martedì 26 dicembre 2023

Intervista esclusiva a Fadi Abu Hassan

 Intervista esclusiva a Fadi Abu Hassan, «Fermare i discorsi di odio che portano alla divisione del mondo in due campi è molto semplice: significa fermare il colonialismo e le guerre in tutto il mondo»

21 DICEMBRE 2023


La sua famiglia è originaria della Palestina ed è emigrata in Siria. Può spiegare la loro storia e perché hanno lasciato la Palestina?
P
rovengo da una famiglia palestinese originaria di Haifa, costretta a lasciare la propria terra dal colonialismo israeliano nel 1948 sotto lo sguardo benevolo della Gran Bretagna. I miei nonni si rifugiarono temporaneamente nel sud del Libano nella speranza di tornare a casa loro, quando mio padre era ancora un neonato di dieci giorni. Hanno vissuto in campi temporanei per tre mesi, per poi diventare rifugiati permanenti in Siria, nel campo di Yarmouk a Damasco. Mio padre e i suoi dieci fratelli e sorelle sono quindi cresciuti lontano dal loro Paese. Io sono nato a Bengasi, in Libia, durante un incarico di lavoro di mio padre, che era un insegnante, e ho trascorso lì i miei primi 7 anni, tornando a Damasco alla fine del suo incarico, e dove siamo rimasti fino a quando ero molto giovane.

Ha ancora dei familiari in Israele, nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania o a Gerusalemme Est?

Intervista esclusiva a Michel Kichka.

BY PAGINA 21


 Intervista esclusiva a Michel Kichka. «L’Israele in cui siamo emigrati era un Paese che apparteneva all’Internazionale Socialista»

La mancanza di riconoscimento reciproco tra israeliani e palestinesi, l’incapacità dei leader di raggiungere un accordo e accettare una soluzione di compromesso, l’aumento della violenza terroristica palestinese e la pesante repressione israeliana hanno contribuito a radicalizzare le posizioni di entrambe le parti.

17 DICEMBRE 2023


Provieni da una famiglia di ebrei ashkenaziti (anche se non ti piace questo tipo di classificazione, ti consideri ebreo, punto e basta) che sono fuggiti dalla Polonia per rifugiarsi in Belgio prima della Prima guerra mondiale. Durante la Seconda guerra mondiale, la famiglia di tua madre sfuggì ai nazisti rifugiandosi in Svizzera. La famiglia di tuo padre fu deportata ad Auschwitz-Buchenwald nel 1942 e tuo padre fu l’unico sopravvissuto. Quando tornò in Belgio, riuscì a mettere su famiglia, quattro figli, tu sei il secondo. Nel tuo libro, La seconda generazionequello che non ho detto a mio padre (Rizzoli Lizard, 2016), parli di quanto i traumi, i fantasmi e le parole non dette di tuo padre abbiano lasciato un’impronta profonda nella tua infanzia.

Questa memoria tragica e a lungo repressa di tuo padre è ancora presente in te (sindrome della seconda generazione)? Come ha plasmato la tua personalità e le tue idee?
«La mia consapevolezza di appartenere alla “seconda generazione” si è sviluppata solo a 35 anni. Non sono sicuro di poter definirla sindrome. Quello che è certo è che la ferita aperta nella nostra storia familiare mi ha portato a intraprendere un lungo processo di introspezione, culminato nella creazione del mio primo romanzo grafico all’età di 55 anni. Alcuni dicono che ho fatto dell’autoterapia. È possibile. La scrittura e il disegno mi hanno permesso di andare oltre il dolore e di superarlo».

All’età di 19 anni hai deciso di lasciare il Belgio e di crearti una vita in Israele. Appassionato di disegno come tuo padre, sei diventato insegnante all’Accademia di Belle Arti di Gerusalemme (Bezavel) e uno dei più importanti vignettisti della stampa israeliana, con una reputazione mondiale. Pur avendo frequentato corsi di religione e fatto il Bar Mitzvah, non eri un ebreo praticante e partecipavi al movimento giovanile Young Guard, una forma di scoutismo ebraico socialista. Tuo padre non credeva in Dio – per lui “Se Dio fosse esistito, i campi non sarebbero mai esistiti!” – e tuo padre era un socialista militante e laico. 

lunedì 25 dicembre 2023

"La pace si afferma solo con la pace" Papa Francesco

 

"La pace si afferma solo con la pace" Papa Francesco


GIO / Mariagrazia Quaranta 


Buon anno

GIO / Mariagrazia Quaranta 


Se solo potessi riempire il mio cuore d'amore

 

if only I could fill my heart with love

se solo potessi riempire il mio cuore d'amore

#xmas #gift #pencil #red #fill #heart #love #peace #cartoon

place to be
#comet #star #xmas #children #war #ceasefire #people #land #cartoon #where



everyday is like sunday
#xmas #presepe #natale #vigilia #sun #sunrise #birth #dawn #sunset #everyday #sunflower #cartoon

supper's ready
#xmas #dinner #xmas #letter #poetry #words #ready #table #merrychristmas #cartoon #dante

love is the flower, you gotta let it grow
#peace #peaceonearth #mindgames #xmas #gift #free #olivebranch #olive #child #cartoon




how deep is our love
#worms #love #earthworm #deep #underground #tree #roots #xmas #gift #cartoon

Fabio Magnasciutti


sabato 23 dicembre 2023

I migliori Auguri di Buone Feste.

