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venerdì 27 ottobre 2023

Ciao direttore! per Sergio Staino gli amici artisti.

ciao Sergio è proprio il caso di dire "riposa in pace", dopo tanto dolore grazie per l'impegno, per la lotta per aver cercato ostinatamente, fino all'ultimo, quell'angolo di luce nei tuoi occhi per i brevi momenti condivisi chissà come avresti trattato questi tempi bui tu che al buio davi del tu
Fabio Magnasciutti


Se ne va un grandissimo amico.

Un affabulatore eccezionale, una persona splendida dotata di grande senso dell'umorismo".

Dino Aloi, vignettista e storico della satira, conosceva Staino dal 1983 e con lui aveva un forte legame.
    "Era molto preciso nelle sue vignette, riusciva a far sorridere anche raccontando aneddoti, le sue esperienze. Gli abbiamo attribuito nel 2002 il premio Giorgio Cavallo. Fu una grande festa: ci intrattenne con i suoi ricordi, anche quelli su Cavallo che conosceva bene" ricorda Aloi che, con Claudio Mellana, organizzò in quell'occasione una grande mostra dedicata a Staino a Moncalieri (Torino).
    "Ha quasi inventato un genere perché da comunista - osserva Aloi - diventò l'anima critica del Pci: attraverso il suo personaggio Bobo ha raccontato il teatrino della politica degli ultimi quarant'anni. Ha fatto satira politica vista dall'interno, un grande intellettuale della sinistra che amava e però criticava, Non potevi non volergli bene. Era un geniale battutista, bravissimo anche disegnatore. Ultimamente purtroppo tutti sanno che aveva problemi di vista" Staino aveva creato la copertina per Buduar, la rivista satirica online che Aloi dirige con Alessandro Prevosto. Insieme hanno tenuto conferenze sulla storia della satira. "A scoprirlo - ricorda Aloi - fu nel 1979 Oreste del Buono che pubblicò le sua vignette su Linus. Fu direttore dell'Unità e prima, nel 1986, l'inventore di Tango, il supplemento dell'Unità, poi diventato Cuore sotto la direzione di Michele Serra. Ha ideato supplementi come La domenica del cavaliere, molto divertente e raffinato, Emme. Amava molto i giovani. La stessa ElleKappa maturò proprio con lui".
    "Mi mancherà tantissimo, oltre che un amico, era la persona giusta a cui chiedere un consiglio", dice con tristezza Aloi.
 

Per Sergio
Ellekappa 




Ciao Direttore

Ti ringrazio di avermi fatto fare un pezzetto di strada con Te. Grazie alla pubblicazione su Buduàr e su L'Unità, quando eri Direttore del giornale, ho vissuto la bellissima avventura del World Press Cartoon.

Conservo le tue email con molto affetto!

Gio


Sul giornalone della Stampa per l'omaggio a Staino ho plagiato alcuni suoi sodali di Tango
Andrea Bozzo


Ciao Staino.
Lele Corvi



Voglio salutare Sergio con questo disegno, che realizzai per la simpatica mostra organizzata nel 2020, a Firenze, dal comune amico Stefano Giraldi per i suoi ottant'anni (e per quelli di Francesco Guccini) dal titolo "Ottanta voglia di raccontare". E ricordando il nostro ultimo allegro incontro in occasione di "Racconti nella Rete" a Lucca. Ciao Sergio!
Le mie più sincere condoglianze alla famiglia.
Marco De Angelis




È morto Sergio Staino. Vorrei dire qualche parola in più sul nostro rapporto. Complicato, oppure molto semplice: non so. Magari ci proverò, ma per ora lascio la parola a Bobo: la scena è sua.

#staino #bobo #sergiostaino #vignetta #fumetto #memeitaliani #umorismo #satira #humor
Mario Natangelo



Ciao Staino
Romaniello U.


