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venerdì 4 settembre 2015

L'ultima foto di Aylan scuote L'Europa.


The E.U. Reacts to Images of a Drowned Syrian Boy
SEPT. 3, 2015
Chappatte


Drame migratoire : l’image de la honte

Family of Syrian boy washed up on beach were trying to reach Canada in The Guardian.
Elchicotriste


...
Luc Descheemarker



Europe in shock
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS - 9/4/2015

Così la foto di Aylan sulla spiaggia ha rotto il muro dell’indifferenza
Il suo corpicino ha rimesso il tema dei profughi siriani in cima all’agenda europea
MARIO CALABRESI
La domanda di ieri era se si può pubblicare la foto di un bambino morto sulla prima pagina di un giornale, in apertura di un sito o se immagini così toccanti e intime siano da condividere su Facebook e Twitter. C’è stata grande discussione, a prevalere sono stati i sì, ma subito si è affacciata un’altra domanda, quasi sconsolata: «Ma servirà poi a qualcosa?». Sarà utile a smuovere mesi di immobilismo, opinioni pubbliche e governi che hanno tollerato una guerra che finora ha fatto 240mila morti? A questa seconda domanda la maggioranza delle persone aveva la risposta pronta: «No».

Invece qualcosa sta succedendo: l’immagine di Aylan Shenu immobile sulla spiaggia, con la maglietta rossa e i pantaloni corti, sta rompendo il muro dell’indifferenza. Sta riuscendo a rimettere il tema dei profughi siriani in cima all’agenda europea, è riuscita nel miracolo di smuovere il premier inglese David Cameron, inflessibile fino a ieri di fronte all’ipotesi di una redistribuzione dei profughi.

«È come Sarajevo nel 1995», ha detto ieri sera il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa, secondo cui la foto del bambino sta avendo lo stesso effetto delle immagini dell’attacco con i mortai alla piazza del mercato di Sarajevo dell’agosto del 1995, che spinse all’intervento della Nato. Perché per ognuno di noi valgono le persone non i numeri, perché dire «240mila morti» è come non dire nulla, le cifre sono astratte e difficili da immaginare, e allora una sola vita può fare la differenza. Ma oggi vale la pena di ricordare Aylan insieme a suo fratello Galip da vivi, mentre ridevano spensierati insieme al loro pupazzo.


New World Map Rafat Alkhateeb
An already iconic image of a drowned Syrian boy shows us our humanity.
03 Sep 2015 The Cartoon Movement
http://www.cartoonmovement.com/cartoon/23058
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Schengen Wolf
BY OSMANI SIMANCA, BRAZIL, WWW.CAGLECARTOONS.COM - 9/4/2015
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BrianAdcock- The Indipendent


autore anonimo raffiguraAlyan come Handala, il personaggio creato dall'artista palestinese Naji al-Ali.



Refugee Crisis Tjeerd Royaards
Will the death of Aylan Kurdi change anything?
04 Sep 2015



Ecco come avrebbe dovuto finire il suo viaggio
fonte


Caro Alyan,
                    era da un po’ che volevo scriverti, ma solo dopo aver visto la tua foto, ho capito che dovevo farlo subito e che come sempre ero già troppo in ritardo.
Forse tu non lo sai, ma oggi sei diventato “famoso”, fino a ieri no, oggi invece la tua immagine ha fatto il giro del mondo e migliaia e migliaia di persone parlano di te, sanno chi eri, cosa facevi e perchè eri su quella maledetta spiaggia. Strano destino quello dei miserabili della terra, interessano solo quando non ci sono più. E così anche a te è toccata questa sorte.
Oggi molti dicono sia colpa di Dio se tu sei morto. Che se Dio esistesse queste cose non succederebbero, negandone di fatto l’esistenza. Non lo so. Qualcuno dice che è colpa della guerra, che obbliga persone come il tuo papà a mettersi in moto per non cedere alla rassegnazione. Qualcuno invece dice che la colpa è proprio di chi come tuo papà si mette in movimento. Qualcuno dice che la colpa è di stati egoisti che non permettono a chi scappa come te di trovare riparo, al sicuro. Addirittura un primo ministro di uno stato Europeo dice che dovremmo ringraziarlo perché lui impedendo a quelli come te di entrare sta salvando le radici cristiane dell’Europa. Sai Alyan cosa penso, che forse sia a me che a te, di chi sia la colpa della tua morte, ora che hai chiuso gli occhi supino su quella spiaggia di Bodrum, interessa poco. Credo però, anzi ne son certo, che se Gesù Cristo tornasse davvero a scendere sulla terra, si metterebbe proprio accanto a te, lasciando ad ogni inquisitore lanciare i suoi sassi contro il vento fino ad accorgersi che gli unici che dobbiamo accusare della tua morte siamo noi stessi e non altri.
Ps: quello nell’immagine è Papa Stratis, monaco ortodosso greco che in questi decenni ha accolto presso la sua isola migliaia di profughi in fuga dalla Siria e da altri paesi, anche lui come te è deceduto proprio ieri e credo questa immagine sia meglio di tante altre parole. (immagine di John Antòno)
Alberto Pighini


