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martedì 22 settembre 2020

Il Regno Unito non vuole rispettare gli accordi già presi su Brexit



 Andrzej Krauze sull'ultima manovra Brexit di Boris Johnson - 

Il Regno Unito, con una visione gonfiata del suo potere negoziale, minaccia di rinnegare l'accordo di recesso dell'UE 




A little help for Boris

The Brexit negotiations continue. 

Marian Kamensky





On 14 September, British MPs adopted a bill that partly contradicts the commitments made by the United Kingdom in the Withdrawal agreement from the EU signed by Prime Minister Boris Johnson in January.

The bill drew criticism from all sides, including Johnson’s own Conservative Party, for contravening an international treaty. It will have to be further discussed anyway, and may be amended before it is finally adopted. The prospect of a comprehensive agreement on the future relationship between the UK and the EU by 31 October thus seems to be fading away.

Shot




Working towards a Brexit deal. 

Royaards

https://twitter.com/Royaards/status/1304665157574983681/photo/1

#politicalcartoons #editorialcartoon #Brexit #BorisJohnson #NoDeal

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Il governo del Regno Unito ha confermato che non intende rispettare alcune clausole dell’accordo stretto su Brexit con l’Unione Europea, il cosiddetto Withdrawal Agreement, approvato all’inizio di gennaio dal Parlamento britannico e perciò diventato legge. La decisione è stata confermata dal primo ministro Boris Johnson dopo giorni di indiscrezioni, e ha attirato moltissime critiche: sia per le modalità con cui è stata comunicata – la Commissione Europea ha accusato il Regno Unito di avere tradito la fiducia necessaria per proseguire i negoziati attualmente in corso, che riguardano il futuro accordo commerciale – sia per i contenuti della legge, che potrebbero violare alcune norme del diritto internazionale. Laura Kuenssberg, capo della redazione politica di BBC News, ha scritto che nei giorni scorsi fonti interne al governo britannico avevano descritto la legge come «un’opzione nucleare». «Alla fine hanno deciso di premere il bottone», scrive Kuenssberg. La decisione del governo guidato da Boris Johnson potrebbe avere conseguenze molto concrete già nelle prossime settimane. La Commissione Europea ha chiesto a Johnson di ritirare la legge proposta, lasciando intendere che in caso contrario abbandonerà i negoziati in corso sul futuro accordo commerciale. Se le due parti non trovassero alcun compromesso e l’1 gennaio il Regno Unito completasse l’uscita dall’Unione senza alcun accordo, le conseguenze a breve termine sull’economia britannica – e in misura minore sui paesi europei che hanno maggiori legami commerciali col Regno Unito – sarebbero estremamente negative.
https://www.ilpost.it/2020/09/09/brexit-governo-britannico-accordo/

giovedì 2 luglio 2020

Un nuovo sito per CARTOON MOVEMENT



Cartoon Movement alza la posta, con il nuovo portale per satira politica di alta qualità

