mercoledì 30 agosto 2023

La campagna di Africa di Putin.

Il continente è corteggiato per le sue materie prime, è uno dei terreni privilegiati delle battaglie per il controllo delle sfere d’influenza e i suoi voti all’Onu sono molto ambiti. Mantenere buoni legami è essenziale, scrive Pierre Haski.

 
Espansioni
Africa - Putin
GIO / Mariagrazia Quaranta




La Russia utilizza i canali dei social media per sfruttare il colpo di stato in Niger

Mosca mira ad aumentare l’influenza in Africa, aggiudicandosi contratti lucrosi e ottenendo l’accesso a risorse chiave


Jason Burke Corrispondente dall'Africa

Dom 27 agosto 2023 10:12 BST

Fonte https://www.theguardian.com

I canali dei social media associati allo Stato russo hanno lanciato un grande sforzo per sfruttare il colpo di stato militare del mese scorso in Niger, cercando di rafforzare l’influenza di Mosca nel paese e possibilmente aprire opportunità di intervento.

Mohamed Bazoum, il presidente eletto filo-occidentale , è stato deposto da alti ufficiali dell'esercito il 26 luglio ed è tenuto prigioniero nella sua residenza ufficiale a Niamey. I leader africani hanno minacciato un’azione militare per rovesciare il nuovo regime, ma i sostenitori dell’intervento non sono stati finora in grado di ottenere un sostegno sufficiente.

L'attività focalizzata sul Niger sui canali collegati al gruppo paramilitare Wagner è diminuita drasticamente dopo la morte di Yevgeny Prigozhin , leader di Wagner, in un incidente aereo a nord di Mosca la scorsa settimana, ha rivelato l'analisi di esperti.

Ma i canali Telegram filo-russi più in generale hanno continuato a discutere o diffondere disinformazione sul Niger generalmente agli stessi livelli di prima della morte di Prigozhin, secondo una ricerca di Logically, una società tecnologica che affronta contenuti online potenzialmente dannosi e disinformazione con sede nel Regno Unito, India e NOI.

Prigozhin, che ha guidato una ribellione in Russia a giugno, ha guidato un’offensiva di disinformazione in Africa che ha svolto un ruolo chiave nell’espansione dell’influenza russa in aree strategiche come il Sahel.

I contenuti sul Niger su 45 canali Telegram russi affiliati allo Stato russo o a Wagner sono aumentati del 6,645% nel mese successivo al colpo di stato, suggerendo un vivo interesse da parte di Mosca nello sfruttare lo sconvolgimento.

Logicamente sono stati rilevati solo 11 contenuti relativi al Niger nel mese precedente al colpo di stato e 742 contenuti da allora. La società ha identificato un aumento significativo nella quantità di contenuti che spingono a narrazioni antifrancesi su questi account, anche se ha scoperto che i sentimenti negativi nei confronti di Parigi in Niger, ex colonia francese, erano già diffusi prima del colpo di stato.

La ricerca rafforzerà i timori che la Russia cercherà di ottenere influenza, contratti lucrosi e accesso a risorse chiave in Niger dopo il rovesciamento di Bazoum.

Il rovesciamento di un governo civile da parte dei soldati nel vicino Mali nel 2021 ha segnato un punto di svolta nella battaglia per l’influenza tra la Russia e i paesi occidentali nel Sahel.

Il nuovo regime del Mali concluse rapidamente un accordo con il gruppo Wagner che portò al ritiro delle forze occidentali di stanza lì, in quella che fu vista come una grande vittoria in Africa per Mosca.

La maggior parte degli osservatori è stata colta di sorpresa dal colpo di stato di luglio poiché il Niger era considerato relativamente stabile, con istituzioni democratiche più forti rispetto a molti dei suoi vicini. Il paese è una base chiave per le forze occidentali e il suo esercito è stato un partner degli Stati Uniti e di altri eserciti nella travagliata regione del Sahel.

Non ci sono prove di uno sforzo concertato russo per destabilizzare il governo di Bazoum immediatamente prima del colpo di stato, che gli analisti hanno attribuito a lotte di potere interne.

Tuttavia, il Niger è già stato al centro di campagne di influenza sui social media. A metà febbraio, i social media sono stati inondati da un’ondata di disinformazione quando Bazoum si è recato a Parigi per un incontro con Emmanuel Macron .

Un video ampiamente diffuso su TikTok e Facebook a febbraio presentava falsamente il filmato girato durante un tentativo di colpo di stato nel marzo 2021 a Niamey come un nuovo incidente che comportava spari intorno alla residenza del presidente. Sotto c'erano i post dei contributori che criticavano ferocemente Bazoum e il suo sostegno alla Francia.