Benvenuto
Mana Neyestani


Marco Careddu



Il muro
Boligan


Syrianska annegato attaccare l'Europa!
Firuz Kutal





--- Traduzione per i non francofoni ---
A sinistra: "Così vicino alla meta..."
Nel cartello: "2 menù bimbi al prezzo di 1"
di Charlie Hebdo
...al piccolo Aylan e a tutti i bambini inghiottiti dal mare.
Perazzoli

La legge
CeciGian




L'ONU QUESTA SCONOSCIUTA

Ma che fa l'ONU ?
Non vede?
Non sente ?
Non parla ?

(votabile su CARTOONMOVEMENT)
http://humour-ugb.blogspot.it/2015/09/lonu-qesta-sconosciuta.html



QUELLO CHE PENSO DELLA FOTO DI AYLAN
in cinque minuti
Un giorno, è bastato un giorno. Un solo giorno dopo l’apparizione della foto di Aylan, il premier britannico Cameron ha compiuto un’inversione a u cambiando radicalmente la politica del suo governo nei confronti dei rifugiati. Coincidenza? In fondo tutto è cominciato con la pubblicazione della foto sul quotidiano “The Independent”. La pressione dell’opinione pubblica ha contato eccome. Negarlo sarebbe sciocco.
Intanto il governo ungherese, fortemente di destra, si sta meritando la disapprovazione dell’Europa migliore. L’esodo dei profughi siriani, persone come noi che scappano dalla rovina, dalla morte probabile, è un’altra potente icona di questo settembre storico. Abbandonati a piedi su un’autostrada senza nulla, senza protezione civile, senza paramedici, senza niente di niente se non la generosità di isolati cittadini. Non ce lo dimenticheremo, signor Orban.
Il fatto è che certe immagini non sono semplici immagini ma, per un insieme di motivi, sono icone dalla straordinaria forza evocativa. Non capirlo è peccato veniale; esibire la puzzetta sotto il naso e sentenziare che, passata l’emozione di noi “guardoni”, tutto tornerà come prima, è pigrizia dell’intelligenza. Va bene volersi sempre smarcare, ma qualunque studente fuori corso del Dams vi direbbe che la foto di Aylan non è una semplice foto ma molto, molto di più.
E gli innumerevoli bambini rimasti sotto le macerie dei bombardamenti o finiti in fondo al mare? Non li stiamo dimenticando, come rimproverano i sentenziosi con il nasino arricciato, i “so-tutto-io”. All’esatto contrario, Aylan li comprende tutti, Aylan è tutti quei bambini e ogni vittima innocente. Non capirlo, a questo punto, appare come un’altra dimostrazione di scarsa sensibilità da parte di chi rimprovera agli altri di essere insensibile.
Le prossime settimane diranno la verità. Vedremo, vedremo se finalmente chi ci governa si darà una mossa. I segnali ci sono tutti. Mancava Aylan, mancava l’icona irresistibile di fronte alla quale non possiamo restare inerti. Ma adesso l’icona c’è. Per questo è valida l’analogia con la foto della bambina vietnamita che corre disperata coperta di ustioni: agli occhi miopi, l’immagine guardona di una bambina nuda che, dopo la facile emozione guardona, viene dimenticata; di fronte alla storia, un’immagine che ha dato una scossa decisiva all’opinione pubblica americana e occidentale, e non è stata dimenticata mai più. Lo stesso accadrà alla foto di Aylan.
A volte, immagini con questo potere appaiono. Ci sarà – diamogli il tempo – il semiologo che ci spiegherà il misterioso funzionamento di queste immagini, lo straordinario impatto nel nostro cervello e nella nostra anima. Ma intanto sarebbe bene, tutti, riflettere e smetterla di sparar sentenze senza documentarsi, senza ascoltare le ragioni altrui.
Su Facebook, ad esempio, i post che raccolgono più commenti e approvazione, o disapprovazione, sono quelli dove si procede per affermazioni secche, apodittiche, stile tweet, dove “vince” chi urla più forte e il pensiero è assente. Molti dicono la loro, pochi ascoltano e pensano. Ieri ho trascorso un intero pomeriggio a indagare sulle decisioni dei quotidiani di tutto il mondo, cartacei e on-line; sui pareri di chi con i bambini lavora e dei bambini si occupa con competenza e passione. Un lungo lavoro di ricerca. L’ho fatto perché è il mio mestiere e per questo vengo pagato, l’ho fatto per me perché avevo bisogno di confrontarmi, ma soprattutto l’ho fatto per i lettori, convinto che più fatti, notizie e opinioni abbiamo a disposizione, più le nostre idee saranno libere. Ebbene, il mio articolo, pubblicato su Facebook, è stato pressoché ignorato. La cosa non mi turba, anzi era prevedibile.
Chi è arrivato fin qui a leggere ha tutta la mia stima e il mio grazie. Il tempo è prezioso. Sempre.
Umberto Folena


