"Fare piena luce"
Etichette: intercettazioni, Mancino, Napolitano, trasparenza, Trattativa Stato-Mafia
Vent'anni...
...inutilmente passati?
Max Palazzo
19.07.2012 a 20 anni dalla strage di Via d'Amelio il presidente Napolitano dichiara..
Gianni Fioretti
La piovra è grossa...
Tiziano Riverso
phone runner
magnasciutti
Trattativa stato-mafia. In sintesi, la Procura di Palermo ha intercettato illegalmente le conversazioni di Napolitano, direttamente (ovvero, avendo l'intenzione di ascoltare lui) o indirettamente (intercettando altri, in questo caso Nicola Mancino, al tempo dei fatti ministro degli Interni, dal che parlavano con lui). In un caso o nell'altro, tale comportamento è inammissibile; giusta quindi l'azione a tutela, giustissime (ma improbabili!) le eventuali sanzioni.
Paride Puglia per L'asino
Il taglio del nastro
Giannelli Corriere della Sera
Stato
Gava
IL MILLIMETRO
"Mai uscito di un millimetro dal mio ruolo" ha detto Napolitano.
Un esercizio e una scelta difficile e discutibile.
UBER
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venerdì 20 luglio 2012
sabato 30 giugno 2012
Napolitano
29 giugno 2012
Il presidente Napolitano ha compiuto 87 anni .
Auguri presidente !!
Un compleanno funestato dalle ombre di trattative stato mafia dei giorni scorsi
il capo... dello Stato
Marilena Nardi per Il Fatto Quotidiano
mariobochicchio
La vita
Bandanax
Borsellino
Bandanax
Repubblica difende Napolitano
Mario Natangelo
I cittadini di buona volontà tra “Stato” e “mafia” aggiungono automaticamente l’avverbio “contro”. E’ dato di fatto essenziale, è il “contro” nel suo de rerum natura, è premessa indispensabile ai (loro) pensieri, parole, opere e missioni e non sono disposti a rinunciare, piuttosto pagano con la vita…
Si può ben immaginare l’annichilimento di questi nel constatare che tra Stato e mafia ci fu invece “trattativa”, diventata ormai assioma istituzionale. L’individuazione e la condanna dei “chi, cosa, quando, dove, perché” appartiene (noi ci spereremmo) alla Giustizia, ma per gli italiani detentori del “contro”, quell’individuazione passa in subordine: è il “male minore” ché trattasi solo di giudicare (altri) uomini. Assai più feroce e agghiacciante è il doverci chiedere oggi che si debba dunque intendere con i “chi, cosa, quando, dove, perché” riferiti alle “Istituzioni”. La loro sacralità ci viene ricordata (sbattuta in faccia?) soprattutto quando il nostro Paese si ammala e/o si trova in pericolo.
Se è pur vero che il de rerum natura di “Istituzione” nulla ha a che vedere con la natura dei suoi rappresentanti (ma pure garanti!), altrettanto vero è che insistendo per decenni a immettere nel sacro istituzionale, d(D)ei profani millantatori, dissacratori e dissacranti, che potrà mai servirci un mero de rerum natura di una cosa che non esiste più?
21 giugno 2012
Il presidente Napolitano ha compiuto 87 anni .
Auguri presidente !!
Un compleanno funestato dalle ombre di trattative stato mafia dei giorni scorsi
il capo... dello Stato
Marilena Nardi per Il Fatto Quotidiano
mariobochicchio
La vita
Bandanax
Borsellino
Bandanax
Repubblica difende Napolitano
Mario Natangelo
Dei sacri e Istituzioni profane
di Nadia RedogliaI cittadini di buona volontà tra “Stato” e “mafia” aggiungono automaticamente l’avverbio “contro”. E’ dato di fatto essenziale, è il “contro” nel suo de rerum natura, è premessa indispensabile ai (loro) pensieri, parole, opere e missioni e non sono disposti a rinunciare, piuttosto pagano con la vita…
Si può ben immaginare l’annichilimento di questi nel constatare che tra Stato e mafia ci fu invece “trattativa”, diventata ormai assioma istituzionale. L’individuazione e la condanna dei “chi, cosa, quando, dove, perché” appartiene (noi ci spereremmo) alla Giustizia, ma per gli italiani detentori del “contro”, quell’individuazione passa in subordine: è il “male minore” ché trattasi solo di giudicare (altri) uomini. Assai più feroce e agghiacciante è il doverci chiedere oggi che si debba dunque intendere con i “chi, cosa, quando, dove, perché” riferiti alle “Istituzioni”. La loro sacralità ci viene ricordata (sbattuta in faccia?) soprattutto quando il nostro Paese si ammala e/o si trova in pericolo.
