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sabato 6 luglio 2013

F-35 : Parlamento non ha diritto di veto


Napolitano interviene pesantemente sulla questione degli F35. Secondo il Presidente della Repubblica il Parlamento non può modificare la decisione di acquisto dei bombardieri già presa a suo tempo.
Come dire: Sovrano sì ma non esageriamo.
Probabile vecchio lettore di Shultz non vede l'ora di poter emulare Snoopy all'inseguimento del Barone Rosso

Gianfranco Uber

Riunione del Consiglio Supremo di Difesa

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa.

Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta; il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino; il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano; il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della Difesa, Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli.

Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.

Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle Forze Armate, ha esaminato i principali scenari di crisi e l'andamento delle missioni internazionali, anche in vista del decreto autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli impegni assunti nella prima parte dell'anno, confermando una sensibile riduzione di presenze e di oneri rispetto al passato.

Con riferimento al processo di riforma dello strumento militare, si è rilevato come l'attuazione della Legge 244/2012 debba riflettere indirizzi strategici e linee di sviluppo delle capacità e delle strutture coerenti con le sfide, i rischi e le minacce che il contesto globale in rapida trasformazione prospetta per il nostro Paese e per la Comunità Internazionale. In tale quadro, la progressiva integrazione europea, in coordinamento con l'evoluzione della NATO, e la realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte efficacemente alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell'entità, da un lato, degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della gravità, dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell'occupazione.

A parere del Consiglio Supremo, tale visione è conforme allo spirito ed al disposto della legge 244, anche per quanto attiene alle necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo.[...]





 PORTOS / Franco Portinari
Etichette: Consiglio Superiore Difesa, F-35, Parlamento, Realitisciò




Giannelli - Corriere della sera



F35: Per amare la pace, armare la pace. 

Romaniello



Enzo Apicella


Enzo Apicella



Prima della riunione
Tiziano Riverso


Dopo la riunione
Tiziano Riverso



Amando Armando... neppure questo...
Tomas


Il piatto piange
fabiomagnasciutti



Licenza
CeciGian


F35- Giochi di guerra
CeciGian




 SERGIO STAINO


Maramotti


Vilipendulo
Chissà (vista la cronaca) se la vigna si può definire vilipendio al Consiglio Supremo di Difesa.
Intanto segnalo su F35 et co. il comunicato stampa del Movimento Nonviolento: “F35, a decidere siamo noi. La coscienza dice NO“.
Mauro Biani

Un piccolo appunto per le vigne di Mauro Biani, l'argomento a lui caro questa in alto è l'ultima ... l'indignazione!
sotto alcune  in ordine temporale a partire dalla campagna elettorale in poi...





Esseri immaginari
Imu, F35, promesse. Come allo stanco solito, Berlusconi batte tutti.
Col rischio che molti italiani siano al solito italioti. 3Febb2013

Mauro Biani


SiPuòFare
“F-35: in Parlamento c’è maggioranza per il no, usiamola!“. Da: Sbilanciamoci. 18Mar2013Mauro Biani


In attesa che un fulmine metta fine a tutti
Armi atomiche Usa custodite in Italia, saranno adeguate per il lancio con gli F35. Dice Mao Valpiana: “Come Rete Italiana Disarmo e Movimento Nonviolento lo denunciavamo da anni. Ora è ufficiale, ed è gravissimo. E’ una palese violazione costituzionale. Lo ricorderemo con forza il 2 giugno, al nuovo parlamento, al Presidente della Repubblica, al nuovo governo!“. 24 Aprile 2013