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martedì 25 agosto 2015

ISIS in Palmyra

Palmyra
Bochicchio



I jihadisti dello Stato Islamico (Is) hanno decapitato l'archeologo siriano Khaled Asaad, capo delle antichità della storica città di Palmira, e ne hanno appeso il corpo a una colonna della piazza principale del sito patrimonio dell'umanità. Lo denuncia il responsabile del dipartimento della Antichità del regime siriano, Maamoun Abdulkarim, spiegando l'archeologo di 82 anni aveva lavorato negli ultimi 50 come responsabile del sito di Palmira.
Il sito archeologico, che si trova nella Siria centrale, è stato conquistato dall'Is il 21 maggio dopo il ritiro dell'esercito di Bashar al-Assad, ma non si conosce la reale entità dei danni provocati dai miliziani alle rovine.

In tutte le città italiane nei musei e nelle istituzioni culturali sono state esposte bandiere a lutto, per onorare Khaled Al Assaad ed esprimere il rifiuto e l'esecrazione della ferocia assassina dell'Isis






IS in Palmyra
BY RIBER HANSSON, SYDSVENSKAN  -  7/9/2015


IS Destruction    Paolo Lombardi
Islamic State and world heritage.
11 Jun 2015



Danger on Palmyra    Alfredo Martirena
Danger on Palmyra
17 May 2015


ISIS IN PALMYRA
BY MARIAN KEMENSKY, SLOVAKIA  -  5/21/2015 1

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lunedì 7 aprile 2014

Banksy #WithSyria


L'attivista e street artist inglese Banksy ha proposto una rivisitazione di una delle sue opere più famose, la bambina con il palloncino a forma di cuore, in occasione del terzo anniversario della guerra civile in Siria. L'autore ha trasformato la protagonista in una piccola rifugiata siriana. L'immagine verrà utilizzata per promuovere la campagna #WithSyria in sostegno delle vittime del conflitto ed è stata proiettata sui monumenti simbolo di diverse città, tra i quali la Colonna di Nelson a Trafalgar Square e la Tour Eiffel.
Sostengono la campagna #WithSyria anche alcuni fotografi che, a Londra e a New York, hanno ricreato l'opera di Banksy





E' stato diffuso anche su YouTube, un breve video che riprende l’immagine della “ragazza con il palloncino” pubblicata dall’artista britannico Banksy sul suo sito il 12 marzo, per sponsorizzare alcune iniziative umanitarie per la Siria. Nel video la bambina viene rappresentata come una giovane profuga siriana: la voce narrante è quella dell’attore inglese Idris Elba, mentre le musiche sono di Elbow. Alla fine del video si chiede di condividere l’hashtag #WithSyria, che è anche il nome di una iniziativa portata avanti da molte organizzazioni umanitarie di tutto il mondo.







