2018 © Niels Bo Bojesen |
Il secolo è maggiorenne. Si salvi chi può (Patty Pravo e Lee Masters)!
di Nadia Redoglia
Il 2018 acquisisce dunque capacità di agire e così diventa adulto. Da questo anno ci aspetteremo, pertanto, più assennatezza, oculatezza, responsabilità, meno bazzecole, quisquilie e pinzellacchere…
Del resto come dimenticare che fu proprio il 1918 a porre fine alla grande guerra? Epperò all’epoca si diventava maggiorenni a 21 anni e in tal senso la capacità d’agire del secolo si rivelò, in tutta la sua apoteosi, nella costituzione del partito nazionale fascista artefice, insieme con i suoi omologhi europei, della catastrofe della seconda guerra mondiale. Il XX secolo, diventato maggiorenne, lavorò dunque per conquistarsi un primato storico: il più grande eccidio, atomica compresa grazie agli alleati, della storia umana…
Le pantomime di Trump (la cui torre ha preso il posto delle due fatte implodere da secolo neonato) il bottone rosso sulla scrivania di Kim Jong-un (che però mica lo pigia se lo invitiamo alle prossime olimpiadi), le perfomance di Putin (alias chucknorrisroccosiffredi), l’imperscrutabile Cina (mai stata così) vicina, gli emiri (ma quanti sono?!) con Rolls/Ferrari ( e gli AK-47 ) placcati d’oro e quindi i disperati “da e di sempre”: mesopotamici e mediorientali tra scià, mullā, califfi, usurpatori e dittatori…ebbene, che input ci forniscono quanto a maggiore età di questo secolo?
Per i più “tecnici” un déjà-vu da secolo scorso, per i sostenitori delle teorie vichiane il proseguimento di corsi e ricorsi storici.
Per tutti gli altri che osano l’oltre c’è chi pensa che l’assennatteza, l’oculatezza, la responsabilità siano morte (i più ottimisti pensano a una specie di letargo) e che l’aumento di bazzecole, quisquilie e pinzellacchere siano d’imperio diventate, a tutti gli effetti, condizioni essenziali per essere adulti. Insomma: una presa per il lato B universale che mi fa (ancora, maledizione!) ripetere quel: recita bene la tua parte, in questo consiste l’onore…
Localmente (Rai 1) chi più c’ha preso è stata la Patti Pravo (…tu mi fai girar, tu mi fai girar come fossi una bambola/pazza idea di far l’amore con lui...) augurando agli italiani un sereno 1918!