A Sergio Staino Sergio Staino Due
#satira #bobo #SergioStaino #perte
Kutoshi Kimino



by Joshua Held



#SergioStaino La mia vignetta oggi nel paginone dedicato a Sergio, su 
@repubblica
Mauro Biani


#SergioStaino 💗 #propagandalive
Makkox



È morto Sergio Staino.
#Staino #SergioStaino #satira #lutto #scomparsa #Bobo
Tartarotti


SERGIO STAINO, UN COMUNISTA ERETICO MA ANCHE ORTODOSSO 
L'AMICO MICHELE SERRA LO RICORDA COSÌ SU “LA REPUBBLICA” 
■ di Michele Serra per “la Repubblica”
Sergio Staino non è stato solo un grande autore e narratore satirico (uno dei più importanti del Novecento italiano). È stato anche un intellettuale generoso e indomabile, neppure scalfito dal sospetto che la politica, la cultura, l’arte potessero mai perdere rilievo e significato sotto i colpi dei tempi nuovi. Intellettuale nel senso più profondo e più concreto del termine: una persona che suscita pensiero, lo provoca, lo organizza, e nel tumulto che ne deriva si sente vivo e utile.
Oggi, in un mondo ideologicamente scardinato, non è facile capire quale ingegnoso, incredibile azzardo fu il suo “Tango”: un giornale di satira dentro l’organo ufficiale del Partito comunista, "l'Unità", un bivacco chiassoso e programmaticamente libero dentro le mura già intaccate ma ancora imponenti di quel partito che per lui, come per milioni di italiani, era ancora casa e chiesa. Sergio, in quell’ormai lontano ’86, era già il padre di Bobo. Ovvero l’autore di una vera e propria saga del disincanto, autobiografia collettiva di un mondo perfettamente cosciente della morte dell’ideologia eppure appassionatamente vivo, persona per persona; e fermamente intenzionato a non diventare mai cinico, mai immeschinito.
In quelle strisce l’intenzione artistica di Staino era indistinguibile da quella politica: quel gruppo di famiglia era una specie di parlamentino domestico. Bobo è una delle più fortunate, limpide applicazioni dell’idea sessantottina che niente è solo privato, niente solo politico. Si trattava di elaborare il lutto (la casa comune si stava sfarinando, la Bolognina era alle porte) senza piangersi addosso e anzi ridendo di sé stessi, terapeuticamente, intelligentemente. Bobo lo faceva a partire dai suoi esordi politici giovanili, la militanza in un partitino marx-leninista settario e moralista del quale parlava quasi con tenerezza, come di una malattia formativa. Da quell’angustia il giovane Staino, architetto già con il guizzo del disegnatore, era sortito con una gran voglia di campo aperto e di avventura intellettuale.
Ma la vittoria di Bobo, il suo successo ben presto molto solido, non gli bastava. Bobo era un eroe collettivo, insieme a Cipputi è stato ed è il testimone impavido di un trapasso d’epoca di quelli che tutto travolgono tranne i sentimenti forti e i princìpi solidi. Il suo romanzo non poteva esaurirsi nell’autobiografia, era un romanzo sociale ed era un romanzo politico. Aveva necessità di compagni di viaggio e andò a snidarli quasi ovunque. (Me, molto giovane, mi inchiodò al bar Basso di Milano dicendomi: tu sei un autore di satira. Non mi risultava e glielo dissi, ma non mi sembrò che la mia opinione reggesse davanti alla sua, che era quella di un capo).
Ancora oggi mi chiedo come abbia fatto, Sergio, a mettere insieme un gruppo di autori così lontani tra loro e così lontani da lui, gli anarchici, i menefreghisti, quelli del Settantasette, i comunisti, i radicali, gli allegri sporcaccioni “alla francese”, i moralisti pan-politici. Con un tasso di narcisismo e di ombrosità che, per giunta, tra i satirici è spesso altissimo, perché alla foga politica tocca sommare la prosopopea artistica. Ma la sua fiducia nella interminabile e sempre inconclusa discussione che costituisce l’essenza stessa della sinistra era così forte da vincere una scommessa che, sulla carta, sembrava quasi insensata. Andrea Pazienza con Ellekappa, Vincino con Altan, Angese con Domenico Starnone, Mannelli con Francesco Guccini, tutto si tenne. E Paolo Hendel, David Riondino, le feste di Tango a Montecchio: “Cuore” fu, di quella storia, una fortunata discendenza. Il figlio di quel padre.
Già lo slogan di lancio di “Tango”, ovvero “chi si incazza è perduto”, diceva tutto dello spirito di Sergio, che era aperto, curioso, disponibile, mai arcigno, mai escludente. Da Mao a Matteo Renzi (non è una battuta, è l’enunciazione di una vastità) non c’è fase o personaggio della storia della sinistra e della post-sinistra con i quali Sergio non avesse voglia di aprire un contraddittorio permanente. Perché Sergio aveva la fortuna di essere – o di essere diventato per intelligenza e per voglia – al tempo stesso un eretico e un ortodosso, un riformista e un incendiario, un polemico e un tollerante, un uomo di partito e un artista irriducibile a qualunque convenienza politica, una persona schieratissima eppure dal giudizio sempre libero. Lasciando un segno che, a volerlo intendere, è tanto più importante quanto più la discussione pubblica va facendosi acrimoniosa e suscettibile: essere appassionati ed essere tolleranti non solo non è incompatibile, ma l’una e l’altra facoltà possono darsi reciproco sostegno. “Chi si incazza è perduto”.
Le persone che, sulla scena artistica e culturale italiana, devono qualcosa a Sergio Staino sono parecchie: la sua capacità di “fare ambiente” e anzi crearne di nuovi, la sua voglia di animare giornali, riempire teatri, organizzare incontri è stata ininterrotta (fino alla presidenza del club Tenco, la cui rassegna è in corso proprio in questi giorni sul palco dell’Ariston). Ha fatto incontrare persone, ha incrociato altri artisti e li ha fatti incrociare tra loro, ha preso di petto i leader della sinistra da pari a pari, è intervenuto in tutti o quasi i dibattiti esistenti perché rimanersene zitto non era nelle sue facoltà. Ha sollecitato chiarimenti e ha sollevato polemiche, e sempre come se nessuna partita fosse chiusa e tutte le occasioni ancora aperte. Era ottimista, spiritoso, coraggioso. Non si è mai arreso alla cecità progressiva che lo ha tormentato per quasi tutta la vita. Ha continuato a lavorare con l’aiuto di suo figlio Michele e il sostegno inesauribile di sua moglie Bruna.
Mancherà molto a chi gli ha voluto bene. Oltre agli amici, milioni di lettori, che gli saranno sempre grati per avere raccontato gli sconvolgimenti della sinistra italiana come se la sinistra, anche in mezzo ai cocci, fosse ancora una comunità, e il suo viaggio non debba mai avere fine.






