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mercoledì 28 febbraio 2018

Valanga rosa alle Olimpiadi di PyeongChang

 Brave ragazze 
di GIO / Maria grazia Quaranta
1: Sofia Goggia (oro)
2: Arianna Fontana (oro - argento - bronzo)
3: Michela Moioli (oro)
4: Federica Brignone (bronzo)
5: Cecilia Maffei (argento)
6: Lisa Vittozzi (bronzo)
7: Lucia Peretti (argento)
8: Martina Valcepina (argento)
9: Dorothea Wierer (bronzo)


L'Olimpiade invernale a  PyeongChang si è conclusa ed è tempo di bilanci.
Il medagliere conta 10 medaglie, congratulazioni a tutti.
Mitiche, però le ragazze!!
Gio , ha raccolto il mio invito a festeggiarle, con il gruppo caricaturato sopra,
seguono le vignette di Gianlorenzo Ingrami fatte per la Gazzetta dello Sport e gli schizzi di Liza Donnelly, dei vari sport invernali, in cui compare la nostra Carolina Kostner.






Il filo di Arianna

Arianna Fontana, una vita da vincente. 
Quella in Corea del Sud è la sua quarta Olimpiade ed è sempre finita sul podio: dopo la staffetta a Torino, è stata bronzo a Vancouver 2010 nei 500 m. e ha conquistato tre medaglie a Sochi 2014, ovvero un argento nei 500, bronzo nei 1500 e nella staffetta.



Moioli d'oro!

"Quando sei al cancelletto di partenza si provano tantissime emozioni, però ero concentrata sul fatto di rimanere davanti e non fare errori. Quando sei lì, non devi pensare alla medaglia ma a tenere duro e a tenere dietro gli avversari". "Michela è veramente un grandissimo esempio. Si era fatta male a Sochi quando aveva 18 anni ed era alla sua seconda Olimpiade.



Goggia discesa d'oro.

Sono state le Olimpiadi Invernali delle donne per l’Italia e soprattutto per lo sci alpino azzurro. Sofia Goggia è entrata nella leggenda dello sport italiano. La bergamasca è la prima sciatrice azzurra capace di conquistare la medaglia d’oro in discesa libera alle Olimpiadi Invernali.

Le quattro vignette sopra sono di Gianlorenzo Ingrami / CeciGian disegnate per La Gazzetta dello sport.




LE 10 MEDAGLIE ITALIANE

SHORT TRACK, 500m (femminile): ORO

SHORT TRACK, 500m (femminile): ORO Arianna Fontana

SNOWBOARD, Snowboardcross (femminile): ORO Michela Moioli

SCI ALPINO, Discesa libera (femminile): ORO Sofia Goggia

SCI DI FONDO, Sprint (maschile): ARGENTO Federico Pellegrino

SHORT TRACK, Staffetta (femminile): ARGENTO Italia (Arianna Fontana, Martina Valcepina, Lucia Peretti, Cecilia Maffei)

BIATHLON, Sprint (maschile): BRONZO Dominik Windisch

SCI ALPINO, Gigante (femminile): BRONZO Federica Brignone

SPEED SKATING, 10000m (maschile): BRONZO Nicola Tumolero

BIATHLON, Staffetta (mista): BRONZO Italia (Lisa Vittozzi, Dorothea Wierer, Lukas Hofer, Dominik Windisch)

SHORT TRACK, 1000m (femminile): BRONZO Arianna Fontana

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Italian skater Carolina Kostner. #Olympics
Liza Donnelly
@lizadonnelly


The women’s Super-G   #Olympics
Liza Donnelly



Women's Snowboard Cross! #olympics
Liza Donnelly

domenica 25 febbraio 2018

Matteo, il cimitero degli slogan perduti e qualche vignetta.

