisocialista e antimassonico, per contrastare il grande successo de “L’Asino” creato da Guido Podrecca e Gabriele Galantara.

Spesso mi diverto a mostrare le vignette laiche contro il papa dell’Ottocento in quanto, essendo ormai storicizzate, non devono passare sotto le forche caudine di un politicamene corretto oggi imperante, un qualcosa che è decisamente in funzione antisatirica e soprattutto antipensiero, volto a un’omologazione che può far comodo ai poteri davvero forti, non quelli politici ma più propriamente quelli capitalisti/finanziari. Le vignette contro la chiesa e contro il papa nello specifico, in quanto rappresentante principale, erano davvero forti e oggi non passerebbero nemmeno la censura. Motivo in più per poterle godere e soprattutto continuare a farle girare.

Galantara fu davvero autore di vignette anche molto forti rivolte a Leone XIII e soprattuttocontro Pio X, bersaglio prediletto dalla satira socialista nascente proprio in quegli anni. Il Giornale “L’Asino” venne infatti fondato nello stesso anno del Partito Socialista Italiano (1892) e possiamo considerarlo il primo foglio socialista italiano - e lo rimarrà fino alla sua censura nel 1925 - in cui ci si inizia a preoccupare degli oppressi e dei deboli come i contadini e gli operai che finalmente trovano qualcuno che politicamente inizia a farsi carico delle loro problematiche. La politica resta appannaggio della borghesia, ma quantomeno è una borghesia che guarda oltre gli interessi di classe.

In Francia, le riviste su posizioni anticlericali sono molte, anche queste sempre in veste antipotere ricoperto dalla chiesa, giornali che si scagliano ferocemente contro le ricchezze accumulate anche grazie agli oboli.Tra queste citiamo “Le Canard Sauvage” (1901), La Calotte (1906-1912) e soprattutto “L’Assiette au Beurre” (1901-1912) che videro come collaboratori artisti di prima grandezza, pittori e vignettisti satirici, Théophile Alexandre Steinlen, Juan Gris, František Kupka e Gustave-Henri Jossot, ma anche alcuni italiani come lo stesso Gabriele Galantara (che dedicò al Vaticano un intero numero del giornale) e Cesare Giri (in arte “Giris”, anche lui artefice di un numero sull’elezione del nuovo pontefice Pio X).

La laicità prende forma e si concretizza certamente grazie all’uso delle vignette che mettono alla berlina piccoli soprusi esercitati dal potere dei rappresentanti della chiesa, facendo sorridere ma nel contempo riflettere su certi atteggiamenti, cercando di portare la gente a pensare con la propria testa.

Una storia antica che ci permette di poter godere di riflessioni del passato, osservando i disegni,a prescindere dalle posizioni politiche personali •

Frantis!ek Kupka, Religions, L'assiette au Beurre, 1904

Lange-Gabriel (Asmode"e), La pieuvre, La Calotte n°12 (30 novembre 1906)

Curatela editoriale

Thierry Vissol

Direttore responsabile

Oscar Antonio Buonamano

www.pagina21.eu

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Il giornale di Libex 2023



lunedì 25 settembre 2023

Tawfiq Omrane arrestato in Tunisia per una vignetta satirica

 By Pagina21


OMRANE - (Tunisie / Tunisia)

Quotas - Nahdhawi (du parti Ennahdha) - Tunisien - Nidaï (du parti Nidaa Tounes)


Mentre diversi Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia e la Presidente della Commissione europea, continuano a impegnarsi per negoziare un accordo con la Tunisia per arginare i flussi migratori; mentre i vignettisti del centro Librexpression/Libex discutevano a Lector In Fabula del ruolo dei vignettisti di stampa nell’informare l’opinione pubblica e delle minacce di tutti tipi che subiscono – anche nei Paesi cosiddetti democratici – il nostro amico Tawfiq Omrane, membro tunisino del comitato scientifico di Librexpression/Libex, è stato arrestato dalla polizia tunisina il 21 settembre. Rilasciato sotto sorveglianza, è stato deferito al Tribunale di prima istanza di Tunisi, lunedì 25 settembre.

Il suo reato: aver pubblicato una vignetta (appena) satirica sul Primo ministro tunisino, Ahmed Hachani, sempre più autocratico.

Tutti i membri del Comitato scientifico di Libex, i vignettisti presenti al Festival e Pagina’21 protestano contro questi arresti arbitrari e offrono il loro sostegno a Tawfiq. Si rammaricano del fatto che la notizia dell’arresto arbitrario di un oppositore del presidente Saied rimarrà al livello delle associazioni di vignettisti e di difesa della libertà di espressione. Una notizia che senza dubbio non sarà diffusa dai nostri media, impedendo così ai cittadini europei di capire la vera natura del regime di Saied.

SCRITTO DA THIERRY VISSOL 23 SETTEMBRE 2023




Tawfiq Omrane (Tunisia). Vignettista politico. Conosciuto dagli anni ’80 per le sue vignette politiche nei circoli di opposizione della sinistra prima che gli fosse vietato esercitare la sua professione sotto il regime di Ben Ali. Il suo gufo, cugino di Minerva, non si allontana fino alla caduta della dittatura, la sera del 14 gennaio 2011. Da allora ha lavorato in Tunisia con i giornali Sawt Echaâb, Aljomhourya, e i siti web di Radio Kalima e Radio Express Fm. In Francia, pubblica su CQFD e The Dissident. Ha partecipato a vari festival in Tunisia, Francia, Egitto e Camerun, nonché eventi, tra cui la riunione internazionale dei cartoonisti a Caen e disegni dal vivo per il vertice euro-arabo all’UNESCO – Parigi. Premio Academia per la Caricatura – Tunisia 2014. Ambasciatore di United Sketches in Tunisia. Membro del Consiglio scientifico di Librexpression.



