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martedì 27 settembre 2011

44 Ritratti per Peppino Impastato ed il suo casolare.

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Peppino e la memoria - Gianni Allegra

Un piccolo casolare di campagna e la sua memoria...

decresce la grandezza del testo Resetta la grandezza del testo Incrementa la grandezza del testo

Stretto tra il monte Pecoraro e le piste dell’aeroporto è ancora lì, come se non fossero trascorsi 33 anni. Ancora guarda dalle sue piccole finestrelle gli uccelli d’acciaio che atterrano a Punta Raisi, come dicevano a Radio Aut, e i treni che passano veloci sulla linea ferrata Palermo-Trapani. Non è altro che un piccolo casolare di campagna, sito in contrada Feudo. Prima piccola stalla,  poi destinato ad essere qualcos’altro, teatro di una triste, tragica vicenda. È proprio lì, infatti, che Peppino venne portato la sera dell’8 maggio del 1978 ed è proprio lì, all’interno di uno dei suoi piccoli vani, che venne malmenato pesantemente, preso a sassate, per poi essere trascinato sui binari e fatto saltare in aria, con una carica di esplosivo.[...] (continua)


 

"Salviamo questo casolare, è tutto ciò che qui attorno conserva l'ultimo respiro di Peppino". 
44 disegnatori di tutta Italia si sono mobilitati e hanno realizzato altrettante tavole dedicate a Peppino e al luogo in cui fu ucciso per sostenere la campagna per la memoria. "Sono le immagini dentro di noi a mantenere viva la memoria e questi disegni sono i simboli che stanno qui a manifestarlo.
Gallery

Blog Peppino Impastato Immagini della memoria

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Flaviano Armentaro                                           Marilena Nardi

Un museo nel casolare di Impastato e 44 disegnatori gli rendono omaggio


di ADRIANA FALSONE
Qui gli assassini di Peppino Impastato, dopo aver eseguito il delitto, misero a punto la messinscena che diede vita poi al depistaggio. Adesso questo casolare diventerà proprietà della Regione che lo destinerà a museo. La proposta dell'assessore all'Economia Gaetano Armao, d'intesa con il Comune di Cinisi, risponde all'appello lanciato attraverso "Repubblica" da Giovanni Impastato, fratello di Peppino, che aveva denunciato lo stato di degrado in cui si trova la struttura di contrada Feudo, a Cinisi: "Salviamo questo casolare, è tutto ciò che qui attorno conserva l'ultimo respiro di Peppino". Dopo la pubblicazione dell'articolo, 44 disegnatori di tutta Italia si sono mobilitati e hanno realizzato altrettante tavole dedicate a Peppino e al luogo in cui fu ucciso per sostenere la campagna per la memoria. "Sono le immagini dentro di noi a mantenere viva la memoria e questi disegni sono i simboli che stanno qui a manifestarlo. Nonostante tutto Peppino non è morto, è qui con noi adesso e potete vederlo con i vostri occhi - spiega Lelio Bonaccorso, promotore della mobilitazione degli artisti  -  Sarebbe meraviglioso se a questa iniziativa partecipassero molte altre persone, esprimendo così con forza che "Peppino è vivo e le sue idee non moriranno mai"".
di ADRIANA FALSONE
"

Mauro Biani


http://palermo.repubblica.it/images/2011/09/23/220451355-be51a88b-8194-4129-9a88-f20d98458179.jpg
disegno di Alessandro Buffa

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Luigi Alfieri


http://palermo.repubblica.it/images/2011/09/23/220454397-134a768d-8547-475b-9406-2d86a0b60f11.jpg
disegno di Lelio Bonaccorso

domenica 12 dicembre 2010

Alla Russia e Qatar i mondiali del calcio 2018 e 2022.

