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lunedì 2 novembre 2020

Un piccolo omaggio ad un grande del cinema, Sean Connery.

 


#SeanConnery 

#JamesBond #GuglielmodaBaskerville 

Ma tutti, li ho visti tutti.

Mauro Biani




R.I.P. Sean Connery

Airaghi




Riverso




007

C'è poco da fare, tanti i film e i ruoli interpretati dal bravissimo San Connery che per quelli di una certa età rimarrà sempre l'Agente 007 con licenza di uccidere. 

Un ruolo da cui saggiamente ha saputo staccarsi per rivelarsi anche un ottimo e poliedrico attore ma che ha segnato anche l'inizio della sua fortuna.

Gianfranco Uber



#SeanConnery #JamesBond #dessin

Deligne




Please, inform Her Majesty The Queen that, unfortunately, her best agent, James Bond, has just retired.

Sean Connery

1930 - 2020

Latuff




Good bye #SeanConnery  #SeanConneryRIP

Elchicotriste




Inifinity Bond by Dario Castillejos, Oaxaca, Mexico




Bond. James Bond.

Dalcio




Perazzolli




Bond... James Bond...

#drink&drawsanktgallen. Have fun.

Join the challenge!

Ramses

mercoledì 27 maggio 2020

Covid e censura, denuncia di Elchicotriste

Shameful management of the spanish government  Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
The shameful management of the spanish government in the sanitary crisis of covid-19 brought us to be world nº1 in rate of death and contamination per million inhabitants. Also nº 1 in the world for rate of sanitary workers infected. Ignoring WHO warnings til 9th march to allow massive parades for political reasons, buying disfunctional material to non approved enterprises, monitorising social media and censoring profiles of journalists critical with their scandals and silencing and firing authorities ready to report their reckless management.
Gestione vergognosa del governo spagnolo  Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
La vergognosa gestione del governo spagnolo nella crisi sanitaria di covid-19 ci ha portato ad essere il numero 1 al mondo in termini di mortalità e contaminazione per milione di abitanti. Anche nº 1 al mondo per tasso di operatori sanitari infetti. Ignorando gli avvertimenti dell'OMS fino al 9 marzo per consentire enormi parate per motivi politici, acquistare materiale disfunzionale per le imprese non approvate, monitorare i social media e censurare i profili dei giornalisti critici con i loro scandali e silenziare e licenziare le autorità pronte a denunciare la loro gestione sconsiderata.
27 maggio 2020



Manipulated press  Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
The governments are censoring "non subventioned" press on TV, radio and social media.
14 Apr 2020




Non dormire. Non perdere la tua capacità di indignarti, il tuo spirito critico, non smettere di denunciare tutto ciò che stanno facendo, instancabilmente, informare, condividere, resistere.
La premessa è che se una rana viene improvvisamente messa in acqua bollente, salterà, ma se la rana viene messa in acqua tiepida che viene lentamente portata a ebollizione, non percepirà il pericolo e si cucinerà a morte.
La storia è spesso usata come metafora dell'incapacità o della riluttanza delle persone a reagire o essere consapevoli delle minacce sinistre che si presentano gradualmente anziché improvvisamente ".
Elchicotriste con questo disegno trovato sul web spiega la situazione che sta vivendo.





I got this notification in my mail this morning, I don't know or they never specified the content they talk about being against their norms since I've been blocked for 7 days, I wasn't posting contents since a week agor after they blocked me. My old profile with more than 12 years old has been literally deleted if you try the access, from PC or mobile phone. I had been posting lots of cartoons and newspaper links, related to the terrible gestion of the sanitary system that our new socio-communist government has done. I was being harrassed by chavists some days before. Now when I click to try to get it back they ask me for a document (which they already have), but when I upload again my DNI for identification they block the access anyway. The old profile "Miguel Villalba Sánchez" has been literally deleted, disappeared, and the page of "Elchicotriste" keeps online but I can't manage it anymore or access to it: my artist page was depending on my leading profile "Miguel Villalba Sánchez", so I don't have access to it anymore. I'm not the first one, not the last of the profiles with a certain amount of followers which is suffering of this totalitarian censorship abuse. 2 months ago Zuckerberg signed an agreement with Newtral, and Madito (maldito bulo), two organisms depending on spanish government to monitorise social media, censoring critic contents about the gestion of the new minoritie's coalition government of Pedro Sánchez (socialist) and Pablo Iglesias (communist).They are now in full process of Macarthism, censoring and eliminating dissident profiles, just like they do in the chavist Venezuela or the Castrist Cuba, but in the heart of europe. This is terrifying. Please denounce and report this dangerous lack of freedom of expression which is worringly increasing in the last times, conveniently manipulated and hidden behind a theoretical state of allarm which the government use to eliminate their critics. Thank you! (Elchicotriste)

