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sabato 11 ottobre 2025

Jane Goodall

“Siamo la specie più intellettuale che abbia mai camminato sul pianeta, ma non siamo intelligenti. Se sei intelligente non distruggi la tua unica casa.”

(Jane Goodall)



Jane Goodall (1934 - 2025).
The chimpanzee whisperer and tireless champion of conservation. Her work changed our understanding of both primates and humanity.
Rest in peace. 🌿🖤
Nahid Maghsoudi



Jane Goodall Portrait by R.J. Matson, Portland, ME

https://www.politicalcartoons.com/cartoon/300568



Jane Goodall by Taylor Jones, 

Politicalcartoons.com


Jane Goodall
Fue una etóloga inglesa y Mensajera de la Paz de la Organización de las Naciones Unidas.​​
 by Becs, 
CagleCartoons.com



Jane Goodall by Jeremy Banx




Deb Milbrath
4 October 2025
RIP Jane Goodall
WHAT AN INSPIRATION…WHAT A LEGACY… and what a message that transcends conservation, environmentalism focus. In these stressful times… I think the young can bring new hope and direction to our fractured world and country. It is all about our future.
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/rip-jane-goodall



Gianluca Costantini
@channeldraw
·
1 ott
Jane Goodall 🖤

Dalcio Machado



"Morte di Jane Goodall, la primatologa che ha rimesso l'uomo al suo posto", testo e disegno sul sito web di Jeune Afrique...
Damien Glez



Ci sono momenti che segnano la fine di un'era e le ultime parole di Sir David Attenborough al funerale della Dott.ssa Jane Goodall sono state esattamente queste 🥹! In piedi davanti a un mare di persone in lutto, l'amato naturalista ha reso omaggio alla sua amica di una vita e compagna pioniera, definendola "la coscienza della conservazione". La sua voce tremava mentre parlava di sei decenni di amicizia, spedizioni condivise e un'incrollabile fede nel potere della speranza. "Il mondo è più silenzioso senza di lei", ha detto, "ma il suo spirito sussurra ancora tra gli alberi".

È stato più di un addio, è stata una promessa che la sua eredità avrebbe continuato a guidare coloro che ascoltano la voce della natura. 

▶️ Guarda il sentito omaggio di Sir David Attenborough a Jane Goodall: un addio da una leggenda all'altra 👇👇

https://newstoday79.com/.../sir-david-attenboroughs.../

giovedì 7 agosto 2025

2 agosto 1980 Bologna, 45 anni dopo.

 






#2agosto1980 #Bologna #stragedibologna #45anni #p2 #strategiadellatensione

La #memoria è responsabilità.

Per Bologna una tavola uscita ieri su Il Venerdì di Repubblica ;

Una uscita oggi su la Repubblica ;

Una uscita oggi su L'Espresso .

Qui tutte le altre negli anni: https://maurobiani.it/tag/2-agosto/

Mauro Biani



Anniversario della strage di Bologna del 2 agosto 1980, ci sono le sentenze definitive, ma Lei cerca ancora la verità.

Manuel De Rossi


Con la conferma da parte della Cassazione dell'ergastolo per Paolo Bellini, ex esponente di Avanguardia Nazionale, si chiude la partita giudiziaria sugli esecutori materiali della strage di Bologna, che il 2 agosto 1980 causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.

I giudici della sesta sezione penale, dopo alcune ore di camera di consiglio, hanno rigettato le istanze presentate dai difensori dell'ex estremista nero, accusato di concorso in strage con gli ex Nar Giusva Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini, e dagli altri due imputati.

Confermate, infatti, le condanne a sei anni per l'ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, che doveva rispondere di depistaggio, e a quattro anni per Domenico Catracchia, amministratore di alcuni condomini di via Gradoli a Roma, per false informazioni al pubblico ministero.

