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martedì 12 agosto 2025

Assegnati i premi del Campionato Bugia 2025.

 



Assegnati i premi del Campionato Bugia 2025.

Assegnati i premi del Campionato Bugia 2025 a Le Piastre in provincia di Pistoia. 

È Agostino Longo il disegnatore piu bugiardo d’Italia e Basireh Panahi la migliore del mondo.

Vive a Salerno e si chiama Agostino Longo, il disegnatore più bugiardo d’Italia che ha disegnato un insegnante dell’antica grecia che mostra ai suoi allievi una carta geografica che rappresenta tutti e cinque i continenti, America e Oceania comprese, al tempo assolutamente sconosciute.

 E’ una donna iraniana e si chiama Basireh Hasani Shariat Panahi la disegnatrice più bugiarda al mondo. Ha vinto la 49esima edizione del Campionato italiano (e mondiale) della Bugia, che aveva come tema la scuola, disegnando due scolari su un’altalena con quello in alto, dotato di cellulare, che sovrasta il compagno con il libro.

Si chiama Fabrizio Sani e vive a Montevarchi (AR), lo scrittore più bugiardo. L’ha scelto Sandro Veronesi, che ha dato questo giudizio: “Sono rimasto incantato dalla bugia “Mia mamma fa la poetessa”, per la forza narrativa che trasmette, poiché tutto attorno a essa ruota un potenziale romanzo”.

E’ Gordiano Pasquali, un pensionato di Borgo a Buggiano (PT) il vincitore della gara radiofonica andata in onda ai microfoni di Radio Toscana, media partner del Campionato. Il premio intitolato a Luca Boschi per la striscia più bugiarda se l’è aggiudicato Doriano Solinas di Lajatico, Pisa,.

. Tutti i concorrenti si sono misurati con il tema della Bugia a scuola.

Il Bugiardino d’argento per la grafica italiana è andato all’aretino Paolo Lombardi e per quella straniera al brasiliano Rodrigo da Silveira. Bugiardini di bronzo a Bruno Olivieri di Cagliarii e al bulgaro Valentin Georgiev.

Una giuria composta da bambini (Martina Begliomini, Ginevra Mascolo, Emma e Marco Pagliai, Leonardo Filppelli e Matteo Sacco) ha assegnato al piemontese Andrea Belvisotti il Premio speciale under 14.

Il premio Pitillo la giuria popolare l’ha assegnato al disegnatore bergamasco Enrico Occupati. Friedrich Tasser di Bolzano si è aggiudicato il premio Gavazzi per la qualità e il napoletano Raffaele Mollica quello intitolato a Cafiero che premia la fantasia della proposta.

Doriano Solinas ha disegnato la migliore striscia.

Qui sotto tutte le vignette e la striscia vincitrici.


Per tutto il resto c’è www.labugia.it



Agostino Longo, Bugiardino d’oro



Paolo Lombardi, Bugiardino d' Argento


Bruno Olivieri, Bugiardino di Bronzo



Raffaele Mollica, premio Pisaneschi



Enrico Occupati / Kutoshi Kimino, Premio Pitillo



Friedrich Tasser, premio Gavazzi



Basireh Hasani Shariat Panahi (Iran), Bugiardino d’oro internazionale


Rodrigo da Silveira (Brasile), Bugiardino d'argento internazionale


Valentin Georgiev (Bulgaria), Bugiardino di bronzo Internazionale

Andrea Belvisotti, premio giuria Under 14



Lido Contemori, premio Discover Pistoia


I disegni di tutti  sono stati esposti lungo le vie del paese insieme a quelli della mostra personale di Marco De Angelis, vincitore dell’edizione 2024 da titolo “L’umanità e dintorni, appunti senza parole”

Al livornese Dario Ballantini al quale è stata assegnata la laurea di bugiardo ad honorem.



martedì 4 febbraio 2025

80 anni dalla liberazione di Aschwitz, per non dimenticare!

Auschwitz, a 80 anni dalla liberazione 

l’allarme dei sopravvissuti: “Può succedere ancora” 

Per non dimenticare!
Gio/ Mariagrazia Quaranta
www.caricaturegio.altervista.it





Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche raggiunsero il campo di concentramento di #Auschwitz.

