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domenica 27 novembre 2016

La doppia anima di Fidel Castro

La doppia anima di Fidel Castro
Marilena Nardi



Hasta (o hashtag) la victoria siempre?
27 novembre 2016
Nadia Redoglia

Putin: “Castro è stato un valoroso eroe” / Trump: “Castro è stato un dittatore feroce”
Putin&Trump: “ops”
Avrete notato la moltitudine di lunghi coccodrilli, peraltro da mo’ preparati, in morte di Fidel Castro. Tutto il mondo li sta distribuendo a più riprese, rigorosamente suddivisi in (almeno) tre fasce: a) storicamente grande uomo perché consegnò ai cubani la dignità di Popolo che ha gratuitamente scolarizzato dall’alfabetizzazione alla laurea, protetto da sanità fiore all’occhiello mondiale, garantito per lavoro, cibo e tetto quotidiano b) finalmente è morto il sanguinario criminale (cfr. tripudio a Miami degli esuli) c) era un dittatore, ma prima è stato bravo, sì però poi ha abbracciato l’Unione Sovietica e da lì giù che ci do che ci do…
Gli States non gliela fecero a riprendersi Cuba (già # del loro personalissimo piacere lascivo-finanziario) e per vendetta misero in atto embargo tra i più feroci. Stante la devastazione che gli americani negli ultimi decenni lasciano sulle terre ove portano la loro rivoluzione, altrimenti chiamata democrazia, non sono così certa che oggi quel popolo vivrebbe meglio.
I sostanziosi capitoli di storia che l’isola rivoluzionaria, nel bene e nel male, è riuscita a mettere insieme  in ogni caso sono ricchezza, almeno fino a qui hasta. La parte più difficile sarà, da qui in poi, conservare il siempre…


Fidel y la Historia-PxMolinA




Boligan

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Fidel Castro 1926-2016, Hasta la victoria siempre!


domenica 26 giugno 2016

GB. le vignette del Brexit (2 parte)

GOD SAVE the QUEEN
Gradimir Smudja



may as well publish today's drawing here. I had to draw SOMETHING. Very painful. Mad Britannia
Andy Davey



Het schone plaatje, zonder tekst.
The Scream 2016 #Brexit #Cameron #Merkel #Rutte
Ruben L. Oppenheimer










Peter Brookes




Volltreffer...England wird Europameister, wetten?
Grolik






Cornwall votes for Brexit then pleads to keep EU fundingCornwall recieves millions of pounds in EU subsidies every year...

http://www.independent.co.uk/news/uk/home-news/brexit-cornwall-issues-plea-for-funding-protection-after-county-overwhelmingly-votes-in-favour-of-a7101311.html
Luc Descheemaeker



Brexiting the Brexit    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Nuff said.
24 Jun 2016


Britain leave the European Union    Doaa Eladl
Britain voted to leave the European Union
25 Jun 2016


Brexit...    Pedro X. Molina
...
24 Jun 2016


(continua)


giovedì 5 maggio 2016

Dirotta su Cuba


First cruise from USA to Cuba    Alfredo Martirena
First cruise from USA to Cuba
02 May 2016


Dirotta su Cuba


Sfilata Chanel a Cuba by Karl Lagerfeld in contemporanea con la prima crociera partita dalla Florida per l’Havana. A farla da padrona nella prima sono stati i baschi del Che,  nella seconda il business della Carnival che effettuerà due viaggi mensili al fine di -così dice-  promuovere gli scambi culturali tra l’isola e il resto del mondo…
Aqui se queda la clarala entrañable transparencia, de tu querida presencia, Comandante Che Guevara?
Aqui…
Il cantastorie di Ernesto Guevara, Carlos Puebla, compose Hasta siempre quando il Che nel 1965 disse addio a Cuba per proseguire le sue rivoluzioni. L’ inno ne raccoglie le imprese straordinarie porgendo tra le lacrime l’addio a Uomo tra i più belli della storia.
Oggi Cuba è protagonista di nuova rivoluzione nella quale non entro nel merito perché sono troppo di parte in quella precedente. Tuttavia quei baschi del Che in quella sfilata Chanel di quel Lagerfeld, che senso rivoluzionario hanno, a parte il ribaltarci nel gusto del ridicolo  di quel  Fulgencio Batista ribaltato dal Comandante nel ’58?  Ecco. Se questa nuova rivoluzione cubana del 2016 manifesta la  vittoria in questo modo, che il resto del mondo sappia almeno dirottare la sua intelligenza culturale  dal definirla rivoluzione…
4 maggio 2016