Altri filmati sono stati utilizzati allo stesso modo per fuorviare gli spettatori. Bollettini falsi mostravano un attacco francese a un convoglio militare nigerino e contenevano accuse secondo cui le forze francesi stavano segretamente collaborando con gli estremisti islamici.

Esempi simili trovati da Logically nelle ultime settimane includono un post di un canale Telegram russo di “fact-checking” con più di 600.000 abbonati che sosteneva che l’instabilità in Niger e in altre nazioni era fomentata dalle potenze occidentali come conseguenza del loro desiderio di unirsi ai Brics . gruppo di paesi in via di sviluppo, che ha ampiamente sostenuto la Russia dallo scoppio della guerra in Ucraina.

Un secondo post di un media statale russo con più di 360.000 abbonati su Telegram ha amplificato le affermazioni del regime nigerino secondo cui due paesi del blocco regionale Ecowas delle nazioni dell’Africa occidentale erano vicini a lanciare un intervento militare per riportare Bazoum al potere.

“Gli account dei social media si sono spostati abbastanza rapidamente verso il Niger… [con] alcuni seri problemi con filmati attribuiti erroneamente. C’è un vasto pubblico per le narrazioni filo-Cremlino che contraddicono quelle filo-ucraine dei paesi occidentali”, ha affermato Kyle Walter, capo della ricerca presso Logically.

I social media sono stati accusati di aver alimentato una crescente ostilità nei confronti della Francia, che ha portato Parigi a ritirare le sue truppe dal Mali e dalla Repubblica Centrafricana nel 2022 e dal Burkina Faso quest’anno.

Il futuro del gruppo Wagner nel continente rimane incerto. Le reti di società create da Prigozhin hanno avuto molto successo nell'estrarre oro, diamanti, legname pregiato e molto altro dai paesi africani, oltre ad ottenere contratti come mercenari nella Repubblica Centrafricana, Mozambico, Libia e altrove.

"Non è chiaro se ci sarà un'acquisizione totale di Wagner da parte di qualche parte dello stato russo o se Mosca cercherà di utilizzare una costellazione di altri gruppi nel tentativo di mantenere l'influenza che ha conquistato", ha detto Dino Mahtani, un analista indipendente. e osservatore veterano degli affari africani. “C’è stato un aumento del sentimento filo-russo in molti di questi paesi che Mosca vorrà rafforzare”.

Il continuo sforzo da parte di conti legati allo Stato russo di sfruttare lo sconvolgimento suggerisce che il Cremlino cercherà di garantire la continuità assumendo il controllo delle operazioni di influenza, nonché delle reti e degli affari gestiti da Prigozhin.

Diverse pagine Facebook che hanno condiviso le false notizie sui recenti disordini in Niger hanno precedentemente diffuso materiale filo-russo o preso di mira la presenza francese nel Sahel.

Una pagina amplificava false notizie su Facebook e Twitter nell'aprile 2022 che accusavano le truppe francesi di aver commesso atrocità nel Mali centrale e mostrava presunte immagini di una fossa comune scavata a Gossi , vicino a una base militare francese appena riconsegnata all'esercito maliano. .

L’esercito francese ha rivelato di aver utilizzato un drone per filmare quelli che sembravano mercenari russi mentre seppellivano i cadaveri diversi giorni prima.

Anche la CAR ha assunto mercenari russi e si teme che il Burkina Faso possa ora fare lo stesso.

A gennaio, un video animato che mostrava un agente di Wagner che aiutava i paesi dell’Africa occidentale a combattere i soldati francesi zombie ha iniziato a circolare sui social media e sui canali Telegram pro-Cremlino. Secondo l’Atlantic Council , un think tank statunitense che tiene traccia della disinformazione, l’origine del video non è stata identificata ma sembra che sia stato pubblicato per la prima volta su Twitter il 14 gennaio, poi migrato su piattaforme video alternative prima di essere condiviso altrove.

Antony Blinken, il segretario di stato americano, la settimana scorsa ha detto alla BBC che non pensava che la Russia o Wagner avessero istigato il colpo di stato del Niger ma che avevano “cercato di trarne vantaggio”.

Quarantotto ore prima della morte di Prigozhin, il boss di Wagner ha pubblicato il suo primo discorso video da quando aveva guidato una breve ribellione in Russia a giugno, apparendo in una clip – forse girata in Mali – sui canali Telegram affiliati al gruppo Wagner.

