sabato 28 settembre 2019

Andrea Arroyo "EmPOWER! Immagini per la giustizia sociale"





Andrea Arroyo "EmPOWER! Immagini per la giustizia sociale".
Grady Alexis Gallery, El Taller Latino Americano.
PS109, 215 East 99th Street, Lower Level, New York, NY 10029.
QUANDO: 2 ottobre - 22 novembre 2019.
Apertura della reception: Mercoledì 2 ottobre, ore 18.00-20.00
Orario delle gallerie: Giovedì 10.00-18.00 e su appuntamento.

Gratuito e aperto al pubblico.
ALTRE INFO: www.TallerLatino.org e www.andrearrroyo.com
Social Media: @TallerLatino @AndreaArroyoArt

New York, settembre 2019 - La Grady Alexis Gallery di El Taller Latino Americano è lieta di presentare "EmPOWER! Images For Social Justice", una serie di opere d'arte create dalla pluripremiata artista Andrea Arroyo in risposta a pressanti temi globali.
Le opere di EmPOWER! affrontano questioni di giustizia sociale, onorando lo spirito di pacifica e creativa resistenza politica in tutto il mondo.
La mostra presenta 30 immagini di impatto che affrontano temi di attualità, come l'immigrazione, le separazioni familiari, la violenza armata, la discriminazione razziale, la crisi ambientale, le donne e le questioni LGBTQI.
Le opere che provocano il pensiero di Arroyo portano l'attenzione su questioni urgenti, mirando al contempo a creare una conversazione a più livelli che collega l'arte, la giustizia sociale e la comunità.
Le opere sono apparse in pubblicazioni come The Nation, The Manhattan Times, Posters for Change, Resist! Viceversa, ecc. e alcuni lavori sono stati esposti anche a livello internazionale.
Le immagini in mostra includono "Me Too", pubblicato a livello internazionale e premiato con il primo premio al concorso di arte politica Ranan Lurie delle Nazioni Unite, "I diritti delle donne sono diritti umani", premiato con il premio "Political Satire" alla Biennale del 2019 a Cuba, "Build Love Not Walls" e "Nurture Nature.
La signora Arroyo è conosciuta soprattutto per i suoi quadri lirici e le installazioni site-specific che si concentrano su donne e storie di donne, questa è la prima volta che l'artista presenta una mostra personale delle sue illustrazioni politiche.
Sull'artista: Andrea Arroyo è un artista pluripremiato che lavora in una serie di media che includono arte pubblica, pittura, illustrazione e installazioni site-specific.
Il suo lavoro è esposto a livello internazionale ed è presente in collezioni private, aziendali e pubbliche in tutto il mondo.
L'arte pubblica e le commissioni includono progetti per il New York Restoration Project, El Museo del Barrio, The Morris-Jumel Mansion Museum, New York Women Foundation, The International Museum of Women, The MTA/New York Subway, The NY School Construction Authority, e The Women's Rights National Historical Park.
I riconoscimenti includono: New York Foundation for the Arts Fellowships, Global Citizen Award Artist, Clinton Global Initiative, 21 Leader for the 21st Century, Official Artist of the Latin Grammy, Outstanding Woman of New York, United Nations Award for Political Art, Cuban Biennial "Political Satire" Award, e numerosi premi della Northern Manhattan Arts Alliance, Upper Manhattan Empowerment Zone, Puffin Foundation, Harlem Arts Alliance e Lower Manhattan Cultural Council.
L'opera di Arroyo è stata ampiamente pubblicata sulla copertina del New Yorker e su The New York Times, The Nation e l'International Herald Tribune. Inoltre, è stato oggetto di oltre duecento servizi sui media internazionali. Per ulteriori informazioni si prega di visitare: www.andreaarroyo.com

Dal 1979, El Taller Latino Americano (501c3) è stato un forum per artisti provenienti da tutta l'America per formare ed eseguire nuove opere, ispirato dalla convinzione che l'atto creativo e lo scambio culturale dissipano la paura e la diffidenza tra le comunità.

La Grady Alexis Gallery è sostenuta, in parte, da fondi pubblici del Dipartimento degli Affari Culturali della città di New York, in collaborazione con il Consiglio Comunale.
EmPOWER! è reso possibile in parte grazie ai finanziamenti dell'Upper Manhattan Empowerment Zone Development Corporation e amministrato da LMCC. Ulteriore sostegno da parte di Mano a Mano a Mano: Cultura messicana senza frontiere e la Fondazione Puffin.
IMMAGINI: "Love Has No Borders" "Nutrire la natura e "Me Too" Pubblicato a livello internazionale.



