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venerdì 5 luglio 2024

Per Satnam Singh

 Satnam Singh, 31 anni, lavorava in un’azienda agricola assieme alla moglie da due anni. Caricato su un furgoncino e scaricato davanti a casa, all’arrivo dei carabinieri il braccio era appoggiato su una cassetta per gli ortaggi. Trasportato all’ospedale San Camillo di Roma, è morto per la perdita di sangue e la gravità delle ferite riportate.


Per Satnam Singh, morto per la “condotta disumana” del suo datore di lavoro. Come lui, molti altri nuovi schiavi nella civile Italia.

Marilena Nardi

hashtag#satnamsingh hashtag#singh hashtag#caporalato hashtag#nuovischiavi hashtag#lavoro hashtag#immigrazione hashtag#italia

https://lnkd.in/de9AMgG9


Verdure di stagione
GIO - Mariagrazia Quaranta


now you see me
Fabio Magnasciutti


where was your heart (when you needed it most)

Fabio Magnasciutti


Satnam 🖤
Gianluca Costantini


giovedì 27 giugno 2024

ASSANGE E' LIBERO

 

Running with scissors

Entire drawing on Patreon

https://patreon.com/glenlelievre

#Assange

Glen Le Lievre


out

questa era per #Assange con Left di gennaio 2022
Magnasciutti



Carlos Latuff
@LatuffCartoons
·
25 giu
FREE AT LAST!
Julian Assange está LIVRE!
Jornalismo NÃO é crime!


Dave Brown
@DaveBrownToons
Tomorrow's 
@Independent
 cartoon... #Assange #JulianAssange #AssangeFree #Biden #JoeBiden #PresidentialElection2024 #USElections2024 #ShawshankRedemption



... e Parma non è stata capace di dargli la cittadinanza onoraria.
Fogliazza




"Julian has to recover - that’s the priority.   

Julian will always defend human rights. 


He will always defend victims. 

He’s always done that. 

And that’s just part of who he is.   

He’s deeply principled. 

And he remains deeply principled. 

And unafraid." -


@Stella_Assange





Gianluca Costantini

@channeldraw

“It took millions of people, it took people working behind the scenes, people protesting on the streets – for days and weeks and months and years, and we achieved it.” 

@Stella_Assange




Gianluca Costantini

@channeldraw

Stella 💙 Julian 


@wikileaks 

@Stella_Assange


Julian Assange è un uomo libero dopo che la corte di Saipan ha accettato il patteggiamento. Si chiude il calvario giudiziario lungo 14 anni per il fondatore di Wikileaks. Il suo jet ha lasciato le Marianne settentrionali ed è arrivato in Australia

Julian Assange è atterrato in Australia alle 11.40 del mattino di mercoledì, ora italiana. Il fondatore di Wikileaks è un uomo libero dopo un calvario giudiziario durato 14 anni. La giudice del tribunale del territorio statunitense di Saipan, Ramona Manglona, ha accettato il patteggiamento per Julian Assange.

"Con questo pronunciamento, sembra che lei potrà uscire da quest'aula di tribunale da uomo libero", ha affermato Manglona.

I legali di Assange hanno festeggiato la notizia della scarcerazione, ma per loro questo caso costituisce un grave precedente.

"Rischiava 175 anni di carcere per aver pubblicato prove di crimini di guerra, abusi dei diritti umani e le violazioni statunitensi in tutto il mondo. Oggi si è dichiarato colpevole di un reato per aver pubblicato informazioni di interesse pubblico per le quali ha vinto premi giornalistici in tutto il mondo ed è stato candidato al Premio Nobel per la pace ogni anno negli ultimi dieci anni. Questo costituisce un pericoloso precedente", ha detto l'avvocata Jennifer Robinson.

Perché Assange è stato liberato

Secondo il nuovo accordo raggiunto con la difesa, i pubblici ministeri del dipartimento di giustizia chiederanno una condanna a 62 mesi, che equivale agli oltre cinque anni che Assange ha scontato in un carcere di massima sicurezza a Londra mentre ha combattuto contro l'estradizione negli Stati Uniti. Il patteggiamento riconoscerebbe il tempo già trascorso dietro le sbarre, consentendo ad Assange di tornare immediatamente in Australia.

