venerdì 14 luglio 2023

53° Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera: i vincitori

 53° Salone Internazionale dell'Umorismo di Bordighera

22 GIUGNO>23 LUGLIO 2023

Ex Chiesa Anglicana, Bordighera


𝐓𝐫𝐨𝐟𝐞𝐨 𝐝𝐢 𝐏𝐚𝐥𝐦𝐚 𝐝'𝐎𝐫𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑 🏆🌊

✏𝐇𝐀𝐋𝐈𝐓 𝐊𝐔𝐑𝐓𝐔𝐋𝐌𝐔𝐒 𝐀𝐘𝐓𝐎𝐒𝐋𝐔 Turchia

Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"



🏆🌊𝐃𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝'𝐎𝐫𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑
✏𝐆𝐈𝐎 𝐐𝐔𝐀𝐑𝐀𝐍𝐓𝐀 Italia
Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"


🏆🌊𝐃𝐚𝐭𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐝'𝐀𝐫𝐠𝐞𝐧𝐭𝐨 𝟐𝟎𝟐𝟑
✏𝐋𝐔𝐂 𝐕𝐄𝐑𝐍𝐈𝐌𝐌𝐄𝐍 Belgio
Tema: "𝐌𝐀𝐑𝐄"


Le dodici Menzioni Speciali:

giovedì 13 luglio 2023

Milan Kundera 1929 - 2023

 


Milan Kundera, l’immortel

Ramsés (Cuba)

Milan Kundera, romancier tchécoslovaque naturalisé français, s’est éteint à Paris ce 11 juillet, à l’âge de 94 ans.  Marqué par la répression du Printemps de Prague (1968), il s’exile en France en 1975 après avoir été exclu du Parti communiste en raison de sa dissidence et déchu de sa nationalité en 1979 (elle lui sera restituée en 2019). Le français est devenu « sa seconde langue maternelle » dans laquelle il a écrit ses dernières oeuvres. Esprit libre, témoin de son temps, souvent cité pour le prix Nobel de littérature, ses romans* sont traduits dans le monde entier.

*parmi eux : La plaisanterie, La vie est ailleurs, Risibles Amours, La Valse aux Adieux, L’insoutenable légèreté de l’être, L’immortalité, La lenteur, L’ignorance…

https://www.lemonde.fr/blog/cartooningforpeace/2023/07/13/milan-kundera-limmortel/



LA SOSTENIBILE RICERCA DELLA LIBERTA'

Ieri è mancato alla bella età di 94 anni il famoso scrittore Milan Kundera.
Diventato famoso negli anni '80 con il suo romanzo "L'insostenibile leggerezza dell'essere".
Dice la Repubblica "Raccontò la libertà di pensiero e artistica contro ogni regime e imposizione. Visse da esule, scelse il silenzio e lasciò che a parlare fossero soltanto i suoi romanzi".
Gianfranco Uber

È morto oggi, a Parigi, 11 luglio 2023, Milan Kundera, uno scrittore, poeta, saggista e drammaturgo francese di origine cecoslovacca ed etnia ceca. La sua opera più nota è il romanzo "L'insostenibile leggerezza dell'essere".
Carrera Arcangelo


Milan Kundera ( 1929-2023 ).
Schizzo inedito del 1999.
#fabiosironiportraits #milankundera


Marian Kamensky
12 July 2023
BEARABLE LIGHTNESS OF BEING Milan Kundera
https://cartoonmovement.com/cartoon/bearable-lightness-being-milan-kundera



Milan Kundera 
Massimo Jatosti


Milan Kundera
"Come puoi vivere senza conoscere Palermo?", L'Insostenibile leggerezza dell'essere.
Gianni Allegra












È morto a Parigi, all'età di 94 anni, lo scrittore Milan Kundera, prolifico autore di romanzi, poesie, saggi e spettacoli teatrali. Nato il 1° aprile 1929 a Brno, nell'allora Cecoslovacchia, aveva trovato in Francia una seconda patria. Il padre, Ludvík Kundera, era un noto pianista e direttore dell'Accademia musicale locale, e infatti anche il giovane Milan studia inizialmente musica, passando però poi a studiare letteratura all'Università Carolina di Praga e ancora trasferendosi alla Scuola di cinema FAMU. Nel 1948 s'iscrive al Partito comunista, ma ne fu espulso poco dopo per le sue critiche alle politiche di Stalin, salvo poi essere riammesso alla fine degli anni Cinquanta; dopo delle poesie giovanili, nel 1967 debuttò con Lo scherzo, una denuncia della repressione stalinista, e l'anno dopo sostenne la Primavera di Praga, ritornando su questi temi politici con la raccolta di racconti Amori ridicoli.