Free and open to the public, no tickets needed.
Andrea Arroyo “EmPOWER! Images for Social Justice”
Grady Alexis Gallery, El Taller Latino Americano.
PS109, 215 East 99th Street, Lower Level, New York, NY 10029.
WHEN: October 2 – November 22, 2019.
Opening Reception: Wednesday, October 2nd, 6-8pm
Gallery hours: Mon-Thurs 10am-6pm and by appointment.

Free and open to the public.
MORE INFO: www.TallerLatino.org and www.andrearrroyo.com
Social Media: @TallerLatino @AndreaArroyoArt

New York, September 2019.- The Grady Alexis Gallery at El Taller Latino Americano is pleased to present “EmPOWER! Images For Social Justice”, a series of artworks created by award-winning artist Andrea Arroyo in response to pressing global topics.
The artworks in EmPOWER! address social justice issues, while honoring the spirit of peaceful, creative political resistance throughout the world.
The exhibition features 30 impactful images addressing current topics, such as immigration, family separations, gun violence, race discrimination, the environmental crisis, Women and LGBTQI issues.
Arroyo’s thought provoking works bring attention to pressing issues while aiming to create a multi-level conversation that bridges art, social justice and community.
The works have appeared in publications such as The Nation, The Manhattan Times, Posters for Change, Resist! Viceversa, etc., and some works have been also exhibited internationally.
Images in the exhibition include “Me Too” published internationally and awarded First Prize in the United Nations’ Ranan Lurie Political Art Contest, “Women’s Rights Are Human Rights” awarded the “Political Satire” award at the 2019 Biennial in Cuba, “Build Love Not Walls” and “Nurture Nature.”
Ms. Arroyo is best know for her lyrical paintings and site-specific installations focusing of women and women’s stories, this is the first time the artist presents a solo exhibition of her political illustrations.
About the artist: Andrea Arroyo is an award-winning artist working in a range of media including public art, painting, illustration and site-specific installation.
Her work is exhibited internationally and is in private, corporate and public collections around the world.
Public art and commissions include projects for New York Restoration Project, El Museo del Barrio, The Morris-Jumel Mansion Museum, the New York Women Foundation, The International Museum of Women, The MTA/New York Subway, The NY School Construction Authority, and The Women’s Rights National Historical Park.
Recognitions include New York Foundation for the Arts Fellowships, Global Citizen Award Artist, Clinton Global Initiative, 21 Leader for the 21st Century, Official Artist of the Latin Grammy, Outstanding Woman of New York, United Nations Award for Political Art, Cuban Biennial “Political Satire” Award, and multiple awards from the Northern Manhattan Arts Alliance, the Upper Manhattan Empowerment Zone, the Puffin Foundation, the Harlem Arts Alliance and the Lower Manhattan Cultural Council.
Arroyo’s artwork has been published extensively including on the cover of The New Yorker and in The New York Times, The Nation and the International Herald Tribune. Additionally, it has been the subject of over two hundred features in the international media. For more information please visit: www.andreaarroyo.com

Since 1979, El Taller Latino Americano (501c3) has been a forum for artists from across the Americas to form and perform new works, inspired by the belief that the creative act and cultural interchange dispel fear and mistrust between communities.

The Grady Alexis Gallery is supported, in part, by public funds from the New York City Department of Cultural Affairs, in partnership with the City Council.
EmPOWER! is made possible in part with funding from the Upper Manhattan Empowerment Zone Development Corporation and administered by LMCC. Additional support from Mano a Mano: Mexican Culture Without Borders and the Puffin Foundation.
IMAGES: "Love Has No Borders" "Nurture Nature and "Me Too" Published internationally.

 “Me Too” published internationally and awarded First Prize in the United Nations’ Ranan Lurie Political Art Contest

mercoledì 25 settembre 2019

Edoardo Salzano (1930 - 2019)

"La città non è un aggregato edilizio: se si lascia fare al solo mercato immobiliare o, tutt’al più, a una contrattazione in cui il contraente pubblico si piega ai voleri di quello privato, ecco che la città perde la propria ragion d’essere, perde qualità e danneggia la civitas. "
Eddy Salzano