Nella clip ha detto che Wagner stava conducendo operazioni di ricognizione e ricerca e “rendendo la Russia ancora più grande in tutti i continenti, e l’Africa ancora più libera”.




Amorim
31 July 2023
Niger
Putin
https://cartoonmovement.com/cartoon/niger



Berend Vonk
10 August 2023
it started with a kiss
coup in Niger Putin Niger

https://cartoonmovement.com/cartoon/it-started-kiss




Emad Hajjaj
30 August 2023
Coups in Africa
Coups in Africa

Coup d'état coup in Niger Coup in Gabon Putin,wagner,africa Shadow Map of Africa russia
https://cartoonmovement.com/cartoon/coups-africa-0



Emad Hajjaj
28 August 2023
African cake split
African cake split

Africa Niger coup cake dictarorship Coup d'état oil Map of Africa
https://cartoonmovement.com/cartoon/african-cake-split


Emad Hajjaj
19 August 2023
Repost : Table of Putin
Repost of my cartoon : Table of Putin
Published in 6th of August, 2023

table Putin Africa  Prigozhin, Putin, Wagner, coup in Niger Africa long table Russia Map of Africa
https://cartoonmovement.com/cartoon/repost-table-putin







L’influenza nefasta della Wagner in Africa
ARTICOLI
Antonella Napoli
26 Giugno 2023
https://www.articolo21.org/2023/06/linfluenza-nefasta-della-wagner-in-africa/
Da tempo l’influenza della Wagner in Africa è in espansione, ma solo oggi tutti scoprono il potenziale nefasto e devastante sul continente africano della rivolta della società di contractors guidato da Yevgeny Prigozhin contro colui che li ha armati: Vladimir Putin.
Nel Sahel, in particolare. attraversando Mauritania, Mali e Burkina Faso, a sud dell’Algeria, già dal 2018 era visibile la presenza russa e palpabile la crescente tensione che avvicinandosi a Niger, Ciad e Nigeria diventava vera e propria allerta. Il proliferare delle azioni dei mercenari schierati dai governi locali per contrastare le attività jihadiste hanno reso la regione più instabile che mai.
La situazione, tra i conflitti in corso nella parte settentrionale e occidentale del continente, compresa la guerra civile in Libia e gli scontri tra militanti tuareg e forze del Mali, è esplosiva.

Dalla seconda metà del 2021 si è fatta più pressante l’azione di contrasto allo jihadismo, soprattutto per l’offensiva delle forze armate del Mali, sostenute dalle milizie russe condannate a più riprese dalla Francia e dai suoi alleati occidentali.
Alla fine del 2021 una dichiarazione con-giunta diffusa dai governi di 16 Stati – tra cui Italia, Germania, Francia, Regno Unito, Spagna, Norvegia, Svezia e Canada – aveva accusato le autorità maliane di aver assoldato il gruppo paramilitare russo, deplorando “con fermezza” lo stazionamento di “truppe mercenarie” nel Paese africano.

Veniva contestata la decisione del governo provvisorio di Bamako di utilizzare gli scarsi fondi pubblici a sua disposizione per pagare combattenti stranieri.

I 16 firmatari di quel documento riservato affermavano di essere a conoscenza del fatto che la Russia stava fornendo “supporto materiale” con l’invio del Gruppo Wagner in Mali ed esortavano Mosca a “tornare a un comportamento responsabile e costruttivo nella regione”.

Con il senno di poi, a fronte dell’invasione dell’Ucraina, appare quasi “ingenuo” l’atteggiamento dellla Francia e degli altri paesi europei coinvolti nella dichiarazione con la quale si stigmatizzava il dispiegamento di mercenari Wagner perché “rischiava di portare ad un aggravamento della situazione dei diritti umani in Mali e minacciava l’accordo per la pace e la riconciliazione” nel Paese lacerato dal conflitto.

L’Unione Europea ha imposto da tempo sanzioni al gruppo Wagner, accusandolo di coinvolgimento in gravi crimini di guerra .

Il gruppo è stato identificato per la prima volta nel 2014 quando sosteneva i separatisti filo-russi nel conflitto nell’Ucraina orientale e da allora è stato coinvolto in diversi altri Paesi tra cui Siria, Mozambico, Sudan, Libia e Repubblica Centrafricana.

Ma Mosca aveva sempre negato qualsiasi legame con il gruppo.
Il gruppo Wagner deve gran parte della sua espansione agli investimenti russi in Africa.
Negli anni la società di contractors ha ampliato  esponenzialmente il suo raggio di azione in alcune aree del continente africano, in particolare Libia, Repubblica Centrafricana, Mali e Sudan.