Miguel Villalba Sánchez, aka “elchicotriste” (Tarragona 1972), cartoonist and clinical psychologist. He has published in several newspapers around the world such as universal post (Sunderland,UK), Il Tempo (Italy), El Triangle (Spain), Le Monde (France), France Ouest (France), Cartoon Movement (Netherlands). Currently onTottarragona.cat (Spain), “Notícies Tarragona”,TV3 (catalan TV) or “Siné Mensuel” (France) among others.
He has received several prizes such as “Fundació Victor Mora”comic award, “SOS Racisme”,”comicstrip contest Barcelona”, “Canadian Committee for World Press Freedom- UNESCO”, Digital data (Colombia) etc. Member of CARTOONING FOR PEACE, founder of the NGO “CARTOONISTS WITHOUT BORDERS” and of the comic fanzine DELIRÓPOLIS Surrealismo y Arte secuencial” (www.deliropolis.com), also coordinator of the “COMICART WEEK” in Tarragona.


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Purtroppo non solo in Spagna, ma in tutto il mondo c'è censura.
Riporto due articoli molto interessanti pubblicati il 3 maggio scorso in occasione della giornata mondiale della libertà di stampa.

Perché la pandemia sta minacciando la libertà di stampa in tutto il mondo
È in pericolo fra ritorsioni, attacchi e censure governative. L’allarme è stato lanciato da diverse organizzazioni internazionali: nel “new normal” non devono rientrare anche le limitazioni al ruolo dei giornalisti

Tre giornalisti su quattro hanno affrontato restrizioni ufficiali, ostruzioni o intimidazioni durante la copertura della Covid-19. Questo è il dato più importante che emerge da un sondaggio condotto dall’Ifj (International Federation of Journalists) su oltre 1300 giornalisti in prima linea in 77 paesi in occasione della giornata internazionale per la libertà di stampa. Un’analisi che ha visto concordare gli intervistati in “un peggioramento delle condizioni” dei loro media nei rispettivi paesi.
Eppure, ricevere tempestivamente le informazioni con dati precisi e puntuali significa compiere le giuste decisioni e avere un’opinione pubblica informata: il tutto allo scopo di contrastare la diffusione del virus, ridurre il contagio e vincere. Ma, se già all’inizio della pandemia, in Cina la censura ha avuto la meglio – non a caso vari post che criticavano le autorità sono spariti dai social network e alcuni citizen journalist sono stati direttamente censurati – anche nel resto del mondo, evidentemente, le cose non stanno andando meglio. Anzi.

Sergei Satsuk, in Bielorussia, rischia dieci anni di carcere per un editoriale che metteva in dubbio i dati ufficiali sui casi di contagio nel paese. Dina Zelenskaya, giornalista televisiva di Espresso Tv in Ucraina, ha subito un’aggressione mentre faceva un servizio sui ristoratori e le regole da rispettare durante il lockdown. In Venezuela, i giornalisti Darvinson Rojas di Tw e Beatríz Rodríguez di Verdad de Vargas sono stati arrestati per avere documentato casi positivi a Caracas. In totale, il 24 per cento degli intervistati dall’Ifj dichiara di avere difficoltà a reperire fonti indipendenti, il 3 per cento di essere stato aggredito e il 2 per cento denunciato.

