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martedì 9 marzo 2021

8 marzo, un po' di mimose!


 March 8 together ...

Bernard Bouton


8 Marzo, Giornata Internazionale della Donna.

8th of March, International Women's Day. #CartooningforWomen #cartoonmovement #courrierinternational #lemonde #repubblicaxl #giornatadelladonna #8march

#CartooningforPeace

Marco De Angelis


Se passate da Scandiano (autocertificati, ovvio!) trovate questa mia vignetta esposta nei negozi del paese, come augurio che prima o poi cadano tutte le maschere, le mascherine e i diritti delle donne non siano più l'utopia di un giorno.

Gianlo

https://gianloingrami.blogspot.com/.../03/libere-sempre.html

Comune di Scandiano #8marzo #diritti #donne


Quindi le donne sono meno competenti e capaci degli uomini? Naturalmente no, e forse è vero proprio il contrario. Ma gli uomini sono più forti e fanno valere il gap di genere. Un po' come chi preferisce declinare i nomi delle professioni al maschile pensando che abbiano più valore.

Gianlo

https://gianloingrami.blogspot.com/2021/03/peso.html

#donne #lavoro #8marzo #sanremo



✏ Jiho (France)

Translation : "Grammar is sexist" - "you see MALE evil everywhere"

Traduzione: "La grammatica è sessista" - "Tu vedi il male MALE ovunque"



8 marzo
Paolo Lombardi



...un grosso grazie a tutte le donne per quello che ci hanno dato e daranno!...viva le donne
Antonio Gallo


8 marzo
Durando



-MUJER PERIODISTA
#DiaInternacionalDeLaMujer #Diadelamujer #machismo #Feminismo #InternationalWomensDay #WomensDay #journalist
Angel Boligan




Mentre sui giornali infuriano le polemiche linguistiche sui generi e direttori/direttrici si acccapigliano, Giannelli dà una dimostrazione della libertà totale della sua satira, addirittura infischiandosene della data e pubblicando una vignetta sulla condizione della donna e sull’8 marzo il giorno dopo, in prima pagina sulla testata più prestigiosa del Paese. “Io fò cosa mi pare!”: lasciateci dire che da questo punto di vista il Maestro senese dà lezione a tutti da sempre. Il delay giannelliano non è un semplice ritardo o una mancanza di attenzione ai fatti quotidiani, è una ricostruzione della realtà che è parte della visione unica del Maestro. Come la cappa della cucina escheriana, che rischia di schiacciare la donna nelle mansioni domestiche, mentre il marito è completamente immerso nella grisaglia del potere. E la postura del marito fa pensare che stia leggendo il Corriere in bagno, seduto su una tazza Naj-Oleari; stoccata al giornale, che farà la fine della carta igienica.
E al centro, il tocco di colore indica che saremo presto zona gialla, ma di un giallo appassito, visto che è il 9 marzo e i mazzetti di mimosa sono ormai tutti sfioriti.[DuDuDù]
Giannelli




8 marzo 2021 - «Parigi val bene una messa».

© Milko Dalla Battista


8 marzo
Plantu





confessori e confessore
Soria


L'otto
Bochicchio



lunedì 2 maggio 2016

I bambini e la pedofilia.

STOP CHILD ABUSE!
Occhi
CeciGian



Io non ho paura

30/04/2016
MASSIMO GRAMELLINI
A dispetto del nome ecologico, il Parco Verde di Caivano è un conglomerato orrendo di case attaccate l’una all’altra per farsi coraggio. A un certo punto da uno di questi palazzacci sono cominciati a cadere i bambini. Prima Antonio da una finestra. Poi Fortuna dal terrazzo, perdendo una scarpetta nel volo. La signora dell’ultimo piano ha negato di avere visto la bimba sul suo pianerottolo: in seguito si è scoperto che la scarpetta l’aveva nascosta lei. Ma tutta l’indagine è stata un rosario di reticenze e connivenze, di adulti che coprivano i colpevoli nel timore di ritorsioni, perché la paura è il veleno che hanno respirato per tutta la vita e il silenzio omertoso la migliore garanzia di sopravvivenza. Persino quando il reato da nascondere è il più abietto che si riesca a immaginare.

Anche i bambini del condominio, debitamente ammaestrati, hanno negato l’evidenza. Finché tre di loro, tre fratellini, sono stati strappati al Parco e presi in custodia dai servizi sociali. All’inizio non riuscivano nemmeno a giocare. Ma dopo qualche tempo si sono lasciati sedurre dall’ambiente amico e hanno iniziato a vivere, quindi a parlare. Rivelando gli orrori a cui avevano assistito e da cui si erano dovuti difendere, non sempre con successo. Se due coppie di orchi sono state messe nelle condizioni di non nuocere, lo si deve a quei bimbi che, a differenza dei grandi, hanno imparato a non avere paura. Il riscatto delle zone marce di questo Paese passa dal coraggio dei più piccoli. E da quello dello Stato di strapparli a famiglie perdute che hanno perso il diritto di allevarli.



