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mercoledì 20 aprile 2016

PREMIO SATIRA POLITICA DI FORTE DEI MARMI A JAN BOEHMERMANN

BERND ERTL/GERMANY







LA GIURIA DEL PREMIO SATIRA POLITICA DI FORTE DEI MARMI HA DECISO DI PREMIARE IL COMICO TEDESCO JAN BOEHMERMANN PER LA SUA SATIRA SU ERDOGAN

Dopo che una canzone in rete “Erdowie, Erdowo, Erdogan” aveva già scatenato le ire di Ankara e una convocazione dell’ambasciatore tedesco, il 31 marzo il comico tedesco Jan Boehmermann dedicava la sua popolare trasmissione "Neo Magazin Royale" sulla rete ZDF al presidente turco Erdogan.
Boehmermann in quell’occasione decideva di spiegare al pubblico come l’offesa al capo di Stato straniero in Germania fosse ancora reato e recitava un poema satirico e volutamente scurrile contro Erdogan. Era una provocazione duplice, anche contro una legge assurda.
Erdogan ha querelato Boehmermann per conto proprio, dopo aver fatto recapitare una denuncia da parte del suo Governo per chiedere un’azione penale della Germania contro il comico.
Il Governo tedesco ha deciso di concedere l'autorizzazione al procedimento penale contro il comico della Zdf Jan Boehmermann per la poesia satirica sul presidente turco Erdogan.
Boehmermann ha quindi sospeso il suo programma tv motivandolo come segue: «Ho deciso di concedermi una piccola pausa televisiva affinché il pubblico e Internet possano concentrarsi su questioni davvero importanti, come la crisi primaverile, i video sui gatti o la vita amorosa di Sophia Thomalla (modella popolarissima in Germania ndr). Ci sono cose più rilevanti di una poesia letta durante un programma di satira», ha proseguito. «Ora me ne andrò a fare un viaggio in Corea del Nord», continua il comico in tono sarcastico, «così da farmi spiegare bene come funziona questa faccenda della libertà di stampa, e mostrare il cammino di Santiago».

La Giuria del 44° Premio Satira Politica di Forte dei Marmi ha deciso di premiare il comico tedesco per affermare il diritto alla libertà di opinione e espressione satirica.

Ufficio Premio Satira e Museo della Satira e della Caricatura
c/o Comune di Forte dei Marmi
Piazza Dante
55042 Forte dei Marmi Lu
Tel.+39 0584 280262
museosatira@gmail.com
L’Ufficio Stampa
Demetrio Brandi


Klaus Stuttmann


succede in Germania
di Stuttmann
http://www.stuttmann-karikaturen.de/karikatur/6023



Germany chancellor Angela Merkel agrees to Recep Tayyip Erdoğan’s request to allow legal charges to be filed against a comedian who made fun of the Turkish president in a satirical song. http://wpo.st/03DV1
ANN TELNAES




Germany, Turkey, and one president's fragile ego.
Kal's cartoon


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Nota:


Gramellini ha dato l'annuncio  del Premio Satira Politica di Forte dei Marmi  al comico tedesco Jan Boehmermann, sabato sera, da da Fazio.
Per vedere l'intervento di Gramellini  andate al link qui e scorrete al minuto 6.55

martedì 15 marzo 2016

Toulouse-Lautrec a "Le Rire" in mostra a Forte dei Marmi




Toulouse-Lautrec a "Le Rire"
Le pagine del grande giornale satirico francese
 con le illustrazioni del geniale artista della Belle Époque. 

24 MARZO 2016 - 29 MAGGIO 2016

Inaugurazione giovedì 24 marzo, ore 18.00, 

Museo della Satira e della Caricatura
 a Villa Bertelli (Via Mazzini 200, Forte dei Marmi)






In mostra dal 24 marzo a Villa Bertelli di Forte dei Marmi, grazie alla collaborazione fra Comune e Museo della Satira, i numeri originali del giornale Le Rire, cui collaborò anche Toulouse-Lautrec. 
Henri de Toulouse-Lautrec fu uno straordinario innovatore della pittura e della grafica di fine Ottocento. Importante artista post-impressionista, ma anche illustratore e litografo; da osservatore febbrile del mondo in cui viveva, registrò nelle sue opere molti dettagli dello stile di vita bohèmien della Parigi di quel periodo. Portò la sua arte su un piano allora sconosciuto agli altri impressionisti, con semplici tratti, sapeva infatti cogliere con estrema precisione le forme, i corpi e lo spazio.


Lautrec non dipinse mai paesaggi. Innamorato della figura umana e dotato di spirito caustico, fin da piccolo aveva schizzato ritratti, vignette e caricature. Tormentato da problemi di salute tutta la vita, fu sempre desideroso di vivere appieno la vita più vera, quella della gente ai margini della società come le cantanti e le ballerine dei café-chantant, i clown o le prostitute, che ritrasse con i suoi tratti sapienti e “caricati”, ma sempre caratterizzati da una forte empatia, mentre alla ricca borghesia riservò lo sguardo più ironico e sferzante.
La sua carriera iniziò nel momento in cui la Francia, avendo abolito la censura e la stampa era libera di deridere uomini politici o soggetti fino a quel momento considerati intoccabili. Il Paese stava allora attraversando un momento felice di crescita dei lettori, dovuta a un’alfabetizzazione delle classi più umili e a una conseguente esplosione di giornali, che dovevano soddisfare le curiosità dei nuovi lettori. A questo ben si prestava il disegno al tratto su carta, facilmente riproducibile tramite il sistema litografico dei giornali e di questo Lautrec fu maestro indiscusso. Illustrava articoli degli amici scrittori e giornalisti o si divertiva a proporre i suoi soggetti prediletti.
Da un punto di vista politico la Francia stava assistendo a un crescente malcontento nei confronti della Terza Repubblica, all’aumentare dell’anarchismo, a episodi di corruzione e scandali. Tutto ciò favoriva la satira e la caricatura, che venne anche studiata e perfino teorizzata dagli intellettuali del tempo, come Jean Grand Carteret e Arsène Alexandre.
Fu proprio quest’ultimo a dirigere, per diversi anni, il giornale satirico Le Rire, creato da Félix Juven, al quale Lautrec collaborò tra il 1894 e il 1897 producendo meravigliose illustrazioni nelle quali ritrasse le numerose celebrità del mondo dei cabaret nonché scene di vita sociale parigina. Come esempio della sua arte caricaturale basti citare il suo folgorante ritratto della cantante del Moulin Rouge, Yvette Guilbert, di cui i lunghi guanti neri arrivano a vivere di vita propria e a rappresentarne una felice sineddoche in altre illustrazioni dell’autore; il ritratto dello scrittore simbolista Dujardin in Skating, efficace esempio di dandy; o l’ingresso trionfale a dorso di mulo al Moulin Rouge, della pagliaccia Cha-U-Kao, dal ciuffo grottesco e infiocchettato.
Il Museo della Satira espone in mostra i numeri originali del giornale (appartenenti alla collezione del Museo) con le litografie dell’artista, nonché ingrandimenti delle illustrazioni per permettere di godere appieno la grande arte di Lautrec. Ogni illustrazione è accompagnata da una scheda esplicativa che ci immerge nel clima e nell’atmosfera del tempo e ci avvicina a quei personaggi che Lautrec amava e ammirava.

 Yvette Guilbert (10/11/1894) - 23 cm x 31 cm

"Of all the music hall performers who inspired Lautrec, Yvette Guilbert exerted by far the greatest hold over him. He was completely fascinated by the style and atmosphere of her act. Lautrec first saw her in about 1892, she had revolutionized the whole atmosphere of the cafe concert by a totally new approach to the performance of a song. Standing almost still except for gestures of her long thin arms in black gloves, which she almost invariably wore, her face almost expressionless except for the twist of her lips, she sang songs with highly scandalous words and themes. The Paris audience was captivating and none more than Lautrec. He found the whole atmosphere of her act and personality magnetic. Over the years they became well known to each other and she inspired some of his finest lithographs, drawings and paintings"






Yvette Guilbert, nome d'arte di Emma Laure Esther Guilbert (Parigi, 20 gennaio 1865 – Aix-en-Provence, 3 febbraio 1944).Fu grande interprete dei music-hall parigini. Innovativa nell'interpretazione rimaneva in piedi, quasi priva di espressione, muovendo solo le braccia rivestite da lunghi guanti neri.





 Snobisme (24/04/1896) - 23 cm x 31 cm

We find an elegant gentleman and escort, a prostitute or his mistress, seated at a table of a fashionable Paris restaurant. The meal is done, and as he studies the bill, he softly says to her, "Jeanne, take my wallet, without anyone spotting you, out of the left hand pocket of my overcoat." "And then?" she replies slyly, with a knowing smile. "Then give it to me as if it were yours." The inference is that he is protecting her reputation or more likely his own, from the watchful eye of the doorman of the establishment. An example of the snobbish hypocrisy that ran rampant in Paris at the time, which only Lautrec could capture with such rare insight and beauty.




