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lunedì 12 luglio 2021

Europa 2020 Italia prima dopo 53 anni.

UEFA  Finale Europa 2020 

              ITALIA      1     -      1      INGHILTERRA

RIGORI

3    -     2
Europa 2020

Vittoria, sofferta, ma vittoria. La Nazionale italiana batte quella Inglese nella finale di Wembley.

Diciamolo, ci voleva. E non solo per la tifoseria calcistica.

Uber


God Save the King
Mario Magnatti Mariom



"Italia Campione d'Europa" - (Mancini)

UEFA EURO 2020 - 11 Luglio 2021 ore 21,00 - Londra

FINALE: Italia-Inghilterra 4-3 (1-1)

L'Italia vince la finale con l'Inghilterra 4-3 dopo i rigori, (1-1 nei tempi regolamentari) con Donnarumma ancora una volta decisivo. Gli Azzurri di Mancini ancora una volta hanno mostrato, insieme a grandi individualità, un gioco e spirito di squadra straordinari, tutte doti che hanno portato questo fantastico gruppo a conquistare il titolo di CAMPIONI D'EUROPA.

Marco D'Agostino



Inghilterra, il messaggio della Regina Elisabetta: «A

Durando


11 luglio 2021 - "I leoni di Wembley" sconfitti dall'Italia nella finale degli europei giocata a Londra.

© Milko Dalla Battista



Bochicchio


Europei 2020: Italia-Inghilterra e il tifo che divide Londra, Roma e Bruxelles.

Più di una partita. Una sfida tra mentalità, modi di intendere la vita, organizzarla, progettarla diversi e contrapposti.
Durando


Troppo irrispettosa?

Poco irrispettosa?

Pessimo inglese?

Brutte tazzine?

E ditemi qualcosa.

#ItaliaInghilterra #Euro2020Final #campionideuropa

Tartarotti


Programma dell’afosa domenica senese:
-Wimbledon in TV.
-All’ora di merenda consultazione con la Redazione del Corriere, e prima di cena le due vignette corrono sulla linea Fax direttissima Sovicille-via Solferino.
Due vignette perché sappiamo che in casi come questi il Maestro produce e invia due vignette, per la vittoria e per l’eventuale sconfitta, con una delle due che resterà inedita, nei sogni di noi esegeti. Come sarà stata? Azzardiamo: toni di Grisaglia invece di questa specie di Texone Technicolor giannelliano, per il resto molto simile a questa, con Donnarumma disegnato da Modigliani e Chiellini da Antonio Ligabue, Federico Chiesa che sembra Pupo e Insigne-Gattuso.
Ma con Boris Johnson che si riprende l’Europa, con un gioco di parole dentro/fuori. Ma il vero capolavoro di humour del Nostro è il sommo sberleffo agli Inglesi, la Coppa Europea in ceramica Pozzi-Ginori, in pratica un bidet visto dall’alto. [ItsComingHome&Bath]
Giannelli


#euro2020 #euro2020final #italia #italianazionale #mariodraghi #governodraghi #politicaliberista #cartoon #vignette #watercolor #drawing #satira #satirapolitica
Luca Garonzi

L' Italia ha vinto i campionati europei di calcio.

Costituzione della Repubblica Italiana Art. 12

La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di eguali dimensioni.

#fabiosironicampionatieuropeicalcio

#fabiosironicostituzioneitaliana

Sironi


Il suo nome è DONNARUMMA..!
Arcangelo Carrera



Fratelli d’Italiaaaaa!
Che stress questo uso strumentale dei simboli nazionali…🙄
Ripigliamoci tricolore, Fratelli d’Italia, Forza Italia e demelonizziamoli, deberlusconizziamoli e desalvinizziamoli!
Forza Italia 🇮🇹 
Per Black Post - L'informazione Nero su bianco - 
#tricolore #fratelliditalia #fl #forzaitalia #italia #innonazionale #partita #europei2021 #finale #italianiveri #vignetta #satira #blackpost #alagon
Alagon



La coppa sbarca a Roma.
Durando


#InghilterraItalia #BerrettiniDjokovic 
Un bel prato.
E un braccialetto giallo. 
#VeritàperGiulioRegeni #FreePatrickZaki 
Biani



Paride Puglia





#ItaliaInghilterra #ItalyEngland 
E niente.
Mauro Biani




Euro 2021
Finalists!!!
Racism
Brian Adckok






Oh dear… #Euro2020Final #QueenElizabeth #disappointed
Joep Bertrams


martedì 6 luglio 2021

Grazie Raffaella!