I Mondiali di calcio del 2018 sono stati assegnati alla Russia. La decisione è stata annunciata dal presidente della Fifa, Sepp Blatter, al termine della riunione del comitato esecutivo della federazione mondiale. La Russia ha battuto la concorrenza dell'Inghilterra, di Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda. Per la prima volta nella storia del calcio, dunque, la Russia organizzerà i campionati del mondo.
"Credo che sia una decisione sbagliata", è stato lo stringato commento del numero 1 della Casa Bianca.
Don Vladimir PutinPeter Brookes da The Times  mostra il primo ministro russo Vladimir Putin nella posa di un mafioso don, o boss della criminalità.  Il riferimento  è Al Pacino come Don Corleone da Il Padrino Parte II .
 'Don' Putin ha detto: "FIFA appena mi ha fatto un'offerta che non può rifiutare", un riferimento alla FIFA decisione s 'per assegnare il Mondiale del 2018 in Russia .
La recente divulgazione dei cavi classificati dell'ambasciata Usa da Wikileaks ha rivelato che la Russia è considerata come uno 'Stato mafia' dai diplomatici, è per questo che Putin è raffigurato come un 'padrino'.  Le parole "mi ha fatto un'offerta che non posso rifiutare" sono ispirati dalla famosa frase dette da Don Vito Corleone / Marlon Brando in Il padrino : "Io farò un'offerta che non potrà rifiutare".




promossi&bocciati — La Russia ottiene per la prima volta i Mondiali e la grande sconfitta è l'Inghilterra: la candidatura britannica, data tra le favorite tre le europee, è infatti stata bocciata al primo turno di votazione dei 22 grandi elettori Fifa (i 21 membri dell'Esecutivo più Blatter). La Russia ha ottenuto la maggioranza assoluta al secondo turno su Spagna-Portogallo e Belgio-Olanda. Per i Mondiali 2022, al primo turno eliminata l'Australia, poi il Giappone, al terzo turno la Corea del Sud; al ballottaggio il Qatar ha prevalso sugli Stati Uniti. Questo il dettaglio dei voti:
MONDIALI 2018 - 1ª votazione: Inghilterra 2; Olanda-Belgio 4; Spagna-Portogallo 7; Russia 9. (Inghilterra eliminata); 2ª: Olanda-Belgio 2 voti; Spagna-Portogallo 7; Russia 13 (maggioranza assoluta)
MONDIALI 2022 -1ª votazione: Australia 1; Giappone 3; Corea 4; Qatar 11; Usa 3. (Australia eliminata); 2ª: Giappone 2, Corea 5; Qatar 10, Usa 5. (Giappone el.); 3ª: Corea 5; Qatar 11, Usa 6. (Corea el.); 4ª votazione: Usa 8, Qatar 14.
fonte
Balls to that
Che palle!!
Schrank from The Independent on Sunday
Molti i sospetti che i russi sapessero il risultato in anticipo.  Accuse di corruzione erano già state fatte dalla stampa inglese . Nel frattempo, la candidatura inglese ha ricevuto solo due voti , nonostante le promesse di sostegno da vari membri esecutivo della FIFA .
 La vignetta mostra un orso gigante russo di fronte a un piccolo leone inglese.  L'orso tiene la sua zampa su un pallone di calcio della Coppa del Mondo 2018, dicendo: " corruzione? tangenti? che palle?!"



http://img28.imageshack.us/img28/3249/79651147.png
Il 2018 è cancellato.
Questa vignetta di Peter Brookes da The Times unisce l'Inghilterra ha fallito tentativo della Coppa del Mondo 2018 e il tempo nevoso che ha portato il Regno Unito a un punto morto.

Primo Ministro inglese David Cameron, l'ex capitano David Beckham dell'Inghilterra, e il principe William sono in attesa di un treno sulla piattaforma coperta di neve.  Un annuncio arriva attraverso l'altoparlante: "Il 2018 è cancellato, il 2022 non è mai stato in corsa e non  ci sarà un altro arrivo nella vostra vita ..."

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FIFA and corruption
By Arend van Dam
http://img27.imageshack.us/img27/9514/7b9cb18e8ecdd146efbfb5e.jpg
open organization
By Joep Bertrams The Netherlands
http://img130.imageshack.us/img130/9975/7bbd039190aec14fd0aa53f.jpg
influence
By Joep Bertrams The Netherlands