*****

mercoledì 5 giugno 2019

Vignola: Betty B Festival 2019


#BettyBFestival 2019
- Anche in questa edizione 2019 il BettyB Festival a Vignola (MO) dedica una mostra al mondo della satira a fumetti! 
Tema di quest'anno #Ambiente e #Pianeta





Venerdì 7 Giugno

  • Ore 20:30
    Salotto Muratori via F. Selmi
    Inaugurazione della mostra “Immondo: aiutiamoci a casa nostra!” La satira di grandi autrici e autori satirici da tutto il mondo per un ritratto critico della condizione ambientale del nostro pianeta. Una mostra esclusiva per BettyB: 50 vignette satiriche di autori italiani (Altan, Ellekappa, Franzaroli, Nardi, Biani, Corvi, Gava, Lombardi e molti altri) e internazionali provenienti da tutti i continenti (Royaards, Bojesen,
    Gorce, Ospina, Ramses, Eladl, Glez, Tomorrow e tanti altri)
  • A seguire
    Osteria vecchia piazza (spazio esterno)
    Pensieri e parole sulla mostra di satira appena inaugurata e Presentazione del Festival, con numerosi ospiti: protagonisti del fumetto, della satira e dello spettacolo. Disegni dal vivo. Fra gli altri Intervengono i vignettisti Giorgio FranzaroliJoshua Held eGianlorenzo Ingrami. Sarà presente Lorenzo Frattini (presidente Legambiente Emilia-Romagna). Modera Sonia Pistoni (conduttrice tv – Appennino in cammino).