  "Raffaella ci ha lasciati. È andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre".

           Sergio Japino


grazie per le labbra

le labbra appena socchiuse sul bianco perla

sui denti imperfetti

la porta, socchiusa, dietro la quale avvertivo parole sconosciute

avvertivo promesse

per il turbamento bambino, per quel rosso immaginato, tra i bianchi e i neri di un elettrodomestico

ho cercato quelle labbra in ogni volto, poi trovate

infine schiuse, baciate

seduti sul bordo di un letto, un disco che gira

sul sedile di una macchina, una notte di maggio

e poi ancora

grazie per il silenzio

la grazia sconfinata del silenzio, del congedo muto

senza immagini del dolore

senza fotografie

senza testare il tuo funerale

senza parteciparvi


ti bacio ancora un po'

Fabio Magnasciutti

SAN TOMASO E IL TUCA TUCA
Difficile credere che Raffaella Carrà non ci sia più.
Gianfranco Uber




Icona oltre i tabù
Mauro Biani


 
RAFFA

Così te ne vai

senza far runore

tu che hai fatto

da colonna sonora

ai nostri amori

da Trieste in giù

se l’italia non balla

non è per il covid

è perché ci sei più tu

mitica Raffaella

Marco Fusi








Fulvio Fontana

Vauro




OMAGGIO A RAFFAELLA CARRA'
Mario Bochicchio



Come Lei NESSUNA 🌟📺
La TV (ma non solo) ha perso la sua Regina.
Straordinaria🌟
🌹
#raffaellacarrà #raffaella #tv #televisione #Rai #musica #varietàtelevisivo #ballo
Mike Comics

Una Stella tra le stelle. Ciao Raffaella! By Chenzo, www.chenzoart.it #RAFFAELLACARRA #carramba #raffanazionale #chenzo
 Lorenzo Bolzani - Chenzo.


E ora? Mi toccherà iniziare a contare le stelle?
Va bene, se a rispondere ricominci tu!

#CiaoRaffaella
Alagon

#raffaellacarrà #raffaella #raffa #byeraffa #carrà #prontoraffaella #omaggio #rip #vignetta #illustrazione #alagon #kotiomkin



Romaniello


Alla più grande rivoluzionaria italiana dal dopoguerra in poi.

#raffaella #raffaellacarrà #ciaoraffaella #lgbt #lgbtqpride #antoniocabras




Raffaella Maria Roberta Pelloni, questo il suo vero nome, nasce a Bologna il 18 giugno 1943. Deve il nome d'arte allo sceneggiatore e regista televisivo Dante Guardamagna: associò il suo nome al pittore Raffaello Sanzio e diede alla ballerina e cantante il cognome di un altro pittore, Carlo Carrà, tra i maestri del Futurismo. Era nata Raffaella Carrà.

Dopo il debutto in televisione in Tempo di danza (1961), al fianco di Lelio Luttazzi, e nella commedia musicale Scaramouche (1965), nel 1970 approdò a Canzonissima, divenendo nota al grande pubblico. Fu così che la Carrà divenne la prima showgirl del piccolo schermo in bianco e nero.

Ballerina, cantante, attrice, conduttrice e autrice: sapeva fare tutto. E faceva tutto bene. Era la regina della televisione italiana, e probabilmente lo sarà per lungo tempo. Provocatrice e rassicurante al tempo stesso ha saputo farsi amare da intere generazioni di italiani, riuscendo ad ottenere l'elogio del Britannico Guardian: "Ha insegnato all'Europa la gioia del sesso".

Dopo gli esordi, giovanissima, nel cinema, la sua carriera spicca il volo sul piccolo schermo negli anni Settanta. L'esordio è con Io, Agata e tu, nel quale 'Raffa' lancia per la prima volta il suo nuovo stile di showgirl, diverso rispetto alle colleghe dell'epoca. Ma è nello stesso anno, con Canzonissima insieme a Corrado, che raggiunge la popolarità creando scalpore per il suo abbigliamento "scandaloso", simbolo di una rivoluzione nei costumi sociali.