Amsterdam, 30/06/2020
Cartoon Movement, una delle più importanti piattaforme di satira political al mondo, ha appena lanciato il suo nuovo sito web. Il nuovo cartoonmovement.com apporta miglioramenti alle funzionalità di base che consentono ai media di tutto il mondo di acquistare satira illustrata di alta qualità e, a ciò, aggiunge una maggiore performance su mobile, che renderà le illustrazioni ancora più godibili per il pubblico. Tjeerd Royaards, direttore del Cartoon Movement, ha spiegato: “Il lancio di questa nuova piattaforma è una pietra miliare importante nel nostro percorso di crescita. Sarà entusiasmante vedere quali traguardi raggiungeremo! "
Cartoon Movement è stato lanciato nel 2010, per la volontà di offrire ai vignettisti politici uno spazio per crescere insieme, mettendo i loro contenuti a disposizione di un vasto pubblico internazionale. Dopo dieci anni, la piattaforma conta oltre 500 vignettisti e oltre 80 nazionalità diverse.
Il vignettista olandese Tjeerd Royaards, caporedattore di CM sin dall'inizio, ha spiegato: “Dopo 10 anni di servizio, il nostro sito web aveva bisogno di una revisione. Siamo diventati più forti insieme ai fumettisti che si sono uniti al nostro movimento e ora vogliamo alzare la posta, ed offrire al nostro pubblico un'esperienza ancora migliore".
Il nuovo sito web si concentra sul rendere le vignette satiriche accessibili a un pubblico più ampio. Per questo motivo, la sezione della Newsroom, in cui potevano essere caricate bozze e vignettisti e utenti potevano votare i migliori cartoon da pubblicare sulla homepage, è stata sostituita da una sezione più semplice, i “Latest cartoons”.
Inoltre, viene dato più spazio alle "collezioni" di vignette che affrontano un singolo argomento da diverse angolature, offrendo agli utenti una visione ampia sul tema, e ai numerosi progetti in cui è coinvolto Cartoon Movement.
Ultimo, ma non per importanza, l'e-shop, aperto nel 2018 per distribuire i cartoon ai media. Questa funzionalità ha acquisito maggiore importanza e ora è integrata con ogni vignetta pubblicata. "Vogliamo fungere da distributore per i nostri fumettisti, aiutandoli a professionalizzarzi e vendere il loro lavoro", ha affermato Tjeerd.
Cartoon Movement sta crescendo rapidamente, ricevendo circa 30 domande di partecipazione a settimana, delle quali solo un numero molto limitato è accettato - circa 3 al mese. La qualità delle vignette continua a crescere e, con essa, il numero di acquisti da parte dei media. La quantità di materiale prodotto e delle attività in cui CM è coinvolto ha reso necessario ingrandire il team editoriale, a cui Emanuele Del Rosso, fumettista italiano e specialista in comunicazione, si è aggiunto ad inizio anno come responsabile dei social media.
“Con regimi e autoritarismi in aumento in molte parti del mondo, le vignette satiriche sono importantissime per affermare l'importanza della libertà di parola e salvaguardare la democrazia. Questa è l’epoca della satira politica, e noi siamo qui per questo", ha dichiarato Tjeerd.






venerdì 17 gennaio 2020

L'aereo ucraino è stato abbattuto per errore.



A mistake of lairs!.

IRANIAN REGIME FINALLY ADMITTED THAT THE UKRAINIAN PLANE WAS CRASHED BY IRANIAN MISSILES By MISTAKE! They knew the fact from the first moments but insisted to hide it, they stared at the eyes of Iranians and all the world and lied about it...shame on them
176 lives, most of them young high educated Iranians, some of them with their children, was ended just by a mistake of liars!.

Illustration by FadiToOn 020


9/01/2020: Alla fine della lunga notte che poteva scatenare un nuova guerra in Medio Oriente le uniche vittime sono i 176 passeggeri e uomini dell’equipaggio del Boeing 752 ucraino che alle 6 e 12 del mattino si è schiantato pochi chilometri a Nord di Teheran, subito dopo il decollo. Nelle ore concitate che seguivano gli attacchi alle basi americane in Iraq e le possibili rappresaglie, lo schianto è stato subito derubricato a incidente, sia dalle autorità ucraine che iraniane. Ma poi sono cominciati a emergere alcuni dubbi.
Sul volo PS-752 dell’Ukraine Airlines c’erano molti studenti universitari. Ricercatori e laureandi decisi a cambiare il loro futuro e quello del Paese


11/01/2020: L’Iran respinge le accuse di aver abbattuto il Boeing 752 ucraino, precipitato mercoledì all’alba dopo la notte di raid sulle basi americane in Iraq. E annuncia che oggi rivelerà le vere «ragioni» dell’incidente. Sono gli ultimi sviluppi di un giallo sempre più intricato. Teheran resta inamovibile nell’escludere che un missile abbia colpito per sbaglio il velivolo diretto a Kiev, e poi a Toronto, con 176 passeggeri a bordo.

14/01/2019: Il regime iraniano cerca di reagire alla rabbia dei giovani scatenata dall’abbattimento del Boeing ucraino lo scorso mercoledì. Oggi sono scattati i primi “arresti”. Il portavoce della Giustizia Gholamhossein Ismaili ha annunciato che “alcune persone” legate all’incidente sono state fermate. È probabile che siano alcuni dei militari dei Pasdaran addetti alla batteria anti-aerea che ha lanciato due missili contro il Boeing 752 dopo averlo scambiato per un velivolo nemico.
Teheran, dopo aver negato per quattro giorni, tenta così di recuperare e ha invitato tecnici canadesi, svedesi, ucraini a collaborare alle indagini. Le scatole nere potrebbero essere portate a Kiev o analizzate da esperti francesi, per più trasparenza.