Divenuto un punto di riferimento politico oltre che letterario, nel 1975 si trasferisce in Francia, dove insegna all'università di Rennes e poi di Parigi, dove trascorre per il resto della vita assieme alla moglie Vera Hrabanková. Dopo la pubblicazione nel 1978 de Il libro del riso e dell'oblio, ennesima opera molto critica nei confronti del comunismo oscurantista del suo paese, gli viene tolta la cittadinanza ceca (nel 1981 il presidente Mitterand gli concede quella francese) e i suoi libri vengono proibiti in patria. Da lì concentra la sua attività in Francia, che raggiunge il suo culmine nel 1984 con L’insostenibile leggerezza dell’essere: sempre partendo dalle riflessioni sul fallimento della Primavera di Praga, questo libro divenuto manifesto generazionale racconta delle aspirazioni personali e delle pulsioni più intime che non riescono mai a liberarsi fino in fondo dai condizionamenti esteriori, soprattutto sociali e politici, che li frustrano.

Lontano da ogni velleità di diventare un punto di riferimento carismatico, Milan Kundera fu critico anche nei confronti dell'impostazione frenetica e vanitosa della società occidentale, come si può leggere anche in una sua altra grande opera,La lentezza, pubblicata nel 1995. Il suo ultimo libro, La festa dell'insignificanza (uscito nel 2013 in anteprima mondiale per Adelphi, suo editore italiano di riferimento da sempre) è una riflessione profonda sulle contraddizioni dell'esistenza ma affrontato con una successione di arguzie ironiche. Inclassificabile, indomito, anche contraddittorio, dallo stile pensoso e allo stesso tempo fulminante e tagliente, Kundera è stato uno degli ultimi grandi narratori dell'epoca ideologica crollata su sé stessa che è stato il Novecento: più volte candidato al Nobel, non ha mai ricevuto il prestigioso riconoscimento, ma forse anche questo è stato coerente con la sua figura sempre restia alle celebrazioni e ai valori di facciata.




lunedì 10 luglio 2023

Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel


Douce France

#france #vivelafrance #Nahel #thecartoonmovement #cartooningforpeace #courrierinternational #Repubblica #LEMONDE #cartoons

Marco De Angelis



 Disordini, saccheggi, incendi: la Francia dopo la morte di Nahel

1.300 arresti in Francia dopo la quarta notte di disordini, innescati dalla morte del 17enne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco esploso da un'agente di Polizia a Nanterre.  

Nahel è morto il 26 giugno dopo essere stato colpito a bruciapelo mentre cercava di eludere un controllo stradale: non era in possesso della patente, che in Francia è possibile conseguire solo dai 18 anni in poi.

La sua uccisione ha sollevato preoccupazioni sul razzismo (Nahel aveva origini nordafricane, ma è cittadino francese) e sulla polizia. Scontri e rivolte sono avvenuti nelle banlieues i sobborghi poveri) delle città francesi, con decine di arresti e a danni stimati in oltre 100 milioni di euro.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha definito la morte di Nahel "inspiegabile e imperdonabile". L'agente, noto come Florian M., è stato arrestato e accusato di omicidio volontario.


Justice pour Nahel
#Nanterre #FranceRiots #JusticepourNahel
Gianluca Costantini

Squilibrio
GIO / Mariagrazia Quaranta

Tricolore.