Aggiungo al bel articolo di Vissol qualche altro cartoon di Tawfiq Omrane:




Tawfiq Omrane 14 December 2013

Burned alive (Palestinian infant was burned alive by Zionist.)

https://cartoonmovement.com/cartoon/burned-alive


Femme de Menage, en otage
Tawfiq Omrane 15/11/22

OMRANE - Ciseaux



OMRANE - Classes sociales





By Cartooning for peace

Il famoso fumettista tunisino Tawfiq Omrane è stato arrestato a causa della sua vignetta e di un fotomontaggio e poi rilasciato provvisoriamente.

Tawfiq Omrane , membro di Cartooning for Peace, è stato arrestato (articolo in francese)  nel tardo pomeriggio del 21 settembre 2023 a casa sua prima di essere portato alla sede del distretto di sicurezza nazionale di Mégrine (articolo in francese) dove è stato interrogato per 3 ore. Messo in detenzione presso il centro di Bouchoucha in seguito a questo interrogatorio, è stato finalmente rilasciato provvisoriamente più tardi quella notte. Lunedì 25 settembre dovrà comparire davanti al Tribunale di prima istanza di Tunisi 1.

Secondo le dichiarazioni rilasciate dal suo avvocato (articolo in francese) , Ayachi Hammami, all'Agence France-Presse (AFP ), il fumettista è accusato di "danneggiare altri" sulle piattaforme dei social media. Le due vignette incriminate sono state pubblicate il 4 e il 7 agosto sui social media del vignettista , e avevano lo scopo di prendere in giro la recente nomina di Ahmed Hachani a capo del governo. Secondo Le Monde , “in tono caustico, Tawfiq Omrane ha sottolineato la mancanza di esperienza del nuovo inquilino della Kasbah così come le sue limitate prerogative nei confronti del presidente tunisino Kaïs Saïed”.

Vignetta a sinistra: “Io nomino i membri del governo e tu sei il capo della… Kasbah (un gioco di parole sulla parola Kasbah, capo del governo e idiota)”.

Vignetta a destra: “Un pensionato che riempie il suo tempo libero con pubblicazioni beffarde si ritrova improvvisamente capo del governo. Ciò dimostra semplicemente che i tempi sono in fermento!”


Il Syndicat National des Journalistes Tunisiens (SNJT) ha reagito prontamente all'arresto del fumettista Tawfiq Omrane il 21 settembre, descrivendo l'indagine contro di lui come “assurda, repressiva e abusiva” e “danneggiante l'immagine della Tunisia nel mondo”. Molti utenti di Internet hanno condiviso le vignette di Tawfiq in segno di sostegno e il suo arresto ha ricevuto un'enorme copertura mediatica.

La libertà di espressione e di stampa è in costante declino in Tunisia, che è scesa dal 94esimo al 121esimo posto su 180 nell'indice mondiale della libertà di stampa del 2023 pubblicato da Reporter Senza Frontiere (RSF). Nel 2022, Cartooning for Peace , come molti altri, è stato preoccupato dalla pubblicazione del decreto legge n. 2022-54 sulla “lotta ai reati relativi ai sistemi di informazione e comunicazione”, che da allora ha portato all’arresto di diversi giornalisti.

Il suo collega -Z- , ricordando che diversi giornalisti sono stati arrestati, ritiene che “il suo arresto è un'ulteriore testimonianza del fatto che in Tunisia una spada di Damocle pende su chiunque osi pronunciarsi contro il governo di Kaïs Chékla il Primo ”.

Ricordando che la satira non è un reato ed esprimendo solidarietà al vignettista, Cartooning for Peace condanna fermamente le condizioni del suo arresto e chiede che venga archiviata l'accusa contro il vignettista.

lunedì 11 settembre 2023

Il giornale di Libex 2023

In occasione del Festival Lector in Fabulae a Conversano in Puglia 

 Thierry Vissol 

riesce ad organizzare una mostra di vignette satiriche ed il sesto giornale di Libex

https://www.pagina21.eu/

Il sesto numero del Giornale di Libex, “il nuovo giornale di satira estemporanea internazionale per ballare sul ponte del Titanic” dedicato all’analisi dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale - 24 pagine di articoli scritti da studiosi e giornalisti, illustrati con vignette satiriche da autori di tutto il mondo - sarà in vendita nella libreria del Festival al prezzo di € 2,00.

«Misurare il mondo» ha sempre ispirato l'Homo sapiens nel bene e nel male. Troppo spesso in peggio, come per tracciare confini o conquistare territorio e ricchezza degli Altri. Ha certamente permesso agli uomini, grazie al genio inventivo che appartiene loro, di immaginare di essere in grado di dominare la natura. Tuttavia, l'umanità - o almeno coloro che si ritengono i suoi leader – stenta a considerare gli innumerevoli limiti della propria attività predatoria, limiti che ora sono stati superati e minacciano la sua esistenza.

È probabile che l’inizio del secondo decennio del XXI° secolo sia quello di una rivoluzione che cambierà il futuro dell’umanità.

Una rivoluzione, riuscita o meno, non è mai spontanea, né nata dal nulla. È sempre il risultato di un periodo più o meno lungo durante il quale, parafrasando il drammaturgo francese Pierre Corneille, “il fuoco che sembra spento, spesso dorme sotto la cenere».