Il gruppo fornisce prevalentemente servizi di combattimento, ma ha anche acquisito una reputazione di abile “stratega” per l’efficacia delle tattiche mediatiche che hanno rafforzato l’influenza  della Russia nel continente.

Diversi Stati africani ora collaborano a stretto contatto con Wagner per il supporto e l’addestramento militare nei propri paesi.
La società russa ha garantito, almeno negli ultimi cinque anni,  armi, mercenari e altro sostegno a una mezza dozzina di governi autoritari (per lo più guidati dai militari) che “soffrono” per  l’isolamento delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale.

La Wagner, come altre società militari private – dalla Executive Outcomes del Sudafrica olla statunitense Blackwater – complicano gli sforzi di attori impegnati nei tentativi di pacificazione per stabilizzare paesi in conflitto.

Il gruppo paramilitare porta sui terreni in cui opera non solo soldati privati, ma agenti di intelligence, specialisti minerari e commerciali e persino addetti ai social media, il tutto per aumentare influenza e profitti per se stesso e per il Cremlino.
L’effetto in Africa è stato quello di rafforzare i governi che li hanno assoldati con la forza piuttosto che con la democrazia e la giustizia, favorire la corruzione rispetto alla trasparenza, depauperare piuttosto che sostenere le entrate delle imprese locali e del governo.
Il fine prioritario, mantenere in piedi il più possibile i regimi autoritari dipendenti dalla presenza di Wagner.
La Repubblica Centrafricana è l’esempio plastico di questa strategia.
Wagner ha inviato el 2017 “istruttori militari” nel Paese che si sono trasformati in guardie di sicurezza per il presidente Faustin-Archange Touadera e poi in una forza di combattimento che ora è “uno degli agenti dominanti della violenza politica in Centrafrica”, come evidenzia ACLED, l’osservatorio che monitora le violenze e gli attacchi nel Paese.

Lo stato paga i servizi di Wagner con concessioni per estrarre diamanti, oro e altri minerali preziosi.

Le società legate a Wagner hanno acquisito nel tempo il controllo della principale miniera della regione e non solo. Ha accesso indiscriminato al legname di alto valore delle foreste del bacino del fiume Congo,.

A nulla sono valse le proteste di alcuni imprenditori a Bangui, capitale centrafricana, che hanno denunciato all’USIP, l’autorità governativa di pertinenza, che la Wagner sta rilevando settori dell’economia e produttivi – cacao, caffè, zucchero, alcol e trasporti – sfolando le imprese locali e deviando i redditi dagli africani alla Russia.

In Sudan, altro paese in cui Wagner opera da anni, il gruppo ha collaborato prima con il dittatore Omar Al-Bashir e poi con i generali che ne hanno determinato la caduta con un golpe, fornendo consiglieri ed equipaggiamento per il controllo delle rivolte contro il movimento democratico che si oppone alla Giunta militare al potere che dal 15 aprile, a causa dello sfaldamento dei rapporti tra il presidente Abdel al-Fattah Burhan e il suo vice, Mohabed Ahmadan Dagalo, ha scatenato una guerra che ha già causato migliaia di morti.

Le autorità sudanesi hanno concesso alla Wagner i diritti per raffinare l’oro nella regione del Darfur ed esportarlo  “non tassato dal governo”, secondo l’OrganedCrime and Corruption Reporting Project.

I combattenti portati in Sudan dalla Wagner per sostenere l’esercito al potere secondo esperti di diritti umani delle Nazioni Unite sono implicati in “persistenti e allarmanti esecuzioni sommarie, fosse comuni, atti di tortura, stupro e violenza sessuale, saccheggi, detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate”.
E la situazione, con una leadership ormai fuori controllo e senza una guida politica, non può che peggiorare.




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lunedì 28 agosto 2023

World humor awards: due ospiti d'eccezione



SALSOMAGGIORE


World humor awards: due ospiti d'eccezione

 di Mattia Dallaturca 22 Agosto 2023

Due ospiti speciali per l’ottava edizione di «World humor awards» a tema biodiversità, che avrà sede a Salsomaggiore con la premiazione conclusiva il 2 settembre nella sala Mainardi del palazzo dei congressi.

Si tratta del fumettista umoristico Roberto Totaro e del caricaturista francese Jean Mulatier.

Il primo, originario di Belluno, si è distinto per aver collaborato diversi anni con «Vaillant», uno dei più importanti editori francesi per ragazzi, per il quale ha curato il settimanale «Pif Gadget», realizzando centinaia di tavole di personaggi diventati famosi in tutta la Francia. Dopo la chiusura del settimanale, nel 1992 Totaro pubblica la serie de «I tecnocratici» sul giornale satirico «Comix», riscuotendo grande successo.