I dati fanno preoccupare perché mostrano una tendenza globale. E, anche se in Europa la situazione appare più sotto controllo, non bisogna abbassare la guardia, considerati anche gli episodi avvenuti in Spagna e Belgio. Volendo categorizzarli, i tipi di attacchi alla libertà di stampa durante la pandemia possono essere suddivisi in cinque aree: un uso improprio della legislazione di emergenza, una repressione delle segnalazioni “non patriottiche”, restrizioni sui viaggi e sugli accrediti stampa, l’abuso delle leggi sulla disinformazione e un attacco ai whistleblowers, scrive Meera Selva sul sito del Reuters Institute for the Study of Journalism. Eppure, come sostiene Pierre Haski su France Inter “un’informazione libera e affidabile è indispensabile per superare questa prova”.

Perché la pandemia sta minacciando la libertà di stampa in tutto il mondo
È in pericolo fra ritorsioni, attacchi e censure governative. L’allarme è stato lanciato da diverse organizzazioni internazionali: nel “new normal” non devono rientrare anche le limitazioni al ruolo dei giornalisti

Tre giornalisti su quattro hanno affrontato restrizioni ufficiali, ostruzioni o intimidazioni durante la copertura della Covid-19. Questo è il dato più importante che emerge da un sondaggio condotto dall’Ifj (International Federation of Journalists) su oltre 1300 giornalisti in prima linea in 77 paesi in occasione della giornata internazionale per la libertà di stampa. Un’analisi che ha visto concordare gli intervistati in “un peggioramento delle condizioni” dei loro media nei rispettivi paesi.

Eppure, ricevere tempestivamente le informazioni con dati precisi e puntuali significa compiere le giuste decisioni e avere un’opinione pubblica informata: il tutto allo scopo di contrastare la diffusione del virus, ridurre il contagio e vincere. Ma, se già all’inizio della pandemia, in Cina la censura ha avuto la meglio – non a caso vari post che criticavano le autorità sono spariti dai social network e alcuni citizen journalist sono stati direttamente censurati – anche nel resto del mondo, evidentemente, le cose non stanno andando meglio. Anzi.

Un paradosso – ma soprattutto una necessità – di cui si erano subito accorte nove associazioni (Ifj compresa) che, difendendo da sempre questo diritto, hanno scritto, lo scorso 25 marzo, una lettera a difesa della libertà di stampa indirizzata alle istituzioni europee con l’obiettivo di contrastare i ricorrenti attacchi in Europa. “Scriviamo perché siamo profondamente preoccupati dalle azioni dei governi, che si approfittano della pandemia da Covid-19 per punire i media indipendenti e introdurre restrizioni al margine di manovra degli stessi”, precisavano. Con il timore che esempi di restrizioni da paesi più autoritari arrivino a infettare anche le democrazie liberali.

Una minaccia globale
[...]




La libertà di stampa non può cadere vittima del Covid-19
L’intervento e l’appello del Ceo della Thomson Reuters Foundation nel World Press Freedom Day
di Antonio Zappulla*
Mentre il mondo cerca di far fronte alla velocità e alle dimensioni della devastazione provocata dal Covid-19, la necessità di accedere a informazioni fidate, accurate e indipendenti è più intensa che mai. Con tassi mondiali di mortalità che non sembrano voler rallentare, un’economia mondiale sbalzata dal suo asse e la società in una situazione di stallo, questa è un’emergenza che non ha precedenti. Lo faremmo con gli occhi bendati. Ogni giorno che passa ci costa migliaia di vite. Ma senza la libera e vitale circolazione delle informazioni – insegnamenti appresi da altri paesi, avvertimenti dei medici, perizie degli scienziati, comunicazioni di orientamento al pubblico – non siamo nemmeno in grado di lottare.

La presenza di media liberi e vitali è più importante che mai. Eppure, uno degli effetti catastrofici di questa crisi è che sta spianando la strada alla repressione della libertà di stampa in tutto il mondo. Sembra che stia emergendo uno schema pericoloso: alcuni governi approfittano sempre più della pandemia per adottare misure di severità via via crescente, che impongono limitazioni alla copertura giornalistica. A breve termine tali misure sono estremamente dannose. Ma le conseguenze a lungo termine della soppressione del giornalismo indipendente potrebbero erodere in modo significativo le libertà civili.