http://www.ilpost.it/2014/03/12/banksy-siria/
http://www.ilpost.it/2014/03/13/video-banksy-siria/
http://www.repubblica.it/esteri/2014/03/13/foto/banksy_la_rivisitazione_della_bambina_con_il_palloncino-80892056/1/#1
Real Life Banksy
Banksy in New York (1)
Banksy in New York (2)

domenica 8 settembre 2013

Digiuni

Roma 7 settembre 2013
Alle 19 in Piazza San Pietro 100.000 persone con il Papa, in veglia per la pace in Siria, la preghiera abbinata al digiuno.
Il digiuno, sia nella tradizione cristiana che in quella musulmana, è sentito come un grande valore ed è quindi qualcosa che ci accomuna.



di Antonio Gallo


Digiuni
PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Attacco dimostrativo, Digiuno, Hollande, Obama, Papa Francesco, Siria

venerdì 6 settembre 2013

Una sottile linea rossa...

«Tra la lucidità e la follia c'è solo una sottile linea rossa»

Rudyard Kipling



The Red Line
David Rowe


 The red line in Syria
 Bado

domenica 25 agosto 2013

Syria: attacco chimico con sarin.

"...Cento, duecento, mille caduti.

Il collega degli Esteri riportava l’incerta contabilità senza suscitare reazioni particolari: atrofizzata in una statistica, la morte di massa non fa scalpore. Poi sono arrivate le foto e il clima è cambiato. I numeri sono diventati volti. E corpi, serrati dentro i lenzuoli. L’assenza di ferite d’arma da fuoco, quindi di sangue, rendeva i cadaveri quasi metafisici: sembravano angeli, specie i bambini.

Il governo siriano nega l’uso dei gas, che le immagini parrebbero invece suggerire...."

(l'articolo completo di Gramellini in fondo al post)






 Assad
Dalcio 

Beirut, 21 ago. (Adnkronos/Aki) - Le forze governative siriane avrebbero utilizzato armi chimiche, gas nervino, in un attacco contro le forze dell'opposizione a Ghouta, sobborgo a est di Damasco. Lo hanno denunciato gli attivisti del Consiglio del comando rivoluzionario siriano, secondo i quali almeno 500 persone avrebbero perso la vita nell'attacco con armi chimiche. L'episodio fa subito tornare alla mente l'esplosione di cinque anni fa in una base militare nei pressi di Aleppo che provoco' decine di vittime con la fuoriuscita, stando a Jane's Defence, di gas sarin e iprite.
La Siria ha iniziato a sviluppare armi chimiche alla fine degli anni Settanta, all'epoca del presidente Hafiz al-Assad, padre di Bashar, anche grazie alla tecnologia ottenuta dai russi. Secondo la Cia, Damasco e' in possesso di grandi quantita' di testate cariche di sarin. E per gli esperti la Siria ha probabilmente l'arsenale chimico piu' vasto al mondo, composto da decine di tonnellate di agenti chimici letali.
Il sarin e' il terribile gas nervino usato dai terroristi giapponesi nel 1995 nella metropolitana di Tokyo, ma nella storia recente ci sono anche altri precedenti. L'ultimo risale all'agosto 2011, quando a Madrid viene fermato uno studente messicano di chimica, un volontario della Giornata Mondiale per la gioventu', con l'accusa di voler compiere un attentato alla manifestazione di protesta laica per la visita del Papa.

Syria
David Rowe

mercoledì 18 gennaio 2012

Siria: ucciso Gilles Jacquier.

Gilles Jacquier Il giornalista francese ucciso l'11 gennaio a Homs in Siria aveva vinto il Premio Ilaria Alpi due volte ... l'anno scorso con un documentario sulla fine della dittatura tunisina. 
 “La forza del nostro reportage – aveva detto  Gilles Jacquier, rispondendo a Tiziana Ferrario, conduttrice della serata finale del Premio Ilaria Alpi – è il fatto che siamo stati dentro gli avvenimenti”.


Gilles Jacquier Sofia Mamalinga - Cartoon Movement Another journalist killed in the name of journalism...


Gilles Jacquier the French journalist Kianoush Ramezani - Cartoon Movement for Gilles Jacquier the French journalist who has been killed in Syria

THE DANGEROUS JOB OF TELLING Gianfranco Uber  Homs - Syria - Gilles Jaquier is the first reporter killed in 2012. More than 100 reporters killed because of their work in 2011. 11 Jan 2012


Missed Calls By Osama Hajjaj, Abu Mahjoob Creative Productions

Syria Observers By Osama Hajjaj, Abu Mahjoob Creative Productions - 1/3/2012
(questa era stata disegnata qualche giorno prima).