Su «Comix – Il giornale dei fumetti», Totaro inventa anche la serie «I grandi appuntamenti scientifici di Piero Angela» e la sua serie di maggior successo: «Nirvana». Nel maggio 1997 esce la prima raccolta in volume di strip dal titolo «Nirvana – 120 storie zen» che ha vinto la Palma d’oro al 50º Salone Internazionale dell’Umorismo di Bordighera come miglior libro di letteratura umoristica illustrata dell’anno. L’ultimo libro pubblicato da Totaro è «L’uomo della strada», edito da Comix nel 2015.

Jean Mulatier, invece, si è specializzato nel campo della caricatura, alla quale si è dedicato fin dalla giovane età: a cinque anni ha realizzato la prima caricatura di se stesso. Ancora studente, pubblica sulla rivista «Pilote» la serie di caricature iperrealistiche «Les grandes gueles» che invadono la stampa nazionale e internazionale. I suoi ritratti caricati sono stati spesso considerati feroci nelle loro esagerazioni. Come la caricatura di Leonid Breznev pubblicata nell’aprile 1978 sullo Stern che è stata all’origine di un incidente tra il primo segretario sovietico e il portavoce della stampa tedesca. Mulatier, dal 2005, insegna la tecnica della caricatura, vignette e fumetti alla scuola Emile-Cohl di Lione.

By Gazzetta di Parma 



L’ottava edizione dei WHA a Salsomaggiore Terme

Dopo un paio d’anni itineranti, ospitati nei castelli, prima a Bardi e poi nella Rocca Sanvitale di Fontanellato, i World Humor Awards ritornano a Salsomaggiore Terme.

Questa volta è la Sala Mainardi ad ospitare sia la mostra che la premiazione. Sempre nel Palazzo dei Congressi. E’ particolarmente stimolante la coabitazione con la grande mostra dedicata al centenario delle Terme e ai 150 anni di Galileo Chini che si sviluppa nell’adiacente Salone Moresco e nella Taverna Rossa.

In linea con le precedenti edizioni la partecipazione al concorso. Oltre duecento autori, da settanta paesi del mondo, hanno inviato i disegni nelle due sezioni cartoon e caricatura.

Come sempre, per la qualità delle opere in competizione, molto laborioso il compito della giuria per formulare la classifica finale.

Con il tema “la biodiversità” per la sezione cartoon, anche quest’anno la rassegna mantiene l’attenzione sulla sostenibilità, soprattutto ambientale, e grazie al diverso punto di vista di tanti autori internazionali continua il confronto umoristico su temi di interesse planetario.

Ispirati al tema del concorso quindi la visita al Giardino Botanico Gavinell e di seguito il pranzo nel ristorante interno alla struttura per apprezzare i prodotti della gastronomia locale.

Per la sezione caricatura abbiamo riproposto i sei personaggi in cerca d’autore. I lavori presentati erano in maggioranza incentrati sui personaggi più legati all’attualità come Re Carlo e Mbappè, ma la giuria ha deciso di premiare un’eccellente caricatura della Rampling, un soggetto particolarmente impegnativo, e forse per questo scelto da pochi.

By World Humor Awards

sabato 26 agosto 2023

Caso Prigozhin

 Il capo della milizia Wagner Evgeny Prigozhin è morto. L'uomo che a fine giugno aveva marciato verso Mosca con i carri armati figura tra i 10 passeggeri di un aereo precipitato a nord della capitale russa. Non ci sarebbero sopravvissuti.

23 agosto 2023 



Paolo Lombardi
23 August 2023
Prigozhin pulled down
https://cartoonmovement.com/cartoon/prigozhin-pulled-down

venerdì 18 agosto 2023

47 Campionato Italiano della Bugia : i premiati

 By labugia.it

LE PIASTRE (Pistoia) sabato 5agosto 2023

È Luca Garonzi il disegnatore piu bugiardo d’Italia e Luka Lagator il migliore del mondo. 


Grafica italiana


Bugiardino d’oro, Luca Garonzi

Il veronese Luca Garonzi ha trionfato nella sezione italiana che come tema aveva “le Bugie tra i fornelli”. Lui l’ha risolta con la tenera vignetta di un giovane che per amore si finge cuoco anche se ha ordinato tutta la cena su Just it.