Da qualche anno, si sta vivendo un periodo in cui il fuoco degli effetti negativi della scienza e del produttivismo riemerge dalla cenere, creando disfunzionamenti sociali e climatici sempre più numerosi e difficilmente controllabili. Disfunzionamenti che si aggiungono alle tensioni geopolitiche e alla competizione delle grandi potenze per l’accesso alle materie prime e per la dominazione del mondo.


Sembrerebbe che, al di là delle sue qualità inventive, dei suoi doni artistici, della sua capacità di astrazione, della sua spiritualità e della sua limitata generosità, l'Homo sapiens abbia inscritto nei suoi geni egoismo, violenza e sottomissione. Troppi fatti ne danno una triste immagine: la permanenza delle guerre con la loro coorte di crimini e sofferenze, sfollamenti e migrazioni delle popolazioni; le disuguaglianze e la povertà a livello nazionale e internazionale; la violenza contro le donne e le disuguaglianze di genere; un rapporto poco consapevole con la politica se non un totale disinteresse; e la servitù volontaria alle nuove tecnologie. Nonostante tantissimi aspetti positivi, strumenti elettronici e Intelligenza Artificiale potrebbero mettere fine ai modelli di società̀ basati sulle relazioni umane e trasformare l’uomo in macchina o renderlo succube delle tecnologie e di quelli che le controllano.


Un catalogo cartaceo, a colori di 72 pagine, che riprende, con commenti, le opere esposte nella mostra, sarà disponibile nella libreria del festival al prezzo di € 10,00.


Il sesto numero del Giornale di Libex, “il nuovo giornale di satira estemporanea internazionale per ballare sul ponte del Titanic” dedicato all’analisi dell’impatto dell’Intelligenza Artificiale - 24 pagine di articoli scritti da studiosi e giornalisti, illustrati con vignette satiriche da autori di tutto il mondo - sarà in vendita nella libreria del Festival al prezzo di € 2,00.


L'immagine di copertina è di Joep Bertrams (Paesi Bassi)-evoluzione con l'AI.


Contatti per il festival


Press and marketing:

commerciale@lectorinfabula.eu 

    • Annamaria Minunno - a.minunno@gmail.com 

Tel: +39 347 876 3152

Contatto per la mostra di vignette satiriche di Librexpression/Libex:

    • Thierry Vissol – thierry.vissol@gmail.com 

Tel: +39 331 190 7370


Fondazione Giuseppe Di Vagno / LectorinFabula

Via san Benedetto, 18

70014 – Conversano (BA)

info@lectorinfabula.eu

Tel: +39 080 495 9372



Lectorinfabula 2023 ✨ La misura del mondo.

 


Lectorinfabula 2023 ✨ La misura del mondo.

Dal 18 al 24 settembre torna a Conversano il festival.

La misura del mondo il tema della XIX edizione, perché l’umanità misura per conoscere il passato, comprendere il presente, progettare il futuro.

Sette giorni di Festival, con oltre 140 eventi (80 incontri al mattino per le scuole e 65 incontri pomeridiani e serali), 252 tra ospiti e relatori provenienti da diverse parti del mondo e 5 Comuni coinvolti (oltre Conversano anche

Bari, Putignano, Noicattaro e Rutigliano).

Tanti gli argomenti che verranno approfonditi nel corso delle giornate: politica e geopolitica, filosofia ed economia, letteratura e satira, teatro e poesia, lavoro e precarietà, diritti civili, università e scuola, cambiamenti climatici e legalità.

🗓 Scopri il programma completo sul sito di Lectorinfabula.

https://www.lectorinfabula.eu/

Lectorinfabula è organizzato dalla Fondazione "Giuseppe Di Vagno (1889-1921)" per Granai del Sapere. Con il patrocinio e il sostegno di Consiglio d’Europa, del Ministero della Cultura, di Regione Puglia e Città di Conversano, dell’ Università degli Studi di Bari - "Aldo Moro" della Friedrich Ebert Stiftung e Cepell - Centro per il libro e la lettura.

Partner culturali Rai Radio3, associazione culturale Hamelin, Pagina21, Centro LIBREXPRESSION, Fondazione Giuseppe Di Vagno, Il piacere di lavorare. 

Partner Fondazione Vincenzo Casillo.

Sponsor Banca di Credito Cooperativo di Conversano, Master Italy e Autoclub Group. Partner tecnici AESSE Soluzioni Informatiche Proattive.

Tantissimi i relatori, qui sotto in anteprima.










Orgogliosi di presentare l’illustrazione ufficiale di Lectorinfabula 2023 ✏️

Opera dell’autrice Marilena Nardi, che ci racconta il processo creativo dietro lo splendido disegno:

“Per il tema di questa edizione di LectorinFabula ho iniziato, com’è mia abitudine, a visualizzare le idee attraverso rapidi bozzetti. Cercavo un’immagine che potesse racchiudere il senso della “misura” inteso come sguardo, scoperta, prospettiva. Giocando graficamente con le forme dei pesi e dei metri, la soluzione si è palesata nella coppia di figure posta al centro della scena.

Nel mio disegno, l’essere umano è inteso come una piccola componente dell’universo che cerca di orientarsi muovendo dal proprio punto di vista: non più centro, ma tuttavia strumento e misura delle cose.”

-

Professoressa di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, Marilena Nardi, ha disegnato per molti periodici italiani e stranieri. Ha ricevuto molti premi internazionali per la sua attività grafica ed editoriale. Fa parte di Cartooning for Peace, United Sketches, France Cartoon e Cartoon Movement.