UN ERRORE PUO' SEMPRE ACCADERE
Ed è questo che ci deve preoccupare e non tanto o non solo nei confronti dell'Iran, che peraltro nel riconoscere il tragico errore dell'abbattimento del Boeing ucraino si sta dimostrando molto più civile di altri (vedi Ustica ad es.).
Dovremmo stare attenti all'errore umano, al matto di turno e perchè no anche alla "deficienza artificiale".
Gianfranco Uber



Fallout    Paolo Lombardi
Iranian leaders facing pressure at home and abroad as public anger mounts over the shooting down of Ukrainian passenger plane.
13 Jan 2020




Portos



Emad Hajjaj


Hall


Ali Khame Lie    Hajo
Iran shoots down a plane, lies about it, but than admits
13 Jan 2020


Burning Beard    Tjeerd Royaards
The Iranian regime is under pressure at home and abroad after shooting down a Ukrainian passenger plane last week.
13 Jan 2020


#Ayatollah workout #IranProtests ⁦‪@DeGroene‬⁩
Joep Bertrams

martedì 7 gennaio 2020

5 anni dall'attacco di Charlie Hebdo

5 years without them    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
My tribute to those great colleagues. Cabu was much taller, I know...is only a space deal.
07 Jan 2020


Smile 5 years after    Vilma Vargas
After 5 years, we keep drawing with humor and courage
07 Jan 2020


the temptation of self-censorship    Bernard Bouton
5 years later, self-censorship must not win !
06 Jan 2020


Remembering Charlie Hebdo 2020    E L E N A . ospina
Freedom of expression threatened by fanaticism...
05 Jan 2020


PLANTU
@plantu
Il y a 5 ans: le 7 janvier 2015. (le dessin publié dans Le Monde)


A Cartoonist Today    Paolo Lombardi
Charlie Hebdo attack 2015-2020
05 Jan 2020


The red line.    Ramses Morales Izquierdo
Cartoons make a red line to violence and radicalism
30 Dec 2019


Ann Telnaes
@AnnTelnaes
#CharlieHebdo #FreeSpeech



Joep Bertrams
@joepbertrams
J’étais Charlie #CharlieHebdo  #2015 #aanslag



Tjeerd Royaards
I made originally made this cartoon one year after the attack on Charlie Hebdo. I've been breaking my head to think of a new cartoon for the 5-year anniversary, but this image still seems very apt. So here it is again, with a minimal change. #CharlieHebdo




Five years after an attack by Islamist terrorists killed 12 of its people, satirical magazine Charlie Hebdo accuses social media platforms of leading 'new censorship' and 'new dictatorships': #CharlieHebdo #JeSuisCharlie

martedì 7 maggio 2019

Cartoon Movement vince l' Evens Journalism Prize 2019

By  Cartoon Movement (03/05/2019)