Perché si sta verificando tutto ciò? Esistono tre ragioni principali alla base della limitazione della libertà di stampa diretta dallo stato. La prima: alcuni governi, mossi dalla disperazione, stanno intervenendo soprattutto per contrastare la rapida diffusione di informazioni fuorvianti, alimentata dall’elevata fiducia riposta nei social media e da una maggior sete di notizie. Ma le misure adottate da questi paesi – persino da nazioni democratiche che finora hanno sostenuto la prosperità e la diversità dei media – non conoscono precedenti. Solo un mese fa, il governo del Sudafrica ha varato una nuova legge che criminalizza la disinformazione sul Covid-19, sanzionandola con pene detentive. Questa mossa ha destato la preoccupazione delle organizzazioni mondiali di difesa della libertà di stampa, tra cui il Committee to Protect Journalists, che fa notare che, per contrastare la minaccia della disinformazione, il governo dovrebbe concentrarsi esso stesso sulla comunicazione di informazioni affidabili, invece di aprire la strada alla censura della stampa.

Nel Regno Unito, la forte reazione del governo a determinate coperture mediatiche che criticavano la sua gestione della crisi, ha indotto Richard Horton, direttore della rivista medica The Lancet ad accusare il governo di «riscrivere deliberatamente la storia, con la sua continua campagna di disinformazione sul Covid-19». Nel frattempo, il primo ministro Narendra Modi ha presentato una serie di richieste che incoraggiano le principali agenzie di stampa indiane a pubblicare «storie positive e ispiratrici» sulla risposta del governo alla pandemia, citando la necessità di respingere le «dicerie» e la «negatività».

La seconda ragione per limitare la libertà di stampa è quella di sopprimere attivamente le notizie che potrebbero far sollevare critiche alle politiche e alla leadership in risposta alla crisi. Il Presidente Trump ha attirato le critiche delle organizzazioni per la libertà di stampa dopo aver biasimato apertamente i giornalisti che pongono domande sulla sua gestione della crisi durante le conferenze stampa. In Serbia è stato segnalato che alcuni giornalisti sono stati arrestati per avere pubblicato servizi sulle carenze di attrezzature mediche, mentre in Slovenia e nella Repubblica Ceca ai giornalisti viene impedito di partecipare alle conferenze stampa. Nel frattempo, a marzo l’Egitto ha espulso Ruth Michaelson del Guardian a causa del suo articolo sullo studio di un team di specialisti di malattie infettive che metteva in dubbio il numero ufficiale di casi di coronavirus nel paese. Analogamente, ad aprile l’Iran ha revocato la licenza dell’agenzia di stampa Reuters per aver segnalato una discrepanza tra le cifre ufficiali e quelle effettive del coronavirus. La sospensione è stata in seguito revocata.

Infine, nei paesi in cui la libertà di stampa si trova già sotto attacco, l’intervento di controllo delle informazioni per il «bene pubblico» viene attualmente sfruttato per acquisire maggior potere politico. Solo tre settimane fa, il parlamento ungherese ha varato una legge che autorizza il Primo Ministro Viktor Orbán a governare per decreto, assegnandogli poteri d’emergenza senza precedenti, apparentemente fino al termine della pandemia. Chiunque diffonde «informazioni false» rischia una condanna a cinque anni di reclusione. Le misure hanno attirato le dure critiche della Commissione in data europea, e tredici Stati membri dell’UE hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che esprime grave preoccupazione in merito al potenziale impatto sui diritti e sulle libertà fondamentali.

Lo stato di emergenza recentemente dichiarato dalla Giordania attribuisce al Primo Ministro Omar Razzaz il potere di «monitorare il contenuto di giornali, annunci e di ogni altro metodo di comunicazione prima della pubblicazione, e di censurare e chiudere qualsiasi agenzia senza
giustificazione», oltre che di imporre numerose altre limitazioni ai diritti fondamentali. La violazione della legge può essere sanzionata anche con pene detentive.

La Cina intanto insiste che grazie alle sue misure autoritarie – tra cui la revoca dei visti di un ampio numero di giornalisti internazionali – è riuscita a controllare il virus. Questa tesi è difficile da contestare in mancanza di notizie da parte della stampa libera. (La giornalista freelance Li Zehua, una delle prime a coprire la pandemia, è scomparsa).

