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mercoledì 4 maggio 2011

Il logo SuperDario Bros. di Portos

Illustrazione  Portos, grafica  Giovanna Carbone.

Sul Misfatto del 1° maggio una nuova rubrica di Dario Vergassola e Franco Portinari in arte Portos ne ha disegnato il logo. SuperDario bros è un diario settimanale con le battute sugli avvenimenti quotidiani.


SuperDario bros. 23 – 29 aprile
Sabato 23 Aprile
- Immigrazione. Per essere accettati in Francia, oltre ai documenti in regola, occorre avere in tasca almeno 62 euro. Respinti alla frontiera moltissimi pensionati italiani.
- Alle nozze di William e Kate ci sarà anche Mr. Bean. “Se c’è già un altro comico allora io non vengo”, ha dichiarato Berlusconi.
- Morto Norio Ohga, il “papà” del cd. Pare che nel testamento abbia chiesto di essere masterizzato.
Domenica 24 Aprile
- Sempre di più i genitori favorevoli al fatto che i figli adolescenti facciano sesso a casa loro. Pare che la motivazione sia stata: “Meglio a casa nostra che a casa di Silvio”.
- Elezioni. Metà degli italiani dice che non sa per chi votare. L’altra metà, invece, ha le idee chiare: non voterà PD.
- Bari. Nell’uovo di Pasqua sorpresa a luci rosse: un bimbo trova una scatola di preservativi. A quel punto, i genitori non hanno nemmeno aperto l’uovo della sorellina, insospettiti dal fatto che vibrava.
Lunedì 25 Aprile
- Berlusconi chiarisce: “Non saranno effettuati bombardamenti a grappolo, ma saranno utilizzati solo missili di precisione”. Nessuno vuole correre il rischio che per sbaglio venga colpito anche Gheddafi.
- Libia. La rabbia del Carroccio. Ma il premier rassicura: “Umberto fa così solo per prendere voti”. Mentre Silvio fa così solo per prenderlo per il culo.
- Impressionismo. Originale tesi un neurologo australiano: Monet, Degas e Renoir sarebbero stati ispirati dalla loro miopia. Aumentata moltissimo durante il periodo in cui dipingevano donne nude.
Martedì 26 Aprile
- Napolitano: “L’ulteriore impegno in Libia costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall’Italia”. Che, ricordiamolo, ha scelto con determinazione di fare tutto quello che dicono gli altri.
- Nel vertice di oggi, l’Italia si piega alla volontà della Francia su: immigrazione, bombardamenti in Libia e nucleare. In compenso, però, Sarkozy ha concesso a Berlusconi di raccontare una barzelletta.
- L’addio a Sai Baba. Il leader spirituale sarà tumulato a Puttaparthi. Una piccola frazione di Arcore.
Mercoledì 27 Aprile
- Rai. Masi potrebbe rassegnare le proprie dimissioni nel Cda del 4 maggio. Se succede davvero, lo considero il primo miracolo di Wojtyla dopo la beatificazione.
- Libia. Bossi, furioso, telefona a Napolitano. Il quale, però, pensando a un’interferenza ha riagganciato.
- Parmalat. Lactalis lancia un’offerta pubblica di acquisto sul 100% del capitale. Il vero obiettivo, infatti, è riportare in Francia tutti i quadri di Cezanne e Monet che Tanzi teneva nascosti in cantina.
Giovedì 28 Aprile
- Obama sbotta: “Sono americano, basta idiozie”. “Se non la smettete di dire che sono nato in una tribù africana, vi mangio”.
- Non ci sono più soldi, la California blocca la ricerca degli alieni. Per cui gli ultimi ad essere stati individuati rimarranno i dirigenti del PD.
- Previste un milione di persone in piazza per Wojtyla. Soltanto duecentomila secondo le guardie svizzere.
Venerdì 29 Aprile
- Scienza. Errori e distrazioni: è tutta colpa dei neuroni che dormono. Spiegate così anche molte scelte del PD.
- La Russa conferma: gli aerei italiani che bombarderanno la Libia saranno otto. O sette, se uno dovrà accompagnarlo a vedere l’Inter.
- Elezioni. A Napoli il centrodestra candida la figlia di un boss di Forcella. Anche se il PDL avrebbe preferito candidare direttamente il padre.
di Dario Vergassola, con la collaborazione di Dario Tiano