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LA PILLOLAdi Nicola Bruni

Dalla Russia con amore

Mondiali alla Russia: Silvio testimonial vincente di Putin...
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http://img718.imageshack.us/img718/4164/imageaspximg01594010stu.jpg
L'amico - GRIECO http://www.coriandoli.it/
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Russia & Qatar will host the 2018 and 2022 World Cups

lunedì 22 novembre 2010

“Vieni via con me”- 2a puntata– La ‘Ndrangheta al Nord

Questa sera andrà in onda la terza puntata di Vieni via con me con la partecipazione del ministro Maroni.
Maroni ha chiesto di poter replicare alle parole di denuncia di Roberto Saviano, intervenendo alla trasmissione  in difesa della lega, "il partito degli onesti", vestito da Sandokan (battutaccia).
Anche il Giornale ha iniziato la sua battaglia contro con raccolte di firme ( la macchina del fango).
Di seguito qualche vignetta


Giannelli http://www.corriere.it/ 
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoSTsOX0UL9334N8PEHSlnKQ7YWmkFQb8DKPpyRsOhNmEXWBMEGk1VbBaLHlp_zmxS7e2WHGmbFUW5iGbDqxrSvVKgYGC3zZpB6j7yw3OEQQCPmhDdfV_1FIhlo4GkSy4wEFWmJeQ0q18/s400/saviano+maroni1.jpg
nico pillinini
Andrea Alla Foa!!! Inserto Satirico

Infami e picciotti d'onore

Nella trasmissione "Vieni via con me" in cui lo scrittore Roberto Saviano spiegava le gerarchie della 'ndrangheta a un ceto punto parla dell'etichettatura dei nemici come "infami".

Stranamente il ministro Maroni indignandosi per alcune affermazioni sulla Lega che non ha mai ostacolato le infiltrazioni mafiose al nord (citando una dichiarazione dell'ideologo legaiolo Gianfranco Miglio) usa lo stesso aggettivo per lo scrittore campano: "infame", appunto!

Non è che a questo punto Maroni è un "picciotto d'onore"?

http://sphotos.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc4/hs964.snc4/75714_1579488199828_1014337603_1549347_4671069_n.jpg
Maroni / Sandokan - MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/



Maroni - MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhcVHtu0TBrHr46as9v2q0wEmlVo-BtJ7c6PRacNdgIlG-YSl8YGLhQZqzqexshO5C-z3OO5Gwm3MR1vlwh2Nx3AdeHabamFCy9mNTELLsheHBJ9mlSBXByQlBx9ge5Indj3t-uLp-VvLE/s1600/+Ap+Mo+Maroni+p.jpg
La tigre della Padania - PORTOS Comic strip

Maroni - Nicola Bucci "Bucnic"

Maroni vestito da Sandokan - VAURO Le vignette di Vauro
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nico pillinini

Saviano resta dove sei
Nadia Redoglia
Lo scrittore sostiene che le mafie fanno enormi affari al nord. Maroni afferma che la lega è ben radicata in quel territorio, chiamato affettuosamente padania. Il sillogismo è inevitabile. Se poi anche la DIA ci informa che la 'ndrangheta “lassù” influenza la vita politica, sociale ed economica, ci aspetteremmo un ministro allarmato e riflessivo. Pretende, invece, che “Vieni via con me” gli dia spazio per replicare alle “accuse infamanti di Saviano” (cit.). Ben prima di Gomorra, altri libri e servizi d’inchiesta hanno evidenziato che le mafie s'infiltrano da nord a sud negli ingranaggi istituzionali, nel motore delle economie nazionali, oltre che nelle attività già criminali all'origine, dunque redditizie senza l’intervento del potere diretto che, al più, volta la faccia dall’altra parte per non vedere. Questi “infami” dell’informazione, le mafie non se li filano perché (ahi)noi per primi non ce li filiamo. Ma se lo share supera il 30% le cose cambiano assai. Con i mafiosi siamo costretti, ministro leghista compreso, a prenderne atto e Saviano scortato lo dimostra. Che lo scrittore debba però anche “proteggersi” da Maroni, più allarmato dallo share che dalle mafie, non l’avevamo previsto. Articolo 21-Press a poco