#FranceRiots 
#France 
#Paris 
#Nahel
#Nanterre 
#emeutes 
#Marseille
#FranceRiots 
#FranceProtests 
#RiotsFrance 
#franceViolence
Niels Bo Bojesen

Monsieur #Macron's Café Society does not look to be in a happy place. "Garcon! Les Pompiers s'il te plaît! Vite!" [Telegraph Saturday 1/7/23] #FranceRiots
Andy Davey


Libertè, egalitè, èmergence.
Giannelli





sabato 8 luglio 2023

Dieci anni fa la visita di papa Francesco a Lampedusa


Pietà in mare

GIO / Mariagrazia Quaranta


Il Papa a Lampedusa, dieci anni fa il grido contro l'indifferenza verso i fratelli

L'8 luglio 2013 Francesco raggiunge l’isola siciliana, nel primo viaggio del suo pontificato. Una visita fortemente voluta, perché toccato dal naufragio, nel canale di Sicilia, di un gommone di migranti. Momenti indimenticabili l’incontro con alcuni profughi e la Messa in località Salina

Tiziana Campisi – Città del Vaticano

Il mare calmo di un giorno d’estate, le acque quelle del Mediterraneo. A largo di Lampedusa le solca una motovedetta della Guardia Costiera con a bordo Papa Francesco, accompagnata da decine di imbarcazioni, molte di pescatori. È l’8 luglio del 2013. Su quelle acque, di fronte alla “Porta d’Europa”, il monumento in memoria dei migranti morti in mare, nella parte più a sud dell’isola, il Pontefice da poco eletto lancia una ghirlanda di fiori bianchi e gialli a ricordo di quanti hanno perso la vita nelle traversate alla ricerca di un futuro migliore. Quelle immagini fanno il giro del mondo e restano indelebili. Toccante, poco dopo, l’incontro a Punta Favarolo con gli immigrati. Accolto da canti africani, il Papa li saluta uno ad uno e scambia con alcuni di loro qualche parola. Sono trascorsi 10 anni da quel giorno, dal primo viaggio apostolico di Francesco, una visita “sobria e discreta”, che l’allora direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, aveva annunciato solo sette giorni prima e che il Papa aveva fortemente voluto, perché toccato dal naufragio, nel canale di Sicilia, di un gommone di migranti provenienti dall’Africa.

Quei morti in mare, una spina nel cuore che porta sofferenza 

E indimenticabili sono anche le parole di Francesco pronunciate nell’omelia della Messa celebrata al Campo sportivo Arena, con l’altare allestito su una piccola barca. Quel pensiero dei tanti morti in mare che lo ha spinto ad andare a Lampedusa “a pregare, a compiere un gesto di vicinanza, ma anche a risvegliare” le coscienze sui pericolosi viaggi dei migranti, il Papa lo paragona a “una spina nel cuore che porta sofferenza”. E “nostri fratelli e sorelle” definisce quanti “cercavano di uscire da situazioni difficili per trovare un po’ di serenità e di pace; cercavano un posto migliore per sé e per le loro famiglie, ma hanno trovato la morte”, aggiungendo che spesso “coloro che cercano questo non trovano comprensione, non trovano accoglienza, non trovano solidarietà”.

La cultura del benessere rende insensibili ai bisogni del prossimo

Quella gente che sogna l’Europa, prima di arrivare, passa “per le mani dei trafficanti, coloro che sfruttano la povertà degli altri” e ne fanno “una fonte di guadagno”, fa notare Francesco, che invita a riflettere sulla morte di chi non ce l’ha fatta, lanciando un forte richiamo. “Abbiamo perso il senso della responsabilità fraterna” dice nell’assolata area gremita di fedeli in località Salina, denunciando il disinteresse verso i fratelli. “La cultura del benessere, che ci porta a pensare a noi stessi, ci rende insensibili alle grida degli altri” aggiunge, perché “fa vivere in bolle di sapone” che sono “l’illusione del futile, del provvisorio, che porta all’indifferenza verso gli altri, anzi porta alla globalizzazione dell’indifferenza”. Quella contemporanea è “una società che ha dimenticato l’esperienza del piangere, del 'patire con': la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere”, afferma il Papa, che invita a chiedere perdono a Dio “per l’indifferenza verso tanti fratelli e sorelle” e per chi “si è chiuso nel proprio benessere che porta all’anestesia del cuore”, indicando però l’esempio di amore, carità e accoglienza dei lampedusani verso chi sbarca nella loro isola.