Eddy Salzano
© Gio / Mariagrazia Quaranta
E' morto a 89 anni l'urbanista veneziano Edoardo "Eddy" Salzano, assessore comunale per un decennio nel Comune lagunare. Ne dà notizia lo scrittore e politico Gianfranco Bettin.
    "E' stato un grande veneziano - afferma Bettin in una nota - anche un grande urbanista e un intellettuale a tutto campo, uno dei migliori, dei più appassionati e concretamente attivi del suo tempo, e del nostro: ancora l'8 giugno scorso, in carrozzella, era in calle, in fondamenta e in piazza nella grande manifestazione veneziana contro le grandi navi. Ha contribuito a ripensare e a difendere Venezia, e ogni bene comune, la 'città come bene comune', sia quando l'ha amministrata (1975-1985) fino a oggi".
    Salzano è stato ambientalista di sinistra fin dalla militanza nel Pci e poi nei movimenti fino all'adesione a Potere al Popolo! e alla vicinanza a gruppi e associazioni impegnati nella difesa dei territori.

Salzano non era però veneziano di nascita ma li viveva dal 1975.
Era nato a Napoli nel 1930 nella casa del nonno, il generale Armando Diaz.
 Grande il suo lavoro ed impegno politico.
Da amministratore, prima al consiglio comunale di Roma, poi a Venezia, dov’è stato assessore all’urbanistica; da progettista, tra i tanti il piano paesaggistico della Sardegna; da professore di urbanistica, alla Sapienza e all’Iuav; da presidente dell’Inu e da fondatore e direttore di urbanistica informazioni (prezioso mensile dell’Inu); da saggista, a cominciare dal fondamentale Urbanistica e società opulenta del 1969, a decine di altre libri, a un numero sterminato di articoli.
Fino alla scoperta di internet, del Web e nel 2003 fonda il sito web Eddyburg.it  il sito al quale dal 2003 ha dedicato il meglio della sua energia e della sua intelligenza, facendolo diventare lo strumento più diffuso nel nostro Paese da chi si occupa di urbanistica, di città, di paesaggio.
Non sto qui ad elencarvi tutti i libri e le miriadi di cose che ha fatto.

Un grande abbraccio all'amico Francesco per la perdita del padre e condoglianze a tutta la sua famiglia.








https://www.repubblica.it/robinson/2019/09/23/news/addio_a_edoardo_salzano_maestro_dell_urbanistica_italiana-236725813/

martedì 24 settembre 2019

Greta Thunberg all'ONU: "How dare you!!!"

  "Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai"


How dare you!!!
© Ramses



Yes, but...who's behind Greta Thunberg?    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
You can be really concerned about climate change and yet ask yourself what and who's behind the mediatic show, including casiraghi's boat trip,surrounding this poor kid. Magnates of the growing industry of renewable energy perhaps? Never stop asking questions.


new york
@FinancialReview
 #ClimateAction #GretaThurnberg #UkraineScandal
© David Rowe


Like it or not...    E L E N A . ospina
"Change is coming, like it or not" : Greta Thunberg at the UN Assembly.
24 Sep 2019



"How dare you?" Il discorso di Greta Thunberg all'Onu
© Durando



Greta all'ONU
"Ci stiamo estinguendo e voi pensate  ai soldi!"
© Fulvio Fontana


Caldo Boia
Enorme partecipazione dall'Australia alla Germania  alle marce organizzate dal movimento Friday For Feature ( #FFF ).
A New York oltre un milione di studenti  con la partecipazione di Greta Thunberg la giovane ragazzina svedese che ha dato il via alla sensibilizzazione  mondiale sui problemi del cambiamento del clima e del riscaldamento globale.
Non so se i giovani riusciranno a salvare il mondo ma certo ci provano. Evviva loro.
© Uber


L'orazione
Greta Thumberg all'ONU mette sotto accusa tutto l'establishment mondiale per l'indifferenza con cui si stanno guardando e gestendo i pericoli che stanno compromettendo il futuro del mondo e dei giovani.
Un discorso veemente come quello della celebre Catilinaria, ma tanti pensano  come il Pasquale di Totò: "io non mi chiamo mica Catilina".
© Uber

“Ci avete rubato il futuro”
“Dai che ogni tanto ti faccio pure sbarcare”
#GretaThunberg Dai.
@ilmanifesto
Mauro Biani



