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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 16 gennaioappendice alla settimana in vignette: 10 - 17 gennaio 2011
SERGIO MARCHIONNE
Personaggio davvero enigmatico, questo manager abruzzese: dice di voler bene all’Italia e produce la Punto. E se le voleva male? Minaccia continuamente di trasferire gli stabilimenti industriali in Canada, Paese in cui il settore automobilistico è inesistente e dove l’unico furgonato mai prodotto è Michael Bublè. Senza considerare, tra le altre cose, che in Canada prenderebbe sicuramente freddo, girando solo con un maglioncino addosso. Afferma di voler restituire gli aiuti ricevuti dal governo americano entro il 2011 e allo Stato italiano, che elargisce soldi alla Fiat da mezzo secolo, non ha mandato neanche una cassetta di Stock 84 per Natale. L’Amministratore Delegato, insomma, con le sue prese di posizione spacca l’opinione pubblica e non solo quella. Con alcune dichiarazioni a poche ore dal referendum tra gli operai della Fiat, Silvio Berlusconi, smentendo le malelingue e dimostrando di non aver nessuna preferenza per la Ford benché abbia prodotto il modello escort, s’è schierato al fianco di Sergio Marchionne, dicendo pubblicamente di condividere la sua opinione di trasferire gli stabilimenti all’estero: a tale proposito, si sarebbe permesso di suggerire Antigua, dove peraltro sembra si risparmi anche qualcosetta di tasse.
MARIO BORGHEZIO
Se il Sud è un peso morto per il Paese, Borghezio è senza dubbio un peso vivo. L’esuberante Barbapapà leghista, cui in Parlamento sono state affidate più Commissioni che a un marito mandato a fare la spesa, ha affermato in una delicata intervista televisiva che gli abruzzesi fanno i piagnoni e si lamentano continuamente solo per il fatto di aver avuto un terremotino d’intensità 5,9 della scala Richter, roba che a Pinerolo, scossette del genere, le usano per shakerare il cuba libre. Inoltre il corpulento Marione, uno per cui anche Cuneo è un comune un po’ troppo meridionale, ha denunciato le eccessive aspettative che gli aquilani nutrono nei confronti dello Stato centrale: bisogna riconoscere che, almeno in questo caso, Borghezio ha assolutamente ragione. Aspettarsi qualcosa da un governo come quello attuale è da ingenui, per non dire da sprovveduti. L’euroleader del Carroccio ha poi invitato gli abruzzesi ad avere uno scatto di dignità, un consiglio che non può essere certo ignorato: chi meglio di un signore che si presenta a Pontida indossando un elmo sormontato da due enormi corna può ricordarci l’importanza del decoro e indicarci il giusto contegno da tenere? Grazie, Borghezio.
GF
Dio c’è, mentre il Grande Fratello ci fa. Eccome se ci fa. Tre concorrenti di questa mirabolante undicesima edizione, tali Massimo, Pietro e Matteo, hanno bestemmiato mentre erano in onda, suscitando le sdegnate proteste della Chiesa Cattolica, per la quale la bestemmia è peccato grave e intollerabile, a meno che non serva a concludere una barzelletta del Premier Berlusconi. Sono stati squalificati : si dice che al loro posto gli autori vogliano puntare su una giovane, sexy musulmana, decisione certamente molto gradita ai mujahidin, che da sempre ci guardano con quell’affetto e quella simpatia che di tanto in tanto ci dimostrano. Adesso nel frizzante cast del popolare reality show mancano solo un induista che si mangi in diretta televisiva una bella bistecca di mucca sacra, un buddista che desideri reincarnarsi in Augusto Minzolini, un Hare Krishna dedito al gioco d’azzardo e un ebreo che dichiari di voler lavorare solo il sabato. Com’è ormai ampiamente dimostrato, viviamo già da anni in una società Dio-degradabile, ma se nei prossimi giorni dovesse piovere con una certa insistenza sugli studi di Cologno Monzese, fossimo nel Presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, cominceremmo a preoccuparci.
PIERFERDINANDO CASINI
Assuefatto ormai da anni a far parte di una coalizione di governo, il leader dell’Udc Pierferdinando Casini sta attraversando purtroppo una brutta crisi d’astinenza, cui si può fare fronte, dicono gli esperti, solo somministrandogli dosi regolari di Capezzone. Alcuni prestigiosi fisici quantistici dell’Università di Boston hanno di recente enunciato una teoria formale, nota come il Principio di Casini: “Un ex democristiano immerso nell’opposizione riceve in tempi molto brevi una spinta dal basso verso la maggioranza pari al peso di un incarico di governo”. Questa è scienza, amici cari, e la scienza non si discute. I collaboratori più stretti di Casini segnalano già da settimane un preoccupante indebolimento della sua capacità d’opporsi, in tutti i settori, oltre a quello politico: nei giorni scorsi, infatti, Pierferdinando non è riuscito a opporsi alla richiesta d’aumento della colf, a posare per una foto insieme a Martufello e a un invito a pranzo da parte di MariottoSegni.E’statoportatoviaabraccia mentre stava accettando di cantare “Vola vola vola”, in duetto con Tony Santagata. Adesso basta. Facciamolo rientrare al governo e salviamogli la vita.
Tratti da Il Misfatto Inserto di satira e maldicenze
de Il Fatto Quotidiano http://www.ilmisfatto.it/
Disegni di Disegni di Portos
e
Testi satirici di Marco Presta.
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