Le iniziative a Lampedusa per il decennale della visita del Papa 

A dieci anni dalla visita di Papa Francesco a Lampedusa, e in occasione della Giornata del mare che si celebra ogni anno la seconda domenica di luglio, l’Apostolato del mare e la Fondazione Migrantes promuovono una serie di eventi nell’isola siciliana. “Vogliamo ricordare l’appello del Papa ad accogliere la vita umana e a promuovere una cultura del mare come opportunità di lavoro, di incontro, di reciprocità", spiega in un comunicato don Bruno Bignami, direttore dell’Apostolato del mare della Conferenza Episcopale italiana. "Il Mediterraneo, da cimitero, si trasformi in terra di mezzo, spazio conviviale delle differenze”. Le celebrazioni pensate per l’anniversario, sul tema “Chi di noi ha pianto? Il mare luogo di vita”, hanno preso il via ieri. Oggi, alle 9.30, parte un percorso commemorativo dal sagrato della chiesa parrocchiale San Gerlando alla Porta d’Europa, con gli interventi del sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, dell’arcivescovo di Agrigento monsignor Alessandro Damiano, di don Bignami, e del cardinale Francesco Montenegro. Alle 21 è prevista una tavola rotonda, moderata dal giornalista di Avvenire Nello Scavo, alla quale prendono parte monsignor Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, don Stefano Nastasi, già parroco di Lampedusa, un pescatore, e due rifugiati del Centro Astalli. Infine, domenica 9 luglio, alle 11, il cardinale Montenegro presiede la celebrazione eucaristica che sarà trasmessa in diretta su RaiUno.

#persone #migranti #ambulanti #libri 
Problemi d'Italia.
Mauro Biani

#persone #migranti #ambulanti #libri 
Problemi d'Italia.
Mauro Biani


#persone #migranti #profughi #rifugiati #viaggiatori 
Quante stragi ancora?
Mauro Biani

#pylos, come #cutro, come #Lampedusa. Come sempre.
#luttouniversale
#migranti #mediterraneo #strage #europa
Marilena Nardi



#pylos, come #cutro, come #Lampedusa. Come sempre.
#luttouniversale
#migranti #mediterraneo #strage #europa
Marilena Nardi






Il Papa: nel Mediterraneo sciagure disumane, la morte di innocenti è un grido assordante

Ruffini: il Papa a Lampedusa ci ha insegnato a guardare col cuore, senza slogan


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lunedì 3 luglio 2023

Winners| FARAONE – INTERNATIONAL CARTOON CONTEST “SAFETY AT WORK”- ITALY 2023

 Winners| FARAONE – INTERNATIONAL CARTOON CONTEST “SAFETY AT WORK”- ITALY 2023

Rules

CONTEST THEME
“Safety at Work

Jury:
Marco D’Agostino – Illustrator/cartoonist – (President) – Italy.
Rudy Gheysens – Chairman ECC (European Cartoon Center) – Belgium.
Agim Sulaj – Painter/cartoonist – Albania.
Giovanni Sorcinelli (Giox) – Cartoonist – Italy.
Maria Ceci – INAIL Regional Director, Institutional Events Manager – Italy.
Luisa Ferretti – Expert in Communications and CEO of L&L Comunicazione – Italy.

703 cartoons 
384 cartoonists
61 countries



The Winners:
1st Prize: Pawel Kuczynski, Poland
2nd Prize: Marco De Angelis, Italy
3rd Prize: Halit Kurtulmus Aytoslu, Turkey

Special Prizes:
Darko Drljevic, Montenegro
Ömer Çam, Turkey
Mahmood Nazari, Iran
Luc Descheemaeker, Belgium
Sergio Tessarolo, Italy
Paolo Dalponte, Italy
Alireza Pakdel, Cyprus
Angel Boligán, Mexico
Nahid Maghsoudi, Iran
Hicabi Demirci, Italy
Matthias Kiefel, Germany
Galym Boranbayev – Kazakhstan
Sunnerberg Constantin, Belgium
Fabio Sironi, Italy
Shriram Hasabnis, India
Muzaffar Yulchiboev, Uzbekistan
Marilena Nardi, Italy

Source



1st Prize: Pawel Kuczynski, Poland

2nd Prize: Marco De Angelis, Italy

3rd Prize: Halit Kurtulmus Aytoslu, Turkey







venerdì 30 giugno 2023

Mediterraneo: ogni giorno una tragedia.