Alla XIX edizione di Lectorinfabula saranno presenti le artiste e gli artisti, Adene (Anne Derenne-Spagna), Alagon (Virginia Cabras-Italia), Lido Contemori (Italia), Marco De Angelis (Italia), Khalid Gueddar (Marocco), Fabio Magnasciutti (Italia), Marilena Nardi (Italia), Ramses (Cuba/Svizzera), Fadi Toon (Fadi Abou Hassan-Norvegia/Palestina).

Tre gli appuntamenti previsti nel programma di Lector in Fabula.

I vignettisti editoriali: un giornalismo indispensabile_venerdì 22 settembre, ore 20:00
con Khalid GueddarRamsesFabio MagnasciuttiAdeneFadi Toon e Oscar Buonamano.

Presentazione graphic novelChi ha rapito San Gennaro?_sabato 23 settembre ore 10:30
con Marco De AngelisLido ContemoriMarilena Nardi e l’autore dei testi, Marco Sarno.

Satira al femminile, una sensibilità diversa?_sabato 23 settembre ore 18:00
con AdeneAlagonMarco De AngelisKhalid GueddarMarilena Nardi.

Tutti gli incontri saranno introdotti e moderati dal direttore di Libex, Thierry Vissol

A partire dai giorni della manifestazione sarà possibile acquistare, nella libreria del festival, il catalogo della mostra e il sesto numero del giornale di Libex, dedicato all’analisi dell’impatto dell’intelligenza artificiale sul nostro mondo, ventiquattro pagine scritte da studiosi e giornalisti, illustrate con vignette satiriche da autori di tutto il mondo.

sabato 17 dicembre 2022

Calendario "Femme Battue 2023"

 

copertina: FadiToon - (Norvegia)- STOP VIOLENCE AGAINST WOMEN WORLDWIDE



Torna il calendario “Femme Battue” per un 2023

contro la violenza di genere in ogni parte del mondo.

Realizzato dall’associazione G.I.R.A.F.F.A. Onlus

e dal Centro LIBREXPRESSION della Fondazione Di Vagno,

coinvolge illustratori e illustratrici di tutto il mondo.


Quindici vignette per raccontare le diverse declinazioni della violenza:

domestica, sessuale, mutilazioni genitali femminili, stalking, economica, ecc.

Dopo aver acceso un faro sulla situazione delle donne in Afghanistan,

il focus di questa edizione del calendario riguarda l’Iran, dove coraggiosamente

si scende in piazza al grido di “Donna, Vita, Libertà”, e l’Ucraina da dove partono

in cerca di salvezza migliaia di donne con i loro figli.

L’attenzione è sempre rivolta alle tante declinazioni della violenza di genere.

A renderla concreta è, per il terzo anno consecutivo, la matita dei vignettisti e delle
vignettiste – tredici tra uomini e donne per questa nuova versione del calendario “Femme Battue” - che ancora una volta hanno donato i loro lavori per raccogliere fondi a favore di donne sole e/o con bambine e bambini, vittime di uomini violenti, Torna dunque “Femme Battue”, il calendario dell’associazione G.I.R.A.F.F.A. Onlus (Gruppo Indagine Resistenza Alla Follia Femminile) realizzato in collaborazione con il Centro LIBREXPRESSION/LIBEX, il Centro Euro-Mediterraneo della Fondazione Giuseppe di Vagno (1889-1921) diretto dall’economista francese Thierry Vissol, centro che si occupa della promozione della libertà di espressione e di satira politica.

“Femme Battue 2023” racconta in modo duro e senza compromessi quello che la vita riserva alle donne che ogni giorno sono costrette a reinventarsi per sopravvivere e per andare avanti, alle donne che lottano per se stesse e per le altre, alle donne che cercano di fuggire da una situazione che distrugge anche il futuro dei loro figli e delle loro figlie, alle donne che hanno bisogno di rendersi indipendenti economicamente per iniziare a progettare una vita diversa.

Un calendario divulgativo e unico nel suo genere, fortemente voluto dall’associazione GIRAFFA Onlus (che fa parte della rete REAMA di Fondazione Pangea Onlus e partecipa al progetto REAMA Reloaded, co-finanziato dall’Unione Europea per 9 centri antiviolenza dislocati in 8 differenti regioni del Centro-Sud Italia. Prevede diverse azioni per potenziare l’efficacia dei percorsi di uscita dalla violenza ma anche per la prevenzione, formazione, sensibilizzazione e raccolta dati) formata da donne che si occupano di altre donne vittime di violenza nelle diverse declinazioni, insieme con il centro antiviolenza dedicato a “Paola Labriola”, una casa rifugio denominata “Casa dei diritti delle donne” e la casa in semiautonomia V.i.t.A. (Vola in piena autonomia).

La vendita del calendario servirà a sostenere le donne nella ricerca di una casa e nel pagamento dei canoni di affitto iniziali, per permettere loro di trovare un lavoro e rendersi indipendenti. Soprattutto per questo, G.I.R.A.F.F.A. onlus ha lanciato il progetto “Adotta un calendario” rivolto a tutte le aziende che ne faranno richieste.

<<Con la terza edizione del calendario, con questo focus particolare diretto alle donne iraniane per l’affermazione dei loro diritti - ha sostenuto la presidente di GIRAFFA, Maria Pia Vigilante - abbiamo deciso di lanciare il progetto “Adotta un calendario” e di rivolgerci anche alle aziende che possono aiutarci a rimpinguare il fondo dell’empowerment e aiutare le donne che si rivolgono alla nostra associazione a raggiungere l’autonomia economica e abitativa anche guidandole verso l’inserimento socio lavorativo. Ci teniamo a garantire loro soprattutto l’autonomia abitativa, reperire appartamenti e aiutarle a pagare i primi canoni di locazione vista la carenza di appartamenti disponibili e l’elevato costo degli affitti. Un modo per permettere alle donne da sole o con i figli di ricominciare in serenità la propria vita lontana dalle violenze>>.