Sabato 8 Giugno

  • Ore 10:30
    Apertura bookshop per le vie del centro storico e nel parco della biblioteca comunale AurisSala conferenze Biblioteca Auris
    Laboratorio di fumetti con Christian Cornia; aperto a tutti ma è gradita l’iscrizione: telefonare a biblioteca Auris 059.771093.
  • Ore 11:45
    Bar Acquarello (spazio esterno)
    “L’universo Marvel: dall’Uomo Ragno agli Avengers, dal fumetto al cinema”
    Incontro con l’autore Marvel Stefano Landini intervistato da ChristianCornia. (Alla fine dell’incontro Landini disegnerà per il pubblico).
  • Ore 16:00
    Biblioteca Auris
    “Creare storie a fumetti: da Topolino a Dylan Dog”
    Incontro con Fabio Celoni intervistato da Clod. (Alla fine dell’incontro Celoni disegnerà per il pubblico).
  • Ore 17:30
    Piazzetta fra via Selmi e via Bernardoni nel centro storico
    Installazione della sagoma restaurata di Giovanni Migliori Alla presenza dell’artista Roberto Baldazzini, di Lisa Salsi, del comitato promotore e di rappresentanti dell’amministrazione comunale. Per l’occasione è stato prodotto un fumetto, realizzato da Lisa Salsi (disegni) e Roberto Baldazzini (sceneggiatura) che verrà offerto al pubblico.
  • Ore 18:00
    Osteria vecchia piazza (spazio esterno)
    Casty firma le copie delle sue ultime pubblicazioni: Topolino e l’isola di Quandomai / Topolino e gli ombronauti / Topolino e l’impero sottozero
  • Ore 18:30
    Osteria vecchia piazza (spazio esterno)
    Presentazione del libro a fumetti appena uscito Hollywoodland
    con gli autori Michele Masiero e Roberto Baldazzini. Conduce Nicola D’Agostino.
  • Ore 19:45
    Piazza dei Contrari (palco centrale)
    Lectio magistralis di Silver. Il celebre creatore di Lupo Alberto racconterà e disegnerà come nasce un personaggio dei fumetti
  • Ore 20:30
    Piazza dei Contrari (palco centrale)
    Premiazione dei vincitori dei concorsi I fumetti degli scolari che hanno partecipato al corso di fumetto organizzato da Betty B nelle scuole
    Autoproduzione di fumetti (dedicato alla promozione dei giovani talenti, è offerto dal Rotary Club Vignola, Castelfranco E. e Bazzano).
    La Poesia Illustrata in collaborazione con Poesia FestivalA seguire
    Piazza dei Contrari (palco centrale)
    Proiezione del cortometraggio “Sturmtruppen” de “gli strABILIanti” a cura dell’ass. “Tutti Insieme con Gioia”A seguire
    Piazza dei Contrari (palco centrale)
    In onore di Harry Potter (in mostra a Palazzo Barozzi)
    Spettacolo di magia con il mago Leonardo Fanelli direttamente daItalia’s got talent

Domenica 9 Giugno

  • Ore 10:30
    Apertura bookshop per le vie del centro storico e nel parco
    della biblioteca comunale AurisSala conferenze Biblioteca Auris
    Laboratorio di fumetti con Fabio Celoni (autore di Topolino e Dylan Dog); aperto a tutti ma è gradita l’iscrizione: telefonare a biblioteca Auris 059.771093
  • Ore 10:00
    Parco Biblioteca Auris
    “Videogioco: tra arte e passatempo” Ne parliamo con lo youtuberWesachannel
  • Ore 11:30
    Biblioteca Auris
    Giorgio Montorio: Diabolik e non solo
    I personaggi a cui ha dato vita uno degli autori più prestigiosi di Diabolik. L’autore ne parla con Clod e con il pubblico. (In coda all’incontro Montorio disegnerà per il pubblico)
  • Ore 15:00Piazza dei Contrari 
    Cosplay Contest a cura di Manga Beats Carpi
    ore 15 apertura iscrizioni – ore 16 inizio gara a premi – 18:30 premiazioni sul palco di piazza dei Contrari
  • Ore 17:30
    Osteria vecchia piazza (spazio esterno)
    Davide Fabbri: un sogno lungo 30 anni, da Star wars al D-dayDavide Fabbri racconta i suoi 30 anni di carriera attraverso i suoi personaggi e le sue storie. Conduce l’incontro Roberto Baldazzini. (Alla fine dell’incontro Fabbri disegnerà per il pubblico).
  • Ore 18:30
    Osteria vecchia piazza (spazio esterno)
    Cose Buffe Spettacolo comico “a Fumetti” di e con Cesare Buffagni
  • Ore 19:00
    Osteria della luna (spazio esterno) piazza Boncompagni
    Che mi dici del fumetto western?
    Cos’è rimasto del fumetto western, che futuro ha nell’epoca del web e di Star Wars? Di questo e di tanto altro parliamo con Lucio Filippucci,
    Giancarlo AlessandriniGiulio Cesare Cuccolini. Modera Paolo Gallinari. L’appuntamento è organizzato in collaborazione con ANAFI (Ass. Naz. Amici del Fumetto e dell’Illustrazione)
  • Ore 21:15
    Piazza dei Contrari (palco centrale)
    Alice nel paese delle meraviglie
    Nel mondo underground di Wonderland, fra musica e recitazione,
    un’emozione tra sogno e realtà. Con Andrea Vittoretti, chitarra – Riviera
    Lazeri, violoncello – Fabio Battistelli, clarinetto – Alice Guidolin, attrice



