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domenica 12 febbraio 2023

Cartoline da Sanremo



Italian gothic...😁
Portos

 

Amadeus: "la potenza della gggente zittisce qualsiasi polemica"😁
Franco Portinari



https://www.rainews.it/.../sanremo2023-scandalo-rosa...

Chiara Ferragni non ha preso bene il bacio tra Fedez e Rosa Chemical?

https://www.open.online/.../sanremo-2023-chiara-ferragni.../

Franco Portinari






Portos




Festival di Sanremo, i dati Auditel e lo SHARE record per Amadeus
Franco Portinari





A Sanremo ci sono più monologhi che canzoni

Portos




di Mario Bochicchio



Giannelli, come molti italiani, è da tempo ossessionato dal festival di Sanremo. Vedremo nei prossimi giorni se il suo interesse investirà anche le canzoni, ma intanto si prosegue nel ciclo dedicato al messaggio di Zelensky, che - novità - verrà letto da Amadeus in divisa militare, senza la partecipazione in diretta del presidente ucraino. Oppure verrà letto in diretta dal presidente Zeleus mentre Amadesky resterà a casa in smoking. Lo scambio dei ruoli ha preso la mano al Nostro anche nelle fisionomie. A questo punto anche la Redazione ha gli occhi incrociati e non è più sicura di nulla. L'unica certezza, visto che le zampe del carrello porta tv sono giganteschi zolfanelli, è che la situazione è incendiaria. [CaroAmaTiScrivo

https://www.facebook.com/CapireGiannelli/photos/a.836190633155359/5802840226490350


Giannelli

Nonostante ieri sera Benigni all’apertura del festival abbia citato proprio questi versi di “Volare”, stentiamo a credere che il Maestro abbia disegnato la sua opera dopo aver sentito il suo discorso. Piuttosto pensiamo che l’abbia fatta nel pomeriggio quando è circolata la notizia della presenza di Mattarella e Benigni all’Ariston. Insomma, il Nostro ha prodotto un #Predire e ci ha azzeccato.

Il particolare eclatante è che la vignetta risulta orrendamente storta, del resto è difficile ipotizzare che in questa kermesse tutto andrà diritto. Sono lontani i tempi in cui il comico toscano rincorreva come un indemoniato gli ospiti toccando le basse terga: ora, somigliante a Bruno Arena dei Fichi d’India, sorregge un dolorante Mattarella avendo la delicatezza di non sfiorarlo proprio lì. Ma il Ciclo Sanremese è appena iniziato e noi restiamo in attesa della vignetta di domani “Vola colomba Blanco vola”.

[PensoCheUnSergioCosìNonRitorniMaiPiù] 




Giannelli
Oggi non bastavano le parole per commentare questa vignetta, ma c'erano bisogno anche di tanti numeri e sopratutto articoli.
Lo ha capito bene Roberto Stefano Arzuffi che vince questa settimana il #giovedìgiannelli . Ecco l'esegesi.

Il Maestro oggi si cimenta con l'articolo 11 della Costituzione e, grazie alla libertà di pensiero garantita dall'articolo 21, si esprime come un Orsini qualsiasi. Trattandosi di Sanremo, dopo l'11 ed il 21, ci saremmo aspettati gli Articolo 31, ma l'attento osservatore sa che il Nostro, da domani, tornerà impunito al 41 (bis) dei giorni scorsi. Ma oggi, nel giorno in cui il questuante in t-shirt verde oliva è a Bruxelles a reclamare gli F16, Giannelli sceglie di fare pesanti allusioni all'impegno militare del Bel Paese, sorvolando sul fatto che i caccia ceduti a Zelensky non saranno italiani... E' Sanremo e dal Volo al sorVolo è un attimo. Che quello tra Benigni e Giannelli sia solo un derby fra toscanacci? [QuandoSienaPiangeFirenzeRide]





Giannelli a colori. Il Maestro, più tradizionalista del Festival di Sanremo, gioca sulle bionde in tv. I lettori, già provati dalla kermesse canora, vengono presi alla sprovvista dal calembour di oggi, un diretto che ti stende al tappeto.
Rimane misteriosa la scelta del colore. Forse la consueta grisaglia avrebbe definitivamente ottenebrato la platea dei lettori o forse per l'iperdidascalismo cromatico delle chiome.
[AvantiBionda]