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/



 Dal 1° maggio l'inserto satirico del Fatto Quotidiano  Il Misfatto ha cambiato regista, lasciano Luca Telese e Roberto Corradi e subentra Stefano Disegni. Tante le polemiche ... sono volate parole grosse (qui e qui), Disegni è stato tacciato di essere un "Babbione "presenta il suo inserto con l'articolo “Il Misfatto del babbione” . Dalle premesse temo secondo la mia modesta opinione che sarà molto più satirico dando la preferenza agli autori di testo e non agli artisti cosa da me preferita e spero non ci sia anche una caduta di stile defluendo nella volgarità.
http://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/themes/ilfatto/thumb/295x0/wp-content/uploads/2011/04/babbione-misfatto.jpg
Come conseguenza sul mio blog, la rubrica settimanale  "I 4 dell'Apocalisse" con testi di Marco Presta e Illustrazioni di Franco Portinari purtroppo non c'è più!.

Troppo bravo Franco Portinari per abbandonarlo ... cambierò titolo ... ci sto pensando
Intanto ecco le...
Altre vignette della settimana di Portos:

 *******************I RealitiSCIO****************


- E' polemica, il 25 aprile hanno fischiato il La Russa in Piazza Venezia...
- E che dovevano cantare: "Affacciati al balcone amore mio"?

Etichette: 25 aprile 2011, Affacciati al balcone...., La Russa
- La curia dice che RubY, se vuole sposarsi prima deve fare il corso per fidanzati
_ Perchè il master di Arcore non è parificato?

Etichette: Curia Genova, Mtrimonio Ruby


                  Gli Italian Galery*******************************


MOVIMENTO PER LA VITE
a brugola

Etichette: Giovanardi vs IKEA



Missil Italia
Etichette: berlusconi, Libia, missili


Moratoria sul caso Ruby
Etichette: Arcore, berlusconi, Emilio Fede, Lele Mora, Nicole Minetti, Ruby



Che-lentano
Etichette: Celentano, si al voto referendario



by PORTOS Comic strip

martedì 26 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 24 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 18 - 25 aprile 2011


NICOLE MINETTI
C’è un solo modello di Stato in cui il nostro Paese si riconosce sempre pienamente: 
il “non sono Stato io”. Nicole Minetti ha presentato nei giorni scorsi ai pm di Milano una memoria difensiva che, al confronto, quelle di Tarcisio Burgnich impallidiscono: dodici pagine fitte fitte nelle quali ribadisce con forza che il suo ruolo di consigliera regionale non prevedeva anche il consigliare a Silvio Berlusconi le escort più procaci per le sue feste eleganti. 
Non ha peli sulla lingua la bella Minetti, ma da un’igienista dentale c’era d’aspettarselo.
Le responsabilità, sempre secondo indiscrezioni trapelate, sarebbero state attribuite a Lele Mora ed Emilio Fede, la qual cosa conferma che se il barile è l’unità di misura degli idrocarburi liquidi, lo scarica-barile è quella dei politici coinvolti negli scandali.
Nicole, la piccola vedette lombarda, si è comportata come un arbitro di serie A: in vista di una punizione, si è subito preoccupata di calcolare la giusta distanza.
Peccato, perché guardando i volti franchi e candidi del Direttore del Tg4 e del noto agente dello spettacolo, appare veramente difficile credere che abbiano potuto fare qualcosa di più trasgressivo del buzzico rampichino.


ROBERTO LASSINI
 E’ lui l’avvocato lombardo autore dei manifesti “Via le Br dalle procure”, cui avrebbero dovuto far seguito altri cartelli recanti le scritte “Via i licantropi da Raitre” , “Via i daltonici dalla scuola pubblica” e “Via Eleonora Brigliadori dall’Isola dei Famosi” (quest’ultimo, senza dubbio il più rilevante da un punto di vista politico). 
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha definito i poster in questione una “provocazione ignobile”, espressione che è stata immediatamente strumentalizzata dal centrosinistra e fatta passare per una velata critica all’operato di Roberto. 
“Sono pronto a chiarire, ma non mi ritiro”, ha dichiarato Lassini, esponendo un manifesto con su scritto “Via i meridionali dal Quirinale”. 
Purtroppo, la sua opera innovatrice e moralizzatrice è stata interrotta con la banale scusa del vilipendio all’ordine giudiziario: al giovane esponente del centrodestra, escluso per volontà del Sindaco Moratti dalle liste Pdl per le amministrative, non è stata data quella fiducia che magari, con il tempo e l’esperienza, l’avrebbe portato a concepire un manifesto che, finalmente, tutti avremmo potuto condividere davvero: “Via gli imbecilli dalle Istituzioni”.