We are incredibly honored to be the recipient of the Evens Journalism Prize 2019, a biennial prize that aims to reward a journalist or organization whose work contributes highly to making Europe more comprehensive and accessible to a broad audience. You can read more about the Evens Foundation, the organization behind this award here.
From the jury report:
The jury reason for this year’s main prize resides in the capability of Cartoon Movement to develop a distinctive and remarkable journalistic format with a high potential for a far-reaching impact in an era where global collaborations are producing the most ground-breaking outcomes. The cooperation facilitated by this platform, allows a broad perspective on multiple pressing issues, besides an exceptional reporting quality. Diversity is guaranteed by the multitude of nationalities represented by their contributors but also by the variety of approaches and styles. Cartoon Movement supports the creation of new independent voices while stressing the importance of democratic values and ethics in the field of journalism. It knowledgeably promotes the use of humour to highlight the contradictions underlying current social concerns. Furthermore, the adoption of cartoons produces a democratising effect that makes news display immediate and accessible, irrespective of language boundaries. Thanks to these distinguishing features, Cartoon Movement positively responds to the Evens Foundation’s objective to award a laureate who could make Europe more comprehensible to a vast audience.
Cartoon Movement's editor-in-chief Tjeerd Royaards held a speech at the Difference Day gala dinner on 2 May 2019 at BOZAR–Centre for Fine Arts in Brussels:
Good evening,
It is a true honor for me to be here tonight, to accept the Evens Journalism Prize for 2019 on behalf of Cartoon Movement. And it feels like an award not so much for Cartoon Movement, but more an award for the cartoonists that make up our community, and who share their perspectives on the world via our platform each day.
On their behalf, I would like to extend my thanks to the Evens Foundation and to the distinguished jury for this recognition and appreciation of our work.
This award means a lot to me for two reasons.
First, it's very special because this is a journalism award. Ever since the inception of Cartoon Movement in 2010, our basic guiding principle has been that editorial cartoons are a form of journalism, and an important form at that.
Cartoonists are not always seen that way. Obviously they do not meet the journalistic requirement of objectivity. But besides that obvious point, the fact that we make our journalism by basically drawing funny pictures means that cartoonists are not always considered to be serious media professionals. Add to this the fact that cartoonists often work alone at home or in their studio, and not in a newsroom with their journalistic colleagues, and we can see why they are something of a special breed.
And although I agree that we cartoonists are somewhat of a special category, I also very much belief that editorial cartoonists are journalists. Because I believe that what we do is fundamental to journalism. For me, journalism is about pointing out the wrongs of society, about exposing corruption and power abuse, and about keeping a check on power by letting those in power know they are being watched. It's about making people think about important issues by providing them with different perspectives. And its about ensuring a thriving public debate.
All these goals cartoons accomplish. And in doing so, cartoonists adhere to most of the principles that other journalists use. Excluding the aforementioned objectivity, which Cartoon Movement has sought to circumvent by presenting a multitude of clearly subjective perspectives.
But we try to get the facts we base a cartoon on straight just like 'normal' journalists. And we have a strong ethical framework. This is especially important when making satire. Who do we mock and why do we make fun of them? The guiding principle being that satire should punch up, attack those in power, and not down towards the weak and powerless.
So Cartoon Movement has always strived to be a journalistic platform and to be recognized and honored as such is amazing!
The second reason this award is so important to me is because it recognizes the importance and impact that cartoons have.
The image you see on the screens, with a cartoonist's finger on the trigger, which is shaped like a pencil, was chosen to illustrate this point. Cartoons have impact because they can make their point immediately, within one to three seconds. This is especially true for cartoons that are wordless, which are the ones we often publish on Cartoon Movement. A good cartoon evokes an immediate emotional response: laughter, shock, anger, sadness. This is what makes visuals so powerful. It turns the pencil that cartoonists wield into a weapon. A weapon that is, if you will forgive me the cliche, mightier than the sword.
And the pencil is also seen this way - as a weapon - by those who do not appreciate satire, most often because they fear it will undermine their power. Dictators and extremists alike fear cartoons. They fear their power to open people's minds to new perspectives, and to make people think beyond the dogmas those in power have instilled in them.
The attack on Charlie Hebdo in 2015 is a testimony to this, but it is not the only one. The Press Freedom Index has shown for the last years that press freedom is in decline. And cartoonists are always among the first to fall victim to declining liberty, by censorship, harassment, arrest or worse.
This week, Turkish cartoonist Musa Kart was sent back to jail for one year and 16 days. Although his conviction was for another supposed crime, many believe, as do I, that the true reason for his incarceration is his critical pencil. We all know Mr. Erdogan isn't too fond of criticism.
And across the ocean, in Nicaragua, cartoonist Pedro X. Molina is in hiding as he continues to expose the wrongdoings of the regime of Daniel Ortega. At the end of last year, the newsroom of the Nicaraguan paper Confidential, was raided and destroyed by government troops, but Pedro and his colleagues refuse to give up.
It is these people we want to support at Cartoon Movement; to give them and other cartoonists a voice so they can continue to have an impact.
And on this eve of World Press Freedom Day, it is to them that I would like to dedicate this award. To all those cartoonists around the world that are in danger because of what they do, but continue to do it regardless. Because they believe that what they do matters.
Thank you.

