LELE MORA
Orribile: è lui la rivale di Belen. Non si
può mai stare tranquilli. “Ora che ho
trovato la forza di confessare la mia lunga
relazione con Fabrizio Corona, mi
sono liberato di un peso e posso camminare
a testa alta, così si vede anche
meno il doppio mento…” av re bb e
confessato l’agente dei vip al Tg di Enrico
Mentana. Lele, visibilmente scosso,
ha rivelato che Corona gli sarebbe costato
circa due milioni di euro, la metà
dei quali solo in tatuaggi. L’ex compagna
del bel Fabrizio, la modella Nina
Moric, ormai siliconata più di un box
doccia, ha dichiarato ai giornalisti con
un filo di voce: “Ecco perché quando
gli chiedevo com’era la sua donna ideale,
mi rispondeva sempre ‘m o ra ’! Si riferiva
a Lele…”. Cos’altro riuscirà a inventarsi in futuro l’imprevedibile Fabrizio
Corona per far parlare ancora di sé, dopo i ricatti, la droga, i tradimenti,
le risse nelle discoteche? Non gli rimane moltissimo, se si escludono la possessione
demoniaca in un centro commerciale, l’impalamento di un centrocampista
croato e una breve relazione con Minnie durante la parata di personaggi
a Eurodisney.
ALEMANNO E POLVERINI Una coppia di difensori così scadente
Roma non l’ha mai avuta, neanche ai
tempi del compianto Helenio Herrera.
Dopo le recenti offese che Umberto
Bossi, o di ciò che ne rimane, ha rivolto
ai cittadini romani, Sindaco e Governatore
hanno subito mostrato i muscoli
per difendere la Città Eterna: Il primo
cittadino Alemanno ha addirittura
scritto una lettera a Berlusconi, il quale
si sa quanto sia duro con il leader leghista.
Il Premier ha richiamato Bossi,
invitandolo alla sobrietà e a comportarsi
da uomo delle Istituzioni, poi ha
raccontato la barzelletta del pappagallo
omosessuale. Renata Polverini, invece,
la Schwarzenegger del Prenestino,
ha detto senza mezzi termini di sentirsi
profondamente indignata dalle dichiarazioni del Lumbard, annunciando che, per protesta, non mangerà cotolette alla milanese per due settimane.
Parole dure, che lasceranno un segno profondo. Sindaco e Governatore, pur
avendo rinunciato a portare la Formula 1 a Roma, stanno organizzando di comune
accordo una grande manifestazione, che culminerà nel discorso a
Piazza S. Giovanni di Pippo Franco. Comunque, ci sia permesso dire, per
stemperare gli animi, che il ministro Bossi ha detto solo una battuta, pronunciata
in un contesto palesemente giocoso. In un contesto serio, infatti,
uno così mica farebbe il ministro.
NICCOLO’ GHEDINI
Il legale di Silvio Berlusconi, in un’in -
tervista al quotidiano La Repubblica,
ha confessato, a sorpresa, di non sentirsi
amato, anche se, come tutti sanno,
l’avvocato è pur sempre il miglior amico
dell’uomo (specie di alcuni). Niccolò
Ghedini, noto nell’ambiente con il
nome di Parcella Bella, ha una gran
fortuna: deve occuparsi di un unico
cliente, che gli copre, da solo, tutta una
gamma di problematiche giudiziarie,
capaci di fornir lavoro per anni a qualsiasi
studio legale. Nonostante questo,
si lamenta, non è contento. A leggere le
sue strazianti parole, viene voglia di
fargli due grattini e una carezza, se non
sorgesse il sospetto che, tra i 12.500
disegni di legge che ha preparato in
questi anni per il Premier, ce ne sia anche
uno che vieta le coccole. “Pure io mi deprimo, ho grandi momenti di fragilità,
sento il peso di una fatica che si fa sempre più dura”, ha dichiarato nel
corso dell’intervista. Poi, ha smentito. “Berlusconi è realmente perseguitato
dai giudici, lui fa solo il bene del Paese” ha poi aggiunto. Questo, purtroppo,
non l’ha smentito
GIANCARLO TULLIANI
A lungo si è ingenuamente pensato che
le democrazie occidentali potessero
venir spazzate via dai terroristi, poi dalla
corruzione dilagante e, in seguito,
dagli integralisti islamici. Adesso finalmente
appare chiaro qual é il vero,
grande pericolo: i cognati. Dopo anni
di studi storiografici approfonditi si è
appurato, ad esempio, che anche Hitler
era un cognato, così come Stalin e
Ahmadinejad. Il Presidente della Camera
Fini ha minacciato di dimettersi,
se il tanto discusso appartamento di
Montecarlo dovesse risultare di proprietà
del cognato. Giancarlo Tulliani,
sdegnato, ha dichiarato ai giornalisti:
“Quella casa non è mia!”. Alla domanda
“Cosa ne pensa di questa storia sua
sorella Elisabetta?” ha risposto: “Quel -
la sorella non è mia!”. Intanto le polemiche
impazzano, Il Giornale ha annunciato
che in uno dei prossimi numeri
pubblicherà una gastroscopia sospetta
di Fini, in grado di dimostrare
molte cose, mentre appare ormai inevitabile, dopo le vicende Scajola e Tulliani,
l’inizio di una collaborazione, coperta dal segreto di Stato, tra i servizi
segreti e Tecnocasa. Tra i molti valori difesi recentemente dal Presidente
della Camera, tra cui la legalità e la Costituzione, dovrebbe essercene uno
che troppo spesso è stato sottovalutato e che, alla luce dei fatti, merita un
grande rilancio: la figlia unica.
Tratti da Il Misfatto Inserto di satira e maldicenze