L’ira di Meloni su Sanremo per il caso Fedez: hanno passato il segno. La scelta di accelerare il cambio alla Rai

Durando



ElleKappa


Sanremo : le rose e Blanco
Magnasciutti



io, tv e le rose

Magnasciutti


to be or notes to be
Magnasciutti




qualche considerazione finale sul festival:
sono felice per il secondo successo del mio giovane compaesano, una canzone ben confezionata e perfettamente sanremese
le sue qualità canore, a prescindere dal gusto, credo siano indiscutibili, però, ecco, rivedrei qualche amicizia, soprattutto tra i costumisti: Marco mio, vabbè che il nostro è il paese del Carnevale ma riciclare i vestiti delle sfilate dei decenni scorsi (io ho ancora quello da indiano e da messicano) e presentarsi stile Pollon in chiave Guerre stellari no, dai
sembravano le maschere di plastica in busta da antico romano che vendeva Claudio a Montecavallo, su
per il resto rimangono le solite polemiche, qualche scandaletto ben architettato, alcuni baci improvvisati (ben vengano, chiunque se li scambi), qualche sermoncino più o meno convincente, canzoni, orecchiabili o meno, autotune a pioggia e una commovente Ornella Vanoni che mi ha strappato una lacrima e un solitario applauso che ha svegliato il cane
ah, poi gli artigiani della quantità
un fenomeno per me inspiegabile: chi ha la fortuna di avere un tetto, sotto avrò pure uno o più divani
quanti cazzo se ne potranno vendere per giustificare questa onnipresenza pubblicitaria de 'sti due?
boh 
Magnasciutti





A PROPOSITO DI FEDEZ….
Benny


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CANNONE RAI

#ilmanifesto #laprima

L’appello di
Fedez alla premier dal palco di Sanremo per la legalizzazione della cannabis e la foto strappata del viceministro Bignami vestito da nazista diventano un caso politico. Fratelli d'Italia va all’assalto dei vertici Rai: non hanno controllato preventivamente, si dimettano. Salvini: aboliamo il canone dalle bollette. Il Pd: tira aria di Minculpop

domenica 27 novembre 2022

Tutti sapevano: "Qua succede Casamicciola"

 

Staino 2018



Non è una maledizione, è la natura sismica e franosa della zona ... e condoniamo!

C'è un modo di  dire comune soprattutto a Napoli "Qua succede Casamicciola" da De Filippo a Totò a Wikipedia ...

https://www.ilsole24ore.com/art/cca-pare-casamicciola-perche-napoli-fronte-un-disastro-si-evoca-ischia-AEv3A5FC


https://it.wikipedia.org/wiki/Terremoto_di_Casamicciola_del_1883



#Ischia #Casamicciola #Italia
Frana.
Mauro Biani



BLACK SATURDAY
 Il disastro di Ischia non fa che aggiungersi ai tanti, troppi, che si stanno accumulando.  
E' vero, l'Italia è fragile ma purtrtoppo non solo geologicamente, è fragile per la sua politica di contrasto agli abusi, per la ricerca del consenso elettorale senza scrupoli, per la poca manutenzione del territorio.
E il problema è sempre quello  che chi rompe non 'paga mentre i cocci sono sempre nostri.
Gianfranco Uber


#casamicciola #frane #dissestoidrogeologico #alluvione #ischia #lagrandeonda #kanagawa 
Manuel De Rossi


La frana  - la mia vignetta per la prima pagina de Il Fatto Quotidiano oggi in edicola!
#salvini #lega #ischia #frana 
  #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor 
Natangelo