David Dushman, ventunenne carrista sovietico, abbatté la recinzione elettrificata che separava l'orrore del campo di sterminio dal resto del mondo; nei decenni a venire raccontò la sua esperienza a generazioni di studenti.

Stefano Tartarotti

#ilgiornodellamemoria #shoah #olocausto #DavidDushman #giornatadellamemoria


La Memoria va allenata sempre, soprattutto il giorno dopo e quello dopo ancora e quello dopo... Guardare negli occhi i mostri del passato aiuta a riconoscere i mostri del presente.
Questa la mia vignetta per Disturbo.
#kutoshikimimo #giornodellamemoria #olocausto #HolocaustRemembranceDay #Shoah #Gaza #Genocidio #genocide
Kutoshi Kimino




Deb Milbrath
27 January 2025
Holocaust Remembrance
The Holocaust and the horrors of Auschwitz are reasons HISTORY and CIVICS should become mandatory classes again…. Let’s relearn about the Civil War, famous presidential speeches and other world shaping events. Enough with the cat videos…a documentary on the Holocaust should be required viewing and maybe folks will understand the outrage over Musk’s “wave” and the bully-in-chief’s release of the most violent, paramilitary Jan 6 insurrectionists.
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/holocaust-remembrance

to be or knot to be
fabio magnasciutti



Giornata della Memoria
Memory Day
#memories #memory #memoryday#giornatadellamemoria #Genocidio #genocide #shoah #racism #Israele #Israel #CartooningForPeace #cartoon #remember #courrierinternational #satire #pagina21 #cartooonmovement #LaRepubblica
Marco De Angelis






L'Olocausto fu il genocidio di circa 6 milioni di ebrei, di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista, i loro alleati e i collaborazionisti. Gli ebrei furono le principali vittime tra i gruppi ritenuti dai nazisti "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici o razziali.[1] Per estensione, il termine "olocausto" è a volte riferito a tutte le vittime di persecuzioni sistematiche e omicidi di massa nazisti, incluso lo sterminio dei popoli romanì, l'uccisione di civili polacchi e di altre popolazioni slave, l'uccisione dei prigionieri di guerra sovietici, degli oppositori politici, dei dissidenti religiosi come Testimoni di Geova e pentecostali, le uccisioni e le violenze contro omosessuali, persone con disabilità mentali o fisiche[2] e i neri europei.[3][continua] 80th Anniversary of the Liberation of Auschwitz On 27 January 2025, we will commemorate the 80th anniversary of the liberation of the German Nazi concentration and extermination camp Auschwitz. https://www.youtube.com/watch?v=180tHqgUW00&t=1s


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lunedì 27 gennaio 2025
Giorno della Memoria - 27 gennaio 2025. Il 27 gennaio 2025 è l'ottantesimo anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, luogo simbolo dello sterminio di milioni di persone che lì e negli altri centri della spietata macchina delle morte nazifascista furono deportati e uccisi.


Auschwitz, 80° anniversario di liberazione: la voce dei sopravvissuti contro antisemitismo crescente
Ai politici è stato chiesto di non intervenire all'evento di quest'anno, per lasciare spazio alle parole dei sopravvissuti in quella che potrebbe essere l'ultima volta che essi si riuniscono il 27 gennaio, data in cui i sovietici liberarono il campo di sterminio nazista nel 1945

I sopravvissuti all'Olocausto hanno messo in guardia dall'aumento dell'antisemitismo in occasione della cerimonia nel sud della Polonia per commemorare l'80° anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

I nazisti uccisero 1,1 milioni di persone ad Auschwitz-Birkenau, la maggior parte delle quali erano ebree.

Data l'età e la fragilità dei sopravvissuti, alcuni ritengono che potrebbe essere l'ultima volta che essi si riuniscono nel sito per ricordare il giorno - il 27 gennaio 1945 - in cui le truppe sovietiche liberarono il campo, salvando 7 mila persone
Tra chi è scampata e che ha accettato di parlare c'era Tova Friedman, 86 anni, che aveva solo sei anni quando il campo fu liberato.

