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giovedì 27 giugno 2024

ASSANGE E' LIBERO

 

Running with scissors

Entire drawing on Patreon

https://patreon.com/glenlelievre

#Assange

Glen Le Lievre


out

questa era per #Assange con Left di gennaio 2022
Magnasciutti



Carlos Latuff
@LatuffCartoons
·
25 giu
FREE AT LAST!
Julian Assange está LIVRE!
Jornalismo NÃO é crime!


Dave Brown
@DaveBrownToons
Tomorrow's 
@Independent
 cartoon... #Assange #JulianAssange #AssangeFree #Biden #JoeBiden #PresidentialElection2024 #USElections2024 #ShawshankRedemption



... e Parma non è stata capace di dargli la cittadinanza onoraria.
Fogliazza




"Julian has to recover - that’s the priority.   

Julian will always defend human rights. 


He will always defend victims. 

He’s always done that. 

And that’s just part of who he is.   

He’s deeply principled. 

And he remains deeply principled. 

And unafraid." -


@Stella_Assange





Gianluca Costantini

@channeldraw

“It took millions of people, it took people working behind the scenes, people protesting on the streets – for days and weeks and months and years, and we achieved it.” 

@Stella_Assange




Gianluca Costantini

@channeldraw

Stella 💙 Julian 


@wikileaks 

@Stella_Assange


Julian Assange è un uomo libero dopo che la corte di Saipan ha accettato il patteggiamento. Si chiude il calvario giudiziario lungo 14 anni per il fondatore di Wikileaks. Il suo jet ha lasciato le Marianne settentrionali ed è arrivato in Australia

Julian Assange è atterrato in Australia alle 11.40 del mattino di mercoledì, ora italiana. Il fondatore di Wikileaks è un uomo libero dopo un calvario giudiziario durato 14 anni. La giudice del tribunale del territorio statunitense di Saipan, Ramona Manglona, ha accettato il patteggiamento per Julian Assange.

"Con questo pronunciamento, sembra che lei potrà uscire da quest'aula di tribunale da uomo libero", ha affermato Manglona.

I legali di Assange hanno festeggiato la notizia della scarcerazione, ma per loro questo caso costituisce un grave precedente.

"Rischiava 175 anni di carcere per aver pubblicato prove di crimini di guerra, abusi dei diritti umani e le violazioni statunitensi in tutto il mondo. Oggi si è dichiarato colpevole di un reato per aver pubblicato informazioni di interesse pubblico per le quali ha vinto premi giornalistici in tutto il mondo ed è stato candidato al Premio Nobel per la pace ogni anno negli ultimi dieci anni. Questo costituisce un pericoloso precedente", ha detto l'avvocata Jennifer Robinson.

Perché Assange è stato liberato

Secondo il nuovo accordo raggiunto con la difesa, i pubblici ministeri del dipartimento di giustizia chiederanno una condanna a 62 mesi, che equivale agli oltre cinque anni che Assange ha scontato in un carcere di massima sicurezza a Londra mentre ha combattuto contro l'estradizione negli Stati Uniti. Il patteggiamento riconoscerebbe il tempo già trascorso dietro le sbarre, consentendo ad Assange di tornare immediatamente in Australia.

Il 52enne ha accettato di dichiararsi colpevole dell'unica accusa di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale, secondo un documento depositato in tribunale nelle Isole Marianne Settentrionali.


 

Vasini Varadan

26 giugno 2024

Responsabilità

Colpa e innocenza...

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/accountability-0

wikileaks assange crimini di guerra America colpevole innocenza silenzioso silenzio


complex..
David Rowe 27 /6/2024

Assange - Wikileaks 2010
David Rowe 

ASSANGE E' LIBERO
Con questa di 14 anni fa commentavo l'impatto che stava avendo la pubblicazione dei documenti segreti sottratti al Pentgono da Assange e resi pubblici da Wikileaks.
Iniziava la lunga guerra dell'Amministrazione statunitenze e il gornalista australiano che oggi sembra essere arrivata a conclusione.
C'è chi ritiene Assange una pedina manovrata dai servizi segreti russi e chi invece un eroe della libertà di stampa.
E' più facile che sia finito in un gioco più grande di lui, un gioco che gli sono costati 5 anni di detenzione per conto degli USA senza una precisa condanna nel Regno Unito.
Ora dopo il rischio di un ergastolo e addirittura la pena di morte tutto si placa con un semplice patteggiamento.
Cosa c'è dietro questa improvvisa clemenza? Ragioni di giustizia o ragioni politiche? Temo che Wikileaks non ce lo dirà mai
Gianfranco Uber


lunedì 22 aprile 2024

La censura e il monologo di Scurati

 Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile.

Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io.

Serena Bortone 




Freedom of speech in Italy

Paolo Lombardi




#fascismo #antifascismo #Costituzione #televisione #censura #Scurati #Bortone #Meloni #25aprile 

Nella Repubblica Italiana nata dall'antifascismo non serve recidere il fiore. Ricresce.