I giudici hanno quindi totalmente accolto le richieste del procuratore generale, Antonio Balsamo, che nel corso della sua requisitoria ha parlato di un "quadro probatorio solido" a carico di Bellini per quanto avvenuto alle 10:25 di 45 anni fa, quando una bomba contenuta in una valigia causò il crollo dell'ala ovest dello scalo ferroviario.

"La sentenza rappresenta un punto di arrivo fondamentale - commenta l'avvocato Andrea Speranzoni, difensore di parte civile per l'associazione delle vittime della Strage di Bologna e per gli enti locali - frutto di anni di percorso giudiziario e di lotta per la verità e la giustizia. Oggi possiamo dire in maniera definitiva che sappiamo chi finanziò l'attentato, che quell'attentato si colloca a pieno titolo nella strategia della tensione, sappiamo chi organizzò l'attentato, chi erano i mandanti e sappiamo retroscena importantissimi sull'attività di depistaggio".

L'esponente di Avanguardia Nazionale venne riconosciuto dall'ex moglie come l'uomo filmato da un video amatoriale in stazione la mattina della strage. Per il rappresentante dell'accusa, la sua responsabilità nell'attentato è stata affermata da una sentenza che "mette in pratica i principi elaborati dai più autorevoli teorici del garantismo penale". Inoltre, il ragionamento della sentenza della Corte di assise di appello "risulta pienamente in linea con la struttura argomentativa delle altre pronunce, divenute irrevocabili, che hanno affermato la colpevolezza di Fioravanti, Mambro, Ciavardini e Cavallini per la strage di Bologna".

Ricostruzione dei fatti che "trova ulteriore conferma nelle parti della motivazione relative ai rapporti sviluppati dai gruppi terroristici eversivi, protagonisti della strategia stragista, con la loggia P2 e i settori deviati dei servizi segreti". Il pg, commentando la sentenza dei supremi giudici, afferma che si tratta di un "passo importante per la piena realizzazione di quel diritto alla verità che spetta non solo alle vittime e alle loro famiglie, ma a tutto il popolo italiano su un fatto che ha rappresentato il più grave atto terroristico della storia della Repubblica Italiana".

La decisione degli ermellini arriva a sei mesi di distanza dalla sentenza dei giudici del Palazzaccio, che hanno fatto passare in giudicato l'ergastolo per Gilberto Cavallini, accusato di avere "fornito alloggio a Mambro, Fioravanti e Ciavardini nella fase immediatamente precedente alla strage", di avere falsificato con il documento intestato a Flavio Caggiula, consegnato da Ciavardini a Fioravanti, e di avere "messo a disposizione" dei sodali un'auto con la quale hanno raggiunto "il luogo della strage".

fonte = https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2025/08/01/strage-di-bologna-definitivo-lergastolo-per-paolo-bellini_6fd71358-b990-4e46-b320-28da64fd6e86.html


Fogliazza



“Presidente Meloni…”.

Così ha iniziato. E non ha usato giri di parole.

Nel giorno del 45° anniversario della Strage di Bologna, Paolo Bolognesi – presidente dell’associazione familiari delle vittime – si è rivolto direttamente alla Presidente del Consiglio.

E lo ha fatto con una dichiarazione potente, lucida, inappellabile.

“Alla Presidente del Consiglio, che ci ha accusato di volerla esporre a ritorsioni, nel ricordare il passato da cui proviene, come quello da cui provengono gli esecutori delle stragi, vogliamo dire che una cosa è il rispetto per le Istituzioni, un’altra cosa è l’accettazione di riscritture interessate della storia, cosa che non siamo in alcun modo disposti a far passare.

È un fatto che tutti gli stragisti italiani passarono dal Movimento Sociale Italiano, partito costituito nel 1946 da esponenti della Repubblica Sociale Italiana.

“Presidente Meloni, condannare la strage di Bologna senza riconoscerne e condannarne la matrice fascista è come condannare il frutto di una pianta velenosa, continuando ad annaffiarne le radici”.

Un’accusa durissima, sì. Ma giusta. E necessaria.