Socialism is Dead! Pedro X. Molina
Will restoring ties with the United States be the end of socialism in Cuba?
23 Jul 2015


Visit to Cuba    Vasco Gargalo
Cuba
21 Mar 2016



Havana tour    Ares
After the anounce of diplomatic relations between Cuba and USA the number of american tourists in Cuba was increasing 40 percent
27 Aug 2015



CUBA    Paolo Lombardi
.
14 Aug 2015

last call
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  3/31/2016
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Dopo 88 anni un presidente USA a CUBA

lunedì 4 aprile 2016

PANAMA PAPERS


Dave Brown - The Indipendent


Adams


Leaking under pants!    Ramses Morales Izquierdo
Leaking under pants!
04 Apr 2016


Panamá Papers    Alfredo Martirena Cuba
Panamá Papers
04 Apr 2016


Props to Mossack Fonseca    Daniel Murphy Ireland
Props to Mossack Fonseca
04 Apr 2016


Panama Skyscrapers    Pedro X. Molina Nicaragua
About the Panama Papers scandal...
03 Apr 2016



Panama...
David Rowe

PANAMA PAPERS



lunedì 4 aprile 2016
LO "STRETTO" DI PANAMA

Una grande iniziativa di inchiesta giornalistica mondiale, già battezzata Paper Leaks, svela i nomi di tutti i detentori di conti segreti detenuti nel paradiso fiscale di Panama da una gran parte di potenti della Terra e dei ricchi evasori fiscale di ogni Paese. Pare che i nomi di cittadini italiani siano più di ottocento. La GDF è già in movmento anche se, guarda caso, non esistono trattati bilaterali con la repubblica sudamericana.
Uber


Panama Papers
Fabio Magnasciutti


La notizia


Stanno filtrando le notizie sulla più grande fuga di documenti riservati di carattere finanziario al mondo, che coinvolge l’elite finanziaria mondiale .
Ad essere stati rivelati sono i dati del grande studio legale panamense Mossack Fonseca, con i dati dal 1970 al 2016. I dati sono divisi per cartelle ciascuna dedicata ad una società ombra creata per conto di un uomo politico, un imprenditore, una società. L’avvocato Erhard Mossack,  detto “il Tedesco”, è una ex Waffen SS ed il figlio Jurghen è ancora cittadino tedesco. 
Per dare un’idea dell’enorme quantità di dati trapelati eccovi un’immagine della SZ, uno dei media che ha i dati completi .
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2,6 terabyte di dati, una quantità enorme. Iniziano a trapelare i primi nomi :
  • Vladimir Putin, che tramite banche a lui vicine ed un suo carissimo amico d’infanzia avrebbe portato offshore 2 miliardi di dollari.
  • Il presidente dell’Ucraina, Poroshenko;
  • Ci sono società collegate a Xi Jiping, il leader cinese che ha guidato la lotta contro la corruzione;
  • Il primo ministro Islandese, che avrebbe interessi in obbligazioni di tre banche internazionali che hanno avuto ricadute nello scandalo bancario islandese . AGGIORNAMENTO- Si è dimesso a seguito della notizia;
  • Il presidente del Pakistan;
  • La casa reale Saudita;
  • I figli del presidente dell’Azerbjan;
  • Il Padre del leader inglese Cameron ha anche lui svolto operazioni con queste slocietà offshore;
  • LA FIFA, tramite Juan Pedro Damiani, avvocato membro del suo comitato etico , che ha avuto rapporti con tre persone indagate per lo scandalo corruzione;
  • 33 società ed individui hanno svolto attività imprenditoriali con stati e persone sottoposte a bando internazionale, come Iran e Nord Corea.
  • Maurizio Macrì, presidente dell’Argentina.
  • Daniel Munoz, assistente personale del precedente presidente Kirchener
  • La moglie dell’ex ministro dell’agricoltura spagnolo.
  • L’ex Sindaco di Varsavia ed ex parlamentare europeo polacco.
  • Parlamentari brasiliani già coinvolti nello scandalo tangenti;
  • Agenti della CIA e  del BND (il servizio segreto tedesco), secondo il quotidiano SZ, hanno utilizzato questo studio per traffici d’armi illeciti verso Siria Iran e Corea del Nord. Interpellato da SZ il BND ha rifiutato di rispondere alle domande affermando che “Le notizie potrebbero danneggiare la Repubblica Federale Tedesca o i suoi alleati”
Insomma ci sono 140 politici di oltre 50 nazioni. Per ora l’unico italiano coinvolto pare essere Giuseppe Donaldo Nicosia, amico di Dell’Utri e che venne indagato per una frode fiscale per 50 milioni. e Luca Cordero di Montezemolo, per operazione tramite Banca Intermobiliare Suisse.
Importantissimo il ruolo delle grandi banche che hanno guidato i clienti alla creazione di queste società schermo offshore.
Nei prossimi giorni aspettatevi di vederne delle belle….