Skating (11/01/1896) - 23 cm x 31 cm

In this work by Lautrec simply titled "Skating" he gives us a look at the social, as well as the skating itself. From the gallery, a very distinguished monocled, gentleman in top hat, prepares his drink, as he surveys the scene. A blonde skater, with a striking profile and hat to match, holds the rail quite near to him. She seems to be looking past him. In the background we see a waiter move by with a full tray of drinks, as well a decked out lady skater clings to the rail while a man skates effortlessly by them all. A full array of elegant ladies and gentleman round out the gallery. Lautrec has effectively captured the movement, the atmosphere and romance of indoor ice-skating, a very popular pastime in Paris at the turn of the century
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ritratto di Toulose-Lautrec
di Tiziano Riverso

CENNI BIOGRAFICI

Henri de Toulouse-Lautrec era nato il 24 novembre 1864 ad Albi, nella regione francese dei Pirenei, in un'antica famiglia nobile francese. Sin da giovane si era interessato alla pittura, allontanandosi dall'ambiente aristocratico e conservatore in cui viveva e soffrì di importanti problemi di salute dovuti a malattie genetiche causate dai rapporti tra consanguinei, frequenti nella sua famiglia. Fu in parte anche la sua condizione che lo portò a interessarsi alle persone ai margini della società e a rappresentare la figura umana con tratti nervosi e tormentati.

Si trasferì a Parigi, con la madre, nel 1872 e iniziò a frequentare il Lycée Fontanes, dove conobbe Maurice Joyant, che divenne presto uno dei suoi amici più fidati. Negli anni seguenti Toulouse-Lautrec cadde rovinosamente in casa, si ruppe il femore sinistro e qualche mese dopo si ruppe anche l'altra gamba. Le fratture che si era procurato non guarirono mai del tutto a causa della picnodisostosi, la malattia genetica di cui soffriva e che causava seri problema alle ossa e al loro sviluppo.

La condizione fisica di Lautrec fu tra le cause che lo portarono ad appassionarsi sempre di più all'arte, avendo precluse molte delle altre attività che di solito erano praticate dalla persone della sua stessa estrazione sociale. Frequentò l'atelier di Fernand Cormon, dove incontrò artisti come Vincent Van Gogh, Louis Anquetin, Emile Bernard e Albert Grenier.

Nel giro di alcuni anni Henri de Toulouse-Lautrec divenne uno degli illustratori e disegnatori più richiesti di Parigi: gli furono commissionati manifesti pubblicitari per rappresentazioni teatrali, balletti e spettacoli dei café-concert, oltre che illustrazioni per importanti riviste dell'epoca.

Lautrec contribuì a rendere popolare il linguaggio delle avanguardie di fine Ottocento e rappresentò un ponte di collegamento tra la buona società dell'epoca e la vita bohémiendi ballerine, scrittori, intellettuali, cantanti e anche prostitute che affollavano i locali di Montmartre. I suoi disegni – stilisticamente ispirati alle stampe giapponesi e all'età d'oro della caricatura francese – raccontano molti aspetti della vita parigina: la politica, i movimenti culturali, i divertimenti dei ceti popolari e la nascita di forme di intrattenimento come appunto icaffè-concerto e i cabaret.

Henri de Toulouse-Lautrec morì nel 1901 a soli 37 anni.

sabato 19 settembre 2015

43° Premio Satira Politica Forte dei Marmi

" La satira assomiglia all'uovo di Pasqua, ha la sorpresa dentro."
Serena Dandini
e che sorpresa!! aggiungo io.

Dédié aux victimes dE Charlie Hebdo -  

IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL TEATRO A :
 ENRICO BRIGNANO
 Esordì bravo muratore, divenne grande attore di teatro. Comico. Con rari blitz nella satira politica «per non dare ai politici un ulteriore palcoscenico. Tanto loro non cambiano», dice, «privi come sono di ironia e autoironia». Poche incursioni, dunque, però illuminanti. Eccone due, la prima parafrasando Voltaire: «Io non sono disposto a morire per un’idea di Razzi»; la seconda sui boss della Casta e le loro belle famiglie: «I figli so’ piezz’ ‘e Rolex». Perle che ci restituiscono il tempo che viviamo. E che meritano un Premio.

IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO AL LIBRO:
 “Essere #matteorenzi” di CLAUDIO GIUNTA (Il Mulino Editore)
 Saggio di intelligente, disperata allegria sul linguaggio del leader indiscusso e post berlusconiano della nuova democrazia social pop italiana, Matteo Renzi, il “quasi nulla che piace”, detestato e anche molto ammirato, massimo giocoliere di parole di gomma, annunci senza strafare con il seguito, buone intenzioni senza mai troppe conseguenze, che a forza di entusiasmo, ottimismo, buon senso, ha fatto dei labirinti concentrici di Palazzo Chigi la semplice Ruota della sua fortuna. E un po’ meno della nostra.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:
MICHELE MASNERI
L'eleganza è cattiva, quando ci vuole; e la buona prosa, all'occorrenza, sa e deve essere perfida con gli arroganti, i vanitosi, i capricciosi che la cronaca le offre a getto continuo. Quindi cerimonie all'insegna dell'ipocrisia, carriere e successi fondati sull'equivoco, spiagge inutilmente vip, economisti in ghingheri, stilisti in manette, politici ormai prigionieri del vino che producono. Michele Masneri rianima l'antica tradizione del reportage; lo piega nel verso di un sadismo allegro e colto; lo nutre con i bocconcini di un tempo tornato ad essere sudicio e sfarzoso. 


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA PER L’ATTUALITÀ È STATO ASSEGNATO A:
DADO  - GABRIELE PELLEGRINI
 Il Dado è tratto, come diceva Giulio Cesare. Il bacio dei Casamonica, colpiti al cuore dalla parodia del funerale del loro capofamiglia, ha trasfigurato Gabriele Pellegrini, in arte Dado, in una star del web politico, in una icona della libertà di satira, nel simbolo della società civile, nell’arcinemico di Mafia Capitale, in un opinion maker dell’attualità… . Per questo, per la parodia, insieme ai suoi versificatori, Terenzi e Lucisano, lo premiamo. Senza dimenticare il suo cursus honorum: inventore delle Canzoni Cihuahua, leader del gruppo Dado e le Pastine in brothers, autore di commedie musicali dai titoli insuperabili (la prima: La vita è fatta a scale, c'è chi le stona e chi le sale) coprotagonista di Zelig o di Servizio pubblico. Insomma: non sono solo canzonette…


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO INTERNAZIONALE A:
 FECO FRANCE
Nell’anno nero di “Charlie Hebdo” la satira francese ha pagato un prezzo esorbitante e disumano al diritto di espressione. E, se sotto i colpi ha barcollato per qualche istante, ha saputo reagire orgogliosamente con la maestria di una tradizione ironica e satirica che affonda nella storia della République. Lì, da molti anni, opera FECO France, Associazione che riunisce un’ottantina di disegnatori satirici d’Oltralpe e che ha tra i suoi fini non solo quello di aiutare i disegnatori a superare le difficoltà della professione, ma soprattutto di promuovere lo scambio di esperienze con i colleghi di tutto il Mondo.
Ambasciatori universali della vignetta e della satira, anche quando il dolore secca l’inchiostro nel calamaio.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:
 EDOARDO FERRARIO
 Giovane romano di bellissime speranze,  si è  fatto notare per una serie di personaggi irresistibili nella più pura tradizione comica che parte da Alberto Sordi, passa da Carlo Verdone e attraverso Corrado Guzzanti, arriva fino a lui giovane interprete di professori universitari fancazzisti, giovani studenti 2.0 e all’occorrenza imitazioni  che nulla hanno da invidiare ai più smaliziati autori di satira. E’ pure mezzo-bello, mezzo-simpatico e mezzo-intelligente come lo definirebbe il Pips, suo cavallo di battaglia ormai già un must nella rete e non solo.  
L’ex aequo ovvero un mezzo-premio va a Edoardo Ferrario.


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO A:
FABIO MAGNASCIUTTI
La battuta spiazzante ed ironica si veste di una grande illustrazione, ed è subito satira. Autentica, cattiva e definitiva dal segno inconfondibile. Belli da sfogliare, i disegni di Fabio Magnasciutti non ammettono replica. Animazioni ad un sol quadro, eppure dinamiche ed argute, sottolineano le assurdità della nostra politica e della nostra società. Satira solo in apparenza sintetica e immediata, con un fascino da pensiero laterale che si svela sorprendentemente quando si cerca di decifrarne diversamente la cifra satirica e umoristica.


IL PREMIO SPECIALE "PINO ZAC 2015" È STATO ASSEGNATO AL LIBRO:
“LA SATIRA IN VERSI - STORIA DI UN GENERE LETTERARIO EUROPEO”
a cura di GIANCARLO ALFANO (Carocci editore)
 A dispetto di chi crede ostinatamente che la satira sia un genere in perenne declino e di chi ignora che da sempre l’uomo elabora sentimenti universali come la rabbia e la vergogna, la presa in giro e il senso del ridicolo come forme elaborate di disapprovazione. Giancarlo Alfano, coordinando un gruppo di docenti universitari, ha raccolto in questo saggio la storia di un genere letterario europeo lungo duemila anni di storia, dimostrando come la satira per qualità e quantità di esperienze significative occupi un ruolo fondamentale nello spazio poetico e nell’organizzazione sociale di ogni epoca e di ogni lingua e letteratura. Con una ricerca curiosa e stimolante che va dalle “Saturae” di Ennio fino all’ironia di Elio e le Storie Tese.