<< Sono infinite le violenze che le donne subiscono ogni giorno, sin dalla loro nascita – ha dichiarato Daniela Mazzucca, presidente della Fondazione Di Vagno – È un caleidoscopio di soprusi, dalla scuola al lavoro, dalla famiglia alla salute, persino dalla moda, da chi vuole imporre un modello di donna affusolata e perfetta. Dobbiamo pensare a reagire con un gesto o una parola, tendendo la mano ogni giorno a quelle donne che non riescono a lottare. Un modo per aiutarle è collaborare alla realizzazione di questo calendario che racconta di donne che giornalmente vivono battaglie per vivere secondo i propri desideri, seguendo la musica, la danza, l’arte o semplicemente la voglia di camminare con i capelli sciolti, scossi dal vento. Quegli stessi capelli che le donne iraniane hanno tagliato per solidarietà a Masha Amini, la 22enne morta mentre tentava di sfuggire al controllo patriarcale sul suo corpo e sulla sua anima>>.

<<Anche quest'anno i vignettisti del Centro Librexpression-Fondazione Di Vagno hanno risposto all’invito dell’associazione G.I.R.A.F.F.A. onlus e si sono mobilitati per denunciare questa piaga che sta affliggendo l'umanità, con un'attenzione particolare a tre Paesi dove questa violenza è al suo apice: Ucraina, Iran e Afghanistan. Secondo l’ultimo rapporto delle Nazione Unite sul femminicidio (UN Women report on femicide 2022) – ha affermato Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression-Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) - di tutte le donne e le ragazze uccise intenzionalmente nel 2021, circa il 56% è stato ucciso da partner intimi o altri membri della famiglia (45.000 su 81.000). Tuttavia, questi femminicidi sono solo la punta dell'iceberg della violenza fisica o psicologica contro le donne, che sia in ambito familiare o nei Paesi dominati dal maschilismo culturale o religioso o come risultato di guerre o terrorismo islamico diffuso. Violenze e femminicidio da cui i nostri Paesi, cosiddetti sviluppati, non sono purtroppo esenti>>.

Di seguito gli artisti, di fama internazionale e grande impegno civile, che hanno contribuito al calendario con entusiasmo, generosità e sensibilità:

  1. Adene (Anne Derenne), francese, vignettista, illustratrice, residente a Madrid. Collabora con il magazine La Maison Ecologique e le pagine web di Frenchly Speaking. Realizza anche illustrazioni per la comunicazione di molte ONG;
  2. Andrea Arroyo, messicana, vignettista e artista grafica, residente a New York City. Pubblica ogni settimana una vignetta intitolata ImagiNATIONS sul Manhattan Times. Collabora con il New Yorker, il New York Times, The Nation. Membro di Cartooning for Peace, è fondatrice e curatrice di UnnaturalElection-Artists Respond e co-curatrice di OppArt per la rivista The Nation;
  3. Vincent Chevalley, svizzero, dopo la Scuola di Arte Decorativa di Ginevra ha deciso di lavorare come infermiere all’ospedale di Loex. Ha illustrato libri per bambini. È membro di Union for World Cartoonist e di Art for peace;
  4. Vladimir Kazanevsky, ucraino, fumettista e illustratore. Laureato in astrofisica e illustrazione della stampa;
  5. Kusto (Oleksiy Kustovsky), ucraino, vignettista e illustratore, pluripremiato. Agronomo di formazione, è editorialista del giornale parlamentare Holos Ukrainy. È membro dell’Unione nazionale dei giornalisti di Ucraina;
  6. Marco De Angelis, italiano, vignettista, illustratore, giornalista e grafico pluripremiato. Ha collaborato con Il Popolo e la Repubblica, Washington Post, Herald Tribune, Courrier International, Le Monde, Nebelspalter, Yez. È tra i fondatori e caporedattore del mensile online Buduàr;
  7. Emanuele Del Rosso, italiano, vignettista e giornalista. Pubblica le sue vignette su varie testate. Social media manager di Cartoon Movement, è responsabile del talk-show Satire Talks Live con vignettisti e intellettuali sui temi della satira, della censura, del copyright;
  8. Ismail Dogan caricaturista politico belga di origini turche, fondatore del giornale satirico bilingue Kardaş, membro del Comitato scientifico di Librexpression;
  9. Fadi Toon (Fadi Abbou Hassan), norvegese, vignettista pluripremiato, specializzato sul tema dei diritti umani. Pubblica sul giornale norvegese Ny TID. Collabora con Al Quds, Alroya, Al-Seyassa, Al Arabi, Amta newspaper, Samora Magazine. Eì editore capo di Cartoon Home Network International;
  10. Gio (Mariagrazia Quaranta), italiana, vignettista, ha pubblicato su Buduar, L’Unità, Alias de Il Manifesto, Mundiario, Fanyblog. Ha vinto premi in Italia e all’estero come il Festival Internazionale di satira ed umorismo Andromeda, World Humor Awards e World Press Cartoon;
  11. Marilena Nardi, italiana, vignettista satirica e illustratrice pluripremiata, docente di Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia;
  12. Marlene Pohle, argentina, vignettista e illustratrice, lavora come artista freelance, tiene seminari sull’umorismo e l’arte grafica per insegnanti di lingue straniere e fumettiste. Nel 1997 ha fondato il capitolo tedesco della FECO (Federation of Cartoonists Organizations) e ne è stata la prima presidente;
  13. Gianfranco Uber, italiano, vignettista, collaboratore del sito di umorismo e satira internazionale Cartoonmovement.