Una croce!
Mario Bochicchio

PS:
SOFFOCATA DAL CEMENTO E SPOGLIATA DEI SUOI ALBERI, NON PUÒ FERMARE LE FRANE
di Roberto Saviano
Ischia, Procida, Capri: chi non c’è stato non potrà comprendere mai il motivo che innesca il desiderio, quando si è lì, di pensarsi creature inventate dagli Dei. Roccia e mare, vicolo e giardino, arrampicata e strapiombo. Stiamo parlando di terre in mezzo al mare, come mi hanno insegnato a definirle. Chiunque, una volta messo piede su queste isole, ha provato almeno per un istante ciò che dice Alphonse de Lamartine di Ischia «È l’isola del mio cuore, è l’oasi della mia gioventù, è il riposo della mia vecchiaia». 
Ecco, si badi, non un luogo che vuoi visitare, a cui vuoi tornare per ristorarti, nulla di tutto questo. Bensì un luogo dove scegli di vivere. Su quest’isole ci arrivi e immagini come d’instino la tua esistenza per sempre piantata lì. 
Ischia rispetto alla sua rivale turistica Capri è sempre stata isola più accessibile, adatta a un turismo d’ogni estrazione dal lusso al popolare, isola più metropolitana e meno elitaria, meraviglioso luogo assai più vicino culturalmente a Napoli rispetto anche a Procida, più piccola e con i suoi abitanti tutti o quasi imbarcati sulle navi commerciali e da crociera. Ischia è l’isola più napoletana del golfo e questo l’ha resa frequentatissima, densa, assediata. 
La tragedia di queste ore è accaduta a Casamicciola nella zona settentrionale di Ischia. Casamicciola è luogo di leggenda che racconta dove Ulisse riprese le sue forze nel Gurgitello, il ruscello di acqua calda che l’ha resa meta termale amatissima da Ibsen, de Lamartine, sino alla cancelliera Merkel. Eppure un luogo così d’incanto è sempre stato spazio di tragedia e di instabilità, di insicurezza estrema e di assedio cementizio. 
Per comprendere quanto è endemico il disastro in quel territorio basta ascoltare una vecchia espressione del dialetto napoletano: «È ’na Casamicciola»; oppure «è successa ’na Casamicciola»; o ancora «faccio succedere ’na Casamicciola», metafora per dire «gran disastro, gran confusione, gran disordine, distruzione». 
Tutto questo discende dalle continue frane che da secoli avvengono a Casamicciola e che tutto travolgono, ma soprattutto dalla tragedia del terremoto del 1883. La vittima più illustre del disastro di Casamicciola fu Benedetto Croce. Uno degli scrittori veristi più talentuosi dell’epoca, Carlo Del Balzo, nel 1883 pubblicò a Napoli (per Tipografia Carluccio, De Blasio & C.) il libro «Cronaca del tremuoto di Casamicciola» dove scrisse: «Era anche a villa Verde tutta la famiglia Croce di Foggia. 
Erano nella loro camera la signora Croce e la figliuoletta, il sig. Croce e il primogenito, Benedetto, seduti presso un tavolino, scrivevano, in una stanza attigua; la porta di comunicazione era aperta. La signora Croce e la fanciullina cadono travolte nel pavimento, che crolla tutto: non un grido, non un lamento, muoiono istantaneamente. Al contrario, il sig. Croce, sebbene del tutto sepolto, parla di sotto le pietre. Il suo figliuolo gli è daccanto, coperto fino al collo dalle pietre e dai calcinacci. E il povero padre gli dice: offri centomila lire a chi ti salva; e parla col figlio, che non può fare nulla per sé, nulla pel babbo, tutta la notte!». Dalla tragedia che sterminò la famiglia Croce lasciandolo unico superstite ad oggi c’è stato una cementificazione continua, una impossibilità reale di gestire mettendo in sicurezza l’isola. 
Disboscare, costruire, speculare, l’unico imperativo è sempre stato solo guadagnare e sopravvivere. Null’altro. Così non possono non accadere frane, si tende solo ad aspettare e sperare di non trovarsi in casa o in strada quando succederà. Fatalismo, da sempre la regola delle mie terre. Lo stesso che fa vivere alle pendici del Vesuvio nonostante si sappia che difficile sarebbe salvarsi in caso di eruzione nonostante il monitoraggio dell’attività del vulcano.
La bellezza di questi posti, il loro incanto copre l’orrore della gestione, l’assurdità contorta della burocrazia, del familismo che la governa, della mancanza endemica dei fondi pubblici. 
Non è accaduto nulla nel 2006, quando a Ischia Luigi Buono, 53 anni, che lavorava come cuoco al porto, fu travolto da una frana identica a quella di queste ore e morì insieme alle sue tre figlie: Anna di 18 anni, Maria di 16 e Giulia di 15. Non è accaduto davvero nulla dopo la morte di Anna De Felice nel 2009 (15 anni) travolta anche lei insieme alla madre. 
Sento arrivare già il commento: ma è l’abusivismo. Se davvero fosse così (e non bisogna associare abusivismo a lusso turistico perché non è quasi mai così) le soluzioni sono due: o condonare in cambio di una messa in sicurezza totale o abbattere immediatamente. Ma se abbatti perdi voti, perdi consenso su tutta l’isola. E poi non ci sono nemmeno i soldi per farlo. Come al solito il nostro paese non decide: si è sempre nel mezzo. E proprio nel mezzo ci sono le frane, che tutta l’immensa bellezza di Ischia non può impedire e nemmeno trattenere. 
Corriere della Sera,  26 novembre 2022






