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mercoledì 27 dicembre 2017

Gualtiero Marchesi, il grande italiano


“Gualtiero Marchesi Chef ?
Cuoco, prego”


Ciao Gualtiero.


Gualtiero Marchesi, il grande italiano

26/12/2017 Maddalena Fossati Dondero
Genio. Gualtiero Marchesi era un rivoluzionario.
Non aveva paura di nulla e ha sfidato le leggi della cucina quando in Italia significava più che altro mangiare a casa.
Anzi ha fatto di più.
Ha creato e inventato l’alta cucina nel nostro Paese, come si diceva allora la nouvelle cuisine all’italiana, espressione entrata nel linguaggio di tutti.
Bravo maestro. Eri unico. Ricordi sparsi di te, mentre vieni celebrato dai tuoi ragazzi, Carlo (Cracco), Andrea (Berton), Davide (Oldani) a Cannes, alla scorsa edizione del Festival del Cinema, alla presentazione del film “Gualtiero Marchesi. Il grande italiano” che ti ha reso omaggio e immortalato per sempre. Eri così emozionato e composto. O ancora a Londra a un’edizione dei 50best quando qualcuno ti chiamò chef e tu con un sorriso morbido dicesti “cuoco, prego”.
E poi eri sempre affettuoso con tutti, gentile, un po’ papá.
Caro Gualtiero la cucina italiana ti ricorderá come il grande italiano, il grande cuoco italiano. Buon viaggio e buon appetito.

Un post condiviso da Gualtiero Marchesi (@gualtieromarchesi) in data:



Alma: la scuola internazionale di cucina a Colorno

 "Cari studenti, cari docenti, cari amici, posso dire, senza esagerare, ma con orgoglio, che se Alma è, lo è anche per merito del sottoscritto. Non so se è stato più un parto o una paternità. Forse le due cose insieme. Mi sento madre e anche padre di questa bellissima scuola. Qui, si viene a imparare le basi del mestiere, ad apprendere le tecniche con cui lavorare per rendere merito e per fare grande la cucina italiana. Si può fare qualcosa di grande solo se si studia sodo e si pratica senza sosta il mestiere". "Per me - ha spiegato Marchesi - è arrivato il momento di dedicarmi a qualcosa che mi sta molto a cuore. Un progetto che coltivo da tempo e che sta per nascere. Sentivo il bisogno di dar vita, sul modello della Casa di riposo dei musicisti, anche a una Casa di riposo dei cuochi. Per dedicarmi al mio nuovo progetto lascio la carica di rettore. Una scelta che arriva quando Alma stessa non ha più bisogno di una simile figura".

La figura più importante dell’enogastronomia italiana, che ci lascia a 87 anni, nel 2004 inaugurò proprio nel Parmense uno degli istituti di formazione gastronomica più importanti che esistano: Alma, Scuola internazionale di cucina. La scuola sorge a Colorno, all’interno del Palazzo Ducale, comunemente conosciuto come Reggia di Colorno. Da allora fino a quest’anno, Marchesi è stato rettore di questa scuola, da cui oggi escono i migliori chef italiani. Anche qui la rivoluzione apportata fu grandiosa: i cuochi non dovevano essere dei semplici esecutori, ma raffinati e competenti interpreti. Si imparano le basi e si affinano tecniche, però si apprende anche la storia della gastronomia italiana, partendo dalla cultura regionale. Le ricette esistono, non resta che innovarla e reinventarle a seconda della propria soggettività, partendo tuttavia dall’insegnamento principale: “l’esempio è il primo insegnamento”, come amava ripetere Marchesi.

Il tweet che ha mandato ai ragazzi dell'Alma lo scorso 13 dicembre quando il Parma ha esondato nelle cucine del palazzo ducale di Colorno





Marchesi era nato nel 1930 a Milano, da una famiglia di ristoratori provenienti da Pavia; dopo una parentesi in Svizzera per conseguire gli studi si trasferisce a Parigi, riuscendo a perfezionare le proprie tecniche. Nel 1977 apre il suo primo ristorante a Milano, mentre nel 1986 consegue le tre stelle Michelin, fu il primo italiano a foggiarsi di tale titolo. Ma fu anche il primo a contestare le guida francese per le metodologie d’assegnazione delle stelle, arrivando persino a rifiutare il riconoscimento. La rivoluzione marchesiana era iniziata: l’estetica e il prodotto stavano al centro del piatto. Addio vecchie osterie e trattorie, la cucina italiana iniziava il suo percorso al di fuori delle mura di casa per lanciarsi verso orizzonti più ampi. Gualtiero Marchesi è stato il vero condottiero di questa impresa, imprimendo concetti dell’alta cucina francese ad un Paese dalle notevoli potenzialità.

La sua carriera è stata raccontata in “The Great Italian”, biopic sulla sua vita presentato lo scorso maggio a Cannes, di cui vi proponiamo qui sotto il trailer in italiano.