La seconda edizione del premio intitolato a Luca Boschi per la striscia più bugiarda se l’è aggiudicato Gianlorenzo Ingrami con il cuoco che, mentre i cannibali lo stanno cuocendo per mangiarselo, non rinuncia a dar loro consigli su quali spezie aggiungere cucinare bene un uomo.


Al secondo posto Mario Magnatti di Roma



Al terzo posto Sergio Tessarolo di Bassano del Grappa.


Grafica internazionale


Bugiardino d’oro internazionale, Luka Lagator (Montenegro).

E’ un montenegrino e si chiama Luka Lagator il disegnatore più bugiardo la mondo. Ha vinto la 47esima edizione del Campionato italiano (e mondiale) della Bugia, che per il resto del mondo aveva come tema “Come può la pace vincere sulla guerra”? E lui l’ha declinato disegnando un cannone multirazzi che invece di proiettili spara baguette.


Bugiardino di argento internazionale, Alexander Shmidt (Russia).



Bugiardino di Bronzo internazionale, Benjamin Aleali (Iran)


Altri premi e segnalazioni


Autore Segnalato, Mehmet Zeber (Turchia).



Autore Segnalato, Hamid Soufi (Iran).


Autore segnalato, Alexander Dubovskyi (Ucraina)

Premio fantasia Graziano Pisaneschi “Cafiero”, Alessio Atrei.



Premio Qualità Graziano Gavazzi “Mace”, Enrico Biondi.


venerdì 11 agosto 2023

Michela Murgia 1972 - 2023.

 

Ad una grande scrittrice

Che la terra ti sia lieve ...

GIO / Mariagrazia Quaranta


“Non ho paura di morire. Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite. Ho fatto cose che la stragrande maggioranza delle persone non fa in una vita intera. Cose che non sapevo neppure di desiderare.

Ho ricordi preziosi.

Ricordatemi come vi pare. Non ho mai pensato di mostrarmi diversa da come sono per compiacere qualcuno. Anche a quelli che mi odiano credo di essere stata utile, per autodefinirsi. Me ne andrò piena di ricordi. Mi ritengo molto fortunata. Ho incontrato un sacco di persone meravigliose. Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai”.

Michela Murgia 

giovedì 10 agosto 2023

The European Cartoon Award announces its 2023 Shortlist

 



The best editorial cartoons of the year: The

European Cartoon Award announces its 2023

Shortlist

For immediate release

Media contact: Emanuele Del Rosso, emanuele@europeanpressprize.com


Amsterdam, NL (August 10, 2023): The European Press Prize and

Studio Europa Maastricht, founders of the European Cartoon Award,

proudly announce the 16 Nominees of the 2023 edition of the

contest. This year’s Shortlist includes cartoons selected among over

400 entries from more than 25 countries.


Sixteen nominated cartoons

The works of the 16 finalists were selected from over 400 entries coming from more

than 25 countries, European and beyond, by a Jury composed of award-winning

cartoonists, journalists, and experts.


Niels Bo Bojesen, Danish cartoonist and Chair of the Panel of Judges:

“During the lengthy process of selection, it has been rewarding to witness

the variety and mastery of the many submissions, ranging from sheer

poetry to stark and striking statements - and anything in between. As

always it is difficult - and sometimes painful - to have to choose from an

even field, but recognising the shared capacity of the members of the Jury, I

am confident we have been able to help shine a light on the high level of

current European editorial cartooning.”


Here is the list of the 16 Nominees the finalist cartoons belong to:

Angel Boligán (Mexico), António Antunes (Portugal), Ben Jennings (United

Kingdom), Cláudio Antônio Gomes (Brazil), Cristina Sampaio (Portugal), Emad

Hajjaj (Jordan), Harry Burton (Ireland), Marco De Angelis (Italy), Marilena Nardi

(Italy), Mihai Gabriel Boboc (Romania), Patrick Chappatte (Switzerland), Plop &

KanKr (France), Raimundo Rucke Souza (Brazil), Sinisa Pismestrovic (Austria),

Tjeerd Royaards (The Netherlands), Víctor Solís (Mexico).

Emanuele Del Rosso, Deputy Director of the ECA:

“The 16 finalists, and in general the entire Longlist, show us so clearly that

editorial cartoons are like an antibody that helps us keep our society healthy.

Cartoonists point to all the problems, the pathogen agents, that attack our

democracies. They point them out to us and, hopefully, help us deal with such

issues. I am very proud of being part of the ECA, because we help cartoonists

doing their precious job.”


ECA2023_Angel Boligán (Sciences Humaines).





ECA2023_ Antônio Antunes (EXPRESS).



ECA2023_Ben Jennings (The Economist).