BANCHE ESTERE
Estere o non estere, questo è il problema affrontato dalla seconda sezione penale del Tribunale 
di Milano: no, le banche estere non sono colpevoli di aggiotaggio informativo nell’ambito del processo Parmalat, questo dice la sentenza in primo grado. 
Esse non erano a conoscenza che i titoli proposti da Calisto Tanzi erano, in realtà, solo dei drammatici titoli di coda. 
Del resto, l’ingenuità dei banchieri è leggendaria: molti di loro non sanno con esattezza ciò che propongono ai risparmiatori, non se ne interessano, almeno due su tre, apprendiamo da una recente indagine Doxa, sono convinti di vendere al pubblico idrosanitari e articoli di arredo bagno. 
Insomma, le banche non hanno manipolato le comunicazioni al mercato per  i loro biechi interessi. “Quanta cattiveria c’è al mondo, quanto malanimo – ha commentato un alto dirigente della Morgan Stanley – eppure, vi garantisco, la sola commissione che ho ottenuto da Tanzi è stata quando il patron di Parmalat mi ha chiesto se, dato che uscivo, gli prendevo due etti di cotto senza polifosfati e un paio di stracchini di nonno Nanni”.

REMIGIO CERONI

Quando un leader si accorge che nessuno gli vuol bene, sente sempre una stretta al quorum, ma non è questo il caso del nostro Premier Silvio Berlusconi, cui i suoi parlamentari cercano in tutti i modi 
di dimostrare un profondo affetto. 
Il Remigio in questione ha proposto addirittura di mortificare ( o era “modificare”?) l’articolo 1 della Costituzione, onde conferire più forza alla maggioranza, limitando il potere di controllo del Quirinale e della Consulta. Del resto, ve ne sarete accorti guardandolo parlare in tv, il Presidente del Consiglio 
è talmente abituato a fare ricorso ai Ceroni, che ha deciso di utilizzarli anche per ringiovanire l’immagine della nostra Carta. La proposta di legge depositata da questo brillante parlamentare prevede, tra le altre cose, che il Primo Ministro indossi un parruccone con i boccoli, delle scarpe con delle grosse fibie e sieda su un’enorme poltrona di velluto rosso. Davvero interessante l’iniziativa 
del deputato Pdl: appare senza dubbio lodevole il gran lavoro che ha fatto per intervenire in maniera radicale su un tema così delicato, specie considerando il fatto che, per sua stessa ammissione, fino a una settimana fa era convinto che" l’articolo Uno "fosse un gruppo rap.


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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Altre vignette della settimana di Portos:
L'Angelo  

- Il Premier attacca Fini: "Stà coi giudici..."
- E' la separazione delle carriere, figliolo. Hai presente: "Guardie e ladri"?


Etichette: berlusconi, Fini, L'Angelo

- E' bagarre nel PdL ma il candidato sindaco è irremovibile
- La Moratti stavolta si è impuntata
- Veramente dicevo il Lassini




 I RealitiSCIO***********************************

- Insegna "Faccetta nera"in classe . Il Prof dice che è storia...
- Non è ancora arrivato all'olio di ricino?
- Quello è scienze mica storia




Gli Italian Galery*******************************


Futuro Rosa
Etichette: Asor Rosa, berlusconi


video

Etichette: Sesso bugie e Ruibygate, sex lies and Rubygate




Lassini Roberto


 Allegoria delle Libertà
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, PDL


Socialismo veale
Etichette: Galan, socialista, Tremonti


Uovo responsabile
Etichette: responsabili, rimpasto dopo Pasqua, Scilipoti

 

by PORTOS Comic strip

mercoledì 20 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 17 aprile
appendice alla settimana in vignette: 11 - 18 aprile 2011