How Dare You: traduzione del discorso integrale di Greta Thunberg all’ONU
Il mio messaggio è: vi teniamo d’occhio. Tutto ciò è sbagliato! Io non dovrei essere qui sopra, io dovrei essere a scuola, dall’altra parte dell’oceano. E invece voi avete chiesto a noi ragazzi di venire qui per la speranza. Come vi permettete? Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia con le vostre parole vuote, senza considerare che io sono tra i ragazzi fortunati. Le persone soffrono, le persone stanno morendo e i nostri ecosistemi stanno collassando. Siamo all’inizio di un’estinzione di massa e tutto ciò di cui parlate sono i soldi e le favole su una crescita economica?! Ma come osate? Per più di 30 anni la scienza è stata chiara: come fate a guardare altrove? E venire qui, a dire che voi state facendo abbastanza, quando in realtà la politica e i governi sembrano essere ancora lontani. Voi dite di ascoltarci e di capire l’urgenza, ma non importa quanto io sia triste e arrabbiata, io non vi credo, perché se voi aveste capito effettivamente la situazione, continuando a fallire nell’agire, allora sareste da considerare come dei malvagi. E mi rifiuto di credere a ciò. L’idea popolare di tagliare le emissioni ci dà solo la possibilità di riuscire al 50%, rimanendo sotto 1.5 gradi di innalzamento delle temperature ed evitando una reazione a catena di eventi fuori il controllo umano. Il 50 % forse è accettabile per voi, ma quei numeri non includono alcuni punti critici, come i cicli di retroazione, ulteriore riscaldamento dovuto all’inquinamento dell’aria, o le questioni riguardanti la giustizia e l’equità. Tutto ciò è da considerare in riferimento al fatto che io e la generazione di quelli che saranno i miei figli saremo costretti ad assorbire milioni di tonnellate di CO2 dall’aria con tecnologie che neanche esistono. Quindi il 50 % di rischio non è accettabile per noi che vivremo le conseguenze.

Per avere il 67% di possibilità di rimanere sotto 1.5 gradi – questa è la migliore prospettiva fornita dal gruppo intergovernativo per il cambiamento climatico – il mondo avrebbe solo 420 gigatoni di diossido di carbonio da consumare partendo dal 1 gennaio 2018. Come osate pensare che questa situazione possa essere risolta con l’economia di sempre e le tecnologie utilizzate finora? Con i livelli delle emissioni di oggi, il bilancio di CO2 da consumare rimasto disposizione (per rimanere sotto 1,5 gradi di innalzamento delle temperature) sarà completamente terminato in meno di 8-10 anni.

Non ci saranno né soluzioni, né piani basati su questi numeri oggi perché queste cifre sono troppo scomode e non si è troppo maturi per arrivare dire le cose come stanno.

Ci state deludendo. Ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento. Lo sguardo delle future generazioni è sopra di voi. Se scegliete di deluderci, allora non vi perdoneremo mai. Non vi lasceremo andare così. Qui e in questo momento è dove noi segniamo la linea: il mondo si sta svegliando e, vi piaccia o no, il cambiamento sta arrivando.


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FANY-BLOG : Greta Thunberg

lunedì 23 settembre 2019

Il Giornale di LIBEX



N.1  -  Vignetta di Fabio Magnasciutti


Il Giornale di LIBEX

Dopo il numero zero pubblicato all’occasione del Festival LectorInFabula 2018, il festival 2019 sarà l’occasione della pubblicazione del numero 1 del Giornale di Libex, creato dal Centro Librexpression. 20 pagine di articoli e vignette satiriche sulle alcune delle grandi sfide del mondo attuale, particolarmente delle minacce alla liberta di espressione anche nei nostri paesi democratici, firmatari della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite, del Consiglio d’Europa e dell’Unione europea. Sopplemento cartaceo della rivista on-line della Fondazione Giuseppe Di Vagno, “La Pagina”, speriamo di renderlo trimestrale.

N . 0   -  Vignetta di Pierre Ballouhey





Centro LIBREXPRESSION, Fondazione Giuseppe Di Vagno

Creato in gennaio 2017, operativo da giugno 2017, il Centro LIBREXPRESSION è un Centro Euro-Mediterraneo per la promozione della libertà di espressione e della satira politica.

Obiettivo: promuovere la libertà di espressione, la libertà di stampa e la satira politica  – uno strumento indispensabile per la democrazia -, particolarmente grafica, ma non solo, come forma pertinente d’informazione e svilupparne l’uso, sia nella didattica, sia nei vari media (giornali, audiovisivi, social network) e nel campo dell’arte grafica.

Un Consiglio Scientifico, composto di vignettisti, fotografi, giornalisti, universitari specializzati in materie legate alla libertà di espressione, assicura la coerenza delle attività.