Thierry Royaards



Per coloro che sono interessati, ecco il discorso che ho tenuto alla cerimonia di premiazione del Difference Day il 2 maggio a Bruxelles, sul perché i cartoon, le vignette sono giornalismo:
Buona sera,
E' un vero onore per me essere qui stasera, per accettare il premio Evens Journalism Prize per il 2019 a nome del Cartoon Movement. E sembra un premio non tanto per Cartoon Movement, quanto piuttosto un premio per i vignettisti che compongono la nostra comunità e che ogni giorno condividono le loro prospettive sul mondo attraverso la nostra piattaforma.
A loro nome, vorrei ringraziare la Fondazione Evens e l'illustre giuria per il riconoscimento e l'apprezzamento del nostro lavoro.
Questo premio significa molto per me per due motivi.
In primo luogo, è molto speciale perché si tratta di un premio giornalistico. Fin dalla nascita del Cartoon Movement nel 2010, il nostro principio guida di base è stato che i cartoon editoriali sono una forma di giornalismo, e una forma importante in questo senso.
I vignettisti non sono sempre visti in questo modo. Ovviamente non soddisfano il requisito giornalistico dell'obiettività. Ma a parte questo punto ovvio, il fatto che facciamo il nostro giornalismo disegnando immagini fondamentalmente divertenti significa che i  cartoonist non sono sempre considerati professionisti seri dai media. A questo si aggiunge il fatto che i vignettisti spesso lavorano da soli a casa o nel loro studio, e non in una redazione con i loro colleghi giornalisti, e possiamo capire perché sono qualcosa di una razza speciale.
E anche se sono d'accordo sul fatto che noi vignettisti siamo in qualche modo una categoria speciale, credo anche che i vignettisti editoriali siano giornalisti. Perché credo che ciò che facciamo è fondamentale per il giornalismo. Per me, il giornalismo consiste nell'evidenziare i torti della società, nel denunciare la corruzione e gli abusi di potere, e nel tenere sotto controllo il potere facendo sapere a chi è al potere che vengono osservati. Si tratta di far riflettere le persone su questioni importanti fornendo loro prospettive diverse. E si tratta di garantire un dibattito pubblico fiorente.
Tutti questi obiettivi che i cartooon realizzano. E così facendo, i vignettisti aderiscono alla maggior parte dei principi che altri giornalisti utilizzano. Escludendo la suddetta oggettività, che Cartoon Movement ha cercato di aggirare presentando una moltitudine di prospettive chiaramente soggettive.
Ma cerchiamo di far sì che i fatti su cui basiamo un cartoon, proprio come i giornalisti "normali" abbiano un quadro etico forte. Questo è particolarmente importante quando si fa satira. Chi prendiamo in giro e perché li prendiamo in giro? Il principio guida è che la satira dovrebbe prendere a pugni, attaccare chi è al potere e non verso i deboli e gli impotenti.
Così Cartoon Movement ha sempre cercato di essere una piattaforma giornalistica e di essere riconosciuto e onorato come tale è incredibile!
Il secondo motivo per cui questo premio è così importante per me è perché riconosce l'importanza e l'impatto che le vignette hanno.
L'immagine che vedete sugli schermi, con il dito di un fumettista sul grilletto, che ha la forma di una matita, è stata scelta per illustrare questo punto. I cartoon hanno un impatto perché possono fare il loro punto immediatamente, in uno o tre secondi. Questo vale soprattutto per i cartoon  senza parole, che sono quelli che spesso pubblichiamo su Cartoon Movement. Una buona vignetta evoca una risposta emotiva immediata: risate, shock, rabbia, tristezza. Questo è ciò che rende la grafica così potente. Trasforma la matita che i vignettisti maneggiano in un'arma. Un'arma che è, se mi perdonerete il cliché, più potente della spada.
E la matita è vista anche in questo modo - come un'arma - da coloro che non apprezzano la satira, il più delle volte perché temono che possa minare il loro potere. Sia i dittatori che gli estremisti temono i cartoni animati. Temono il loro potere di aprire la mente della gente a nuove prospettive, e di far pensare al di là dei dogmi che chi è al potere ha instillato in loro.
L'attacco a Charlie Hebdo nel 2015 ne è una testimonianza, ma non è l'unico. L'indice della libertà di stampa ha dimostrato negli ultimi anni, che la libertà di stampa è in declino. E i vignettisti sono sempre tra i primi a cadere vittime del declino della libertà, per censura, molestie, arresti o peggio ancora.
Questa settimana, il vignettista turco Musa Kart è stato rimandato in carcere per un anno e 16 giorni. Anche se la sua condanna era per un altro presunto crimine, molti credono, come me, che la vera ragione della sua incarcerazione sia la sua matita critica. Sappiamo tutti che il signor Erdogan non ama troppo le critiche.
E oltreoceano, in Nicaragua, il fumettista Pedro X. Molina si nasconde mentre continua a denunciare le malefatte del regime di Daniel Ortega. Alla fine dello scorso anno, la redazione del quotidiano nicaraguense Confidential, è stata perquisita e distrutta dalle truppe governative, ma Pedro e i suoi colleghi si rifiutano di arrendersi.
Sono queste persone che vogliamo sostenere al Cartoon Movement; dare loro e ad altri fumettisti una voce in modo che possano continuare ad avere un impatto.
E in questa vigilia della Giornata mondiale della libertà di stampa, è a loro che vorrei dedicare questo premio. A tutti quei disegnatori di cartoni animati 