Il Giornale: raccolta di firme contro Saviano -VAURO Le vignette di Vauro



Da vigliacchi raccogliere firme contro Saviano
venerdì, 19 novembre 2010
il Bastardo
Da vigliacchi raccogliere firme contro Saviano
La raccolta di firme contro Roberto Saviano strombazzata da “Il Giornale” non è solo vile, ma anche truffaldina. I lettori sono invitati a compilare un modulo con su scritto: “Io non sono mafioso”. Bella forza. E l’assunto della protesta è semplicemente falso, quando sostiene che Saviano “ha accusato il Nord di essere mafioso”. Un travisamento meschino del suo intervento televisivo. Resta solo il desiderio di colpire una voce scomoda perchè la sua esperienza di vita, il suo talento narrativo e la verità della sua denuncia penetrano trasversalmente l’opinione pubblica e mettono in discussione un potere compromesso a vari livelli con le organizzazioni criminali.
Gad Lerner

L'elenco delle stragi impunite - VAURO Le vignette di Vauro
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/


Dopo 14 anni Saviano fa arrestare Iovine
Visto e detto ciò, mi interessa anche segnalare  gli interventi (a) e (b) di Giulio Cavalli. In effetti l'altra sera mentre seguivo Saviano, mi aspettavo che sortisse anche Cavali perchè 1. è tra le persone della società civile che conosce (e divulga) meglio la storia della mafia al nord 2. è del nord. Mi sarebbe persino sembrata una cosa intelligente: uno del sud, uno del nord e lo stesso messaggio, magari raccontato meglio. Sarà per la prossima volta?
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/ ________________________________________________________

http://www.robertosaviano.it/rassegna/le-mani-sul-federalismo/

sabato 13 novembre 2010

Roberto Saviano (vignette e caricature)

modificato post ore 12.15
Lunedì 8 novembre la prima puntata di Vieni via con me di Fazio e Saviano.
Che serata!! BRAVISSIMI!!

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"Resto qui"- Nicola Bucci "Bucnic"

La puntata di Vieni via con me si è aperta con l'editoriale di Roberto Saviano. «Da un po' di tempo - ha detto lo scrittore - vivo come una sorta di ossessione, che riguarda la macchina del fango, il meccanismo che arriva a diffamare una persona»: per questo «la democrazia è letteralmente in pericolo. Ed è a rischio - ha aggiunto l'autore di Gomorra - nella misura in cui se tu ti poni contro certo poteri, contro questo governo, quello che ti aspetta è un attacco della macchina del fango, che parte da fatti minuscoli della tua vita privata». «C'è differenza - ha detto ancora Saviano - tra inchiesta e diffamazione», perché «la diffamazione usa un solo elemento e lo costruisce contro la persona che decide di diffamare». Lo scopo del meccanismo è «poter dire: siamo tutti uguali» e invece «dobbiamo sottolineare le differenze». Lo scrittore ha poi citato «la storia della casa di Montecarlo di Fini, che è stato intimidito», poi la vicenda di Boffo, «direttore cattolico che inizia a criticare governo da un giornale cattolico (Avvenire, ndr). E la macchina del fango lo presenta come una specie di criminale perché omosessuale: impensabile, incredibile». E ancora la vicenda della «presunta omosessualità di Caldoro (governatore della Campania, ndr)» diventata «l'arma usata da un suo collega di partito, Cosentino». Lo scrittore si è poi rivolto direttamente ai giovani: «Mi piacerebbe raccontarvi di una persona che è riuscita a resistere a una macchina del fango gigantesca, Giovanni Falcone». Di qui un lungo excursus, scandito da brani di articoli di quotidiani - in parte letti anche dall'attrice Angela Finocchiaro - sulle accuse e sui tentativi di delegittimazione del giudice e dell'intero pool antimafia siciliano.


Grazie Roberto!
Paride Puglia PUNCH

“Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con la biro, l’uomo con la pistola è un uomo morto perché la biro da l’eternità”
Roberto Benigni a Roberto Saviano, 8/11/2010
Ritrattino a Saviano -Andy Ventura 

http://www.mamma.am/amici/images/7776_a7527.jpg
Conflitto d'interessi - Sergio Riccardi


