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venerdì 14 marzo 2025

The Meeting Trump Zelensky

 

3/1/2025- The Meeting #trumpzelenskyy #TrumpZelenskyyMeeting #OvalOfficeEmbarrassment #Trump  https://timesfreepress.com/news/2025/feb/

Clay Bennett 


Zelensky under fire at the White House - © Chappatte in La Tribune Dimanche, Paris 

  chappatte.com/en/images/zele

 

His master's voice - © Chappatte in Le Canard enchaîné, France
 

American Gothic Horror

Peter Brookes


Andy Bunday
4 March 2025
Got your back?

The US has paused military aid to Ukraine, the White House says 'we are pausing and reviewing our aid to ensure that it is contributing to a solution.'

 https://www.cartoonmovement.com/cartoon/got-your-back


Marilena Nardi
1 March 2025
The trap

About the clash between Trump and Zelensky. Ukraine is a mouthful that is also tempting for the USA.
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/trap-17

 

 

 


Un momento della visita di Zelensky al Saloon della Casa Bianca👿 

Franco Portinari /Portos

 

TRUANT
1 March 2025
Casual Friday

 

 

 

IL TRUMPADRINO
Trump scaccia Zelensky dalla sala ovale dopo un diverbio che resterà nella storia.
Il Presidente ucraino non ci sta a passare per l'unico a non volere la pace e rovina il progetto del bacio della pantofola che il Presidente USA insieme al suo vice avevano preparato.
Inconcepibile per uno come Trump pensare che qualcuno possa rifiutare, perdipiù in diretta, la sua "generosa" proposta.
#TRUMP #Zelensky #pace

Gianfranco Uber
 



Trump e Zelensky hanno usato parole pesanti nello Studio Ovale. Si attendeva la firma di un accordo tra Stati Uniti e Ucraina: è finita con minacce tra i due. Cancellata la conferenza stampa


L'incontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca venerdì non ha avuto l'esito più atteso, con i due presidenti che, anziché arrivare alla firma dell'accordo sulle terre rare in cambio di garanzie di sicurezza, si sono scontrati duramente in diretta tv.

Trump ha accusato il presidente ucraino di "giocare con la Terza guerra mondiale" e di "mettersi in una pessima posizione", prima di aggiungere "dovete essere riconoscenti".

Poi la minaccia a Zelensky: "O fai un accordo o noi siamo fuori!", ha detto il presidente Usa. Il suo vice J.D. Vance ha rincarato la dose dando dell'"irrispettoso" al presidente ucraino. Il vicepresidente ha detto a Zelenskyy che l'Ucraina non ha abbastanza persone per continuare a combattere.

Il Presidente ucraino ha risposto che Vance non è stato in Ucraina per fare queste affermazioni, aggiungendo "venga a vedere".

Lo scambio è avvenuto nello Studio Ovale di fronte ai giornalisti americani e internazionali. Anche i media ucraini danno conto dell'inatteso scontro verbale tra Zelensky, Trump e Vance. Secondo l'agenzia Unian, Zelensky ha detto che l'Ucraina è ancora in grado di difendersi e resistere alla Russia, mentre Vance ha replicato che il suo Paese ha molti problemi.

Trump è intervenuto commentando che l'Ucraina non può dire a Washington "voglio questo, voglio quello". In risposta il numero uno di Kiev ha detto di non essere andato a Washington "per giocare a carte".

Dopo il brusco epilogo la Casa Bianca ha confermato che l'accordo tra Washington e Kiev sullo sfruttamento delle risorse minerarie ucraine non è stato firmato.

Annullata anche la conferenza stampa congiunta in programma a seguito dei colloqui nello Studio Ovale. Donald Trump ha chiesto al suo segretario di Stato Marco Rubio e al suo consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz di comunicare agli ucraini presenti alla Casa Bianca, incluso Zelensky, di lasciare l'edificio. Lo riporta la Cnn.
Trump: Zelensky torni quando sarà pronto per la pace

lunedì 17 febbraio 2025

Trump Gaza

Modificato oggi 26/02/25 ore 12

 Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere impegnato a "comprare e prendere" Gaza e che altri Paesi del Medio Oriente potrebbero contribuire alla sua ricostruzione.