Il video con cui ha vinto il premio Ilaria Alpi 2011


Michel Kichka  pubblicato su Arte Mondo arabo.Un dessin de Kichka pour Gilles Jacquier cette semaine sur Arte Monde-Arabe.
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Link:

giovedì 23 giugno 2011

Discorsi dalla Siria

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNzAxJ5GNZVe6eYO_kepBRCfevdjC4_MNeFw076lVLiPSupfBjSNHIHxN5TQ4XDWE8UNHy2sqVF_xuhtE_9snOh8e6mhO1YbH4UXPZz2PqQ8S32bnx3OQdcVadcBTbb31UJphZBDcrctU/s500/242712_10150191330130178_530350177_7353211_5484574_o.jpg
Overture en Syrie- Plantu


 20 giugno - 2011
 Discorso di Bashar Assad alla nazione
Il dialogo nazionale è l'unica soluzione alla crisi in atto in Siria, "un periodo difficile" causato da un "complotto straniero", in cui alcuni "sabotatori stanno cercando di sfruttare un movimento che chiede riforme legittime". "Si può dire che il dialogo nazionale è lo slogan della prossima fase", ha detto il Presidente siriano Bashar al Assad nel suo terzo discorso alla nazione dall'inizio delle proteste di piazza, il 15 marzo scorso. Tuttavia, ha ammonito, "quello che sta accadendo oggi non ha niente a che fare con le riforme, si tratta di devastazione" e non ci possono essere riforme "nel caos e nella devastazione".
Il "complotto straniero" messo in atto contro il Paese non farà altro che rendere più forte la Siria, ha sottolineato Assad. "Non ci sarà alcuna soluzione politica per quanti hanno impugnato le armi", ha assicurato il Presidente, che ha invece invitato i siriani che hanno trovato rifugio in Turchia a rientrare nel Paese. "Alcuni dicono loro che lo Stato si vendicherà, voglio dire loro che non è vero", ha concluso. fonte
https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4Dx2LgiC4nC6rlf4zE3VBtAoroplfu3BmASq9baX_Wc8ueIynaOLzG1PGyed6AKBQ5puLJNPVmVFldhMzcdyWd8H4o935sDTB2SgWDy6pb7rz_Afo9fMQlOS1Lp-afRraQRdH9LzQnoM/s500/bashar_emad+hajjaj_2.jpg
Bashar Asad speech
By Emad Hajjaj, Jordan - 6/21/2011 PoliticalCartoons.com



Siria: ministro, Ue vuole seminare caos e sedizione 
22 -06 -11
BEIRUT - L'Unione europea vuole "seminarela sedizione confessionale (fitna) e il caos" in Siria: lo ha detto il ministro degli Esteri siriano Walid al Muallim commentando a Damasco le critiche dei principali leader europei al discorso pubblico del presidente Bashar al-Assad due giorni fa.

"La Siria respinge ogni interferenza straniera e riuscirà a superare questa crisi, uscendone più forte di prima", ha detto il ministro Walid al Muallim durante una conferenza stampa a Damasco trasmessa in diretta tv.

''Dimenticheremo l'Europa dalla mappa mondiale e ci orienteremo a est'', ha aggiunto il ministro degli esteri siriano, in aperta polemica con le sanzioni decise dall'Ue contro il regime colpevole, secondo Bruxelles, di reprimere manifestazioni pacifiche.

La Siria intende sospendere la sua partecipazione all'Unione per il Mediterraneo (Upm), ha detto ancora Walid al Muallim. L'Upm e' una piattaforma politico-economica di Paesi dell'area mediterranea inaugurata a Parigi nel luglio 2008 su iniziativa del presidente francese Nicolas Sarkozy. (continua)

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiNfhpNMlXCJbPsyG5_YhacvkQBEvk6aR26XAvYggNRp8GclCMjT8m6x9XJG3ju7guU_pECnkyPBIn-dGALPU42PpuG4kwYvu-dlG1AC_WUoSvj9ZD_qoHf7mNXaV24p8t9Q81blD7Ip48/s400/bashar_hachfeld.jpg
Bashar al-Assad PoliticalCartoons.com
By Rainer Hachfeld, Neues Deutschland, Germany