Il 52enne ha accettato di dichiararsi colpevole dell'unica accusa di cospirazione per ottenere e diffondere informazioni sulla difesa nazionale, secondo un documento depositato in tribunale nelle Isole Marianne Settentrionali.


 

Vasini Varadan

26 giugno 2024

Responsabilità

Colpa e innocenza...

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/accountability-0

wikileaks assange crimini di guerra America colpevole innocenza silenzioso silenzio


complex..
David Rowe 27 /6/2024

Assange - Wikileaks 2010
David Rowe 

ASSANGE E' LIBERO
Con questa di 14 anni fa commentavo l'impatto che stava avendo la pubblicazione dei documenti segreti sottratti al Pentgono da Assange e resi pubblici da Wikileaks.
Iniziava la lunga guerra dell'Amministrazione statunitenze e il gornalista australiano che oggi sembra essere arrivata a conclusione.
C'è chi ritiene Assange una pedina manovrata dai servizi segreti russi e chi invece un eroe della libertà di stampa.
E' più facile che sia finito in un gioco più grande di lui, un gioco che gli sono costati 5 anni di detenzione per conto degli USA senza una precisa condanna nel Regno Unito.
Ora dopo il rischio di un ergastolo e addirittura la pena di morte tutto si placa con un semplice patteggiamento.
Cosa c'è dietro questa improvvisa clemenza? Ragioni di giustizia o ragioni politiche? Temo che Wikileaks non ce lo dirà mai
Gianfranco Uber


mercoledì 14 febbraio 2024

Liberiamo Ilaria Salis

 

By Gianluca Costantini


LIBERIAMO ILARIA SALIS
Gianluca Costantini


Benvenuta in Ungheria
Fogliazza





#Europa #Ungheria #Italia #governo #dirittiumani 
#IlariaSalis deve tornare in Italia.
Mauro Biani





don't look back in Hungary, I heard you say

#IlariaSalis
Fabio Magnasciutti




IL BLOG DI UBER: E LA CHIAMANO EUROPA ... https://gianfrancouberblog.blogspot.com/2024/01/e-la-chiamano-europa.html?spref=tw #ILARIASALIS #orban #GIUSTIZIA #Europa




Sotto chiave
Gio
www.caricaturegio.altervista.it



Gianni Allegra



Ellekappa




Giannelli




di Mario Natangelo




by Altan



Ilaria Salis in catene e guinzaglio…
 🔴 Vauro 
#30gennaio #IlariaSalis #Lollobrigida



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“LIBERIAMO ILARIA”

Nasce il Comitato Ilaria Salis, costituito da parenti e amici dell’attivista milanese ingiustamente incarcerata a Budapest

Mercoledì 10 gennaio conferenza stampa al Senato


Nasce il comitato Ilaria Salis, la trentanovenne maestra elementare milanese ingiustamente incarcerata a Budapest dallo scorso febbraio. Ilaria Salis è da quasi un anno in un carcere di massima sicurezza a Budapest, in Ungheria, perché accusata di aver aggredito due militanti neonazisti in occasione del cosiddetto “giorno dell’onore”.

L’obiettivo del Comitato, costituito da un gruppo di parenti e amici della Salis, è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle attuali condizioni di Ilaria e di riportarla a casa nel più breve tempo possibile.


La donna dichiara la sua innocenza e di aver solo manifestato contro una commemorazione proibita dal governo ungherese che ogni anno riunisce centinaia di sostenitori di Hitler. Ilaria in una lettera spedita a ottobre racconta di essere detenuta in condizione disumane. In occasione delle udienze viene tenuta al guinzaglio da un poliziotto e trascinata con mani e piedi legati da una catena. Le condizioni igieniche poi sono inaccettabili: Ilaria per più di un mese dopo l’arresto ha dovuto indossare gli stessi vestiti e la stessa biancheria. Non le è stato nemmeno permesso di assumere i farmaci per l’allergia scatenata dalle cimici presenti nella cella.


