giovedì 31 gennaio 2019

INTERVISTA A GIO SUL SUO PREMIO NEL 8º Concurso de Humor Gráfico GIN

Mare di plastica di GIO
3° premio nel 8° Concurso de Humor Gráfico GIN



INTERVISTA A GIO SUL SUO PREMIO NEL  8º Concurso de Humor Gráfico GIN, Spagna
Por Francisco Punal Suarez
31 / 01/ 2019
Congratulazioni Gio, per il terzo premio nel concorso GIN Graphic Humor
Grazie Francisco! Una bellissima soddisfazione! Un caro abbraccio

Qual è il tema del tuo disegno?
L'inquinamento che ci circonda e l'adattamento forzato per sopravvivere.



Come ti è venuto in mente di farlo?
In questo periodo fortunatamente è cresciuta la sensibilità della gente sui problemi derivanti dall'inquinamento ambientale ma si sottovalutano ancora i pericoli delle microplastiche disperse in mare per esempio, che stanno arrecando danni permanenti alle varie specie viventi.



Perché hai usato il tema dei due squali?
Ho sempre considerato gli squali martello un po' buffi con quella testa, sembrano quasi degli alieni. Hanno la fama di essere pericolosi per l'uomo, anche se non ci sono evidenze scientifiche, ma ho scoperto invece che sono inseriti tra le specie minacciate di estinzione.
Ho disegnato madre e figlio (con la capacità dei litri diversi naturalmente ...) proprio ad indicare come la contaminazione dell'ambiente stia diventando così impattante da poter influire anche sulle caratteristiche fisiche trasmesse di generazione in generazione.


Riguarda l'inquinamento dei mari?
Ho immaginato che mangiare le microplastiche tutti i giorni trasformerà praticamente tutti gli esseri viventi e soprattutto quelli marini che ne sono sempre a contatto. Imballaggi degli imballaggi degli imballaggi? non stiamo bene! Non è impossibile,  uno stato come la California per esempio da anni sta facendo del riuso un sistema integrato che funziona.


In quest'anno, in quali altri contests intendi partecipare?

disegni?
Amo disegnare ma il tempo è sempre limitato, quindi lo faccio quando mi è possibile e non riesco a pianificare più di tanto. Elenco solo quelli a cui sono riuscita già a mandare qualcosa e di cui ancora non si conosce il risultato come Eskisehir, Knokke Heist, World Press Cartoon, Satyrikon, PortoCartoon, Goldpencil e Batom lapis humor.


Perché l'umorismo e la satira sono importanti nella società?
Aiutano a "prevedere" e a dire con un sorriso ... "Diamoci una mossa!!!"


Francisco ringrazio l'Instituto Quevedo de las Artes del Humor (IQH) e la Fundacion GIN (Humoristan) per questo importante premio che sono onorata di ricevere e che mi dà l'opportunità di esprimermi come artista.


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Congratulazioni Maria Grazia Quaranta e grazie Francisco per la bella intervista!

GANADORES DEL 8º CONCURSO DE HUMOR GRÁFICO GIN


La Fundación GIN y el Instituto Quevedo de las Artes del Humor (IQH) de la Fundación General de la Universidad de Alcalá ya han dado a conocer a los ganadores del 8º Concurso de Humor Gráfico GIN.
El jurado, compuesto por miembros de ambas instituciones, ha decidido premiar a los autores que se mencionan a continuación, y cuyas obras han sido seleccionadas entre más de mil creaciones enviadas de artistas de todas partes del mundo:
  • Primer premio: Brady Izquierdo (Cuba).
  • Segundo premio: Manuel Arriaga (España).
  • Tercer premio: Mariagrazia Quaranta, Gio (Italia).