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venerdì 1 gennaio 2016

Che Natale sia…e, a maggior ragione, Buon anno nuovo!

di Klaus Stuttman



Che Natale sia…e, a maggior ragione, Buon anno nuovo!

di Nadia Redoglia
…invece del Mortale cui tutti noi, chi più chi meno, ma sempre di più tendiamo a ricevere e recepire per abitudine. Morte nello spirito ché schiavi di fretta padrona bruciamo attimi di vita che non potremo o sapremo più cogliere. Morte negli occhi e nel cuore pietrificati da violenze quotidiane che squartano l’umanità.
Un grappolo di secondi per riflettere in timelapse sui 365 giorni trascorsi dal 25 dicembre 2014 lo abbiamo tutti. Ed è a quello che io affido (confido) i miei umili e personali auguri. Sono sempre migliaia gli impulsi (perché 365 giorni non sono pochi!) proiettati in ognuno di noi,  destinati  a nascere e quindi a morire.

Buon Natale -è e lo sarà veramente- per tutti quelli che nel loro personalissimo timelapse  hanno saputo trovare qualcosa che oltre a nascere ha pure il diritto di vivere e non solo di morire. Ecco, è sufficiente  soffermarci su questo attimo. Perché se veramente vogliamo gioire per natività,  è indispensabile pur gioire nel proteggere la garanzia che quella vita proceda…

Dunque Buon Natale e, a maggior ragione, Buon anno nuovo!

22 dicembre 2015


di Paride Puglia






Happy New Year!
Joshua Held





Frederic Deligne


Luc Garcon

Mario Airaghi



Tiziano Riverso

sabato 30 marzo 2013

Enzo Jannacci: "El purtava i scarp de tennis…"

Ogni volta che muore un uomo intelligente diventiamo un po' più poveri...

Arrivederci Enzo...