(✏️ Massimo Gramellini) Raffaella Carrà era tante cose, troppe per un articolo smilzo come questo. Ma per le generazioni cresciute con «Canzonissima» e «Milleluci» è stata anzitutto la scoperta dell’eros. Un eros bonario: intriso di mistero, ma privo di perversione. Quelle gonne lunghe, gettate via a metà del balletto per scoprire gambe che in tv sembravano infinite. Il caschetto biondo, dimenato davanti agli occhi come un sipario instabile. Il mantello stellato di Maga Maghella. Le braccia aperte in posture benedicenti da madonna. E naturalmente l’ombelico: il primo, il definitivo. La Carrà era la personificazione della femminilità e piaceva agli uomini, alle donne, ai gay e ai bambini, soprattutto agli orfani: in lei, che non aveva figli, vedevano un surrogato accogliente della madre. Quando lo raccontai in un libro, mi mandò un biglietto: «Le sere in cui eri piccolo e solo, avrei voluto uscire dal televisore per abbracciarti». E di sicuro lo avrebbe fatto, perché il suo talento era guardare la telecamera come se fosse sempre sul punto di attraversare lo schermo per venirsi a sedere sul divano accanto a ciascuno di noi. Senza carrambate, con la forza tranquilla della consuetudine.


Raramente la morte di un personaggio pubblico aveva prodotto una sensazione così lancinante di perdita e al tempo stesso di incredulità. Forse la Carrà ci è stata davvero seduta accanto per tutta la vita. E forse è ancora lì, con l’ombelico e il resto, perché le maghe come lei non muoiono fino a quando restiamo vivi noi. (📷 Archivio Corriere)

venerdì 28 maggio 2021

Carla Fracci

 

Danza in cielo

Tiziano Riverso


"In tanti mi hanno chiesto come ci si sente a essere un mito. Ma i miei che erano dei lavoratori, padre tranviere, madre operaia mi hanno insegnato che il successo si deve guadagnare. E io ho lavorato, lavorato, lavorato... ".

Carla Fracci


#CarlaFracci

per la Repubblica

Mauro Biani



CARLA FRACCI.

Nico Pillinini



CARLA FRACCI

Valerio Marini



Si è spenta Carla Fracci.

Mia madre l'amava molto. Quando ero bambino mi portò anche a un suo balletto (se non ricordo male).

#CarlaFracci #danza #scomparsa #Fracci #lutto #balletto

Tartarotti


...alla mia maniera, ricordando Carla Fracci, la divina..
#carlafracci
Pierpaolo Perazzolli


Odore di gesso, tulle che solletica, capelli stretti in una crocchia, punte allacciate e dita accartocciate, ginocchia sbucciate coperte dalle calze. Ticchettio delle punte sul pavimento di legno e occhi puntati un po’ sulla maestra e un po’ sull’unico maschietto, bello come Terence di Candy.
Sulla parete un poster con una ballerina eterea e bellissima su una gamba sola: Carla Fracci.
Messa lì come se fosse un’icona.
Avevo tre anni la prima volta che avevo messo piede in quella stanza e per tutti gli anni a seguire gli occhi sempre puntati sul poster. Modello irraggiungibile di grazia e impegno.
Irraggiungibile.
Infatti ho rinunciato presto alla danza (poca grazia e poca costanza), mi sono rimaste le dita accartocciate e le piccole punte e la consapevolezza che le icone non smettono mai di ballare con grazia innaturale, anche quando non ci sono più.
Alagon

#ciaocarla #carlafracci #fracci #balletto #ballet #danzaclassica #nureyev #icona #punte #vignetta #illustrazione #illustration #cartoon #alagon
sulle punte
Fabio Magnasciutti



#carlafracci #danza #ballo #vignetta #ilmanifesto
Lele Corvi



Leggera e delicata come una rosa e altrettanto aggraziata.
Giannelli



Carla Fracci, si è spenta una stella 

Era una grande milanese, una grande italiana e anche una grande antifascista (che c’entra? C’entra, perché lei ci teneva tantissimo e quindi non dovrebbe mancare nella sua epigrafe). 

Ma soprattutto, Carla Fracci, morta ieri a 84 anni, era una grande ballerina, la più grande di tutte e tutti, davvero il volto migliore dell’Italia: nella metafora — per la tenacia e il talento che l’hanno fatta diventare étoile ma restando pop — e nella realtà, quel bel facìn sempre sorridente che da ragazzina le era valsa l’ammissione alla scuola di danza della Scala e sempre restò la sua cifra, il suo modo di incoraggiare ogni persona a realizzarsi nella libertà, nell’arte e nel mestiere. 