Se è pur vero che il de rerum natura di “Istituzione” nulla ha a che vedere con la natura dei suoi rappresentanti (ma pure garanti!), altrettanto vero è che insistendo per decenni a immettere nel sacro istituzionale, d(D)ei profani millantatori, dissacratori e dissacranti, che potrà mai servirci un mero de rerum natura di una cosa che non esiste più?
21 giugno 2012
- Il “caso Napolitano-Mancino” è una bolla di sapone
- La questione di Napolitano e Mancino
- Quirinale e trattativa Stato-mafia, Salvatore Borsellino chiede l’impeachment per Napolitano
- Trattativa Stato-mafia, tutte le telefonate tra Mancino e D’Ambrosio
domenica 20 maggio 2012
Una bomba a Brindisi
...
Today
Paolo Lombardi
Bomba davanti a scuola Uccisa una ragazza a Brindisi
19/05/2012
Brindisi, ore sette e cinquanta tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone.
Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze.
Melissa e le altre
Marilena Nardi
Brindisi, Italia
Ricevo da un’amica de “I Siciliani”, Michela Mancini e segnalo: Strage di Brindisi: ci vediamo tutti oggi alle 18,30 in piazza del Pantheon a Roma. Quello che è accaduto ci riguarda tutte e tutti. Stringiamoci attorno alle famiglie delle ragazze uccise, agli studenti e ai professori della scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi, alla Puglia.
Mauro Biani
E' Sstato?
Io NON lo so, e HO le prove.
Brindisi.
Lotta
CeciGian
MAFIA E STATO
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
One for all, all for one.
"L'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può suscitare sull'opinione pubblica."
(Giovanni Falcone) 19 May 2012
Inferno a Brindisi
Umberto Romaniello
...
Marco Vukic
Intimidation
Bandanax L'Asino
Una cartolina da Brindisi
Bandanax L'Asino
Maledetti
fabiomagnasciutti
Italia's School Trajedy
Saad Murtadha
Italia School Bomb 19 May 2012
Non ho parole per commentare la bomba nella scuola di Brindisi.
L'unica definizione che mi sembra calzante per gli individui che si sono macchiati di un tale orrore è quella data da Pierluigi Bersani: "INFAMI!"
Qualora la matrice del delitto fosse di stampo mafioso, il termine "infami" mi pare particolarmente calzante, giacché "infame" è proprio uno di quegli epiteti (assieme a "cornuto" e alcuni altri) che - proprio nel gergo mafioso - si configura come elemento di assoluta riprovazione!
Qualora gli autori non fossero mafiosi ma semplici terroristi, il termine "infami" mi pare egualmente calzante, e - mutatis mutandis - mi auguro che la Giustizia si abbatta su di loro con tutto il peso proprio di una Colonna Infame!
Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/ italia/ brindisi-bomba-davanti-a-sc uola-6-feriti-1.412481
Giulio Laurenzi
ORDIGNO A BRINDISI. Brindisi, ordigni alla scuola Morvillo-Falcone, muore ragazza di 16 anni, un'altra grave, 4 feriti.
Nico Pillinini
Brindisi
VAURO
Il perchè
Pietro Vanessi
Brindisi
Rocco Grieco
Tiziano Riverso
Albo
Uomini e sciacalli
Albo
SERGIO STAINO
19 maggio 2012, ore 17,05
Strage di ragazzine
Di Ferdinando Camon
Una potente bomba artigianale è esplosa davanti a un istituto professionale, a Brindisi, ieri mattina, poco prima delle 8, mentre gli studenti, in maggioranza ragazze, si ammassavano per entrare. Una ragazza è morta, un’altra è in fin di vita, altri otto sono feriti. Il luogo, l’ora, la potenza dell’ordigno, tutto fa pensare che chi ha organizzato l’esplosione voleva quattro-cinque cose: uccidere, uccidere ragazze, ucciderne molte, ucciderle davanti ai nomi di Morvillo e Falcone, a cui è intitolata la scuola, e ucciderle in quel giorno, ieri. A ridosso di un altro attentato, che nella notte tra l’1 e il 2 maggio ha distrutto l’auto del presidente dell’associazione anti-racket. E di un’operazione della polizia, che nella notte tra l’8 e il 9 maggio ha arrestato 16 persone, per associazione a delinquere, estorsione e droga. Tra esse, molte sono donne. È un particolare inquietante perché la droga spappola il cervello dei figli, che poi brancolano per le strade della vita come zombie. Che a compiere crimini di questo genere