La Salis rischia sedici anni di carcere a fronte dell’accusa di aver fatto parte di un gruppo di sconosciuti che lo scorso 11 febbraio ha provocato a due uomini lesioni guarite in cinque-otto giorni. Una sproporzione inaccettabile. Ilaria fra l’altro non fa parte di Hammerbande, il gruppo tedesco che promuove assalti contro i fascisti. Per ben quattro volte i legali della Salis hanno presentato domanda per la concessione degli arresti domiciliari in Italia, sempre respinta per “rischio di fuga”.


Il padre di Ilaria, Roberto, ha scritto due volte alla premier Giorgia Meloni, al Guardasigilli, al Ministro degli Esteri, ai presidenti di Senato e Camera per richiedere un intervento dello Stato italiano ma non ha mai avuto risposta. Il Comitato ha già ricevuto il sostegno della Senatrice Ilaria Cucchi, che ha preparato una interrogazione in merito e che prenderà parte alla conferenza stampa del 10 gennaio presso il Senato. Altri parlamentari sono intervenuti con interrogazioni e comunicati.


L’illustrazione è a cura di Gianluca Costantini

Portavoce del Comitato Gianluca Tizi: +39-327-3754558


domenica 19 novembre 2023

In ricordo delle donne vittime di violenza

 Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...


In ricordo delle donne vittime di violenza

GIO / Mariagrazia Quaranta



" tu sei MIA"...

Bruno Bozzetto



🖤 Giulia,
buttata in dirupo di 50 metri.

Costantini


Lo sapevamo tutte, ma speravamo ancora.
Il disegno è d'archivio di Marilena Nardi. Le parole, invece, sono di Beatrice Zerbini

La tua salvezza è la nostra salvezza,
noi non siamo
nella vertigine di un fossato,
non siamo nell’abisso, guardiamo il lago
come increspa, non crepiamo sul fondo,
ti aspettiamo insonni, le palpebre alzate,
per non chiuderti gli occhi,
ti reggiamo i ventricoli con il fiato sospeso,
con l’ansia di una sabbia, non lasciamo
che ti alzi fino al cielo e
come acqua ti raccogliamo a palmi fermi,
per non disperdere una lacrima, ma sei
la cascata
di questa grazia in rovina, sei nell’aria,
è passiva la speranza, allora noi
non speriamo nemmeno più, noi siamo
e in te viviamo e ci muoviamo
e con discorsi a denti stretti
noi corriamo con te, per te
scappiamo più forte, sorvoliamo sussurri,
perché le tue gambe non incespichino
come fanno le parole.

Beatrice Zerbini
17/11/2023, a Giulia Cecchettin
scritta quando ancora potevamo aspettarla. 




Lascia andare, disperato figlio mio. Lascia andare. Lascia che ti dimentichi, che cambi strada, che sorrida ad altri, che non ti pensi. Lascia che sia più veloce di te o che sia più lenta, che si distragga durante la via o che abbia l'obiettivo davanti allo sguardo. Lascia che scelga come vestirsi e quanto, che balli sguaiata, che faccia l'amore perché le va, che solo lei sia proprietaria del suo domani.
Kutoshi Kimimo 
#violenzadigenere #violenzasulledonne #relazionetossica #controllo #nonunadimeno #abusi #patriarcato #giuliacecchettin #filippoturetta #femminicidio #perte




Femminicidio
Durando
 #giuliacecchettin #omicidio #femminicidio


da giorni gira questo grafico che illustra, come altri, gli spostamenti del carnefice, in attesa di un plastico che scandagli morbosamente i fatti
mi lasciava delle scorie oltre la retina che ora metto insieme: vedo un fiore
uno di quelli schiacciati tra le pagine di un libro
uno dei primi capitoli del libro, dove si presenta la protagonista: i sogni, le speranze, quando il futuro è ancora smisurato e la morte un'astrazione
non so se scrivo da illustratore, da docente di ragazzi coetanei di Giulia, da padre di una figlia ventenne, da sognatore, da uomo, da persona, infine
queste parole poco utili, se non a me stesso per lenire il dolore procurato da questa vicenda, da tutte le altre precedenti e da quelle che, purtroppo, la seguiranno, allungando il luttuoso elenco di donne vittime di violenza
leggo una giustificata rabbia, condivisibili proposte di soluzioni di carattere educativo
ora sono schiacciato dall'idea di limite, sempre più labile, quello che viene oltrepassato quando il mostro si fa carne e il pensiero diventa azione, troppo spesso irreversibile
mi dico che su questo si potrebbe lavorare
sogno quel giorno in cui si potrà smettere di dire "voi uomini, noi donne", "noi femmine, voi maschi"
quel giorno, magari, potremo dire "noi, esseri umani"
Fabio Magnasciutti


so free her
Fabio Magnasciutti


”Ho un problema col”#possesso”,col tollerare la #frustrazione,con il #controllo dell’#impulso.
Però stai tranquilla:ti amo”
Mauro Biani