Ai suoi albori negli anni ’50  la televisione,  per  arricchire i suoi primi programmi  di varietà,  saccheggiava a più  non posso il mondo del  teatro e in particolare   dell’avanspettacolo,  ricco dei personaggi più amati dal pubblico. Ora la fa ugualmente ma con il web, che è diventato l’unica fonte di sperimentazione e fucina di nuovi talenti.  Perché solo dove c’è libertà e meritocrazia nascono le novità e i canali generalisti sono ormai così soffocati dal perbenismo e lottizzati dalla politica da aver perso  completamente  ogni ispirazione.
È per questo che IL PREMIO  SATIRA POLITICA FORTE DEI MARMI ha da tempo una sezione web, luogo dove nascono le promesse del futuro , un mare magnum talmente ricco di  stimoli e personaggi che quest’anno la giuria ha aggiudicato  un ex-aequo. Ambedue i premiati   avranno un grande futuro.
 IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:
 TG LERCIO
 La satira ha degli strumenti consolidati e dei meccanismi che si tramandano di generazione in generazione. Il finto telegiornale è uno di questi. Molti si cimentano  ma pochi riescono a superare le forche caudine del già visto e già sentito. Specialmente di questi tempi che la realtà non solo ha superato la fantasia ma l’ha proprio fatta secca. Ecco perché merita sicuramente questo premio la redazione al completo del Tg Lercio, organo di contro-informazione del web,  che in poco tempo si è trasformato nell’unica fonte di notizie attendibili, autorevoli e veritiere. Un esempio per tutte questa news di politica interna:
«Salvini contro gli uccelli migratori: Facciano il nido a casa loro”»


 IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA AL FILM:
“FINO A QUI TUTTO BENE”
 Humor acidissimo per “Fino a qui tutto bene”, commedia giovanile di Roan Johnson che miscela la comicità toscana di Pieraccioni alla satira sociale di Virzì. Battute fulminanti e sketch spassosi, per un’opera che trova il tono migliore proprio quando riesce a ridere di temi delicati e che ha i suoi perni narrativi nella mancanza di certezze di una generazione privata di gran parte delle opportunità concesse a quelle precedenti. Johnson firma così un film pregevole attraverso il quale ci restituisce uno spaccato della società contemporanea, critico e intriso di disillusione. Sdrammatizzato in certi momenti dalle canzoni dei Gatti Mézzi, che meritano una citazione, il film sottolinea le capacità di questo regista, che già aveva dato buona prova di sé con il grottesco “I primi della lista” al cinema e con gli spassosi vecchietti del Bar Lume in TV.


IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2015" È STATO ASSEGNATO A:
 FEDERICO MARIA SARDELLI
 Parafrasando Oscar Wilde si potrebbe dire che Federico Maria Sardelli nella vita ha messo a frutto la sua genialità, nelle sue opere un purissimo talento. Un’opera sinfonica multimediale –quella di questo toscanaccio incline alla musica e alla satira – sempre pronta alla battuta finale in un crescendo che spiazza. Firma storica del mensile satirico “Il Vernacoliere” su cui ha debuttato dodicenne, Sardelli è l’autore di numerose opere satiriche che spaziano dal fumetto, alla spassosa parodia letteraria, fino alla poesia.  Come si fa a dire che è solo bravo?


IL 43° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TESI DI LUAREA A
FEDERICO BERNARDI
“L’unica vera grande libertà che nessuno può togliere all’uomo è la libertà di sorridere, di ridere della realtà che lo circonda”. È la conclusione a cui approda la tesi di laurea  in giurisprudenza di Federico Bernardi. “Castigat ridendo mores: il diritto di satira nell’ordinamento italiano” è uno studio meritevole di plauso poiché dopo un’attenta analisi  del concetto di satira e  la presentazione delle maggiori pubblicazioni satiriche nel Novecento italiano, descrive i profili di tutela costituzionale che la satira ha nel nostro ordinamento, fino a stabilirne le differenze, come tertius genus distinto da cronaca e critica, per concludere attraverso un’attenta disamina della dottrina e della giurisprudenza più recenti.


La GiuriaRoberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Serena Dandini, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti, Franco A. Calotti.
Ai Vincitori verranno consegnate le sculture: 
"L'Ape" di Pietro Cascella,  “Cavallo e cavaliere” di Ugo Guidi, "Omaggio a Pino Zac" di Emanuele Giannelli. “La Città della Satira” di Rinaldo Bigi



Complimenti a Tutti!!


lunedì 29 settembre 2014

Buduàr 18

Un premio a BUDUÀR. Che viva BUDUÀR.

E così Buduàr ha vinto il premio Pino Zac a Forte dei Marmi.
[...]
Ho scritto "che viva Buduàr" perchè spero sinceramente che il nostro progetto possa continuare ad andare avanti e possa essere conosciuto sempre più raggiungendo anche i ragazzi più giovani. L'umorismo è passione e piacere, ma è anche vita, da godere con un sorriso.
(dall'Editoriale di Buduàr n.18 di Dino Aloi)




ATTENZIONE. ABBIAMO RISCONTRATO PROBLEMI DI VISUALIZZAZIONE CON CHROME. NON DIPENDONO DA NOI, MA DAL BROWSER.
PER LEGGERE SENZA PROBLEMI BUDUAR UTILIZZATE FIREFOX O SAFARI.

COPERTINA DI LIDO CONTEMORI
Un numero leggermente autocelebrativo con un lungo servizio sul Premio satira Politica di Forte dei Marmi, ma anche un numero particolarmente ricco di sorrisi e di storia. Il resoconto della giornata a Le Piastre per il Premio della Bugia, un ricordo dell'amico Paolo del Vaglio, il punto sul Cabaret stilato con dovizia di particolari da Emilio Isca, una finestra sull'animazione e molto altro in più di 100 pagine di qualità garantita.
In questo numero:
Dino Aloi, Giada Aloi, Mirko Amadeo, Pietro Ardito, Gianni Audisio, Pierre Ballouhey, Carlo Baffi, Emanuele Begliomini, Antonio Botter, Graziano Braschi, Franco Bruna, Berlinghero Buonarroti, Gian Paolo Caprettini, Luciano Caratto, Athos Careghi, Sergio Cavallerin, Giorgio Cavallo, Davide Ceccon, Gianni Chiostri,Lido Contemori, Lele Corvi, Milko Dalla Battista, Vincenzo D’Agostino, Marco De Angelis, Paolo Della Bella, Paolo del Vaglio, Umberto Domina, Antonio Ghirelli, Guido Giordano, Firuz Kutal, Emilio Isca, Gianlorenzo Ingrami, Sergio Ippoliti, Benito Jacovitti, Enzo Lunari, Boris Makaresko, Ro Marcenaro, Fabio Magnasciutti, Melanton, Claudio Mellana, Giulio Mellana, Marco A. Morini, Marco Novarino, Angelo Olivieri, Andrea Pecchia, Omar Perez, Danilo Paparelli, Passepartout, Alessandro Prevosto, Federico Ricciardi, Umberto Romaniello, Robert Rousso, Giuliano Rossetti, Ugo Sajini, Francois San Millan, Doriano Solinas, Carlo Squillante, Sergio Staino, Achille Superbi, Lucio Trojano, Pietro Vanessi, Fabrizio Zubani.
Il giornale è sfogliabile usando gli appositi tasti di navigazione in basso a destra di ogni pagina.
E' anche possibile sfogliare clikkando col mouse o usando il dito (su palmari e smartphone) e trascinando la pagina a destra, sinistra o in basso.



sabato 13 settembre 2014

42° Premio Satira Politica Forte dei Marmi

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA PARODIA A:

VIRGINIA RAFFAELE
[...] La Vanoni, che dice: "Eravamo io e Giorgio Strehler e stavamo per fare l’amore, poi ci siamo alzati e siamo andati via: lo stadio era pieno". Ornella non l’ha mai detto, ma avrebbe potuto.
Che Virginia Raffaele fosse talentuosa lo avevamo capito già dai tempi della Gialappa’s. Adesso, dopo la Bruzzone, Ornella Vanoni, Paula Gilberto Do Mar, la Minetti, Belen, la Pascale e la ministra Boschi, che non solo lei ma anche la permalosissima Boldrini se n’è avuta a male, la Raffaele, fuoriclasse assoluta, vince l’Oscar della satira che, come la lingua, non ha sesso. Il remake della Rodriguez e della Boschi sono capolavori di svelamento. Si fa beffe dell’una e dell’altra. E lo fa in una semplice mossa, miracoloso compendio di sopracciglia piegate e occhi sgranati. Viene dal circo e dal lunapark, è brava e intelligente. Non ce n’è per nessuno.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SEZIONE AUTORE TV A:

ANDREA ZALONE
Chi sta nell’ombra spesso fa più luce. Fino a diventare, sia pure controvoglia, un personaggio. E ‘il caso di questo autore raffinato - amatissimo in Piemonte per la striscia comica “Ciau bale” - che grazie alla collaborazione con Crozza ha raggiunto le grandi platee televisive, rinverdendo la tradizione italiana delle “spalle” di classe: Carlo Campanini, Mario Castellani, Gianni Agus e adesso lui, l’impassibile intervistatore di Briatore, Montezemolo e Razzi, a cui ha fatto dire la battuta forse più divertente e potente dell’anno: “L’Europa è bella, ma non ci vivrei”.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO IL WEB A:

THE PILLS
(Luca Vecchi, Luigi di Capua, Matteo Corradini)
In un mondo sempre più spompato e prevedibile, “The Pills” rovesciano la realtà, così come la smascherano e se la portano a casa. Divani, iPhone, tavoli da cucina, scellerate discussioni inconcludenti, pezzi di Roma spremuti a secco. Tutto bianco e nero. Rega’!, la vita è cruda, ma nel parlarsi addosso si fa largo sul web una generazione sempre più scettica e autosufficiente. La potenza del gergo la riscatta. Nella frenesia del vivacchiare, tra fumo e sbandate, la commedia-lampo genera pillole di formidabile comicità.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA “EDMONDO BERSELLI” È STATO ASSEGNATO PER IL LIBRO “TELEVISIONE”  (ED.BOLLATI BORINGHIERI) A:

CARLO FRECCERO
Perché guardando l’Italia di notte, attraverso i flussi televisivi che registra nella stanza del suo Residence, dove vive provvisorio da 25 anni, ci racconta come è fatta l’Italia instabile di oggi. Quella dove va in scena la società spettacolare che spesso ci confonde e qualche volta ci acceca. Lui riunifica i frammenti. Ci spiega che la tv ha smesso di adescare maggioranze ordinate in un palinsesto, si scioglie nella Rete, moltiplica le minoranze. E’ stata la nostra sovrana politica, ma forse saprà anche dissolversi in tante via d’uscita. Una delle quali è spegnerla.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SEZIONE MULTITASKING A:

MACCIO CAPATONDA
«Sogno un mondo migliore… per fortuna dormo poco!»: filosofo della stupidità liquida, esegeta del cetomedio straccione, interprete della sottoborghesia ribalda, Maccio Capatonda è riuscito a elaborare un’estetica epidemica, diffusa via web,  sull’idea che in rete il basso si vede meglio da ancora più sotto. Artista del frammento, Maccio ha elevato a opera il «Prossimamente» attribuendo al film intero il carattere di un inutile surrogato (Karl Kraus): senza bisogno di passare all’atto, basta il pensiero!