Il calendario “Femme Battue 2023” (il cui costo ammonta a € 10 + spese di spedizione) può essere prenotato inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica info@giraffaonlus.it

Il versamento potrà essere fatto sul conto corrente dedicato intestato a “Giraffa onlus” (Iban: IT89K0501804000000017257817) con la causale Calendario Femme Battue 2023

Per informazioni chiamare il numero 0805741461







Ufficio stampa GIRAFFA Onlus e Fondazione Di Vagno:
Annamaria Minunno
mail a.minunno@gmail.com







seconda pagina_con testo Vissol_Vincent Chevalley (Svizzera)-Afghanistan retour à la normale.

TERZA PAGINA CON LOGHI E NUMERI_Vladimir Kazanevsky (Ukraine)-war refugee


GENNAIO_Andrea Arroyo-Mahsa Amini_Iran

FEBBRAIO_Ismail Dogan (Turchia_Belgio)-Taliban e burka-GIYINME ODASI

MARZO_Marlene Pohle (Argentina)-Women


APRILE-FadiToon (Norvegia)-Empowerment of women and gender equality


MAGGIO_Marilena Nardi (Italia)-women_for_peace

GIUGNO_Gio-le donne di tutte le guerre


LUGLIO Emanuele Del Rosso (Italia) - Talibans'Afghanistan




AGOSTO_Tjeerd Royaards (Paesi Bassi)-Abortion in USA



SETTEMBRE Uber (Italia)- lotta delle donne







OTTOBRE_Kusto (Oleksiy Kustovsky-Ucraina)-resistenza donne ucraine

NOVEMBRE_Adene (francia_Spagna)-manifestazioni in Iran

DICEMBRE_Marco De Angelis- Jane, women





mercoledì 28 settembre 2022

Annunciati i vincitori di Libex 2022





Jitet Kustana (Indonesia) vince la edizione del concorso LIBEX-2022

« Verso la fine dell’umanità »

Insieme a Cristina Sampaio (Portogallo) secondo premio,

e Niels Bo Bojesen (Danimarca) terzo premio


Il tema del concorso

Dall'inizio della rivoluzione industriale e soprattutto dalla sua globalizzazione, l'umanità ha dovuto affrontare molteplici sfide. Disuguaglianze, diritti violati, demografia, migrazioni, povertà, pandemie, guerre, lotte di potere ed egemonie nazionali e internazionali, dittature, fanatismo, disinformazione, ignoranza, sono tutte questioni aperte che possono produrre sconvolgimenti globali in breve tempo e cambiare il corso della storia umana. Dal 24 febbraio 2022, la minaccia di una terza guerra mondiale, o peggio di una guerra nucleare, e il ritorno di conflitti ideologici, economici e geopolitici tra due blocchi egemonici antagonisti. Questo stato di cose mette a rischio la sopravvivenza, se non dell'umanità, almeno delle nostre società e la coesione dell'Unione europea.


Il concorso

I vignettisti di stampa che desideravano partecipare alla quarta edizione del concorso internazionale di satira politica organizzato dal Centro Librexpression erano invitati a illustrare graficamente questa tragica situazione.

281 di loro, provenienti da 63 Paesi, hanno presentato 490 opere alla giuria. Una giuria composta da: Fabio Magnasciutti (vignettista italiano), Marilena Nardi (vignettista italiana), Tom Janssen (vignettista olandese), KAP (Jaume Capdevilla, vignettista catalano), Raffaella Spinazzi (blogger italiana) e presieduta da Thierry Vissol (direttore di Libex). Sulla base di quattro criteri: tecnica, originalità, rilevanza e ironia, la giuria ha selezionato 55 opere di artisti provenienti da 30 Paesi, i 10 finalisti e i 3 vincitori.


La mostra

La mostra delle 55 vignette semifinalisti sarà aperta al pubblico fino al 31 dicembre 2022, nel chiostro del monastero San Benedetto a Conversano (BA). Un catalogo a colore delle opere esposte, con una introduzione al tema del concorso: “Verso la Fine dell’umanità?” è a disposizione del pubblico al prezzo di 10 euro.



La cerimonia di premiazione


Sabato 24 settembre, ultimo giorno del festival culturale della Fondazione Di Vagno, Lector In Fabula, alla presenza del sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, del direttore del Dipartimento Cultura della Regione Puglia, Aldo Patruno, e della presidente della Fondazione, Daniela Mazzucca, in un'intensa e commovente cerimonia, sono stati premiati i tre vincitori della quarta edizione del concorso internazionale di vignette di stampa Libex 2022.

Una cerimonia commovente perché il tema del concorso, "Verso la fine dell'umanità", e le opere degli artisti che vi hanno partecipato non facevano ridere, ma la loro ironia procurava una intensa emozione e riflessione. Opere forti che affrontano temi che non possono lasciare indifferenti: guerre, guerra atomica, riscaldamento globale, disuguaglianze, tutte minacce reali e attuali alla sopravvivenza dell'umanità.

Dopo aver presentato le opere dei dieci finalisti del concorso e aver chiesto al pubblico di indicare la scelta che avrebbe fatto, Thierry Vissol, direttore di Librexpression e presidente della giuria, ha chiesto a tre membri della giuria di presentare i vincitori e di elogiarli. Siri Dokken, vignettista norvegese, ha presentato il lavoro dell'artista danese Niels Bojesen (terzo premio) ; Kap, vignettista catalano, ha presentato il lavoro dell'artista portoghese Cristina Sampaio (secondo premio); e Marilena Nardi, vignettista italiana, il lavoro del vincitore, l'artista indonesiano Jitet Kustana.