 

Marilena Nardi

19 June 2023

Massacre in the Mediterranean

'It is the greatest tragedy in the Mediterranean', said Ylva Johansson, EU Commissioner for Internal Affairs. 

https://cartoonmovement.com/cartoon/massacre-mediterranean



Emanuele Del Rosso
15 June 2023
The cold shoulder
https://cartoonmovement.com/cartoon/cold-shoulder

#Grecia #Europa #persone #migranti #rifugiati 
79 morti, centinaia di dispersi.
"L'abisso di Calipso", il nostro abisso.
Mauro Biani

Mauro Biani @maurobiani
·18 giu
#Grecia #Europa #LuttoUniversale #persone #migranti #rifugiati
C'era mare calmo. Centinaia di invisibili scompaiono. Chi li conosce?


"È colpa di tutti, nessuno escluso."

600 persone morte nel naufragio di Kalamata in Grecia.
Stimati circa 100 bambini a bordo.
Sono stati recuperati i corpi di 78 persone tutti gli altri dispersi.
104 le persone tratte in salvo.
Gianluca Costantini





E L E N A . ospina
20 June 2023
Everyday tragedy
All developed countries, blind, deaf and dumb with this daily tragedy...
https://cartoonmovement.com/cartoon/everyday-tragedy


Due giorni fa un grande ex #peschereccio è affondato al largo del #Peloponneso, in #Grecia.
L’imbarcazione era stracolma e si stima potesse contenere da 400 a 750 persone.
Si ritiene probabile che anche la stiva fosse affollata. Di solito vi si sistemano donne, anziani e bambini, per proteggerli dal sole.
C'è chi parla di almeno cento bambini, ma non ci sono conferme.
Per tredici ore prima del naufragio erano partite decine di richieste di soccorso.
Martedì 13 alle 9.47 un aereo di sorveglianza di Frontex aveva allertato l’autorità italiana e quella greca. La guardia costiera italiana ha girato la segnalazione a quella greca. Questa alle 13.50 ha inviato un elicottero, che alle 15.35 ha avvistato il peschereccio. La guardia costiera greca sostiene di non aver avviato le operazioni di soccorso perché dalla nave non è arrivata una richiesta soccorso.
Questo nonostante dalla nave continuassero a giungere telefonate di richiesta di aiuto (sono state 19) e le persone sul ponte affollato della nave si sbracciassero verso l’elicottero.
Lo stesso è avvenuto alle 18.00 quando una motovedetta greca si è avvicinata, senza però iniziare i soccorsi.
All’una di notte l’ex peschereccio si è rovesciato ed è affondato in pochi minuti.
Finanziare i lager in Libia e ritardare e rimpallare le responsabilità di salvataggio nel tentativo di non dover poi prendersi carico di quelle persone in pericolo, uccide centinaia di uomini, donne e bambini.
Un giorno, nel futuro, la storia riconoscerà le responsabilità dei governi e (in parte) di chi li ha votati.
Stefano Tartarotti 16/06/23
#immigrazione #naufragio



Più di 600 morti nel naufragio di migranti in Grecia, la realtà è che c'è una totale indifferenza, quando va bene, altrimenti c'è anche chi gioisce.
Paolo Lombardi




Ora cosa si farà di fronte alla nuova enorme strage di migranti sulle coste della Grecia ?
Il Manifesto propone il  "Lutto Universale", ovviamente considerandolo molto più necessario del nostro recente lutto nazionale, ma io temo che in effetti sarà un bel suggerimento come utile salvataggio delle coscienze di tutti coloro che dovrebbero e potrebbero fare qualcosa.
Gianfranco Uber




Aiuto Grecia
GIO / Mariagrazia





by Makkox




Schot

16 June 2023

Boat refugees

Asylum seekers to Europe/EU. Human trafficers

https://cartoonmovement.com/cartoon/boat-refugees



Marco De Angelis

26 June 2023

Dirty plates

How Europe thinks about migrants.

https://cartoonmovement.com/cartoon/dirty-plates


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Fonte Internazionale

L’imbarcazione su cui viaggiavano Moshin Shazad e gli altri era partita da Tobruk il 9 giugno, era diretta in Italia, lungo una rotta da cui sono arrivati nel 2023 la metà dei migranti partiti dalla Libia.