© Vauro

Matteo e il cimitero degli slogan perduti

«Chissà che fine ha fatto lo storytelling. E la Rottamazione. E il masterplan per il sud. E il blog “Il futuro prima o poi torna”. E la piattaforma Bob. E le slide. E l’app Matteo Renzi. E i mille asili in mille giorni. E le cattedre Natta. E il sito Passo dopo passo. E il report periodico sulle fake news. E l’algortimo-verità. E il trolley. E la fase zen. E l’euro in sicurezza e l’euro in cultura. E i mille giorni per cambiare l’Italia. Il contrasto al bullismo. La camicia bianca. Il chiodo di pelle. Il pranzo di Eataly. I pranzi con Bottura. Il gelato di Grom. Il camper. La Smart. La bici. Il treno. Il motorino. La lotta al caporalato. La mail bellezza@governo.it.
La banda larga. La banda ultra-larga. L’Italia leader e non follower. Il piano antisismico Casa Italia. La cabina di regia per l’edilizia scolastica. I mercoledì nelle scuole. Il dipartimento mamme. La guerra alle bufale. La riforma della Costituzione

venerdì 2 febbraio 2018

Amazon brevetta braccialetti elettronici per i dipendenti

Valerio Marini


Amazon brevetta un braccialetto elettronico che monitora i lavoratori
Il sistema è pensato per risparmiare tempo, ma desta preoccupazione per le potenzialità di controllo: «Dipendenti trasformati in robot». Domani l’incontro tra governo e azienda in Italia



Fulvio Fontana




Amazon patents an electronic bracelet: it will control merchandise and employees. #amazon #electronicbracelet
#bracelet
Durando



Amazon, modern slavery
Paolo Lombardi



#braccialettoelettronico quando finisce l'indignazione. Per @ilmanifesto
Mauro Biani


Controllo dipendenti #braccialettoelettronico #m5s #dimaio #amazon #casaleggio
#natangelo



Lele Corvi


Cecigian


https://humour-ugb.blogspot.it/2018/02/il-braccialetto.html … #braccialettoelettronico #Amazon #CAMBIOCASACCA
Uber


PENSATECI DUE VOLTE PRIMA DI COMPRARE DA QUESTO SCHIAVISTA
È un sadico perfezionamento del taylorismo e del fordismo, ossia l'esasperazione del controllo tempi e metodi. Il sabotaggio è la minima rappresaglia che si possa mettere in campo. Ma dubito che lo smart people a encefalogramma piatto sappia a quali pericoli sta andando incontro. Saranno i loro figli, schiavi di Bezos, a rendersene conto.
Ivano Sartori

martedì 19 dicembre 2017

La salma di Vittorio EmanueleIII torna in Italia.

QUI GIACE UN 
RE
CHE PORTO'
IN GUERRA
L'ITALIA
A FIANCO
DEI NAZISTI
CHE FIRMO'
LE LEGGI RAZZIALI
CHE ACCETTO'
LA DEPORTAZIONE
DEGLI EBREI
E CHE NON SEPPE
NEPPURE GESTIRE
UN ONOREVOLE 
ARMISTIZIO


UNA COLONNA INFAME
Il rientro in Italia delle spoglie di Vittorio Emanuele III non provoca in me una grande disapprovazione. I giovani di oggi, di questo Re, non ne sanno proprio nulla ed è male.
Avrei trovato persino giusto che il rientro fosse gestito in modo ufficiale ma solo al fine di non dimenticare la Storia e di non farla dimenticare.
Gianfranco Uber



ANSA: Vittorio Emanuele III è stato portato su suolo italiano a settant'anni dalla morte, due giorni dopo l'arrivo, da Montpellier, della regina Elena.
Un velivolo dell'Aeronautica militare ha prelevato la bara ad Alessandria d'Egitto, dove giaceva nella cattedrale di Santa Caterina e, dopo una tappa intermedia, ha fatto scalo all'aeroporto di Cuneo-Levaldigi. La bara è poi giunta al Santuario di Vicoforte (Cuneo), per una cerimonia descritta come "sobria e discreta": ai giornalisti, ai turisti e ai pellegrini le porte sono state aperte solo dopo due ore. A chiedere al Presidente della Repubblica di interessarsi per far rientrare in Italia le spoglie di Vittorio Emanuele III è stata la famiglia Savoia e Mattarella si è rivolto al Governo per il supporto necessario. Sarebbe stato altrimenti molto difficile, infatti, viene rilevato in ambienti del Quirinale, organizzare il trasferimento dall'Egitto all'Italia.