Organizzazione: Il centro è organizzato intorno a cinque pilastri, che dovrebbero essere tutti pienamente operativi entro 2020:

1- Un’attività di promozione della libertà di espressione e della satira politica (attività in corso), con l’organizzazione di conferenze pubbliche, partecipazione a festival di giornalismo o di cultura, a trasmissioni radio e TV, mostre tematiche. Tale attività è iniziata nel giugno 2017. (Veda l’elenco in annesso).

2- Una banca dati di vignette, illustrazioni e fotografie (in costruzione), per promuovere il lavoro dei membri del Centro LIBREXPRESSION (vignettisti, graffisti, illustratori, fotografi, intellettuali… che siano italiani, europei e dell’altra sponda del Mediterraneo) – in materia di satira politica e sociale e difesa della libertà di stampa e di espressione. Promozione presso i media, i professori e studenti di licei e di università, giornalisti, editori… Tale banca dati riprenderà le opere scelte dai membri, classificate sia tematicamente sia per autore, con un motore di ricerca. Tale banca permetterà ai potenziali utenti di trovare illustrazioni per loro articoli, trasmissioni video, illustrazioni di siti, libri, didattica, ecc.

3- Un centro di documentazione (iniziato), biblioteca fisica (nella sede della Fondazione Di Vagno) e virtuale, sul tema della libertà di espressione, della satira e della caricatura politica (su tutte le sue forme e particolarmente grafica), dall’antichità fino ad adesso. Sarà un dipartimento della biblioteca della Fondazione, che conta già una centinaia di pubblicazioni su questo tema. Collezioni di vignette satiriche storiche saranno scannerizzate, per creare una banca dati storica, completendo la banca dati del punto 2.

4- Una residenza per artisti (progetto), situata nel Monastero san Benedetto di Conversano. Saranno invitati, per uno a tre mesi, tra 4 e 6 artisti, meta europei – meta dell’altra sponda del Mediterraneo, per dedicarsi al loro arte. In scambio dovranno dedicare un po’ di tempo a conferenze, workshops e lavoro artistico sulla regione.

5- Un’attività didattica (in corso di elaborazione): Il centro intende produrre in collaborazione con partners europei condividendo obiettivi e filosofia d’azione simili, dei moduli di formazione (utilizzabili sia dal vivo, sia via internet) all’attenzione degli studenti di licei, dei docenti e studenti universitari, particolarmente di scuole di design, sul tema della libertà di espressione (cosa vuol dire, quali sono i diritti e i doveri, come cercare e verificare l’informazione, i pericoli e i pregi della rete, come leggere un’immagine, ecc.)

Sede legale:

Centro LIBREXPRESSION
Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921) – ONLUS
Via San Benedetto, 18
I-70014 CONVERSANO (BA)
info@fondazione.divagno.it

Direttore: Thierry Vissol
Thierry.vissol@gmail.com
Tel: +39 331 190 73 70


venerdì 20 settembre 2019

Tra le mostre di Lectorinfabula 2019: LUNAPOCENE Distruggeremo anche la luna?

© Mary Zins


LUNAPOCENE Distruggeremo anche la luna?

Una mostra organizzata da LIBEX il Centro LIBREXPRESSION - Fondazione Giuseppe di Vagno 
durante il festival Lector in Fabula 2019

Sarà dal 24 al 29 settembre presso il Monastero S. Benedetto - Conversano (BA)


L’inquinamento dello spazio diventa una minaccia sempre più reale. Il lancio di micro-satelliti non è opportunamente regolamentato, non esiste la possibilità di smaltire frammenti che si trovano su orbite utili. Si aggiungono problemi geopolitici e di diritto (chi ha il diritto di pulire cosa?).
Altro che un patrimonio comune dell’umanità, lo spazio sta diventando la nuova frontiera del lucro per il potere e del potere per il lucro, quello che sembra portare verso una nuova era per l’umanità: il Lunapocene.

Mostra a cura di Thierry Vissol - Allestimento Rocco De Benedictis - Progetto grafico
Vincenzo Perillo


In copertina Tomas, Omaggio a Meliès © Tomas/Libex

I vignettisti a LectorInFabula-2019

Da più anni LectorInFabula presenta conferenze e varie attività (workshop, mostre) dedicate alla satira politica, accogliendo tra i migliori vignettisti italiani e internazionali, divenendo un appuntamento da non perdere per tutti che si interessano alla libertà di espressione, all’umorismo, alla riflessione critica sull’evoluzione del nostro mondo. L’edizione 2019 non fa eccezione.