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:

MARCO DAMILANO
Cultore fin da giovanissimo della nota politica, Marco Damilano è il cronista del Palazzo che forse meglio di ogni altro ha assimilato la grande lezione berselliana della contaminazione alto/basso, con tanto di incursioni – frequentissime – nella tv dell’infotainment. E dunque analisi politologiche e settimanali “Top e flop” sull’”Espresso”; saggi per Einaudi e Laterza e blog sferzanti; cinema d’autore e duetti con Zoro. Esempio militante di giornalista politico-satirico multitasking.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA A:

SYDNEY SIBILIA  per il film “SMETTO QUANDO VOGLIO”
Sei laureato e non trovi lavoro? Non potrai fare il chimico o il latinista perché si vive in un paese dove l'unica possibilità è la fuga all'estero? Precario a vita? Niente paura. O diventi criminale per colpa della crisi o fai il cinema comico dove diventi criminale per colpa della crisi. Fa molto ridere “Smetto quando voglio”. Tra i “Soliti ignoti” e “Breaking bad”. Con un linguaggio sciolto da ogni vincolo ideologico, si abbandona al puro gusto di narrare con immagini coloratissime,  acide e sature, non da cinema italiano, che fanno rinascere la commedia all’italiana. Cinica e cattiva.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO INTERNAZIONALE A:

NADIA KHIARI (Tunisia)

Se gli animali potessero parlare - diceva Mark Twain - il gatto avrebbe il raro dono di non dire mai una parola di troppo. Come “Willis from Tunis”, il gatto senza peli sulla lingua diventato simbolo della rivoluzione tunisina. Lo ha creato Nadia Khiari, raffinata intellettuale che al tramonto del regime di Ben Alì, nel gennaio 2011, ha capito  come un sorriso possa esorcizzare la paura di un potere oppressivo. Così da allora, questa pittrice e disegnatrice tunisina combatte una battaglia personale contro ogni limitazione della libertà di espressione, raccontando con ironia gli avvenimenti della transizione al potere, convinta che la satira non abbia linee da non oltrepassare.

IL PREMIO SPECIALE "PINO ZAC 2014" È STATO ASSEGNATO A:

“BUDUÁR”
Debitore di certo ironico disincanto al “Divino marchese”, “Buduàr” è l’erede duepuntozero dei grandi giornali umoristici che nel cuore del secolo scorso hanno allietato generazioni di italiani. Impresa non facile in un paese che ha rinunciato ai giornali satirici di carta e che trova nel web un fiorire di proposte non sempre durature. “Buduàr”  ha radunato i tanti disegnatori satirici italiani che non vogliono rinunciare a dire la loro in punta di matita e ha il merito di giocare leggero, tra umorismo di qualità, satira vera e incursioni nella storia di un genere che onora, proiettandosi con ambizione nel futuro dei media sulla Rete.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL TEATRO A :

“STASERA NON ESCORT”
(Margherita Antonelli, Alessandra Gaiella, Rita Pelusio, Claudia Penoni)
Secondo l'ultima classifica del World Economic Forum, l'Italia è al 90esimo posto su 135 Paesi per la parità di genere nel mercato del lavoro. Gli economisti  più accreditati ci avvertono che se l’occupazione femminile  raggiungesse quella maschile, il nostro Pil nazionale crescerebbe di un punto percentuale l’anno. Ora vi è chiaro perché abbiamo deciso di premiare queste quattro attrici comiche, nonché autrici satiriche e quant’altro, visto che da anni contribuiscono  al miglioramento economico del nostro paese girando con uno spettacolo di grande successo, che parla tra l’altro di occupazione al femminile, il titolo è lampante: “Stasera non escort”. L’avrebbe già premiate il premier  Renzi se non fosse sempre occupato con degli inutili boy-scout che non portano niente alle casse dello stato.


IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL DISEGNO SATIRICO A:

ZEROCALCARE (Michele Rech)
Se dici Zerocalcare anche chi non legge fumetti s'illumina. Magari non tutti sanno quanti libri ha pubblicato, che è autore di centinaia di locandine per concerti punk e che all'anagrafe fa Michele Rech. Per tutti, però, Zerocalcare è il fumettista che ha spopolato con le sue storie autobiografiche di quotidianità precaria, tra piccole grandi (dis)avventure del suo alter ego trentenne, Zero: capelli corti, T-shirt nera, bluejeans e un armadillo immaginario che gli fa un po' da coscienza e un po' da complice, nella sua pigrizia.  I suoi libri sono di una forza comica straordinaria, che scaturisce dal contrasto tra le proprie debolezze e le storture del mondo. Il fumetto era un genere archeologico, congelato alla filologia come la lirica, Zero gli ha insufflato la vita e l’ha reso contemporaneo. Prima regia di Mastandrea per il film dall’Armadillo. Non l’abbiamo visto ma ci piace. Premio Profezia.

IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2014" È STATO ASSEGNATO A:

SIMONE LENZI
Le piccole storie della quotidianità sono la materia che predilige per spezzare le catene dei luoghi comuni e smontare le autorappresentazioni compiaciute e ruffiane di singoli e comunità. Con "Lungomai" ha costruito una Lonely planet antropologica della sua Livorno, ritratto liberato di un popolo che ha nello spreco la misura esistenziale. Saltate quelle catene finalmente anche nella sua vita, Simone Lenzi, raffinato con le note come con le parole, ha così trasformato una fotografia apparentemente locale in un ritratto profondamente italico. E oggi continua a perseguire la via delle storie minori per guardarci dentro. Con spirito beffardo.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO AL GIORNALE SATIRICO:

“MONGOLIA” (Spagna)
Non fa sconti a nessuno, neanche al re. Parliamo di “Mongolia”, rivista satirica spagnola di successo, che usa l’informazione per strappare un sorriso, ma anche per aprire gli occhi agli spagnoli. Nata due anni fa, boicottata dagli edicolanti ma forte di un vigoroso passaparola, non si ferma mai davanti a nulla, scandali e crisi. Pensata, scritta e disegnata da uno psicologo, un avvocato penalista, che ne è anche l’editore, e un illustratore, Mongolia fa dell’irriverenza al potere la sua arma migliore. Come dire, satira allo stato dell'arte.

IL 42° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TESI DI LAUREA “Gabriele D’Annunzio in caricatura” (Università di Cagliari) A:

ALESSIA MASSIDDA
Il primo fu Gandolin, nel 1886, e da  allora le caricature di D'Annunzio, fino alla prima parte del Novecento, sono state innumerevoli. Di ciascuna dà conto Alessia Massidda, laureatasi a Cagliari con la tesi "Gabriele D'Annunzio in caricatura" che ripercorre in filigrana l'attività di uno dei personaggi più in vista di quel periodo, arricchendo il suo esemplare lavoro con una puntuale analisi della caricatura come forma d'arte.

 

La Giuria: Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinza Bibolotti, Franco A. Calotti. 



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Le foto dei vincitori




la redazione di Buduàr col premio "Pino Zac 2014"
(Dino Aloi, Alessandro Palex Prevosto, Marco De Angelis, e Lido Contemori)
Complimentissimi agli amici di Buduàr!!

sabato 6 settembre 2014

Anticipazioni Premio Satira Politica Forte dei Marmi 2014




Conto alla rovescia per la 42ˆ edizione del Premio Satira Politica, che si preannuncia carica di presenze interessanti e divertenti.
Maccio Capatonda e The Pills saranno tra i vari premiati della quarantaduesima edizione del Premio Satira Politica. Queste le prime anticipazioni sul Premio Satira in programma sabato 13 settembre, alle ore 17,30, alla Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi.
Per il secondo anno consecutivo la conduzione della serata sarà affidata a Serena Dandini, new entry nella giuria del premio.
Durante la cerimonia di premiazione di sabato 13 settembre, di quello che è considerato l’Oscar italiano della satira, verranno consegnati premi a scrittori, giornalisti, blogger, disegnatori, programmi televisivi, films, tutto all’insegna della libertà di satira e di espressione. I riconoscimenti vanno alle sezioni del Premio: Libri, giornalismo, disegno satirico italiano e internazionale, spettacolo (teatro, cinema, tv), web, tesi di laurea e sono decisi da una Giuria composta da Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, Serena Dandini, Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti, Franco A. Calotti.