Rischio vulcanico, rischio sismico, rischio idrogeologico. E un territorio devastato dall’abusivismo edilizio. Una devastazione aggravata dal disboscamento e dagli incendi ricorrenti. Questa è l’isola di Ischia e in particolare Casamicciola. Al punto da essere diventata un esempio di disordine. “E che è? Pare Casamicciola!” erano solite dire le mamme campane guardando il disordine lasciato dai figli. E “Ccà pare Casamicciola!” sono le parole del protagonista di Natale in casa Cupiello, la celebre commedia di Eduardo De Filippo, per descrivere il caos cui si trova davanti entrando nella stanza dove poco prima, durante una furiosa lite tra la moglie e la figlia, sono finiti in pezzi stoviglie e soprammobili e “scassato” perfino il presepe. Detti che nascono dal devastante terremoto che colpì Ischia, proprio a Casamicciola, nell’estate del 1883, provocando oltre duemila morti.
Ma la memoria affievolisce e i morti si ripetono, anche negli ultimi anni. Sei morti in tre disastrose frane, una proprio a Casamicciola, nel 2006, nel 2009 e nel 2015, e due nel terremoto del 2017, che colpì in particolare Casamicciola. Ogni volta appare il quadro di un territorio che non riesce a prevedere e mitigare i rischi. Anzi l’esatto contrario. Come denuncia Legambiente anche in queste ore, sono circa 600 le case abusive colpite da ordine definitivo di abbattimento sull’isola.

E arrivano a 27mila le pratiche di condono presentate dagli abitanti in occasione delle tre leggi nazionali di sanatoria: 8.530 istanze a Forio, 3.506 a Casamicciola e 1.910 a Lacco Ameno. L’ultimo condono, il quarto, incredibilmente, venne approvato dal governo “giallo-verde” nel 2018 proprio dopo il sisma di Casamicciola. Si disse per favorire la ricostruzione, in realtà ha sanato case abusive che, oltretutto, saranno ricostruite a spese dello Stato. Quante? Attualmente sono mille le nuove istanze presentate. Cemento che rimane a sfregiare quella definita “l’isola verde”, sicuramente sempre meno verde e sempre più a rischio. Lo confermano le cartografie dei Piani di Assetto Idrogeologico che riportano valori di pericolosità da frana molto elevati per queste aree dell’isola.

I dati del catalogo gestito da Cnr Irpi evidenziano come “nella zona di Casamicciola Terme si siano già verificate frane che hanno causato perdita di vite umane, tra cui nel 1910, durante un evento molto intenso, alluvioni con elevato trasposto solido, crolli e numerosi dissesti diffusi causarono 11 morti. In anni più recenti una vittima si è registrata nel 1987, quando un crollo di roccia distrusse un ristorante, e infine nel 2009, sempre nel mese di novembre, una colata di fango e detriti ha travolto e ucciso una ragazza quattordicenne”.

Ma anche altre zone di Ischia hanno subito disastri e lutti. La notte del 30 aprile del 2006 il fango e i detriti scesi dal monte Vezzi si abbatterono sulla frazione Pilastri. Morirono un padre e le sue tre giovani figlie. Il 15 febbraio 2015 una frana in località Olmitello-Maronti nel comune di Barano provoca la morte di una persona. Frane e terremoti, strettamente collegati. La sera del 21 agosto 2017 Casamicciola e Lacco Ameno vennero scosse da un terremoto che causò la morte di due persone, 42 feriti e il crollo di molte abitazioni. Non l’unico sisma. Dall’analisi storica messa a punto dall’Ingv sono stati 15 i terremoti tra il 1228 al 1883. Di questi ben 12 proprio Casamicciola, costruita su un terreno franoso, capace di amplificare terremoti di intensità modesta.