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzbvsLdcsaDd_tVNwOJwK9ForbHt86keh7CIm_c5_8HaOZrcBYJjV5B_YyK6HIMQSaxOSam8q8-6M8k2cVacrZT5-lxVjX2_ZbB1IAwtjsWxHXfZPf2QkMflmsdHmAmLBHf9rRycIqJZ8/s500/Bashar+alassad_kap.jpg
Bashar al assad
By Kap PoliticalCartoons.com
Spain

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDy2IoOe-akK0rq-Ybucz0thaMIbyzkj6f9ip0Iu6lKvEhRgF9CU4SzZapd978WW8Zs4NFuETOAD_OkwaT-SnJAVxx5mgrJBLwb_H_qkmBwRp862P-ODPk_2fSYtWVol9l4pKcr35bbEw/s500/bashar_riber_hansson.jpg

Assad as an executioner and surgeon
By Riber Hansson, Svenska Dagbladet, Sweden
http://www.cartoonmovement.com/depot/cartoons/2011/06/EYXR7KK5QceycQQpj2PCpQ.jpeg

LOGGING OUT A COUNTRY
   Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste) per Cartoon Movement

In Sirya Internet is being disabled right now. God knows why Bashar al Assad government wants to disconnect from the world, how could they act in the shadow of disinformation? For the siryan friends who wish to avoid the block, you can connect via modem through: Dial-up access for #Syria: +46850009990 +492317299993 +4953160941030 user:telecomix psw:telecomix #syria #killswitch by @telecomix share and spread pls! GOOD LUCK

04 Jun 2011


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhoibXvN2rf3qXrldetnnr189tdh6TbIBr1b2o7MCtxYm2OSU90NtbKl4BPxsSQxUZdUdLoS54WOMjN_eEskSO8oGv54VDTvuMfclVLOQ2YgoAkJKU2xvyQJw6auMWdhvfo4mdUIXRHmc/s500/assad_taylor_jones.jpg

Assad eye exam
By Taylor Jones, Politicalcartoons.com


https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8v_v0NgFJGljNpOOqslo32TYEzCfAo5YgWLpUAjgF68VaMEblsAzCdaWDl6httXCbx2lOMLd2FUiPQDDRpnF6eOjQTXOFzsjqV0AufDQO07HMuvMW_IPxnRU25gDgwbhyphenhyphen1pt2MxzK0j4/s500/bashar_emad+HajjaJ.jpg
Syria - Bashar Asad
By Emad Hajjaj
Jordan 




https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiemS4A0ues5b-CsGQGIr3eFN_P5fCbOS6e36nEV-_FLpJ8as1lnjfIu-x29fPqBm6DJXkhOWkG_hHwojEyzBwiMhagLEkIGgbawsJL5Hhy9W_WyDos1IeZF2ZplVvCPrF1NK_B0H_xBoY/s500/asad_+gouders.jpeg
Assad Sees Things Differently...
Jean Gouders Cartoon Movement

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhenSHoKhEt3MJu15FA8ec7o5zpOUu2sjwiO3AjtNeYfkzlupXmk4wCkBWf3vA9Z1yjEXIrz62yd40Y_V3g5n0w3zdYRdrzpiZdTD8tt7x1YDlaraP6XrPUReZ1yyNChr8YupVRg5zD3Qa7/s400/syrianexodus-rid.jpg
ESODO SIRIANO
Continua l'esodo della popolazione siriana, spinta dalla reazione repressiva del regime, verso la Turchia.
Grande ed encomiabile lo sforzo della Luna Rossa turca ina aiuto dei più di 20000 profughi.
Uber Humour


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PS: violenza inaudita anche contro i più piccoli

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjLLDdphv8NrnqOLbV67ofAFxmBRWJPxib0vZ8DKUIoS0lmBkUQdWkjbsVwEsmQ5AYc_VZg4v_Bjgc2dKPcI1MZ8VpSTjdGxHGHr0i1djEPKUw1WbdR9Z3xiRZSki7gfXPSejHN_eyN3z8/s500/siria_kennedy.jpeg
Cry Freedom
John Kennedy per Cartoon Movement

As the people of Syria continue to cry for freedom, the regime of Bashar al-Assad turns to ever more violent methods to suppress this cry.
10 Jun 2011
Rabbia e Siria
Marco Careddu - http://www.satirici.com/

la notizia