Mauro Biani




Censura

Gio


"Il fascismo in Italia non è morto... ha fatto carriera"

[Fogliazza per Scurati]


Martire 
Frsnco Portinari Portos




CORSI E RICORSI IN RAI

questa mia reinterpretazione del "silenzio degli innocenti" è del 2009.

La censura è un virus recidivante. Basta un po' di debolezza e ZAC !

Brava la Bortone che si è  vaccinata.

#RAI #SCURATI #CENSURA

Gianfranco Uber



La RAI censura lo scrittore Antonio Scurati . #Rai #censuradistato #censura #SerenaBortone #Bortone #Scurati #25aprile

Durando



Scurati

Alekos


Troiano



Trojano



Da LAPIS n.30 

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.




Da LAPIS n.30  tema della censura

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.



Da LAPIS n.30  tema della censura.

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.



LAPIS n.30 è online, ricco di disegni e testi sul tema della censura.

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.




Il monologo:

25 Aprile

Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.

Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.

In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.

Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?

Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.

Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).

Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.

Antonio Scurati

+++++


Lo scrittore Antonio Scurati ha risposto, in serata, al post della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aveva ricondotto a motivi meramente economici la scelta della Rai di non mandare in onda il monologo sul 25 aprile. Le cose stanno diversamente e lo si era capito dalla mail divenuta pubblica nel pomeriggio, con la quale i vertici Rai riferivano lo stop a Scurati a “motivi editoriali”. Riportiamo di seguito la nota di Scurati.


“Gentile Presidente,

leggo sue affermazioni che che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere “quale sia la verità” sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l’entità dell’impegno. Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l’invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall’agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto. La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a “motivazioni editoriali”, come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo. Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?


Antonio Scurati”


martedì 5 marzo 2024

Salviamo Assange!

  4 MARZO 2024

Il cancelliere tedesco rompe il silenzio dei leader europei e si schiera contro l’estradizione di Julian Assange negli Stati Uniti. Mentre si attende la decisione della giustizia britannica (l’ultima udienza si è tenuta il 21 febbraio) per Olaf Scholz “sarebbe bene che i tribunali britannici gli garantissero la necessaria protezione, perché deve effettivamente aspettarsi persecuzioni negli Stati Uniti, in considerazione del fatto che ha tradito segreti di Stato americani“. L’Alta Corte britannica dovrà stabilire se il fondatore di Wikileaks dovrà essere estradato o meno negli Stati Uniti, dove verrà processato per la diffusione di documenti secretati sulle attività militari americane: Assange, che dal 2019 è rinchiuso nel carcere londinese di massima sicurezza di Belmarsh, rischia negli Usa fino a 175 anni di carcere. Nelle ultime settimane due esperti delle Nazioni Unite – una competente in libertà di espressione e l’altra in prevenzione della tortura – hanno esortato il Regno Unito a non estradare Assange.


22 FÉVRIER 2024 PAR CARTOONING FOR PEACE Dernier espoir pour Julian Assange La décision de la justice britannique concernant le recours de Julian Assange sur son extradition aux États-Unis, autorisée en avril 2022, a été mise en délibérée mercredi 21 février. Le journaliste risque jusqu’à 175 ans de prison pour espionnage si cette extradition venait à être approuvée, dans ce que ses avocats dénoncent par avance comme un procès politique. Poursuivi pour traîtrise suite à l’affaire Wikileaks, Assange a obtenu l’asile politique à l’ambassade d’Équateur au Royaume-Uni, avant de perdre ce statut et d’être incarcéré. Plusieurs ONG, dont Amnesty international et RSF, considèrent que les poursuites contre Julian Assange portent gravement atteinte à la liberté de la presse.
Ramses
 



#liberta’ #espressione #giornalismo 
#Assange 
Mauro Biani

 FREE ASSANGE 
by Randall Enos, Easton, CT
https://politicalcartoons.com/cartoon/282737


Inizia oggi l'ultima e decisiva udienza sul caso dell'estradizione di Julian Assange negli Usa. Se Julian Assange venisse estradato e imprigionato, ciò potrebbe non essere positivo per la libertà di stampa in tutto il mondo
Firuz Kutal 20/02/2024





 Biden, Navalny, Assange 
by Rainer Hachfeld, Germany, 

PoliticalCartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/282760



Eroi
GIO / Mariagrazia Quaranta 





Navalny / Assange 
by NEMØ, 
Politicalcartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/282871



Assange Extradition 
by Tchavdar Nikolov, 
Prass Press https://politicalcartoons.com/cartoon/282877

Julian Assange 
by Arend van Dam, 
politicalcartoons.com https://politicalcartoons.com/cartoon/283017




by Paolo Lombardi



by Fogliazza













La lunga saga legale di Assange
Nel 2018 Julian Assange era stato accusato dagli Stati Uniti di complicità nell'hacking di computer governativi. Nel 2019 si erano aggiunte altre 17 accuse di violazione dell'Espionage act del 1917.