 Mauro Biani




Caramelle dagli aerei
F35 e Pacchetto lavoro. 27Giugno2013
Mauro Biani


26/06/2013
A caccia d’elicotteri
massimo gramellini

Basta volare basso. Libriamoci nello spazio, là dove ronzano le pale dell’onorevole Francesco Boccia, consigliere fidato del primo ministro in carica e presidente della commissione Bilancio. Dialogando su Twitter con una collega di partito che gli imputava simpatie guerrafondaie per gli F35, l’enfant prodige del Pd si è lasciato scappare un segreto di Stato: «Non si tratta di fare la guerra, con gli elicotteri si spengono incendi, trasportano malati, salvano vite umane». La rivelazione di Boccia ha gettato il Pentagono nel panico. Prima del suo tweet, i generali erano riusciti a tenere nascosta la vera natura dei costosissimi aviogetti. Ma ora, grazie alla «talpa» democratica, sappiamo come stanno effettivamente le cose. Gli F35 non sono cacciabombardieri. Sono elicotteri a forma di cacciabombardiere. Spengono incendi senza neanche gettare l’acqua, solo con lo spostamento d’aria. E trasportano i malati talmente in fretta da stenderli in sala operatoria prima che il chirurgo abbia fatto in tempo a mettersi i guanti e la mascherina.

Con la modestia dei grandi, Boccia ha cercato di minimizzare il suo gesto, affermando di avere tirato in ballo gli elicotteri solo a mo’ di esempio. In un eccesso di generosità ha addirittura attribuito il merito della rivelazione al suo stagista. Troppo tardi. Ricercato come Snowden dalle polizie di mezzo mondo, ora gli toccherà scappare in qualche Paese che non contempli l’estradizione per il reato di figuraccia. Qualcuno ieri sera giurava di averlo visto salire su un F35 che aveva le pale piegate in due dalle risate.



Riccardo Mannelli

F-35, il golpetto di Napolitano

di Marco Travaglio, da il Fatto quotidiano, 4 luglio 2013

Com’è noto i cacciabombardieri F-35 sono inutili, ma sarebbero uno spreco anche se fossero utili. Pare infatti che queste carcasse volanti cappòttino da ferme. Tant’è che Gran Bretagna, Olanda, Danimarca, Australia e Turchia hanno già rimesso in discussione il progetto. Noi no, anzi.

L’8 aprile 2009, due giorni dopo il terremoto in Abruzzo, mentre si raccoglievano 300 vittime, si soccorrevano migliaia di feriti e il governo Berlusconi faceva passerella sulle macerie senza trovare un euro per ricostruire L’Aquila, le commissioni Difesa di Camera e Senato votavano il via libera per l’acquisto di 131 F-35 (poi ridotti a 90) al modico costo di 15 miliardi. Nessun voto contrario: l’impavido Pd, anziché opporsi, uscì dalla stanza e non partecipò al voto, in linea con il suo programma scritto direttamente da Ponzio Pilato (a parte la senatrice Negri che, in un soprassalto di coraggio, restò dentro e si astenne).

Ora però il Parlamento è infestato di marziani, i famigerati grillini, che con Sel fanno quel che il centrosinistra non ha mai fatto: opposizione. E il Pd, non abituato, si barcamena. Memorabile la mozione bipartisan dell’altro giorno per il solito rinvio, che impegna il governo “relativamente al programma F-35, a non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito, ai sensi della legge 244/2012”. Una supercazzola che non vuol dire nulla, vista la maggioranza bulgara del governo che procede per decreti e fiducie. Ma la sola idea che il Parlamento torni a esistere e a dire qualcosa “nel merito”, ha fatto saltare la mosca al naso di Sua Altezza Reale Giorgio Napolitano, descritto dai giornali come “molto irritato” per la lesa maestà commessa dalle Camere nei confronti suoi e della nostra sovranità limitata dagli Usa.

Così il Re Bizzoso ha riunito il Consiglio Supremo di Difesa, di cui s’erano perse le tracce da tempo, solitamente dedito a tornei di burraco e canasta fra generali in pensione e signore, con i camerieri in uniforme e mostrine che servono il vermut con l’olivetta, e ha diramato un supermònito categorico e impegnativo per tutti: “la facoltà del Parlamento” riconosciuta dalla legge 244/2012 “non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’esecutivo”.

Cioè: nel 2012 il Parlamento fa una legge, la 244, promulgata da Napolitano, per raccomandare un risparmio sulle spese militari e stabilire che quelle “straordinarie” devono passare dal Parlamento, così come le ordinarie che completino “programmi pluriennali finanziati nei precedenti esercizi con leggi speciali”. Non solo: spetta alle Camere l’ultima parola sulle spese militari in base alla situazione internazionale e alle disponibilità finanziarie dello Stato, per evitare “nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica”. Proprio il caso degli F-35. Ma Napolitano, che si crede il capo del governo, dei giudici e ora pure del Parlamento, fa dire alla legge il contrario di quel che dice e la usa per esautorare le Camere, già peraltro ridotte a fotocopiatrici dei diktat di Palazzo Chigi, cioè del Colle.

