"Piccoli e Grandi"- Agim Sulaj |
Figli miei
Figli miei adorati e desiderati,
figli avuti dalle ore dell'amore,
figli cresciuti al calore
del sole nei giorni lontani,
nelle lunghe notti vegliati,
e infine donati alla vita,
al mondo degli uomini,
per sempre e comunque legati.
I miei ragazzi
I miei ragazzi giocano
e li osservano i miei occhi,
i miei ragazzi crescono
e corrono le mie parole.
I miei ragazzi partono
e s'allontana la mia mano,
ma li segue nel viaggio
il soffio del mio respiro.
Figli miei adorati e desiderati,
figli avuti dalle ore dell'amore,
figli cresciuti al calore
del sole nei giorni lontani,
nelle lunghe notti vegliati,
e infine donati alla vita,
al mondo degli uomini,
per sempre e comunque legati.
I miei ragazzi
I miei ragazzi giocano
e li osservano i miei occhi,
i miei ragazzi crescono
e corrono le mie parole.
I miei ragazzi partono
e s'allontana la mia mano,
ma li segue nel viaggio
il soffio del mio respiro.
di Giacomo Ciacciarelli
La splendida opera di Agim è una rielaborazione dell'Uomo di casa con la presenza del figlio.
Figlio, figli ... quanto li amiamo ed in loro riponiamo tutte le nostre aspettative, il nostro amore , le nostre speranze... ma preferisco lasciar parlare le parole dell'amico poeta Jimmy.