EMMA MARCEGAGLIA

   La solitudine dei redditi primi: la Presidente di Confindustria ha denunciato
il vergognoso abbandono, da parte delle Istituzioni, degli imprenditori italiani.
Per solidarietà con gli industriali, il nostro più importante quotidiano finanziario dovrebbe addirittura cambiare nome
e diventare Il Solo 24 ore. Il Ministro dell’Interno Maroni ha provato ad avanzare una proposta interessante, per interrompere quest’avvilente isolamento: convogliare
i migranti dall’affollata Lampedusa alle ville dei nostri principali manager, i cui parchi potrebbero trasformarsi in dei centri d’accoglienza ideali. Sarebbero una bella compagnia per i poveri imprenditori.
La proposta, purtroppo, non ha suscitato il consenso unanime che ci si aspettava. L’Amministratore Delegato SergioMarchionne s’è dichiarato d’accordo con l’amaro sfogo di Emma Marcegaglia: “Anche qui in Fiat ci sentiamo soli, molto soli… non siamo fatti oggetto della minima attenzione… figuratevi che nessuno ci ha avvertito che pure la Chrysler produceva automobili, sennò non ne avremmo mai rilevato il 30%... noi credevamo che Chrysler fosse una marca di spumante…”. L’estate si avvicina e noi ci sentiamo di dire una sola cosa ai nostri lettori: non abbandonate gli industriali sulle statali.
UGO SPOSETTI

   Esistono grandi valori ideali intorno ai quali, al di là del partito d’appartenenza e delle tante polemiche, i nostri politici si compattano immediatamente: ad esempio, i soldi pubblici.
Di fronte alla sovvenzione, si stringono a coorte e son pronti alla morte ( l’Italia pagò!).
L’onorevole del Pd Ugo Sposetti ha proposto, suscitando un’autentica ola in Parlamento, l’aumento di 185 milioni annuali delle sovvenzioni pubbliche ai Partiti, una decisione che certamente susciterà l’entusiasmo popolare, in questo momento di crisi.
La somma sarà destinata alle “Fondazioni culturali” delle varie formazioni politiche: è risaputo, del resto, quanto siano febbricitanti e insaziabili le esigenze culturali di La Russa, di Scilipoti, di Gasparri e di Di Pietro, che recentemente, non a caso, ha pure rinnovato il proprio abbonamento a Zagor.
In fatto di finanziamento pubblico, com’è stato giustamente sottolineato dagli osservatori più attenti, quello proposto dal tesoriere Sposetti è il cosiddetto modello alla tedesca e consiste in questo: una volta presi i soldi, si scappa a bordo di una Mercedes ( tutta un’altra cosa rispetto al modello alla francese dove, al massimo, puoi scappare a bordo di una Renault).


 PIPPO BAUDO

   Doveva essere un programma sull’Unità, alla fine invece hanno dovuto separarli. Che amarezza, che senso d’abbattimento. Durante la realizzazione di Centocinquanta,
la trasmissione di Raiuno per celebrare il prestigioso compleanno nazionale, Baudo, dopo una breve lite, avrebbe sputato in direzione dell’autore Claudio Donat Cattin, peraltro senza prenderlo, episodio questo che conferma una convinzione diffusa: Pippo in televisione non fa più centro da anni. Questa incresciosa vicenda salivare testimonia l’escalation d’aggressività che contraddistingue l’Italia in questo tormentato periodo: oltre ai calciatori e agli ospiti dei talk show, anche i rappresentanti delle Istituzioni si mandano ormai di continuo a quel paese e si prendono a mazzate.
Se il Presidente della Repubblica dovesse aprire il discorso di fine anno alla Nazione, con uno “Statemi bene a sentire, cornutacci…”, sarebbe il segno inconfutabile di un degrado inarrestabile. Per quanto riguarda l’impreciso scaracchio di Baudo, su cui attualmente sta indagando l’Espettorato del Lavoro, si tratta di un avvenimento talmente squallido che lo stesso Bruno Vespa si è rifiutato di ricostruirlo con uno dei suoi bei plastici.