Ce ne sarebbe abbastanza per un conflitto di attribuzioni fra le Camere e il Quirinale contro questo golpetto senza carri armati. Ma i due camerieri del Colle che le presiedono non alzano neppure un sopracciglio. E Fantozzi-Franceschini ringrazia il Presidente per il “giusto richiamo alla separazione dei poteri”: solennissima vaccata, visto che il Consiglio Supremo di Difesa non è un potere dello Stato, ma un organo consultivo-esecutivo di norme decise da altri (in teoria, dal legislativo).

Una domanda, a questo punto, sorge spontanea: visto che ormai il Presidente decide pure il nostro menu al ristorante e il colore dei nostri calzini, per raggiungere l’agognato presidenzialismo che bisogno c’è di riformare la Costituzione? Ma soprattutto: quale Costituzione?

(4 luglio 2013)


PS: sogni


Sarebbe bello se, invece che devastanti giocattoloni sganciabombe, le nazioni acquistasserro innocui giocattoli a molla per bambini e tutti i conflitti si risolvessero a "Risiko", "Monopoli" o a "Cirulla"
Vabbèhhhh... Oggi me va de' sogna' !

Il MoisEditoriale di oggi si riferisce a Questa Notizia:
http://www.unita.it/italia/f35-mozione-pd-sfida-il-governo-br-no-acquisto-senza-ok-parlamento-1.507885
...e si trova anche su Flickr QUA:
http://www.flickr.com/photos/moisevivi/9157534543/in/photostream/
Moise

mercoledì 1 maggio 2013

Primo maggio 2013 (vignette con "Complesso del primo maggio")

"Vorrei che la musica cambiasse"
faccio mio l'augurio di Tiziano Riverso e che penso sia anche quello di Elio vedi la canzone in fondo al post
Buon 1° maggio a tutti!


1° Maggio di Tiziano Riverso



Pietro Vanessi



Primo Maggio
CeciGian



IL LAVORO D'AZZARDO
Oggi, primo maggio, inevitabile riflettere sul lavoro.
E' appurato: siamo una Repubblica fondata sul lavoro che non ha saputo tutelarlo.
E' un po' come con il dannoso gioco d'azzardo deprecato dalla Sanità e benedetto dal Tesoro.
Gianfranco Uber



Osteria numero 1
 E buon primo maggio a TUTTI.
Mauro Biani



Feste che perdono di significato
Trecentottantuno lavoratori tessili morti a Dacca nel crollo di un palazzo di 8 piani.
Una Sinistra normale ed il M5S dovrebbero occuparsi anche di questo. Si ricomincia guardando oltre il proprio ombelico. Non è sensibilità, è egoismo a ben vedere. Aumentare i diritti conviene a tutti. Il diritto di avere diritti, appunto.
Mauro Biani


Moise




Maramotti - L'Unità


Ignazio Piscitelli



Paride Puglia


Gino Frenna - L'Asino



Vukic



FESTA DI CHI ??
Non manca la voglia di festeggiare.
Mancano i festeggiati !!
Roberto Mangosi


Kurt



Milko


www.mahjioob.com

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01/05/2013
Italia Duemilacredici
massimo gramellini

