"Riso amaro,
mai più violenza contro le donne ",
la mostra ideata e curata da Julio Lubetkin
La mostra "RISO AMARO. Mai più violenza contro le donne" a Roma al Centro Euroma 2, Viale Oceano Pacifico 83, dal 24 novembre al 4 dicembre.
A cura di Julio Lubetkin, con disegnatrici e disegnatori di tutto il mondo: Marghe Allegri, Altan, Samanta Sam Bartolucci, Mauro Biani, Luca Bertolotti, Massimo Bucchi, Bruno Bozzetto, Angel Boligan, Pat Carra, Lido Contemori, Deco Inkspinster, Marco De Angelis, Liza Donnelly, Fabio Magnasciutti, Marilena Nardi, Elena Ospina, Josè Palomo, Gianfranco Passepartout, Andrea Pecchia, Marlene Pohle, Cristina Sampaio, Sergio Staino, Mauro Talarico, Omar Turcios, Lucio Trojano, Silvia Ziche ...
il catalogo della mostra,
Scrive l'organizzazione sulla sua pagina FB:
"Mai come questa volta, abbiamo avuto tanta difficoltà a preparare il Festival. Tutto parte dalla tematica del 14° Festival Internazionale di Humor Grafica. Come è la nostra abitudine la Mostra la realizziamo invitando personalmente gli autori, che variano di volta in volta.
Non per giustificarci, volevamo invitare tutti, ma problemi di spazio per esporli, ci lo vietavano. Dopo,ed era molto importante per noi ,vista la tematica, abbiamo deciso come caratteristica fare una scelta importante, per noi normale, quella di coinvolgere per questa Mostra, come mai fatto in nessun evento di humour nel Mondo, dove quasi la metà degli autori presenti , sono disegnatrici e illustratrici di diverse latitudini. Questo ci ha obbligato per forza delle cose fare delle scelte. Alla fine, ci auguriamo di avere preparato un nuovo evento atipico, originale e molto rappresentativo. Sono in tutto 62 autori di 24 paesi, che sotto il titolo di RISO AMARO, ci raccontato con i loro disegni un “ Mai più violenza contro le Donne”."
In occasione della 14esima edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico si è scelto di dedicare la rassegna al tema della violenza maschile, intitolando l’evento Riso Amaro e sottotitolandolo Mai più violenza contro le donne. Parafrasando il titolo di uno storico film italiano vogliamo così provare ad affrontare un argomento tanto serio quanto attualissimo, nella convinzione che la satira declinata in forma grafica possa svolgere – come storicamente è il suo ruolo – una importante funzione di riflessione e di denuncia, a maggior ragione rispetto a un crimine che trova sempre più riscontri e vittime nel nostro vivere quotidiano. Del resto, è la mission di ogni edizione del Festival Internazionale di Humour Grafico quella di stimolare la fantasia di umoristi, illustratori, caricaturisti nell’ambito di un unico tema, ben specifico. In queste occasioni autori/artisti di tutto il mondo sembrano percorrere su un’unica corsia ben definita una strada popolata da immagini provenienti da tutte le latitudini del pianeta. Il Festival così si trasforma in una autentica vetrina, dove autori e opere si confrontano con la complicità dello spettatore in visita: una manifestazione dove il protagonista è l’autore e chi ha organizzato la sua presenza solo il veicolo-motore di uno spazio messo a disposizione per un confronto fra idee, satira e humor grafico. Per noi che abbiamo fatto nascere e viviamo il Festival in tutti i suoi momenti (dalla ricerca attenta dei possibili protagonisti, passando poi alla preparazione per arrivare all’ultima fase del suo svolgimento) non si tratta certo di una operazione commerciale, vista la nostra natura di organismo no profit, quindi senza fine di lucro. Ci sentiamo, altresì, a pieno titolo ricercatori delle migliori espressioni proprie dell’humor internazionale, e la nostra storia - ormai pluriennale - dimostra come possiamo definirci soddisfatti del lavoro fin qui svolto visto che possiamo affermare di essere riusciti a raggiungere il traguardo che ci prefiggevamo. Questa ultima edizione della kermesse – data la delicatezza dell’intento rispetto all’argomento affrontato – rappresenta come meglio non si potrebbe il coronamento del nostro impegno. Non ultimo per importanza nello svolgimento di questo evento, la sensibilità ed il contributo delle Sezioni soci Unicoop Tirreno. Tratto importante di quest’ultimo Festival è quello di avere cercato (e ottenuto, con grande entusiasmo) la partecipazione di Autrici e Autori da tutto il mondo in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, indetta dall’Assemblea Generale dell’ONU nel 1999 ma in Italia celebrata solo dal 2005. Un modo concreto di rendere onore ed esprimere solidarietà a tutte quelle donne vittime di violenze, in Italia e nel mondo: picchiate, umiliate, torturate e anche uccise, in molti casi davanti ai loro figli. Una carneficina che deve finire anche attraverso l’uso dell’ironia, forma d’arte capace di disarmare un numero infinito di ingiustizie, fin dall’alba dell’umanità.