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Gualtiero Marchesi: The Great Italian - Trailer



Appassionato d’arte, come si vede anche nei suoi piatti, ha aperto la Fondazione Gualtiero Marchesi per promuoverla – dalla musica alla pittura, dalla scultura alla cucina. L'ultimo obiettivo: una casa di riposo per cuochi, la Casa Verdi, a Varese.

Numerosi i modi in cui Marchesi ha rinnovato la cucina italiana e probabilmente quello a cui lui teneva di più era l’attenzione per la materia prima e la perfetta conoscenza su come trattarla. Il suo piatto più celebre è il Riso oro e zafferano, che ripropone la tradizionale ricetta milanese in modo nuovo e con l’aggiunta di una foglia d’oro.

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Marchesi
©Perazzolli

E' morto Gualtiero Marchesi
© Fulvio Fontana





MARCHESI
l risotto al salto è perfetto: morbido dentro, croccante e ambrato fuori. Un po' come il suo eloquio: sobrio, quasi sommesso nel tono, ma duro, a volte dogmatico nella costruzione. Per il "timido" Gualtiero Marchesi, comunque una conquista. Sia che parli sia che cucini lo fa con un' estrema attenzione ai dettagli e ai tempi. Al tavolo dove sediamo, nel suo ristorante "Il Marchesino", accanto alla Scala, mi espone quasi sotto voce la sua filosofia. È un uomo che mi incuriosisce. Non per il successo che è indiscutibile e, aggiungo, meritato, ma per quello che il successo gli ha tolto. È un' idea strana che mi sono fatto sentendolo parlare: c' è un Marchesi ufficiale, consegnato alle cronache più ovvie, e un Marchesi meno saldo, più sfuggente, difficile da stanare. È lì che vorrei condurlo. Oltre una certa idea prevedibile di perfezione. «Ha qualcosa contro la perfezione?», mi chiede. No, e lei? Fa una pausa e poi dice: «Vede, la perfezione è un ideale, io l' ho cercata prima che nel piatto dentro di me». Ecco, è questa certezza lievemente ascetica che mi preoccupa. E l' ha mai trovata, intendo la perfezione? «La perfezione non è un oggetto che sta in qualche luogo. È semmai uno stato di

domenica 2 luglio 2017

Lucio Rossi e "I colori nascosti di Benedetto Antelami"

Antelami, Deposizione - foto Lucio Rossi



Da Parma Repubblica

Lucio Rossi e "I colori nascosti di Benedetto Antelami"

Dopo 839 anni di storia ritorna alla luce la colorazione originale dell’opera "Deposizione di Cristo dalla Croce" di Benedetto detto Antelami.

Si tratta di una scoperta importante per un’opera altrettanto fondamentale per la storia dell’arte e questa scoperta viene restituita in dono alla città per i suoi 2200 anni. Un evento unico, intriso di arte e genialità, nato proprio a Parma.

A guidare la ricerca fu Bruno Zanardi, uno dei più influenti storici dell’arte e docenti di restauro che il nostro Paese possa vantare e che Parma

lunedì 1 maggio 2017

Parma 360 festival : Pablo Lobato

La mostra è organizzata nell’ambito della seconda edizione
di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea,
manifestazione culturale dedicata alla creatività contemporanea italiana
in programma a Parma dal 1 aprile al 14 maggio.
http://www.parma360festival.it/




PABLO LOBATO

Pablo è nato a Trelew, nella Patagonia Argentina nell’aprile del 1970. Ha studiato graphic design all’Universidad Nacional de La Plata dove ha seguito alcune lezioni anche di pittura e incisione. Si trasferisce a Buenos Aires per lavorare come grafico nel campo editoriale. Dopo 5 anni decide di seguire il suo vero amore: il ritratto. Rappresentato dall’agente Anna Goodson, inizia a lavorare per magazine e quotidiani come Rolling Stone, The New Yorker, Wired, New York Times, Entertainment Weekly, Time, Tv Guide, ecc. I suoi lavori sono stati segnalati su Illustration Now Vol.3 e Portraits! editi da Taschen e selezionati da American Illustration, Applied Arts e Communication Arts.



Dal 1 al 14 maggio le stanze di Palazzo Pigorini al secondo piano sono animate dai sintetici e colorati ritratti dell’artista argentino Pablo Lobato dedicati ai divi della musica pubblicati su Rolling Stone (Patti Smith, Freddie Mercury, Bob Marley, Stevie Wonder).
L'artista fa parte della mostra LAPIS: ILLUSTRATORI CONTEMPORANEI che rappresenta uno sguardo a 360 sull’illustrazione contemporanea, rappresentata da quattro dei più interessanti interpreti della scena italiana e internazionale. Una mostra che vuole mettere in luce come l’illustrazione non sia solo arte da parete ma arte applicata al design, all’editoria, alla pubblicità, alla musica.
E' stato bello ammirare nella mia città le caricature costruite con  disegni geometrici di Pablo Lobato, vincitore del primo premio caricature del "World Press Cartoon Sintra" ,
di cui avevo già parlato anche qui "Artefacto: intervista con Pablo Lobato".