Pedofilia
Tiziano Riverso



Screamm    Menekse Cam
Never remain silent, if you suspect a child is being abused. You may be only person who can help her/him. Your actions can save a life. STOP CHILD ABUSE!
12 May 2015

Child Abuse-Air Bag (2007)
BY JIHO, FRANCE



LOCAL DC - Child Abuse
BY NATE BEELER, THE WASHINGTON EXAMINER  -  4/9/2008



Pedophiles  BY CARDOW, THE OTTAWA CITIZEN - 8/20/2006



Abused Teddy BY BILL DAY, CAGLE CARTOONS - 9/26/2011

sabato 25 luglio 2015

#Suruc: la strage

drSRDR


L’esplosione avvenuta davanti al centro culturale Amara a Suruc, nel sudest della Turchia e vicino al confine con la Siria, sarebbe stata provocata da una kamikaze 18enne dello Stato islamico (ex Isil o Isis). È la speculazione che riporta il quotidiano turco Hurriyet. L’attacco ha preso di mira diversi giovani che si erano radunati al centro culturale per partire per Kobane. Secondo il giornale si tratta di almeno 300 membri della Federazione delle associazioni dei giovani socialisti (Sgdf), che dovevano partire con una spedizione estiva per contribuire alla ricostruzione di Kobane, che si trova proprio oltre al confine rispetto a Suruc in territorio siriano.(fonte)






L'attentato, che ha provocato almeno 30 morti e quasi un centinaio di feriti - alcuni dei quali in gravi condizioni - ha avuto luogo mentre era in corso una riunione della Federazione delle associazioni dei giovani socialisti, convocata per organizzare l'arrivo di aiuti nella città di Kobane, il centro a maggioranza curda in territorio siriano che nell'autunno 2014 aveva subito un'offensiva dallo Stato islamico, poi respinta.

Tra settembre e ottobre 2014 circa 200.000 rifugiati curdi erano fuggiti da Kobane ed erano arrivati a Suruç. Molti di loro continuano a essere accolti in città e nei dintorni.

eye opener
BY JOEP BERTRAMS, THE NETHERLANDS  -  7/24/2015



Possibilità
Giovanni De Mauro
Volevano costruire una biblioteca, piantare degli alberi, attrezzare un campo giochi. Il più giovane del gruppo si chiamava Okan Pirinç, aveva diciassette anni e veniva da Antakya. I trentadue ragazzi uccisi il 20 luglio a Suruç, in Turchia, militavano nella Federazione delle associazioni dei giovani socialisti. Quando la bomba è esplosa si trovavano nel giardino del centro culturale Amara. Arrivavano da tutto il paese e stavano per andare a Kobane, dall’altra parte del confine, in territorio siriano, per dare una mano nella ricostruzione della città.

Okan Pirinç, Uğur Özkan, Kasım Deprem, Hatice Ezgi Saadet, Cemil Yıldız, Çağdaş Aydın, Nazlı Akyürek, Ferdane Ece Dinç, Mücahit Erol, Murat Yurtgül, Emrullah Akhamur, İsmet Şeker, Nartan Kılıç, Ferdane Kılıç, Serhat Devrim, Met Ali Barutçu, Erdal Bozkurt, Süleyman Aksu, Koray Çapoğlu, Cebrail Günebakan, Veysel Özdemir, Nazegül Boyraz, Alper Sapan, Alican Vural, Osman Çiçek, Dilek Bozkurt, Büşra Mete, Yunus Emre Şen, Ayda Ezgi Şalcı, Polen Ünlü, Duygu Tuna, Nurcan Kaçmaz: sono i nomi delle vittime identificate finora.

Erano ragazze e ragazzi che credevano nella possibilità di cambiare il mondo attraverso l’impegno politico. È per questo che li hanno uccisi.





Pourquoi un attentat en Turquie?
© Jiho (France)