 


Aspettando Natale.

Ugo Sajini


I migliori Auguri di Buone Feste.

Ugo Sajini

Natale 2023: calma e sangue freddo!

 

Natale 2023: calma e sangue freddo!

© Milko Dalla Battista


Buon Natale

 

Buon Natale🎅 Grazie per la vostra buona collaborazione nell'ultimo anno.

Firuz Kutal



2024
Firuz kutal


BUONE... FESTE ?

 

AUGURI sinceri a tutte e tutti di BUON NATALE e per un sereno e pacifico ANNO NUOVO!!!

Buon Natale a Tutti... HIC!

 

Buon Natale Raffaella, il mio cagnolino sta già festeggiando... io a dieta!

Mario Airaghi

giovedì 21 dicembre 2023

Buone Feste 2023

 




Un forte abbraccio con i migliori AUGURI di Buone Feste e un Buon Anno Nuovo,


Sergio Tessarolo

Tanti AUGURI!

 

#merrychristmas2023 #merrychristmas #nativity #war #wishes #peaceandlove #auguri #buonnatale #BuoneFeste #natale #thecartoonmovement #cartooningforpeace #cartoon #Repubblica #repubblicaxl #pagina21 #ukraine #Israele #Palestine


I miei più grandi Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo!

Marco De Angelis


"Cronache del Mondo Prima della Risoluzione" 

(Marco De Angelis - Sbam! Libri) 



Auguri 2024

 

AMICI BELLI E AMICI BRUTTI, I MIEI AUGURI VALGON PER TUTTI

Emilio Isca 

lunedì 18 dicembre 2023

GB: Political Cartoons of the Year 2023

 From Ellwood Atfield

Best Political Cartoon of the Year: The Gillray Goblet

Christian Adams



Runner Up Political Cartoon: The Tenniel Tankard

Graeme Bandeira



Best Pocket Cartoon: The Mel Calman Award

Zoom Rockman



Gag Cartoon of the Year:

James Mellor



Political Cartoonist of the Year: The Low Trophy

Patrick Blower


Runner Up Political Cartoonist of the Year: The Strube Spoon

Steve Bell


Best Pocket Cartoonist:

The Sir Osbert Lancaster Award


🥉Nick Newman

🥈Jeremy Banx

🥇Tony Husband





Mariano Congiu

 Mariano Congiu 1928 - 2023



Mariano Congiu

9 dicembre alle ore 11:18  · 

Mariano Congiu ha finito di partecipare a questo mondo malato e gioca in una squadra di livello superiore. Primo a dare l'annuncio.









E' un fine settimana indubbiamente triste, legato a pensieri e ricordi che mi riportano indietro a quando, ventenne, conobbi Elena Pongiglione e Mariano Congiu al Salone dell'Umorismo di Bordighera. La notizia della loro scomparsa è arrivata a un giorno di distanza l'uno dall'altra, veramente troppo... 

Loro già note firme dell'umorismo e dell'illustrazione  e io appena affacciato al mondo della grafica umoristica. Era il '75 e l'amicizia che nacque subito con entrambi si è mantenuta salda attraverso gli anni.  Con Mariano, con me sempre affettuoso, ci eravamo sentiti poche settimane fa per raccontarci varie cose, scherzare, ma parlare anche del suo precario stato di salute, chi avrebbe potuto pensare che quello sarebbe stato l'ultimo saluto... Grande autore, dall'animo gentile e dall'umorismo pungente, ricco di idee e dalla vasta produzione (basti pensare a quanto ha pubblicato su TV Sorrisi e Canzoni o per l'enigmistica e un'infinità di altre pubblicazioni).

Elena la ricordo con grande affetto, come ricordo i suoi racconti e i consigli che non faceva mancare a questo giovane disegnatore. Ci vedemmo spesso anche quando da Genova si trasferì per un periodo a Roma: viveva a cinquanta metri da casa mia e ogni tanto l'andavo a trovare per fare piacevoli chiacchierate con lei e il marito Claudio G. Fava (famoso critico cinematografico) su umorismo, fumetti e cinema. Illustratrice bravissima dal tratto raffinato, nota anche per i suoi gatti indimenticabili, fine umorista di notevole  poliedricità, schietta e onesta nei suoi giudizi, che ringrazierò sempre per la stima che mi ha dimostrato. 