Oggi, i milanesi potranno renderle omaggio (dalle 12 alle 18) nel foyer della Scala, la casa elettiva dove, mentre imparava a danzare, sentiva il padre tranviere scampanellare per lei ogni volta che passava. Insieme, ogni mattina, uscivano dalla casa di ringhiera con bagno esterno di Calvairate, semiperiferia est.

Proposta: nella penuria di statue di donne che impoverisce Milano come ogni città del mondo, sbrighiamoci a farne una a Carla Fracci. In piazza della Scala. (Dal Corriere della Sera di oggi, 28 maggio 2021)

Ivano Sartori

Roby il Pettirosso

giovedì 20 maggio 2021

A Franco Battiato


- Cerco un centro di gravità.

Fulvio Fontana


Un omaggio, maestro.

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/05/cura.html

#Battiato #LaCura #poesia #canzoni #Vita #amore #guerra


 La cura

Franco Battiato

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie

Dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via

Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo

Dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore

Dalle ossessioni delle tue manie

Supererò le correnti gravitazionali

Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie

Perché sei un essere speciale

Ed io, avrò cura di te

Vagavo per i campi del Tennessee

Come vi ero arrivato, chissà

Non hai fiori bianchi per me?

Più veloci di aquile i miei sogni

Attraversano il mare

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza

Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi

La bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono

Supererò le correnti gravitazionali

Lo spazio e la luce per non farti invecchiare

Ti salverò da ogni malinconia

Perché sei un essere speciale

Ed io avrò cura di te

Io sì, che avrò cura di te

BATTIATO, FRANCESCO / SGALAMBRO, MANLIO

Lyrics © Universal Music Publishing Group

Lyrics powered by LyricFind

Al centro di gravità permanente!

GIO
www.caricaturegio.altervista.it



#francobattiato

Mauro Biani



Tribute to Franco Battiato
Antonio Gallo





A Franco Battiato

Tiziano Riverso



Franco Battiato

Mario Airaghi



Ho conosciuto solo fugacemente Franco Battiato durante la trasmissione Taratatà. Apprezzo molto anche la sua pittura, così intensamente mistica, come la sua musica.

Milo Manara


A un’amica Facebook free, che sa tutto su Francesco Battiato (fu Gaber che iniziò a chiamarlo Franco), che lo ascolta e con lui ha parlato più di una volta, che ne condivide idee e intuizioni, ho chiesto di scrivere qualcosa per ricordarlo qui su Fb. Ha accettato, dopo aver precisato «non è il tuo genere». Grazie 

LO DOBBIAMO MERITARE DI ESSERE UOMINI

«Nascere umano è un grande regalo», diceva il Bat. «Guarda i cani, dal loro sguardo si capisce che erano umani». 

Battiato ha colto e riempito un vuoto esistenziale di molti giovani degli anni 80 rimasti privi di ideali e delusi dalla religione cattolica, dai politici, da altri cantautori, dai padri, dai bombaroli di destra e dalle brigate di sinistra (si fa per dire) proponendo, solo all’apparenza più lievemente e senza fanatismo percorsi di meditazione, concetti di religioni opposti ai nostri: sufismo buddismo e via andare. Mica vero che, mancato mio padre, spesso lo sognavo e sempre in condizioni precarie e di necessità. 

Avevo letto in uno dei tanti libretti-intervista («Tecnica mista su tappeto» di Franco Pulcini, 1992) che, sebbene suo padre fosse stato completamente assente e mancante nel suo ruolo, lui aveva proceduto alla sua ricerca  in quanto tornato in vita, fino a sapere chi fosse e dove si trovasse. Ed era riuscito a dargli aiuto. (Tutti bisognosi questi reincarnati?) 

Concettualmente, quando si dice che diventiamo padri dei nostri padri, e a nostra volta figli dei nostri figli, è vero! Figuratevi che manna caduta dal cielo fu per me in quel momento leggere queste parole del mio Vate! Armi in spalla, andai al primo incontro dei tanti che organizzavano con lui (oltre ai concerti). Era a Reggio Emilia, riuscii a beccarlo e a porgli la fatidica domanda: come si fa a trovare dov’è il padre? Molto dolcemente, mi fece capire che ognuno doveva farlo alla sua maniera, con i concetti e gli strumenti che possedeva secondo il proprio processo evolutivo. Ma di continuare a cercarlo, ché se ne aveva bisogno lo avrei trovato e aiutato. Non l’ho trovato. Avrà trovato lui da accasarsi. Sarà placebo, ma ti tranquillizza. 

