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martedì 26 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 18 - 25 aprile 2011


NICOLE MINETTI
C’è un solo modello di Stato in cui il nostro Paese si riconosce sempre pienamente: 
il “non sono Stato io”. Nicole Minetti ha presentato nei giorni scorsi ai pm di Milano una memoria difensiva che, al confronto, quelle di Tarcisio Burgnich impallidiscono: dodici pagine fitte fitte nelle quali ribadisce con forza che il suo ruolo di consigliera regionale non prevedeva anche il consigliare a Silvio Berlusconi le escort più procaci per le sue feste eleganti. 
Non ha peli sulla lingua la bella Minetti, ma da un’igienista dentale c’era d’aspettarselo.
Le responsabilità, sempre secondo indiscrezioni trapelate, sarebbero state attribuite a Lele Mora ed Emilio Fede, la qual cosa conferma che se il barile è l’unità di misura degli idrocarburi liquidi, lo scarica-barile è quella dei politici coinvolti negli scandali.
Nicole, la piccola vedette lombarda, si è comportata come un arbitro di serie A: in vista di una punizione, si è subito preoccupata di calcolare la giusta distanza.
Peccato, perché guardando i volti franchi e candidi del Direttore del Tg4 e del noto agente dello spettacolo, appare veramente difficile credere che abbiano potuto fare qualcosa di più trasgressivo del buzzico rampichino.


ROBERTO LASSINI
 E’ lui l’avvocato lombardo autore dei manifesti “Via le Br dalle procure”, cui avrebbero dovuto far seguito altri cartelli recanti le scritte “Via i licantropi da Raitre” , “Via i daltonici dalla scuola pubblica” e “Via Eleonora Brigliadori dall’Isola dei Famosi” (quest’ultimo, senza dubbio il più rilevante da un punto di vista politico). 
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito i poster in questione una “provocazione ignobile”, espressione che è stata immediatamente strumentalizzata dal centrosinistra e fatta passare per una velata critica all’operato di Roberto. 
“Sono pronto a chiarire, ma non mi ritiro”, ha dichiarato Lassini, esponendo un manifesto con su scritto “Via i meridionali dal Quirinale”. 
Purtroppo, la sua opera innovatrice e moralizzatrice è stata interrotta con la banale scusa del vilipendio all’ordine giudiziario: al giovane esponente del centrodestra, escluso per volontà del Sindaco Moratti dalle liste Pdl per le amministrative, non è stata data quella fiducia che magari, con il tempo e l’esperienza, l’avrebbe portato a concepire un manifesto che, finalmente, tutti avremmo potuto condividere davvero: “Via gli imbecilli dalle Istituzioni”.

BANCHE ESTERE
Estere o non estere, questo è il problema affrontato dalla seconda sezione penale del Tribunale 
di Milano: no, le banche estere non sono colpevoli di aggiotaggio informativo nell’ambito del processo Parmalat, questo dice la sentenza in primo grado. 
Esse non erano a conoscenza che i titoli proposti da Calisto Tanzi erano, in realtà, solo dei drammatici titoli di coda. 
Del resto, l’ingenuità dei banchieri è leggendaria: molti di loro non sanno con esattezza ciò che propongono ai risparmiatori, non se ne interessano, almeno due su tre, apprendiamo da una recente indagine Doxa, sono convinti di vendere al pubblico idrosanitari e articoli di arredo bagno. 
Insomma, le banche non hanno manipolato le comunicazioni al mercato per  i loro biechi interessi. “Quanta cattiveria c’è al mondo, quanto malanimo – ha commentato un alto dirigente della Morgan Stanley – eppure, vi garantisco, la sola commissione che ho ottenuto da Tanzi è stata quando il patron di Parmalat mi ha chiesto se, dato che uscivo, gli prendevo due etti di cotto senza polifosfati e un paio di stracchini di nonno Nanni”.