“Ricordo che da bambina di cinque anni e mezzo guardavo dal mio nascondiglio mentre tutti i miei piccoli amici venivano radunati e portati alla morte. Ricordo le grida strazianti dei loro genitori che cadevano nel vuoto”, ha detto.

"Dopo che tutti i bambini se ne furono andati e il cortile era vuoto, pensai a me stessa: “Sono forse l'unica bambina ebrea rimasta al mondo?”.
Molti degli oratori hanno messo in guardia il pubblico dai pericoli di un crescente antisemitismo, affermando che è stato questo odio a portare i nazisti a uccidere sei milioni di ebrei durante la Seconda guerra mondiale.

“Oggi assistiamo a un enorme aumento dell'antisemitismo ed è proprio l'antisemitismo che ha portato all'Olocausto”, ha affermato Marian Turski, sopravvissuta ad Auschwitz.

Leon Weintraub, sopravvissuto ad Auschwitz, ha parlato della necessità di essere vigili, soprattutto in un momento in cui l'estrema destra sta diventando più popolare in Europa.

“Siamo molto seri e prendiamo sul serio ciò che predicano i nemici della democrazia. In genere cercano di mettere in pratica gli slogan che promuovono”, ha affermato.

“Se riusciranno a conquistare il potere, dovremo evitare l'errore degli anni Trenta, quando il mondo non prese sul serio il regime nazista e i suoi piani di creare uno Stato privo di ebrei, rom e persone di opinioni diverse, o malate, o ritenute inadatte a vivere”.

lunedì 26 agosto 2024

Ciao Oscardo, l'omaggio dei cartoonist al Patròn di CartoonSea!

By CartoonSea 

 Vogliamo condividere con tutti gli amici di CARTOONSEA questa spontanea manifestazione di affetto nei confronti di Oscardo che è arrivata a valanga a rincuorarci e che ci ha veramente commosso…

Grazie a tutti quelli che hanno voluto dedicargli un ricordo e un omaggio nel modo che -siamo certi- è quello che più avrebbe gradito…



Fabio Magnasciutti.



Covino G.


Covino G. 


Giuseppe Inciardi.



Lele Corvi 

 Luca Ricciarelli.


Kutoshi Kimimo


Valentino Menghi


Andrea Romagna



Marilena Nardi



Alfonso Uff Amarante.



Lamberto Tomassini /Tomas



Samanta Sam Bartolucci.


Marco De Angelis



Walter Leoni


 GianLorenzo Ingrami / Gianlo



Giorgio Giunta.



Gava




Bruno Olivieri



Pecchia



Luca Garonzi

Manlio Valentino



Urka


Dulko



Umberto Romaniello.


Enrico Biondi






PARTECIPATE NUMEROSI ALLA XIV EDIZIONE di CARTOONSEA!
Sarà un bel modo di ricordare il suo Patròn!!!
Per rendere unica questa edizione la data di scadenza del bando è stata prorogata alle ore 24.00 del 29.08.2024


 



domenica 19 novembre 2023

In ricordo delle donne vittime di violenza

 Un abbraccio alla famiglia di Giulia e a quelle di tutte le altre...


In ricordo delle donne vittime di violenza

GIO / Mariagrazia Quaranta



" tu sei MIA"...

Bruno Bozzetto



🖤 Giulia,
buttata in dirupo di 50 metri.

Costantini


Lo sapevamo tutte, ma speravamo ancora.
Il disegno è d'archivio di Marilena Nardi. Le parole, invece, sono di Beatrice Zerbini

La tua salvezza è la nostra salvezza,
noi non siamo
nella vertigine di un fossato,
non siamo nell’abisso, guardiamo il lago
come increspa, non crepiamo sul fondo,
ti aspettiamo insonni, le palpebre alzate,
per non chiuderti gli occhi,
ti reggiamo i ventricoli con il fiato sospeso,
con l’ansia di una sabbia, non lasciamo
che ti alzi fino al cielo e
come acqua ti raccogliamo a palmi fermi,
per non disperdere una lacrima, ma sei
la cascata
di questa grazia in rovina, sei nell’aria,
è passiva la speranza, allora noi
non speriamo nemmeno più, noi siamo
e in te viviamo e ci muoviamo
e con discorsi a denti stretti
noi corriamo con te, per te
scappiamo più forte, sorvoliamo sussurri,
perché le tue gambe non incespichino
come fanno le parole.