Le altezze reali
Riccardo Marassi

#savoia
Lucio Fontana



Fogliazza



Non ero basso
Mauro Biani


Chi non conosce la storia è condannato a ripeterla
Durando


re
Riverso


Re
Ingrami / CeciGian


i privilegi non finiscono mai
Giuliano


TUTTI I SILENZI COLPEVOLI DEL RE DI AUSCHWITZ
Smemorati storici - Il rientro della salma di Emanuele III con volo di Stato avallato dal presidente della repubblica 
L’operazione è stata condotta in segreto, escludendo del tutto l’opinione degli italiani. Torna in Italia, circondata da strane dichiarazioni di commosso cordoglio, la salma di Vittorio Emanuele Terzo. Torna dopo aver fatto passare, quasi in sordina il corpo della moglie Elena, frequentatrice assidua (ci ricordano le fotografie e gli archivi dei giornali), della Camera dei fasci e delle corporazioni. I parenti hanno ringraziato il presidente Mattarella, che ha agito in segreto, come se il capo dello Stato avesse l’autorità per assolvere, “motu proprio”, i criminali di guerra.
Vittorio Emanuele terzo è stato un criminale di guerra, e poichè molti sembrano averlo dimenticato, occorre ricordare che si tratta del solo re europeo che ha firmato e lasciato attuare fino ai dettagli le “leggi razziali” che hanno privato i cittadini italiani ebrei del diritto di vivere e del diritto di morire, per poter essere consegnati, non più italiani, a Hitler e a gli impresari di Auschwitz.
Tutto ciò impedisce il ritorno di una salma che è stata giustamente tenuta lontana fino a quando avrebbe potuto dare luogo a una folle e assurda celebrazione di gente storicamente ottusa e senza memoria? No, naturalmente. Le salme appartengono a familiari e amici. Ma tutto sta avvenendo in una condizione di vuoto morale e politico di molti, di silenzio non dovuto dei testimoni, e di mancanza di rispetto del presidente della Repubblica per la storia italiana e il prezzo di dolore e di morte pagato dagli Italiani al re complice di tutti i delitti del fascismo e del nazismo. E ciò provoca indignazione e disorientamento. Siamo il solo Paese europeo in cui il re si è prestato a svendere i suoi cittadini ebrei.
Siamo il solo Paese in cui il re è stato co-autore di un colpo di Stato che ha violato lo Statuto Albertino (la Costituzione di allora), ha permesso e avallato e sottoscritto un lungo governo di omicidi, persecuzioni e delitti su commissione persino all’estero, e poi una guerra che, da capo delle forze armate, non poteva non sapere l’esito tragico e la trappola mortale per i suoi uomini.
Ma le “leggi razziali” sono il suo capolavoro di monarca indifferente alla gravità del delitto che stava compiendo. È vero che persino i fascisti se ne solo liberati (a Salò) profittando della vergognosa fuga di questo re che abbandona il suo regno nel momento del più grave pericolo. Ma non si vede perchè, in Europa, solo l’Italia, con i buoni uffici del presidente di una Repubblica nata dalla Resistenza, non voglia avere un passato e insista in un umiliante e vergognoso oblìo.
Ci hanno detto che sono passati settant’anni. È vero. Settant’anni da Auschwitz. Con la sua firma in calce alle leggi razziali, Vittorio Emanuele terzo è diventato (e resta, da criminale di guerra) il re di Auschwitz.
di Furio Colombo | 18 dicembre 2017

domenica 5 novembre 2017

Elezioni siciliane: le vignette preelettorali




PRO MEMORIA
Franco Donarelli



Il teatrino delle ombre
Chiusa finalmente una campagna elettorale nella quale sono stati scarsi o nulli gli accenni ai programmi.
Grosso e improbo invece l'impegno di ogni formazione, per rinnegare la presenza di mafiosi o pregiudicati  nelle proprie liste.
Gianfranco Uber