Il valore di un uomo è direttamente proporzionale alla sua capacità di accettare certi NO.
#Nicocomix #femminicidio #femminicidi #no #unbravoragazzo #violenzadigenere #CodiceRosso #nonunadimeno #giuliacecchettin #germania #FilippoTuretta #omicidio
Nicocomix


Tutti i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.
È stato ritrovato nei pressi del Lago di Barcis il cadavere di Giulia Cecchettin. Gettato in un canalone dall’uomo che diceva di amarla.
Un copione quasi identico a quello di Giulia Tramontano. E oggi come allora sono stati spesi fiumi di inchiostro per non dire l’unica cosa che in una storia come questa ha senso di essere pronunciata: che qui, in questo ennesimo femminicidio - la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno - l’amore, la “pista passionale” (mi fa anche schifo scriverlo) non c’entrano nulla.
Non c’era nessun dubbio, nessun mistero, nessun “giallo” inestricabile.   
C’era e c’entra solo la mostruosità di maschi ineducati a gestire il rapporto con la propria intimità e con l’altro sesso, al punto da diventare assassini freddi e calcolatori.
Un pensiero di dolore e commozione a Giulia, alla famiglia, a chi, nonostante tutto, continua a credere che questa battaglia quotidiana si combatta, prima ancora che con le leggi (sacrosante e insufficienti), con la cultura e l’educazione.
R.i.p. Giulia

Lorenza Tosa.





giovedì 2 novembre 2023

STOP CEASEFIRE NOW!

 




STOP CEASEFIRE NOW!


1.400 israeliani assassinati dal 7 ottobre, inclusi 332 soldati • 242 tenuti in ostaggio da Hamas, quattro ostaggi rilasciati, uno salvato

Il Ministero della Sanità palestinese ha pubblicato i dati aggiornati sulle vittime dei bombardamenti israeliani su Gaza. Secondo i dati aggiornati, dal 7 ottobre sono state uccise almeno 8.796 persone, tra cui 3.648 bambini e 2.290 donne. Risultano però ancora disperse circa 2.000 persone, tra cui 1.100 bambini. Si ritiene che la stragrande maggioranza di queste persone sia morta e sepolta sotto le macerie. Almeno 22.219 persone sono state ferite.


STOP, CEASEFIRE. 

The conflict in the Middle East must be stopped. No more bombs on civilians! Enough with the killing of children! On one side and on the other. Enough!

 #Gaza #Israel #Palestine #ceasefire

Marilena Nardi


Cessate il fuoco, adesso.

Gianluca Costantini


War on terrorism? - 
© Chappatte in NZZ am Sonntag, Zürich >
 https://chappatte.com/en/images/war-terrorism

BRAINWAVE
Joep Bertrams


Children under attack.
FaditoOn

pause... #Gaza  
@FinancialReview
David Rowe


a letter to you BIBI 
@FinancialReview
David Rowe



Oltre 8000 morti a Gaza.

#Gaza #Palestina #Israele #Hamas #giustizia
Tjeerd Royaards



CHIEDI UN IMMEDIATO CESSATE IL FUOCO A TUTTE LE PARTI IN CONFLITTO PER PORRE FINE ALLA SOFFERENZA DELLA POPOLAZIONE CIVILE

L’escalation senza precedenti del conflitto tra Israele da un lato e Hamas e altri gruppi armati palestinesi dall’altro sta distruggendo innumerevoli vite.