Marilena Nardi ottobre 2014


Non dimentichiamo È l’unico modo per resistere all’Isis
di Joumana Haddad
L’attentato di Suruc è un vero dramma: per tutti quei morti e feriti e per via del fatto che una diciottenne fosse talmen te robotizzata da farsi esplodere uccidendo con se stessa decine d’innocenti, credendo così di compiacere il suo Dio. E quella ragazza non è un’eccezione di questi tempi, ma una «specie» in fase di moltiplicazione… La tragedia più devastante, dal mio punto di vista, sapete che cos’è? Che stiamo perdendo la facoltà di restare stupiti, scandalizzati, mortificati dalle barbarie che vediamo e leggiamo quasi quotidianamente. Stiamo diventando, un’atrocità dopo l’altra, più «spettatori», e meno coinvolti. Questo è, penso, il crimine più grande dello Stato Islamico, e in questo senso forse la sua più grande
«vittoria»: privarci della nostra facoltà di compatire e di sentirci offesi; dell’incapacità di sopportare che degli uomini siano decapitati, delle donne lapidate, dei giovani fatti a pezzi di fronte ai nostri occhi. Mi ricordo benissimo il giorno in cui, da bambina, durante la guerra civile libanese, ho camminato senza accorgermene su un cadavere mentre andavo a scuola. Fino ad oggi non posso dimenticare quella bocca spalancata a metà grido, quegli occhi vuoti che mi guardavano con dolore e vergogna. E a dire la verità, non vorrei dimenticare: non vorrei mai vivere in un mondo dove sia «normale» camminare sui cadaveri per andare a scuola in Libano, dove sia normale sentire che di persone bruciate vive in Siria e venire a sapere che una diciottenne si è fatta saltare
in aria in Turchia... Non vorrei vivere in un mondo dove noi esseri viventi saremo più morti dei morti perché avremo perso l’unica cosa che ci rende degni di vita: la nostra umanità.

Terrorism    Shahrokh Heidari
Terrorism not only reminds us of the fragility of human life, but also the fragility of our humanity.
26 Sep 2013

martedì 6 settembre 2011

Per Ali Ferzat (II)



Cartoonist Ali Ferzat - Gilmar

Continuo la raccolta dei disegni in solidarietà di Ali Ferzat con quello che Gilmar gentilmente mi ha lasciato nei commenti della prima parte.
Scrive il vicepresidente  della FECO:

Ali Ferzat, noto vignettista siriano, e, naturalmente, ben conosciuto dai killer al soldo di Bachar El-Assad il killer Syrial, è stato selvaggiamente aggredito da sconosciuti in una strada di una zona di sicuro a Damasco. Gli hanno schiacciato e rotto un braccio e le sue mani, rompendogli due dita. E 'un richiamo di dita di Victor Jara, il poeta cileno e musicista le cui dita sono stati tagliati con l'accetta dal killer a disposizione un altro assassino di massa: il criminale generale Augusto Pinochet, nel 1973.

Poeta, musicista, fumettista sono lavori di passione la cui pratica è molto difficile sotto le dittature dappertutto.  Non dobbiamo mai smettere di denunciare le dittature con tutte le nostre forze e con l'unica arma che possediamo: penna e matita. E naturalmente con tutte le nostre dieci dita.

Cari amici di FECO in tutto il mondo, prendete la penna per la difesa della disegno satirico libero.

Brito






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Contromossa - Paolo Lombardi




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PORTOS / Franco Portinari




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juan Alarcón Feco gallery

http://4.bp.blogspot.com/-eTWh_Nq4DVI/TlivqbM1mQI/AAAAAAAACIY/AiKIQKOlBmY/s540/ali+copia.jpg

Siria : Ali Ferzat pestato a sangue dagli agenti dei servizi di sicurezza. «Deve smettere di disegnare» - Marco Careddu


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Tomas


http://www.cagle.com/news/Ferzat/images/cagle00.jpg
Daryl Cagle, MSNBC.com
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Nate Beeler, The Washington Examiner, Washington, D.C.

http://www.cagle.com/news/Ferzat/images/billday.jpg
Bill Day, Memphis, Tennessee, caglecartoons.com
http://www.cagle.com/news/Ferzat/images/olle.jpg
Olle Johansson, Sweden
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JIHO, France, Phosphore and Macadam Journal
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Riber Hansson, Sweden
http://www.fecocartoon.com/images/stories/News/ali_farzat_molina.jpg
La reazione - Pedro X Molina

LAS MANOS DEL CARICATURISTA - Angel Boligan
Carton publicado en EL UNIVERSAL el 4 de Septiembre.
http://www.eluniversal.com.mx/wcarton11221.html
http://www.fecocartoon.com/images/stories/News/ali_farzat_glez.jpg
Damien Glez - Feco gallery
http://www.fecocartoon.com/images/stories/News/ali_farzat_rousso.jpg
Robert Rousso - Feco Gallery

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Ali Ferzat è un disegnatore satirico siriano al quale sono state spezzate le dita per punirlo delle sue bellissime vignette satiriche. Mi unisco alle manifestazioni di solidarietà di tutti gli amanti della satira con questo piccolo ma ottimistico contributo pubblicato anche su CARTOON MOVEMENT

http://www.cartoonmovement.com/depot/cartoons/2011/09/YfZQIpksSX-FUTmTNBa4BA.jpeg
Ali ferzat ...no words - Elena Ospina per Cartoon Movement

http://media.caglecartoons.com/media/cartoons/114/2011/09/01/97619_600.jpg
Kap - Gallery Feco


Omaggio ad Ali Ferzat - Rocco Grieco

Riber Hansson



Link:
Cartoonist Beaten (Daryl Cagles)



www.fecocartoon.com
FECO federation of cartoonists organizations


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