La Brexit vista con gli occhi dei disegnatori italiani.
Europe after Brexit...Is the United Kingdom the first of a long series?
Marco De Angelis
Brexit
Biani
BREXIT OR NOT BREXIT ?
Calma, nessuna paura prego.
Si certo l'eventuale uscita del Regno Unito dalla UE non sarà del tutto indolore e politicamente è una grossa sconfitta, ma da qui a pensare a enormi sconvolgimenti, a mio avviso, ce ne corre.
Forse potrebbe anche rimettere in moto il processo di vera integrazione politica ed economica arenatosi troppo presto.
Uber
BREXIT
Boris Johnson, Brexit, Ship, UE.
UE, UK, Brexit, Farage
Portos
Brexit
CeciGian
Headxit Paolo Lombardi
.
23 Jun 2016
A dark court jester Paolo Lombardi
Brexit
25 Jun 2016
Where is England going ? (colors) Paolo Lombardi
Tardis by Doctor Who
26 Jun 2016
28 giugno 2016 - Il parlamento di Bruxelles reagisce con forza al voto britannico intimando al Regno Unito di velocizzare le pratiche di uscita dall'Unione europea.
© Milko Dalla Battista
Moise
"Mi piace" aggiunto alla Pagina · 27 giugno · Modificato ·
Editoriale a Fumetti su Mr.Farage e le sue frottolone cosmiche...
Traduzione:
- "Oh mio Dio, che succede?"
- " Tranquillo, è solo un altro Farage-Show!"
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Vignetta su afNews QUA:
http://www.afnews.info/wordpress/2016/06/27/farage-big-balls/
Fonte QUA:
http://www.huffingtonpost.it/2016/06/26/farage-rimangia-promessa_n_10682152.html
Arzuffi
Farage
di Riverso
Giannelli per Il Corriere
Sveglia Europa
Gio /Maria Grazia Quaranta
... occhio per occhio... - i Chinson
Mario Airaghi
Traditi dai coetanei dei Beatles
MASSIMO GRAMELLINI
Per un ragazzo di Londra, l’Europa è la fidanzata spagnola con cui ha amoreggiato durante l’estate del corso Erasmus a Barcellona. Per la vecchietta di Bristol citata dal capo degli ultrà nazionalisti Farage, l’Europa è il migrante nigeriano che attraversa la Manica per togliere il lavoro al figlio inglese della sua vicina. Ha vinto la vecchietta di Bristol, perché ci sono più vecchiette che ragazzi, in questa Europa che non fa più bambini. Non è sconvolgente che a decretare la Brexit sia stata proprio la generazione dei Beatles e dei Rolling Stones, quella che voleva cambiare il mondo e oggi in effetti lo ha cambiato, ma nel senso che se lo è chiuso dietro le spalle a doppia mandata?
COMMENTO - Il ritorno degli egoismi nazionali (Maurizio Molinari)
TESTIMONIANZA - Hanno vinto i razzisti e i furibondi (Alain Elkann)
I giovani, i laureati e i londinesi hanno votato in larga maggioranza per restare. Gli anziani, i meno istruiti e gli inglesi di provincia per andarsene. La prova evidente che si è trattato di una scelta di paura, determinata da persone che, non avendo strumenti conoscitivi adeguati, hanno fatto prevalere la pancia sulla testa e la bile sul cuore. Di fronte all’incertezza del futuro, non hanno reagito con la curiosità ma con la chiusura. La retorica della gente comune ha francamente scocciato. Una democrazia ha bisogno di cittadini evoluti, che conoscano le materie su cui sono chiamati a deliberare. La vecchietta di Bristol sapeva che il suo voto, affossando la sterlina, le avrebbe alleggerito di colpo il portafogli, dal momento che i suonatori di piffero alla Farage si erano ben guardati dal dirglielo?
ANALISI - Adesso il mondo è in bilico (Francesco Guerrera)
Una parte di ragione però la vecchietta di Bristol ce l’ha. Molti di coloro che hanno votato «Leave» pensavano di non avere più niente da perdere. Nessuno fa volentieri la rivoluzione, finché avverte il rischio di rimetterci i risparmi o la sanità e la scuola gratuita per i figli. Il patto sociale su cui la Gran Bretagna e l’Europa si sono rette per sessant’anni garantiva a tutti una speranza crescente di benessere. Ma questa Europa con troppa finanza e poca politica non ha fatto nulla per frenare la caduta libera del lavoro, la smagliatura delle reti di protezione e l’impoverimento della piccola borghesia, che oggi la ripaga con la stessa moneta: disprezzandola.
IL CASO - Adesso la Regina pensa alla reggenza di Carlo (Vittorio Sabadin)
GUIDA - I consigli per i risparmiatori: “Puntare su oro e franchi svizzeri” (Riccio)
Un maestro di tennis ti insegna che sul campo ci sono soltanto due posti dove stare: dietro la linea di fondo o sotto rete. Se traccheggi a metà, vieni infilzato. L’Europa è da troppo tempo a metà campo. O ritorna dietro la linea di fondo, come ha appena fatto la vecchietta di Bristol. Oppure decide di scendere sotto rete. Rimettendo al centro del progetto i cittadini, e non i mercati, e unificando il sistema fiscale, l’esercito e la politica estera. Il primo passo verso quegli Stati Uniti d’Europa in cui anche il ragazzo di Londra non vede l’ora di entrare.
Fontana
Bochicchio