via Bellerio, bel sit o isola del tesoro
martedì 3 aprile 2012
PORTOS / Franco Portinari
il cerchio magico e il Leghista stregone
Marilena Nardi
TRASFORMISMI
Belsito inguaia la Lega. L'accusa di appropriazione indebita dei rimborsi elettorali investe anche Bossi e famiglia. I fedelissimi si stringono intorno al capo ma già si sentono alcuni scricchiolii tipici del "si salvi chi può".
Gianfranco Uber
Nuovi grattacapi per la Lega.DOPO SCAJOLA, ANCHE LA CASA DI BOSSI RISTRUTTURATA “A SUA INSAPUTA”…!
PORTOS / Franco Portinari
Lega
Lele Corvi per il Corriere
U.BOSS
Rocco Grieco
LEGA DA BERE
Rocco Grieco
I nuovi manifesti elettorali della Lega
Luigi Alfieri
Famiglia
Bossi ha eruttato un grugnito
quando si è saputa la notizia
che il suo tesoriere , Belsito,
(in nome dell’antica amicizia),
prese un po’ di soldi del Partito
e li distolse, con molta perizia,
per sostenere il giocondo dito
che Bossi usa con molta dovizia.
Soldi per sostenere la famiglia
del Capo, fondatore della Lega,
forse per comperargli la pastiglia
oppure qualche cura della strega.Purtroppo costa cara la famiglia
che d’una trota vuol far … una triglia !
Vox
3 aprile 2012
"S.R.Q.P." - Sono Ramarri Questi Padani
04/04/2012
Nicola Bucci "Bucnic"
Anonimi Benefattori...
Pietro Vanessi Una Vignetta di PV
mariobochicchio
VAURO
tesoro mio
fabio magnasciutti
ghe pensi muuu
fabio magnasciutti
Giannelli http://www.corriere.it/
Boss
CeciGian
Marco Gavagnin
GAVA http://gavavenezia.blogspot.com/
I galli
Makkox
Tesoriere di famiglia Marco Vukic
Tiziano Riverso |
Tiziano Riverso |
Toponomastica padana
Paride Puglia
Paride Puglia
Interessante l'articolo di Camon datato 18 marzo!!
...ben 15 giorni prima!
Le colpe della Lega
Quotidiani locali del Gruppo Espresso-Repubblica 18 marzo 2012Siamo chiusi a tenaglia dalle notizie (non ancora condanne, e neanche questo articolo lo è) di corruzione al vertice di partiti di destra, di sinistra e di centro. Non si salva niente. Chi vota da una parte non può dire: “La prossima volta voterò dall’altra”, perché dall’altra parte è la stessa cosa. Tutti i partiti nascondono segreti immondi. Il principale è questo: ricevono denaro dallo Stato come rimborso delle spese elettorali, molto di più delle spese stesse (circa il quadruplo). È denaro nostro, quindi sottratto a noi, che diventa denaro di nessuno, quindi chi può se lo prende e lo usa per suoi fini personali: case, ville, barche. In questo momento è reo confesso il tesoriere di un partito di centro-sinistra, il segretario del suo partito lo definisce “un ladro”, lui risponde “se parlo ti distruggo”. Ogni sera questo tesoriere appare in tv e minaccia. Noi ci domandiamo: perché non è in prigione? Chiunque di noi, se avesse rubato una quindicina di milioni di euro, sarebbe dietro le sbarre, e la figlioletta non verrebbe neanche a portargli le arance per la vergogna.
La corruzione a destra, a sinistra e al centro è una vecchia storia, ci abbiamo fatto il callo. Perciò sui giornali occupa uno spazio maggiore l’accusa (non ancora condanna) che ruota intorno alla Lega. Da un giornale di ieri, per tradizione refrattario al gossip, prendo le parole di un testimone: “… Per montare affari in Lombardia bisognava passare per il tale e il tal’altro, i quali dirigevano gli imprenditori dal sottoscritto”. Il sottoscritto è socio e cognato di un uomo politico già arrestato per tangenti, i due sono considerati “mazzieri del sistema di tangenti che ruota intorno alla Lega”. La notizia, dice il giornale, fornisce “uno spaccato impressionante del sistema di corruzione che, così come fotografato dalle carte, sembra non essere cambiato di una virgola rispetto a Tangentopoli”. Il fatto è clamoroso perché tocca la Lega. La Lega era nata per essere diversa, per non-rubare e punire chi rubava: era nata contro la grande “ladrona”, la nostra capitale. Che succede alla Lega? Semplice: non è più quella. E lo diciamo a prescindere dalla verità o meno delle attuali accuse. Nella Lega (ho amici leghisti, e scrivo queste cose con dispiacere) non c’è più onestà personale, famigliare, politica, amministrativa, programmatica. Non è onesta la famiglia di Bossi, con quel figlio bocciato due volte alla Maturità ed eletto consigliere della Lombardia, 12mila euro al mese, e quel parente meccanico spedito al Parlamento europeo. Non è onesta la minaccia della secessione, un’offa gettata in bocca a un elettorato che ha fame di una rivoluzione che non esiste. Non è onesto il rapporto con la sinistra e con la destra, che sono le ali tra cui la Lega sbanda seguendo ogni volta il proprio tornaconto. Non è onesta la sua attività legislativa, è scandaloso che un suo alto rappresentante scriva di suo pugno questa legge elettorale incostituzionale e antidemocratica, e poi sghignazzando la definisca “una porcata”. Non è onesto il federalismo pensato come una vendetta del nord contro il sud, mentre se si fa dev’essere una reimpostazione della nazione per il bene di tutti. Non è onesto il suo atteggiamento verso la mafia, sentita come un male che Dio manda per punire il sud, e dunque se ne occupi il sud. Non è onesto nemmeno tenere il leader che ha, che nelle condizioni in cui si trova (se parla non capiamo, se cammina dev’essere sorretto) dovrebbe stare a casa, aiutato da una badante. È una proposta politicamente scorretta? Prendiamola ad interim, per qualche anno, nell’interesse di tutti, anche della Lega. Sono tanti i mali o colpe o peccati della Lega. Vuol dare un segnale, eliminarne uno o due? Parta dal capo, che non può fare il capo e dev’essere sostituito. E dal figlio del capo: bocciato due volte alla maturità faccia il precario, come i suoi compagni promossi al primo colpo. Imparerà un sacco di cose, che non sa.
Ferdinando Camon
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