LANDO BUZZANCA
su Robinson di Repubblica agosto 2019
Realizza anche tu una vignetta di AUGURI per i 90 anni di GUIDO DE MARIA! Il suo compleanno è il 20 dicembre ma le vignette possono arrivare entro il 31 dicembre! Gli autori delle 5 vignette più divertenti riceveranno come premio UN INVITO per 2 persone alla festa di compleanno che si svolgerà a Modena nel mese di Marzo 2023.
Invia la tua vignetta via mail a: giumbolo@giumbolo.it
Giumbolo |
Scrive Roberto Barbolini
A vederlo a un pranzo tra amici alzarsi all’improvviso da tavola, mettersi uno scialle in testa e intonare le strofe grassocce della ’Fira ed san Lazer’ di gucciniana memoria, sottolineandone le allusioni erotiche con mimica esilarante, non ci credereste. E nemmeno se lo ascoltaste mentre sciorina battute una dietro l’altra con l’abilità del cabarettista di lungo corso. Eppure Guido De Maria, l’uomo dei Caroselli e dei fumetti in tivù, il papà assieme a Bonvi del detective Nick Carter e dei suoi buffi aiutanti Ten e Patsy, domani, 20 dicembre, compirà novant’anni. E di sicuro li festeggerà in allegria, magari cantando "Mi chiamo Giumbolo Giu-Giumbolo Giu-Giumbolo Io son felice sempre gongolo e rigongolo Quando mi muovo io ballonzolo ballonzolo…". Non la riconoscete? È la canzoncina dell’omonimo personaggio, un buffo cartone dall’aspetto tondeggiante a forma di pera, composta da Guido assieme al musicista Franco Godi. Un motivetto orecchiabile fino a diventare contagioso, che dal 1978 all’81 faceva da sigla finale a ’Supergulp-Fumetti in TV’ (la sua trasmissione più celebre, realizzata con Giancarlo Governi) e all’epoca vendette oltre centomila copie. Giumbolo è solo una delle tante creazioni di De Maria, quest’uomo dal multiforme ingegno nato nel 1932 a Lama Mocogno, sul nostro Appennino, e piombato a valle con una valanga d’idee custodite in una mente effervescente, fornita di una dote prodigiosa: l’assoluta assenza di gravità. Un privilegio mica da poco, in una cultura come quella italiana così spesso infestata da pesanti tromboni.Tanto è vero che quando ho comperato ’Zero Gravity’, l’ultimo, esilarante libro di Woody Allen, edito dalla Nave di Teseo, ero fermamente convinto che si trattasse della biografia di De Maria. "Oh" mi sono detto "finalmente anche il grande Woody riconosce il talento di Guido!". Cosa non ovvia. Viviamo in un’epoca di specialisti, anche se spesso specializzati nell’inutile, tanto è ...
https://www.ilrestodelcarlino.it/modena/cronaca/auguri-guido-genio-del-disegno-e-della-risata-1.8400706
Guido De Maria a tavola con Barbolini |
Da sx: Marco de Angelis, Lucio Trojano, Guido De Maria(con lo scialle in testa), Roberto Barbolini, Gianandrea Bianchi, La Sabry, e Fany alla premiazione di Barbolini World Humor Awards: Premio Guareschi 2021, umorismo in letteratura.
gli auguri di Lucio Trojano a Guido per i suoi 88 anni |
Salomone pirata pacioccone di Guido De Maria |
Guido De Maria (Lama Mocogno, 20 dicembre 1932) è un disegnatore, pubblicitario, autore televisivo, e regista di spot pubblicitari italiano.
Biografia
Nato nel 1932 a Lama Mocogno, sull'Appennino modenese, dopo aver iniziato come vignettista umoristico disegnando per testate nazionali e internazionali come Epoca diretta da Enzo Biagi, agli inizi degli anni sessanta passa alla pubblicità e forma con altri amici del territorio bolognese la Vimder film - VIsani Luciano, Malossi Tiziano, DE Maria Guido, Righi Augusto - una casa di produzione per le pubblicità di Carosello.
A partire dai tempi della Vimder film fino ad oggi, Guido De Maria ha prodotto e diretto centinaia di Caroselli e spot pubblicitari (oltre 1200), tra cui ricordiamo I Brutos e Franco e Ciccio per Cera Grey, Salomone pirata pacioccone (a cui collaborarono tra gli altri Francesco Guccini e Bonvi) per Amarena Fabbri, la "camicia coi baffi" (con Maurizio Costanzo), Nelsen Piatti, i nanetti di Loacker...
Guido De Maria ha raggiunto una grande notorietà negli anni settanta quando ha firmato, insieme a Giancarlo Governi, le trasmissioni Gulp! I fumetti in TV e Supergulp! di cui cura la regia (creando il linguaggio televisivo del "fumetto in TV") e che gli fecero ottenere nel 1978 il premio della regia televisiva, settore TV per ragazzi. Ha creato i personaggi di Giumbolo e, insieme a Bonvi, di Nick Carter.