SOBRE LOS GANADORES
Brady Izquierdo: nacido en Cuba en el año 1983, posee un trabajo gráfico compuesto por caricaturas, caricaturas políticas, cómics e ilustraciones. En 2007 se graduó en Educación Plástica en el Instituto Superior Pedagógico Rubén Martínez Villega, y a partir de 2009 colabora en la revista cubana La Calle del Medio, además de con la revista satírica digital Spot de Dinamarca. Aparte de participar en más de 40 exposiciones colectivas (nacionales e internacionales), ha realizado 12 exposiciones personales y es coautor de algunos libros como ‘Los viajeros del Sarcófago’ o ‘Miedo ambiente’.
Manuel Arriaga: dibujante autodidacta nacido en Ciudad Real (1954), cuya obra ha sido distinguida con premios y menciones en diversos certámenes de humor gráfico nacionales e internacionales (p.ej. Premio Ganador en el certamen Curuxa do Humor en 2015). Ha publicado viñetas en revistas como Jara y SedalTrofeo Caza y Safaris, entre otras, además de en diarios regionales de Murcia. También realizó ilustraciones para el libro ‘Cien consejos para conocer y proteger el medio ambiente’, editado por el Ministerio del Interior.
Mariagrazia Quaranta, Gionacida en 1963 en Abruzzi (Italia), se graduó en arquitectura pero también ha ejercido de diseñadora, caricaturista y caricaturista independiente para importantes revistas italianas e internacionales. Ha participado en exposiciones individuales y colectivas internacionales, y tiene como técnicas artísticas favoritas las acrílicas, las tintas de dibujo y los lápices solubles en agua. También ha sido galardonada en el Concurso Internacional de Humor y Sátira S-Coomix de Italia (primer puesto), en el Festival Mundial de PortoCartoon dentro de la categoría de caricatura (segundo puesto), y en el World Press Cartoon (tercer puesto), entre muchos otros premios.

martedì 29 gennaio 2019

OltreEconomia Festival: "Lands of Disobedience" (political cartoon contest)

By OltrEconomia



Purpose

This political cartoon competition is organized by the Oltreconomia Festival of Trento together with the #MyTakeOn project of the political cartoonist Emanuele Del Rosso.
Its theme is in line with the one of the sixth edition of the abovementioned festival, i.e. “Lands of Disobedience”. Lands – real or metaphorical – where civil disobedience takes place are everywhere. A positive and peaceful change has been achieved several times in history, and any of these experiences of civil activism taught us something. This competition asks cartoonists to tackle the theme of civil disobedience at large, so to give the public the chance to reflect on it in a fruitful way.
The contest is also sponsored by the Dutch and the Norwegian cartoonists collectives Cartoon Movement and Cartoon Home International and by the Italian Association “Strike!”.

Terms of Participation

1 - The competition is organized internationally and it is open to all amateur or professional cartoonists.

2 - The SUBJECT of the competition is "Lands of Disobedience". Under this title are topics like activism, peaceful protests, movements that oppose the status quo. Such lands can be real or imagined/metaphorical.

domenica 27 gennaio 2019

Giornata della Memoria, 2019



"Panni stesi"
Per non dimenticare - 27 Gennaio 2019 - Giornata della memoria
Marco D'Agostino


#giornodellamemoria – Der Untermensch
Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, celebrazione internazionale che onora le vittime dell’Olocausto: il massacro genocidio di 12/17 milioni di umani dei quali circa 6 milioni appartenenti al popolo ebreo: Shoah. Per arrivare a raggiungere  12, o peggio 17 milioni, dobbiamo elencarne altrettanti, o peggio di più, tra disabili, dissidenti politici, massoni, omosessuali, pentecostali, polacchi non ebrei, rom e sinti  (il loro olocausto si chiama Porajmos) slavi, testimoni di Geova
La Germania nazista ben coadiuvata dai suoi seguaci li archiviava solo in un nome: Der Untermensch, i sub-umani
Il giorno della Memoria è (dovrebbe essere) genuflessione, ascoltando echi assordanti di donne uomini e bambini che abbiamo marchiato subumani fino alla morte. Non li abbiamo riscattati, perciò quegli echi potranno mai più spegnersi. E’ vitale dunque per noi ricordarli tutti, proprio tutti, perché se non lo facciamo corriamo poi il rischio di innalzare barriere per diversificare gli uni dagli altri…



27 Gennaio, Giornata della Memoria,
per non dimenticare e fermare i nuovi nazismi.
27th of January, International Holocaust Remembrance Day,
not to forget and stop the new Nazisms.
Marco De Angelis



Ilya Katz


Giorno della memoria 2019
Più passa il tempo e più il ricordo del baratro in cui era caduta l'umanità si affievolisce e aumenta il rischio di poterci ricadere.
Tra poco fatalmente mancheranno anche i pochi testimoni sopravvissuti all'Olocausto.
Riuscirà a sopravvivere la memoria della Shoah senza essere ridotta ad un giorno di calendario?
Le pietre d'inciampo rubate, le svastiche graffite, gli sgomberi dei CARA e degli SPRAR
sono li per ricordarci ogni giorno che l'idiozia è dietro l'angolo, sta a noi capire che la cosa ci interessa anche se non tutti ci chiamiamo Pasquale.
Gianfranco Uber