Julio Lubetkin - Direttore del Festival Internazionale di Humor Grafico
RISO AMARO
MAI PIÙ VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Le opere esposte in questa 14esima edizione del Festival Internazionale di Humor Grafico provengono da ben 24 Paesi: Argentina, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Colombia, Cuba, Ecuador, Egitto, Francia, Iran, Italia, Kosovo, Messico, Perù, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Stati Uniti, Turchia , Ungheria, Venezuela.
Hanno disegnato:
Doaa Eladl, Adriana Mosquera/Nani, Pat Carra, Maria Josè Moquera/Sex, Ann Telnaes, Vilma Vargas, Elena Ospina, Marilena Nardi, Teresa Sdralevich, Cristina Sampaio, Marlene Pohle, Firoozeh Mozaffari, Samanta Bartolucci, Silvia Ziche, Liza Donnelly, Margherita Allegri, Anne Derenne/Adene, Elisabetta Decontardi/Deco, Halina Kuznicka, Patriycja Longawa, Rayma, Ana Pili, Maria Centeno, Cintia Bollo, Menekse Cam, Marina Bondarenko, Altan, Dalcio Machado, David Vela, Lucho Rossell, Oguz Gurel, Biratan Porto, Bruno Bozzetto, Mauro Biani, Angel Boligan, Karry, Ares, Omar Zevallos, Jaume Capdevilla/Kap, Gergely Bacsa, Klaus Pitter, Andrea Pecchia, Lido Contemori, Passepartout, Victor Bogorad, Victor Velez/Chubasco, Murat Ahmeti, Marco De Angelis, Luca Bertolotti, Dario Castillejos, Fabio Magnasciutti, Sergio Staino, Cristobal Reinoso/Crist, Mauro Talarico, Omar Turcios, Idigoras & Pachi, Maryam Seifollahi, Yayo, Lucio Trojano, Massimo Bucchi, José Palomo, Alex Falco.
La Mostra è a cura dell’Associazione Culturale Festival Grafico.
Sito Web : www.festivalhumorgrafico.eu
Facebook : festivalhumorgrafico
Ideazione e direzione artistica: Julio Lubetkin
Consulenza artistica: Marilena Nardi
Progetto grafico e impaginazione: Luca Bertolotti
In copertina: illustrazione di Marilena Nardi - Italia
In controcopertina : illustrazione di Doaa Eladl - Egitto
Stampa : Alegraf Stampa S.r.l. – Roma
Un particolare ringraziamento agli autori, a Laura Contemori ed Evelina Eroe per le traduzioni, a Tiziano Marelli per i testi, al Salon Internacional de Humor Grafico de Peru, Lucio Trojano, Marco De Angelis, Lido Contemori, Omar Zevallos.
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la controcopertina di Doaa Eladl |
«Sono partito da un concetto semplice: chi fa del male a una donna, prima ancora che malvagio, è stupido, non ragiona. Perciò l’immagine che mi è venuta in mente è quella del cervello. Ho disegnato due facce, una con un cervello grande, quello della donna, e una con un cervello piccolo, quello dell’uomo. Quando ci si sente inferiori, si prova invidia e rancore, è questo il fulcro della questione, è l’idea semplice che sta dietro al disegno che ho realizzato per la mostra Riso Amaro». Alla domanda “qual è la prima idea che gli è venuta in mente quando
Julio Lubetkin – del Festival Grafico Associazione Culturale e direttore artistico del Festival Internazionale di Humour Grafico – l’ha invitato a disegnare sul tema della violenza sulle donne, risponde per direttissima, da par suo,
Bruno Bozzetto, disegnatore e regista (con il corto Mister Tao vinse nel 1990 l’Orso d’oro al Festival di Berlino), maestro del cinema d’animazione che a 78 anni non smette di incantare con una tecnica di disegno che ha fatto storia.