REMIGIO CERONI

Quando un leader si accorge che nessuno gli vuol bene, sente sempre una stretta al quorum, ma non è questo il caso del nostro Premier Silvio Berlusconi, cui i suoi parlamentari cercano in tutti i modi 
di dimostrare un profondo affetto. 
Il Remigio in questione ha proposto addirittura di mortificare ( o era “modificare”?) l’articolo 1 della Costituzione, onde conferire più forza alla maggioranza, limitando il potere di controllo del Quirinale e della Consulta. Del resto, ve ne sarete accorti guardandolo parlare in tv, il Presidente del Consiglio 
è talmente abituato a fare ricorso ai Ceroni, che ha deciso di utilizzarli anche per ringiovanire l’immagine della nostra Carta. La proposta di legge depositata da questo brillante parlamentare prevede, tra le altre cose, che il Primo Ministro indossi un parruccone con i boccoli, delle scarpe con delle grosse fibie e sieda su un’enorme poltrona di velluto rosso. Davvero interessante l’iniziativa 
del deputato Pdl: appare senza dubbio lodevole il gran lavoro che ha fatto per intervenire in maniera radicale su un tema così delicato, specie considerando il fatto che, per sua stessa ammissione, fino a una settimana fa era convinto che" l’articolo Uno "fosse un gruppo rap.


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
L'Angelo  

- Il Premier attacca Fini: "Stà coi giudici..."
- E' la separazione delle carriere, figliolo. Hai presente: "Guardie e ladri"?


Etichette: berlusconi, Fini, L'Angelo

- E' bagarre nel PdL ma il candidato sindaco è irremovibile
- La Moratti stavolta si è impuntata
- Veramente dicevo il Lassini




 I RealitiSCIO***********************************

- Insegna "Faccetta nera"in classe . Il Prof dice che è storia...
- Non è ancora arrivato all'olio di ricino?
- Quello è scienze mica storia




Gli Italian Galery*******************************


Futuro Rosa
Etichette: Asor Rosa, berlusconi


video

Etichette: Sesso bugie e Ruibygate, sex lies and Rubygate




Lassini Roberto


 Allegoria delle Libertà
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, PDL


Socialismo veale
Etichette: Galan, socialista, Tremonti


Uovo responsabile
Etichette: responsabili, rimpasto dopo Pasqua, Scilipoti

 

by PORTOS Comic strip

lunedì 11 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 10 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos -10 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 4 - 11 aprile 2011


 CESARE GERONZI
 
E’ l’unico grande manager italiano il cui nome, dopo averlo pronunciato, fa venire voglia di esclamare “paraponziponzipò”. Provateci e ve ne accorgerete. In settimana, Geronzi  ha dato le dimissioni dalla Presidenza delle Generali e, appena l’ha fatto, il titolo in Borsa ha cominciato a volare. 
Una commovente manifestazione di stima da parte degli ambienti dell’alta finanza. 
Democristiano, amico di Giulio Andreotti, ha finanziato D’Alema e Berlusconi, il Psi e il Manifesto. Insomma, escluse le Br e i Cugini di Campagna, s’è occupato di tutti i grandi gruppi italiani, 
dagli anni settanta ad oggi. 
I giornali hanno riportato, nei giorni scorsi, una sua frase che,
a detta degli osservatori più attenti, gli é stata fatale.
Parlando delle Generali, infatti, avrebbe detto: “La Compagnia è eterodiretta”.
Diego della Valle, potente consigliere d’amministrazione, non l’avrebbe mandata giù: 
“Alle Generali abbiamo tanti difetti – questo il suo commento – ma ci piacciono le donne…”
Così, Geronzi è stato costretto a dimettersi, incassando una buonuscita senza precedenti.
Come ha detto un grande economista americano, commentando l’uscita di scena del canuto Cesare: 
“Purtroppo… sono sempre i milioni che se ne vanno…”


DIEGO DELLA VALLE
In Italia siamo abbastanza bravi a fare le cose con i piedi, è quindi normale che sia un produttore di calzature a occuparsi del restauro del più importante monumento italiano: il Colosseo. 
La Tod’s di Della Valle ha colto al volo la ghiotta occasione di legare il suo nome al simbolo per eccellenza del nostro Paese: Scarpe diem, è veramente il caso di dirlo. 
Lo sponsor pagherà tutti i lavori, ottenendo in cambio lo sfruttamento commerciale per 15 anni dell’immagine del Colosseo: per fortuna è tramontata l’ipotesi iniziale, cioè di restaurarlo ritoccandolo leggermente, per farlo somigliare a un mocassino.
Già si parla comunque di un sequel de Il Gladiatore, in cui Massimo Decio Meridio affronta nel duello finale un gigantesco guerriero teutone, brandendo un calzante. 
Alla luce del prestigioso precedente in questione, la Pfizer, azienda farmaceutica svizzera che produce il Viagra, ha chiesto di sponsorizzare eventuali lavori alla torre di Pisa. Diego Della Valle ha senza dubbio messo a segno un bel colpo, non c’è che dire, il rischio adesso è che, galvanizzato dal successo, inizi una campagna ancora più sfrenatamente ambiziosa. Se si accorge che l’Italia è a forma di stivale, è finita.