ANGIOLINO ALFANO

   Nel corso della settimana, il Presidente del Consiglio lo ha indicato come suo possibile erede al soglio di Palazzo Chigi. Certo, dopo un Premier vivace e poliedrico come Silvio Berlusconi, Alfano potrebbe sembrare agli elettori di centrodestra una figura minore: un Premier di consolazione, diciamo. La scelta avrebbe suscitato un certo scontento tra gli altri possibili delfini, da Cicchitto alla Santanché. Gianni Letta, ad esempio, si sarebbe lamentato con Bonaiuti, dicendo “Toccava a me! Non c’è più Giustizia!” senza rendersi conto che è stato proprio questo obiettivo - centrato grazie alle numerose riforme di Angiolino, dal processo breve al bavaglio per le intercettazioni - ad aver spinto Silvio a sceglierlo. Nessun Ministro più di quello di Grazia e Giustizia ha, infatti, frecce al proprio arco per ingraziarsi Berlusconi: Mariastella Gemini, in extremis, aveva proposto un enorme toboga che, dal piazzale della Sapienza di Roma, convogliasse
le studentesse più procaci verso Palazzo Grazioli
ma il progetto, pur affascinante, è apparso subito di difficile realizzazione, per colpa delle solite, intollerabili lentezze burocratiche che affliggono il nostro Paese.

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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

Disegni di Disegni di Portos
e
               Testi satirici di Marco Presta.

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Sempre da Misfatto
RISVEGLI E PRONTO SOCCORSO                                                           Testo di Stefano Ferrante

   “Sono tutti in osservazione dal 1999, ma non riusciamo ancora a spiegare il mistero, qual è l’interconnessione tra lo stato di salute dei pazienti”. Il professor Trimanzi, direttore del Centro di studio sul Mutuo Soccorso Precadaverico del Sant’Ondigonda Hospital di Busto Arsizio spiega: “Vogliamo capire perché ogni volta che per quel paziente là, Silvio B. , sembra finita, qualcuno degli altri intorno a lui fa qualcosa che lo tira su”. “In particolare” aggiunge in dottor Herzeneimhof, considerato l’erede di Oliver Sacks “sono i pazienti comatosi della sala Pd, quelli che hanno i maggiori effetti terapeutici su quello che noi definiamo Impunito Precadavere Dominante. L’altro giorno stavamo per staccargli la spina. Silvio B. gridava nel sonno: “Rubyyy, Ghediniii, San Vittore nooo”. Poi è sprofondato in un coma profondissimo, sembrava non ci fosse niente da fare e invece è successo ancora. Si sono destati i soliti e lui si è ripreso”. “Il primo a prendere l’iniziativa è stato questo qui, Walter V.” racconta il professor Trimanzi “un mese fa stavamo quasi per espiantargli gli organi, ma poi ha iniziato ad alternare il coma con stati di veglia confusionale, in cui diceva di essere il premier ombra, chiedeva una telecamera come un tossico in astinenza si rivolge al Sert. All’aggravarsi di Silvio B. è stato il primo a risvegliarsi, con il sardo che non parla mai, Beppe Pis. della sala Pd-l. Insieme hanno scritto una lettera al Corriere della sera per proporre un governo con tutti dentro. E’ la certificazione che i due hanno riportato danni permanenti, una prova che ha fatto migliorare subito i parametri clinici di Silvio”. Herzeneimof lo interrompe: “Decisivo è stato il risveglio di Luciano Viol. Quando ha urlato “Magistrati boia!!!” Silvio B. è uscito dal coma, ha nominato un altro sottosegretario e annunciato la legge sulle torture ai giudici politicizzati”. L’equipe che segue il progetto, finanziato anche dalla Nasa, sta studiando le parole chiave che rianimano l’arzillo Impunito: “Quelle più efficaci” precisa Trimanzi “sono state Bicamerale, Riforme e Federalismo. Le ha inventate il paziente in fondo, Massimo D’A., che ogni tanto nel coma sembra sogni di giocare a Risiko, di fare l’ammiraglio. Per ora dorme, ma se Silvio peggiora ci aspettiamo qualche iniziativa. Pensi, l’altro giorno Berlusconi lo ha anche citato mentre, durante una fase di coscienza, sconsigliava ai giovani di farsi crescere la barba, perché nasconde il volto.
“Meglio i baffetti” ha detto l’Impunito “dietro ci può essere un vecchio amico”.
 Testo di Stefano Ferrante