Enzo 29/03/13
CeciGian

El purtava i scarp de tennis…
un saluto,
Marilena Nardi


a Enzo Jannacci
di Tiziano Riverso


Pietro Vanessi


Nico Pillinini




Quelli che cantano dentro nei dischi perche' ci hanno i figli da mantenere, oh yes!
Quelli che da tre anni fanno un lavoro d'equipe convinti d'essere stati assunti da un'altra ditta, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che accendono un cero alla Madonna perche' hanno il nipote che sta morendo, oh yes!
Quelli che di mestiere ti spengono il cero, oh yes!
Quelli che Mussolini e' dentro di noi, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' Almirante sparla bene, oh yes!
Quelli che votano a destra perche' hanno paura dei ladri, oh yes!
Quelli che votano scheda bianca per non sporcare, oh yes!
Quelli che non si sono mai occupati di politica, oh yes!
Quelli che vomitano, oh yes!
Quelli che tengono al re.
Quelli che tengono al Milan, oh yes!
Quelli che non tengono il vino, oh yes!
Quelli che non ci risultano, oh yes!
Quelli che credono che Gesu' Bambino sia Babbo Natale da giovane, oh yes!
Quelli che la notte di Natale scappano con l'amante dopo aver rubato il panettone ai bambini, oh yes!
Intesi come figli, oh yes!
Quelli che fanno l'amore in piedi convinti di essere in un pied-a-ter, oh yes!
Quelli, quelli che sono dentro nella merda fin qui, oh yes! Oh yes!
Quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro, oh yes!
Quelli che, quelli che non possono crederci neanche adesso che la terra e' rotonda, oh yes!
Quelli che non vogliono tornare dalla Russia e continuano a fingersi dispersi, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non vogliono arruolarsi nelle SS.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che dicono "la mia serva", oh yes! Oh yes!
Quelli che organizzano la marcia per la guerra, oh yes!
Quelli che organizzano tutto, oh yes!
Quelli che perdono la guerra... per un pelo, oh yes! Oh yes!
Quelli che ti vogliono portare a mangiare le rane, oh yes!
Quelli che sono soltanto le due di notte, oh yes!
Quelli che hanno un sistema per perdere alla roulette, oh yes!
Quelli che non hanno mai avuto un incidente mortale, oh yes!
Quelli che non ci sentiamo, oh yes!
Quelli diversi dagli altri, oh yes!
Quelli che puttana miseria, oh yes!
Quelli che quando perde l'Inter o il Milan dicono che in fondo e' una partita di calcio e poi vanno a casa e picchiano i figli, oh yes!
Quelli che dicono che i soldi non sono tutto nella vita, oh yes!
Quelli che qui e' tutto un casino, oh yes!
Quelli che per principio non per i soldi, oh yes! Oh yes!
Quelli che l'ha detto il telegiornale, oh yes!
Quelli che lo statu quo che nella misura in cui che nell'ottica, oh yes!
Quelli che non hanno una missione da compiere, oh yes!
Quelli che sono onesti fino a un certo punto, oh yes!
Quelli che fanno un mestiere come un altro.
Quelli che aspettando il tram e ridendo e scherzando, oh yes!
Quelli che aspettano la fidanzata per darsi un contegno, oh yes!
Quelli che la mafia non ci risulta, oh yes!
Quelli che ci hanno paura delle cambiali, oh yes!
Quelli che lavoriamo tutti per Agnelli, oh yes!
Quelli che tirano la prima pietra, ma che anche la seconda,la terza, la quarta e dopu? E dopu se sa no...
Quelli che alla mattina alle sei freschi come una rosa si svegliano per vedere l'alba che e' gia' passata.
Quelli che assomigliano a mio figlio, oh yes!
Quelli che non si divertono mai neanche quando ridono, oh yes!
Quelli che a teatro vanno nelle ultime file per non disturbare, oh yes!
Quelli, quelli di Roma.
Quelli che non c'erano.
Quelli che hanno cominciato a lavorare da piccoli, non hanno ancora finito e non sanno che cavolo fanno, oh yes!
Quelli li'...







Che scuse', ma mi vori cuntav
d'un me amis che l'era anda a fa'l bagn
sul stradun, per andare all'idroscalo
l'era li', e l'amore lo colpi'.
El purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu
rincorreva gia' da tempo un bel sogno d'amore.
El purtava i scarp de tennis, el g'aveva du occ de bun
l'era il prim a mena via, perche' l'era un barbun.
Un bel di', che l'era dre' a parla'
de per lu, l'aveva vista passa'
bianca e rossa, che pareva il tricolore
ma po lu, l'e' sta bon pu' de parla'.
El purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu
rincorreva gia' da tempo un bel sogno d'amore.
El purtava i scarp de tennis, el g'aveva du occ de bun
l'era il prim a mena via, perche' l'era un barbon.
(parlato)Un bel di a che'l pover diavul che riva na machina, ven giu' vun e domanda: "Ohe'!" "Chi a mi?" "Si', a lu, savaria, savaria no per piasee' la strada per andare all'aeroporto Forlanini?" "No, signore non sono mai stato io all'aeroporto Forlanini,non lo so in due l'e'." "La strada per andare all'Idroscalo, almeno, la conosce?" Si, l'Idroscalo al so in dua l'e', al meni mi all'Idroscalo, vengo su anch'io sulla macchina, e' forte questa, e' forte la macchina. "Lasa sta la machina barbon." "No, signore vengo anch'io sulla macchina, non sono mai stato su una macchina io, Bella questa macchina...Ferma signore, che'l me lasa, che'l me lasa giu chi che sono arrivato,un piasee' che'l se ferma chi.
(cantato) Un piasee', ch'el me lasa gio' chi
che anca mi mi go avu il mio grande amore
roba minima, s'intend, s'intend roba da barbon.
El purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu
rincorreva gia' da tempo un bel sogno d'amore.
El purtava i scarp de tennis, el g'aveva du occ de bun
l'era il prim a mena via, perche' l'era un barbon.
L'an trova, sota a un muc de carton
l'an guarda' che'l pareva nisun
l'an tuca che'l pareva che'l durmiva
lasa sta che l'e' roba de barbon.
El purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu
el purtava i scarp de tennis, perche' l'era un barbun,
el purtava i scarp de tennis, el parlava de per lu
el purtava i scarp de tennis, perche' l'era un barbun...