Fratello Saviano - il poeta LE COSE DA SALVARE

Benigni - Una battuta dopo l'altra e come filo conduttore Berlusconi e il caso Ruby. La comicità di Roberto Benigni ha fatto irruzione (con successo, a giudicare dagli applausi in studio e dai dati di ascolto del giorno dopo: oltre 7,6 milioni di telespettatori hanno seguito la trasmissione) a Vieni via con me, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano lunedì sera alla prima puntata su Raitre. «Premetto che i gossip sessuali sono spazzatura. Sono qui per parlare di politica», è stato l'incipit del lungo monologo del premio Oscar. «Se queste notizie venissero confermate, ma io non credo, figurati se è vero, dice che c'è un premier che è stato con una minorenne marocchina, ma per ragioni d'età non è stata resa nota l'identità del premier».
Regali - Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/





«SILVIO DIMETTITI» - Rivolgendosi direttamente al presidente del Consiglio, Benigni ha affondato a più riprese il dito nella piaga della sempre più vicina crisi di governo. «Silvio, non ti dimettere, non dare retta a Fini, perché altrimenti ci rovini, non si lavora più. Santoro, Fazio, l'Unità, Repubblica non lavorano più. E poi Ghedini che fa, torna a fare il solito film horror? Silvio, tieni duro, dai retta a me». Quindi il dietrofront, appena accennato: «Silvio dimettiti... Non ne possiamo più». E di nuovo Ruby: «Torniamo a parlare di politica. Dunque, Ruby... Berlusconi ha detto che la vicenda è stata una vendetta dalla mafia. La mafia una volta ti ammazzava, ora invece ti manda due escort in bagno... Io ho il terrore di questo». Per poi incalzare: «Voi mafiosi siete delle bestie, fate schifo. Vi fornisco l'indirizzo del mio albergo a Milano: vendicatevi di me».
(dal Corriere .it /Benigni: gag sul premier, Ruby e la Bindi)


Vado via o Resto qui
- vado via perchè non se ne può più
- vado via perchè non mi sento un eroe
- vado via perchè preferisco i paesi dove ci si può annoiare
- resto qui perchè non ho proprietà ad Antigua
- resto qui perchè non voglio andare ad Antigua
- resto qui perchè voglio dimenticare tutto quello che ho visto
- resto qui perchè voglio sentire le canzoni in italiano
- resto qui per scoprire chi è stato
- vado via perchè mi sa che va via anche Cassano
- vado via perchè non voglio più chiedermi che cosa c'è sotto
- vado via perchè questo è il paese che ha inventato il me ne frego
- resto qui per vedere lo stato conquistare il sud
- resto qui per vedere il tricolore conquistare il nord
- vado via per sentirmi normale
- vado via perchè non voglio vivere in un paese dove comandano le mafie
- resto qui perchè non voglio che le mafie continuino a governare
- vado via perchè non sopporto le feste patronali
- vado via perchè qui si applaude ai funerali
- resto qui perchè questa sera ho ascoltato Roberto Benigni
- resto qui perchè questa sera mi hanno fatto un regalo Roberto  Benigni e    Claudio       Abbado
- resto qui perchè mi hanno fatto un regalo Claudio   Abbado,  Roberto Benigni,    Angela Finocchiaro e tanti altri e resto qui perchè ho  fame e voglio ammazzarmi di carboidrati
- li mangiamo insieme a loro
- vado via perchè preferisco mangiare peggio ma vivere meglio
- vado via perchè il cinquantennale di Piazza Fontana non potrei sopportarlo
- resto qui perchè a dicembre ci sono le arance buone
- vado via perchè ... può bastare
- vado via perchè mi è già bastato
- vado via perchè a Milano cacciano i bambini rom
- vado via perchè deve essere bellissimo tornare qui da turista
- vado via perchè non voglio vedere crollare altri pezzi di Pompei mi fa troppo male
- resto qui, resto qui finchè Mina non torna in tv
- e allora...
- resto qui perchè i figli non li sposti facilmente
- resto qui perchè sono italiano
- vado via  se tu vieni con me perchè dobbiamo sgombrare il palco che c'è il finale...




Patorno http://mauropatorno.blogspot.com/

vieniviaconme
ancora uno stop di Masi al programma di Fazio e Saviano
Matteo Bertelli

Nota: Benigni ha citato gli amici di Spinoza
preso da Spinoza scrive stark:
Cari amici,

noi di Spinoza teniamo a chiarire che la cosa fatta a Vieni via con me con Roberto Benigni, pur mai sbandierata per ovvie ragioni di riservatezza, era decisa da tempo: ci siamo incontrati ed è nata una collaborazione che ci ha fatto felici tutti, ieri sera eravamo lì in platea ad applaudirlo e non possiamo che esserne onorati.