Da martedì 24 settembre
Inaugurazione della mostra di vignette satiriche di 55 autori italiani e di tutto il mondo, sul tema del Festival: “La terra vista dalla Luna”

Chiostro San Benedetto
© Vincent Chevalley - Svizzera


LUNAPOCENE – Distruggeremo anche la Luna?
Una mostra sul tema del Festival organizzata dal
Centro LIBREXPRESSION della Fondazione Di Vagno
a cura di Thierry Vissol,
Allestita da Rocco De Benedictis, progetto grafico di Vincenzo Perillo
con opere di:

martedì 17 settembre 2019

Ciao Mary Zins!

Una gran brutta notizia è apparsa sui social, è scomparsa a soli 55 anni Mary Zins, bravissima artista americana.
Ciao Mary Zins, grazie per la tua arte e per la tua satira raffinata.

Qui sotto il tributo dei colleghi:

Ciao Mary!!!
Gio 
www.caricaturegio.altervista.it




Our colleague    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Big hug.


"Good Bye, Dear Mary"    Antonio Rodríguez
Dear Mary Zins, thank you very much for being with us, as an amazing friend, colleague and part of our daily life in the art of cartooning, always brave, supportive and kind. I will miss you. Rest in peace, my sweet friend.



Rest in peace Mary 🌷    Arwa Moukbel
...



Good bye dear Mary Zins    Dariusz Dabrowski
MZ



Goodbye, Mary Zins!!!.    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
We will miss you and your art!.
17 Sep 2019





Pubblicato il 17 set 2019
Condolence Message to a Cartoonist, the Late Mary Zins https://www.toonsmag.com/condolence-m...
Interview with cartoonist Mary Zins https://www.toonsmag.com/interview-wi...
Toons Mag profile https://www.toonsmag.com/members/mary...
Search in Toons Mag https://www.toonsmag.com/?s=Mary+Zins
Search in Toons Mag Plus https://plus.toonsmag.com/search?q=Ma...


Mary Zins is a freelance illustrator and cartoonist based in Tacoma WA USA. She has worked as a graphic artist for the Cleveland Metroparks Zoo and a graphic designer for the Cleveland Museum of Natural History. She has worked as a freelance illustrator for over 12 years and she received several international awards. Her work has also been highlighted in the Union of World Cartoonists Magazine, Tomato Cartoon Magazine, Cairocature, Cartoon Home Network International and Bir Kitap Bin Dost. She was a member of the Association for American Editorial Cartoonists, Union of World Cartoonists, United Sketches and Le Crayon. She was daughter of Chuck Zins, commercial illustrator, and Dolores.

Sincere condolences to the family.

lunedì 16 settembre 2019

Italia presente alla XXVI Esposizione Internazionale di Humor Arts, Alcalá de Henares, Spagna

Marilena Nardi - Italia
Lido Contemori - Italia



Italia presente alla XXVI Esposizione Internazionale di Humor Arts, Alcalá de Henares, Spagna
Di Francisco Punal Suarez - Speciale per Fany Blog

Quattro disegni di artisti italiani: Marilena Nardi, Andrea Pecchia, Ciro D'Oriano e Lido Contemori, sono presenti alla XXVI Esposizione Internazionale delle Arti dell'Umorismo, organizzata dall'Istituto Quevedo, la Fondazione Generale dell'Università di Alcalá, con la collaborazione del Comune di Alcalá de Henares, Spagna, con il tema centrale "Vietato, vietare", e che si svolge presso l'Ospedale Vecchio di Santa Maria la Rica.
La mostra è composta da 131 cartoon, provenienti da autori di 36 paesi, che mettono in guardia dal pericolo attuale di umorismo e libertà di espressione, attualmente, contro la salute democratica della società.
Gli umoristi, con il loro ingegno e i loro sguardi critici, dinamizzano il dibattito sociale e affrontano dogmatismo, intolleranza, "politicamente corretto", autoritarismo, censura, repressione, repressione, corruzione, menzogne, discriminazioni e ciò che viene fatto male, a volte a rischio di perdere il lavoro, e persino di andare in prigione e morire nel processo.
Il disegno umoristico, in quanto categoria estetica mobilitante, non può avere una museruola perché cessa di essere quello strumento di allarme di cui la società ha bisogno.
Con acutezza e ingegno, i vignettisti che hanno contribuito a questa mostra, ci fanno pensare alla lotta che esiste tra la necessità di esprimersi e la paura o la punizione per farlo.
"Sullo sfondo dell'umorismo sono sempre alla base della filosofia, della riflessione, della critica, a volte della denuncia e, molte volte, la base del dibattito si stabilisce per la diversità dei criteri e delle opinioni dei destinatari. Per questo motivo, l'umorismo può essere considerato anche come uno strumento che permette non solo di manifestare il pensiero critico, ma anche di dinamizzare il dibattito sociale" - dice il Dr. José Vicente Saz.
Rettore dell'Università di Alcalá e Presidente della Fondazione Generale.