Lei e' bella lo so
e' passato del tempo e io ce l'ho nel sangue ancor.
Io vorrei, io vorrei
ritornare laggiu' da lei ma so che non andro'.
Questo e' un amore di contrabbando
meglio star qui seduto a guardare il vino che butto giù.
Mexico e nuvole il tempo passa sull'America
il vento suona la sua armonica,
che voglia di piangere ho
Mexico e nuvole la faccia triste dell'America
il vento insiste con l'armonica,
che voglia di piangere ho.
Chi lo sa come fa quella gente
che va fin la' a pronunciare sì... mah!
Mentre sa che è già provvisorio l'amore
che c'è sì ma forse no... ah!
Queste son situazioni di contrabbando
a me non sembra giusto neanche in Mexico, ma perchè?
Mexico e nuvole, il tempo passa sull'America
il vento insiste con l'armonica,
che voglia di piangere ho
Mexico e nuvole la faccia triste dell'America
il vento insiste con l'armonica,
che voglia di piangere ho.
Intorno a lei intorno a lei
la chitarra risuonera'
per tanto tempo ancor
e il mio amore per lei
i suoi passi accompagnerà nel bene e nel dolor.
Queste son situazioni di contrabbando
tutto si puo' inventare ma non un matrimonio non si può più.
Mexico e nuvole, il tempo passa sull'America,
il vento suona la sua armonica,
che voglia di piangere ho.
Mexico e nuvole la faccia triste dell'America
il vento insiste con l'armonica,
che voglia di piangere ho.
Mexico e nuvole, il tempo passa con l'armonica,
il vento insiste sull'America,
che voglia di ridere ho





di Bruno Bozzetto

Secondo te...Che gusto c'è? fu registrato negli studi Ricordi di Milano nel mese di ottobre 1977; il tecnico del suono è Gianluigi Pezzera, e la copertina del disco è di Bruno Bozzetto, ed è un'immagine tratta dal cartone animato che Bozzetto aveva realizzato per la sigla del programma Secondo voi, condotto da Pippo Baudo, che era la canzone che dà il titolo a questo disco; fu lo stesso Baudo a chiedere a Jannacci di preparare la sigla del programma.(fonte)




Tempi davvero tristi... Anche Enzo Jannacci, grandissimo artista, amico e collaboratore dei miei primi lavori, ci ha improvvisamente lasciato. Insieme a Paolo Tomelleri aveva creato la colonna sonora dei primi cortometraggi e accompagnato la nascita del sig. Rossi. Me lo ricordo come fosse oggi quando, ascoltando le poche parole di spiegazione del soggetto, canticchiava qualcosa a bassa voce e capivi che la musica che chiedevo era già lì, pronta e composta nella sua testa. Questa sua immediatezza e genialità, sfociata poi nei piccoli-grandi capolavori che tutti conosciamo, ha segnato un'intera generazione. Ciao Enzo... con te scompare anche una piccola parte del mio mondo, forse la più originale, e un sincero e affettuoso grazie per averci lasciato splendide canzoni che ci ricorderanno per sempre il tuo umorismo, la tua originalità e la tua grande poesia. Tu saresti stato sicuramente molto più spiritoso e originale nello scrivere il tuo epitaffio, ma io proprio non ce la faccio... Scusami. Un abbraccio.
Bruno Bozzetto

Il cane con i capelli / Gheru gheru - 1/12/1961 - RICORDI SRL 10-222
Testi e musiche di Enzo Jannacci disegni di Bruno Bozzetto

copertina di Vengo anch'io no tu no
disegnata da Joshua Held





Sotto la pioggia è inutile il freno
passano i giorni ci si parla sempre di meno
finisce il lavoro non c'entra l'età
di un uomo pulito diviso a metà
chissà se da giovane ha avuto un amore
chissà se qualcuno gli avrà spezzato il cuore
ah, la memoria ha dei risvolti curiosi
più dentro ci vai più niente viene di fuori

