La film corporation fondata da William Fox se l’è proprio andata a cercare, o forse ha sottovalutato la portata sarcastica di Banksy.
L'artista londinese, al quale è stato semplicemente chiesto di personalizzare la parte finale della sigla, si è spinto oltre il mandato e, prima dell’inizio dell’episodio ‘Bart Money’, ha colto la palla al balzo per trattare un tema a lui caro, l’etica politica, utilizzando le inedite scene come messaggio rivolto alla Fox, accusata dall’artista street art di sfruttamento nei confronti dei suoi dipendenti.
L'intro parte come sempre, con i componenti della famiglia Simpson che dopo la giornata di lavoro e studio rientrano a casa di fretta per non perdersi la loro trasmissione preferita. Ma c'è un dettaglio fuori copione: la firma di Banksy scritta sui muri della città di Springfield... E allora, una volta riuniti in sala, Homer, Marge, Bart, Lisa e la piccola Maggie non assisteranno alla sit-com, bensì a uno show macabro, seppur in formato cartoon.
Dentro una fabbrica coreana, in un clima dark al limite dell'horror, si vedono disegnatori 'condannati' a realizzare i vari personaggi della serie tv, bambini che producono il merchandise, animali incatenati e utilizzati come macchinari. Un filo spinato circonda questa specie di tugurio, una colonna sonora dalle note funebri fa il resto. Il dito è chiaramente puntato contro la Cina e tutti quei Paesi dove si pratica il lavoro minorile.
La clip è stata rimossa da YouTube a causa di un reclamo di violazione del copyright da parte della Fox stessa. Rumors, però, ha continuato a esplorare dentro il 'tubo' e ualà, ecco a voi i Simpson 'remixati' da Banksy. Sempre che nel frattempo non abbiano censurato anche questa...
by Corriere.it
scrive sulla lavagna l'artista di strada Banksy più noto al mondo nei panni di Bart Simpson e firma la sigla che da 22 stagioni introduce la vita quotidiana della famiglia più celebre dei cartoni made in Usa
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