Il trailer del primo film di Maccio Capatonda

https://www.youtube.com/watch?v=bBWZyQ4Z1iA
MACCIO CAPATONDA riceverà il premio Multitasking. Capatonda si appresta a diventare la rivelazione dell’autunno cinematografico. Fenomeno del web e della tv, sta realizzando il suo primo film - dal titolo “Italiano medio. Il debutto sul grande schermo è liberamente ispirato al trailer circolato qualche anno fa e diventato un fenomeno in rete. A tutti gli effetti uno dei suoi lavori più esilaranti. Marcello Macchia – in arte Maccio Capatonda - arriva da due stagioni di serie televisive su MTV che lo hanno portato alla ribalta del grande pubblico. Ha partecipato a diversi programmi televisivi tra i quali Mai dire Lunedì e Mai dire Martedì. Precedentemente aveva fondato a Milano la Shortcut Productions, insieme a Enrico Venti. Lo scorso anno ha ideato, diretto e interpretato la serie televisiva Mario. In un primo tempo si è dedicato (accompagnato dal suo inseparabile gruppo) alla produzione di finti reality televisivi, come il Divano Scomodo, il Gabinetto e Il Grandangolo, tutti caratterizzati da una vena ironico – demenziale. Queste produzioni posero le basi per la seguente e più famosa produzione di Macchia, sempre a Mai dire..., con la Gialappa's. Qui impersonava un attore fittizio - chiamato Maccio Capatonda - che recitava in una serie di sketch, parodia dei più famosi trailer cinematografici. Molte di queste parodie, a loro volta dei veri e propri cortometraggi comici, hanno ottenuto un notevole successo fra gli spettatori del programma e, complice anche la diffusione su Internet (specialmente tramite YouTube), sono diventati dei veri e propri oggetti di culto tra gli appassionati. linguaggio ed i modi propri di questa forma di comunicazione con effetti spesso surreali. Alla comicità contribuiscono gli "attori" che, insieme a Capatonda, "recitano" in questi sketch: personaggi uniti dal comune denominatore della totale incapacità espressiva e recitativa e contraddistinti da nomi alquanto improbabili.




The Pills il video http://www.video.mediaset.it/video/the_pills/full/459006/puntata-del-7-maggio.html
THE PILLS riceveranno il premio Web. Grandi protagonisti del web li hanno definiti in tutti i modi, da comici 2.0 a morettiani. In realtà quelli di The Pills sono un gruppo di giovani, ideatori di una sit-com che impazza da tempo su Youtube. A metterla in scena Matteo Corradini, Luigi Di Capua e Luca Vecchi, autori e attori della web-series in bianco e nero, una cosa alla “Down By Law”, che hanno rifatto una sorta di “Ecce Bombo” 30 anni dopo. Dal web hanno fatto poi il grande salto sulla tv.
The Pills è ai confini tra il surreale e il grottesco. I tre amici si ritrovano all'interno della casa per dibattere, con toni irriverenti ed ironici sui grandi temi, alias luoghi comuni, del giovane italiano contemporaneo, dalle Hogan vietate se si vuole essere “underground” in alcuni quartieri romani come il Pigneto, al concetto di “turbofregna”, che come spiegano: “È un concetto alto, è una fregna con un motore”. Odiano essere etichettati: non sono radical e neanche chic. Non sono neanche alternativi/pun kabbestia e chi ne ha più ne metta. Sono trentenni romani che in una manciata di puntate hanno conquistato il pubblico dai 20 ai 40. Quella generazione italiana che si ritrova in fatiscenti case per studenti, con affitti alle stelle, nessun futuro davanti. “Non siamo comici – dice Luigi Di Capua – E tantomeno siamo un trio alla Aldo, Giovanni Giacomo – ribadisce Luca Vecchi.


Tra gli eventi correlati al Premio ricordiamo che al Museo della Satira e della Caricatura prosegue con grande successo la mostra “La danza macabra della Grande Guerra”. In esposizione al Fortino, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, le opere satiriche dei grandi artisti del tempo raccolte nella Collezione Isolabella. La mostra resterà aperta fino al 4 novembre con orario 17/20 e 21/24 (ingresso libero). L’esposizione di ben 150 opere, tratte da una collezione unica al mondo, è un’irripetibile occasione per ammirare i capolavori pittorici di artisti del calibro di Mario Sironi, Alberto Martini, Aroldo Bonzagni, Francesco Cangiullo, Lorenzo Viani, Giò Ponti, Lucio Venna, Gabriele Galantara, Antonio Rubino.

Da visitare il sito internet del Premio e del Museo della Satira, www.museosatira.it

Direzione Artistica del Premio e Museo Satira - Cinzia Bibolotti e Franco A. Calotti
museosatira@gmail.com tel. 0584 85312- 280262

Ufficio Stampa Demetrio Brandi ufficiostampa.premiosatira@gmail.com
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venerdì 5 settembre 2014

"LA DANZA MACABRA DELLA GRANDE GUERRA"

1914-2014
Quest'anno ricorre il centenario della Grande Guerra
L'estate del 1914, cent'anni fa, segnò l'inizio della Prima guerra mondiale, il  più grande conflitto mai visto, una carneficina che coinvolse quasi tutti i continenti, gran parte delle Nazioni e dei loro abitanti, cambiandone per sempre il destino.
Quando furono firmati gli armistizi tra i belligeranti nel 2018, le vittime si contavano a decine di milioni, mentre i sopravvissuti dovettero adattarsi ad un mondo nuovo e fortemente instabile. Crimini e orrori in vasta scala, armi nuove e micidiali, indifferenza per le spaventose perdite militari e civili hanno accomunato quasi tutti i numerosi fronti aperti.
Tante le manifestazioni per ricordare, anche il mondo della satira ha voluto farlo.
A Forte dei Marmi una grande mostra: LA DANZA MACABRA DELLA GRANDE GUERRA

di Ezio Castellucci, Il Kaiser sopra una montagna di teschi
 

 Forte dei Marmi

LA DANZA MACABRA DELLA GRANDE GUERRA

 Galantara - Il Kaiser
Prosegue con grande successo al Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi la mostra “La Danza macabra della Grande Guerra”. In esposizione al Fortino, a cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, le opere satiriche dei grandi artisti del tempo raccolte nella Collezione Isolabella. La mostra resterà aperta fino al 28 settembre, tutti i giorni, dalle 17 alle 20 e dalle 21 alle 24 (ingresso libero). L’esposizione di ben 150 opere, tratte da una collezione unica al mondo, è un’irripetibile occasione per ammirare i capolavori pittorici di artisti del calibro di Mario Sironi, Alberto Martini, Aroldo Bonsagni, Francesco Cangiullo, Lorenzo Viani, Giò Ponti, Lucio Venna, Gabriele Galantara, Antonio Rubino.

 Sironi - Sarabanda finale

A cento anni dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale le opere satiriche dei grandi artisti del tempo raccolte nella Collezione Isolabella.
Si può raccontare la tragedia di una guerra di trincea, di sangue e fango, con le opere d’arte? La risposta è sì: i grandi artisti satirici furono in grado di narrare il conflitto che trasformò in modo irreversibile il Novecento e combatterono la loro guerra con le armi sferzanti della satira, dando luogo a una produzione artistica che non ha eguali in nessun altro conflitto e che riuscì a svelarne le contraddizioni e le assurdità. A cento anni dall’attentato di Sarajevo - il casus belli che diede formalmente inizio alla prima guerra mondiale - Il Museo della Satira e della Caricatura di Forte dei Marmi propone la mostra “La danza macabra della Grande Guerra” (a cura di Cinzia Bibolotti, Franco Calotti e Linda Gorgoni Gufoni), con opere provenienti dalla Collezione di Lodovico Isolabella, sicuramente la più importante al mondo nel suo genere.

Per le foto vedere il link a dropbox https://www.dropbox.com/sh/ljw6xokq35nrcay/AABI_9ep2q7DgSetJExnkS-ia

E’ online il sito con il catalogo della Mostra "LA DANZA MACABRA DELLA GRANDE GUERRA"
http://www.museosatira.it/mostre/danzamacabra/


Per informazioni:
Museo Della Satira - Forte di Leopoldo I - Piazza Garibaldi
tel. 0584 280262 (Uffici) - 0584 876277 (Museo) museosatira@gmail.com www.museosatira.it

L’Ufficio Stampa
Demetrio Brandi 3356141086


Walter Trier - Karte von Europa im jahre 1914

Nota:
Per le mappe satiriche potrebbe interessare
Satirical maps of the Great War, 1914-1915

lunedì 25 novembre 2013

Doaa Eladl

25 november
 is
 International Day for the Elimination of Violence against Women
Ho scelto di lasciare parlare in questo giorno i disegni di Doaa Eladl, giovane disegnatrice egiziana, Premio Satira Internazionale Forte dei Marmi 2013, che tanto si batte per i diritti delle donne ed i soprusi maschili.

Violence against women


stop Violence against women
08 Dec 2012

mercoledì 25 settembre 2013

L'ANTITEMPO, migliore rivista di satira 2013.

Gli è toccato ritirarlo...
Non ci credevano neppure loro...
Lo hanno fatto...
Tutti insieme  sul palco con la Pompa...
ma Attenzione non chiamateli Anzitempo...
diventano delle belve!.
Chi sono?
Sono la redazione di ...
L'ANTITEMPO

Il collettivo de L’antitempo è formato da: Andrea Coccia, Vito Manolo Roma, Rasta Bello, Davide Strolippo Caviglia, Giacomo Sargenti, Matteo Rubert, Andrea Nani e Paolo Pablito Morelli.