Lou Reed - Patti Smith



Pablo Lobato

Pablo was born in Trelew, Patagonia Argentina in april 1970. Studied graphic design at Universidad Nacional de La Plata, where he also cursed some Fine Arts subjects as Painting and Engraving. He moved to Buenos Aires to work as a graphic designer in the editorial field. After 5 years he got bored and decided to give one more chance to his true love: portraits. Represented by Anna Goodson he started working as a colaborator in magazines and newspapers as Rolling Stone, The New Yorker, Wired, New York Times, Entertainment Weekly, Time, Tv Guide etc. His work has been featured in Illustration Now Vol.3 and Portraits! by Taschen editorial and selected in American Illustration, Applied Arts and Communication Arts.


David Bowie


Patti Smith, personal work 2017


Qui la brochure dell'evento


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Post modificato alle ore 15 del 1 maggio 2017

Francisco Punal Suarez mi mandato questo bellissimo articolo sull'autore argentino

APLAUDEN EN ITALIA LOS DIBUJOS GEOMÉTRICOS DE PABLO LOBATO
Por Francisco Punal Suarez
Especial para Fany Blog
Italia, como buen país de artistas que es, sabe apreciar el valor de la obra del dibujante e ilustrador argentino Pablo Lobato, quien con sus originales, geométricas y bellas caricaturas fisonómicas, está marcando huella en el  humor gráfico latinoamericano y mundial.
Ahora mismo en  el Parma 360 Festival della creativitá contemporánea, Lobato, como artista invitado, participa en la muestra “Lapis, illustratori contemporanei”, con una exposición de sus creativas e impactantes caricaturas personales del mundo cultural.
Hay que recordar que  en el 2015 , el Festival Italiano Illustri, que se realiza en Vicenza, lo había invitado a realizar un expo personal que fue todo un éxito, y que posibilitó la edición del catálogo “Pablo Lobato Illustration” el primer libro del autor que le dío muchas alegrías.
“Por este camino, Italia se está convirtiendo en mi patria adoptiva. Se ratifica el refrán de que nadie es profeta en su tierra. Estos reconocimientos son un gran incentivo para seguir en este oficio que tanto me apasiona", -reconoce Lobato.
A principios del 2017, Lobato realizó otra muestra en el Center Stage Gallery, de Sugar Land, en USA, y tuvo la satisfacción de la  edición de un  segundo libro  de su obra, editado  por CTN publishing.
El 2013 marcó un giro fundamental en su desarrollo artístico al ganar
dos premios consecutivos en eventos internacionales : el World Press Cartoon 2013, de Sintra, Portugal, (con una caricatura personal del presidente boliviano Evo Morales)  y el 40 Salón de Piracicaba, en Brasil (con otra del músico Freddie Mercury.)
"Desde mis primeros dibujos de chico –expresa Pablo- tuve una tendencia a utilizar la geometría, pero de una manera particular. En la universidad o en los cursos de dibujo te enseñan a construir basándote en figuras geométricas: a partir de un círculo dibujas la cabeza, repites esa medida siete veces para encontrar la altura, el torso es un trapecio, la pelvis un triángulo... yo no podía hacerlo, cuando tuve que realizar esos ejercicios, hice trampa. Los hacía al revés: dibujaba el cuerpo humano a mano alzada y después encontraba las figuras geométricas dentro. Eso es lo que hago hoy".
Dibuja a mano lo que ve -dice- y después encuentra los círculos y rectas, y luego lleva esos bocetos a un programa a base de vectores para finalizarlo.  Los colores planos son una consecuencia del uso de la geometría, algo que le ayuda a definir y contrastar los planos para darle más impacto y hacer más evidente que lo que uno ve son polígonos.
La obsesión de Pablo es captar el alma del personaje caricaturizado, y para ello trabaja duramente: lo estudia con calma, observa sus vídeos y fotos, lee lo que se ha publicado sobre él, escucha su música, si se dedica a eso, investiga si es alegre o gruñón, si tiene algún gesto particular, alguna posición corporal característica, qué ropa usa… Muchas veces le dedica más tiempo a conocer el personaje que a dibujarlo.
"Cada caricaturista –manifiesta Pablo-  tiene su modo de ver y representar los rostros. El mío es sólo uno más. Lo que intento hacer (a veces lo logro y a veces no) es mostrar la personalidad del retratado antes que sus características físicas. No importa demasiado que la curva de la nariz sea exacta, importa más el brillo en los ojos o la expresión de la boca, captar ese gesto que caracteriza al individuo. Eso es el ideal, la caricatura va a ser buena si se logra eso, esté hecha con acuarelas, vectores, pintura digital o lápiz. Otro de mis objetivos es que el resultado sea un bello dibujo, no sacrificar la estética por el parecido".
“El cubismo –añade-  es una influencia de mis años de universitario. Quedé particularmente maravillado con la obra de Juan Gris y Emilio Pettoruti. Tomé algunos elementos del movimiento, pero lo mío es algo más liviano, menos comprometido con los diferentes puntos de vista o lo que uno sabe del objeto o cara a representar. Yo le digo 'maquillaje cubista'. Parece cubismo pero no es".
.Pablo Lobato es un ilustrador freelance y ha publicado sus dibujos en Entertainment Weekly, Rolling Stone, Wire, Boston Globe, New Yorker, y otros medios. También la Agencia Anna Goodson promueve su obra.