Elezioni siciliane
Il Presidente uscente Crocetta si dichiara dispiaciuto di non aver modificato la regola per cui, in Sicilia, le operazioni di voto si concludono alle 22 ma lo spoglio inizierà solo dopo 10 ore.
Attenzione perchè talvolta la notte porta ...coniglio.
Gianfranco Uber


Sicilia
CeciGian


patto dell'arancino
Riverso


Il convitato di pietra
Riverso


Durando





Vauro


Ellekappa


Giannelli



Elezioni siciliane
Paolo Lombardi


Natangelo



Mario Bochicchio



Sergio Staino La Stampa, 4 novembre 2017



In bocca al lupo
Mauro Biani


Voto
Domenica il voto in Sicilia. In Italia.
Mauro Biani

giovedì 2 novembre 2017

Halloween 2017

On the 31 October each year, Halloween (also known as All Hallows' Eve) is a time for pumpkin carving, apple bobbing, dressing up and trick or treating! Most likely originating from European harvest festivals and festivals of the dead, it is celebrated by children and adults around the world.

Il 31 ottobre i morti torneranno a camminare sulla terra e sarà nuovamente Halloween. Ma qual è il significato del nome della festa? Di fatto Halloween non è altro che la contrazione di All Hallows’ Eve dove, con il termine Hallow, in gaelico si indica la figura del Santo. La traduzione corretta di Halloween, pertanto, è “la notte prime (Eve) di Tutti I Santi (o ognissanti, in italiano)”.
Halloween, festività di origine celtica celebrata la notte fra il 31 ottobre e il 1º novembre, nel XX secolo ha assunto negli Stati Uniti le forme spiccatamente macabre e commerciali con cui è divenuta nota.
L'usanza si è poi diffusa anche in altri Paesi del mondo e le sue manifestazioni sono molto varie: si passa dalle sfilate in costume ai giochi dei bambini, che girano di casa in casa recitando la formula ricattatoria del trick-or-treat (dolcetto o scherzetto, in Italia).
Caratteristica della festa è la simbologia legata alla morte e all'occulto, di cui è tipico il simbolo della zucca con intagliata una faccia sorridente (il più delle volte spaventosa) e illuminata da una candela o una lampadina piazzata all'interno, derivato dal personaggio di Jack-o'-lantern.

Purtroppo nel giorno di Halloween tornano la paura e la morte a New York, con un attentato terroristico  a Manhattan, vicino al World Trade Center e al memoriale in omaggio agli attacchi alle Torri Gemelle. Un uomo a bordo di un furgone bianco è piombato su una pista ciclabile e ha investito alcune persone.

Le vignette:



Halloween, the real monsters around us    Marco De Angelis
...
31 Oct 2017



NY attack    Luc Descheemaeker
New York Terror Truck
31 Oct 2017




New York, a vehicle plumbing on a bicycle track.




Peter Brookes‏ @BrookesTimes  28 ott
 My cartoon Saturday @TheTimes on a real #Halloween frightener....Nature Notes: Trumpkin (Trumpus pumpus) #Trump




Martin Rowson on the Trump-Russia inquiry 


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Halloween 2017
Puidgemont a Bruxelles intende proseguire la sua battaglia per la secessione della Catalogna e chiede la protezione della UE.
E non è uno scherzetto di Halloween.
Uber


401K CARVING
Steve Sack


Halloween 2017
Fulvio Fontana


© Ingrami PAURA


© Ingrami TERRORE

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Note:

1) Halloween sta per All Hallows Eve, versione inglese arcaica di All Saints, cioè Ognissanti. In seguito "All Hallows Even", che nel 18esimo secolo si contrae in "Halloween".
Alcuni storici ne fanno risalire le origini alla festa celtica di Samhain che indicava la fine dell'estate. Una ricorrenza pagana, assorbita dalle religioni cattolica e protestante che a metà dell'800, quando gli emigrati scozzesi e irlandesi la esportano in America, vive una seconda giovinezza.