Per questo: grazie a Roberto e a tutti voi, che ogni giorno animate questo posto e avete reso possibile tutto questo. 9/11/2010


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Puoi leggere anche:

martedì 5 ottobre 2010

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 26 settembre

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 26 settembre
appendice alla settimana in vignette: 20 - 27 settembre.

ALESSANDRO PROFUMO
Un grande Istituto Bancario non è
una Fiat Panda: per eliminare un Profumo
sgradito non basta certo un arbre
magique. L’Amministratore Delegato
Alessandro Profumo si è improvvisamente
dimesso dalla guida
di Unicredit, dopo essere stato più
volte accusato di favorire la scalata
libica. A far precipitare la situazione,
avrebbe dato un innegabile contributo
l’irruzione di una motovedetta
di Gheddafi nella sede centrale
dell’Istituto di Credito: l’i m b a rc a z i o -
ne avrebbe aperto il fuoco sui correntisti,
mentre sottocoperta alcuni
ragionieri italiani erano testimoni attoniti
della turpe manovra. I vertici
di Unicredit da mesi si oppongono
strenuamente agli arditi progetti del
Colonnello che, qualora riuscisse ad
ottenere il tanto desiderato pacchetto
di maggioranza, sarebbe pronto a
introdurre clamorose innovazioni,
come la concessione di mutui in datteri
e, sotto le feste natalizie, l’oma ggio
ai clienti di un cammello rilegato
in pelle da usare come agenda. Peccato
che le sterili polemiche di questi
giorni non permettano di sfruttare
in ambito finanziario le grande
competenza di Muammar Gheddafi:
visto com’è combinata l’economia
italiana, uno che s’intende di deserto
ci farebbe comodo.

OSCAR LANCINI
Il poliedrico Sindaco di Adro, nel
bresciano, ha intestato una scuola
elementare del suo paese a Gianfranco
Miglio, il noto inventore di
mangime per uccelli, preferendolo
di gran lunga al Ciappi. Scelta condivisibile.
Non si è fermato qui, però.
Ha sparso simboli leghisti per
tutta la scuola, sui banchi, sul portone
d’entrata, sugli zerbini. In effetti
il verde, colore ufficiale del partito
di Bossi, è quello che più di ogni
altro si addice alla situazione economica
della nostra scuola pubblica. I
genitori dei bambini, purtroppo, si
sono rifiutati di vestirli da Nibelunghi,
dimostrando scarsissima coscienza
politica. Il Senatur, in seguito
alle inevitabili polemiche, gli ha
chiesto la rimozione d’ogni simbolo,
ma Lancini non ha eseguito l’ordine.
“Sono mortificato – ha dichiarato
– devo aver frainteso. Ero convinto
che Simbolo fosse uno dei sette
nani, mi sono precipitato nel giardinetto
della scuola e ho rimosso Pisolo
e Brontolo, gli unici due che ho
trovato. Ora chiedo ai vertici del
Partito: Biancaneve almeno, posso
tenerla?”. Le azioni di Lancini, sia
detto con chiarezza, sono state comunque
del tutto disinteressate:
come ha detto ai giornali, infatti,
suo figlio va a scuola privata.
Abiliante invenzione?

WALTER VELTRONI
Nei corso di questa variegata settimana,
Walter ha suscitato molta
preoccupazione, quando ha dichiarato
alla stampa “Non sono io il Papa
s t ra n i e ro ”, esplicitando con questa
frase quale sia il suo attuale progetto
di Stato: lo Stato confusionale. Pare
che inoltre, incontrando Piero Fassino,
gli abbia confidato “Non sono
io Antonello Cuccureddu. Tu comunque
puoi chiamarmi Pizzaballa”.
Nonostante il momento difficile,
Veltroni rimane l’ideatore e il leader
della cosiddetta opposizione degli
ONI, cui ha dato vita insieme a Fioroni
e a Gentiloni, dando la certezza
a gran parte dell’elettorato di sinistra
che certe rime, benché di basso livello,
non sono del tutto infondate.
Finora, il gruppo di deputati e intellettuali
che fa capo a Walter è composto
da 75 persone: gliene mancano
solo altre 525 per raggiungere il
numero di 600 e ripetere la simpatica
carica di Balaclava. Nell’ambito
del suo gruppo parlamentare, l’ex
Sindaco di Roma gode ancora di
grande stima e incrollabile fiducia,
anche se il segretario del PD Pierluigi
Bersani, dopo il recente faccia a
faccia, ha detto che l’unico modo
che Veltroni ha di creare una sua corrente
è lasciare aperta contemporaneamente
una porta e una finestra.