APPLAUDONO IN ITALIA I DISEGNI GEOMETRICI DI PABLO LOBATO
Di Francisco Punal Suarez
Speciale per il blog di Fany

L'Italia, come un buon paese di artisti,  è in grado di apprezzare il valore del lavoro del cartoonist e illustratore argentino Pablo Lobato, che con le sue originali, geometriche e belle  caricature sta segnando un impronta nell'umorismo grafico latinoamericano e mondiale .
Adesso al Festival di Arte Contemporanea di Parma 360, Lobato, come artista ospite, partecipa alla mostra "Lapis, illustratori contemporanei", con una mostra delle sue caricature creative e potenti del mondo culturale.
È da ricordare che nel 2015 il Festival italiano di Vicenza lo aveva invitato a svolgere un esibizione personale che è stato un successo ed ha reso possibile l'edizione del catalogo "Pablo Lobato Illustration" il primo libro dell'autore che gli ha dato Molte gioie.
"In questo modo l'Italia sta diventando la mia patria adottata, conferma il fatto che nessuno è un profeta nella sua terra. Questi riconoscimenti sono un grande incentivo a continuare in questo ufficio che sono così appassionato", ricorda Lobato.
All'inizio del 2017, Lobato ha fatto un altro spettacolo presso la Stage Gallery dello Stadio di Sugar Land negli Stati Uniti ed è lieta di pubblicare un secondo libro del suo lavoro, redatto dalla pubblicazione di CTN.
Il 2013 ha segnato una svolta fondamentale nel suo sviluppo artistico vincendo due premi consecutivi in ​​occasione di eventi internazionali: il World Press Cartoon 2013 a Sintra in Portogallo (con una caricatura personale del presidente boliviano Evo Morales) e il 40esimo Salon de Piracicaba, in Brasile (con il musicista Freddie Mercury).
"Dai miei disegni di ragazzo - dice Pablo - ho sempre avuto la tendenza a utilizzare la geometria, ma in un modo particolare. Al college o ai corsi di disegno ti insegnano a costruire basati su figure geometriche. Da un cerchio che disegna la testa, si ripete di misurare sette volte per trovare l'altezza, il busto è un trapezio, un triangolo il bacino ... non potevo farlo, quando dovetti eseguire quegli esercizi, ho ingannato, mi sono alzato e ho trovato le figure geometriche dentro. Quello che faccio oggi ".
Disegna ciò che vede a mano, dice, e trova i cerchi e le linee, poi prende quegli schizzi per un programma basato su vettori per finalizzarlo. I colori piatti sono una conseguenza dell'utilizzo della geometria, qualcosa che ti aiuta a definire e contrastare gli aerei per dare più impatto e renderlo più evidente che quello che vedi è poligoni.
L'ossessione di Pablo è di catturare l'anima del personaggio caricaturato, e per questo lavora duramente: lo studia con calma, osserva i suoi video e le sue foto, legge quello che è stato pubblicato su di lui, eventualmente ascolta la sua musica, indagare se è allegro o scontroso, se ha qualche particolare gesto, qualche caratteristica posizione del corpo, quali vestiti  indossa ... Molte volte dedica più tempo per conoscere il personaggio che per disegnarlo.
"Ogni caricaturista," dice Pablo, "ha il suo modo di vedere e rappresentare i volti". La mia è solo un altro modo e quello che cerco di fare (a volte mi riesce e a volte no) è quello di mostrare la personalità del ritratto prima delle sue caratteristiche fisiche. Non è importante che la curva del naso sia accurata, importa più la luminosità negli occhi o l'espressione della bocca, per catturare quel gesto che caratterizza l'individuo. Questo è l'ideale, la caricatura sarà buona se quella è realizzata, essere realizzata con acquerelli, vettori, pittura digitale o matita. Un altro dei miei obiettivi è che il risultato sia un bel disegno, non sacrifico l'estetica per la somiglianza.
"Il Cubismo", aggiunge, "è un'influenza dei miei anni universitari. Sono rimasto particolarmente sorpreso dall'opera di Juan Gris e Emilio Pettoruti. Ho preso alcuni elementi del movimento, ma la mia è qualcosa di più leggero, meno impegnato in diversi punti di vista. Dico "trucco cubista". Sembra Cubismo ma non lo è.
.Pablo Lobato è un illustratore freelance ed ha pubblicato i suoi disegni su Entertainment Weekly, Rolling Stone, Wire, Boston Globe, New Yorker e altri media. Anche l'Agenzia Anna Goodson promuove il suo lavoro.