Dagli arresti in Venezuela e Turchia al decreto di emergenza della Romania che consente alle autorità di chiudere siti web ed eliminare i contenuti considerati «fake news», fino alla Russia, dove nuove leggi vengono utilizzate per censurare i servizi sulla pandemia: la legge viene trasformata in un’arma contro la libertà di stampa, e i giornalisti vengono azzittiti. Se ignorate, le conseguenze reali e devastanti per il libero accesso alle informazioni saranno durature e catastrofiche.

Thomson Reuters Foundation utilizza il potere del giornalismo insieme a quello della legge per difendere e promuovere la libertà di stampa, il vero fondamento della democrazia. La nostra risposta più immediata alla pandemia comprende la collaborazione con organizzazioni partner – tra cui il World Economic Forum, il Global Fund, Google e l’OCSE – al fine di valutare le capacità giornalistiche nei paesi su cui incombe la pandemia. Il Covid-19 ha fatto molte vittime. Ma non possiamo permettere che tra le vittime della pandemia ci sia anche la libertà di stampa.

*Ceo della Thomson Reuters Foundation

giovedì 6 febbraio 2020

A sostegno di Vasco Gargalo


Satire and freedom of expression abused again    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
This is becoming unbearable. We should start protesting against sionist fascism before is too late for freedom of expression. Ça devient trop. On devrait faire quelquechose pour se manifester contre le fascisme sioniste avant que ça soit trop tard pour la liberté d'expression. Some colleagues have been brutally accused of antisemitism for using metaphores (Cartooning tool) disliked by israeli government. First Antunez in NY Times, now Gargalo, Who's next?

... e sì, non mi interessano i premi, i festival, i boicottaggi o la censura ... è sottostanziale per proteggere la nostra professione ed è necessario alzare la voce per combattere per la libertà di espressione e contro ogni tipo di minaccia politica o ricatto professionale. Se stiamo zitti mentre vediamo i nostri colleghi attaccati, condannati all'ostracismo e allo stigma per aver osato trattare determinati argomenti, allora facciamo parte del problema e non rispettiamo abbastanza la nostra professione. Molti di noi ora Antunes o Gargalo o chiunque sarà il prossimo, sappiamo che accusare perfettamente quei professionisti dell'antisemitismo è pura diffamazione nel tentativo di mettere a tacere qualsiasi prospettiva legittima di alcuni argomenti che vogliono essere imposti come un tabù, in questo caso il genocidio in corso in Palestina. Non dimenticare mai, il sionismo non è semitismo. Dixit. Questo è un segno di solidarietà per il mio collega Vasco Gargalo . Non sei solo.
Elchicotriste

by DNA
Dessins antisémites : la Ville de Strasbourg et Courrier international retirent son prix à Gargalo
La Ville de Strasbourg et l’hebdomadaire Courrier international ont « fermement » condamné les dessins antisémites du dessinateur portugais Vasco Gargalo, qui avait reçu le prix du public de « Plumes libres pour la démocratie », lors du Forum mondial de la démocratie, en novembre dernier à Strasbourg. La Ville et l’hebdomadaire indiquent qu’ils « viennent de découvrir » ces dessins, « et notamment celui caricaturant Benyamin Netanyahou "enterrant" les Palestiniens dans un four crématoire, surmonté de la sinistre inscription d’Auschwitz "Arbeit macht frei"».

Ils condamnent un « amalgame odieux consistant à utiliser la représentation de la Shoah pour illustrer la politique du gouvernement israélien ». « Il va sans dire que si [nous avions] eu connaissance [de ces] productions antisémites, aucun de ces dessins n’aurait fait l’objet d’une publication ou d’une participation à un prix », souligne le communiqué commun. En conséquence, par fidélité « aux valeurs des droits de l’homme et de la démocratie », la Ville de Strasbourg et Courrier International « considèrent aujourd’hui que Vasco Gargalo ne mérite plus de se prévaloir d’un Prix qui promeut ces mêmes valeurs, qu’il a transgressées ».