Etichette: berlusconi, Berlusconi infastidito dalla barba


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Altre vignette della settimana di Portos:


Gli Italian Galery*******************************

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Stato di diritto                                Stato del dritto
Etichette: berlusconi, Napolitano, Stato di Diritto

sogno eretico
Etichette: berlusconi, Giuliano Ferrara, sogno


Capo contraffatto
Firme false per la lista di Formigoni
sotto inchiesta dieci consiglieri pdl
by PORTOS Comic strip

lunedì 11 aprile 2011

I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 10 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos -10 aprile 2011
appendice alla settimana in vignette: 4 - 11 aprile 2011


 CESARE GERONZI
 
E’ l’unico grande manager italiano il cui nome, dopo averlo pronunciato, fa venire voglia di esclamare “paraponziponzipò”. Provateci e ve ne accorgerete. In settimana, Geronzi  ha dato le dimissioni dalla Presidenza delle Generali e, appena l’ha fatto, il titolo in Borsa ha cominciato a volare. 
Una commovente manifestazione di stima da parte degli ambienti dell’alta finanza. 
Democristiano, amico di Giulio Andreotti, ha finanziato D’Alema e Berlusconi, il Psi e il Manifesto. Insomma, escluse le Br e i Cugini di Campagna, s’è occupato di tutti i grandi gruppi italiani, 
dagli anni settanta ad oggi. 
I giornali hanno riportato, nei giorni scorsi, una sua frase che,
a detta degli osservatori più attenti, gli é stata fatale.
Parlando delle Generali, infatti, avrebbe detto: “La Compagnia è eterodiretta”.
Diego della Valle, potente consigliere d’amministrazione, non l’avrebbe mandata giù: 
“Alle Generali abbiamo tanti difetti – questo il suo commento – ma ci piacciono le donne…”
Così, Geronzi è stato costretto a dimettersi, incassando una buonuscita senza precedenti.
Come ha detto un grande economista americano, commentando l’uscita di scena del canuto Cesare: 
“Purtroppo… sono sempre i milioni che se ne vanno…”


DIEGO DELLA VALLE
In Italia siamo abbastanza bravi a fare le cose con i piedi, è quindi normale che sia un produttore di calzature a occuparsi del restauro del più importante monumento italiano: il Colosseo. 
La Tod’s di Della Valle ha colto al volo la ghiotta occasione di legare il suo nome al simbolo per eccellenza del nostro Paese: Scarpe diem, è veramente il caso di dirlo. 
Lo sponsor pagherà tutti i lavori, ottenendo in cambio lo sfruttamento commerciale per 15 anni dell’immagine del Colosseo: per fortuna è tramontata l’ipotesi iniziale, cioè di restaurarlo ritoccandolo leggermente, per farlo somigliare a un mocassino.
Già si parla comunque di un sequel de Il Gladiatore, in cui Massimo Decio Meridio affronta nel duello finale un gigantesco guerriero teutone, brandendo un calzante. 
Alla luce del prestigioso precedente in questione, la Pfizer, azienda farmaceutica svizzera che produce il Viagra, ha chiesto di sponsorizzare eventuali lavori alla torre di Pisa. Diego Della Valle ha senza dubbio messo a segno un bel colpo, non c’è che dire, il rischio adesso è che, galvanizzato dal successo, inizi una campagna ancora più sfrenatamente ambiziosa. Se si accorge che l’Italia è a forma di stivale, è finita.