"Sono impegnato a comprare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la nostra ricostruzione, potremmo darla ad altri Stati del Medio Oriente per costruirne alcune parti.

Durante una conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington martedì, Trump ha dichiarato che "gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza" e ne faranno una "Riviera del Medio Oriente".

Trasferiremo la popolazione palestinese in altri Paesi!


Last resort.

#Trump #Gaza #Israel

Marilena Nardi



This will likely not be the last appearance of "Maga-Man".

Kal / Kevin Kallaugher


Gaza Beach

Portos / Franco Portinari




#Gaza #Trump #Riviera
Sparale sempre più grosse e ripetile, ripetile, ripetile, qualcosa resterà.
Sono macerie mie.
Mauro Biani



...la "Riviera di Gaza"...nel "sogno pazzo" di Donald...
illustrazione dell'autore Andre Carrilho...#andrecarrilho



These days I feel I'm simply illustrating the news instead of making satirical drawings. Today's cartoon for Trouw: https://www.trouw.nl/cartoons/tjeerd-royaards~bcb45712/

Tjeerd Royaards



Award for the best proposal of the year.
( The Cartoon Movement)
#DonaldTrump #president #gaza #greatidea #crazy #middleeast #palestine #usa #tourism #refugees #satire #satira #thecartoonmovement #courrierinternationational #cartooningforpeace #lemonde #pagina21




Chris Riddell
https://www.theguardian.com/commentisfree/picture/2025/feb/08/chris-riddell-on-donald-trumps-plan-to-take-over-and-redevelop-gaza-cartoon



Riviera Genocide Club
The world's elite having fun in the sun.

Gaza Europe Musk Putin Trump israel Genocide meloni pool skulls holiday
https://www.cartoonmovement.com/cartoon/riviera-genocide-club





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Jeremy Bowen: Trump's Gaza plan won't happen, but it will have consequences

Listen to Jeremy read this article on BBC Sounds
Donald Trump's plan for the US to "take over" and "own" Gaza, resettling its population in the process, is not going to happen. It requires the co-operation of Arab states that have rejected it.

They include Jordan and Egypt - countries that Trump wants to take in Gaza's Palestinians - and Saudi Arabia, which might be expected to foot the bill.

Western allies of the US and Israel are also against the idea.

Some - perhaps many - Palestinians in Gaza might be tempted to get out if they had the chance.

But even if a million left, as many as 1.2m others would still be there.

Presumably the United States - the new owners of Trump's "Riviera of the Middle East" - would have to use force to remove them.

After America's catastrophic intervention in Iraq in 2003, that would be deeply unpopular in the US.

It would be the final end of any lingering hope that a two-state solution was possible. That is the aspiration that a conflict more than a century old could be ended with the establishment of an independent Palestine alongside Israel.

The Netanyahu government is adamantly against the idea, and over years of failed peace talks, "two states for two peoples" became an empty slogan.

But it has been a central plank of US foreign policy since the early 1990s.

The Trump plan would also violate international law.

America's already threadbare assertions that it believes in a rules-based international order would dissolve. Russia's territorial ambitions in Ukraine and China's in Taiwan would be turbocharged.

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Il presidente Trump condivide un video sulla sua visione di intelligenza artificiale per la Striscia di Gaza, che si conclude con Trump che beve un drink in piscina con Benjamin Netanyahu.


Nel video si vedono anche uomini barbuti in bikini.

https://x.com/i/status/1894616370714730968





domenica 8 settembre 2024

Grande Sinner!!

8 settembre 2024: Sinner batte Fritz e vince gli US Open: secondo titolo Slam per l’azzurro.

Alcune caricature: 
© Mariagrazia Quaranta /GIO for World Humor Awards 2024




© Guaico for World Humor Awards 2024


© Bruno Olivieri for World Humor Awards 2024

 


© Martin Fallocca for World Humor Awards 2024


© David García Vivancos DGV for World Humor Awards 2024


© Riccardo Mazzoli Animazzoli for World Humor Awards 2024

 

© JAR for World Humor Awards 2024


© Zaliko for World Humor Awards 2024


© TOMAS for World Humor Awards 2024

© Ulisses Araùjo for World Humor Awards 2024

© Antonio Bottone for World Humor Awards 2024
© Marco D'Agostino for World Humor Awards 2024
© Francesco Davide for World Humor Awards 2024