Vasco Gargalo est un caricaturiste régulièrement publié dans des journaux européens. Il a reçu son prix à Strasbourg un dessin rendant hommage à Marielle Franco, élue brésilienne engagée contre le racisme, l’homophobie et les violences policières, assassinée en mars 2018.




martedì 7 gennaio 2020

5 anni dall'attacco di Charlie Hebdo

5 years without them    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
My tribute to those great colleagues. Cabu was much taller, I know...is only a space deal.
07 Jan 2020


Smile 5 years after    Vilma Vargas
After 5 years, we keep drawing with humor and courage
07 Jan 2020


the temptation of self-censorship    Bernard Bouton
5 years later, self-censorship must not win !
06 Jan 2020


Remembering Charlie Hebdo 2020    E L E N A . ospina
Freedom of expression threatened by fanaticism...
05 Jan 2020


PLANTU
@plantu
Il y a 5 ans: le 7 janvier 2015. (le dessin publié dans Le Monde)


A Cartoonist Today    Paolo Lombardi
Charlie Hebdo attack 2015-2020
05 Jan 2020


The red line.    Ramses Morales Izquierdo
Cartoons make a red line to violence and radicalism
30 Dec 2019


Ann Telnaes
@AnnTelnaes
#CharlieHebdo #FreeSpeech



Joep Bertrams
@joepbertrams
J’étais Charlie #CharlieHebdo  #2015 #aanslag



Tjeerd Royaards
I made originally made this cartoon one year after the attack on Charlie Hebdo. I've been breaking my head to think of a new cartoon for the 5-year anniversary, but this image still seems very apt. So here it is again, with a minimal change. #CharlieHebdo




Five years after an attack by Islamist terrorists killed 12 of its people, satirical magazine Charlie Hebdo accuses social media platforms of leading 'new censorship' and 'new dictatorships': #CharlieHebdo #JeSuisCharlie

domenica 8 dicembre 2019

Madrid: COP25 dal 2 al 13 dicembre 2019

COP 25- Madrid    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Flamenco complaining in Madrid.
02 Dec 2019

La COP25, che avrebbe dovuto tenersi a Santiago del Cile dal 2 al 13 dicembre 2019, a causa dei disordini in Cile è stata spostata nelle stesse date a Madrid, sempre sotto la presidenza cilena.

Si tratta dell'ultima Conferenza delle Parti prima dell'attuazione dell'Accordo di Parigi; alla prossima Conferenza infatti dovranno essere aggiornati i contributi nazionali (NDC) che auspicabilmente dovranno contemplare obiettivi più ambiziosi.

Le priorità indicate dalla presidenza cilena della CoP25 sono le seguenti: energie rinnovabili; elettro-mobilità; estrazione mineraria verde; economia circolare; oceani; foreste e agricolture resistenti al cambiamento climatico; città sostenibili e infrastrutture resistenti; finanza climatica.

La COP25 discuterà tra l'altro anche del meccanismo sulle perdite e i danni associati agli impatti dei cambiamenti climatici, del Fondo verde per il clima, di questioni riguardanti i paesi meno sviluppati, della questione di genere e i cambiamenti climatici. Si terrà inoltre una riunione ministeriale di alto livello sull'Azione per il clima. Secondo le priorità identificate dalla presidenza cilena, dovrebbero essere organizzati eventi sui seguenti temi: oceani, Antartide, biodiversità, foreste, adattamento, città, energie rinnovabili, economia circolare e mobilità elettrica.




Broken Mirror    Ramses Morales Izquierdo
Spanish Climate Summit. Our most desperate hour...
02 Dec 2019


by Banx



Joel Pett - Lexington Herald Leader


Climate Conference Madrid    Maarten Wolterink


Perché tanta attenzione dell’ONU sul clima?
Ci sono prove degli effetti del cambiamento climatico, specialmente eventi meteorologici estremi, e questi effetti hanno un costo elevato.

Secondo il Greenhouse Gas Bulletin 2019 dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO), i livelli dei gas a effetto serra che intrappolano il calore nell’atmosfera hanno raggiunto un nuovo record. Ciò implica che nel lungo periodo le future generazioni dovranno confrontarsi con effetti sempre più gravi del cambiamento climatico, tra cui l’aumento delle temperature, un clima più estremo, lo stress idrico, l’innalzamento del livello del mare e l’alterazione degli ecosistemi marini e terrestri.