MAURIZIO BIANCONI


   Quali formichine operose, tutti i parlamentari della maggioranza, seduti ai loro banchi, 
stanno scrivendo con zelo e impegno il tema “Come salvare le chiappe a colui il quale, se i magistrati lo condannassero, poi a voi toccherebbe andare a lavorare. 
Proponete una legge, anche comica. Svolgimento”.
Il deputato Maurizio Bianconi, che in effetti possiede un nome da capoclasse, ha già consegnato il suo lavoro: le intercettazioni si potranno fare, ma non serviranno alla ricerca di prove, 
né saranno allegate alle carte processuali.
In sostanza, si tratterà di semplice gossip, di un simpatico pettegolezzo: le intercettazioni saranno stampate su carta patinata e distribuite tra parrucchieri e sale d’aspetto dei dentisti.
L’On. Rossetti, invece, sta lavorando al cosiddetto “Dogma dell’infallibilità del papi”, che dovrebbe porre al riparo il Premier da brutte sorprese, a differenza del sottosegretario Nerelli, che avrebbe elaborato “la non perseguibilità di chiunque stipendi una persona di nome Gattuso”, mentre il sen. Giallini starebbe per consegnare il suo componimento, una trattazione 
di grande sottigliezza giuridica dal titolo “A Berlusconi nun je dovete da rompe li cojoni”. 
Speriamo si sbrighino, la fine del quadrimestre si avvicina.


 BENITO MUSSOLINI

 Alcuni parlamentari del Pdl hanno presentato lo scorso 29 marzo un disegno di legge per abolire l’apologia del fascismo. Si tratta di un primo, importante passo avanti, che necessita però di altre coraggiose iniziative quali il rilancio del Ku Klux Klan (si era parlato in passato di incentivi e della possibilità di rottamare negri e cinesi, ma poi non se n’è fatto nulla), la detrazione fiscale delle spese sostenute per manifestazioni e sagre liberamente ispirate alla Gestapo, la rivalutazione del cannibalismo come dieta bi-lanciata e l’inserimento nel nostro campionato di calcio di serie A di una squadra che rappresenti il Cartello di Medellin. Per quanto riguarda invece l’entrata in Confindustria da parte della Mafia, una delle poche aziende italiane con il fatturato in attivo, bisognerà probabilmente attendere ancora qualche mese. Addirittura il Presidente del Senato Schifani, uno abituato a vedersi girare intorno La Russa e Gasparri, s’è detto “esterrefatto”. Ci sembra giusto riconoscere i meriti a chi li ha, ecco quindi i nomi dei valenti parlamentari:
Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totano (Pdl) e Egidio Digilio (Fli). Evviva.




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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
Ultima ora  

La Russa: volo di Stato per la partita dell'Inter

- Per Ignazio una serata memorabile, potrà dire :"G'ERO ANGH'IO"...

- ...ED ERO BURE IL DIDOLARE DELLA DIFESA"


 Etichette: Ignazio La Russa, INTER-SHALKE04: 2-5, Ministro della Difesa, Voli di Stato


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Stracquadanio impoverito
Etichette: Stracquadanio

Chicco Test
Etichette: Chicco Testa, No nucleare

by PORTOS Comic strip

sabato 9 aprile 2011

Dimissioni di Geronzi

Dimissioni forzate di Geronzi:
"Gli han fatto le scarpe!"



PERCHE' L'E' UN CAN DE TRIESTE

La borsa reagisce positivamente alle dimissioni forzate del Presidente Geronzi.
(una buona occasione per ricordare il grande Lelio Luttazzi)

Pubblicato da Uber Gianfranco
Etichette: banche, economia, FINANZA, parco buoi, parmalat





La preda
Paride Puglia






Le Idi di Aprile
Max Palazzo  http://max-fraparentesi.blogspot.com/

giovedì 13 gennaio 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 9 gennaio 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 9 gennaio
appendice alla settimana in vignette: 3 - 10 gennaio2011