MAURIZIO BIANCONI


   Quali formichine operose, tutti i parlamentari della maggioranza, seduti ai loro banchi, 
stanno scrivendo con zelo e impegno il tema “Come salvare le chiappe a colui il quale, se i magistrati lo condannassero, poi a voi toccherebbe andare a lavorare. 
Proponete una legge, anche comica. Svolgimento”.
Il deputato Maurizio Bianconi, che in effetti possiede un nome da capoclasse, ha già consegnato il suo lavoro: le intercettazioni si potranno fare, ma non serviranno alla ricerca di prove, 
né saranno allegate alle carte processuali.
In sostanza, si tratterà di semplice gossip, di un simpatico pettegolezzo: le intercettazioni saranno stampate su carta patinata e distribuite tra parrucchieri e sale d’aspetto dei dentisti.
L’On. Rossetti, invece, sta lavorando al cosiddetto “Dogma dell’infallibilità del papi”, che dovrebbe porre al riparo il Premier da brutte sorprese, a differenza del sottosegretario Nerelli, che avrebbe elaborato “la non perseguibilità di chiunque stipendi una persona di nome Gattuso”, mentre il sen. Giallini starebbe per consegnare il suo componimento, una trattazione 
di grande sottigliezza giuridica dal titolo “A Berlusconi nun je dovete da rompe li cojoni”. 
Speriamo si sbrighino, la fine del quadrimestre si avvicina.


 BENITO MUSSOLINI

 Alcuni parlamentari del Pdl hanno presentato lo scorso 29 marzo un disegno di legge per abolire l’apologia del fascismo. Si tratta di un primo, importante passo avanti, che necessita però di altre coraggiose iniziative quali il rilancio del Ku Klux Klan (si era parlato in passato di incentivi e della possibilità di rottamare negri e cinesi, ma poi non se n’è fatto nulla), la detrazione fiscale delle spese sostenute per manifestazioni e sagre liberamente ispirate alla Gestapo, la rivalutazione del cannibalismo come dieta bi-lanciata e l’inserimento nel nostro campionato di calcio di serie A di una squadra che rappresenti il Cartello di Medellin. Per quanto riguarda invece l’entrata in Confindustria da parte della Mafia, una delle poche aziende italiane con il fatturato in attivo, bisognerà probabilmente attendere ancora qualche mese. Addirittura il Presidente del Senato Schifani, uno abituato a vedersi girare intorno La Russa e Gasparri, s’è detto “esterrefatto”. Ci sembra giusto riconoscere i meriti a chi li ha, ecco quindi i nomi dei valenti parlamentari:
Cristiano De Eccher, Fabrizio Di Stefano, Francesco Bevilacqua, Giorgio Bornacin, Achille Totano (Pdl) e Egidio Digilio (Fli). Evviva.




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de Il Fatto Quotidiano  http://www.ilmisfatto.it/

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               Testi satirici di Marco Presta.

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martedì 5 aprile 2011

I 4 dell'Apocalisse, caricature di Portos 3 aprile 2011

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I 4 DELL'APOCALISSE, caricature di Portos - 3 aprile
appendice alla settimana in vignette: 28 marzo - 4 aprile 2011

RITA DALLA CHIESA

   Ha il privilegio di occuparsi a tempo pieno dell’unico tribunale di cui Silvio Berlusconi riconosce l’autorità: Forum (inizialmente, peraltro, il Premier era convinto si trattasse del nome latino di una certa parte del corpo femminile. Un banale equivoco).
 Nei giorni scorsi una figurante, durante la registrazione di una puntata, s’è spacciata per Aquilana ed ha lodato il Presidente del Consiglio per la ricostruzione quasi ultimata del capoluogo abruzzese (?). Riuscire a fare incazzare un’intera città con una semplice frase, era riuscito solo a Bossi parlando di Roma: la signora in questione è, potenzialmente, un grande Ministro di questo Governo.
Per le prossime puntate di Forum, sono previsti due falsi Lampedusani entusiasti dell’arrivo dei gommoni dal Nord Africa, un falso disoccupato che ringrazia l’Esecutivo per tutto il tempo libero
che ha a disposizione per il tombolo, un falso alluvionato felice per quell’inattesa pulizia delle strade,
una falsa top model che afferma di aver incontrato Rocco Buttiglione e di aver provato immediatamente un gran desiderio di dargli un figlio. Insomma, la lezione che ci viene impartita da questa vicenda
è chiara: non solo esiste una realtà parallela, ma fa più schifo di quella nella quale viviamo.