Freddie Mercury


Adriano Celentano

sabato 21 gennaio 2017

Arriva a Parma a Palazzo Sanvitale la mostra World Humor Awards 1° Edizione



WORLD HUMOR AWARDS - LA MOSTRA

Parma - 21 gennaio-12 febbraio

Invito
Mostra concorso internazionale sul disegno umoristico
WORLD HUMOR AWARDS
“dal Mondo piccolo al Mondo grande”
dal 21 gennaio al 12 febbraio 2017 presso i Musei della Fondazione Monteparma 
  
orari:
da martedì a domenica, ore 10.30-13.00
ingresso libero
catalogo MUP Editore


Mostra del disegno umoristico 
alla Fondazione Monteparma


Prima edizione di "World Humor Awards " in via Cairoli da sabato 21
Si aprirà sabato 21 gennaio 2017, presso i suggestivi spazi dei Musei della Fondazione Monteparma (Parma, via Cairoli n. 12/a), la mostra legata al concorso internazionale di disegno umoristico“World Humor Awards”, composto in questa prima edizione da due sezioni dedicate rispettivamente al tema del cambiamento climatico e alla caricatura.
Organizzato dall’Associazione culturale Lepidus, con il contributo, tra gli altri, di Fondazione Monteparma e il patrocinio della Regione Emilia Romagna, il concorso ha visto la partecipazione di oltre 130 disegnatori italiani e stranieri, tra i quali si annoverano alcune delle più note firme a livello internazionale, accanto a promettenti esordienti.

Lo scorso ottobre a Salsomaggiore Terme la giuria, composta da Lucio Trojano, Marco De Angelis, Oliver Raynaud, Marzio Dall’Acqua, Marzia Marchesi, Daniela Isetti e Gianandrea Bianchi, ha incoronato vincitrici le opere di Elena Ospina (Colombia), prima classificata nella categoria “Cambiamento climatico”, e di Achille Superbi (Italia) per la categoria “Caricatura”, oltre ad attribuire numerosi altri meritati riconoscimenti e menzioni.

Dopo aver esposto le opere a Busseto, Salsomaggiore Terme e Fidenza, la mostra si sposta “dal Mondo piccolo al Mondo grande”, come recita lo slogan della manifestazione, che si rifà con ammirazione alla figura di Giovannino Guareschi nella sua veste di

martedì 25 ottobre 2016

"Love is an olive tree", l'amore è una pianta d'olivo.


Se ne è andato a soli 47 anni Paolo Coppini, imprenditore dell'olio. Lo ha stroncato un malore mentre era al lavoro nel suo ufficio a San Secondo. Una vita dedicata all'azienda di famiglia che conduceva al fianco del padre e dei fratelli Francesco, Matteo e Pier Luigi, e un amore infinito per la moglie e per i figli Mattia e Anita. Primogenito di Ernesto, presidente di Coppini Arte Olearia, e di Vanna, era il responsabile export dell'azienda. Nel 2015 venne premiato con la benemerenza Sant'Ilario dal sindaco Federico Pizzarotti per la Coppini Arte Olearia.

"Love is an olive tree", l'amore è una pianta d'olivo ed il suo grande amore per questo albero non lo ha espresso solo in azienda ma lo ha portato nel mondo , all'Expo e persino sull'Everest.

"...ritengo che portare una piantina di olivo sul tetto del mondo, sulla vetta più vicina a Dio rappresenti un atto di fede nei confronti dell’umanità.
Un luogo dell’anima che sia nazione, montagna o rifugio che mi permetta un pensiero per gli uomini e le donne di questo pianeta.
L’olivo non muore mai." Cit. Olivetree Man


Che la terra ti sia lieve Paolo, Olivetree Man.




5 Ottobre 2016 - 16:51 (fonte)
"Love is an olive tree": il trailer del docu-film che pubblichiamo è tratto da YouTube. Questa la descrizione:

L'amore e la passione per la montagna, il rispetto della natura e la forza unificante di albero di olivo. Paolo Coppini, insieme ad alcuni compagni di cordata, è riuscito a realizzare un sogno: portare un piccolo ulivo sull'Everest.
Lungo la via per l'Everest hanno incontrato persone provenienti da ogni dove, centinaia di occhi che si sono commossi alla vista di Amèrico, l'Olivo compagno di viaggio, trovando nelle diversità e nella tolleranza il significato di una intera esistenza. "Love is an olive tree", questo è il mantra che ha accompagnato il gruppo e che è passato di bocca in bocca, è stato tradotto in molte lingue e ci ha fatto sentire tutti parte di un unico sogno.
Da questo viaggio è scaturito un docu-film, con la regia di Giampaolo Bigoli.