In un Paese normale, nel 2025, sarebbe scontato ricordare che la strage del 2 agosto 1980 fu una strage fascista. E invece serve ancora il coraggio di chi, come Bolognesi, continua a inchiodare Meloni davanti alle sue omissioni.

A ricordare che la storia non si riscrive per convenienza politica. E che la vergogna, quella vera, non è ricordare le radici del neofascismo. Ma negarle.


Alcune delle 85 persone morte nella strage  disegnate da Gianluca Costantini:































Bologna ti amo,
sei nicchia, rifugio, la tana;
sei l’incavo della mia mano
e sei la moneta, sei un dono,
una donna, 
una bimba,
una bambola viva.
Non piangi,
al massimo, tu
ti incupisci,
tu guardi, azzittisci.
Bologna, tu ridi
(io no e non mi sgridi).
Bologna hai capito che basta 
ci sia da mangiare, ci sia
da volersi un po’ bene, ci sia 
la musica,
il vino,
il colore.
Sei la mia culla
e sei tutta brine,
umido e freddi,
fresco e calori,
nebbie, canzoni; sei tutta stagioni,
tigli e marroni;
soffritti perfetti 
su per le scale;
sei gente, bisbigli,
compagna,
una lingua che parla
anche senza parlare.
Sei una caverna 
di portici e pietra,
sei sassi, campagna, 
sei fossi, 
sei colli, sei briscole
sei professori,
sei la esse, che sbuca di fuori,
sei il mio amore per strada,
che arriva 
(ciao)
e sei il mio letargo
di calici e salame
sei rossa, 
una lotta, sei
come gli schiaffi in faccia,
ma sei tutta abbracci,
con le braccia buone,
da tirare la sfoglia.
Bologna ti amo perché sei mia;
Bologna ti amo perché non sei 
di nessuno,
ma a tutti ti doni, 
rossa, ruggente, turrita,
Bologna.
Beatrice Zerbini

martedì 15 luglio 2025

JanniKing of Wimbledon!

 

JanniKing 

of Wimbledon

by Portos

++

Jannik Sinner is a Wimbledon champion 🇮🇹 The world No.1 defeats Carlos Alcaraz 4-6, 6-4, 6-4, 6-4 to win the 2025 Gentlemen's Singles Trophy 🏆

Sinner ha battuto Alcaraz con il punteggio di 4-6, 6-4, 6-4, 6-4 in tre ore e quattro minuti domenica, superando il suo rivale che cinque settimane fa lo aveva sconfitto al Roland Garros al termine di un incontro durato cinque ore e 29 minuti. Quella di domenica rappresenta la prima vittoria di Sinner a Wimbledon e il suo quarto titolo del Grande Slam in carriera.


I love Jannik Sinner ❤️

Gianluca Costantini



Jannik come l' imperatore Costantino ( più o meno)😁

Tiziano Riverso.


****


++++


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Grande Sinner!!


sabato 11 gennaio 2025

Grazie Gisèle Pelicot!

Iribute to Gisele Pelicot.

Andrea Arroyo

21 December 2024

Gisele Pelicot

Gisele Pelicot is a survivor and the wife of Dominique Pelicot, who was a victim in the Mazan mass rape case in France, followed by a trial that has shocked the world. Dominique Pelicot received the maximum 20-year sentence, while 51 other men were given lesser terms.

Feminism is survival.

She is a Shero.

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/gisele-pelicot


Dopo un processo di più di tre mesi che ha sconvolto la Francia, il 19 dicembre il tribunale di Avignone ha condannato Dominique Pelicot alla pena massima di vent’anni per stupro aggravato. L’uomo aveva organizzato lo stupro di gruppo dell’ex moglie Gisèle Pelicot con decine di sconosciuti reclutati online.

Dominique Pelicot, 72 anni, ha ammesso di aver dato degli stupefacenti a Gisèle Pelicot per quasi dieci anni, così da poterla violentare con altri uomini.