Il sindaco di Conversano, Giuseppe Lovascio, e la presidente della Fondazione, Daniela Mazzucca, si sono uniti ai loro elogi, sottolineando l'importanza delle vignette satiriche di stampa per sensibilizzare l'opinione pubblica e indurre a una riflessione critica e, se possibile, all'azione per lottare contro queste piaghe.


I tre vincitori sono :


Primo Premio: Jitet KUSTANA (Indonesia) - “Affondando nelle vittime”

Vignettista autodidatta, lavora dal 1987. Pur freelance, è il vignettista fisso del quotidiano indonesiano "Kompas National Daily". Pubblica i suoi disegni anche sulla stampa internazionale. Elencato nel Museo indonesiano dei primati è riconosciuto come il vignettista più premiato a livello internazionale. È. Membro della Union of World Cartoonists.

Oltre alla sensibilità per le tematiche umanistiche, ambientali e sociali, è dotato di una tecnica straordinaria, che continua a perfezionare, per rappresentare la complessità nei suoi più piccoli dettagli, rendendo i suoi lavori originalissimi vere e proprie opere d'arte.

Elogio di Kustana da Marilena Nardi – Vignettista (Italia), membro della Giuria

La vignetta che si è aggiudicata il primo premio interpreta pienamente il tema del concorso. È un’immagine complessa e articolata, perfetta nella costruzione grafica.

A prima vista, un naufrago chiede aiuto, arrampicato su quello che sembra essere il pennone di una nave; tutto intorno vortici di azzurro e blu ricordano un oceano in tempesta… ma é un’illusione, è una metafora, è un paradosso grafico. Non è un naufrago, è un militare. La nave è in realtà il relitto del suo carro armato e soprattutto il mare non è un mare ma una marea di civili uccisi dalla violenza della guerra.

È interessante dal punto di vista grafico notare come le onde siano rese attraverso una accurata composizione di volti, di corpi, di figure di madri che ancora stringono a sé i loro figli. La schiuma delle onde è resa con l’insieme delle braccia e delle mani che circondano la figura del militare, quasi ad indicarlo, ma senza più forza, senza più presa. Nessuno potrà salvarlo dal vortice di violenza che lui stesso ha generato. Un'immagine potente contro l'orrore di tutte le guerre.”


'Sinking in the victims' by Jitet Kustana (1st place)Libex 2022

Secondo Premio: Cristina SAMPAIO (Portogallo)“Evoluzione della guerra”

Illustratrice di libri per bambini e vignettista per la stampa dal 1986, ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui il World Press Cartoon. I suoi disegni sono stati pubblicati dalle principali testate internazionali come Espresso, Kleine Zeitung, Courrier International, Boston Globe, Wall Street Journal, Pùblico e Alternatives économiques. Collabora inoltre con l'emittente televisiva portoghese RTP3. Il suo tratto apparentemente rigido e geometrico, di grande chiarezza, le permette di affrontare i temi sociali e politici più complessi con straordinaria originalità e un impatto visivo inimitabile.

Elogio di Sampaio da KAP (Jaume Capdevilla) – Vignettista (Catalunya), membro della Giuria:

Cristina è una rara ava sulla scena internazionale del disegno satirico.

In una professione che fino a poco tempo fa era stata esercitata principalmente da uomini, è stata una delle prime donne a distinguersi con forza. I suoi disegni sono sintetici, con linee chiare e pulite, simmetrici, tendenti alla geometrizzazione, con personaggi quasi infantili, dallo sguardo stupito e un po' indifeso, uno stile lontano dal canone classico dei tipici cartoon. 

Ma le sue vignette, di solito prive di parole, sono di una forza percussiva, e con alte cariche satiriche, che, avvolte nel suo disegno apparentemente innocente, scatenano forti esplosioni nel cervello dei suoi lettori. Quello che fa Cristina è apparentemente facile, ma in realtà è molto difficile. I suoi disegni sembrano infantili, ma in realtà sono complicati ingranaggi a orologeria, con composizioni attente al millimetro. Le sue idee sembrano semplici, ma contengono riflessioni profonde, che lei ha spogliato delle complicazioni per offrirle raffinate al palato del lettore. L'insolita combinazione di uno stile di disegno ingenuo e candido, con la sua satira pungente e intellettuale, la rende un'artista insolita, con una forza comunicativa fuori dal comune. 

D'altra parte, Cristina è stata una delle prime autrici a iniziare a disegnare con i media digitali, senza nascondere il potenziale grafico degli strumenti virtuali. Non disegna con il computer simulando l'inchiostro, l'acquerello o le texture della carta, ma disegna con il computer, esaltando il tratto deciso, freddo e meccanico della macchina. E questa è un'altra delle sue grandi virtù.

Come ho detto, è una rara ava nel panorama del disegno satirico internazionale, con uno stile unico e singolare, e con un lavoro compatto, coerente e assolutamente onesto.”


War' by Cristina Sampaio (2nd place)Libex 2022

Terzo premio - Niels BO BOJESEN (Danimarca) - "Godersi la natura

Giornalista, vignettista e illustratore di libri per bambini. Si è diplomato alla Danish School of Design e ha studiato alla SVA (Media Arts) di New York. Crea disegni satirici politici per siti web internazionali e per il quotidiano danese Jyllands-Posten. Ha vinto numerosi premi internazionali ed è membro dell'Associazione danese dei giornalisti, dell'Associazione dei vignettisti editoriali, del Cartoon Movement e membro del consiglio di amministrazione del Danish Museum of Political Cartooning. I suoi disegni, che affrontano tutte le tematiche sociali e politiche attuali, si collocano nella tradizione della linea chiara, con una ricerca della massima semplicità basata su un'economia di mezzi molto complessa. Oltre alla loro rilevanza ironica, sono sempre di grande sensibilità e misura.