mercoledì 25 novembre 2015

25 Nov - Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

25 /11/2015
Giornata contro la violenza sulle donne
Day for the Elimination of Violence Against Women

Enough!    Doaa Eladl (Egypt)
stop the violence against women
25 Nov 2015





Day for the Elimination of Violence Against Women    Vilma Vargas (Ecuador)
In my country, six of out 10 ecuadorian women suffer some form of violence.
25 Nov 2015


Stoning    Shahid Atiqullah (Afghanistan)
Stop stoning and the violence against women
25 Nov 2015



Stop alla violenza sulle donne
CeciGian (Italia)
http://cecigian.blogspot.it/


Macho trap    Alex Falcó Chang (Cuba)
Macho trap.
24 Nov 2015




Violencia contra la mujer-PxMolinA (Nicaragua)


No violenza
Riverso


No alla violenza
Silvia Ziche



Firuz Kutal


GIORNATA CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE 2015
Ieri era la giornata contro la violenza sulle donne. Impressionante il numero di casi verificati specialmente in Italia ma un po' in tutto il mondo. Gli uomini non dovrebbero sottovalutare questo scandalo.
Prima o poi qualcosa scoppia.
Uber

White ribbon #WhiteRibbonDay
David Rowe





Fonte Ansa: 
Il 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, non è una data a caso. E' il ricordo di un brutale assassinio, avvenuto nel 1960 nella Repubblica Dominicana, ai tempi del dittatore Trujillo. Tre sorelle, di cognome Mirabal, considerate rivoluzionarie, furono torturate, massacrate, strangolate. Buttando i loro corpi in un burrone venne simulato un incidente. Non sempre, non ovunque, le cose sono cambiate da quel giorno: basti pensare alle bambine dell'India che quasi ogni giorno vengono stuprate e uccise, ma anche a casa nostra, dove la violenza contro le donne è spesso nascosta in ambito domestico.

   La Giornata è stata istituita dall'Onu con la risoluzione 54/134 del 17 dicembre 1999. La matrice della violenza contro le donne può essere rintracciata ancor oggi nella disuguaglianza dei rapporti tra uomini e donne. E la stessa Dichiarazione adottata dall'Assemblea Generale Onu parla di violenza contro le donne come di "uno dei meccanismi sociali cruciali per mezzo dei quali le donne sono costrette in una posizione subordinata rispetto agli uomini".

   I dati dell'Onu rivelano che il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un'altra persona. Il rapporto sottolinea anche che due terzi delle vittime degli omicidi in ambito familiare sono donne. Nel mondo solo 119 Paesi hanno approvato leggi sulla violenza domestica e 125 sul 'sexual harrassment' (le molestie a sfondo sessuale). Dalla ricerca Onu arriva anche la conferma che prosegue la discriminazione in ambito lavorativo tra uomini e donne. I tassi di disoccupazione rimangono piu' elevati per le lavoratrici, e le donne occupate a tempo pieno nella maggior parte dei Paesi hanno uno stipendio che va dal 70% al 90% di quello dei colleghi maschi.