Grazie anche a Buduàr con entrambi ci eravamo anche un po' ritrovati. Buon viaggio e grazie. 🌷❤️

Marco De Angelis 








Mariano Congiu

Nasce ad Arbus (Cagliari) il 7 giugno 1928. Autore prolifico opera in numerosi ambiti d'attività. Pubblica disegni sui princpali periodici italiani soprattutto nelle rubriche dello sport e dello spettacolo.

Nei primi anni Sessanta illustra numerosi titoli della serie di albi per la Magnesia S. Pellegrino a fumetti in formato striscia, diffusi gratuitamente nelle farmacie fino al 1966.

Illustra libri, partecipa a esposizioni internazionali (già nel 1968 conquista il Dattero d'argento al Salone internazionale dell'umorismo di Bordighera) e sviluppa un'intensa collaborazione la RAI (Radiotelevisione italiana) e con le nascenti televisioni private.

Dopo diciotto anni di attività nell'ufficio grafico del newsmagazine Panorama, decide di ritornare alla libera professione e comincia a collaborare con TV sorrisi e canzoni, Confidenze, La grande enigmistica, Humor Graphic e tante altre.


Per Mariano e la Pongi.

Ugo Sajini


giovedì 14 dicembre 2023

Elena Pongiglione 1934 - 2023

 


"Coraggio e fantasia" mi scriveva durante il covid.

Sono stata così fortunata ad avere la sua stima!

Famosissima per i suoi acquerelli sui gatti, lei invece mi inviava delle bellissime streghe e mostri, che adoravo immensamente.

Che la terra ti sia lieve

Mariagrazia Quaranta / GIO 



ELENA PONGIGLIONE / PONGI

Nata a Genova, ha sempre disegnato e dipinto, fin dall’infanzia.

Ha studiato al Liceo Artistico “ Nicolò Barabino “ di Genova.

Si è dedicata all’illustrazione di libri e riviste, ha collaborato con

gli editori - Mondadori, Zanichelli, Rizzoli, Paravia, Capitol, AMZ - con

riviste culturali ed industriali – Shell, Piaggio, Ansaldo Nucleare, Banca

Carige, Fiera di Genova, RAI Radiotelevisione Italiana, ed altri.

Ha partecipato a Saloni Internazionali dell’Umorismo a Berlino,

Gabrovo, Bordighera, Tolentino, e a quelli di Bologna dedicati

all’Illustrazione. Ha ricevuto molti premi nazionali ed internazionali. Sue

opere si trovano in collezioni pubbliche e private :

la sede del Consiglio d’Europa, la sede della Regione Liguria, la

quadreria della Banca Carige, la Civica Raccolta Bertarelli del Comune di

Milano, l’Università di Modena, il Museo della Stampa di Istanbul ecc.

Ha amato profondamente la libertà, la Liguria e i gatti.

Si è spenta il 3 dicembre 2023 


Qui sotto alcuni dei tanti lavori di Pongi:







1977, 30° Salone Internazionale dell'Umorismo



E' un fine settimana indubbiamente triste, legato a pensieri e ricordi che mi riportano indietro a quando, ventenne, conobbi Elena Pongiglione e Mariano Congiu al Salone dell'Umorismo di Bordighera. La notizia della loro scomparsa è arrivata a un giorno di distanza l'uno dall'altra, veramente troppo... 

Loro già note firme dell'umorismo e dell'illustrazione  e io appena affacciato al mondo della grafica umoristica. Era il '75 e l'amicizia che nacque subito con entrambi si è mantenuta salda attraverso gli anni.

Elena la ricordo con grande affetto, come ricordo i suoi racconti e i consigli che non faceva mancare a questo giovane disegnatore. Ci vedemmo spesso anche quando da Genova si trasferì per un periodo a Roma: viveva a cinquanta metri da casa mia e ogni tanto l'andavo a trovare per fare piacevoli chiacchierate con lei e il marito Claudio G. Fava (famoso critico cinematografico) su umorismo, fumetti e cinema. Illustratrice bravissima dal tratto raffinato, nota anche per i suoi gatti indimenticabili, fine umorista di notevole  poliedricità, schietta e onesta nei suoi giudizi, che ringrazierò sempre per la stima che mi ha dimostrato. 