Nel giorno della memoria..... per non dimenticare anche tutti quei bambini...😢

Pierpaolo Perazzolli



Gianlorenzo Ingrami


#pernondimenticare #giornatadellamemoria
Romaniello


Vanessi


Antonio Guarene



Giannelli



Mauro Biani



Per la terra sarebbe stato un vero affare 
Buno Bozzetto


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sabato 26 gennaio 2019

174517 Deportato: Primo Levi

174517
Deportato: Primo Levi

Una graphic novel su Primo Levi ispirata a “La tregua” e “Se questo è un uomo”.
174 517 era il numero di matricola impresso sulla sua pelle, un segno indelebile che marchia il deportato e annienta la persona. Un numero non casuale ma altamente simbolico: Primo Levi viaggiava sul vagone numero 174 ed era il cinquecentodiciassettesimo uomo sceso da quel treno. Era il 26 febbraio 1944, quando varcava la porta di un inferno inimmaginabile.

La graphic novel di Franco Portinari e Giovanna Carbone ripercorre le tracce di Primo Levi, dalla sua deportazione ad Auschwitz fino al suo ritorno a casa.
Un racconto che trova nuova vita nella forma dell’illustrazione e che merita, oggi più che mai, una rilettura attenta per fare memoria e non permettere all’orrore di ripetersi.

edizioni la meridiana



Ecco la tavola che Bruno Luvera ha richiesta a Franco Portinari per accompagnare la segnalazione su Billy, il vizio di leggere della Graphic Novel “174517. Deportato: Primo Levi”.
Una esclusiva per Billy. Una immagine da condividere. Perchè lo sguardo di Primo Levi, nel tratto di Portinari, ci arrivi dentro con la sua inquietante domanda: 'Voi che... considerate se questo è un uomo'.
Grazie Bruno Luvera. Grazie Billy, il vizio di leggere




venerdì 25 gennaio 2019

Ciao Nadia, amica della stampa libera

Da Articolo 21

Banksy's Balloon Girl, avatar di KK *




Ciao Nadia, amica della stampa libera

“Fai quel che devi, accada ciò che può” era il motto di Roberto Morrione, il nostro indimenticabile direttore. Ma quel motto l’aveva fatto suo anche Nadia, amica fedele di RaiNews24, di Report, di tutta la stampa libera. Una passione inossidabile quella per il giornalismo che Nadia Redoglia ha coltivato in silenzio e per anni in parallelo alla sua attività ufficiale. Una passione incrollabile per il giornalismo perché sostenuta da un’incrollabile passione civica, sempre in difesa dei più deboli. Una vita a sbattersi contro le disuguaglianze e le ingiustizie.

Una vita passata a pensare alla cura degli altri, anche quando avrebbe potuto e dovuto prendersi cura di se stessa. Se avevi un problema, o finivi sotto il tiro incrociato da parte del potere, Nadia era la prima persona che un giornalista trovava al suo fianco nel momento del bisogno. Quasi una perversione dettata dalla sua infinita generosità. Ricordo quando al ritorno da un viaggio in Medio Oriente mi donò una bottiglietta con l’acqua del Giordano, in occasione della nascita di mio figlio. O quando volle accompagnarmi nelle miniere di amianto a Balangero, mettendo a rischio la sua incolumità, solo per provare le emozioni che si vivono nel realizzare un’inchiesta giornalistica.

Da allora ha seguito tutte le inchieste sui temi più pruriginosi, ha scritto su ecomafie, guerre, sulle deformazioni del rapporto tra politica e stampa. L’ha fatto sempre con caparbietà, tenacia, lucidità. E’ raro trovare tanta determinazione in uno scricciolo di donna, una forza alimentata dal desiderio della scoperta, di togliere la maschera agli ipocriti. L’ha fatto fino all’ultimo, fino a quando l’infame malattia l’ha fiaccata. Siamo certi, conoscendola, che ha cercato d’entrare nella morte a occhi aperti. Ci mancherai Nadia. L’unica consolazione, magra, è che hai raggiunto il tuo, il nostro, maestro, Roberto Morrione.
Sigfrido Ranucci






Ho conosciuto Nadia sul forum di Aenigmatica, dove scriveva col nick name KK.
Mi mancheranno tantissimo i suoi articoli, i suoi messaggi.
Un grande abbraccio alla famiglia.

Ciao amica cara...