“Secondo le prime testimonianze sarebbe corretta la stima di 700-750 persone a bordo, tra cui almeno quaranta bambini, che probabilmente erano nella stiva. Se questi numeri fossero confermati, si tratterebbe del secondo naufragio più grave avvenuto nel Mediterraneo dopo quello dell’aprile 2015”, racconta Flavio Di Giacomo, dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim). Settantotto corpi sono stati recuperati finora in mare al largo della penisola del Peloponneso. Ma l’Oim ha affermato di “temere che altre centinaia di persone” siano annegate. Il portavoce della guardia costiera greca Nikos Alexiou ha detto che l’imbarcazione è naufragata, dopo che le persone si sono spostate bruscamente su un lato. L’imbarcazione è affondata in quindici minuti.

Frontex li aveva avvistati

Secondo le autorità greche, un aereo di sorveglianza dell’agenzia europea Frontex aveva avvistato la barca il 13 giugno. In un comunicato Frontex ha confermato di avere visto l’imbarcazione in mattinata, alle 9.47 (12.47 ora greca) del giorno precedente al naufragio e di averlo comunicato alle autorità preposte al soccorso, cioè alla guardia costiera greca. Anche la guardia costiera italiana e due mercantili avevano segnalato alle autorità greche la presenza dell’imbarcazione in difficoltà. Ma secondo la guardia costiera greca, i passeggeri dell’imbarcazione “hanno rifiutato qualsiasi aiuto”, perché i migranti si stavano dirigendo verso l’Italia.

“Nel pomeriggio, una nave mercantile si è avvicinata alla barca e le ha fornito cibo e rifornimenti, mentre i (passeggeri) hanno rifiutato ogni ulteriore assistenza”, ha detto la guardia costiera greca in un comunicato. Una seconda nave mercantile in seguito ha offerto più rifornimenti e assistenza. Ma anche questa volta sono stati rifiutati, secondo i greci.

Alle 22.40 (ora greca), una motovedetta della guardia costiera ha raggiunto la nave “e ha confermato la presenza di un gran numero di migranti sul ponte”, è scritto nel comunicato delle autorità greche. “Ma hanno rifiutato qualsiasi assistenza e hanno detto che volevano continuare in Italia”. Tuttavia le leggi internazionali sul soccorso in mare avrebbero imposto in ogni caso ai greci di intervenire per le condizioni in cui l’imbarcazione stava navigando. Diverse testimonianze contestano la versione delle autorità greche.

Il motore della barca si è rotto intorno all’1.40 del 14 giugno e intorno alle 2 la barca si è ribaltata ed è affondata, secondo quanto ricostruito dalle autorità greche. Il naufragio è avvenuto 15 ore dopo la prima segnalazione. I naufraghi hanno chiesto aiuto, telefonando alla rete di volontari Alarmphone, già dal 13 giugno, dicendo di avere contattato anche “la polizia”. L’attivista Nawal Soufi, che vive in Italia, ha raccontato che i migranti con cui era in contatto telefonico le hanno detto che alcune imbarcazioni si sono avvicinate, distribuendo delle bottigliette di acqua.

“Il 13 giugno 2023, nelle prime ore del mattino, i migranti a bordo di una barca carica di 750 persone mi hanno contattata comunicandomi la loro difficile situazione. Dopo cinque giorni di viaggio, l’acqua era finita, il conducente dell’imbarcazione li aveva abbandonati in mare aperto e c’erano anche sei cadaveri a bordo. Non sapevano esattamente dove si trovassero, ma grazie alla posizione istantanea del telefono Turaya (telefono satellitare, ndr), ho potuto ottenere la loro posizione esatta e ho allertato le autorità competenti”, scrive Soufi, condividendo la sua ricostruzione su Facebook.

“La situazione si è complicata quando una nave si è avvicinata all’imbarcazione, legandola con delle corde su due punti della barca e iniziando a buttare bottiglie d’acqua. I migranti si sono sentiti in forte pericolo, poiché temevano che le corde potessero far capovolgere la barca e che le risse a bordo per ottenere l’acqua potessero causare il naufragio. Per questo motivo, si sono leggermente allontanati dalla nave per evitare un naufragio sicuro”, continua l’attivista nel suo post.