Sempre per Supergulp, insieme al musicista Franco Godi, ha composto le sigle della trasmissione. Il 45 giri di Giumbolo vendette oltre 100 000 copie. Negli anni novanta è stato il condirettore del settimanale umoristico Comix, edito da Franco Cosimo Panini e diretto da Beppe Cottafavi.
Prosegue la sua attività di regista pubblicitario e producer per la casa di produzione Diaviva tra Reggio Emilia e Milano.
Guido De Maria alla mostra su Alan Ford a Supergulp, a Vignola durante BETTY B Festival. |
I 90 ANNI DI GUIDO DE MARIA, AUTORE DI QUEL MITICO PROGRAMMA
La prima volta che il fumetto è diventato di massa in tv
BEPPE COTTAFAVI
editor
19 dicembre 2022
continua qui: https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/fumetto-tv-de-maria-x8vvo8mn
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2022 Un anno speciale per Guido De Maria festeggia i 50 di Supergulp e i 90 anni!!!!!
Tantissimi auguri caro amico!
copertina: FadiToon - (Norvegia)- STOP VIOLENCE AGAINST WOMEN WORLDWIDE |
seconda pagina_con testo Vissol_Vincent Chevalley (Svizzera)-Afghanistan retour à la normale. |
TERZA PAGINA CON LOGHI E NUMERI_Vladimir Kazanevsky (Ukraine)-war refugee |
FEBBRAIO_Ismail Dogan (Turchia_Belgio)-Taliban e burka-GIYINME ODASI |
MARZO_Marlene Pohle (Argentina)-Women |
APRILE-FadiToon (Norvegia)-Empowerment of women and gender equality |
MAGGIO_Marilena Nardi (Italia)-women_for_peace |
GIUGNO_Gio-le donne di tutte le guerre |
LUGLIO Emanuele Del Rosso (Italia) - Talibans'Afghanistan |
AGOSTO_Tjeerd Royaards (Paesi Bassi)-Abortion in USA |
SETTEMBRE Uber (Italia)- lotta delle donne |
OTTOBRE_Kusto (Oleksiy Kustovsky-Ucraina)-resistenza donne ucraine |
NOVEMBRE_Adene (francia_Spagna)-manifestazioni in Iran |
DICEMBRE_Marco De Angelis- Jane, women |
Tugèin
Gregory Panaccione, Bruno Bozzetto
96 pagine
b/n - 19,5x26 cm - cartonato
ISBN 978-88-6567-265-5
https://www.renoircomics.it/catalogo-online/tug%C3%A8in-detail
Dopo il successo della graphic novel, “Minivip & Supervip - Il Mistero del ViaVai”, arriva
TUGE'IN, nuovo frutto della collaborazione tra Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione, che racconta la stravagante e surreale storia d’amore tra un microbo e una stella del cinema.
Descrizione
Il nuovo fumetto di Bruno Bozzetto e Grègory Panaccione, una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano.
In una giungla microscopica, un microbo dalle fattezze umane si appassiona ai film di Tarzan e inizia a comportarsi come un signore delle scimmie in miniatura. Nel suo urlo si nasconde la speranza per l’umanità di salvarsi da un male incurabile, ma a lui interessa soltanto trovare l’amore della sua vita…
Una commedia surreale, traboccante di amore per il cinema classico hollywoodiano, raccontata da Bruno Bozzetto, regista di capolavori d’animazione come Allegro non troppo, Vip mio fratello superuomo e West & Soda, e dal talento di Grégory Panaccione, maestro del fumetto muto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma e Il mio amico Toby.
https://issuu.com/renoircomics/docs/tugein
SI INTITOLA “TUGÈIN” L’ULTIMO CAPITOLO A FUMETTI DELLA STERMINATA PRODUZIONE DI UNO DEGLI AUTORI ITALIANI PIÙ PROLIFICI: IL REGISTA, CARTOONIST, DISEGNATORE E SCENEGGIATORE BRUNO BOZZETTO
Ottantaquattro anni e ancora una gran voglia di affascinare il pubblico con una nuova, roboante avventura che ammalia per il suo sapore naïf e per l’intreccio che non sfigurerebbe tra le Cosmicomiche di Italo Calvino: Bruno Bozzetto è ancora un inesauribile vulcano di creatività. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games la casa editrice ReNoir Comics ha infatti presentato lo splendido volume cartonato frutto della collaborazione tra il francese Grègory Panaccione e il veterano della sceneggiatura e dell’animazione.
IL NUOVO FUMETTO DI BOZZETTO E PANACCIONE
La collaborazione sembra il risultato di un’amicizia lunga decenni, e in effetti non è la prima volta che i due si trovano a condividere un progetto editoriale: nel 2018 era uscito per Bao Publishing il fumetto Minivip e Supervip – Il mistero del Via Vai, continuazione del film d’animazione di cinquant’anni prima di Bozzetto, Vip – Mio fratello superuomo.