2) fobia di Halloween? Samhainofobia. Spiega il divulgatore scientifico David DiSalvo su Forbes, "Non è un semplice fastidio per la festa di Halloween. Ma una fobia clinicamente diagnosticata, come lo sono l'aracnofobia (paura dei ragni) e la coimetrofobia (paura dei cimiteri). Qualche volta si presenta associata ad altre fobie come la phasmofobia (paura dei fantasmi), la wiccafobia (paura delle streghe) e la nictofobia (la paura dell'oscurità notturna)"

3) Simbolismo del "dolcetto o scherzetto?"
È un'usanza di Halloween che i bambini vadano mascherati di casa in casa, chiedendo dolciumi e caramelle o qualche spicciolo con la domanda "Dolcetto o scherzetto?". La parola "scherzetto" è la traduzione dall'inglese trick, una sorta di minaccia di fare danni ai padroni di casa o alla loro proprietà, se non viene dato alcun dolcetto (treat). Esiste una filastrocca inglese insegnata ai bambini delle elementari su questa usanza: "Trick or treat, smell my feet, give me something good to eat".
La pratica di mascherarsi risale al Medioevo e si rifà alla pratica tardomedievale dell'elemosina, quando la gente povera andava di porta in porta a Ognissanti (il 1º novembre) e riceveva cibo in cambio di preghiere per i loro morti il giorno della Commemorazione dei defunti (il 2 novembre). Questa usanza nacque in Irlanda e Gran Bretagna, sebbene pratiche simili per le anime dei morti si rinvengano anche in Sud Italia. Shakespeare menziona la pratica nella sua commedia I due gentiluomini di Verona (1593), quando Speed accusa il suo maestro di «lagnarsi come un mendicante a Hallowmas [Halloween]».

4) La zucca di Halloween: "Jack-o'-lantern"
Il simbolo di Halloween è sicuramente la Jack-o'-lantern, una lanterna scavata in una zucca dalle sembianze umane. Le sue origini si trovano nella leggenda di Stingly Jack, il contadino irlandese che tentò di truffare il diavolo, finché questi lo condannò a vagare nell'oscurità con solo un tizzone ardente per fare luce. E Jack vi costruì attorno una lanterna partendo da una rapa. La zucca, molto diffusa in America, è... un'innovazione successiva.
Si tratta di una zucca scavata a mano, sulla cui superficie vengono intagliati i tratti di un volto, solitamente malefico e dal ghigno beffardo. Al suo interno, una volta svuotata della polpa e dei semi, viene riposta nella zucca una candela che, accesa, consente di vedere i tratti intagliati anche in pieno buio.
Si ritiene che la tradizione di intagliare zucche sia originaria dell'Irlanda. La prima documentazione certa di tale pratica risale tuttavia solo ai primi dell'800. Tale pratica era certamente diffusa in tutta l'isola irlandese ed in alcune parti della Scozia.
In Nord America la prima attestazione certa di zucche intagliate per la notte di Halloween risale al 1834. Tuttavia, è molto probabile che la pratica dell'intaglio si svolgesse anche antecedentemente, ma era un'usanza riconducibile al semplice periodo annuale di raccolta delle zucche. Solo successivamente quindi la zucca sarebbe stata collegata alla festività del 31 ottobre.

5) La leggenda di "Jack-o'-Lantern"
Esistono molte varianti riguardo alla leggenda di "Jack-o'-Lantern".
La più diffusa e conosciuta è comunque quella di derivazione irlandese: Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, una sera al pub incontrò il diavolo. A causa del suo stato d'ebbrezza, la sua anima era quasi nelle mani del demonio, ma astutamente Jack chiese al demonio di trasformarsi in una moneta, promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise poi rapidamente il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché il demonio non potesse ritrasformarsi. Per farsi liberare il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò andare.
Dieci anni più tardi, il diavolo si presentò nuovamente e questa volta Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse dal ramo, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.
Durante la propria vita Jack commise però così tanti peccati che, quando morì, fu rifiutato dal Paradiso e presentatosi all'Inferno, venne scacciato dal diavolo che gli ricordò il patto, ben felice di lasciarlo errare come un'anima tormentata. All'osservazione che fosse freddo e buio, il diavolo gli tirò un tizzone ardente, che Jack posizionò all'interno di una rapa intagliata che aveva con sé. Cominciò, così, da quel momento a vagare senza tregua alla ricerca di un luogo in cui riposarsi.
Da allora, nella notte di Halloween, aguzzando bene la vista, potreste vedere una fiammella vagare nell'oscurità alla ricerca della strada di casa: la fiammella di Jack.


