Gino Bartali proclamato "Giusto tra le Nazioni" da Israele. Il riconoscimento al grande indimenticato ciclista che pochi sapevano aver salvato numerosi ebrei dall'olocausto.
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Bartali trasportò, all'interno della sua bicicletta, dei documenti falsi per aiutare gli ebrei ad avere una nuova identità. Questa iniziativa è nata dalla collaborazione del rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l'arcivescovo della città Elia Angelo Dalla Costa.[8] Nel maggio 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha consegnato alla moglie di Bartali, Adriana, la medaglia d'oro al valor civile (postuma) allo scomparso campione per aver aiutato e salvato tanti ebrei durante la Seconda guerra mondiale. Il 2 ottobre 2011, inoltre, Bartali è stato inserito tra i Giusti dell'Olocausto nel Giardino dei Giusti del Mondo di Padova sempre per l'aiuto offerto agli ebrei durante la seconda guerra mondiale.[9][10]
Il 23 settembre 2013 è stato dichiarato 'Giusto tra le nazioni' dallo Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell'olocausto fondato nel 1953, riconoscimento per i non-ebrei che hanno rischiato la vita per salvare quella anche di un solo ebreo durante le persecuzioni naziste.
Nella motivazione dello Yad Vashem, si legge che Bartali, "cattolico devoto, nel corso dell'occupazione tedesca in Italia ha fatto parte di una rete di salvataggio i cui leader sono stati il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l'arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa".
CeciGian
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