Il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) ha evidenziato, nel suo Emissions Gap Report 2019, che le riduzioni delle emissioni dei gas a effetto serra del 7.6 per cento annuo dal 2020 al 2030 sono necessarie per raggiungere l’obiettivo concordato a livello internazionale di un aumento di temperatura contenuto a 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Gli scienziati concordano che si tratti di un compito gravoso e che la finestra di opportunità si restringa sempre più.
Perché COP25 è importante?
Dal momento che la UNFCCC non prevedeva limiti vincolanti sulle emissioni di gas a effetto serra per i singoli Paesi e nessun meccanismo per garantirne l’applicazione, varie estensioni di questo trattato sono state negoziate nel corso delle recenti COP, compreso, più di recente, l’Accordo di Parigi approvato nel 2015, nel quale tutti i Paesi hanno deciso di intensificare gli sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi al di sopra delle temperature preindustriali e aumentare i finanziamenti per le azioni in favore del clima.

La COP25 precede l’l’anno decisivo, il 2020, quando molte nazioni dovranno presentare nuovi piani d’azione per il clima. Tra le tante questioni ancora aperte c’è il finanziamento delle azioni in favore del clima a livello mondiale.

Al momento non si sta facendo abbastanza per raggiungere i tre obiettivi climatici: ridurre le emissioni del 45% entro il 2030; raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 (cioè emissioni di anidride carbonica pari a zero) e stabilizzare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C gradi entro la fine del secolo.

Siccome in tema di cambiamento climatico il tempo stringe, non ci si può permettere di sprecarne ancora ed è perciò necessario concordare una soluzione coraggiosa, determinante e ambiziosa.


Cop25, al via la conferenza mondiale sul clima. L'Onu: "Il mondo deve scegliere tra speranza e resa"
#COP25 #COP25Madrid #COP25ChileMadrid #climatechange #climatecrisis #climateaction #Onu #climate
Durando




Last drink for the climate denialism...    Ramses Morales Izquierdo
A toast for those who still doesn’t believe in the climate emergency...
06 Dec 2019


Universe- Boligan


Nota:

Il popolo di Greta riempie Madrid. Circa mezzo milione di persone ha partecipato alla grande marcia per il clima, talmente tante che la giovane attivista svedese ha abbandonato il corteo su consiglio della polizia.

È passato un anno da quando Greta ha iniziato gli scioperi per il clima. "Non abbiamo ottenuto - dice dal palco di Madrid - ancora nessun risultato" e poi attacca la politica: "Volete farci stare zitti, ma non smetteremo".

"I leader mondiali ci stanno tradendo e noi non lasceremo che questo accada ancora - ha detto Greta dal palco di Madrid - Non permetteremo loro di farla franca. Diciamo "basta!" E il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no".
Sul palco anche l'attore spagnolo Javier Barderm. Mentre alla Cop25 c'è molta attesa per l'intervento dell'ispiratrice del movimento Fridays for future, in agenda lunedì nell'ambito di un evento dell'Unesco.

La sua protesta ha raccolto rivendicazioni sociali da tutto il mondo in un unico movimento, dalla battaglia dei nativi per l'Amazzonia ai diritti dei consumatori occidentali.

Greta - Marco D'Agostino


Greta's    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
nuff said
06 Dec 2019


Greta cabalga! Los perros ladran...
Greta Cavalca! I cani abbaiano...
Ramses


martedì 17 settembre 2019

Ciao Mary Zins!

Una gran brutta notizia è apparsa sui social, è scomparsa a soli 55 anni Mary Zins, bravissima artista americana.
Ciao Mary Zins, grazie per la tua arte e per la tua satira raffinata.

Qui sotto il tributo dei colleghi:

Ciao Mary!!!
Gio 
www.caricaturegio.altervista.it




Our colleague    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
Big hug.


"Good Bye, Dear Mary"    Antonio Rodríguez
Dear Mary Zins, thank you very much for being with us, as an amazing friend, colleague and part of our daily life in the art of cartooning, always brave, supportive and kind. I will miss you. Rest in peace, my sweet friend.