6)  In realtà la zucca non è l'unico simbolo di Halloween. Ci sono anche i pipistrelli. Durante la festa di Samhain, i celti costruivano dei falò che attraevano gli insetti che a loro volta attiravano i pipistrelli. Ma saranno le superstizioni medievali su questo animale notturno, associato alle streghe e all'oscurità, a trasportarlo nel mito neo-gotico di Halloween (più o meno quello che è successo ai gatti neri, altro simbolo della festa).



7)  Nero, viola e arancione sono i colori tradizionali di questa festa.

8) Le caramelle "candy corn" degli Stati Uniti d'America
Tra i più tipici elementi della festività americana vi sono le cosiddette candy corn, delle caramelle tricolore che assomigliano ad un chicco di mais. Il loro consumo vede un picco nel periodo di Halloween.
La caramella, composta da zucchero, sciroppo di granoturco e gelatina gommosa, fu inventata attorno al 1880 da George Renninger, un dipendente della Wunderle Candy Company di Philadelphia.
Secondo le stime dell'Associazione Nazionale dei Confezionatori Americani (NCA), ogni anno negli Stati Uniti vengono consumate circa 9.000 tonnellate di "Candy Corn", la quasi totalità nel periodo di Halloween.



 9) Religione:la chiesa cattolica è contraria. Padre Gabriele Amorth, esorcista della diocesi cattolica di Roma, affermò che «festeggiare la festa di Halloween è rendere un osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona».[30] L'Arcidiocesi di Boston ha organizzato una Saint Feast ('Festa dei Santi') per ricondurre Halloween alle sue radici cristiane come celebrazione della notte prima di Ognissanti o All Hallows Eve.

10) Testimonial : i fumetti di Charlie Brown
The Great Pumpkin in italianoIl Grande Cocomero: inventata dal personaggio Linus van Pelt per la festività di Halloween. Ogni anno Linus scrive al Grande Cocomero una lettera chiedendo regali e varie altre cose, come si farebbe con una sorta di Babbo Natale. Secondo Linus, nella notte di Halloween il Grande Cocomero sceglie, tra tutti gli orti di cocomeri, quello che gli pare il più sincero, e da lì sorge e porta doni a tutti bambini del mondo. Note sono le strisce in cui Linus ne aspetta l'arrivo a mezzanotte nell'orto dei cocomeri (sperando che proprio il suo sia l'orto prescelto), per rimanere poi regolarmente deluso. Linus cerca anche di fare proselitismo e ogni tanto qualcuno dei personaggi si fa coinvolgere e passa la sera di Halloween nell'orto con Linus (per esempio Sally Brown, di lui innamorata, o Snoopy, o Piperita Patty), anziché a fare il tradizionale "Dolcetto o scherzetto". Però succede solo episodicamente: Linus è in effetti l'unico che creda nell'esistenza del Grande Cocomero. Il nome in lingua originale è The Great Pumpkin, che tradotto letteralmente diventerebbe La Grande Zucca. Il curatore dell'opera Oreste del Buono però optò per un adattamento, considerato che la traduzione letterale pareva poco suggestiva e che la festa di Halloween con le connesse zucche era in Italia ancora poco nota (nonostante il fatto che simili usanze fossero in realtà ben radicate anche in molte zone d'Italia). Scelse così un ortaggio simile per dimensioni, ma più "mediterraneo": il cocomero. Anche l'orto di Linus, in lingua originale, è in effetti un orto di zucche, non di cocomeri. Il termine Grande cocomero è comunque ormai entrato nell'immaginario italiano: nel corso degli anni è stato prodotto un film (Il grande cocomero di Francesca Archibugi) e un programma televisivo (Il grande cocomero, condotto dal deejay Linus).