ECA2023_Cláudio Antônio Gomes (MUNDIARIO).

ECA2023_Cristina Sampaio (Público).



ECA2023_Emad Hajjaj (Cartoon Movement).


ECA2023_Harry Burton (Irish Examiner).


ECA2023_Marco De Angelis (Buduàr).


ECA2023_Marilena Nardi (Domani).



ECA2023_Mihai Gabriel Boboc (FirstNews.ro).



ECA2023_Patrick Chappatte (Der Spiegel).



ECA2023_Plop & KanKr (Le Monde).


ECA2023_Raimundo Rucke Souza (Cartoon Movement).


ECA2023_Sinisa Pismestrovic (Kleine Zeitung).



ECA2023_Tjeerd Royaards (Trouw).



ECA2023_Víctor Solís (EFEVerde).



The 2023 Panel of Judges

The jury for the 2023 edition consists of: the winner of the European Cartoon

Award 2022 Carlos Fuentes, from Cuba, Danish cartoonist Niels Bo Bojesen (Chair),

Dutch cartoonist Jip van den Toorn, French journalist Catherine André, and French

cartoonist and President of Cartooning for Peace Patrick Lamassoure.

Before narrowing down to the 16 Nominees, the ECA 2023 jury selected a Longlist of 40

cartoons, listed below.

The Award Ceremony in The Hague

The Winners of the ECA 2023 will be announced on September 14, at the Beeld & Geluid

museum in The Hague. The Ceremony will be part of the first edition of the ECA

‘Cartoons Day’, a one-day event entirely dedicated to editorial cartoons.

From the early afternoon until the late evening, experts, activists, artists and cartoonists

will sit together in the rooms of the Beeld & Geluid Museum of The Hague for

workshops and panels, book presentations and talks. They will connect with their

audience, draw their cartoons, and teach the subtle art of editorial cartoons.

After 18.30, when all the afternoon activities will finish, the Award Ceremony will begin,

and this year’s Judges will present the Winner, Runners-up and Honourable Mentions on

stage.

After the Award Ceremony, an exhibition showcasing the 40 longlisted works of the ECA

2023 will be inaugurated in the main hall and entrance of the museum. The exhibition

can be seen until 3 December 2023.

Registrations for the event are open, at this link: https://www.eventbrite.nl/e/eca-

cartoons-day-2023-award-ceremony-exhibition-opening-tickets-630038300517


THE ECA 2023 SHORTLIST AND LONGLIST


ECA 2023 Shortlist:

Angel Boligán (Mexico), António Antunes (Portugal), Ben Jennings (United

Kingdom), Cláudio Antônio Gomes (Brazil), Cristina Sampaio (Portugal), Emad

Hajjaj (Jordan), Harry Burton (Ireland), Marco De Angelis (Italy), Marilena Nardi

(Italy), Mihai Gabriel Boboc (Romania), Patrick Chappatte (Switzerland), Plop &

KanKr (France), Raimundo Rucke Souza (Brazil), Sinisa Pismestrovic (Austria),

Tjeerd Royaards (The Netherlands), Víctor Solís (Mexico).


ECA 2023 Longlist:

Apart from the shortlisted cartoonists above, the Longlist includes:

Ahmad Rahma (Turkey), Darko Drljevic (Montenegro), Gabriele Corvi (Italy), Gatis

Šļūka (Latvia), Hajo De Reijger (The Netherlands), Khalid Cherradi (Morocco), Luc

Vernimmen (Belgium), Maarten Wolterink (The Netherlands), Max Murashko

(Ukraine), Michael Kountouris (Greece), Muzaffar Yulchiboev (Uzbekistan), Nahid

Maghsoudi (Iran), Oleksiy Kustovsky (Ukraine), Osama Hajjaj (Jordan), Paolo

Lombardi (Italy), Pawel Kuczynski (Poland), Petar Pismestrovic (Austria), Philippe

Baumann (Switzerland), Sanaz Bagheri (The Netherlands), Silvan Wegmann

(Switzerland), Silvano Mello (Brazil), Stellina Chen (Taiwan), Thiago Lucas (Brazil),

Vladimir Kazanevsky (Ukraine).


About the European Cartoon Award

The European Cartoon Award was founded by the European Press Prize and Studio Europa Maastricht

in 2019 – the year in which the New York Times decided to stop running editorial cartoons altogether.

We award courage and quality in the field of cartooning and foster conversation on the topic of

Europe.

Quality journalism is of vital importance to healthy democracies – and cartoonists play a crucial role

in this system of checks and balances. Their creations are the hallmark of an open society: often just a

single image, they hold up a mirror, make change negotiable and induce public debate.