Gisèle Pelicot, 72 anni, è diventata un simbolo delle battaglie femministe contro la cultura dello stupro e la violenza di genere, e per aver rifiutato il processo a porte chiuse, affrontando i suoi aggressori in tribunale. “La vergogna deve cambiare lato”, ha detto Pelicot per spiegare la sua decisione di mostrarsi alla stampa.





Gisèle Pelicot, merci madame

Gianluca Costantini



"Come puoi ricostruirti dalle rovine quando tuo padre è il peggior predatore sessuale degli ultimi decenni?" 

Caroline Darian , figlia di Gisèle Pelicot Da una foto di Laura Stevens /

Gianluca Costantini

Qui l'intervista del Guardian a Caroline Darian



Latest @guardian

 cartoon 

#GisèlePelicot

Ben Jennings




Plop & KanKr

23 December 2024

Throw away your pigs!

The 51 accused of Gisèle Pelicot in the Mazan rape case were found guilty by the court.

https://www.cartoonmovement.com/cartoon/throw-away-your-pigs



Gisèle Pelicot #giselepelicot @el_pais

August Sciammarella



El caso Pellicot, que lleva por nombre el apellido del salvaje ejecutor, pasará a la historia por la valentía de la mujer que le ha puesto cara: Gisele.

¡Bravo, brava mujer!

Nani



A horrifying, monthslong mass #rape and drugging trial concluded in France Thursday, with Dominique Pelicot and 50 other men all found guilty of the rape or sexual assault of his former wife Gisèle Pelicot. #CartooningForPeace #WomensHealth

Firuz Kutal



Gisèle Pélicot, has a message for the world: ”La honte doit changer de camp,”(“Shame must change sides").

Dimitris Georgopalis

www.georgopalis.com



Termina el juicio de Gisele Pericot, por haber sido violada en masa despues de ser drogada por su exmarido el cual lleva una pena de 20 años de prision y por mas de 50 hombres en una decada. Esto parece una novela macabra, pero no es la realidad de esta y muchas mujeres abusadas en el mundo actual.

"Que la verguenza cambie de lado" es una frase contundente de la victima, porque siempre la mujer mas alla del daño fisico y psicologico, suele recibir un daño moral y social. El valor de Gisele al haber hecho publica su identidad durante el juicio, da un paso al frente para que se haga justicia.

Gisele Pericot Persona del Año por la revista Time. #giselepericot 

Rayma 








DROGATA E «CEDUTA» DAL MARITO AD ALTRI UOMINI rPERCHÉ LA STUPRASSERO 

Nel processo a Dominique Pelicot e ad altri cinquanta imputati – cominciato in Francia il 2 settembre – molti aspetti sono apparsi così incredibili da sembrare quasi surreali. Nel 2020 Gisèle Pelicot, una pensionata di 71 anni che vive nella cittadina francese di Mazan, è stata informata dalla polizia che l’uomo con cui era sposata da quasi cinquant’anni, Dominique, era stato arrestato per aver cercato di filmare sotto le gonne di alcune donne in un centro commerciale. 

All’inizio Gisèle era stata cautamente comprensiva. Se Dominique fosse stato disposto ad andare in terapia, pensava, sarebbero potuti restare insieme. Ma poi la polizia l’ha messa di fronte a qualcosa di infinitamente più scioccante. Nel computer del marito c’era una cartella chiamata “abusi” che conteneva circa ventimila foto e video di Gisèle violentata e aggredita da diversi uomini – 72 in totale – e da suo marito. 

Per circa dieci anni, le hanno detto, lui aveva drogato il suo cibo e le sue bevande e aveva invitato uomini che incontrava su internet ad abusare di lei. In tribunale Dominique Pelicot ha ammesso la sua colpevolezza. “Sono uno stupratore, come tutti quelli che sono in quest’aula”, ha detto. Anche quattordici degli altri imputati hanno confessato, ma la maggior parte si è dichiarata innocente, sostenendo che pensava di partecipare semplicemente a un gioco “erotico” tra marito e moglie. Continua… (Sophie Gilbert, The Atlantic, Stati Uniti)