Lo stile morbido e cinematografico di Panaccione, reduce dal successo ottenuto con fumetti come Un oceano d’amore, Un’estate senza mamma, Il mio amico Toby (tutti editi da ReNoir Comics) e Chronosquad (Panini Comics), accompagna la divertente vicenda dai toni surreali, narrata in pagine che stillano di neoavanguardia e Realismo magico. La vicenda prende spunto da un “binomio fantastico”, come lo avrebbe definito Gianni Rodari: l’improbabile incontro tra un essere umano microscopico e Tarzan.
LA TRAMA DEL FUMETTO
La dinamica della storia raccontata nel volume Tugèin, 94 pagine di puro spasso surreale, prende il via quando, all’interno di una giungla di dimensioni infinitesime, un microbo antropomorfo si innamora dei film d’epoca di Tarzan e ne imita il comportamento eroico. L’urlo scimmiesco di questo microscopico batterio, che probabilmente Italo Calvino avrebbe chiamato Qfwfq, ha proprietà che nulla hanno da invidiare al Pifferaio di Hamelin dei Fratelli Grimm: il suo taumaturgico latrato cura gli esseri umani da una fastidiosa malattia assai bizzarra: tanto più si è malati, tanto meno si vedono gli effetti.
Bozzetto è allo stato puro e fa piacere vederlo così in forma a ottant’anni: la lettura scorre in maniera assai piacevole e, una volta terminata, si deposita in un angolo speciale della memoria dove vengono conservate le storie fonte di diletto intellettuale, prima ancora che divertissement fine a sé stesso.
Bruno Bozzetto e Gregory Panaccione |
LA STORIA DI BRUNO BOZZETTO
Grègory Panaccione, il francese più italiano che si possa conoscere, vive e insegna a Milano alla Scuola Internazionale di Comics, e ha passato vent’anni nel mondo dell’animazione come storyboard artist, designer di personaggi, scenografo e regista di serie TV, per poi sbarcare nel mondo del fumetto nel 2011.
Bruno Bozzetto disegna il Signor Rossi |
Il successo internazionale gli arride nel 1990, quando vince l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il cortometraggio Mister Tao, mentre nel 1991 è addirittura candidato al Premio Oscar nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione con il cartoon Cavallette. Memorabile, inoltre, la collaborazione con il programma Quark di Piero Angela tra il 1981 e il 1988, per il quale realizza veri e propri piccoli capolavori dell’animazione, come i cortometraggi Scienza e Metodo, Impariamo a immaginare, Gli atleti della mente, La vasca di Archimede e Il linguaggio.
From Ellwodd Atfield.
We are honoured tonight to celebrate the work of Vladimir Kazanevsky this evening - a Ukranian #PoliticalCartoonist and the inaugural winner of the @EllwoodAtfield Political Cartoonist Solidarity Award.
— Ellwood Atfield (@EllwoodAtfield) November 30, 2022
See you in Paris tomorrow, Vladimir! pic.twitter.com/GLAX259hfa
Qatar
Gio
www.caricaturegio.altervista.it
Mondiali in Qatar
Più di 6.500 lavoratori migranti provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka sono morti in Qatar da quando ha vinto il diritto di ospitare la Coppa del Mondo 10 anni fa.
World Cup in Qatar
More than 6,500 migrant workers from India, Pakistan, Nepal, Bangladesh and Sri Lanka have died in Qatar since it won the right to host the World Cup 10 years ago.
Mondiali, ora il Qatar ammette alcune morti per la costruzione negli stadi: “La stima è tra 400-500”
Per la prima volta il Qatar ammette che c’è stato un alto numero di vittime tra i lavoratori che hanno costruito gli stadi per i Mondiali di calcio. Il capo del comitato organizzatore della Coppa del Mondo, Hassan Al-Thawadi, ha infatti per la prima volta ammesso che il Paese ha stimato “tra 400 e 500 morti”. È una cifra drasticamente più alta di qualsiasi altra precedentemente fornita da Doha, che finora aveva parlato di appena 3 decessi, seppure molto più bassa di quella stimata da diverse inchieste internazionali, che parlano di oltre 6mila morti.
Un’inchiesta del Guardian nel 2021 aveva invece stimato in 6.500 il numero di operai scomparsi nei lavori, cifra contestata dalle autorità locali perché definita come il numero totale di immigrati morti in Qatar dal 2010 a oggi. Negli stadi si è spesso lavorato in condizioni di sicurezza mediamente migliori che in tanti cantieri italiani. Il problema è quello che è successo e che tuttora succede fuori dai cantieri, dopo aver trascorso ore e ore sotto al sole, lavorato giorni e giorni senza riposo. Secondo l’ultimo rapporto di Amnesty international, la percentuale di morti per arresto cardiaco o causa sconosciuta fra gli immigrati lavoratori è decisamente superiore a quella dei morti di nazionalità qatarina (43% rispetto al 28%). Non è una prova (anche perché di autopsie ne sono state effettuate pochissime), ma un indizio su cosa è realmente successo in Qatar.
Fonte: https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/11/29/mondiali-ora-il-qatar-ammette-alcune-morti-per-la-costruzione-negli-stadi-la-stima-e-tra-400-500/6889873/