Cartoons are an important part of an open debate, of questioning both old ideas and introducing new

ones. Yet, more than any other form of journalism, cartoons are feeling the strain of the shrinking

space for freedom of expression.

To encourage cartoonists to continue their essential task, we have launched the European Cartoon

Award, worth €10,000.


For the full list of longlisted and shortlisted cartoons, visit

www.europeanpressprize.com/the-best-editorial-cartoons-of-the-year-the-european-

cartoon-award-announces-its-2023-shortlist

For information on the ECA, visit www.europeancartoonaward.com

For inquiries about the European Cartoon Award event in The Hague, contact

emanuele@europeanpressprize.com


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28 anni di carriera: dal 19 novembre 1995 al 30 maggio 2023, l’esordio in A e l’ultima in B col Parma (attraversando Juventus, PSG e Nazionale Italiana)

GRAZIE GIGI! 

SI RITIRA IL PIÙ FORTE DI TUTTI (1)

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©Arcangelo Carrera 





**** ⚽ Con un post affidato ai suoi canali social #GigiBuffon ha ufficializzato il suo addio addio al calcio: "Finisce qua. Mi hai dato tutto. Ti ho dato tutto. Abbiamo vinto insieme", scrive il portiere. ****



E’ il 19 novembre 1995 quando il mondo del calcio conosce per la prima volta Gianluigi Buffon. E’ lo stadio Ennio Tardini ad abbracciarlo, il Parma sfida il Milan. E’ la sua prima partita fra i professionisti, l’esordio assoluto in Serie A, il debutto di un futuro grande campione del calcio italiano e mondiale. Da quel giorno, Gigi è diventato Gigione, poi ha messo le ali di Superman, ma rimarrà per sempre Buffon.

Un Uomo, un Campione, un Capitano. Questo è Gigi Buffon, per il Parma e per Parma.

Dal 19 novembre 1995 al 30 maggio 2023, dal Milan al Cagliari, dalla prima all’ultima: 28 anni (attraversando Juventus, PSG e Nazionale Italiana) e 23.633 minuti con la maglia crociata addosso di una Storia senza fine. 265 presenze, la vittoria della Coppa Uefa, della Supercoppa Italiana e della Coppa Italia, uno Scudetto sfiorato e la prima volta in Champions League con i nostri colori: numeri e vittorie che rappresentano solo una parte della grandezza di Gigi Buffon. L’altra, il campione fuori dal campo, è incommensurabile.

E’ una Storia senza fine, perché Gigi Buffon ha deciso di spostare il campo un po’ più in là, di lasciare spazio a nuove emozioni. Da oggi comincerà una nuova vita, una nuova Storia, una nuova Magia, con Gigi che porterà Parma nel cuore, dentro di sé, per sempre.

Ed è così che riassume, con queste parole, la sua Storia: “28 anni di carriera mi sembra un risultato incredibile, quasi impensabile, soprattutto per la continuità di rendimento dimostrata in quasi tre decenni. Questo, secondo me, è l’aspetto che più determina il valore di una carriera sportiva, in questo caso la mia. Ci ho messo così tanta passione, dedizione, entusiasmo e allegria che a guardarmi indietro, posso dire che sono veramente volati. Sì, questi 28 anni – con queste due date (19 novembre 1995 e 30 maggio 2023, l’esordio in A e l’ultima in B) – sono la mia storia calcistica e la mia storia sportiva. Ma anche la storia di chi, con il tifo, con le lacrime e con l’amore, in questi 28 anni mi ha sostenuto. Voglio anche ringraziare Parma e la sua gente perché veramente mi ha fatto sentire tanto amato, anche in questi due anni: il Presidente Kyle Krause – una delle persone migliori che ho conosciuto nel mondo del calcio – e i direttori della Società, ché mi avevano chiesto immediatamente di ricoprire un ruolo manageriale nel Gruppo“.

“Oggi rendiamo onore al ritiro del leggendario portiere Gigi Buffon” ha dichiarato il Presidente del Parma Calcio, Kyle Krause. “Nel corso della sua illustre carriera, che non ha eguali, Gigi ha dimostrato un’abilità senza pari, una determinazione implacabile e una passione incrollabile dentro e fuori dal campo. Il Parma Calcio porge le sue più sentite congratulazioni a un vero campione e amico. Gli saremo sempre grati per il suo contributo vitale alla grande storia di questo Club e della nostra comunità. Il Parma Calcio sarà sempre la sua casa. Forza Parma“.
Fonte  Gazzetta di Parma