“Durante la notte, la situazione a bordo dell’imbarcazione è diventata ancora più drammatica. Io sono rimasta in contatto con loro fino alle 23 ore greche, cercando di rassicurarli e di aiutarli a trovare una soluzione”. Fino all’ultima chiamata in cui “l’uomo con cui parlavo mi ha espressamente detto: ‘Sento che questa sarà la nostra ultima notte in vita’”, conclude. Il parlamentare greco Kriton Arsenis, che ha parlato con i sopravvissuti a Kalamata, ha confermato la versione dell’attivista Soufi e ha dichiarato che l’imbarcazione si è ribaltata dopo essere stata trainata con delle corde dai greci. Secondo Arsenis, i greci volevano spingere l’imbarcazione di migranti nelle acque di ricerca e soccorso italiane. Ma le autorità hanno negato questa ricostruzione.

giovedì 29 giugno 2023

“Goddesses at the Palace” di Andrea Arroyo al United Palace NY

 

Il Palazzo Unito delle Arti Culturali presenta:

 “Goddesses at the Palace” ( “Dee a Palazzo”)

L'installazione artistica site-specific di Andrea Arroyo che trasforma il Grand Foyer dello storico United Palace, con una serie di opere d'arte di grandi dimensioni ispirate alla storia e all'architettura del teatro.

WHAT : "Goddesses at the Palace" Installazione artistica site-specific di Andrea Arroyo allo United Palace.

DOVE : Grand Foyer, United Palace, 4140 Broadway at 175th St, New York, NY 10033

QUANDO : dal 29 giugno al 10 luglio 2023, come segue:

Inaugurazione: 29 giugno, dalle 18:00 alle 20:00, come parte della celebrazione di chiusura di Uptown Arts Stroll della Northern Manhattan Arts Alliance. Date della mostra : 29 giugno - 10 luglio 2023 Gli orari di visualizzazione variano. Info e appuntamenti: GoddessAtThePalace@gmail.com

Ulteriori informazioni : www.AndreaArroyo.com

Costo : GRATUITO e aperto al pubblico.

mercoledì 28 giugno 2023

In ricordo di Francesco Nuti

 

Per Francesco Nuti
Makkox



“Ho sempre pensato che quando Francesco Nuti sarebbe morto avrebbe finito di soffrire, ma non avevo pensato che avrei iniziato io. Ora tocca a me”. 

Giovanni Veronesi

E dopo una lunghissima malattia ci lascia l'attore toscano Francesco Nuti 
Carrera Arcangelo


IN RICORDO DI FRANCESCO NUTI (1955-2023)
Nel giorno in cui è morto Silvio Berlusconi se ne va anche Francesco Nuti, da Narnali, frazione di Prato, attore e regista, uno dei quattro "malincomici" (con la emme) che rilanciarono il cinema italiano negli anni Ottanta. Lui, insieme al corregionale Roberto Beningni, al campano Massimo Troisi e al romano Carlo Verdone. Aveva 68 anni, dal 2006 era sulla sedia a rotelle, in una condizione di vita sempre più atroce e sofferente. Ci sono stati anni, quando io lavoravo a "l'Unità" e lui era all'apice del successo, prima con "Io, Chiara e lo Scuro" e poi, passando alla regia, con titoli come "Willy Signori e vengo da lontano" o "Caruso Pascoski (di padre polacco)", nei quali ci si conosceva bene. Era divertente sentirlo parlare di donne e politica, sfotticchiare il prossimo, inventare storie da cinema.
Veniva dalle Case del Popolo toscane, dal trio dei Giancattivi, sapeva comporre, cantare e suonare la chitarra, la fossetta sul mento, un po' alla Kirk Douglas, fece la sua fortuna, insieme a un atteggiamento da bischero brillante: ora timido, ora aggressivo, ora tendente al triste, ora sbruffone. Forse i suoi film migliori li fece facendosi guidare da Maurizio Ponzi, i primi; poi con i soldi e il successo venne anche la pretesa di dirigersi, alla maniera appunto di Benigni, Troisi e Verdone. Di sicuro possedeva il senso del ritmo, anche il piacere di piacere e di sentirsi desiderato dalle "donne con le gonne". Ha saputo vivere con dignità l'infermità, ritirandosi da tutto, sorretto dalla figlia Ginevra, per provare a non farsi schiantare dalla malattia, forse pure dalla vergogna. Francesco era esagerato in alcune sue manifestazioni, certo l'alcol a un certo punto diventò un problema serio, la sfortuna, con una brutta caduta, fece il resto. Una strana misoginia "democratica" animava il suo cinema, oggi sarebbe impossibile per un comico girare alcune scene che Nuti, con gusto provocatorio, inserì nelle sue commedie, sempre più cupe, amarognole.
Le mie condoglianze più sincere alla sua famiglia.
Michele Anselmi