Hanno collaborato con loro disegnatori e scrittori italiani e stranieri, fra cui: Kanjano, Rapé Mornero, Tomek, Arianna Vairo, Eugenio Cau, Paper Resistance, Sakoch, Paolo Morelli, Lucio Villani, Hurricane Ivan, Claudio Corrias, Old Roger, Marco Tonus, Fifo, Fulvio Fontana, Barrack Riima, Tasos, Jana Traboulsi, Janjo, Fabio Folla, Giulio Laurenzi e molti altri.


La motivazione del Premio


IL 41° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO ALLA REDAZIONE DE:
"L'ANTITEMPO"
Le cose belle durano poco se non vogliono perdere la loro forza. I giovanotti dell'Antitempo, da anni frequentatori dei mille rivoli della satira italiana, ne hanno fatto la parola d''ordine, che aiuta a non innamorarsi troppo e sterzare all'improvviso cavalcando i marosi del mercato. Così prima si sono dedicati alle fanzine in bianco e nero, poi a una rivista che ha fatto dell'internazionalismo il terreno delle proprie scorribande satiriche. Quindi la virata verso la satira sociale e il fumetto. Fino al passaggio dal bimestrale agli albi, mantenendo inalterata la voglia di provocare.


Il Video della premiazione:

venerdì 20 settembre 2013

Marilena Nardi vince il Premio Satira Politica 2013 a Forte dei Marmi.


Grande festa della satira a Forte dei Marmi sabato 14 settembre.
Fanno festa pure gli interpreti di una delle ultime vignette di Marilena Nardi.
Marilena Nardi riceve il premio da  Pino Corrias .

Il Video della premiazione

venerdì 13 settembre 2013

41°Premio Forte dei Marmi per la satira politica

In anteprima i premiati!
Domani pomeriggio 14 settembre, alle ore 18, alla Capannina Franceschi di Forte dei Marmi, ci sarà  la premiazione degli Oscar della satira italiana.
Due grandi disegnatori satirici fra di essi: Marilena Nardi e Sergio Staino.


IL 41° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TESI DI LAUREA "Un album inedito di caricature agli Uffizi: fortuna di un genere nella Toscana seicentesca" (Università degli Studi di Pisa) a: 

lunedì 17 settembre 2012

40° Premio Satira Politica - Forte dei Marmi

I disegnatori premiati :
da sinistra, Mario Natangelo (premio disegno satirico) , Mauro Biani, Plantu e Altan rappresentanti del movimento Cartooning for Peace, premio grafica internazionale .
(Altan ha vinto anche il premio alla carriera).

Sabato, 15 settembre 2012, alle 18, alla Capannina di Forte dei Marmi sono stati assegnati secondo tradizione, i premi della 40a edizione del Premio Internazionale Satira Politica.
La Giuria del Premio Satira Politica era composta da: Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli, Pasquale Chessa, Pino Corrias, Beppe Cottafavi, 
Massimo Gramellini, Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi, Cinzia Bibolotti e Franco A. Calotti.
Ai Vincitori sono andate come premio, le sculture "L'Ape" di Pietro Cascella, "Cavallo e Cavaliere" di Ugo Guidi e "Omaggio a Pino Zac" di Emanuele Giannelli.
La conduzione della serata è stata affidata a David Riondino, accompagnato dagli originali ritratti sonori eseguiti da Mirko Guerrini e Mirio L’Espresso.


Seguendo l'ordine delle fotografie dei premiati partendo dall'alto:

IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA — DEDICATO A "EDMONDO BERSELLI" — È STATO ASSEGNATO ALLA CARRIERA A:

ALBERTO ARBASINO

È stato Edmondo Berselli a osservare nel suo laboratorio di idee e isolare per primo la formula scientifica del paradigma Arbasino: «In Italia c'è un momento stregato in cui si passa dalla categoria di "bella promessa" a quella di "solito stronzo". Soltanto a pochi fortunati l'età concede
poi di accedere alla dignità di "venerato maestro".» Solo Arbasino è riuscito a fare di più: «Ossia il passaggio diretto dallo status di bella promessa a quello di venerato maestro».

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
GIORNALISMO A:

ANNALENA BENINI

È una giornalista de "Il Foglio", talmente brava che può presentarsi benissimo da sola.
"Scordatevi il posto fisso" è una cosa abbastanza scioccante, da queste parti. Ma l'ha detta Monti (forse mette del Prozac misto a Tavor nelle onde sonore che partono dalle sue parole) e non è scoppiata la rivoluzione. Quando Silvio Berlusconi parlò dell'articolo 18, non aveva ancora finito la
frase e c'erano già migliaia di pullman a tutto gas verso piazza San Giovanni.
Ora Monti dice, con levità: "I giovani devono abituarsi all'idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita, del resto diciamolo: che monotonia il posto fisso per tutta la vita", e molti corrono a
licenziarsi per non sembrare troppo noiosi (una ragazza su twitter ha scritto che anche il pasto fisso è abbastanza monotono, a questo punto, e per trovare nuove sfide potremmo cominciare tutti a
scordarci anche la cena)." (3 febbraio 2012)

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
TV A:
I SOLITI IDIOTI
FABRIZIO BIGGIO e FRANCESCO MANDELLI

Iperbolici, caricaturali, grotteschi. Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio sono due teppisti. Meticolosi nel dettaglio e nella scrittura. E perfidamente inventivi. Assieme a Martino Ferro, l'autore Einaudi
che scrive con loro, hanno creato una miriade di personaggi: 82. E li hanno messi in scena con una versatilità di toni, di registri e di dialetti che sembra un dono del diavolo, dio della satira.
Diffusori di un benefico disagio, su temi sensibili come la mafiosità, l'omosessualità e i rapporti familiari sono fastidiosi e pertanto efficaci, il loro sguardo cattivo somiglia ad uno sguardo critico. La linea cinica
degli Idioti, che mischia cultura alta e bassissima, va da Rabelais a Swift alla commedia all'italiana, ai "nuovi mostri" di Dino Risi fino a Fantozzi e Ciprì e Maresco: se il cinismo è rigoroso diventa l'unica
forma possibile di critica sociale e di satira politica. Ruggero De Ceglie, il loro eroe, è un personaggio altamente politico che decretò, in sincronia col sua uscita al cinema, la fine del berlusconismo.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
FUMETTO SATIRICO "NAPOLITANO" (Aliberti ed.) A :

MARIO NATANGELO

Natangelo disegna come un diavolo. Un diavoletto. Irriverente piuttosto che maligno, dispettoso piuttosto che sulfureo, intelligente piuttosto che supponente. Con Nap a Nat riesce di emulare
Mefistofele, convinto come è che ci sia un Berlusconi buono prigioniero del Berlusconi cattivo da smascherare. Ne risulta una trama talmente incasinata che la satira si trasforma in racconto
immaginifico e il racconto in realtà romanzesca. Il Nap di Nat non ci fa dimenticare il Pertini di Pazienza. E per questo è premiato.

Nota:
NAPOLITANO. Sesso, moniti e rock’n'roll di Mario Natangelo
Il Presidente in un fumetto super divertente – Recensione di Comicsblog

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
WEB A:

GIANCARLO FONTANA e GIUSEPPE STASI

Fontana & Stasi seguitissimi dai fans della Rete raccontano, con il ritmo incalzante del trailer, un'Italia che ci rifiutiamo spesso di vedere, e ahinoi la raccontano così com'è, facendo riflettere prim'ancora che ridere. Cattivissimi e spietati nel sottolineare la cronaca che riaffiora con i suoi
paradossi — dai cimiteri, veri residence degli intestatari di yacht, agli autisti ciechi di bus che riacquistano la vista di fronte ai finanzieri — F&S sono divertenti e incisivi anche quando la fantasia
lascia il posto alla realtà quotidiana. Sono storie di bancomat che rapinano i clienti, di scuole in disfacimento narrate con la suspence dell'horror movie, vicende irraccontabili di servizi segreti e
di logge proibite fino al crescendo berlusconiano del "devo diventare lampedusano anch'io". Trailer irresistibili di un film che non vorremmo più vedere.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
RADIO A:
LA ZANZARA (Radio24)
di GIUSEPPE CRUCIANI con la collaborazione di DAVID PARENZO

Più che banalmente pungere, la Zanzara è belva in forma d'insetto che studia, stuzzica, propaga e divora l'altrui scemenza, per giunta lasciando nelle prede la voglia di essere di nuovo sbranate.
Nella costellazione del crescente masochismo mediatico, il segreto di Cruciani e Parenzo, coppia di pacificato sadismo, sta nell'applicare alla vita pubblica l'arte crudele che nelle osterie portava a
individuare con sicurezza l'ubriaco indirizzandolo con poliedrica abilità a spararne sempre di più e sempre di più grosse. Là dove la molestia si purifica in radiofonico sollazzo, e sempre alle spalle
della scemenza il divertimento rischia addirittura di convertirsi in civica virtù.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA — DEDICATO A "PINO ZAC" —
È STATO ASSEGNATO A:

CARTOONING FOR PEACE

Solo se si riesce a disinnescare l'intolleranza, c'è speranza per la pace. È questo il messaggio che Cartooning for Peace diffonde da ben sei anni nel mondo.
Esattamente da quando Plantu,
disegnatore di Le Monde, riuscì a mettere insieme nel Palazzo di Vetro dell'ONU e sotto l'egida dell'allora Segretario generale, Kofi Annan, una dozzina di disegnatori di diversi Paesi per affrontare
il delicato tema della libertà di stampa e della censura, pur nel rispetto delle diverse culture. Oggi sono ormai più di cento le matite satiriche per la pace schierate con Cartooning for peace - tra cui gli italiani Altan, Biani, Forattini e Giannelli - e tante grandi firme da Pat Oliphant a Lurie, da
Riber Hansson a Mikhail Zlatkovsky, ben conosciuti anche al pubblico del nostro Premio, ed altre arriveranno perché - come scrisse Voltaire "Solo l'orgoglio ci fa essere intolleranti." Cartooning for Peace combatte per questo.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO ALLA
CARRIERA A:

ALTAN

Parafrasando una sua battuta divenuta manifesto di una generazione, potremmo dire che a noi giurati è venuta in mente un'opinione che condividiamo: assegnare il premio alla carriera a
Francesco Tullio Altan, in arte Altan. Con questa semplice motivazione: perché dal 1985, anno in cui già lo premiammo consegnandogli un busto di Cipputi in cartapesta, e anche prima, e fino a oggi, insomma durante la sua quarantennale performance, Altan non ha mai sbagliato un colpo. Lo dicono tutti. E lo diciamo anche noi. Celebrando insieme a lui il suo Cipputi, i suoi uomini brutti e flaccidi, le sue donne in grembiule e bigodini e i suoi inquietanti ombrelli.