Ci ha lasciato Nadia Redoglia
Ci ha lasciato oggi l'amica e collega Nadia Redoglia. Non diremo che ha vinto la malattia, non perché non sia così, ma perché Nadia non era proprio tipo su cui qualcuno o qualcosa potesse vincere. Sessantatrè anni, giornalista da sempre, pubblicista da quasi 15 anni, ha scritto per Verde Ambiente, per l'Unione Sarda, per MondoErre, per l'Eco del Chisone. Quest'anno per la prima volta non c'era col suo caschetto d'argento al corteo del Primo Maggio, dietro lo striscione della Subalpina. Ma non aveva fatto comunque mancare il consueto appoggio per promuovere il Premio Morrione.  Combattiva, fortemente impegnata nelle battaglie civili e professionali, negli ultimi anni incisivi i suoi brevi editoriali per Articolo 21. Vogliamo ricordarla con le parole che lei stessa scrisse per la morte di Santo Della Volpe: "Pochi mestieri offrono condivisione, complicità, passione tenerezza. Il nostro ne fa parte. Se poi questo mestiere appartiene a Giornalisti come Santo, allora questo mestiere diventa il più bello del mondo… Smette addirittura d’esser lavoro per diventare un tutt’uno con chi quel mestiere lo esercita. (Nadia Redoglia)".
A Corrado, alla famiglia e agli amici di Nadia le nostre sincere condoglianze.

Nadia Redoglia col marito Corrado Pasini


Qui tutti gli articoli di Nadia

Banksy's Balloon Girl, avatar di KK *= Il famoso stencil di Balloon Girl di Banksy, che è apparso per la prima volta a Londra nel 2002, è stato trasformato per assomigliare ad una ragazza siriana che lascia il palloncino rosso a forma di cuore sul sito web dell'artista e appare insieme a una spiegazione di come i graffiti figuravano nella crisi siriana, la rivolta civile si è trasformata in un conflitto che ha causato la morte di oltre 100.000 persone.

lunedì 21 gennaio 2019

Addio Bort, il disegnatore di «Le ultime parole famose»




Bort circondato dai suoi personaggi


Addio Bort, il disegnatore di «Le ultime parole famose»

Il disegnatore Mario Bortolato aveva 92 anni. Ha fatto sorridere generazioni di lettori con la rubrica «Le ultime parole famose» della Settimana Enigmistica.
Nato nel 1926 a Salzano in provincia di Venezia, «Bort» si era trasferito prima a Voghera (Pavia) poi ad Alessandria, in Piemonte. Laureato in Giurisprudenza aveva esordito negli anni Cinquanta sul periodico satirico Marc'Aurelio e in seguito, oltre che sul settimanale di quiz stra-imitato, si era fatto conoscere anche collaborando con riviste popolarissime come Famiglia Cristiana, Grazia, Il Monello e altre testate della casa editrice Universo, come Intrepido e Albi dell’Intrepido, che pubblicavano le sue barzellette (sino agli anni Sessanta si chiamavano così) anche a tutta pagina.
I disegni di Bort sono variamente apparsi anche in televisione, partecipando anche a «Drive In» su Finininvest, chiamato da Antonio Ricci, e a «L’altra domenica» di Renzo Arbore, insieme al gruppo dei Disegnatori Riuniti, organizzato da Cassio Morosetti.
Nel 1955 vinse il Dattero d’Argento al Festival dell’Umorismo di Bordighera a pari merito con Pierre Farinole e poco dopo un volume americano dedicato ai migliori umoristi del mondo pubblicò una selezione delle sue vignette.

Sentite condoglianze alla famiglia.


Da Fumettologica:

venerdì 18 gennaio 2019

Il talento dell'iraniana Mozhdeh Malek Oghli

Honorable Mention  International Cartoon Contest- 42 Accademia Bugia-Italy 2018 -
 Mozhdeh Malek Oghli



Il talento dell'iraniana Mozhdeh Malek Oghli
Di Francisco Punal Suarez
Speciale per Fany Blog

Mi sono congedato dall'anno in questo blog con un'intervista all'illustratrice polacca Izabela Kowalska-Wieczorek, e ora inizio il 2019 con un articolo sulla giovane artista iraniana  Mozhdeh Malek Oghli, premiata con un premio speciale al 42° Lies Championship in Italia; con menzione d'onore nel 4° NotiCartum, in Colombia, e nella XXIII Mercosur Diogenes Taborda, in Argentina, nel 2018, tra gli altri riconoscimenti, oltre alla sua mostra personale di pittura all'Università di Guilan, a Rasht, dove studia.
Penso che sia necessario mettere in evidenza il lavoro delle vignettiste donne nel mondo. Anche loro sono creatrici preziose, nonostante l'emarginazione e la censura che subiscono nei loro paesi d'origine, le difficoltà con cui devono affrontare la loro vita, e le molte responsabilità che ricadono su di loro.
Realizzano anche la magia di esprimere su un pezzo di carta i loro sentimenti, il loro modo di vedere ciò che sta accadendo, il loro richiamo all'attenzione di fronte all'ingiustizia, il loro modo di ridere e riflettere, con la speranza e il desiderio di miglioramento umano, affrontando questioni che le riguardano come donne e artiste, e che generalmente non sono nei media mainstream e che i politici sono a disagio a parlare.