ROBERTO FORMIGONI

   Eravamo quattro amici al Tar, che non volevano cambiare il mondo: la spaventosa ottusità del Tribunale Amministrativo Regionale ha purtroppo bocciato le interessanti, rivoluzionarie modifiche in chiave regionale alla legge 194 sull’aborto, volute da Roberto Formigoni. Rischiano ora di tramontare le altre fondamentali riforme prospettate nei mesi scorsi dal Governatore: il divorzio alla lombarda, uno dei cui punti cardine consiste nel cospargere di zafferano gli avvocati dei due coniugi in conflitto, la procreazione assistita alla lombarda, che prevede, tra le altre cose, l’obbligo di indossare il costume da Brighella per medici e biologi coinvolti nel progetto, e le cellule staminali alla lombarda, grazie alle quali sarà finalmente possibile riprodurre organi e, di conseguenza, creare fanciulle con tre o quattro patonze, da presentare al Presidente del Consiglio Berlusconi. Per non parlare, poi, della più importante e discussa tra le innovazioni legislative immaginate dal visionario Governatore Formigoni per la sua amata Regione, anch’essa ferma al palo da tempo: l’eutanasia alla lombarda, basata sull’ascolto di un intero cd di Memo Remigi da parte dell’individuo deciso a farla finita.

UMBERTO BOSSI

   Stanno accadendo fatti inquietanti: nella notte tra il 28 e il 29 dicembre sono stati fatti esplodere dei petardi in una sede della Lega a Gemonio. Ma la cosa più grave è che un enorme numero di fiancheggiatori di questi delinquenti, la notte del 31 dicembre, ha fatto esplodere petardi in tutta Italia, per ore, senza che peraltro la Sinistra stigmatizzasse l’accaduto. A questo punto, appare evidente l’esistenza di un preciso disegno eversivo contro la Lega: è stato appurato, ad esempio, che il senatore Bossi aveva delle cimici. Per quanto riguarda Calderoli, sono state ritrovate solo un paio di piattole, ma le indagini sono ancora in corso. I dispositivi illeciti di rilevamento audio rinvenuti nello studio e nell’abitazione romana di Bossi non hanno suscitato comunque preoccupazione nei vertici leghisti, essendo generalmente incomprensibile anche per i suoi più stretti collaboratori ciò che il senatore dice. Troppe persone, però, come ha sottolineato la segretaria di Bossi, erano a conoscenza di cose che il leader del Carroccio aveva detto solo a lei: alcune settimane fa, infatti, è stato arrestato a Trieste un anarchico insurrezionalista che conosceva a menadito la vera ricetta della cassoeula.


ABI (ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA)
MARIO DRAGHI

   Gentili, educati, sorridenti: abbiamo i mutui più cari d’Europa. Lo rivela l’Associazione dei costruttori edili: per non mortificare i propri risparmiatori in questo momento di crisi economica, le banche italiane fanno loro pagare mediamente 9000 euro in più, su un finanziamento di 150000 in 25 anni. Si tratta di una forma d’incoraggiamento, una delicatezzache,purtroppo,nontuttisonoin grado di apprezzare. “Il nostro è un forte invito all’impegno rivolto ai cittadini – ha sottolineato un dirigente dell’ABI – in un frangente come quello attuale, in cui si registra un grande calo di interesse per la politica, un calo d’interesse per la famigliaeperivalorimorali,noil’interesse cerchiamo di tenerlo il più alto possibile. Dipendesse solo da noi, anche al 15%”. Sono parole che toccano profondamente e commuovono. E poi, bisogna evidenziare un fattore estremamente positivo: una volta i rapinatori cercavano di bloccarli fuori dalle banche, adesso li assumono. Del resto, rieducazione e integrazione, in un Paese civile, sono obiettivi sempre lodevoli. Perché i tassi non scendono? Questa è la domanda che milioni d’Italiani si pongono. “Dite che scendono ? Ma… avete provato a citofonare?”. Questa finora è stata la risposta più convincente dell’ABI.