Nota: Altan è in mostra al Museo della satira Forte dei Marmi  con L'abisso del disincanto (nel link si può vedere anche il catalogo online della mostra aperta al pubblico fino al 7 ottobre)

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IL PREMIO SPECIALE "CITTA' DELLA SATIRA 2012" È STATO ASSEGNATO A:

MARCO MALVALDI

Con i suoi gialli si ride come col meglio della commedia all'italiana. Perché Malvaldi si diverte a scrivere. E perché i vecchietti terribili del Bar Lume e Massimo, il matematico ora "barrista" a modo suo, sono il prototipo della provincia. Curiosi e pettegoli, un po' cinici e un po' qualunquisti,
disincantati della politica e bestemmiatori quanto serve. Ma le loro chiacchiere da bar, con il classico carico di sospetti, malignità e illazioni, sorrette dall'umorismo toscano e dal vernacolo pisano, non
finiscono lì: diventano un'indagine a più voci.
Con gli indizi che Malvaldi, ex ricercatore chimico
precario ormai passato fortuna sua alla scrittura, squaderna pagina dopo pagina. E che a Massimo, nascosto fino all'ultimo come un abile giocatore di briscola a cinque, fa rimontare in un finale esplosivo. Così l'allegro cazzeggio del Bar Lume - che diventa satira, da Premio - si fa divorare. E
dopo aver insidiato Montalbano in libreria, a breve ci proverà anche in tv.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL
LIBRO "LA CANOTTIERA DI BOSSI (GUANDA) A:

MARCO BELPOLITI

Beato il paese che mette a nudo i suoi capi. Critico letterario, editore sperimentale, saggista e ricercatore di cultura, Marco Belpoliti ha prima scritto "Il corpo del capo", piccolo trattato di anatomia
patologica berlusconiana, e ora con il suo "La canottiera di Bossi", spoglia il fondatore della Lega offrendo un quadro insieme cupo e brillante di quel che c'è sotto, ma anche dietro e perfino al di là della biancheria intima – peraltro acquistata a spese del contribuente. Il fatto che nel frattempo
sia Berlusconi che Bossi abbiano perso ruolo e potere rende il procurato strip-tease di Belpoliti ulteriormente degno, e la sua curiosità un segno di preveggente speranza.

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IL 40° PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA
TESI DI LAUREA "Gabriele Galantara e le maschere della politica: L'Asino 1892-1925" (Università degli Studi di Milano) A:

EMANUELA MORGANTI

La tesi di laurea su Gabriele Galantara rappresenta un modo esemplare di fare ricerca su una delle figure storiche della satira italiana e internazionale che ha operato a cavallo tra fine Ottocento e
primo Novecento. Attraverso un'attenta disamina della rivista L'Asino, dagli esordi fino alla chiusura imposta dal fascismo, il lavoro della Morganti inserisce la comicità e la satira galantariane nel solco di
una tradizione che ha le sue radici nel mondo del circo, delle marionette e dei burattini, del carnevale e dell'intrattenimento popolare. Su queste radici, considerandole maschere della politica, Galantara
ha fondato la sua satira originale e il merito della Morganti è quello di aver colto ogni aspetto espressivo della rivista e del suo autore princ e, in un'ottima sintesi arricchite anche da numerose,
significative illustrazioni.

Nota: non è in fotografia la brava Emanuela.


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venerdì 23 settembre 2011

Premio satira di Forte dei Marmi 2011

39° Premio della satira  2011  Forte dei Marmi

IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA DEDICATO A "PINO ZAC" È STATO ASSEGNATO PER LA TV A:

GEPPI CUCCIARI
 Nonostante sia nata e vissuta in Sardegna, dopo Gramsci e Berlinguer e Francesco Cossiga che era un falso loquace, dopo il muto di Gallura e Renato Soru, e anche Gigi Riva sardo per caso, a dispetto delle sue stimmate nuragiche Geppi Cucciari fa davvero ridere. Una risata critica, si intende, che trasfigura le sue battute sulla civiltà dell’apparire in feroce satira dell’essere. La giuria ha deciso di premiarla all’unanimità, a una condizione: che ci spieghi perché si fa chiamare Geppi, invece che Peppa o Peppina o meglio Peppona!


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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL LIBRO «MISSION TO MARX» (Aliberti Editore) A:

LUCA BOTTURA

 Mission to Marx di Luca Bottura è la prima garzantina satirica della storia dell’umanità. Raccoglie migliaia di voci, biografie, fotografie inedite, tavole sinottiche sulla sinistra italiana. Un repertorio di tesi capziose e profonde analisi politiche travestite da plateali cazzate. O viceversa. L'urticante foto di gruppo del movimento che voleva cambiare la Storia e invece ha cambiato soltanto nomi e indirizzo per non farsi beccare dagli elettori inferociti. Un’allegra, rinfrescante, rigenerante presa per il culo. Da non perdere la foto del ciuffo di Matteo Renzi concorrente alla “Ruota della fortuna”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER “IL FATTO, IL MISFATTO E TUTTO QUELLO CHE HA FATTO” A:

RICCARDO MANNELLI

 Irriducibile, infaticabile, crudo e crudele, con la sua umile penna bic Riccardo Mannelli ha delineato in maestosi tratti e profetici la decomposizione della Prima Repubblica; così come oggi si ritrova fatalmente ad illustrare l’avanzatissima putrefazione della Seconda. Nel riproporsi di acconciature, smorfie, brufoli, occhiaie, sguardi pesti e tic dell’anima, l’anatomia patologica mannelliana continua a sezionare i volti e i corpi anche nudi del potere trasfigurando con un misto di torva meraviglia e ragionevole scetticismo l’eterna attualità del comando in visioni e allegorie che già sfidano non solo la Terza Repubblica, ma qualsiasi regime il futuro ci voglia disgraziatamente riservare.

PS: Mannelli già  uno dei vincitori del concorso Fasi 
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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAPHIC NOVEL A «GARIBALDI» (Rizzoli Lizard) DI

TUONO PETTINATO, nome d’arte di sapore borgesiano del vignettista ANDREA PAGGIARO.

L’Eroe dei due Mondi, celebrato nel centocinquantenario dell’Unità d’Italia, non perde nulla della sua verità storica, al punto da essere consigliato alle “giovini menti”, ma acquista sapore nelle vignette che pescano disinvolte nella tradizione di genere (Garibaldi ha quattro dita come Mickey Mouse, i suoi atteggiamenti s’ispirano al mago Wiz di Hart e Parker) per consegnarci un personaggio che alla fine si batte contro Cavour come insegnano i film western: lui con la pistola, lo statista con la penna. Indovinate chi vince.

GARIBALDI DI TUONO PETTINATO - XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA PER LA GRAPHIC NOVEL from Comitato Satira Politica on Vimeo.
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 IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA SATIRA INDECENTE A

«DON ZAUKER» di Daniele Caluri e Emiliano Pagani

L’abito fa il monaco e Don Zauker lo sa come nessun altro. Con indosso l’abito talare tutto gli è concesso in un Paese-bue torbidamente privo di qualunque senso critico rispetto alla religione e alla Chiesa cattolica, come raccontano i suoi autori. Così, il falso prete esorcista, becero e volgare, summa di tutti i vizi dell’uomo, può dar fondo ai propri istinti più bestiali - dal sesso agli omicidi – non perdendo credito e venerazione. Questa feroce satira anticlericale, nata come striscia sulle pagine del Vernacoliere, è diventata un fumetto a volumi autoprodotto che ha avuto grande successo anche all’estero. E le migliaia di fans on line vorrebbero innalzare a Don Zauker una statua in porto a Livorno. Al posto della Madonna, ovviamente.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:

DENISE PARDO

“Da Razza cafona, il libro che raccontava nani e ballerine della Milano da bere e della Roma del Caf, al Pantheon, la rubrica sull'Espresso che ogni settimana svela tic e vizi di ministri e deputati al tempo delle escort e del bunga-bunga; dai segreti di Villa Certosa alla lista di nozze del ministro Brunetta; dal vocabolario della Cricca alla Sarah Palin italiana (al secolo Daniela Santanchè), da anni Denise Pardo castiga sorridendo i potenti dell'Italietta. Implacabilmente. Quando la realtà supera la satira”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER LA TV A:

GLI SGOMMATI (Prod. Palomar – Sky)

 Dalle Teste di Gomma a Gli Sgommati. Il terzo polo tv non demorde e continua a sfidare con i mascheroni di gommapiuma  le facce toste dei politici e dei mezzi busti, nella certezza che la forza di un pupazzo sia proprio quella di poter dire tante cose interdette agli umani.
Attingendo ispirazione e collaborazioni dalla Rete, Gli Sgommati hanno raffinato la macchietta in caustica ironia, risarcendoci con la satira per quanto subiamo dall'ignobile  teatrino della politica.