© Agim Sulaj - Italy

domenica 28 aprile 2019

Free Musa Kart

Free Musa Kart
Marco De Angelis


Il disegnatore turco Musa Kart di nuovo ingiustamente in prigione! Invochiamo la libertà di satira e di stampa in Turchia! #FreeMusaKart
FREE MUSA KART!
Turkish cartoonist Musa Kart and his former colleagues from the Cumhuriyet newspaper have been in prison since 25 April 2019 (https://bit.ly/2LcsXtg; Twitter FR; Facebook).
After having already served a 9-month sentence in 2016 for being unjustly convicted of association with a terrorist organization, he will now have to serve a new sentence of 1 year and 16 days.
We call for the solidarity of as many people as possible to get him out of prison, just like his colleagues.



Free Musa Kart
Ugo Sajini


Six anciens collaborateurs du quotidien d'opposition turc Cumhuriyet, dont le caricaturiste Musa Kart, sont retournés en prison jeudi après qu'un tribunal eut confirmé en appel leurs peines. #FreeMusaKart
Alf Alain Faillat



Turkish cartoonist Musa Kart returns to jail for 1 year and 16 days: https://www.cartooningforpeace.org/turkey-cumhuriyets-journalists-on-trial-including-cartoonist-musa-kart/?lang=en
#FreeMusaKart
Tjeerd Royaards


[CARTOONIST ALERT] press cartoonist #MusaKart returns to prison with some of his former colleagues from the newspaper #Cumhuriyet. #FreeMusaKart #MusaKart (link: https://bit.ly/2IWV1ya) bit.ly/2IWV1ya
Liza Donnelly



Freedom for Musa Kart    Anne Derenne
Freedom to cartoonist Musa Kart who has returned to jail in Turkey.
30 Apr 2019



Turkey: Cumhuriyet’s journalists on trial, including cartoonist Musa Kart

Context
This text was originally published by our colleagues from Cartoonists Rights Network International.
Cartoonist Must Kart’s trial on charges pertaining to terrorism commenced in Istanbul yesterday. Like all the co-accused from Cumhuriyet newspaper he read a prepared statement in his own defence. According to those there to hear them, Musa’s wry comments were greeted with laughter in the public gallery. He also showed some of his cartoons as evidence of his impartiality, something long-time readers of CRNI’s coverage will recognise.
We present his words in full below. In his jokes at the expense of the prosecutors and their witnesses as well as his allusions to the rhetorical stylings of President Erdoğan and spirited acclamations on cartooning as a vital means of communication it is clear that he is unbowed despite the ordeal he and his colleagues have suffered, recently declared a violation of international law.
Update 25/04/2019 : Musa Kart returns to prison
It is with great anger and sadness that Cartooning for Peace has just learned that Turkish cartoonist Musa Kart, and some of his former colleagues from the newspaper Cumhuriyet, are on their way to Kandira prison to serve their sentences. They surrendered to the police earlier in the day to avoid being taken by force.
Cartoonist Musa Kart was sentenced on appeal to a prison term of one year and sixteen days for association with a terrorist group.
Cartooning for Peace strongly denounces this decision and reaffirms its unfailing support for Musa Kart, his family and colleagues.
Cartooning for Peace invites every associations for the defense of journalism and Human Rights to join the solidarity movement to free Musa Kart and his colleagues.
[...]





Turkish cartoonist Musa Kart




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martedì 18 settembre 2018

I vincitori della prima edizione del Concorso LIBEX-2018

Dopo avere selezionato 55 vignette tra le 635 ricevute da 260 vignettisti di 55 paesi diversi del Concorso LIBEX-2018 sul tema “Immaginatione e potere nell’era digitale”, la Giuria ha scelto le sue 15 vignette preferite e tra queste le tre vincitrici:

Primo premio: Nikola Listes- Croatia.