Gli incessanti bombardamenti israeliani stanno facendo salire in modo impressionante il numero delle vittime civili a Gaza: al momento della pubblicazione di questo appello sono almeno 8000, inclusi moltissimi minori. Questa è stata la risposta agli orribili attacchi compiuti in Israele da Hamas e altri gruppi armati palestinesi, che hanno causato circa 1400 morti. Almeno 200 israeliani presi in ostaggio da Hamas e da altri gruppi armati palestinesi restano in pericolo. I razzi che continuano a essere lanciati contro Israele pongono a rischio la popolazione civile.

L’assedio rafforzato di Israele nei confronti di Gaza ha bloccato l’ingresso di beni fondamentali come acqua, cibo e carburante, costringendo oltre due milioni di abitanti a lottare per la sopravvivenza. La catastrofe umanitaria provocata da 16 anni di blocco illegale di Israele nei confronti della Striscia di Gaza occupata non potrà che peggiorare se i combattimenti non si fermeranno immediatamente.

Tutte le parti in conflitto continuano a commettere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, compresi crimini di guerra.

Di fronte a questa devastazione e a questa sofferenza senza fine, deve prevalere l’umanità.

Firma la nostra petizione e sollecita i leader mondiali a chiedere un immediato cessate il fuoco a tutte le parti in conflitto e a porre fine alla catastrofe umanitaria in corso a Gaza.

Amnesty International

martedì 26 settembre 2023

Torino: 𝗠𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝗮𝗻𝗹𝘂𝗰𝗮 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗶⁣


MOSTRA DI GIANLUCA COSTANTINI
Mercoledì 27 settembre, ore 18.00, Galleria Caracol, Via Sant’Anselmo, 26

Mostra personale di Gianluca Costantini (Channeldraw.org), un’antologia di illustrazioni composta da circa 30 opere che trattano principalmente i temi del lavoro e dei diritti umani. Tra i massimi esponenti italiani del graphic journalism, Costantini da anni combatte per i diritti umani attraverso il disegno. Ultimo giorno apertura mostra 14 ottobre.



Pubblico Chiunque su Facebook o fuori Facebook
🎨💪 ​𝗠𝗼𝘀𝘁𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗚𝗶𝗮𝗻𝗹𝘂𝗰𝗮 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘁𝗶𝗻𝗶⁣ - 𝗝𝗙𝗗 🎨💪
⁣⁣⁣
"𝘓'𝘪𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰-𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘪𝘰, 𝘪𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘶𝘰𝘮𝘰-𝘮𝘢𝘤𝘤𝘩𝘪𝘯𝘢, 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘩𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘣𝘣𝘳𝘪𝘤𝘩𝘦. 𝘓’𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪, 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘪 𝘳𝘰𝘣𝘰𝘵 𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦. 𝘜𝘯 𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘰𝘯 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘳𝘱𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘵𝘰𝘳𝘦, 𝘦̀ 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘮𝘢𝘵𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘳𝘳𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘪𝘶̀.
𝘓𝘢 𝘴𝘪𝘮𝘣𝘪𝘰𝘴𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘦𝘤𝘤𝘢𝘯𝘪𝘤𝘢, 𝘮𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦: 𝘭'𝘢𝘭𝘨𝘰𝘳𝘪𝘵𝘮𝘰 𝘨𝘦𝘯𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭'𝘪𝘯𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘯𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪, 𝘦̀ 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘰 𝘶𝘭𝘵𝘦𝘳𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦. 𝘓'𝘶𝘯𝘪𝘤𝘰 𝘮𝘰𝘥𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘧𝘦𝘳𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘰 𝘳𝘢𝘭𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯 𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘮𝘢 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘮𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢𝘭 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘭'𝘶𝘰𝘮𝘰 𝘦 𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪."

Vi diamo appuntamento 𝗶𝗹 𝟮𝟳 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟴 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗚𝗮𝗹𝗹𝗲𝗿𝗶𝗮 𝗖𝗮𝗿𝗮𝗰𝗼𝗹 (via Sant’Anselmo 26/D), realtà che a Torino sta lavorando moltissimo sulle illustrazioni, per la mostra di Gianluca Costantini, curata da Leonardo Guardigli.⁣

L’inaugurazione avverrà alla presenza dell’artista, un’antologia di illustrazioni composta da circa 30 opere che trattano principalmente i temi del lavoro e dei diritti umani, tra cui anche l’immagine guida di Job Film Days.
Tra i massimi esponenti italiani del graphic journalism, Costantini da anni combatte per i diritti umani attraverso il disegno. L’esposizione sarà poi visitabile 𝗳𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝟭𝟰 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲.⁣