   E in Italia, secondo i dati Istat di giugno 2015, 6 milioni 788 mila donne hanno subito nel corso della propria vita una violenza fisica o sessuale. Si tratta del 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni, quasi una su tre. Ma se negli ultimi 5 anni sono leggermente diminuite le violenze fisiche o sessuali, aumenta invece la percentuale dei figli che vi assistono.

   Per combattere il fenomeno sul campo fondamentali sono i Centri Antiviolenza. L'utilizzo dei fondi stanziati dal governo per tali strutture di protezione delle donne vittime non risulta sempre chiaro. E' infatti una mappa con molti buchi neri quella presentata di recente da DonneCheContano, piattaforma open data ideata da ActionAid in collaborazione con Dataninja, in occasione dell’incontro “Sulla violenza voglio vederci chiaro” organizzato con Wister (Women for Intelligent and Smart Territories) e D.i.re (Donne in Rete contro la violenza). Solo sette amministrazioni locali (Veneto, Piemonte, Puglia, Sardegna e Sicilia, Firenze e Pistoia) fanno sapere in modo chiaro e trasparente come stanno utilizzando i fondi. Per altre amministrazioni, i dati sono frammentari, deducibili reperendo altri atti amministrativi (Abruzzo) o per via del numero ridotto di strutture presenti (Valle d’Aosta e Basilicata). Per il resto delle Regioni non è stato invece possibile reperire alcun dato.

In Italia non mancano le leggi per combattere la violenza contro le donne, disciplina ulteriormente rafforzata dal Decreto Legge 93 del 2013 sulla violenza di genere, convertito nella Legge 119 del 15 ottobre 2013.  Serve ora pero' una rivoluzione culturale, a partire dalle scuole. "Ma per costruire una nuova cultura - spiega Cotrina Madaghiele, presidente dell'Associazione Genere Femminile - servono modelli, leggi, educazione, protezione. Oggi c'è una maggiore presa di coscienza femminile, ma molta violenza si agita nel sommerso, non segnalata per paura o scarsa consapevolezza. La violenza domestica è molto più diffusa di quanto si pensi. Resta nella sfera privata in gran parte invisibile e sottodenunciata".

   Con la Legge n. 107 di luglio 2015, è stata introdotta la previsione dell'educazione alla parità tra i sessi nelle scuole di ogni ordine e grado. E' per questo che, secondo Associazione Genere Femminile, è necessario "prima di tutto, di promuovere nei programmi scolastici l'educazione alle relazioni non discriminatorie e il rispetto delle differenze di genere.

  I centri antiviolenza in Italia

domenica 15 novembre 2015

RÉQUIEM POR PARIS, POR VALERIA


-RÉQUIEM POR PARIS.
El Universal 15/11/15
Angel Boligan



Pour Paris
Marilena Nardi




"Tra le vittime di Parigi c'è una ragazza stupenda, per anni volontaria di EMERGENCY. Un abbraccio forte alla sua famiglia, agli amici, a tutti quelli che l'hanno conosciuta. Buon vento, Valeria. E grazie per come eri, grazie per il pezzo di strada fatto insieme."
Cecilia Strada





by Pedro Molina



Terrore senza precedenti a Parigi. 129 persone sono morte, 352 i feriti, di cui 99 gravi, in seguito a diversi attacchi simultanei, almeno sei fra sparatorie ed esplosioni messi a segno venerdì sera nel cuore della città. Due italiani sono rimasti lievemente feriti, una risulta irreperibile. La carneficina è stata rivendicata dall’Isis come «l’11 settembre francese ». La paura è cominciata allo Stade de France, dove si stava giocando Francia-Germania, tre le esplosioni all’esterno che hanno provocato diverse vittime e costretto la gente ad aspettare ore, sul campo, prima di poter lasciare la struttura. Il bilancio più cruento è quello del Bataclan, una sala concerto dove i terroristi hanno tenuto in ostaggio centinaia di persone: 87 le vittime. Colpiti bar, ristoranti e centri commerciali. A terra, per strada e nei dehors decine di corpi. Otto terroristi sono morti, ma non è escluso che ci siano dei complici in fuga. «Faremo una guerra implacabile», questo il messaggio del presidente francese Francois Hollande che ha proclamato lo stato d’emergenza. Le frontiere sono aperte, ma è sospeso Schengen. La Francia ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.