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sabato 5 febbraio 2022

Mattarella Bis!

29 gennaio 2022

 Riconfermato per altri sette anni l'attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella

Dopo Sandro Pertini, è il presidente eletto con il maggior numero di voti, 759.

Le sue prime parole: "La grave emergenza sanitaria, economica e sociale richiama al senso di responsabilità, che deve prevalere sulle prospettive personali". 

Giuramento il 3 febbraio alle 15.30. 

Il premier Draghi: "Grazie a Mattarella, splendida notizia per gli italiani".

 Il Centrodestra si spacca, Fratelli d'Italia vota Nordio. Il leader leghista Salvini: "Alleanza va chiarita"


Il fallimento dei partiti nella rielezione di Mattarella. Su Domani, 30 gennaio 2022.

Marilena Nardi





Forever. Sergio Mattarella elected Italian president for the second time by a large majority.
Marco De Angelis
https://cartoonmovement.com/cartoon/forever-sergio-mattarella-elected-italian-president-second-time-large-majority




Re-election
Italy, Sergio Mattarella re-elected President
Paolo Lombardi
https://cartoonmovement.com/cartoon/re-election





Paolo Calleri
30 January 2022
Re-elected Mattarella
https://cartoonmovement.com/cartoon/re-elected-mattarella





Richiamato al lavoro

Certo, gli abbiamo chiesto un sacrificio, è probabile che sia stanco e desideroso di riposo e un po' più di libertà, certo la procedura è stata un po' sbrigativa e non è stato tenuto conto delle sue aspettative,
ma a quelli che lo compatiscono direi: non esageriamo, c'è di peggio.
Ci sono ancora molte cose da fare e lui lo sa benissimo. Buon lavoro sig. Presidente.

Gianfranco Uber




Tomas
30 January 2022
Genius ex machina
Sergio Mattarella has been re-elected as Italy's president. Like the genius of the lamp, Mattarella has the power to fulfill the wishes of most Italians, but he cannot escape his obligation.
https://cartoonmovement.com/cartoon/genius-ex-machina




Rainer Hachfeld
31 January 2022
Mattarella saves Draghi's government
Mario Draghi riding a cock-horse on Sergio Mattarella's knee
https://cartoonmovement.com/cartoon/mattarella-saves-draghis-government


Presidential Election in Italy by Marian Kamensky, Austria
01/30/2022
https://politicalcartoons.com/sku/259468



E le prossime elezioni presidenziali del 2029 potrebbero finire allo stesso modo, Mattarella mio.
Hai sette anni per escogitare la fuga.

Mattarella è come il diamante, è per sempre
Alagon / Virginia Cabras



Marco Fusi



La ('travagliata') elezione del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, pone un motivo di riferimento e "sicurezza" in più per quel che riguarda le Istituzioni.
Di certo (a ben vedere, e analizzando con accurata attenzione) , tutto il "resto" pone, ed ha, interrogativi davvero, davvero importantissimi per tutto quel che riguarda (in primis) la vita sociale e "semplice" di noi Tutti/e.
Oltre, naturalmente, che quella economica...😎
("Meditate gente... meditate...!")🤔
(Che c'è un gran bisogno!)
Mike Comics


#Mattarella #bis
Covino






il residente della repubblica
Marassi



Staino





Mauro Biani





Lele Corvi


giovedì 27 gennaio 2022

Giornata della memoria 2022

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario !
Primo Levi




27 Gennaio 2022 - "Giorno della Memoria"
"il varco" - Un passaggio nella memoria... per non dimenticare mai.
Marco D'Agostino







27 Gennaio, Giorno della memoria: ricordare la Shoah e tutte le vittime del nazismo #shoah #giornodellamemoria #27gennaio #vittimenazismo #nazzismo #procreate #ink #politicalcartoon #disegno
Christian Durando







Alagon per Sputnink

#Segre #presidentedellarepubblica #giornatadellamemoria #17gennaio #sputnink #inchiostroresistente