Elogio di Bo Bojesen da Siri Dokkenvignettista (Norvegia), membro della giuria:

Ho avuto il piacere di conoscere Niels Bo Bojesen un paio di anni fa, quando abbiamo partecipato insieme a un festival. Conoscevo già il suo lavoro: la linea squisita, il colore temperato e la composizione di classe. Ma anche il suo umorismo caldo e sobrio, ma molto toccante e, a volte, oscuro. Le sue vignette rientrano in una tradizione a cui mi sento affine e, se esiste uno stile scandinavo, Niels ne è il principale rappresentante. Avendo conosciuto Niels, posso anche constatare come i tratti insiti nei suoi disegni si riflettano molto nella sua personalità.

Una artista satirica svedese, Gunna Grähs, che cito spesso, ha detto: "La satira è in realtà più o meno come dare il cucchiaio ai bambini piccoli. Perché all'inizio bisogna fare delle facce buffe, dei versi sciocchi, e poi, quando il bambino inizia a ridere e la bocca è aperta, gli si infila dentro il vero contenuto".

E questo cartoon fa proprio questo: all'inizio sembra divertente, ma in realtà è tragico.

Niels Bo Bojesen è un membro molto apprezzato della comunità dei vignettisti di stampa europei e vanta un'incredibile lista di riconoscimenti, premi e onorificenze.

E ora, ad aggiungersi alla lunghissima lista, anche il terzo premio del concorso Libex di quest'anno.”


'Extinction' by Niels Bo Bojesen (3rd place)Libex 2022

I sette altri finalisti pregiati dalla giuria e dal pubblico sono per ordine alfabetico:

  • Apolo Doroteo Guerra Mechain (Peru)

  • Ilya Katz (Israele)

  • Paolo Lombardi (Italie)

  • TRAX (Christine Traxeler – Francia)

  • Vladimir Kazanevsky (Ucraina)

E, con menzione speciale della giuria e del pubblico:

  • Elena Ospina (Colombia) “Infestazione

  • Gatis Sluka (Latvia): “Tank russo

I disegni degli altri sette semifinalisti li trovate qui

Grazie a tutti i partecipanti e congratulazioni ai semifinalisti, finalisti e vincitori.








L'intervista su Euronews a Thierry Vissol:



The dying art of political satire: Winners of LIBEX 2022 cartoon competition announced

By Theo Farrant  •  Updated: 24/09/2022

'Towards the end of Humanity' doesn't sound much like an invitation but it's a perfect starting point for this year's LIBEX international political satire cartoon competition. 

LIBEX (short for LIBREXPRESSION) is a Euro-Mediterranean Centre, with the aim of defending freedom of expression, media and political satire, in an age of censorship and profit-oriented media moguls. 

The organisation invited 281 of the world's best cartoonists from 63 countries to take part in their annual competition. 

The material was examined by an international jury which narrowed down the entries to just 55 semi-finalist, whose work will be displayed in Italy at the cloister of the Monastery San Benedetto in Conversano. 

Unsurprisingly, the war in Ukraine and the issue of climate change were the most common topics depicted in the art work this year.  


Jitet Kustana from Indonesia scooped the top prize with his cartoon titled 'Sinking in the victims'. The powerful hand drawn image depicts a soldier desperately clinging on to the end of a tank, as it sinks into an ocean made up of victims.
 Second prize went to Cristina Sampaio from Portugal, for her cartoon titled 'War'. 
 Third prize was received by Denmark's Niels Bo Bojesen for "Extinction". Take a look at the three prize winning entries below:
What makes a great political cartoon? 
We spoke with Thierry Vissol, the director of the LIBREXPRESSION Centre, about what makes a great cartoon. He says there are three main factors to consider: 
 "First of all - technique. Good cartoonists must be able to express what they want to express in the right way, in the professional way," he said. 
 The second component of a good cartoon according to Vissol is the quality of information that the cartoonist is using and the way in which they analyse it. "You must understand that a good cartoonist is a journalist. You have to be aware of what's going on, the various points of view and the consequences of this," Vissol explained. 
 Lastly, he emphasised the importance of irony and humour, in the democratising effect it can have. "I think it's a profession which is in danger, in danger of disappearing."
An image by Dave Whamond, depicting the death of political cartoonsCagleCartoons.com

Cartoons have long been used as a powerful tool of political speech. 
 However, as Vissol states, that also makes them a threat to those in power, "who are afraid to see these critiques through photos of through cartoons".
 "Therefore, there is a censorship that is done by military, religions, economic and political powers, who are all afraid to see such strong images which are attracting attention and making people think," Vissol said. 
 As well as censorship from authoritarian powers, cartoonists are also contending with "market censorship" and the evolution of media, towards more oriented information. 
 "It's a very difficult situation for cartoonists because most of the media now are properties of rich people, who are not interested in the content. 
They are only interested in the revenues and producing oriented information," explains Vissol. Ultimately, cartoonists have seen a shift in the editorial scope given to them and their numbers are dwindling. 
 The majority of political cartoonists are now inevitably using using social media to build their own presence. 
 "There is a real danger for democracy if you cannot see any more critiques through cartoons or through photography," concluded Vissol. 




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