Rest in peace Mary 🌷    Arwa Moukbel
...



Good bye dear Mary Zins    Dariusz Dabrowski
MZ



Goodbye, Mary Zins!!!.    Fadi Abou Hassan-FadiToOn
We will miss you and your art!.
17 Sep 2019





Pubblicato il 17 set 2019
Condolence Message to a Cartoonist, the Late Mary Zins https://www.toonsmag.com/condolence-m...
Interview with cartoonist Mary Zins https://www.toonsmag.com/interview-wi...
Toons Mag profile https://www.toonsmag.com/members/mary...
Search in Toons Mag https://www.toonsmag.com/?s=Mary+Zins
Search in Toons Mag Plus https://plus.toonsmag.com/search?q=Ma...


Mary Zins is a freelance illustrator and cartoonist based in Tacoma WA USA. She has worked as a graphic artist for the Cleveland Metroparks Zoo and a graphic designer for the Cleveland Museum of Natural History. She has worked as a freelance illustrator for over 12 years and she received several international awards. Her work has also been highlighted in the Union of World Cartoonists Magazine, Tomato Cartoon Magazine, Cairocature, Cartoon Home Network International and Bir Kitap Bin Dost. She was a member of the Association for American Editorial Cartoonists, Union of World Cartoonists, United Sketches and Le Crayon. She was daughter of Chuck Zins, commercial illustrator, and Dolores.

Sincere condolences to the family.

lunedì 15 aprile 2019

Notre-Dame de Paris: 15 aprile 2019 ore 18:50 l'incendio.

S'ode tremenda pira.
= Notre Dame de Paris
anagramma di Alessandro Bartezzaghi




Tous les yeux s’étaient levés vers le haut de l’église. Ce qu’ils voyaient était extraordinaire. Sur le sommet de la galerie la plus élevée, plus haut que la rosace centrale, il y avait une grande flamme qui montait entre les deux clochers avec des tourbillons d’étincelles, une grande flamme désordonnée et furieuse dont le vent emportait par moments un lambeau dans la fumée. Au-dessous de cette flamme, au-dessous de la sombre balustrade à trèfles de braise, deux gouttières en gueules de monstres vomissaient sans relâche cette pluie ardente qui détachait son ruissellement argenté sur les ténèbres de la façade inférieure.Victor Hugo, dans Notre-Dame de Paris (1831)

Notre Dame Paris    Paolo Lombardi
.
15 Apr 2019

martedì 1 gennaio 2019

I post più popolari del 2018

I post più popolari del 2018

di Fany-Blog

Amici cari grazie di avermi seguita per tutto il 2018!
ed un grazie particolare a Francisco Punàl Suarez per l'aiuto speciale.

Totale post editi 188.


Primo in classifica




Marilena Nardi: "Disegnatori del mondo date un segnale forte"


Secondo

domenica 30 dicembre 2018

Auguri! Auguri! Auguri!



  Auguri !  Auguri ! Auguri !
Natale a porti chiusi
Gianfranco Uber



DEAR SANTA ...    Gianfranco Uber
The US Congress does not approve the $ 5 million spending Trump would like to devote to building a US separation wall from Mexico.
Now he has to hope only in Santa Claus, like us.
22 Dec 2018
Caro Babbo Natale...
Il Congresso USA non approva la spesa di 5 milioni di dollari che Trump vorrebbe destinare alla costruzione di un  muro di separazione degli USA dal Messico.
Adesso deve sperare solo in Babbo Natale,  come noi.


Giovanna Carbone  e Franco Portinari


Indonesian Christmas    Miguel Villalba Sánchez (Elchicotriste)
But don't forget Indonesia.
23 Dec 2018


Oh Oh Oh
CeciGian



Taglio alto/letterina
Mauro Biani




Beato
Mauro Biani


Giannelli




كل عام وأنتم بخير وعام سعيد 2019
Merry Christmas and Happy 2019!
God jul og godt nytt år 2019
Joyeux Noël et Bonne 2019!
Buon Natale e Felice 2019!
FadiToon


Bertrams

Happy New Year! 2019
Nikola Listes