Così il devastante sisma del 1883 con una magnitudo stimata in 4,3, mentre quello del 2017 arrivava appena a 4. Terremoti che altrove, dove si è costruito secondo le regole, non provocano alcun danno.

Casamicciola (Ischia), l'alluvione del 26 ottobre 1910.




Che il fango di Ischia ricada sui 23 colpevoli
SI SAPEVA, SI POTEVA EVITARE, NON È STATO FATTO: DOPO L’INCURIA, IL MENEFREGHISMO
L’ingegnere Giuseppe Conte, ex sindaco di Casamicciola, grazie alla conoscenza del territorio e anche in virtù delle sue competenze tecniche (ex dirigente nel settore acque e acquedotti della Regione Campania), il 22 novembre, quindi con quattro giorni di anticipo, aveva avvertito le autorità affinché provvedessero all’evacuazione degli abitanti della zona minacciata. Queste non gli hanno neppure risposto. Eppure era tutto spiegato chiaramente, come si può leggere nella email certificata pec inviata al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, alla Protezione civile, a tutti gli aventi titolo per intervenire. Sono loro, i destinatari di questo allarme inascoltato i colpevoli della morte di otto persone. Sono loro gli irresponsabili da processare e condannare. È contro di loro che il governo deve costituirsi parte civile. Hic Rhodus hic salta. Sarà l’occasione per vedere se i neo-governanti stanno dalla parte dei cittadini o sono una mera combriccola di chiacchieroni. 
Parlando con il giornalista Ferruccio Pinotti del Corriere della Sera, l’ex sindaco di Casamicciola (nella foto) è stato molto chiaro. «A seguito dell’allerta meteo arancione, avevo segnalato il pericolo per la popolazione della zona e chiesto la loro evacuazione . Dopo l’alluvione del 2009 non c’è stato alcun intervento, o almeno nessuno significativo, nonostante i fondi stanziati per la sicurezza negli ultimi anni: 180mila euro per la pulizia degli alberi, 3 milioni e 100 per un intervento a monte dell’abitato Casamicciola (nel 2010-2012) e un lavoro messo a disposizione dalla città metropolitana per mettere in sicurezza del bacino dell’alveo Larita nel 2018. E ancora manca inoltre da anni l’annunciato piano per il dissesto idrogeologico della zona. Il problema di Casamicciola di cui sono stato sindaco negli anni Novanta non è l’abusivismo, le cause di questo disastro sono le stesse dell’alluvione del 1910, ovvero la fragilità del territorio. Dopo l’alluvione del 1910 furono realizzati dei sistemi di protezione dell’abitato, le cosiddette “briglie”, ma da allora non si è più intervenuti con interventi appropriati e con una manutenzione degna di questo nome». 
Ed ecco un ampio stralcio dell’email spedita alle ventitré autorità che l’hanno ignorata. 
«È opportuno ricordare che nella notte del 13 febbraio 2021 si verificava, presso il vallone La Rita, il crollo di uno degli storici stabilimenti termali ivi insistenti per cui la Protezione Civile Regionale insieme al Soccorso Alpino e Speleologico della Campania hanno ispezionato il canale tombato quasi sicuramente ostruitosi a seguito degli evidenti crolli. I tecnici intervenuti hanno riscontrato l’esistenza di una situazione decisamente catastrofica e la possibilità di ulteriori crolli e l’urgenza di ripulire tutto l’alveo sia dalla vegetazione, sia dall’immondizia e dai blocchi di materiale solido presenti all’interno. 
«Considerato che i lavori richiesti non sono stati realizzati, può sussistere lo “stato di grave crisi per la calamità naturale imminente”, nei Comuni di Casamicciola Terme e di Lacco Ameno, dato dal pericolo imminente nella zona del vallone della Rita. Considerato, altresì, che l’Autorità di Bacino competente, il Sindaco di Casamicciola Terme e il sindaco di Lacco Ameno, pro tempore, hanno segnalato la concreta possibilità, in caso di allerta meteo, di evacuazione della popolazione e dell’unico presidio sanitario ospedaliero dell’isola d’Ischia, delle case popolari nonché della scuola media. Con la precisazione che nella zona di confluenza dell’alveo vi è anche una centrale di trasformazione dell’Enel, il Sottoscritto in ottemperanza al senso civico che lo anima, invito le Autorità in indirizzo, per le rispettive competenze ad adottare tutte le iniziative necessarie per la sicurezza e la salute delle persone che operano a valle dell’alveo La Rita».
Ivano Sartori