 CESARE BATTISTI

   L’atteggiamento intransigente del governo brasiliano nel rifiutarsi di consegnare alla giustizia italiana il terrorista Cesare Battisti persiste, nonostante il nostro Premier Berlusconi, come segno di buona volontà, abbia autorizzato l’estradizione di Ronaldinho in Brasile. Lo scambio di prigionieri, purtroppo, è fallito. La diplomazia carioca ha cercato di spiegare ai colleghi della Farnesina che, dietro il diniego del Presidente Rousseff, si nasconde in realtà un atto di cortesia nei confronti del nostro Paese: la percentuale di loschi figuri in giro per l’Italia è già molto alta, il governo di Rio, che ci è profondamente amico, non vuole aggravare la situazione. Si tratterebbe, quindi, solo di un increscioso equivoco. La situazione comunque è in continua evoluzione: dopo che generosamente Piero Marrazzo si è detto disponibile ad incontrare alcuni diplomatici brasiliani nella notte a Tor di Quinto per una mediazione, è trapelata la clamorosa notizia che il Paese Sudamericano sarebbe impossibilitato a restituirci il noto terrorista, in quanto il Battisti risulterebbe essere nipote del Presidente egiziano Mubarak e, di conseguenza, non si può toccarlo senza scatenare una grave crisi internazionale. 

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Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
World Wild  

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Battisti, Brasile, Dilma, Lula
 I RealitiSCIO***********************************






Gli Italian Galery*******************************

Berlusconi, cachemire, CHI, D'Alema, Signorini


Feltri, Il Giornale, Libero, Sallusti


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martedì 5 ottobre 2010

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 26 settembre

I QUATTRO DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 26 settembre
appendice alla settimana in vignette: 20 - 27 settembre.

ALESSANDRO PROFUMO
Un grande Istituto Bancario non è
una Fiat Panda: per eliminare un Profumo
sgradito non basta certo un arbre
magique. L’Amministratore Delegato
Alessandro Profumo si è improvvisamente
dimesso dalla guida
di Unicredit, dopo essere stato più
volte accusato di favorire la scalata
libica. A far precipitare la situazione,
avrebbe dato un innegabile contributo
l’irruzione di una motovedetta
di Gheddafi nella sede centrale
dell’Istituto di Credito: l’i m b a rc a z i o -
ne avrebbe aperto il fuoco sui correntisti,
mentre sottocoperta alcuni
ragionieri italiani erano testimoni attoniti
della turpe manovra. I vertici
di Unicredit da mesi si oppongono
strenuamente agli arditi progetti del
Colonnello che, qualora riuscisse ad
ottenere il tanto desiderato pacchetto
di maggioranza, sarebbe pronto a
introdurre clamorose innovazioni,
come la concessione di mutui in datteri
e, sotto le feste natalizie, l’oma ggio
ai clienti di un cammello rilegato
in pelle da usare come agenda. Peccato
che le sterili polemiche di questi
giorni non permettano di sfruttare
in ambito finanziario le grande
competenza di Muammar Gheddafi:
visto com’è combinata l’economia
italiana, uno che s’intende di deserto
ci farebbe comodo.

OSCAR LANCINI
Il poliedrico Sindaco di Adro, nel
bresciano, ha intestato una scuola
elementare del suo paese a Gianfranco
Miglio, il noto inventore di
mangime per uccelli, preferendolo
di gran lunga al Ciappi. Scelta condivisibile.
Non si è fermato qui, però.
Ha sparso simboli leghisti per
tutta la scuola, sui banchi, sul portone
d’entrata, sugli zerbini. In effetti
il verde, colore ufficiale del partito
di Bossi, è quello che più di ogni
altro si addice alla situazione economica
della nostra scuola pubblica. I
genitori dei bambini, purtroppo, si
sono rifiutati di vestirli da Nibelunghi,
dimostrando scarsissima coscienza
politica. Il Senatur, in seguito
alle inevitabili polemiche, gli ha
chiesto la rimozione d’ogni simbolo,
ma Lancini non ha eseguito l’ordine.
“Sono mortificato – ha dichiarato
– devo aver frainteso. Ero convinto
che Simbolo fosse uno dei sette
nani, mi sono precipitato nel giardinetto
della scuola e ho rimosso Pisolo
e Brontolo, gli unici due che ho
trovato. Ora chiedo ai vertici del
Partito: Biancaneve almeno, posso
tenerla?”. Le azioni di Lancini, sia
detto con chiarezza, sono state comunque
del tutto disinteressate:
come ha detto ai giornali, infatti,
suo figlio va a scuola privata.
Abiliante invenzione?