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IL PREMIO SPECIALE "CITTA’ DELLA SATIRA 2011" È STATO ASSEGNATO A:

MICHELE PELLEGRINI

Michele Pellegrini da Forte dei Marmi è uno dei migliori sceneggiatori italiani. Di cinema e di serie tv. Con Gianni Zanasi ha scritto Non pensarci, la migliore commedia italiana vista recentemente al cinema, sulla saga dei Nardini, raccontati anche in una serie tv. Lo sguardo tragi-comico di Pellegrini sulla provincia e la piccola borghesia italiana è contemporaneo, fresco, felicemente narrativo. Finalmente non dovremo più lamentarci che una volta la commedia italiana la scrivevano Flaiano, Amidei, Zapponi. Ha in uscita vari film sceneggiati tra cui Bar Sport da Benni e Il venditore di farmaci di Morabito

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL LA TESI DI LAUREA “La satira giornalistica” (Facoltà di Lettere e Filosofia – Univ. La Sapienza, Roma) A:

STEFANIA VIGNAROLI

Laureata con 110 e lode alla Sapienza di Roma la Giuria riconosce a Stefania Vignaroli sia un’accurata indagine sulla storia e i significati della satira, dall’antichità ai giorni nostri, sia una sapiente interpretazione di quello che rappresenta oggi. Non più una critica dissacratoria la cui efficacia si manifesta nel mondo del costume e della politica, ma una cronaca di ciò che accade tutti i giorni, e a cui il potere sembra sempre più indifferente, sia che si tratti di satira scritta e disegnata, sia manifestata in teatro, per radio o in televisione.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER GLI AUTORI A:

FEDERICO TADDIA

Federico Taddia parla, scrive e scrive per altri che parlano.
E lo fa, benissimo, su “Topolino”, “la Stampa”, Radio 24. A Cento ha inventato "Teste Toste", rassegna annuale di lezioni tenute da docenti universitari ad un pubblico di ragazzi fino ai 14 anni. Esperienza che nel 2010 si è ripetuta al Politecnico di Milano in collaborazione con Focus Junior.
È l’autore della parte politica dei monologhi di Fiorello in radio, tv e teatro. È uno degli autori di Crozza. Che dire di più? È bravissimo. Ogni giorno sfida Luca Bottura in un derby emiliano di satira politica: Taddia sul dorso di Bologna di “Repubblica”, Bottura su quello del “Corriere”.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL WEB A:

SORA CESIRA

Sulle macerie della politica svolazza la Sora Cesira. E brandisce la melodia, mette in note la parodia, fa cantare e danzare la tecnologia, in pratica afferra un brano, un video, quindi li piega, li storce, li stravolge, li scaglia nel cyber-spazio. E allora, come per magia, la musica disvela il senso riposto del potere: l’immorale, l’inconfessabile, il tarocco, il cialtrone, il buffonesco. Musicista provetta, interprete virtuosa, poetessa del sottotitolo anglo-romanesco, la Sora Cesira inaugura un tipo di satira che nemmeno si sporca le mani con i suoi bersagli proiettandoli nella più plausibile irrealtà: dalla resistenza alla ri-creazione si misura un mondo parallelo di inaudita allegria.


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 IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL GIORNALISMO A:

I CRONISTI DEL BUNGA BUNGA: GIANNI BARBACETTO, PAOLO BIONDANI, PAOLO COLONNELLO e FIORENZA SARZANINI

Come è potuto succedere che un gruppo di eccellenti cronisti giudiziari sia stato mutato in uno straordinario autore collettivo di satira politica? Il Bunga Bunga, in quanto categoria giornalistica della «commedia umana all’italiana», giorno dopo giorno ha finito per impossessarsi delle parole della cronaca e dei cronisti che l’hanno raccontata e ancora la devono raccontare. Un esproprio! Riverbero immediato di un paese confuso in cui la politica è la continuazione della satira con altri mezzi. E viceversa. Esposti a gravi rischi di contaminazione etica, i cronisti del Bunga hanno saputo raccontare e ci racconteranno ancora che c’è poco da ridere. E perciò vengono premiati loro, con la triste consapevolezza che la risata è l’ultima risorsa della democrazia.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAFICA ITALIANA A:

MAKKOX

Acido come i toni dei colori che usa, intenso come il suo segno modulato e spontaneo. Makkox, al secolo Marco Dambrosio, è uno dei più validi disegnatori italiani delle giovani generazioni.
La sua produzione sfugge ai limiti del fumetto e anche della vignetta. Perfino la carta gli sta stretta. Molto meglio si trova sulla Rete dove è nato artisticamente; il web lo ispira e lo istiga a storie che scorrono veloci come un bel film, ma anche a vignette sapide e caustiche che scorrono in verticale come le pagine di un browser. Una satira, la sua che nasce dal profondo, dalla naturale reazione di un fumettista istintivo, capace ancora di indignarsi.


Per conoscere Makkox cliccare qui!
(fonte)
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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA È STATO ASSEGNATO PER LA GRAFICA INTERNAZIONALE A:

MIKHAIL ZLATKOVSKY (Russia)

La satira più forte nasce dentro, dalla ribellione al potere, dal non sentirsi mai messi in riga. Più l'anelito di libertà è sofferto più alte sono le vette della satira. Il potere può umiliarti nel fisico, ma non può nulla contro la libertà della mente. Ogni sua reazione, anche la più drammatica otterrà solo di nutrire il senso di ribellione, quello che produce la satira più aspra, che toglie via la pelle e rende ridicolo il moloch del Potere. Zlatkovsky, uno dei più grandi disegnatori satirici viventi, sa cosa vuol dire tutto questo, perché lo ha vissuto sulla propria pelle in una Russia che sembra lontana nel tempo. Sembra, ma non lo è.
E' un onore per noi riaverlo a Forte dopo ventitré anni, e vantarlo nel novero dei premiati.

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICAMENTE SCORRETTA È STATO ASSEGNATO PER LA VIGNETTA “ASSEDIO AI PAPPONI DI STATO” pubblicata da Libero il 19 luglio 2011 A:

BENNY alias BENEDETTO NICOLINI

Premio per la vignetta politicamente scorretta a Benny che su Libero, il 19 luglio scorso, ha disegnato un’Italia fumante a forma di pizza e intorno, con la forchetta in mano, Calderoli, Fini, Bersani e Napolitano. Titolo: “Papponi di Stato”. La Procura di Milano il giorno dopo ha spedito un avviso di garanzia per il reato di “offesa all’onore e al prestigio del capo dello Stato”.
Noi dissentiamo e premiamo quello che la Procura accusa. La satira ha il diritto di pronunciare anche le parole che non ci piacciono e le idee che non condividiamo. La libertà d’espressione – ha scritto Orwell - è dire quello che la gente non vuole sentirsi dire.

La vignetta ha fatto gridare allo scandalo per la presenza di Napolitano tra i Papponi di stato...
ma in realtà la cosa più scabrosa è l'assenza del 'pappone numero 1' !
Ti può interessare sulla vicenda la correzione : Papponi e Pepponi

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA AL POLITICAMENTE SCORRETTA È STATO ASSEGNATO PER IL SECOLO d’ITALIA del 27 febbraio 2011 A:

FLAVIA PERINA e VAURO SENESI

La cattiveria è il solo risarcimento possibile per qualcosa di molto importante che ti viene strappato via. L'ha scritto un noto critico, ma deve averlo pensato anche Flavia Perina ultima direttora del vecchio glorioso Secolo d’Italia prima della normalizzazione  berlusconiana.
Per un giorno Il Secolo sfida Il Male e rifà se stesso prendendo a prestito pezzi e servizi dagli house organ berlusconiani,  mostrando un futuro ormai dietro la porta e le nudità del Re.
Complice il Soccorso Rosso di un indomabile satiro vetero-comunista come Vauro, che mai avremmo pensato di veder giocherellare sul quotidiano che fu di Almirante.

Articolo correlato:
Il Secolo d'Italia e i Moschettieri del Duce

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IL XXXIX PREMIO FORTE DEI MARMI PER LA SATIRA POLITICA È STATO ASSEGNATO PER IL CINEMA A:

CETTO LA QUALUNQUE - ANTONIO ALBANESE

           Da uno dei massimi artisti italiani, un’analisi spietata e realistica della politica contemporanea, firmata Cetto La Qualunque, politico e filosofo calabrese. Un’idea chiara e precisa, chiù pilu per tutti. Anche al cinema. Luogo davvero poco frequentato dalla satira. Tra misoginia e uguale disprezzo di natura e di cultura, Cetto esplicita tutto, non si nega nulla tra illegale e immorale. Il corrotto, il deforme, il cafone, il depravato, il bastardo: tratti naturalizzati nel corpo comico di Albanese in una lotta strenua perché il reale bracca e minaccia da presso l’iperreale.
Eppoi Antonio Albanese aveva già creato Epifanio, Pier Piero, Alex Drastico, Frengo, Perego, il Ministro della Paura, il sommelier, il filosofo Martinelli. La satira ringrazia. Per il divertimento sommo, l’intelligenza analitica, la creatività furiosa. Fisiche e sintetiche.



La Giuria:

Roberto Bernabò, Filippo Ceccarelli,
Pasquale Chessa, Pino Corrias,
Beppe Cottafavi, Massimo Gramellini,
Bruno Manfellotto, Giovanni Nardi,
Cinza Bibolotti. Franco A. Calotti
(fonte)



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