© Haro for World Humor Awards 2024

© Benny for World Humor Awards 2024



© Sara Seletti for World Humor Awards 2024




©Theo for World Humor Awards 2024



© Oscaricato for World Humor Awards 2024
© Aguilera for World Humor Awards 2024



© Franco Portinari / Portos


©Javier Richard




 ©Mario Magnatti



Nota: Il tennista, Jannik Sinner, era uno dei “Sei personaggi in cerca d’autore” del concorso internazionale di grafica umoristica World Humor Awards, insieme  a Lula da Silva, Christine Lagarde, Simone Biles, Brad Pitt e Uma Thurman
La manifestazione si tiene quest’anno alle Terme Respighi di Tabiano Bagni (Salsomaggiore), e le opere sonoin mostra fino al 28 settembre. 
Come negli anni passati, il lavoro della giuria non è stato semplice a causa dell’alta qualità dei lavori pervenuti, quindi grande è stata la soddisfazione per l’organizzatore Gianandrea Bianchi e per l’associazione Lepidus.it. La giuria era presieduta da Guido De Maria e composta da Lucio Trojano, Olivier Raynaud, Marco De Angelis, Javier Richard, Laura Panini, Raffaella Spinazzi, Marzio Dall’Acqua, Gianandrea Bianchi.

lunedì 22 aprile 2024

La censura e il monologo di Scurati

 Come avrete letto nel comunicato stampa, nella puntata di questa sera di “Che sarà” era previsto un monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile.

Ho appreso ieri sera, con sgomento, e per puro caso, che il contratto di Scurati era stato annullato. Non sono riuscita ad ottenere spiegazioni plausibili. Ma devo prima di tutto a Scurati, con cui ovviamente ho appena parlato al telefono, e a voi telespettatori la spiegazione del perché stasera non vedranno lo scrittore in onda sul mio programma su Raitre. Il problema è che questa spiegazione non sono riuscita a ottenerla nemmeno io.

Serena Bortone 




Freedom of speech in Italy

Paolo Lombardi




#fascismo #antifascismo #Costituzione #televisione #censura #Scurati #Bortone #Meloni #25aprile 

Nella Repubblica Italiana nata dall'antifascismo non serve recidere il fiore. Ricresce.

Mauro Biani




Censura

Gio


"Il fascismo in Italia non è morto... ha fatto carriera"

[Fogliazza per Scurati]


Martire 
Frsnco Portinari Portos




CORSI E RICORSI IN RAI

questa mia reinterpretazione del "silenzio degli innocenti" è del 2009.

La censura è un virus recidivante. Basta un po' di debolezza e ZAC !

Brava la Bortone che si è  vaccinata.

#RAI #SCURATI #CENSURA

Gianfranco Uber



La RAI censura lo scrittore Antonio Scurati . #Rai #censuradistato #censura #SerenaBortone #Bortone #Scurati #25aprile

Durando



Scurati

Alekos


Troiano



Trojano



Da LAPIS n.30 

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.




Da LAPIS n.30  tema della censura

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.



Da LAPIS n.30  tema della censura.

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.



LAPIS n.30 è online, ricco di disegni e testi sul tema della censura.

https://www.lapis-flash.it/

Nel menu in alto a sn i numeri arretrati.

Disegni di: Allegra, Bevilacqua, Bucchi, Cemak, Contemori, De Angelis, Fasan, Giuliano( Rossetti ), Micheli, Nardi, Presciutti, Trojano. Testi di Asti, Ciarallo, Mayaud.




Il monologo:

25 Aprile

Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro.

Mussolini fu immediatamente informato. Oltre che del delitto, si macchiò dell’infamia di giurare alla vedova che avrebbe fatto tutto il possibile per riportarle il marito. Mentre giurava, il Duce del fascismo teneva i documenti insanguinati della vittima nel cassetto della sua scrivania.

In questa nostra falsa primavera, però, non si commemora soltanto l’omicidio politico di Matteotti; si commemorano anche le stragi nazifasciste perpetrate dalle SS tedesche, con la complicità e la collaborazione dei fascisti italiani, nel 1944. Fosse Ardeatine, Sant’Anna di Stazzema, Marzabotto. Sono soltanto alcuni dei luoghi nei quali i demoniaci alleati di Mussolini massacrarono a sangue freddo migliaia di inermi civili italiani. Tra di essi centinaia di bambini e perfino di infanti. Molti furono addirittura arsi vivi, alcuni decapitati.