 
Sessantotto anni fa, il 17 maggio 1955, nasceva a Prato, Francesco Nuti. Attore, regista, sceneggiatore produttore cinematografico e cantante italiano. Mi ricordo che nel 1984, durante una "Domenica in" di Baudo, uno degli autori, Franco Torti, ci presentò dandomi il piacere di conoscerlo. Buon compleanno. Carrera Arcangelo 17 05 23




 ALCUNE CONSIDERAZIONI PERSONALI : Una volta nel mio ufficio entrò una ragazza che voleva fare l'attrice. 24 anni era la sua età. Avevo alla parete tante foto di Francesco Nuti scattate da mio padre, lei le guardò e mi chiese chi fosse. Ecco bisognerebbe ricominciare da qui. Se si studia cinema o si ha l'ambizione di fare l'attore o il regista non si può non conoscere il lavoro di Francesco Nuti. Qualcuno in questi giorni, anche personaggi noti, hanno lamentato il fatto che le TV non trasmettono i film di Nuti. In realtà qualche volta l'hanno fatto ma non così spesso come hanno fatto nel ripetere martellando alcune produzioni straniere. Magri Rambo è passato 100 volte e Stregati una, ma questo vale per molti altri artisti italiani. Perché è così importante far vedere i film di Nuti? Perché sono realistiche favole piene di dolce e romantica umanità qualcosa che oramai sa di vecchio ma che è più che mai necessario. Il sogno romantico di un racconto dolce sa di vecchio, meglio i complessi e tormentati racconti di una società malata ma presente e più o meno reale. Ma al di là di questo vedere un film di Nuti significa imparare a "vedere" come si fa il cinema. Dal soggetto alla sceneggiatura, alla regia. Nuti era completo come un artista del rinascimento italiano. Ogni suo film è una poesia raccontata per immagini. Poi c'è la sua faccia. Il suo sorriso unico. La fossette sul mento. Un viso straordinario che "spaccava" lo schermo come pochi. Nuti era un toscano internazionale per questo i suoi film erano amati anche all'estero. Era un cantante, un musicista ed un pittore (pochi lo sanno). Ora ci vorrebbe l'impegno, per chi può farlo, di cominciare a diffondere il lavoro completo di Nuti come parte fondamentale della nostra cultura cinematografica. Andava fatto già prima, secondo me, ma come sempre ci si accorge della grandezza di certe persone solo quando oramai non ci sono più. Fabrizio Borni 

 ***
   

Tratto dal mitico film del 1982 "Madonna che silenzio c'è stasera" uno strepitoso Francesco Nuti in "Puppe a pera" !!! ;-)))

 

Francesco Nuti - Sarà per te (Sanremo '88 Serata finale) - live.
 Written-By – Riccardo Mariotti. Arranged By – Riccardo Galardini. Restoration sound and montage by VM (Vladimir Mastica).
Ad ovest di Paperino è un film commedia del 1981 scritto e diretto da Alessandro Benvenuti con Francesco Nuti e Athina Cenci, ossia, il trio cabarettistico dei "Giancattivi". Trama: Firenze, dal mattino alla sera, tre giovani incontratisi casualmente vivono una giornata di routinario non-sense, percorrendo senza meta le strade di una città surreale, popolata di luoghi e personaggi quasi impossibili. Il fine è la semplice attesa del domani, passando il tempo nella costruzione di situazioni grottesche, all'interno delle quali liberare uno stralunato e irriverente genere comico. La Rai, con tutti i canali che ha, non trasmette nemmeno un film di Francesco Nuti, poiché è impegnata a celebrare un pluripregiudicato, piduista, colluso con la mafia e complice degli attentati del 1993. Pertanto segnalo che su Youtube sono disponibili i primi due film di Nuti completi, probabilmente i migliori in assoluto: "Ad ovest di Paperino" e "Madonna che silenzio c'è stasera" e su Dailymotion tanti altri https://www.dailymotion.com/video/x8lt5ms