siano donne (mogli, madri, sorelle) noi abbiamo difficoltà a pensarlo. Ma è un limite del nostro cervello. Se non superiamo questo limite, saremo sempre scavalcati dalla realtà. Mancano pochi giorni all’anniversario della morte di Falcone, della sua compagna e della sua scorta: noi ci prepariamo a celebrare quel giorno, nefasto per la nazione, a modo nostro, i criminali della Sacra Corona Unita lo hanno festeggiato a modo loro, tentando un’altra strage. Per dirci: vi abbiamo schiacciato allora, vi schiacciamo ancora. A Brindisi partiva ieri la Carovana della Legalità, una manifestazione per richiamare la gente contro il crimine, e il crimine ha voluto ammonire il popolo con una strage che significa: “Se ti muovi, sei morto”. Sono tante possibili spiegazioni, e quando una domanda ha più risposte, accettarne una sola vuol dire accettare una menzogna. Chi ha messo questa bomba tra le ragazzine non odia Brindisi o la polizia: odia l’umanità. Non attacca pezzi dello Stato, forze dell’ordine, politici, ma la parte più delicata, più debole di noi, quella che amiamo di più, la più innocente: le figlie. Non sono uomini criminali, sbagliati, degradati. Semplicemente, non sono uomini. Quando li prenderemo, sarà un bel problema portarli da fuori-legge a dentro la legge. Perché prima dovremo portarli da non-uomini a uomini. Questi, infatti, sono bestie.
Nota:
"Guarda la legalità in faccia!"
L'immagine realizzata dai Ragazzi della scuola "Morvillo-Falcone " di Brindisi, vincitrice del 1° premio del concorso sulla legalità.
"Una serie di primissimi piani
che ritraggono degli occhi aperti
con al centro una foto in bianco e nero
dei giudici Falcone e Borsellino.
E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia!"
Today
Paolo Lombardi
Bomba davanti a scuola Uccisa una ragazza a Brindisi
19/05/2012
Brindisi, ore sette e cinquanta tre bombole di gas tenute insieme da un innesco comune e probabilmente azionate da un timer sono esplose squarciando l’aria del polo scolastico di Brindisi. Erano nascoste dietro un cartellone pubblicitario poco lontano dall’istituto per i servizi sociali, la moda e il turismo Francesca Laura Morvillo-Falcone.
Tre esplosioni a distanza brevissima l’una dall’altra lasciano sulla strada otto ragazze.
Melissa e le altre
Marilena Nardi
Brindisi, Italia
Ricevo da un’amica de “I Siciliani”, Michela Mancini e segnalo: Strage di Brindisi: ci vediamo tutti oggi alle 18,30 in piazza del Pantheon a Roma. Quello che è accaduto ci riguarda tutte e tutti. Stringiamoci attorno alle famiglie delle ragazze uccise, agli studenti e ai professori della scuola Morvillo-Falcone, a Brindisi, alla Puglia.
Mauro Biani
E' Sstato?
Io NON lo so, e HO le prove.
Brindisi.
Lotta
CeciGian
MAFIA E STATO
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
One for all, all for one.
"L'impegno dello Stato nella lotta alla criminalità organizzata è emotivo, episodico, fluttuante. Motivato solo dall'impressione suscitata da un dato crimine o dall'effetto che una particolare iniziativa governativa può suscitare sull'opinione pubblica."
(Giovanni Falcone) 19 May 2012
Inferno a Brindisi
Umberto Romaniello
...
Marco Vukic
Intimidation
Bandanax L'Asino
Una cartolina da Brindisi
Bandanax L'Asino
Maledetti
fabiomagnasciutti
Italia's School Trajedy
Saad Murtadha
Italia School Bomb 19 May 2012
Non ho parole per commentare la bomba nella scuola di Brindisi.
L'unica definizione che mi sembra calzante per gli individui che si sono macchiati di un tale orrore è quella data da Pierluigi Bersani: "INFAMI!"
Qualora la matrice del delitto fosse di stampo mafioso, il termine "infami" mi pare particolarmente calzante, giacché "infame" è proprio uno di quegli epiteti (assieme a "cornuto" e alcuni altri) che - proprio nel gergo mafioso - si configura come elemento di assoluta riprovazione!
Qualora gli autori non fossero mafiosi ma semplici terroristi, il termine "infami" mi pare egualmente calzante, e - mutatis mutandis - mi auguro che la Giustizia si abbatta su di loro con tutto il peso proprio di una Colonna Infame!
Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/
Giulio Laurenzi
ORDIGNO A BRINDISI. Brindisi, ordigni alla scuola Morvillo-Falcone, muore ragazza di 16 anni, un'altra grave, 4 feriti.
Nico Pillinini
Brindisi
VAURO
Il perchè
Pietro Vanessi
Brindisi
Rocco Grieco
Tiziano Riverso
Albo
Uomini e sciacalli
Albo
SERGIO STAINO
19 maggio 2012, ore 17,05
Strage di ragazzine
Di Ferdinando Camon
Una potente bomba artigianale è esplosa davanti a un istituto professionale, a Brindisi, ieri mattina, poco prima delle 8, mentre gli studenti, in maggioranza ragazze, si ammassavano per entrare. Una ragazza è morta, un’altra è in fin di vita, altri otto sono feriti. Il luogo, l’ora, la potenza dell’ordigno, tutto fa pensare che chi ha organizzato l’esplosione voleva quattro-cinque cose: uccidere, uccidere ragazze, ucciderne molte, ucciderle davanti ai nomi di Morvillo e Falcone, a cui è intitolata la scuola, e ucciderle in quel giorno, ieri. A ridosso di un altro attentato, che nella notte tra l’1 e il 2 maggio ha distrutto l’auto del presidente dell’associazione anti-racket. E di un’operazione della polizia, che nella notte tra l’8 e il 9 maggio ha arrestato 16 persone, per associazione a delinquere, estorsione e droga. Tra esse, molte sono donne. È un particolare inquietante perché la droga spappola il cervello dei figli, che poi brancolano per le strade della vita come zombie. Che a compiere crimini di questo genere siano donne (mogli, madri, sorelle) noi abbiamo difficoltà a pensarlo. Ma è un limite del nostro cervello. Se non superiamo questo limite, saremo sempre scavalcati dalla realtà. Mancano pochi giorni all’anniversario della morte di Falcone, della sua compagna e della sua scorta: noi ci prepariamo a celebrare quel giorno, nefasto per la nazione, a modo nostro, i criminali della Sacra Corona Unita lo hanno festeggiato a modo loro, tentando un’altra strage. Per dirci: vi abbiamo schiacciato allora, vi schiacciamo ancora. A Brindisi partiva ieri la Carovana della Legalità, una manifestazione per richiamare la gente contro il crimine, e il crimine ha voluto ammonire il popolo con una strage che significa: “Se ti muovi, sei morto”. Sono tante possibili spiegazioni, e quando una domanda ha più risposte, accettarne una sola vuol dire accettare una menzogna. Chi ha messo questa bomba tra le ragazzine non odia Brindisi o la polizia: odia l’umanità. Non attacca pezzi dello Stato, forze dell’ordine, politici, ma la parte più delicata, più debole di noi, quella che amiamo di più, la più innocente: le figlie. Non sono uomini criminali, sbagliati, degradati. Semplicemente, non sono uomini. Quando li prenderemo, sarà un bel problema portarli da fuori-legge a dentro la legge. Perché prima dovremo portarli da non-uomini a uomini. Questi, infatti, sono bestie.
Nota:
"Guarda la legalità in faccia!"
L'immagine realizzata dai Ragazzi della scuola "Morvillo-Falcone " di Brindisi, vincitrice del 1° premio del concorso sulla legalità.
"Una serie di primissimi piani
che ritraggono degli occhi aperti
con al centro una foto in bianco e nero
dei giudici Falcone e Borsellino.
E una frase che recita: "Guarda la legalità in faccia!"
E'
questo lo spot vincitore della prima edizione del concorso "La legalità
nel quotidiano", organizzato dall'Osservatorio permanente
Giovani-Editori e dalla Fondazione Bnc e inserito nel progetto
"Quotidiano in classe"
fonte
lunedì 9 aprile 2012
Note di Portos - 1 aprile 2012
Note di Portos - 1 aprile 2012
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Etichette: flop, La7, Sabina Guzzanti, Serena Dandini
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Etichette: amianto, furto di rameExpo, milano, movida, parchi e giardini, Porto di Mare
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Al Cinema *********************************
Quasi Amici
Lei flirta un po' troppo con De magistris.
Dialogo con il sindaco di Napoli e con tutti gli amministratori locali. Nei momenti di difficoltà la responsabilità istituzionale è la risposta politica. Non si può godere del fallimento altrui.
(Sottotitolo: lui è forte politicamente ma non tiene una lira, io il contrario...insomma qua lo zoppo aiuta il cecato...)
Etichette: Caldoro, De Magistris, Napoli
Tratti da Il MisFatto del 1 Aprile
by PORTOS Comic strip
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