Natangelo 


giovedì 29 settembre 2022

Giorgia Meloni (prima parte)

La destra radicale ha vinto le elezioni. Ha vinto soprattutto Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia (Fdi), che sarà la forza politica più rappresentata nel nuovo parlamento, mentre lei potrebbe diventare la prima donna a guidare un governo italiano. Hanno perso invece la Lega di Matteo Salvini e il Partito democratico (Pd) di Enrico Letta. E si tratta di sconfitte che probabilmente non resteranno senza conseguenze.

Questa è la prima parte delle caricature di Giorgia Meloni:



Giorgia Meloni #artofinstagram #caricature #politica #giorgiameloni #dailydrawing #satira

Marzio Mariani


Non c’è nulla di rassicurante in Giorgia Meloni e nel suo pensiero politico. 
Su Domani, dalla A di "aborto" alla U di "Ungheria", il vademecum di Giulia Merlo per difendersi dal melonismo.
#GiorgiaMeloni #politica #elezionipolitiche2022 #italia #FDI
 #caricature #disegno #disegnoeditoriale #domani #MarilenaNardi


Vecchie fiamme.
su Domani, l'editoriale di #MarcoDamilano
#giorgiameloni #politica #elezionipolitiche2022 #italia #FDI
#caricature #disegno #disegnoeditoriale #domani #editorialcartoon #satira #satirapolitica #MarilenaNardi


Sicuri, sicuri!
Gio / Mariagrazia Quaranta


Vauro


La grande abbuffata
Bochicchio


I cari estinti
Moise




Paolo Calleri
26 September 2022
News from Melonia
Far-right leader Giorgia Meloni has claimed victory in Italy's election, and is on course to become the country's first female prime minister.



Alessio Atrei
26 September 2022
Ursulaaaa
Meloni breaks in Europe




La mia visione di Giorgia Meloni....

Frank Federighi



Paride Puglia



QueenKong

 La destra non ha stravinto ma la Meloni si. E' riuscita a diventare  moderata come piace agli italiani e come le ha indubbiamente suggerito un consigliere come Guido Crosetto che da tempo la tiene non solo in braccio ma anche d'occhio. 

In un colpo solo si trova una sinistra che non può far altro che meditare sui propri errori e degli alleati che non dovrebbero dare alcun fastidio. Ma qui il condizionale è d'obbligo.

Gianfranco Uber



Portos


SUA ALTEZZA

Quella fisica è il minimo dei problemi.

Roberto Mangosi



Riccardo Mazzoli Animazzoli




Giorgia Meloni

"Meglio ingoiar!

Anagramma di Giorgio Dendi

sabato 16 aprile 2022

Pasqua 2022

 Buona Pasqua a tutti! 

Happy Easter to all!

Happy Easter!... not for everyone in 2022 🌱

by Izabela Kowalska-Wieczorek


Buona Pasqua a tutti! 🙄

Happy Easter to all!

Marco De Angelis



Buona Pasqua
Pax - No War
Luciano Caratto




Pasqua 2022
Ugo Sajini



#pasqua #buonapasqua #colombadellapace #pace #satira #satiraneurodeficiente #vignette
Mario Airaghi


Tantissimi auguri
Moise



"Putin's Easter Eggs" by ©Chenzo, www.chenzoart.it #StandWithUkraine #eastereggs #easter2022 #warzone #Putinswar 
Lorenzo Bolzani - Chenzo

by Mario Bochicchio





by Soria




by Toti Spi




Buona Pasqua 2022
Gianlo / Gianlorenzo Ingrami





By Silvia Ziche 



Buona Pasqua 
Sergio Tessarolo