Queste due concomitanti ricorrenze luttuose – primavera del ’24, primavera del ’44 – proclamano che il fascismo è stato lungo tutta la sua esistenza storica – non soltanto alla fine o occasionalmente – un irredimibile fenomeno di sistematica violenza politica omicida e stragista. Lo riconosceranno, una buona volta, gli eredi di quella storia?

Tutto, purtroppo, lascia pensare che non sarà così. Il gruppo dirigente post-fascista, vinte le elezioni nell’ottobre del 2022, aveva davanti a sé due strade: ripudiare il suo passato neo-fascista oppure cercare di riscrivere la storia. Ha indubbiamente imboccato la seconda via.

Dopo aver evitato l’argomento in campagna elettorale, la Presidente del Consiglio, quando costretta ad affrontarlo dagli anniversari storici, si è pervicacemente attenuta alla linea ideologica della sua cultura neofascista di provenienza: ha preso le distanze dalle efferatezze indifendibili perpetrate dal regime (la persecuzione degli ebrei) senza mai ripudiare nel suo insieme l’esperienza fascista, ha scaricato sui soli nazisti le stragi compiute con la complicità dei fascisti repubblichini, infine ha disconosciuto il ruolo fondamentale della Resistenza nella rinascita italiana (fino al punto di non nominare mai la parola “antifascismo” in occasione del 25 aprile 2023).

Mentre vi parlo, siamo di nuovo alla vigilia dell’anniversario della Liberazione dal nazifascismo. La parola che la Presidente del Consiglio si rifiutò di pronunciare palpiterà ancora sulle labbra riconoscenti di tutti i sinceri democratici, siano essi di sinistra, di centro o di destra. Finché quella parola – antifascismo – non sarà pronunciata da chi ci governa, lo spettro del fascismo continuerà a infestare la casa della democrazia italiana.

Antonio Scurati

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Lo scrittore Antonio Scurati ha risposto, in serata, al post della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che aveva ricondotto a motivi meramente economici la scelta della Rai di non mandare in onda il monologo sul 25 aprile. Le cose stanno diversamente e lo si era capito dalla mail divenuta pubblica nel pomeriggio, con la quale i vertici Rai riferivano lo stop a Scurati a “motivi editoriali”. Riportiamo di seguito la nota di Scurati.


“Gentile Presidente,

leggo sue affermazioni che che mi riguardano. Lei stessa riconosce di non sapere “quale sia la verità” sulla cancellazione del mio intervento in Rai. Ebbene, la informo che quanto lei incautamente afferma, pur ignorando per sua stessa ammissione la verità, è falso sia per ciò che concerne il compenso sia per quel che riguarda l’entità dell’impegno. Non credo di meritare questa ulteriore aggressione diffamatoria. Io non ho polemizzato con nessuno, né prima né dopo. Sono stato trascinato per i capelli in questa vicenda. Io ho solo accolto l’invito di un programma della televisione pubblica a scrivere un monologo a un prezzo consensualmente pattuito con la stessa azienda dall’agenzia che mi rappresenta e perfettamente in linea con quello degli scrittori che mi hanno preceduto. La decisione di cancellare il mio intervento è evidentemente dovuta a “motivazioni editoriali”, come dichiarato esplicitamente in un documento aziendale ora pubblico. Il mio pensiero su fascismo e postfascismo, ben radicato nei fatti, doveva essere silenziato. Continua a esserlo ora che si sposta il discorso sulla questione evidentemente pretestuosa del compenso. Pur di riuscire a confondere le acque, e a nascondere la vera questione sollevata dal mio testo, un capo di Governo, usando tutto il suo straripante potere, non esita ad attaccare personalmente e duramente con dichiarazioni denigratorie un privato cittadino e scrittore suo connazionale tradotto e letto in tutto il mondo. Questa, gentile Presidente, è una violenza. Non fisica, certo, ma pur sempre una violenza. È questo il prezzo che si deve pagare oggi nella sua Italia per aver espresso il proprio pensiero?


Antonio Scurati”