Per non dimenticare

Gio

www.caricaturegio.altervista.it






GIORNATA DELLA MEMORIA 2022
Gli eredi Savoia chiedono la restituzione dei gioielli allo Stato. 
Confesso che sono indignato. Certo che la contemporaneità della notizia con la giornata della memoria è casuale ma possibile che non siano mai venute in mente a questi signori, oltre ai presunti diritti sulla "roba", le responsabilità sulla grande tragedia della Guerra Mondiale e sulle ignobili Leggi razziali ?
Gianfranco Uber




cerchi

#giornatadellamemoria
Fabio Magnasciutti



..attenti ai nuovi nazifascismi!!
Antonio Gallo


AMNESIE PERICOLOSE
Moise




Almeno oggi.
Su il manifesto
——
#ilmanifesto #satira #vignette #lelecorvi #LeleCorvi #giornatadellamemoria #giornatadellamemoria2022 #ricordare #campidiconcentramento #nazismo #ricorda #memoria #MemoriaStorica #memoriacorta #27gennaio #europa #ue
Lele Corvi



Tiziano Riverso



#Giornatadellamemoria
Memoria.
Oggi su la Repubblica
Mauro Biani



Il 27 gennaio 1945 i soldati dell’Armata Rossa sovietica liberarono il campo di concentramento tedesco di Auschwitz, ad ovest di Cracovia, nel sud della Polonia. Mentre si avvicinavano, le SS iniziarono l’evacuazione. Circa 60 mila prigionieri furono costretti a marciare verso ovest, la maggior parte, per lo più ebrei, verso la città di Wodzislaw nella parte occidentale dell’Alta Slesia. Migliaia di persone furono uccise in fretta nei giorni precedenti, il più possibile.
Durante la marcia della morte le SS spararono a quelli che, stremati, non potevano continuare a camminare. per il gelo e la fame. Morirono in più di 15 mila. Quando entrò, settantasei anni fa, l’esercito sovietico trovò e liberò oltre 7 mila sopravvissuti, malati e moribondi.
Si stima che circa 1,3 milioni di persone siano state deportate ad Auschwitz tra il 1940 e il 1945. Di queste, almeno 1,1 milioni sono state assassinate.
Sono cose che tutti dovrebbero sapere… ma le ho riscritte qui, ora.
Per l’ennesima volta.
Per non dimenticarlo mai.


Pietro Vanessi




Giornata internazionale della memoria dell'Olocausto
26/01/2022 di Michel Kichka

Il mondo di oggi ha imparato le lezioni della storia?







#giornatadellamemoria #giornatadellamemoria2022 #giornodellamemoria #shalechet #menashekadishman #fallenleaves #JudischesMuseum #27gennaio #Shoah #Olocausto #poesia #vignette #satiraneurodeficiente
Mario Airaghi



Giornata della Memoria
#giornatadellamemoria #MemorialDay #memoryday #Shoah #cartooning #cartooningforpeace #thecartoonmovement #courrierinternational #repubblicaxl #giornodellamemoria
Marco De Angelis