Laura ha 24 anni e scrive dal cantiere di un palazzo del Cinquecento dove presta gratis la sua opera di restauratrice, in attesa di un contratto che chissà quando arriverà. Il suo sogno era lavorare con la Maestra che firma il restauro. Ha scoperto una donna insensibile e una professionista approssimativa, abile solo nel conoscere la «gente giusta»: alla sua ombra spocchiosa faticano tecnici formidabili. Poi ci sono i muratori impegnati nella ristrutturazione del palazzo, in maggioranza non italiani. Ogni tanto si perdono nei gesti precisi di Laura: «Ma non fai prima a buttare quel pezzo e a rifarlo daccapo?». Lei spiega che si tratta di un reperto rinascimentale e i muratori arretrano di un passo, intimiditi dal peso della Storia. Un giorno uno di loro, un egiziano dal volto solenne, ha sgridato due colleghi albanesi: «Parlate italiano! Se qui ognuno usa la sua lingua, come facciamo a capirci?». E lì, dice Laura, «nella mente mi si è srotolato un mondo di pensieri: la torre di Babele e la nostra lingua che ci legava tutti in quella stanza, un cantiere multietnico che costruisce il nuovo sulla nostra storia, dove i padroni non si accorgono della competenza e dell’umanità di chi lavora per loro, delle tante piccole formiche che rimettono insieme i pezzi del passato e vedono nell’Italia un’occasione per vivere, la nazione più emozionante che il Mediterraneo abbia generato».

Buon Primo Maggio, Laura, lavoratrice senza stipendio e sognatrice coi piedi saldamente appoggiati alle nuvole. Anche se il Primo Maggio tornerà a essere una festa soltanto quando saremo riusciti a dare certezze alle formiche di talento come te.

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 Complesso del primo maggio
Elio e le Storie Tese - 'Album Biango'
E questa è la canzone del complesso del Primo Maggio
che in genere si esibisce sotto il sole di pomeriggio
con la chitarra acustica scordata, calante
che la gente che balla a torso nudo neanche la sente
corre lu guaglione dentro al centro sociale
corre lu poliziotto che lo vuole acchiappare
corre lu metalmeccanico che brandisce una biella
corre quella col piercing che non è tanto bella
Complesso del primo maggio
Lu complesso del primo maggio
ti va riconosciuta una certa dose di coraggio
Complesso del primo maggio
Lu complesso del primo maggio
che quando ti sento sento che mi sento a disa(g)gio
E all’improvviso parte una canzone tipo Bregovic… Bregovic!
La musica balcanica ci ha rotto i coglioni
è bella e tutto quanto ma alla lunga… rompe i coglioni
Certo ne avrei senz’altro tutta un’altra opinione
se fossi un balcanico, se fossi un balcone
ma siccome non sono croato né un balcone balcano
io non capisco perché tutti quanto continuano insistentemente a suonare questa musica di merda
ma comunque… prima di cantare una canzone balcanosa
ricordati di fare una cosa:
lanciare un’invettiva ai danni del capitalismo
(megafono con voce di Mangoni)
“Allora noi vogliamo dedicare questa canzone contro il capitalismo, è ora dire basta col lavoro che sfrutta tutti. Devono capire che hanno rotto le palle i padroni, perché le masse operaie… o ma non vi sento fatevi sentire, siete tantissimi!”
Corre lu guaglione dentro al centro sociale
corre lu poliziotto che lo vuole acchiappare
corre lu metalmeccanico che brandisce una biella
corre quella col piercing che non è tanto bella
Complesso del primo maggio
che vi stanno i cantanti
e tutti e due vorrebbero essere l’unico là davanti
non mi riferisco per forza ai Linea 77
ma i Linea 77 sono un ottimo esempio
E all’improvviso parte una canzone tipo Linea 77
(voce di Rocco Tanica e Faso)
“Canto ioo” “Noo, canto iooo”
“Tocca a me tu avevi cantato primaa” “Ma un pezzo più corto”
“Non mi stare davanti non mi cantare sopra” “Ti invito a lasciare tutto”
“Rispetto la vostra decisione di farci da parte” “Nooo, mi faccio da parte io”
E poi arriva il complesso che valorizza il territorio
impara quattro accordi ci costruisce un repertorio
e senza motivo c’è un percussionista ghanese
che è stato ricollocato in un complesso pugliese
E all’improvviso parte una canzone tipo Van de Sfroos
La figlia del padrone voleva far l’amore
con tre cassaintegrati sul comò
Ma il padrùn fa la frittada
ghe ne dà minga al cassaintegrada
Dalle belle braghe bianche alla fine le palanche non gli dà
Ma prima di cantare una canzone vandesfrosa
ricordati di dire una cosa:
(voce di Eugenio Finardi)
“Il Primo Maggio è fatto di gioia ma anche di noia”
(voce infantile)
Scusate signori siamo un complesso tanto povero
andate tutti in Piazza San Giovanni del concerto Primo Maggio
ovviamente poi guardate concerto
noi veniamo in vostre case e vi facciamo appartamento e cacca sul letto
grazie mille tutti
Complesso del mezzogiorno lu complesso di mezzogiorno
vedrai che al primo maggio suoni intorno a mezzogiorno
Complesso tipo Bregovic complesso tipo Bregovic
vedrai che al Primo Maggio suoni intorno al primo pomerigg
Complesso con due cantanti tipo Linea 77
cantate uno alla volta che nessuno ci rimette
Complesso del territorio lu complesso del territorio
impara altri quattro accordi che raddoppi il repertorio
Complessi del Primo Maggio più importanti
tipo Negramaro e Jovanotti
sappiate che voi siete i pesci grossi
e prima si esibiscon gli avannotti
[Nota: la canzone-tormentone che ironizza sui luoghi comuni del Concertone]