🟡 𝗜𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗼⁣

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𝗕𝗜𝗢
Gianluca Costantini è un artista attivista che da anni combatte le sue battaglie attraverso il disegno. È stato accusato di terrorismo dal governo turco e di antisemitismo dall’estrema destra americana. Collabora con ActionAid, Amnesty, ARCI ed SOS Mediterranee e con i principali festival sui diritti umani, tra cui l’HRW di Londra e New York e il FIFDH di Ginevra. Dal 2016 al 2019 ha accompagnato con i disegni le attività del Democracy in Europe Movement 2025, il movimento fondato da Yanis Varoufakis, e collabora con l’artista Ai Weiwei. Nel 2019 ha ricevuto il premio Arte e diritti umani di Amnesty International.
Ha Pubblicato storie a fumetti su “Internazionale”, “L’Espresso”, “Pagina99”, “D la Repubblica”, “La Lettura" e “Corriere della Sera” in Italia, su “LeMan” in Turchia, sul “Courrier International” e “Le Monde Diplomatique” in Francia, su “World War Illustrated” negli Stati Uniti. Collabora con i portali di informazione americani CNN, Words Without Borders e Muftah Magazine, con l’inglese The New Arab, l’olandese Drawing the Times e l’australiana ABC. Ha pubblicato illustrazioni su “Domani”, “7”, “Oggi”, “Il Foglio”, “Focus Africa”, “Left” “Weltzit” di Deutsche Welle, “Wendepunk.T in Germania, “A Batalha” in Portogallo, “komplike” in Turchia, “Mekong Review” in Australia, “Voice & Verse” ad Hong Kong.
È considerato fra i massimi esponenti italiani del graphic journalism. I suoi ultimi libri sono Patrick Zaki, una storia egiziana (scritto da Laura Cappon) per Feltrinelli, Libia (scritto da Francesca Mannocchi) per Mondadori, Human Rights Portraits, Fedele alla linea, Diario segreto di Pasolini, Pertini fra le nuvole, Arrivederci Berlinguer, Cena con Gramsci, Julian Assange dall’etica hacker a Wikileaks per le Edizioni Becco Giallo, L’ammaestratore di Istanbul per Mesogea, Officina del macello per Eris Edizioni e per NdA ha pubblicato Le cicatrici tra i miei denti.
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𝗝𝗢𝗕 𝗙𝗜𝗟𝗠 𝗗𝗔𝗬𝗦 | 𝟯 - 𝟴 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 |⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣ 𝗧𝗼𝗿𝗶𝗻𝗼⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣⁣
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bit.ly/JOBFILMDAYS




 


Accusato di terrorismo dal governo turco, collabora attivamente con le organizzazioni ActionAid, Amnesty, ARCI e SOS Mediterranée e on-line con l’artista Ai Weiwei.. I suoi disegni sono diventati il racconto del HRW Film Festival di Londra e Toronto, del FIFDH Festival dei diritti umani di Ginevra, Del Festival dei Diritti umani di Milano e del Festival di Internazionale a Ferrara.

Ha Pubblicato storie a fumetti su “Internazionale”, “L’Espresso”, “Pagina99”, “D la Repubblica”, “Narcomafie” “Relazioni” e “Corriere della Sera” in Italia; su “LeMan” in Turchia; sul “Courrier International” e “Le Monde Diplomatique” in Francia; su “World War Illustrated” negli Stati Uniti. Collabora con i portali di informazione americani CNN, Words Without Borders e Muftah Magazine, con l’inglese The New Arab e l’olandese Drawing the Times, in Italia con ilPOST, Focus e Graphic News.

Ha pubblicato illustrazioni su “Domani”, “Oggi”, “Il Foglio”, “Focus Africa”, “Left” e tante altre testate internazionali.

I suoi ultimi libri sono Patrick Zaki, una storia egiziana per Feltrinelli, Libia per Mondadori.

“Freedom is not an absolute condition, but a result of resistance.”
Ai Weiwei #Humanity