Julio Rey, vignettista e direttore dell'area grafica dell'Istituto delle Arti dell'Umorismo di Quevedo, sottolinea che oggi ci sono diversi esempi in paesi del mondo dove la repressione contro i caricaturisti è il nostro pane quotidiano. In Turchia", dice, "le voci critiche vengono regolarmente ingabbiate..... Il caso di Musa Kart, reporter e vignettista del Cumhuriyet, il più antico giornale indipendente del paese, è la prova della mutilazione della libertà di parola e di stampa in quel paese, dove i giornalisti sono tra le molte migliaia di persone accusate a seguito del fallito colpo di Stato, usato come pretesto dal presidente Recep Tayyip Erdogan per tenere in gabbia i suoi avversari senza processo.

Julio ricorda anche come media americani come il New York Times e il Washingon Post hanno licenziato alcuni dei migliori disegnatori editoriali, sostenendo che erano "troppo" critici nei confronti dell'attuale presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

L'ondata di conservatorismo del passato è tornata, e Julio sottolinea che la storia ci ricorda che "Honoré Daumier, pittore e fumettista francese, considerato nel XIX secolo il "Michelangelo del cartoon satirico", era popolare per le sue pungenti satire della monarchia e del sistema giudiziario corrotto. I disegni che ridicolizzano il re Luigi Filippo I d'Orléans gli costano sei mesi di prigione nel 1832.

Da parte sua, Manuel Álvarez Junco, caricaturista e membro del consiglio di amministrazione dell'Istituto Quevedo del Humor, afferma che: "Il legame indiscutibile tra filosofia e umorismo è l'intelligenza, sia essa pensiero astratto o il gioco della conoscenza che abbiamo noi umani. Entrambe danno luogo a forme che appartengono a un atteggiamento critico nei confronti della vita che mette ingegnosamente in discussione forme e modelli accettati. Ed entrambi dedicano i loro sforzi anche a prendere le distanze dalla nostra vita quotidiana, trasferendo le nostre emozioni e relativizzando i nostri problemi.

E aggiunge: "Il senso del nonsenso trova, sia nella filosofia che nell'umorismo, forme paradossali o epigrammi divertenti, indovinelli, incomprensioni e relazioni assurde che ci invitano a ripensare tutto. Insomma, filosofia e umorismo viaggiano nella stessa barca: filosofia per cercare le verità, umorismo per scoprire le falsità".

Contemporaneamente all'inaugurazione della mostra "Prohibido prohibir", sono state aperte anche le mostre "Wang Yangming". Caricature", sulla figura di Wang Yangming, studioso dei tempi della dinastia Ming; "Un anno in un mondo democratico", con una raccolta di opere di caricaturisti greci e latinoamericani che interpretano, con grande diversità di stili, il senso della democrazia oggi; e "DDT. 50 años de Humor Cubano" (50 anni di umorismo cubano), supplemento umoristico di Juventud Rebelde (Gioventù Ribelle), che nel 1985 ha vinto il Premio per la migliore pubblicazione di satira politica nel mondo a Forte dei Marmi, Italia, e che ha subito non poche offese dalla burocrazia politica dell'epoca.


Arend Van Dam - Holanda

Angel Banegas - Honduras


Karry - Perú.






Pedro Sol - México.



Thiago Lucas de Souza - Brasil.



Turcios - Colombia


Armando Román Rivas - México


David Evzen - República Checa


David Vela - España


Elena Ospina - Colombia


Elihu Duayer - Brasil



Lloyy - Cuba


Jistet Kustana - Indonesia


Andrea Pecchia - Italia


Ciro Doriano - Italia


Italia presente en la XXVI Muestra Internacional de las Artes del Humor, Alcalá de Henares, España
Por Francisco Punal Suarez – Especial para Fany Blog

Cuatro dibujos de los artistas italianos: Marilena Nardi, Andrea Pecchia, Ciro D'Oriano y Lido Contemori,  están presentes en la XXVI Muestra Internacional de las Artes del Humor, organizada por el Instituto Quevedo, la Fundación General de la Universidad de Alcalá, con la colaboración del Ayuntamiento de Alcalá de Henares, España, con el tema central “Prohibido, prohibir”, y que se realiza en el Antiguo Hospital de Santa María la Rica.
Esta exposición consta de 131 caricaturas, procedentes de autores de 36 países,  que alertan sobre el peligro actual que corren el humor y la libertad de expresión, en la actualidad, en contra de la salud democrática de la sociedad.
Los humoristas, con su ingenio y miradas críticas,  dinamizan el debate social y se enfrentan al dogmatismo, la intolerancia, lo “políticamente correcto”, el autoritarismo,  la censura, la represión, la corrupción, la mentira, la discriminación y lo mal hecho, a riesgo en ocasiones de perder el trabajo, e incluso de ir a prisión y morir en el empeño.
El humor, como categoría estética movilizadora,  no puede tener bozal porque deja de ser esa herramienta de alerta que precisa la sociedad.
Con agudeza e ingenio, los  dibujantes que han contribuido a esta muestra, nos hacen recapacitar sobre la lucha que existe entre la necesidad de expresar y el miedo o castigo por hacerlo
“En el trasfondo del humor siempre subyace la filosofía, la reflexión, la crítica, en ocasiones la denuncia y, muchas veces, se establece la base del debate para la diversidad de criterios y opiniones de los receptores. Por ello, se puede considerar también al humor como un instrumento que permite, no solo manifestar el pensamiento crítico, sino también, dinamizar el debate social” – expresa el  Dr. José Vicente Saz
Rector de la Universidad de Alcalá y Presidente de la Fundación General.

Julio Rey, realizador de viñetas y director del área gráfica del Instituto Quevedo de las Artes del Humor, señala que hoy en día son diversos los ejemplos en países del  mundo donde la represión contra los caricaturistas es el pan nuestro de cada día. “En Turquía –señala- son regularmente enjauladas las voces críticas … El caso de Musa Kart, reportero y viñetista del Cumhuriyet, el periódico independiente más antiguo del país, es la evidencia de la mutilación de la libertad de expresión y prensa en ese país, donde los periodistas se encuentran entre los muchos miles que se enfrentan a cargos a raíz del fallido golpe de estado, esgrimido como pretexto por el presidente Recep Tayyip Erdogan para mantener, sin juicio, a sus oponentes enjaulados”.

También Julio recuerda cómo medios norteamericanos como The New York Times y The Washingon Post han despedido a algunos de los mejores caricaturistas editorialistas, argumentando que les encontraban “demasiado” críticos con el actual presidente de EEUU, Donald Trump.

La oleada de conservadurismo del pasado vuelve con fuerza, y Julio recalca que la historia nos recuerda que “Honoré Daumier, pintor y caricaturista francés, considerado en el siglo XIX el "Miguel Ángel de la caricatura", era popular por sus mordaces sátiras de la monarquía y el sistema judicial corruptos. Los dibujos que ridiculizaban al rey Luis Felipe I de Orleans le costaron seis meses de cárcel en 1832”.

Por su parte, Manuel Álvarez Junco, caricaturista y miembro del consejo de dirección del Instituto Quevedo del Humor, manifiesta que: “El nexo de unión indudable de filosofía y humor es la inteligencia, sea el pensamiento abstracto o el juego del conocimiento que tenemos los humanos. Ambos resultan formas pertenecientes a una actitud crítica ante la vida que cuestiona de manera ingeniosa formas y patrones aceptados. Y ambas también dedican sus esfuerzos a distanciar nuestra cotidianeidad, reubicar nuestras emociones y relativizar los problemas”.

Y añade: “El sentido del sinsentido encuentra, en ambas filosofía y humor, formas paradójicas o divertidos epigramas, acertijos, equívocos y relaciones disparatadas que invitan a volver a pensar todo. En definitiva, la filosofía y el humor viajan en un mismo barco: la filosofía a buscar verdades, el humor a descubrir falsedades”.

Al mismo tiempo que quedaba inaugurada la muestra “Prohibido prohibir”, también quedaron abiertas las exposiciones “Wang Yangming. Caricaturas”, sobre la figura de Wang Yangming, un erudito de los tiempos de la Dinastía Ming; “Un año en un mundo democrático”, con una colección de obras de caricaturistas de Grecia e Iberoamérica que interpretan, con gran diversidad de estilos, el sentido de la democracia actual; y “DDT. 50 años de Humor Cubano”,  un suplemento humorístico de Juventud Rebelde, que llegó  a obtener en 1985 el Premio a la mejor publicación de sátira política del mundo en Forte dei Marmi, Italia, y que sufrió no pocas embestidas de la burocracia política de su país, por sus críticas.