Dalla Gazzetta di Parma del 20 giugno 2009

Il simbolo di pace sull'Himalaya

Scuote il capo Faulkes, l’incredibile protagonista de «Il pittore di battaglie», ultimo romanzo di Arturo Pérez-Reverte. Scuote il capo e isola l’umanità in simmetrie di sofferenza: «Ci sono luoghi dai quali non si torna indietro. Non si torna mai veramente». È il valore del viaggio, della scoperta disarmante della propria nudità interiore e di una ricostruzione (o annullamento, come nel caso del testo dell’autore spagnolo) che può scaturire solo da un cammino già cominciato. Paolo Coppini (esponente dell'omonima azienda olearia parmense) l’ha sperimentato sulla propria pelle a partire da un’idea - da un’immagine, sarebbe più giusto dire - che ruba il sogno concreto ad una simbologia universale: portarsi sulle spalle una pianta bonsai d’olivo - ribattezzata Americo come il capostipite dell'azienda - in un tragitto a piedi che raggiunga il punto più alto possibile in direzione dell’Everest.
San Secondo Parmense (38 metri sul livello del mare), Kathmandu (1355), Namche Bazaar (3.440) e Cha La pass (5.375) sono le tappe di un itinerario che riconduce l’ideale ad un luogo fisico, quella vetta di 8.848 metri che si vede sullo sfondo. Un cammino che ritroviamo ne «L’uomo con l’albero d’olivo», il documentario ideato dallo stesso Coppini, realizzato da Gianpaolo Bigoli, già premiato al Trento Film Festival e presentato dagli autori giovedì scorso all’arena estiva del cinema Edison. Che ci siano luoghi da cui non si torna come prima, Coppini se ne accorge alla partenza con un’intuizione che gli fa dire: «Forse capiremo il valore della nostra missione solo quando saremo già a destinazione». E il valore lo colgono per bocca di un uomo che da un anno marcia per la pace e, vista la pianta, non esita a dire «love is an olive tree».
Bigoli mette in rilievo una simbologia elementare, ma ci aggiunge qualcosa di più grazie alla presenza delle figura umana nell’inquadratura: protagonista assoluta quando il viaggio è ancora turismo, in secondo piano rispetto all’albero mentre i passi diventano metafore e distanti, quasi persi nella nebbia, nei momenti di difficoltà. Poi ci sarebbe il ritorno a casa. Mai come prima.

IL MUSEO DELL’ARTE OLEARIA E L’OLIO DEL DUCATO
http://www.museorsicoppini.it/
http://www.coppiniarteolearia.com/


di Valerio Marini

domenica 9 ottobre 2016

Parma: emergenza legionella

Di Fogliazza 2/10/16



di Fogliazza - 7/10/16

E' emergenza legionella a Parma dove, nel quartiere Montebello, importante area a sud della città, sono stati registrati negli ultimi giorni 38 casi, 2 decessi.

A chi rivolgersi se compaiono i sintomi - I sintomi più frequenti della legionellosi o Malattia dei Legionari sono: polmonite, febbre, raffreddore, tosse, mal di testa, dolori muscolari, astenia (stanchezza), perdita d'appetito, occasionalmente diarrea e disturbi renali. In questi casi è bene rivolgersi con fiducia al medico di famiglia. 

Numero verde ed e-mail dedicata - Per chiedere informazioni sulle precauzioni da tenere contro la diffusione della malattia e per avere informazioni sull’accesso ai servizi sanitari, i cittadini possono chiamare il numero verde del Servizio Sanitario Regionale 800.033.033 dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30 e il sabato dalle 8.30 alle 13.30 oppure scrivere all’indirizzo e-mail infolegionella@ausl.pr.it. Non verranno fornite indicazioni terapeutiche o di cura, per queste, il riferimento rimane il medico di famiglia. Per aggiornamenti è possibile consultare il sito www.ausl.pr.it e la pagina Facebook @auslparma.

La legionellosi: cos’è e come si contrae l’infezione - E’ un’infezione, causata da un batterio chiamato legionella, che colpisce l’apparato respiratorio e può manifestarsi in forme anche gravi. La legionella è un microrganismo molto diffuso in natura, dove è associato principalmente alla presenza di acqua (laghi e fiumi, sorgenti termali, ambienti umidi in genere). Da qui, la legionella può “colonizzare” gli ambienti idrici artificiali, come le reti di distribuzione dell’acqua potabile nelle città, impianti idrici dei singoli edifici, impianti di umidificazione, piscine, fontane, e così via. Il batterio della legionella si trasmette solo per inalazione (aerosol) di acqua contaminata, non si trasmette bevendo acqua infetta, non   si trasmette da persona a persona.