L’inventore del celeberrimo Signor Rossi – emblema dell’italiano medio alle prese con il malcostume della propria società – a cui Marco Bonfanti ha dedicato il documentario Bozzetto non troppo, presentato all’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, è tra i disegnatori e le disegnatrici di ogni parte del mondo, dall’Africa all’Iran, dall’America all’Europa, che partecipano alla mostra di illustrazioni e di humour grafico, in programma dal 24 novembre al 4 dicembre presso il punto vendita Coop di Roma Eur, per dire Mai + violenza contro le donne, come recita il sottotitolo della mostra. Niente retorica, ma un po’ di humour e graffiante ironia per raccontare in punta di matita la triste realtà della violenza contro le donne. Donne come le altre che il 25 novembre per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne avranno i riflettori puntati addosso. Picchiate, torturate, uccise, spesso davanti ai figli: tante le storie di ordinaria follia, soprattutto tra le mura domestiche, nel Belpaese e nel mondo; e nonostante l’impegno delle associazioni di volontariato, dei Centri Antiviolenza, e un clima sociale di maggiore condanna della violenza rispetto al passato, c’è ancora molto da fare sotto il profilo normativo e dell’assistenza, sul fronte della prevenzione e per sensibilizzare l’opinione pubblica. A questo servono mostre come Riso Amaro, sfidando il rischio di banalizzare un tema così delicato.
«Quando si deve sintetizzare un tema, ad esempio, in un’immagine, si banalizza, si semplifica necessariamente. È vero, però, che più ci perdiamo in ragionamenti tortuosi, più si ingarbuglia una questione – spiega Bozzetto con l’acume che lo caratterizza –. Si sottovaluta la sintesi, il banale, che in realtà parte dal buon senso. Diciamo così: la verità è semplice, siamo noi che la complichiamo». Che cosa c’è di più chiaro, semplice e diretto di due cervelli a confronto o dell’immagine di un uomo chinato, con un fiore in mano, su una donna tanto distrutta da essere quasi senza forma? È questo un disegno, With love, di Marilena Nardi, docente di illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Venezia, vignettista e grafica umoristica che sarà presente alla mostra con alcune opere.
«Si disegna per esprimersi e per cercare di far passare un messaggio. Il disegno può servire a riflettere sul tema trattato, soprattutto se è forte e spinoso come quello della violenza sulle donne. Mi domanda se l’humour può ferire? Se il disegno o la vignetta sono fatti bene, se sono chiari e non si prende di mira la vittima, non si ferisce nessuno, non si può essere fraintesi. Il problema è semmai che stiamo perdendo la capacità di leggere il disegno – commenta Nardi di ritorno da una delle tante rassegne a cui partecipa in Italia e nel mondo –: oggi siamo bombardati di continuo da immagini che passano rapide, mentre per essere capita l’immagine, per coglierne il senso, ha bisogno di un po’ di tempo, di preparazione, di cultura. Una buona vignetta dovrebbe innanzitutto far riflettere. Poi, se può far sorridere si aggiunge un valore in più. Ma quasi sempre è un riso amaro. Come il titolo della mostra...».
A fustigare la meschinità di atti brutali con la leggerezza delle loro opere d’arte, oltre a Bozzetto e Nardi, anche altre firme famose, da Altan a Bucchi, da Liza Donelly (The New Yorker) a Staino, da Crist (Argentina) a Doaa Eladi (Egitto), 62 opere in tutto di 24 paesi, per una mostra dedicata da Unicoop Tirreno al 25 novembre. «È cresciuta col passare del tempo la sensibilità delle nostre Sezioni soci intorno a questa data – dichiara Paolo Bertini, responsabile soci di Unicoop Tirreno –, tante e diverse sono state le iniziative organizzate in tutti i territori. Allora abbiamo pensato di unire le forze e di dare vita a un’unica iniziativa di ampio respiro per contribuire, con il linguaggio semplice e immediato del disegno, a farci riflettere tutti su questo dramma della nostra società. E perché se ne continui c'è il catalogo della mostra, a disposizione delle Sezioni soci di Unicoop Tirreno». Ci ha raccontato l’insegnante dell’Accademia delle Belle Arti che a Scandiano, nell’ambito del FestivLOVE, una bambina chiedeva al suo papà, guardando l’immagine di un uomo che calpestava il corpo di una donna, il perché di quella violenza. Il papà cercava di minimizzare con una spiegazione sbagliata («le sta offrendo un fiore... la donna sta dormendo»), ma la bimba aveva decifrato il messaggio alla perfezione. «Un episodio che mostra bene come i grandi non sappiano o non vogliano vedere e capire, mentre basterebbe soffermarsi un po’ a ragionare», sottolinea Nardi. La mostra a Roma Eur serve proprio a questo.
da TRATTO DISTINTIVO
di
Rita Nannelli
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di Lucio Trojano |