Beatrice Zerbini
17/11/2023, a Giulia Cecchettin
scritta quando ancora potevamo aspettarla. 




Lascia andare, disperato figlio mio. Lascia andare. Lascia che ti dimentichi, che cambi strada, che sorrida ad altri, che non ti pensi. Lascia che sia più veloce di te o che sia più lenta, che si distragga durante la via o che abbia l'obiettivo davanti allo sguardo. Lascia che scelga come vestirsi e quanto, che balli sguaiata, che faccia l'amore perché le va, che solo lei sia proprietaria del suo domani.
Kutoshi Kimimo 
#violenzadigenere #violenzasulledonne #relazionetossica #controllo #nonunadimeno #abusi #patriarcato #giuliacecchettin #filippoturetta #femminicidio #perte




Femminicidio
Durando
 #giuliacecchettin #omicidio #femminicidio


da giorni gira questo grafico che illustra, come altri, gli spostamenti del carnefice, in attesa di un plastico che scandagli morbosamente i fatti
mi lasciava delle scorie oltre la retina che ora metto insieme: vedo un fiore
uno di quelli schiacciati tra le pagine di un libro
uno dei primi capitoli del libro, dove si presenta la protagonista: i sogni, le speranze, quando il futuro è ancora smisurato e la morte un'astrazione
non so se scrivo da illustratore, da docente di ragazzi coetanei di Giulia, da padre di una figlia ventenne, da sognatore, da uomo, da persona, infine
queste parole poco utili, se non a me stesso per lenire il dolore procurato da questa vicenda, da tutte le altre precedenti e da quelle che, purtroppo, la seguiranno, allungando il luttuoso elenco di donne vittime di violenza
leggo una giustificata rabbia, condivisibili proposte di soluzioni di carattere educativo
ora sono schiacciato dall'idea di limite, sempre più labile, quello che viene oltrepassato quando il mostro si fa carne e il pensiero diventa azione, troppo spesso irreversibile
mi dico che su questo si potrebbe lavorare
sogno quel giorno in cui si potrà smettere di dire "voi uomini, noi donne", "noi femmine, voi maschi"
quel giorno, magari, potremo dire "noi, esseri umani"
Fabio Magnasciutti


so free her
Fabio Magnasciutti


”Ho un problema col”#possesso”,col tollerare la #frustrazione,con il #controllo dell’#impulso.
Però stai tranquilla:ti amo”
Mauro Biani


Il valore di un uomo è direttamente proporzionale alla sua capacità di accettare certi NO.
#Nicocomix #femminicidio #femminicidi #no #unbravoragazzo #violenzadigenere #CodiceRosso #nonunadimeno #giuliacecchettin #germania #FilippoTuretta #omicidio
Nicocomix


Tutti i peggiori sospetti sono stati tragicamente confermati.
È stato ritrovato nei pressi del Lago di Barcis il cadavere di Giulia Cecchettin. Gettato in un canalone dall’uomo che diceva di amarla.
Un copione quasi identico a quello di Giulia Tramontano. E oggi come allora sono stati spesi fiumi di inchiostro per non dire l’unica cosa che in una storia come questa ha senso di essere pronunciata: che qui, in questo ennesimo femminicidio - la vittima numero 105 dall’inizio dell’anno - l’amore, la “pista passionale” (mi fa anche schifo scriverlo) non c’entrano nulla.
Non c’era nessun dubbio, nessun mistero, nessun “giallo” inestricabile.   
C’era e c’entra solo la mostruosità di maschi ineducati a gestire il rapporto con la propria intimità e con l’altro sesso, al punto da diventare assassini freddi e calcolatori.
Un pensiero di dolore e commozione a Giulia, alla famiglia, a chi, nonostante tutto, continua a credere che questa battaglia quotidiana si combatta, prima ancora che con le leggi (sacrosante e insufficienti), con la cultura e l’educazione.
R.i.p. Giulia

Lorenza Tosa.