La legionella si moltiplica in ambienti acquatici tra i 25 e i 42 gradi. Al di sotto dei 20 gradi la legionella non cresce e pertanto non è pericolosa. Di norma, l’acqua fredda dei rubinetti di abitazioni, scuole, ospedali, alberghi, ecc. esce ad una temperatura inferiore ai 20 gradi.

Come si previene la diffusione - E’ necessario: far scorrere l’acqua (sia calda che fredda) per qualche minuto prima dell’uso, mantenendosi distanti; rimuovere e pulire in modo accurato (con utilizzo di prodotto anticalcare) i frangi–getto (filtrino del rubinetto) e cipolle delle docce. In caso di doccia “a telefono”, non riporla, ma lasciarla pendente, in modo da evitare ristagni d’acqua; non utilizzare le vasche idromassaggio se non viene applicato un corretto sistema di manutenzione. 

L’acqua del rubinetto può essere utilizzata per lavarsi, per preparare e lavare i cibi, per lavare gli indumenti, le stoviglie e le superfici della casa, purchè si seguano le indicazioni sopraindicate. Non ci sono pericoli nell’utilizzo di elettrodomestici che scaldano l’acqua come ad es. lavastoviglie, lavatrice, ferro a vapore, macchina del caffè, caffettiera, ecc. Per gli apparecchi di aerosolterapia, umidificatori e nebulizzatori si devono utilizzare esclusivamente soluzioni fisiologiche sterili. Si ribadisce che l’acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.
(fonte )



ULTIMA ORA:

Legionella a Parma: trovato batterio in torre evaporazione

"I primi risultati preliminari, ma non definitivi, dei campionamenti alle torri di evaporazione avviati in «un insediamento (centro contabile Intesa Sanpaolo) indicano la presenza del batterio legionella. Questi esiti potranno o meno essere confermati dai risultati definitivi degli accertamenti di laboratorio nell’arco dei prossimi giorni". Lo riferisce l'Ufficio stampa dell'Ausl di Parma in cui si ricorda che «le indagini ambientali in corso per individuare le cause della diffusione di legionella a Parma hanno interessato anche le torri di evaporazione di alcuni grandi insediamenti, sia nella zona Montebello che in altri quartieri della città».

mercoledì 28 settembre 2016

World Humor Awards: le foto della premiazione

Dopo l’appuntamento nella splendida cornice di Villa Pallavicini a Busseto, l’esposizione delle opere in concorso World Humor Awards,  si è spostata presso l’Hotel Baistrocchi a Salsomaggiore Terme.
Domenica 25 settembre sono stati premiati i  vincitori per le categorie Disegno Umoristico e Caricatura, durante una serata ricca di ospiti , artisti provenienti da diversi paesi stranieri, parte dello staff di Buduàr e tanta musica.
In quest’occasione è stata presentata anche l’anteprima della mostra “Don Camillo nel Mondo”
Entrambe le esposizioni saranno visitabili fino al 2 ottobre.
Fany era presente alla gioiosa manifestazione ed ha raccolto qualche foto e video dell'evento.

Salsomaggiore terme - World Humor Awards - The big team
The winners and the jury.
Foto di gruppo — con Fabio Finocchioli, Achille Superbi, Niels Bo Bojesen, Itsvan Kelemen, Rainer Ehrt,   Elena Ospina, Gianandrea Bianchi, Marco De Angelis, Olivier Raynaud, Marzia Marchesi e Lucio Trojano
In basso: Pietro Vanessi , Darko Drljevic,  Giacomo Cardelli,
presso centro termale Baistrocchi a Salsomaggiore Terme.



Elena Ospina (Colombia) First Prize, World Humor Awards Golden Trophy, theme "Climate Change"

1st Prize for Caricature to Achille Superbi (Italy).

L'applauso per Achille Superbi dei colleghi.



numeroso pubblico


The organizer and art director Gianandrea Bianchi with the Chairman of the Jury Lucio Trojano, Marco De Angelis and Olivier Raynaud.

Alessandro Palex Prevosto presents the monthly magazine online Buduàr .



Fany, Pietro Vanessi, Achille Superbi e Marco Fusi.


Raffaella Spinazzi (Fany Blog) e Pietro Vanessi PV .



Awards Ceremony and other images, Salsomaggiore Terme, ITALY 25/9/2016
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martedì 20 settembre 2016

World Humor Awards 1st Edition : i vincitori del concorso internazionale di disegno umoristico.