Assange, però, dal 2012 si era rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador di Londra, che aveva accettato di dargli asilo politico. Nel 2018 l'Ecuador gli aveva persino dato la cittadinanza, con l'obiettivo di farlo andare via dal Regno Unito come diplomatico.

Poi nell'aprile del 2019, dopo che l'Ecuador aveva revocato la cittadinanza con la promessa britannica che il giornalista non sarebbe stato estradato, era stato immediatamente arrestato dalla polizia londinese per aver violato la libertà su cauzione nel 2010. 

A quel punto gli Stati Uniti ne avevano chiesto l’estradizione, ma il tribunale penale di Londra aveva rifiutato la richiesta, citando le condizioni di salute critiche di Assange, che soffre di depressione e che secondo gli psichiatri ha tendenze suicide.

Gli Stati Uniti avevano quindi presentato ricorso all’Alta corte di Londra, che lo aveva accolto dopo aver ricevuto garanzie sul trattamento che avrebbero riservato al giornalista. A sua volta Assange aveva presentato ricorso, che però era stato respinto. 

Il caso era quindi passato al ministero dell’Interno, che nel giugno del 2022aveva firmato l'ordine di estradizione. Assange aveva presentato nuovamente ricorso, il che ci porta all'udienza definitiva di questa settimana.

Se i giudici si pronunceranno contro Assange, l'ultima spiaggia per lui sarà rivolgersi alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ma i suoi sostenitori temono che possa essere messo su un aereo per gli Stati Uniti prima che possa intervenire il tribunale del Consiglio d'Europa. 

Se Assange dovesse essere estradato negli Stati Uniti e venisse condannato per tutte le accuse a suo carico, rischierebbe una pena detentiva fino a 175 anni.

mercoledì 14 febbraio 2024

Liberiamo Ilaria Salis

 

By Gianluca Costantini


LIBERIAMO ILARIA SALIS
Gianluca Costantini


Benvenuta in Ungheria
Fogliazza





#Europa #Ungheria #Italia #governo #dirittiumani 
#IlariaSalis deve tornare in Italia.
Mauro Biani





don't look back in Hungary, I heard you say

#IlariaSalis
Fabio Magnasciutti




IL BLOG DI UBER: E LA CHIAMANO EUROPA ... https://gianfrancouberblog.blogspot.com/2024/01/e-la-chiamano-europa.html?spref=tw #ILARIASALIS #orban #GIUSTIZIA #Europa




Sotto chiave
Gio
www.caricaturegio.altervista.it



Gianni Allegra



Ellekappa




Giannelli




di Mario Natangelo




by Altan



Ilaria Salis in catene e guinzaglio…
 🔴 Vauro 
#30gennaio #IlariaSalis #Lollobrigida



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“LIBERIAMO ILARIA”

Nasce il Comitato Ilaria Salis, costituito da parenti e amici dell’attivista milanese ingiustamente incarcerata a Budapest

Mercoledì 10 gennaio conferenza stampa al Senato


Nasce il comitato Ilaria Salis, la trentanovenne maestra elementare milanese ingiustamente incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza a Budapest, in Ungheria, perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore”.

L’obiettivo del Comitato, costituito da un gruppo di parenti e amici della Salis, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attuali condizioni di Ilaria e di riportarla a casa nel più breve tempo possibile.


La donna dichiara la sua innocenza e di aver solo manifestato contro una commemorazione proibita dal governo ungherese che ogni anno riunisce centinaia di sostenitori di Hitler. Ilaria in una lettera spedita a ottobre racconta di essere detenuta in condizione disumane. In occasione delle udienze viene tenuta al guinzaglio da un poliziotto e trascinata con mani e piedi legati da una catena. Le condizioni igieniche poi sono inaccettabili: Ilaria per più di un mese dopo l’arresto ha dovuto indossare gli stessi vestiti e la stessa biancheria. Non le è stato nemmeno permesso di assumere i farmaci per l’allergia scatenata dalle cimici presenti nella cella.


La Salis rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. Una sproporzione inaccettabile. Ilaria fra l’altro non fa parte di Hammerbande, il gruppo tedesco che promuove assalti contro i fascisti. Per ben quattro volte i legali della Salis hanno presentato domanda per la concessione degli arresti domiciliari in Italia, sempre respinta per “rischio di fuga”.


Il padre di Ilaria, Roberto, ha scritto due volte alla premier Giorgia Meloni, al Guardasigilli, al Ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera per richiedere un intervento dello Stato italiano ma non ha mai avuto risposta. Il Comitato ha già ricevuto il sostegno della Senatrice Ilaria Cucchi, che ha preparato una interrogazione in merito e che prenderà parte alla conferenza stampa del 10 gennaio presso il Senato. Altri parlamentari sono intervenuti con interrogazioni e comunicati.


L’illustrazione è a cura di Gianluca Costantini

Portavoce del Comitato Gianluca Tizi: +39-327-3754558