WALTER VELTRONI
Nei corso di questa variegata settimana,
Walter ha suscitato molta
preoccupazione, quando ha dichiarato
alla stampa “Non sono io il Papa
s t ra n i e ro ”, esplicitando con questa
frase quale sia il suo attuale progetto
di Stato: lo Stato confusionale. Pare
che inoltre, incontrando Piero Fassino,
gli abbia confidato “Non sono
io Antonello Cuccureddu. Tu comunque
puoi chiamarmi Pizzaballa”.
Nonostante il momento difficile,
Veltroni rimane l’ideatore e il leader
della cosiddetta opposizione degli
ONI, cui ha dato vita insieme a Fioroni
e a Gentiloni, dando la certezza
a gran parte dell’elettorato di sinistra
che certe rime, benché di basso livello,
non sono del tutto infondate.
Finora, il gruppo di deputati e intellettuali
che fa capo a Walter è composto
da 75 persone: gliene mancano
solo altre 525 per raggiungere il
numero di 600 e ripetere la simpatica
carica di Balaclava. Nell’ambito
del suo gruppo parlamentare, l’ex
Sindaco di Roma gode ancora di
grande stima e incrollabile fiducia,
anche se il segretario del PD Pierluigi
Bersani, dopo il recente faccia a
faccia, ha detto che l’unico modo
che Veltroni ha di creare una sua corrente
è lasciare aperta contemporaneamente
una porta e una finestra.

NICOLA COSENTINO
Usare le intercettazioni telefoniche
per cercare conferme a una banale
accusa di camorra, è indegno di un
Paese civile. Per fortuna, il nostro
Parlamento, baluardo di libertà, ha
impedito questa vergogna. “Adesso
sono disposto a farmi processare –
ha detto visibilmente soddisfatto
Cosentino – anche se mi piacerebbe
che in tribunale ci fosse una moquette
panna e che la moglie del Pubblico
Ministero avesse almeno una quarta
di seno. Sono garanzie minime, in
una democrazia matura”. Del resto,
da sempre in Italia esiste una Commissione
Antimafia: per il rispetto
delle pari opportunità, è giusto che
venga istituita anche una Commissione
Promafia. Dopo il voto della
Camera di mercoledì scorso, siamo a
un passo dalla realizzazione di questo
prestigioso obiettivo. “Il Pdl – ha
detto il deputato Maurizio Paniz - ha
voluto ribadire con fermezza l’i nv i o -
labilità delle conversazioni di un parlamentare,
come previsto dalla nostra
Costipazione… no…. dalla Coagulazione…
n e a n ch e …ah, dalla Costituzione!”.
La prassi, infatti, prevede
due punti fondamentali: A) La magistratura,
prima di intercettare il
parlamentare, deve chiedere l’autorizzazione
a procedere al Parlamento;
B) Il Parlamento la nega. Tutto è
molto semplice e lineare.

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.png https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgMGUbqGZZQ6NUh2vEGhHY8jDGlXl-OeaQkfUi3Yg7hkXqyD4FPrIBOGDZ3rOBe3gk9XDCFLm6SMbhQQJhyxzeQ5v1CHiaZ9H1-HDmM-PO_c93767W7553u2cfojTj-tYyYaeuWRg1vFU/s1600/fany.big_smile.pngTratti da Il Misfatto
Inserto di satira e maldicenze de Il Fatto Quotidiano
http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.

Altre vignette della settimana di Portos:


RealitiSCIO' - PORTOS Comic strip
RealitiSCIO' - PORTOS Comic strip

Mago G (Beppe Grillo)
PORTOS Comic strip

lunedì 7 settembre 2009

7 settembre '09

Due diversi modi di rappresentare Mr.B. ed uno di noi cittadini alle prese con la Banca:


Mr.B

di PORTOS da http://portos-wwwportos.blogspot.com/

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Non sono Imponente!

Pubblicato da Lino Giusti
Etichette: ChaoLin, Lino Giusti, napoleone, Premier, Roberto Mangosi, satira, umorismo, vignetta, vignette

da Blog a 2 di Lino Giusti e Roberto Mangosi http://crepapelle.blogspot.com/2009/09/non-sono-imponente_07.html
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BANCHE PIGRE
Nonostante i ripetuti appelli di Tremonti e del mondo imprenditoriale ancora lento il risveglio delle banche dopo la grande paura dei crack finanziari.

Quote
Pubblicato da uber
Etichette: banche, crisi finanziaria, tremonti
Gianfranco Uber da Humour
...
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QUI le altre del giorno di ... a gentile richiesta...