World Humor Awards 1st Edition 

Salsomaggiore, Italia 2016

Si sta tenendo a Salsomaggiore la prima edizione del concorso internazionale 
"Humor World Awards"
 (16 Settembre - 4 Ottobre), 
la cui cerimonia di premiazione avrà luogo domenica 25 Settembre 
presso 
l’Hotel delle Terme Baistrocchi. 
"Humor World Awards" consiste in un concorso per disegnatori, ma anche l'assegnazione di premi per opere della letteratura, della pubblicità e dello spettacolo che si sono distinte per il loro umorismo. Infatti, nella prima tappa della mostra, tenutasi a Busseto, lo scrittore finlandese Arto Paasilinna ha ricevuto il 1 ° Premio per la Letteratura Umoristica. Dopo Salsomaggiore la mostra si terrà a Fidenza, Fontanellato e Fiorenzuola D’arda, tutta l’area che corrisponde al "Mondo Piccolo" dello scrittore e vignettista Giovannino Guareschi. “Dal Mondo piccolo al Mondo grande” è infatti lo slogan della manifestazione che, nella sua formula itinerante, sarà poi esposta in altre città italiane e all’estero.

La mostra è organizzata da Gianandrea Bianchi e l'Associazione Culturale Lepidus, con la consulenza degli umoristi Lucio Trojano e Marco De Angelis.

Il concorso di grafica umoristica è costituito da due sezioni, quella sul tema "Cambiamento climatico" e la Caricatura. La mostra è riservata a un numero selezionato di autori italiani e stranieri, circa 130 delle migliori firme internazionali. Questa scelta ha reso il lavoro della giuria molto difficile, poiché gran parte delle opere era di alto livello, sia per l’idea che per lo stile. Molti autori erano infatti meritevoli di premio e la decisione non è stata semplice.

I premi

La giuria composta da Lucio Trojano (Presidente), Gianandrea Bianchi, Marco De Angelis, Olivier Raynaud, Marzio Dall'Acqua, Marzia Marchesi, Daniela Isetti si è incontrata nel corso della prima tappa della mostra a Busseto (la città di Giuseppe Verdi) e ha premiato i seguente artisti.


Tema: CAMBIAMENTO CLIMATICO

1 ° premio: Elena Ospina (Colombia) - "Humor World Awards" Golden Trophy
2 ° Premio ex aequo: Giacomo Cardelli (Italia) - "Humor World Awards" Silver Trophy
                                 Pawel Kuczynski (Polonia) - "World Humor Awards" Silver Trophy
3 ° premio: Niels Bo Bojesen (Danimarca) "Humor World Awards" Bronze Trophy

SEZIONE CARICATURA

1 ° Premio: Achille Superbi (Italia) - "Little World Award" Trophy

MENZIONI SPECIALI - "World Humor Awards" Excellence Trophy

Darko Drljevic - Darco (Montenegro)
Rainer Ehrt (Germania)
Fabio Finocchioli (Italia)
Ilya Katz (Israele)
Pietro Vanessi (Italia)

SPECIAL GUESTS

Istvan Kelemen (Ungheria)
Hasan Fazlic (Bosnia)
Sergio Ippoliti (Italia)


NOMINATIONS e VOTO DEL PUBBLICO – Circa trenta degli autori qualificatisi tra le “Nominations” (di entrambe le sezioni e tranne i vincitori del concorso principale) nei prossimi mesi saranno votati online dal pubblico, che sceglierà il migliore artista per il complesso delle opere esposte.
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Comitato Organizzatore Associazione Culturale LEPIDUS.IT -Via Ludovico Ariosto, 4 43036 Fidenza (Parma) ITALIA -
lepidus@lepidus.it - ​​www.worldhumorawards.org

Tema: CAMBIAMENTO CLIMATICO

1 ° premio: Elena Ospina (Colombia) - "Humor World Awards" Golden Trophy

2 ° Premio ex aequo: Giacomo Cardelli (Italia) - "Humor World Awards" Silver Trophy


2 ° Premio ex aequo: Pawel Kuczynski (Polonia) - "World Humor Awards" Silver Trophy


3 ° premio: Niels Bo Bojesen (Danimarca) "Humor World Awards" Bronze Trophy





SEZIONE CARICATURA

1 ° Premio: Achille Superbi (Italia) - "Little World Award" Trophy





MENZIONI SPECIALI - "World Humor Awards" Excellence Trophy


Darko Drljevic - Darco (Montenegro)


Rainer Ehrt (Germania)


Fabio Finocchioli (Italia)


Ilya Katz (Israele)


Pietro Vanessi (Italia)


SPECIAL GUESTS


Istvan Kelemen (Ungheria)


Hasan Fazlic (Bosnia)


Sergio Ippoliti (Italia)



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Complimenti da FANY-BLOG a tutti gli artisti partecipanti, agli organizzatori, alla giuria 
ed alla cara Elena Ospina.

Domenica alla premiazione alle 18.30 circa oltre ai premiati , sarà presente anche Buduàr, con alcuni dei suoi collaboratori,  e la storia del giornale umoristico, verrà proiettata durante la serata, con buona musica dal vivo e un workshop della Wacom.