NICOLA COSENTINO
Usare le intercettazioni telefoniche
per cercare conferme a una banale
accusa di camorra, è indegno di un
Paese civile. Per fortuna, il nostro
Parlamento, baluardo di libertà, ha
impedito questa vergogna. “Adesso
sono disposto a farmi processare –
ha detto visibilmente soddisfatto
Cosentino – anche se mi piacerebbe
che in tribunale ci fosse una moquette
panna e che la moglie del Pubblico
Ministero avesse almeno una quarta
di seno. Sono garanzie minime, in
una democrazia matura”. Del resto,
da sempre in Italia esiste una Commissione
Antimafia: per il rispetto
delle pari opportunità, è giusto che
venga istituita anche una Commissione
Promafia. Dopo il voto della
Camera di mercoledì scorso, siamo a
un passo dalla realizzazione di questo
prestigioso obiettivo. “Il Pdl – ha
detto il deputato Maurizio Paniz - ha
voluto ribadire con fermezza l’i nv i o -
labilità delle conversazioni di un parlamentare,
come previsto dalla nostra
Costipazione… no…. dalla Coagulazione…
n e a n ch e …ah, dalla Costituzione!”.
La prassi, infatti, prevede
due punti fondamentali: A) La magistratura,
prima di intercettare il
parlamentare, deve chiedere l’autorizzazione
a procedere al Parlamento;
B) Il Parlamento la nega. Tutto è
molto semplice e lineare.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto
Inserto di satira e maldicenze de Il Fatto Quotidiano
http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.

Altre vignette della settimana di Portos:


RealitiSCIO' - PORTOS Comic strip
RealitiSCIO' - PORTOS Comic strip

Mago G (Beppe Grillo)
PORTOS Comic strip

domenica 12 settembre 2010

"Se l'andava cercando".


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Velo pietoso
Quando si uccide un uomo come Vassallo sotto il lenzuolo c'è tutta l'Italia.
Marilena Nardi http://www.marilenanardi.it/


"Se l'andava cercando".
L'infelice frase di Andreotti detta quando i funerali di Vassallo erano ancora da fare,
mi fa  rabbrividire maggiormente. Due episodi distinti ma uniti.


Giulio Andreotti
Portos
Etichette: Avv. Ambrosoli, Giulio Andreotti


Impiccioni
di Massimo Gramellini

Emilio Alessandrini, magistrato. Giorgio Ambrosoli, avvocato. Vittorio Bachelet, magistrato. Marco Biagi, professore. Paolo Borsellino, magistrato. Bruno Caccia, magistrato. Luigi Calabresi, poliziotto. Rocco Chinnici, magistrato. Carlo Casalegno, giornalista. Nini Cassarà, poliziotto. Francesco Coco, magistrato. Fulvio Croce, avvocato. Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale. Massimo D’Antona, professore. Mauro De Mauro, giornalista. Giuseppe Diana, sacerdote. Giovanni Falcone, magistrato. Francesco Fortugno, medico e politico. Boris Giuliano, poliziotto. Peppino Impastato, conduttore radiofonico. Pio La Torre, politico. Rosario Livatino, magistrato. Oreste Leonardi e con lui tutti gli agenti di scorta caduti sul lavoro. Giorgiana Masi, studentessa. Piersanti Mattarella, politico. Aldo Moro, politico. Francesca Morvillo, magistrato. Emanuele Notarbartolo, banchiere. Vittorio Occorsio, magistrato. Giuseppe «Joe» Petrosino, poliziotto. Pino Puglisi, sacerdote. Guido Rossa, sindacalista. Roberto Ruffilli, professore. Giancarlo Siani, giornalista. Antonino Scopelliti, magistrato. Giovanni Spampinato, giornalista. Ezio Tarantelli, professore. Walter Tobagi, giornalista. Angelo Vassallo, sindaco. E tanti, tanti altri.