© Nikola Listes



Secondo premio: Emanuele Del Rosso - Italia
© Emanuele Del Rosso




Terzo premio: Fadi Abou Hassan / FadiToOn - Norway
© Fadi ToOn


Da La repubblica di Bari (16/09/18)
Le vignette raccontano il doppio volto della Rete
di Gennaro Totorizzo
Una vignetta per raccontare le due facce della rete.
Quella potenzialità che consente di lanciare messaggi universali con un semplice clic, e i pericoli che da quel gesto così apparentemente innocuo, possono derivare. Sono tre i lavori premiati nella prima edizione del concorso internazionale di vignette satiriche Libex, indetto il 15 maggio scorso dal centro euro-mediterraneo Librexpression della fondazione Di Vagno, potrebbero essere interpretati da chiunque, in qualunque parte del mondo.
Nonostante gli autori provengano da Paesi diversi, e per questo abbiano differenti necessità d'espressione e parlino diversi linguaggi. Nikola Listes, che ha conquistato il primo posto, ad esempio, è croato. In Nuova odissea ha rivisitato una celebre scena di 2001: Odissea nello spazio, con le schegge di osso lanciate dall'ominide a comporre una "chiocciola".
L'italiano Emanuele Del Rosso, secondo, fa rivivere la protesta di piazza Tienanmen, dove al posto dei carri armati ci sono dei mouse, mentre il rifugiato siriano, ora norvegese, Fadi Toon stende panni nella celebre "f" di Facebook. Tutti sono accomunati dal tema "Immaginazione e potere nell'era digitale", lo stesso della 14esima edizione del festival Lectorinfabula, nel quale oggi, alle 16 nel chiostro San Benedetto di Conversano, saranno premiati e commenteranno le proprie opere. «La maggioranza dei partecipanti, 260 provenienti da 55 Paesi, aveva una visione assai critica dell'uso dei mezzi digitali spiega il presidente della giuria Thierry Vissol - Tutti hanno timore delle grandi società che operano sul web e dell'uso dei big data. Nonostante le sensibilità siano diverse, c'è un'unità di pensiero. E questo ci ha colpito moltissimo». La giuria, composta dai giornalisti Piero Ricci ( Repubblica Bari), anche presidente dell'Ordine dei giornalisti di Puglia, Gian Paolo Accardo (Voxeurop.eu) e Cristiana Castellotti (Rai Radio 3) e dai vignettisti Fabio Magnasciutti e Marco De Angelis, ha selezionato le opere (55 i finalisti) secondo diversi criteri: dalla coerenza con il tema proposto alla condizione di non essere state premiate a livello internazionale, dalla qualità grafica al messaggio trasmesso.
«Abbiamo ricercato qualcosa di originale. Quella di Odissea nello spazio è un'idea utilizzata tantissime volte, ma la maniera in cui è stata riproposta è unica».
Vissol è anche direttore editoriale di Librexpression, giornale di satira presentato proprio in occasione del festival: «La rivista contiene articoli seri, basati su fonti attendibili, e illustrati da vignettisti. Permette di leggere qualcosa di importante e proseguire la riflessione con la vignetta. La satira è fatta proprio per toccare un problema e indurre a pensarci su». Tanti i temi trattati: dalla libertà di espressione in Spagna e in Marocco alla Brexit, per finire agli errori della giustizia italiana.

Tra le quindici migliori vignette:

© Guido Clericetti

© Elena Ospina


© nadia Khiari

Presenti anche famosi vignettisti internazionali

Fadi Aboi Hassan, Fadi ToOn, Doaa Eladl e Marco De Angelis

Ismail Kizil Doğan, Tjeerd Royaards e Fadi ToOn




The ceremony of "Digital Era" International Cartoon Contest 2018 and announcement of results:
First prize: Nikola Listes- Croatia.
Second Prize: Emanuele Del Rosso -Italy.
Third prize: Fadi Abou Hassan | FadiToOn-Norway.

The Jury members:
-Cristina Castellotti-Journalist (Rai 3 channel).
-Gian Paolo Accardo- Journalist ( Voxeurop.eu).
-Pietro Ricci - Journalist ( La Repubblica).
-Marco Marco De Angelis - Journalist & cartoonist.
-Fabio Magnasciutti-cartoonist.
- Prof. Thierry Vissol - Writer & director of LIBREXPRESSION CENTRO.


Maggiori informazioni sono reperibili sul sito e sui canali social del Centro Librexpression: