venerdì 16 novembre 2012

Papito


E' nata una nuova striscia Papito!
Papito, un piccolo cane bastardo, scelto al canile, entra nella vita di un disegnatore satirico, Marco Careddu*,  apparentemente in modo normale, ma da subito gli rivoluziona la vita.

Nel disegno sopra i due interpreti delle strisce. 

( 1 - continua )
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Note*:


Dice Marco Careddu :
"non so manco io dove mi sto infilando eh eh satira sui satiro.
Ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale, gli abiti dell'autore sono i suoi."

Dice di lui Mario Luceri:
    "A dispetto del basso profilo con cui si presenta ai lettori del suo blog, Marco Careddu è molto più di un "quasi vignettista". Arguto, spiritoso, le sue vignette sui temi più dibattuti dell'attualità offrono un punto di vista originale mai banale. Graffi digitali sì, ma senza la violenza della lotta. Gestisce il sito insertosatirico.com, il condominio di satira più famoso del web, la casa di tanti nostri amici. (fonte Non Sai.it)

giovedì 15 novembre 2012

L’Inno d’Italia e i tagli all'istruzione.


L’Inno d’Italia
Di Ferdinando Camon

Camera e Senato han deciso: tutti gli italiani che crescono adesso impareranno l’inno d’Italia, le ragioni dell’unità nazionale, e le tesi della Costituzione. Era ora. L’inno d’Italia comincia con: “Fratelli d’Italia”, ma solo così, sapendo quelle cose, saremo fratelli, ora non lo siamo affatto. Il nostro è un inno debole, non ha la potenza dell’inno tedesco e la violenza dell’inno francese. Ma non ha nemmeno i loro problemi: l’inno francese è sanguinario (“Che un sangue impuro / abbeveri i nostri solchi”), l’inno tedesco è imperialista (“Deutschland, Deutschland über alles, / über alles in der Welt”), anche se i tedeschi dicono che fu composto in funzione dell’unificazione tedesca. L’inno inglese è femminilista, perché con la regina Vittoria fu volto al femminile (“God shave the Queen”, Dio salvi la regina). L’inno italiano ha molti difetti. Anzitutto, è astruso. “Fratelli d’Italia, l’Italia s’è desta, / dell’elmo di Scipio / s’è cinta la testa”: significa che l’Italia s’è messa in testa l’elmo di Scipione, va alla guerra, e sarà una guerra vittoriosa, come quella di Scipione. Quale Scipione? Evidentemente l’Africano, il vincitore di Annibale a Zama. È bene che i ragazzi sappiano che a Zama Scipione poteva perdere, ha vinto solo perché ha inventato una strategia rivoluzionaria. Annibale aveva gli elefanti, come dire i carri armati dell’epoca. Contro i quali i romani non potevano fare nulla. Scipione diede ordine ai soldati di non fermarsi a combatterli, ma lasciarli passare e correre dietro: dietro c’era la fanteria, bisognava sterminare quella. Se Scipione non avesse inventato quella strategia, noi oggi parleremmo arabo, e questo articolo dovrei scriverlo in arabo. Dunque l’inno ricorda che l’Italia è quella delle vittorie estreme e decisive. L’Italia è la padrona, la Vittoria è la sua schiava. Le padrone romane tagliavano i capelli alle schiave, così la Vittoria deve lasciarsi tagliare i capelli dall’Italia (beh, da un po’ di tempo non c’è menzogna più colossale). Noi italiani dobbiamo stare uniti, serrare le file, come nella coorte, il reparto dell’esercito romano corrispondente suppergiù all’odierno battaglione. Noi fummo calpestati e derisi, dice l’inno, perché siamo divisi. Parole sacrosante. Anche oggi. Siamo oggetto di scherno sui media stranieri, la storia dei “polentoni” e “terroni” ci disonora tutti. “Giuriamo far libero / il suolo natio”: il suolo natio non è mai stato libero, ma allora aveva gli stranieri dominatori, oggi ha la criminalità dominatrice. “Dall’Alpe a Sicilia / ovunque è Legnano”: ahi, Legnano oggi vuol dire Lega, e secondo la Lega il problema della Sicilia è non avere la Lega. “I bimbi d’Italia si chiaman Balilla”: ahi anche qui, si chiamavan Balilla sotto il fascismo, oggi quel regime e quel nome son caduti. Per fortuna. “Il suon d’ogni squilla / i Vespri suonò”: i Vespri sono la rivolta dei siciliani che cacciarono i francesi, oggi la liberazione della Sicilia presuppone una rivolta contro la mafia. La guerra contro la mafia è sempre dichiarata, molti siciliani la combattono con eroismo (è giusto ricordarlo, cosa che molti settentrionali non fanno), ma non è una guerra vinta e conclusa. “Già l’Aquila d’Austria / le penne ha perdute: / il sangue d’Italia / e il sangue polacco / bevé col cosacco”: è vero, l’esercito austro-tedesco invase la Polonia d’accordo con la Russia, ma purtroppo anche con l’Italia. Adesso l’Austria è uno staterello striminzito che produce poco e conta poco, ma ha i conti in ordine, e noi no. L’Inno d’Italia fu pensato quando l’Italia aveva nemici esterni, ora i nemici sono dentro. Sono gli evasori, i sabotatori dell’unità, i ladri di soldi pubblici, i governanti con interessi privati, i nemici della Costituzione: son loro che questo inno non vogliono cantarlo, dunque cantiamolo contro di loro.
(fercamon@alice.it)


Patria
L’Inno di Mameli sarà insegnato a scuola per
promuovere i valori di cittadinanza e consolidare l’identità nazionale“.
Mauro Biani


canta che ti passa
Fabio Magnasciutti


Paride Puglia

Nota : Mentre veniva approvata la decisione di rendere obbligatorio lo studio dell'inno di Mameli, insorgeva una singolare minaccia da parte delle Provincie italiane: lo spegnimento dei riscaldamenti nelle scuole.
Tutte le Province italiane faranno ricorso ai tar contro i tagli varati dal Governo contro le Province: lo ha annunciato Saitta, neopresidente dell'Upi, spiegando che "si tratta di una decisione non più rinviabile, visto che i 500 milioni di tagli imposti alle Province non sono sopportabili".Le Province italiane decideranno a breve la chiusura dei riscaldamenti nelle scuole e conseguentemente l'aumento delle vacanze per gli studenti. Saitta ha spiegato che l'iniziativa ''prende le mosse per protestare contro i tagli di 500 milioni decisi con la spending review''.

mercoledì 14 novembre 2012

Il Pantheon ipotetico della sinistra.

 
IL PANTHEON
Bersani collocherebbe Giovanni XXIII in un ipotetico Pantheon della sinistra. 
E a chi (a sinistra) non piace il "Papa buono"?
Certo che qualche sospetto di "captatio benevolentiae" è più che legittimo.
 Gianfranco Uber

Terribile domanda
 Durante il dibattito di Sky tra i cinque candidati alle primarie del centrosinistra è arrivato anche il quesito: «Ci potete fare due nomi del vostro Pantheon di sinistra, o centrosinistra? Figure politiche, o figure storiche, a cui fate riferimento».
Ecco le risposte dei politici:
Pier Luigi Bersani: «Papa Giovanni. Perché riusciva a cambiar le cose rassicurando»
Nota: Ne ha fatto uno solo ... forse ha ha avuto paura  di sforare.
Bruno Tabacci: «Alcide De Gasperi e Giovanni Marcora»
Laura Puppato: «Tina Anselmi e Nilde Iotti»
Matteo Renzi: «Nelson Mandela e Lina, 29 anni, blogger tunisina»
Nichi Vendola: «Un uomo che molto più di tanti politici è riuscito a indagare temi importantissimi. Un uomo che ci manca molto: il Cardinale Carlo Maria Martini».
Nota : pure Vendola un solo nome!



PORTOS / Franco Portinari


BUONGIORNO
14/11/2012
Di’ qualcuno di sinistra
MASSIMO GRAMELLINI
Alla domanda del conduttore di Sky su quale fosse la loro figura storica di riferimento, i candidati alle primarie del centrosinistra hanno risposto: De Gasperi, Papa Giovanni, Tina Anselmi, Carlo Maria Martini e Nelson Mandela. Tutti democristiani tranne forse Mandela, indicato da Renzi che, essendo già democristiano di suo, non ha sentito il bisogno di associarne uno in spirito.

Scelte nobili e ineccepibili, intendiamoci, come lo sarebbero state quelle di altri cattolici democratici, da Aldo Moro a don Milani, evidentemente passati di moda. Ma ciò che davvero stupisce è che a nessuno dei pretendenti al trono rosé sia venuto in mente di inserire nel campionario un poster di sinistra. Berlinguer, Kennedy, Bobbio, Foa. Mica dei pericolosi estremisti, ma i depositari riconosciuti di quella che dovrebbe essere la formula originaria del Pd: diritti civili, questione morale, uguaglianza nella libertà. Almeno Puppato, pencolando verso l’estremismo più duro, ha annunciato come seconda «nomination» Nilde Iotti. Dalle altre bocche non è uscito neppure uno straccio di socialdemocratico scandinavo alla Olof Palme.

Forse i candidati di sinistra hanno ignorato le icone della sinistra perché temevano di spaventare gli elettori potenziali. Così però hanno spaventato gli elettori reali. Quelli che non possono sentirsi rappresentati da chi volta le spalle alla parte della propria storia di cui dovrebbe andare più orgoglioso


PORTOS / Franco Portinari



PORTOS / Franco Portinari


Alternanza
L'altra sera durante il confronto dei cinque candidati del Pd abbiamo purtroppo constatato che per parlare ai loro elettori, non hanno preso come esempio i loro monumenti ideali, gli uomini illustri del loro Pantheon, individuale e colettivo, i veri padri fondatori della sinistra, i veri aghi della bussola, ma uomini senz'altro illustri, ma che con la sinistra non hanno nulla a che fare anzi! Addirittura Bersani , figlio del Pci salta un dirigente, Enrico Berlinguer, che vide con acume e sgomento, nell'81 parlando con Eugenio Scalfari, la trappola del consociativismo e del compromesso storico storico da lui stesso congegnata. Invece Bersani cosa fa? Preferisce il Papa buono! Amen.
Fonte: la Repubblica- Barbara Spinelli
Paride Puglia


SERGIO STAINO




Papa Giovanni
Makkox







Perché a Bersani piace Giovanni XXIII




 

I fantastici 5: assensi e dissensi


Quindi era una mossa pubblicitaria?



PORTOS / Franco Portinari
 


Laurenzi non gradisce  ::)



Pubblico ha commentato in diretta su Twitter  ::)





X Y FACTOR
Primo dibattito all'americana per le Primarie del PD organizzato da SKY. Forse un po' limitato un minuto e mezzo per le risposte ma tutto sommato nessuna nostalgia per il caos dei talk show nostrani.
L'unica donna, la Puppato, mi è sembrata un po' spaesata, come se gli altri si raccontassero storielle per soli uomini.
Gianfranco Uber
Etichette: pd, primarie, tv, x y




karl, perdonali, perché non sanno quello che dicono
 fabiomagnasciutti



Le vignette di ElleKappa - Repubblica.it


Attenti a quei cinque

...eh, si! Perché quello che si è assistito ieri sera in televisione è stato un format fatto su misura per il sindaco di Firenze! Questo si è capito perfettamente perché, fra le altre cose, era posizionato (per caso?) al centro della scena. "Dettaglii superficiali!" si dirà, ma decisivi in TV. Ma quale confronto, quale X-factor? questo è il Grande Fratello in versione moderna; vinci se sei stato nominato. O no?Paride Puglia




 
Strascichi
I Fantastici Cinque sul sito del PD. E poi il confronto e il Pantheon di ier sera su Sky.
Mauro Biani


Umberto Romaniello


Tiziano Riverso



Ballarò : MAURIZIO CROZZA 13/11/2012 - "I fantastici 5!"

La grande idea di comunicazione è stato il loro manifesto pubblicitario.
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Stanchi degli insopportabili talk-show
l'XFactor delle Primarie convince tutti

 http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2012/11/13/forse-non-ci-basta-piu/

martedì 13 novembre 2012

Primarie PD: i fantastici 5

Ragazzi... non è un BLOG di satira... è proprio LUI: il sito ufficiale del PD.... E' TUTTO VERO!!! :-(
http://www.partitodemocratico.it/prehome/fantastici_4.htm



 I cinque candidati alle primarie del centrosinistra del prossimo 25 novembre, si sono sfidati  in un confronto televisivo su Sky  e su Cielo, il canale nazionale in chiaro.

Le regole del confronto

Pier Luigi Bersani, Laura Puppato, Matteo Renzi, Bruno Tabacci e Nichi Vendola, aspiranti al ruolo di candidato premier del centrosinistra nelle prossime elezioni politiche, avranno un minuto e mezzo per rispondere alle domande del giornalista Gianluca Semprini. Il set è lo studio di Assago in cui di solito va in scena X Factor.

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Abbiamo voluto presentare in forma ironica un appuntamento importante per noi e per tutto il centrosinistra.

Chi sono i "Fantastici 5"

La Cosa, possiede una forza enorme e il suo corpo è ricoperto di una dura pietra arancione. Lo strato di pelle rocciosa gli consente di avere una resistenza sovrumana, tanto da resistere a temperature rigidissime o elevatissime. Gli piace fumare il sigaro. Tuttavia la pelle rocciosa si può staccare e perdere pezzi. La sua forza è aumentata negli anni grazie a importanti mutazioni.

Pier Luigi Bersani
Il suo motto è: Il coraggio dell’Italia. “L’Italia ce la farà se ce la faranno gli italiani. Se il paese che lavora, o che un lavoro lo cerca, che studia, che misura le spese, che dedica del tempo al bene comune, che osserva le regole e ha rispetto di sé, troverà un motivo di fiducia e di speranza. Davanti a noi ora c’è una scelta di questo tipo: se batterci tutti assieme o rinunciare a battersi. Se credere nelle risorse e nel coraggio del Paese o affidarsi alle risorse di uno solo. Non crediamo all’ottimismo delle favole, che ha avuto esiti disastrosi nel decennio della destra. Crediamo negli italiani e nel risveglio della fiducia collettiva, nel futuro degli italiani, dei più giovani e delle donne”….dal sito www.bersani2013.it

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La Donna Invisibile è in realtà capace di creare campi di forza praticamente indistruttibili. Negli anni ha assunto un ruolo sempre più attivo nel gruppo.

Laura Puppato
Il suo motto è: Un’altra idea di mondo
. “Il vero cambiamento che oggi ci è richiesto necessita di una visione, e nel caso del mio programma questo tema è centrale perché la sua strategia si fonda, letteralmente, su un’altra idea di mondo: perché un mondo totalmente nuovo, appunto, si deve realizzare. Prendo le mosse da una celebre citazione, dal carattere apparentemente non politico: ci sarebbero meno bambini martiri se ci fossero meno animali torturati, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l’abitudine ai furgoni in cui gli animali agonizzano senza cibo e senz’acqua diretti al macello. (Marguerita Yourcenar)” …dal sito www.laurapuppato.it

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L’Uomo Torcia ha acquisito la capacità di prendere fuoco volontariamente, in qualunque momento, fino a raggiungere i 6000 °C di media. Se rimane a lungo infuocato ha bisogno di tempo per rigenerare le energie. Può assorbire qualsiasi quantità di calore, lanciare fiamme e creare oggetti di fuoco.

Matteo Renzi
Il suo motto è: Cambiamo l’Italia, Adesso
. “Questo non è un programma: la solita raccolta di buone intenzioni e di proposte astratte che popolano le campagne elettorali e spariscono il giorno dopo. Qui non troverete né proclami, né promesse, perché la formula magica per risolvere i problemi dell'Italia non esiste. Ciò che esiste è un Paese stracolmo di capacità e di energie. Un Paese che, nella sua storia, è sempre uscito più bello e più forte dalle crisi che ha attraversato. E lo ha fatto grazie all'unica risorsa naturale della quale dispone in abbondanza: il talento degli italiani”…dal sito www.matteorenzi.it 

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Silver Surfer
, personaggio atipico è presentato come un araldo extraterrestre. La sua epidermide argentea rende il suo corpo quasi invulnerabile ed ha la capacità di viaggiare a incredibile velocità negli spazi siderali con l'ausilio di una tavola da surf definita "asse". Giunto sulla terra, si ribellò al suo padrone, alleandosi con i Fantastici Quattro nel tentativo di sconfiggerlo.

Bruno Tabacci
Il suo motto è: L’Italia concreta
. “Oggi l’Italia è stanca perché infettata. E’ profondamente colpita nella sua coscienza etica. E’come un corpo umano debilitato da una malattia e questa malattia è morale. Dunque ancora più difficile da curare. Improvvisamente dovremmo introdurre una rivoluzione di pensiero. Dovremmo affermare: che il benessere è legato al lavoro e non alla furbizia, che gli affari non si possono condurre senza regole e senza un’etica profonda, che i diritti camminano sulle gambe dei doveri, che la politica senza principi è un pragmatismo senza speranza”…dal sito www.primarietabacci.it

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Mister Fantastic, era un bambino prodigio, dotato di grandissimo talento e il suo genio varia in tutti i campi. È anche uno dei componenti dell'organizzazione segreta degli illuminati. L'esposizione ai raggi cosmici lo ha reso capace di modellare e allungare il suo corpo a piacimento come fosse di gomma, ed è in grado di resistere a diversi attacchi.

Nichi Vendola
Il suo motto è: Oppure Vendola
. “Se vogliamo che il futuro non sia lasciato al caso o diventi un qualcosa di cui avere paura è necessario tornare a credere nel valore delle idee. Le idee sono la causa di tutto ciò che ci circonda e la cultura è la loro unione. La lotta alla povertà e all'esclusione sociale, l'impegno per la conversione ecologica dell'economia, sono la proiezione dell'Italia al di là dei confini nazionali, come attore responsabile in Europa e nel mondo. Il rilancio della cooperazione può essere un'opportunità per contribuire alla costruzione dell'Europa politica”...dal sito www.nichivendola.it


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Come da comunicazione sul sito di Sky, "il talk show sarà centrato anche sull'esito dei riscontri del "fact checking", che è la grande novità del confronto, e cioè la verifica dei fatti in tempo reale: per la prima volta nella tv italiana, grazie alla collaborazione tra SkyTG24 e la Facoltà di Economia dell'Università di Tor Vergata, sarà sperimentato il controllo della veridicità delle cifre presentate dai candidati e della verità storica di fatti citati a sostegno delle loro tesi.

lunedì 12 novembre 2012

Veltroni

Con Veltroni inizio la raccolta delle vignette dei candidati alle primarie del PD
Veltroni? ... Veltroni non ci sta!!... non si ricandiderà alle prossime elezioni!!


Nonsense
Makkox

Buongiorno
17/10/2012
L’ira del mite
Massimo Gramellini

Temete l’ira del mite. E’ pacifico e tollerante, intento a scrostarsi di dosso le cicatrici di un dolore antico. Chiede soltanto di essere amato e di non venire considerato come gli altri: i disinvolti, i beceri, gli arrivisti. Coltiva anche dei miti, il mite. Dei miti e dei sogni. Ne conosco uno che aveva il mito dell’America buona e il sogno di fondare in Italia un partito progressista moderno. Finché il sogno si avverò e il mite ne divenne il capo. Alle elezioni prese un mucchio di voti, ma i compagni di bottega smisero egualmente di amarlo. Lui si chiamò fuori, offeso e deluso. Da tutti e da uno in particolare: un tipo coi baffi che non cercava l’amore degli altri perché se ne dava già abbastanza da sé. Ma il mite ha pazienza. E un tempismo formidabile. Il momento che sa aspettare è sempre quello giusto.
Il nostro mite, chiamiamolo Walter, nel giorno del quinto anniversario del suo sogno-partito andò a dire in tv: io sono diverso, non mi candido più. Una scelta sofferta, certo. E personale, certissimo. Eppure bastò che lui si staccasse dalla colonna a cui per forza di inerzia era ancora rimasto appoggiato perché il tempio cadesse giù, precipitando sulla testa di coloro che non lo avevano amato o, peggio, avevano smesso di amarlo. Fra i calcinacci si riconosceva il tipo coi baffi, chiamiamolo Massimo, intento a scambiarsi irriconoscenze col nuovo capo, un Pier Luigi che era stato proprio Massimo a mettere lì, per sfregio nei confronti del mite. Il quale osservò la scena del disastro senza compiacimento né compassione, con un riverbero di tristezza implacabile negli occhiali. Tremenda è l’ira di noi miti.


Tiziano Riverso



CI ha lasciato
VUKIC - vukicblog


http://vauro.globalist.it/


fabiomagnasciutti


fabiomagnasciutti


SERGIO STAINO  


Umberto Romaniello


PORTOS / Franco Portinari