Dopo i temporali non viene più il sereno
c'è poca minestra, va beh, ne faremo a meno
poterla spartire con qualcuno che sai
c'è anche il telefono... non si sa mai

La vita si aggiusta ma non ci saremo
ore su ore atirare quel freno
e arrivi tardi a una porta sbagliata
la pasta va bene, anche un pò riscaldata

E certo che da giovane ha avuto un amore
per forza qualcuno gli avrà spezzato il cuore
ah, la memoria ha dei risvolti curiosi
più dentro ci vai più niente viene di fuori

Adesso è sera e l'uomo è da solo
balla su un disco di musica a nolo
verrebbe da ridere con gli anni che ha
come tutti quegli uomini divisi a metà

Dai temporali ormai non piove nemmeno
là dietro l'angolo non c'è più neanche il sereno
poco più in alto c'è l'areoplano
puzza di guerra neanche tanto lontano

Guarda più in alto se c'è l'areoplano
puzza di guerra
per molti niente di strano...




Di Roberto Salvetti


Omaggio ad Enzo Jannacci
Noi villan...
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam!
Paride Puglia

 


Antonio Gallo


... ho visto un re...
Gianni InkyJohn


Enzo Jannacci da Wikipedia
Vincenzo Jannacci detto Enzo (Milano, 3 giugno 1935 – Milano, 29 marzo 2013) è stato un cantautore, cabarettista e attore italiano, tra i maggiori protagonisti della scena musicale italiana del dopoguerra.

Caposcuola del cabaret italiano, nel corso della sua cinquantennale carriera ha collaborato con svariate personalità della musica, dello spettacolo, del giornalismo, della televisione e della comicità italiana, divenendo artista poliedrico e modello per le successive generazioni di comici e di cantautori.

Autore di quasi trenta album, alcuni dei quali rappresentano importanti capitoli della discografia italiana, e di varie colonne sonore, Enzo Jannacci, dopo un periodo di ombra nella seconda metà degli anni novanta, è tornato a far parlare di sé ottenendo vari premi alla carriera e riconoscimenti per i suoi ultimi lavori discografici.

È ricordato come uno dei pionieri del rock and roll italiano, insieme ad Adriano Celentano, Luigi Tenco, Little Tony e Giorgio Gaber, con il quale formò un sodalizio durato più di quarant'anni.(continua)






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martedì 25 dicembre 2012

BUON NATALE A TUTTI! (I)


Marco De Angelis


Riko


Buon Natagli
Tullio Boi http://www.brulliotoi.it/


Pensierino della vigilia

Al di là del retroterra religioso o fideistico, il Presepe natalizio rappresenta, a mio avviso, un simbolo ed un'esortazione, semel in anno!, alla fratellanza, all'integrazione, al superamento delle barriere che gli umani stupidamente frappongono fra sè e i propri 'prossimi'. E' per questa ragione che mi fa incavolare ancor di più la notizia delle 'levate di scudi', delle indignazioni, dei purismi presepistici che ancor oggi connota l'atteggiamento di quegli individui che, anche all'entrata della grotta di Betlemme, vorrebbero mettere un rilevatore di impronte digitali... hai visto mai che qualche rom, zingaro, extracomunitario volesse inquinare la loro bella natività ariana, di-razza-pura eccetera eccetera...
E per la stessa ragione non posso che gioire alle mille e mille notizie di parroci, religiosi e semplici persone che, in controtendenza con l'imperante 'stupidismo', creano presepi interreligiosi, accoglienti, magari 'strampalati e non canonici' ma proprio per questo mooolto più giocosi e vicini allo spirito natalizio!
Riferimento giornalistico QUA
Moise


 
 PORTOS / Franco Portinari
 PORTOS / Franco Portinari



U.S. NATIVITY SCENE
Gianfranco Uber
Let us hope that this rebirth is really good! 20 Dec 2012


Best Wishes to All
Gianfranco Uber
...without exception. 16 Dec 2012
  Luca De Santis IFIORIBLU



Happy Christmas
Giacomo Cardelli
Best wishes for the holidays from Giacomo Cardelli. 16 Dec 2012


Laura Neri



Joshua Held per Telecom Italia





Giannelli - Corriere della sera


Roberto Grassilli

Nella Christmas Card di quest'anno torna un vecchio amico, che col Natale ha sempre avuto a che fare. Buone Feste a tutti!

continua ...  
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