 Mozhdeh Malek Oghli, nata nel 1996 nella città di Bandar Anzali, in Iran, dice che: "il disegno fa parte della mia anima e del mio corpo. Voglio dire, non riesco a respirare senza dipingere. Fin da bambina, il mio più caro amico è una matita, con la quale ballo sulla carta, e questa danza continuerà fino a quando vivrò".

venerdì 11 gennaio 2019

FABRIZIO DE ANDRÉ A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA

FABRIZIO DE ANDRÉ A 20 ANNI DALLA SCOMPARSA



A Fabrizio De Andrè
Un po' stile Zanardi di Pazienza un po' stile Lempicka ma con tanta ammirazione!
Gio
www.caricaturegio.altervista.it



Mina ricorda Fabrizio sul Secolo XIX: “Ancora insegni. E sorprendi. E affascini tutti, non soltanto chi ha il dono dell’intelletto. E lo farai per sempre. Troppo c’è da imparare, da godere, da ciucciare, da rubare. Quel sorriso involontario che affiora sulle labbra quando ti ascolto si presenta solamente in casi eccezionali. Tu rimani un caso eccezionale. Ti ascolto ed è sempre come se fosse la prima volta. Una scoperta continua. C’è sempre qualcosa in più, qualcosa che si precisa meglio, qualcosa che ti segue e non ti molla. Per fortuna. Chissà dove sei, a chi regali la tua intelligenza, chissà cosa ti passa per la testa. Avremmo proprio bisogno del tuo pensiero illuminato. Siamo rimasti qui, deserti di te, senza possibili sostituti. Rivoglio la tua voce. Torna, Fabrizio. Torna”.

...nel giorno del 20° anniversario, un mio ricordo.
Pier Paolo Perazzolli



© FABRIZIO DE ANDRÉ by/por WALTER TOSCANO
Digital painting. / Pintura digital.
2017
My fan page/Mi página: http://www.facebook.com/WalterToscanoArtista?fref=ts


Scrive oggi Mauro Biani sulla sua pagina FB:
Nel 2009 per il decennale della morte di De Andrè, su proposta di Nicola, disegnai 15 tavole per altrettante canzoni. Iniziò da lì una mostra itinerante per molte librerie Feltrinelli (e non solo), diventando poi libro+cartoline per Stampa Alternativa. Ne pubblico qui qualcuna, ricordando con gratitudine quella bella esperienza.
Bocca di rosa
Mauro Biani


Il pescatore
Mauro Biani



Il testamento di Tito
Mauro Biani


Marinella
Mauro Biani


La ballata di Michè
Mauro Biani


Canzone del maggio.
Mauro Biani

La guerra di Piero
Mauro Biani

Geordie
Mauro Biani

Girotondo
Mauro Biani

Andrea
Mauro Biani

Volta la carta
Mauro Biani




Fabrizio De André - Creuza de ma (Live)





Alta sui naufragi 
dai belvedere delle torri 
china e distante sugli elementi del disastro 
dalle cose che accadono al disopra delle parole 
celebrative del nulla 
lungo un facile vento 
di sazietà di impunità
Sullo scandalo metallico 
di armi in uso e in disuso 
a guidare la colonna 
di dolore e di fumo 
che lascia le infinite battaglie al calar della sera 
la maggioranza sta la maggioranza sta 
recitando un rosario 
di ambizioni meschine 
di millenarie paure 
di inesauribili astuzie
Coltivando tranquilla 
l'orribile varietà 
delle proprie superbie 
la maggioranza sta 
come una malattia 
come una sfortuna 
come un'anestesia 
come un'abitudine 
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione 
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi 
per consegnare alla morte una goccia di splendore 
di umanità di verità
per chi ad Aqaba curò la lebbra con uno scettro posticcio 
e seminò il suo passaggio di gelosie devastatrici e di figli 
con improbabili nomi di cantanti di tango 
in un vasto programma di eternità
ricorda Signore questi servi disobbedienti 
alle leggi del branco 
non dimenticare il loro volto 
che dopo tanto sbandare 
è appena giusto che la fortuna li aiuti 
come una svista 
come un'anomalia 
come una distrazione 
come un dovere
Compositori: Alvaro Mutis / Fabrizio De Andre' / Ivano Fossati