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1° maggio 2012

giovedì 25 aprile 2013

25 Aprile 2013 (vignette)



Ieri Lotta oggi Letta
Tiziano Riverso



The Old New Government
Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
After many tribulations and anticonstitutional moves, the promises of a change in Italy, a new government, have been frustrated . Same old faces in a miserable "inciucio" between right and left (fake, right and left don't exist anymore).the results is new chances for Berlusconi to escape his crimes.25th of April is no more the liberation day. Italy is under a Mafia occupation.Good luck! 24 Apr 2013 


Qualcosa non quadra
Vukic

Resistenza
CeciGian


Buon 25 Aprile
il 25 Aprile è qualcosa che non dovremo mai dimenticarci, e invece mai come quest’anno sembra passi in sordina mentre l’Italia arranca e Letta è quello che resta della sinistra
Natangelo



Maramotti - L'Unità





Paride Puglia


Gianfranco Uber


Scat O'Letta
fabiomagnasciutti
 

è per via dell'ascendente
fabiomagnasciutti


avanti pop
 fabiomagnasciutti
 

Fulvo il Lupo



Gava





24/04/2013
Qualcosa tipo una liberazione
massimo gramellini
Nell’esporre la sua netta contrarietà all’esecuzione di «Fischia il vento e infuria la bufera» durante le celebrazioni del 25 aprile, il commissario prefettizio di Alassio ha spiegato agli ultimi, stupefatti partigiani che la festa della Liberazione è apolitica. Non me ne voglia Sua Eccellenza, ma fatico a trovare una festa più politica dell’abbattimento di una dittatura. Politica in senso nobile e bello, al netto degli orrori reciproci che purtroppo fanno parte di ogni guerra civile.

Oggi il modo più diffuso per commemorare la Liberazione consiste nel rimuoverla, annegandola in un mare di ignoranza. Un signore ha scritto scandalizzato dopo avere udito all’uscita da una scuola la seguente conversazione tra ragazzi: «La prof dice che giovedì non c’è lezione». «Vero, c’è qualcosa tipo… una liberazione». Ma anche i pochi che sanno ancora di che cosa si tratta preferiscono non diffondere troppo la voce «per non offendere i reduci di Salò», come si è premurato di precisare il commissario di Alassio. Una sensibilità meritoria, se non fosse che a furia di attutire il senso del 25 aprile si è finito per ribaltarlo, riducendo la Resistenza alla componente filosovietica e trasformando le ferocie partigiane che pure ci sono state nella prova che fra chi combatteva a fianco degli Alleati e chi stava con i nazisti non esisteva alcuna differenza. La differenza invece c’era, ed era appunto politica. Se avessero vinto i reduci di Salò saremmo diventati una colonia di Hitler. Avendo vinto i partigiani, siamo una democrazia. Nonostante tutto, a 68 anni di distanza, il secondo scenario mi sembra ancora preferibile.
Grazie, partigiani.


Saviano: “Il sogno, strumento fondante del cambiamento”



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25 APR 2012 Festa della Liberazione 


25 Aprile 2011: Lunedì dell'Angelo


25 Aprile 2010
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