ITALO BOCCHINO

   Eccone un altro la cui vita privata sembra avere più intrecci di un cesto di vimini: il futurista Bocchino ha confessato , ospite in televisione, una vecchia tresca con il Ministro Carfagna. 
Dato che si tratta del sessantesimo parlamentare coinvolto in storie da gossip erotico, viene da chiedersi: ma perché non eleggiamo direttamente Ridge Forrester e Brooke Logan? Come la vedete Paris Hilton al Quirinale? Almeno è gente che ha una certa pratica nel settore e non si fa svagare facilmente. 
Italo ha chiesto pubblicamente perdono alla moglie tradita, una scena agghiacciante che ha ricordato
 a molti il massacro di Little Big Corn (due Corn, naturalmente…). Dal canto suo, Mara Carfagna, essendo Ministro delle Pari Opportunità, non ha voluto essere da meno e ha risposto con un videomessaggio su Internet: ha finito per aggravare la situazione, dichiarando di amare Mezzaroma 
(“…e l’altra mezza?” si saranno chiesti migliaia di frequentatori del web). 
Una situazione veramente complicata. Dopo questo piccolo scandalo, Fini, irritato dal comportamento del suo braccio destro, avrebbe deciso di metterlo a capo di una nuova corrente minoritaria del suo gruppo parlamentare: Bromuro e Libertà.



MARIO BALOTELLI

   Dopo tutta la fatica che sta facendo da anni il Presidente Berlusconi per dare all’estero un’immagine seria e affidabile dell’Italia, dispiace vedere un nostro connazionale che ci sputtana in questo modo.
Il giovane calciatore bresciano, infatti, rilascia molto spesso dichiarazioni fastidiosamente provocatorie,
si abbandona a gesti eccessivi e discutibili: insomma, non fosse di colore, sarebbe un leghista perfetto. L’ultima di Balotelli, dopo risse e falli imbarazzanti, è stata tirare freccette da una finestra addosso ai ragazzi delle giovanili, giustificandosi con il fatto che si annoiava.
 “Ma io qualcosa la devo pur fare!” ha protestato in maniera vibrante SuperMario “permettetemi almeno di scuoiare un raccattapalle, di disossare un guardalinee …”. Niente da fare, purtroppo, gli Inglesi sono davvero noiosi. Il buon Cesare Prandelli, inaspettatamente, non lo ha convocato in Nazionale: “Hai visto dovesse annoiarsi in ritiro, magari mi da fuoco a Chiellini?” si sarà detto il nostro Commissario Tecnico. Ci vuole pazienza, una pazienza infinita. Una notizia positiva per il nostro calcio, però, c’è, nonostante tutto: al confronto del Balotelli attuale, Antonio Cassano sembra Marcellino pane e vino.



GEORGE CLOONEY

   Belen Rodriguez, il maestro Apicella, Barbara D’Urso, Elisabetta Canalis, Aida Yespica:
 più che un processo, sembrerà la serata del Telegatto. Numerosi i vip dello spettacolo chiamati 
a testimoniare al processo Ruby, tra di loro addirittura George Clooney, testimone della difesa. 
Poveretto, non ha fatto in tempo a uscire dal tombino, che ce lo hanno ributtato dentro. 
L’attore americano s’è detto del tutto stupefatto: “Ho visto Silvio Berlusconi solo una volta ed era per chiedere aiuti per il Darfur. Purtroppo non se n’è fatto niente: il Premier pensava si trattasse di una marca di caramelle”.
 Il Presidente del Consiglio, come risulta da alcune indiscrezioni trapelate in questi giorni, avrebbe cercato di frequentare il più possibile la nota star di Hollywood, per un motivo evidente e molto concreto: un conto è cercare di rimorchiare una ragazza raccontandole di conoscere Cesare Cadeo, un altro è farlo vantando un’amicizia con George Clooney. 
Difficile dargli torto. Si divertirà il fidanzato della Canalis, coinvolto suo malgrado in uno dei tanti procedimenti giudiziari del poliedrico Berlusconi? Probabilmente sì, perché come dice un vecchio slogan sempre attuale “No Ghedini, no party!” 


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- Il Bocchino ha chiesto scusa a sua moglie per la storia della Carfagna
- Così la Carfagnadovrà chiedere scusa a Berlusconi per la storia del Bocchino

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-La Carfagna dice che ama solo mezza Roma
- Mica è un bel segnale per le pari oppurtunità

Etichette: Carfagna, Mezzaroma, Pari Opportunità

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