Bicio/ Fabrizio Fabbri





Edith Frank-Holländer
e Anne Frank
12 giugno 1929

27 gennaio, Giorno della Memoria

Gianluca Costantini




da "Fino a quando la mia stella brillerà", di Liliana Segre 💔
"Ad Auschwitz superai la selezione per tre volte. Quando ci chiamavano sapevamo che era per decidere se eravamo ancora utili e potevamo andare avanti, o se eravamo vecchi pezzi irrecuperabili. Da buttare. Era un momento terribile. Bastava un cenno ed eri salvo, un altro ti condannava. Dovevamo metterci in fila, nude, passare davanti a due SS e a un medico nazista. Ci aprivano la bocca, ci esaminavano in ogni angolo del corpo per vedere se potevamo ancora lavorare. Chi era troppo stanca o troppo magra, o ferita, veniva eliminata. Bastavano pochi secondi agli aguzzini per capire se era meglio farci morire o farci vivere. Io vedevo le altre, orrendi scheletri impauriti, e sapevo di essere come loro. Gli ufficiali e i medici erano sempre eleganti, impeccabili e tirati a lucido, in pace con la loro coscienza. Era sufficiente un cenno del capo degli aguzzini, che voleva dire “avanti”, ed eri salva. Io pensavo solo a questo quando ero lì, a quel cenno. Ero felice quando arrivava, perché avevo tredici anni, poi quattordici. Volevo vivere. Ricordo la prima selezione. Dopo avermi analizzata il medico notò una cicatrice. «Forse mi manderà a morte per questa…» pensai e mi venne il panico. Lui mi chiese di dove fossi e io con un filo di voce ma, cercando di restare calma, risposi che ero italiana. Trattenevo il respiro. Dopo aver riso, insieme agli altri, del medico italiano che mi aveva fatto quella orrenda cicatrice, il dottore nazista mi fece cenno di andare avanti. Significava che avevo passato la selezione! Ero viva, viva, viva! Ero così felice di poter tornare nel campo che tutto mi sembrava più facile. Poi vidi Janine. Era una ragazza francese, erano mesi che lavoravamo una accanto all’altra nella fabbrica di munizioni. Janine era addetta alla macchina che tagliava l’acciaio. Qualche giorno prima quella maledetta macchina le aveva tranciato le prime falangi di due dita. Lei andò davanti agli aguzzini, nuda, cercando di nascondere la sua mutilazione. Ma quelli le videro subito le dita ferite e presero il suo numero tatuato sul corpo nudo. Voleva dire che la mandavano a morire. Janine non sarebbe tornata nel campo. Janine non era un’estranea per me, la vedevo tutti i giorni, avevamo scambiato qualche frase, ci sorridevamo per salutarci. Eppure non le dissi niente. Non mi voltai quando la portarono via. Non le dissi addio. Avevo paura di uscire dall’invisibilità nella quale mi nascondevo, feci finta di niente e ricominciai a mettere una gamba dietro l’altra e camminare, pur di vivere. Racconto sempre la storia di Janine. È un rimorso che mi porto dentro. Il rimorso di non aver avuto il coraggio di dirle addio. Di farle sentire, in quel momento che Janine stava andando a morire, che la sua vita era importante per me. Che noi non eravamo come gli aguzzini ma ci sentivamo, ancora e nonostante tutto, capaci di amare. Invece non lo feci. Il rimorso non mi diede pace per tanto, tanto tempo. Sapevo che nel momento in cui non avevo avuto il coraggio di dire addio a Janine, avevano vinto loro, i nostri aguzzini, perché ci avevano privati della nostra umanità e della pietà verso un altro essere umano. Era questa la loro vittoria, era questo il loro obiettivo: annientare la nostra umanità.”



le pietre di inciampo appena posizionate nel mio paese




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sabato 14 agosto 2021

Gino Strada l'omaggio dei disegnatori italiani (parte prima)

 

Un Mito

Gio / Mariagrazia Quaranta


Il nostro amato Gino è morto questa mattina.

È stato fondatore, chirurgo, direttore esecutivo, l’anima di 

EMERGENCY.

“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, il senso di giustizia, la lucidità, il rigore, la capacità di visione: erano queste le cose che si notavano subito in Gino. E a conoscerlo meglio si vedeva che sapeva sognare, divertirsi, inventare mille cose.

Non riusciamo a pensare di stare senza di lui, la sua sola presenza bastava a farci sentire tutti più forti e meno soli, anche se era lontano.

Tra i suoi ultimi pensieri, c’è stato l’Afghanistan, ieri. È morto felice.

Ti vogliamo bene Gino.

-- Lo staff di EMERGENCY



Cambiare il Mondo è impossibile, renderlo migliore è possibile, sicuramente Gino Strada lo ha reso migliore a milioni di persone in tante zone dimenticate e marginali dove guerre e ingiustizie sono sovrane
Paolo Lombardi


Molte vignette che ho disegnato sono state ispirate da quello che Gino Strada faceva in tante parti del mondo, questa è una, ricordo la sua rabbia quando raccontava delle vittime delle mine, vittime in gran maggioranza bambini, mine spesso costruite in Italia, a Brescia per esattezza
Paolo Lombardi



Addio a un GRANDE uomo!
Umberto Rigotti



Un altro mondo è possibile!
Non serve essere Santi, non serve essere Supereroi, ma uomini.
Uomini nel senso più pieno e profondo.

E Gino Strada lo era.