Grazie anche a Buduàr con entrambi ci eravamo anche un po' ritrovati. Buon viaggio e grazie. 🌷❤️

Marco De Angelis




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ELENA PONGIGLIONE E LA BELLEZZA DELL’ANIMA

Artista eclettica e osservatrice acuta, racconta il modo a modo suo. Intervista in occasione del Festival di Bioetica (Santa Margherita Ligure, 24 e 25 agosto)

“La bellezza è l’anima che si riesce a vedere nelle persone andando oltre i volti”. Così si presenta Elena Pongiglione, andando dritta al punto nel definire la sua idea di bellezza. L’occasione di questa interessante conversazione è il Festival di Bioetica (Santa Margherita Ligure, 24 e 25 agosto), organizzato dall’Istituto Italiano di Bioetica in collaborazione con il Comune di SML, dedicato a questo tema. “Certe streghe nelle tele di Goya, per esempio, le ho osservate a lungo domandandomi cosa voleva cogliere in quei tratti deformati. Poi ho capito: ha trovato le loro anime. Io osservo le persone e cerco di catturarne l’essenza”. Osservazione e ricerca che trova sintesi efficace nei suoi lavori, tutti di straordinario interesse. I disegni di Elena Pongiglione oltrepassano i canoni estetici e colpiscono per una originale rappresentazione della bellezza. Che si tratti di animali o persone, i soggetti che ritrae o disegna esprimono grande forza espressiva. “Le mie streghe marine delle Cinque Terre sono sicuramente brutte, ma sono belle nel tratto e nelle movenze. A differenza delle torve streghe di Triora, le ho volute bonaccione, divertenti e immerse in un mondo fantastico popolato di diavoli marini, draghi, pesci-draghi e drago-pesci”. In questa scia imaginifica si muovono anche gli affascinanti gatti danzanti, realizzati in una serie che li rappresenta nelle movenze dei balletti. Tanta prolifica fantasia è frutto di anni di lavoro. “Disegnavo per strada su carta da macellaio perché mio padre mi aveva tagliato i fondi e non mi potevo permettere altro, osservavo i passanti allenandomi ad individuare gli imbecilli e i cattivi. Dopo aver fatto tonnellate di schizzi e prove diventa istintivo riconoscerli. La capacità di osservare e cercare di capire cosa c’è dietro e dentro un essere umano viene prima della tecnica”. Insomma Elena Pongiglione non cade nella trappola dell’estetica di superficie e ricorre all’esempio significativo di “alcuni mascheroni delle fontane di Roma, che sono orrendi ma hanno una bellezza e una potenza di comunicazione indiscutibili”. Non si può che darle ragione!

Ma la bruttezza, o la non bellezza, esiste? “Esiste la bruttezza interiore, che è quella che traspare da un viso che non ha anima, come le Barbie”. E l’anima ce l’hanno anche i luoghi. “Le pietre di un ricovero di capre delle Cinque Terre sono diverse da quelle del Monferrato perché raccontano altre storie e se non si è capaci di trasmettere le differenze, anche in modo modesto per carità, hai fallito la missione”. Affermazione perentoria e maturata in anni di studio del tratto e del colore, che ama usare nei contrasti: fondi scuri su cui dalla pennellata chiara emerge lo spessore del soggetto: “ho bisogno del contrasto forte perché è quello che mi emoziona e mi rappresenta di più”.

Artista a tutto tondo, Elena Pongiglione si è espressa in vari campi: illustrazioni per ceramica, per riviste culturali e industriali e per libri dell’infanzia, pittura e stampa su tessuti, decorazioni murali. Il suo è un percorso molto particolare che, nonostante lunghe battute d’arresto per prendersi cura della famiglia, è riuscito a svilupparsi anche attraverso passaggi originali che sono andati dal disegno industriale (ha disegnato le prime Vespe e i “vari ammennicoli motociclistici”) a illustrazioni di vario genere che hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Solo dopo la morte del marito, una decina di anni fa, si è potuta dedicare interamente alla sua passione e oggi, alla soglia dei 90 anni, prova un grande piacere a raccontare il mondo come lo vede o come vorrebbe che fosse.

Cosa la preoccupa maggiormente osservando ciò che la circonda? “Mi preoccupa la superficialità, la mancanza di capacità di analisi. La gente non è abituata ad andare in profondità, a guardare oltre. È un limite che ritrovo anche nella chirurgia estetica, in cui le persone si rifugiano non avendo nulla da dire. Certo, se uno ha due nasi deve intervenire. Ma, a parte casi estremi, ci vorrebbe un po’ di buon senso e con un minimo di riferimenti culturali si eviterebbero labbra spropositate e volgari che certamente non rendono quei volti più belli”.

Intervista di Tiziana Bartolini

https://www.istitutobioetica.it/i-i-b-in-italia/liguria/193-news/news-liguria/938-elena-pongiglione-e-la-bellezza-dell-anima



Il sito di Elena