Grazie, perché ve la siete andata a cercare. («Senatore Andreotti, come mai Ambrosoli, l’avvocato che indagava sugli illeciti di Sindona, fu ucciso da un killer nel 1979?». «Non voglio sostituirmi a polizia e giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l’andava cercando». Da La storia siamo noi, in onda ieri su Raitre).(La Stampa)



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SERGIO STAINO



Press a poco
La leggenda del sindaco pescatore
di Nadia Redoglia
Non hanno simulato un incidente che avrebbe potuto lasciare qualche dubbio sui mandanti. Perché il messaggio fosse ben chiaro l'hanno crivellato di colpi. Angelo Vassallo non solo faceva il sindaco nell'interesse del bene comune, ma lavorava per insegnare ai suoi colleghi il metodo per farlo bene. Univa la carica di primo cittadino al meritato onore d’essere vicepresidente delle "Città slow food". Lo chiamavano il sindaco pescatore. Fin da bambino gli era stato insegnato che è l’uomo il primo a dover amare e rispettare la natura fatta di cielo, terra e mare. Solo così può essere ricompensato. Il suo obiettivo era di dare una grossa mano ad agricoltori e pescatori. Mise a disposizione gratuitamente le piazze per la vendita diretta, senza intermediari, abbassando gli oneri fiscali in tempi di magra. Per i pescatori -quelli veri mica gli attila che annientano il mare- incentivò le cooperative, ristrutturando il porto per agevolarli. Ha dato l’opportunità ai cittadini di far valere la loro dignità: il solo modo per non aver più bisogno di padroni e padrini. Per la mafia è colpevole, dunque va condannato a morte. Pare che non ci sia petizione che tenga per l’orrore di casa nostra.(Articolo 21)





  Bandiera blu notte.
Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica.
MAURO BIANI - http://maurobiani.splinder.com/
Angelo Vassallo, 57 anni, sindaco di Pollica, Comune del Cilento, noto per la Bandiera Blu che ogni anno viene assegnato alle sue acque.


 Respiriamo tutti la stessa ariagiors e gugu STRISCE BAVOSE
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DEDICATA A TUTTI QUELLI CHE HANNO FATTO E CHE FANNO IL PROPRIO DOVERE
il poeta INSERTO SATIRICO

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Ambrosoli, Dalla Chiesa, Falcone, Borsellino...
ZARATHUSTRA http://www.cosiparlozarathustra.it/



http://www.sergiostaino.it/images/edicola/10-09-10.jpg
SERGIO STAINO

La notizia:

"Se l'andava cercando".

Per questo commento su Giorgio Ambrosoli, il liquidatore della banca privata italiana di Michele Sindona assassinato nel 1979, il senatore a vita Giulio Andreotti è nella bufera. Ha parlato di Ambrosoli e Sindona durante l'intervista a Giovanni Minoli per una puntata di "La storia siamo noi", in onda stasera su Raidue. "Non voglio sostituirmi alla polizia o ai giudici - risponde il senatore a vita alla domanda sul perché Ambrosoli fu ucciso -. Certo è una persona che in termini romaneschi se l'andava cercando". Parole destinate a innescare reazioni dal mondo della politica, soprattutto dal centrosinistra, e dalla famiglia dello stesso Ambrosoli. Il primo commento del figlio, l'avvocato Umberto Ambrosoli, è lapidario: quelle parole "si commentano da sole".

"Sono stato frainteso". Eppure Andreotti si dice sorpreso dall'indignazione suscitata dalle sue affermazioni. "Sono molto dispiaciuto - spiega in una nota - che una mia espressione in gergo romanesco abbia causato un grave fraintendimento sulle mie valutazioni delle tragiche circostanze della morte del dottor Ambrosoli". Con quel "se l'andava cercando", aggiunge Andreotti, "intendevo fare riferimento ai gravi rischi ai quali il dottor Ambrosoli si era consapevolmente esposto con il difficile incarico assunto".
Comunicato che segue il lungo elenco di interventi a commento della diffusione della frase del senatore.







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