Sarà difficile portare avanti questa lezione di umanità.

Il mio omaggio a Gino Strada
Alagon / Virginia Cabras



È morto Gino Strada.
#Emergency EMERGENCY #GinoStrada #Lutto
Stefano Tartarotti

Dedico questa mia vecchia illustrazione del 1987 a Gino Strada, scomparso oggi, fondatore della ONG Emergency, medico al fronte contro tutte le guerre. Grazie!
I dedicate this old illustration of mine from 1987 to Gino Strada, deceased today, founder of the ONG Emergency, doctor at the front against all wars. Thank you!
Marco De Angelis



Vanessi


Kutoshi Kimimo

La Rotta

#ginostrada #ginostradaemergency #emergency #sketch #cartoon #vignette #watercolor #drawing
Luca Garonzi


Alla mia maniera in ricordo di un grade personaggio che troppo presto è andato avanti... buon viaggio #GinoStrada !
Perazzolli



A Gino Strada.
https://www.nicocomix.it/gino-strada/
#Nicocomix #GinoStrada #Emergency #ospedali #umanità #fumetti #vignette #artist #painting #drawing #emergencymedicine #13agosto


Riposa in pace e... grazie!

#GinoStrada #emergency #Gino @emergency_ong #satiraneurodeficiente #disegni #Vignette
Mario Airaghi


Gallo


Ciao Gino.
#ginostrada #emergency
Romaniello

Andrea Savostano




La mia vignetta pubblicata su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO l'11 luglio 2007. Gino Strada lascia l'Afghanistan per le accuse infamanti che descrivono Emergenzcy fiancheggiatrici di al-Qaeda. Il medico accusa il nostro governo di non aver smentito immediatamente le gravi accuse. Adesso che è morto non ci sarà città che non gli dedicherà UNA STRADA.
Nico Pillinini


LA NOTTE DI SAN NESSUNO... era il 2005.
Fogliazza




“I pazienti vengono sempre prima di tutto”, è la frase che Emergency ha voluto sottolineare per ricordare al meglio Gino Strada.
Christian Durando



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Addio, Gino
È morto oggi a 73 anni Gino Strada, fondatore di Emergency e da sempre paladino dei diritti umani. Nato a Sesto San Giovanni nel 1948, studiò al Liceo classico Carducci per poi laurearsi in Medicina e Chirurgia all'Università Statale di Milano, specializzandosi in Chirurgia d'urgenza. Aveva una spiccata sensibilità Gino Strada, un'umanità rara che lo aveva portato a diventare uno dei più grandi esperti di trapianti di cuore e cure delle vittime di guerra. Tra il 1989 e il 1994 ha lavorato con il Comitato internazionale della Croce Rossa in Afghanistan, Pakistan, Gibuti, Etiopia, Bosnia ed Erzegovina, Perù e Somalia.
Quando fondò nel 1994 Emergency forse non immaginava che la Ong sarebbe diventata una delle più importanti associazioni umanitarie internazionali che avrebbe curato e salvato circa 11 milioni di persone in tutto il mondo. Tra le posizioni critiche assunte, quelle più veementi riguardarono la partecipazione dell'Italia in Afghanistan nell'Operazione Isaf. Proprio nel Paese oggi di nuovo in mano ai talebani, Strada visse sette anni. Il programma di Emergency partì in Afghanistan nel 1999 e, con tre ospedali e 40 cliniche, ha permesso di curare oltre sette milioni e mezzo di persone. Fu tra i primi già negli anni '90 a ritenere un errore la guerra nel Paese e a profetizzare che non avrebbe portato a nessuno degli obiettivi sperati. Strada aveva dichiarato di non votare alle elezioni politiche da circa trent'anni, perché contrario alle scelte di politica estera di vari governi a sostegno delle missioni, alla partecipazione del Paese in diversi conflitti e alle politiche di gestione del fenomeno migratorio.
A seguito delle dimissioni dei vari commissari straordinari alla sanità in Calabria nel 2020, il nome di Strada era circolato per ricoprire questo ruolo, ma alla fine non se ne fece niente. Strada decise allora di creare e gestire con Emergency un reparto Covid in un ospedale da campo a Crotone. (adnkronos)