Un’altra volta siamo stati mezz’ora a parlare di Herbert Pagani. Suo grande amico. Si è commosso. Di certo sapeva dov’era finito. E di certo tornerà anche il Bat, magari per i nostri pronipoti. L’artista, diceva, è un tramite tra il cielo e la terra, torna se c’è bisogno. A noi il piacevole compito di approfondire i concetti quantistici che cercava di divulgare nelle varie conferenze rivedibili su Youtube. Spiegano che tutto l’UNIVERSO OBBEDISCE ALL’AMORE. Intanto grazie, Francesco Battiato, per aver attraversato il nostro tempo. (Fran)

Ivano Sartori.

E ti verrò a cercare, Maestro, vagando per i campi del Tennessee, all’ombra della luce, danzando al ritmo di sette ottavi.
Prenderò, con una Bretone, i treni di Tozeur per viaggiare ad un’altra velocità, seguendo le correnti gravitazionali senza tempo e senza spazio; mi fermerò ad Alexander Platz a raccogliere fiori bianchi per te, combattendo i cibernetici signori degli anelli.
E passando per mondi lontanissimi arriverò in quel paese che ti somiglia tanto, dove dormono pigramente i vascelli di Shackleton con le loro bandiere bianche, che sventolano sul ponte.
E lì nella solitary beach mi immergerò con ‘na scossa ‘ndo cori in un immenso ed infinito oceano di silenzio.
Alla colonna sonora della mia vita
Alagon
#francobattiato
#notimenospace #lombradellaluce #sufi #rip #ripfranco #vignetta #sputnink #alagon

Buon viaggio Franco Battiato
Ci hai lasciato un’immensa eredità, le tue parole.
Roby il pettirosso


Roby il pettirosso



nell’estate del 1980 le note de L’era del cinghiale bianco si perdevano sulla piccola spiaggia del lago, trasmesse dal juke-box del bar
nessuno ne capiva il senso, si insinuavano tra capelli e pelli bagnate, tra risate e grida, poi cadevano e venivano assorbite dalla spessa sabbia
allora avevo un gomitolo dietro lo sterno, senza capo né coda, pulsava e cambiava forma e colore, ero così magro che temevo si vedesse
alcune parole, alcune sequenze armoniche ne coglievano un’estremità, tirandola
stavo rinascendo e, poco prima, Ian Curtis si era tolto la vita, proprio il 18 maggio, qualcosa appena afferrata e subito sfuggita di mano
non comprendevo le parole di Love will tear us apart, né di Stranizza d’amuri, ma sentivo i piccoli semi di eternità che si insinuavano in me, per poi farsi largo, crescere e cercare luce, sorridendo alla morte
Fabio Magnasciutti

Addio Battiato ❤
#battiato #francobattiato #lacura #webcomic #fumettiitaliani #vignetta #fumetto #memeitaliani #satira #natangelo

Perché sei un Essere Speciale.
Addio Maestro. RIP
Luca Soncini

La scomparsa di Franco Battiato mi lascia profondamente triste. Un musicista raffinato, completo, originale, capace di passare dalla musica colta a quella leggera, conservando sempre la sua anima. Una musica la cui unicità e il cui spirito mi hanno sempre accompagnato da quando ero ragazzo.
https://www.youtube.com/watch?v=NnJSx37-W3o
"Voglio vederti danzare
come i Dervisches Tourners
che girano sulle spine dorsali
o al suono di cavigliere del Katakali".
#francobattiato #musica #vogliovedertidanzare #LaRepubblica #dervish #musicaitaliana #ilmessaggero #Battiato
Marco De Angelis


Ascensione al cielo di Battiato. Grazie per tutti i sogni a occhi aperti. #francobattiato #battiato #sketch #vignette #cartoon #watercolor #drawing
Luca Garonzi




Grazie!
Rigotti

Questa mattina si è spento dopo una lunga malattia Franco Battiato.
#lutti #francobattiato #Battiato #musica #danza
Tartarotti