Visualizzazione post con etichetta libro. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta libro. Mostra tutti i post

sabato 13 gennaio 2024

La multiforme arte di Franco Bruna

 


La multiforme arte di Franco Bruna

Presentazione dei libri di Franco Bruna editi da Il Pennino, Torino

Ricordo di un grande artista torinese nel decennale della sua scomparsa


22 gennaio 2024

Ore 18,00

Circolo dei lettori

Via Bogino 9, Torino

Sala Biblioteca


Lunedì 22 gennaio, presso il Circolo dei lettori di Torino, saranno presentati i libri editi da Pennino

da Bruno Gambarotta giornalista e scrittore, Angelo Mistrangelo critico d’arte, Monica Bruna figlia

dell’artista, Bruno Quaranta scrittore e giornalista, Piero Soria scrittore e giornalista e Claudio

Mellana vignettista ed esperto di satira. Modera Dino Aloi editore.

Attraverso l’esperienza diretta degli amici relatori si ricorderanno le opere dell’artista riproposte

nei libri pubblicati. «La multiforme arte di Franco Bruna», corposa antologia in cui sono raccolte le

opere che spaziano dalla caricatura alla vignetta all’illustrazione per arrivare ai dipinti, alle incisioni

e ai fumetti. «Omaggio al mondo del fumetto» raccoglie le tavole di Bruna dedicate ai comics

rivisitati dal suo personalissimo tratto. «Gli Apostoli» è la raccolta completa di tutte le strip

pubblicate su Stampa Sera negli anni Settanta su testi di Piero Soria. «Pianeta fragrante» è un

fumetto di fantascienza disegnato negli anni Settanta rimasto inedito nel cassetto. «Il draghetto e

altre piccole storie» raccoglie tavole brevi senza parole, inedite, del personaggio ideato

dall’artista. In ultimo «La collezione Franco Bruna» in cui sono pubblicati gli oltre 250 disegni di

grandi artisti internazionali raccolti in trent’anni da Franco, spaziando da Crepax a Manara, da

Pratt a Trudeau.

Sarà anche l’occasione per ricordare un grande amico di Bruna e dei relatori, il vignettista torinese

Giorgio Cavallo scomparso nel 1994.




Franco Bruna. Torino 1935 - Cuneo 2014

Autoritratto

Caricaturista, illustratore, incisore, pittore e scultore del legno. Dal 1972 ha collaborato con il quotidiano torinese “La Stampa”, successivamente con “La Gazzetta dello Sport” e “Il Corriere della Sera”. Per anni crea caricature per le copertine dei settimanali “L'Espresso” e “Panorama” ed è stato uno dei caricaturisti italiani più noti e apprezzati pubblicando sulle testate più svariate, da“Topolino” ad “Airone”.

Ha realizzato anche libri, fra i quali “Torino Top” e “Tutto lo sport di Franco Bruna”.

Ha illustrato un’edizione speciale del Pinocchio con preziose tavole in bianco e nero.

Ha partecipato regolarmente a importanti eventi umoristici, raccogliendo premi a gogò, fra cui la Palma d'Oro al Salone umoristico internazionale di Bordighera, il Premio Satira Politica a Forte dei Marmi e il premio Giorgio Cavallo a Moncalieri.


Informazioni: Il Pennino - 3356869241 - info@ilpenninodinoaloi.it - https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?


Alcune delle opere di Franco Bruna


Giulio Andreotti - © Franco Bruna

Andrea Camilleri - © Franco Bruna

Mario Soldati - © Franco Bruna

Charlie Chaplin - © Franco Bruna

Ti potrebbe interessare anche :





martedì 12 dicembre 2023

Svenire dal ridere di Lorena Silvia Sambruna & Marco Fusi



 Lorena Silvia Sambruna & Marco Fusi

Svenire dal ridere

Spesso e volentieri

Collana Clepsamia

VJ Edizioni

Milano


Un libro di battute e vignette tra il serio ed il faceto sul sesso, arricchito dagli interventi del Dottor Matteo Merigo, psicologo, psicoterapeuta e sessuologo.


Prefazione

Se è vero che una risata ci seppellirà tutti, è anche

vero che nel mondo della sessualità le risate si spre-

cano. L'obiettivo quindi è di attrarre con battute

più o meno simpatiche chi legge, ma dare anche in-

formazioni importanti su un mondo che, vuoi per

stigma o per imbarazzo, spesso è trattato solo con

volgarità.

Certo, sicuramente leggerete battute a doppio

senso, sempliciotte o banali, ma anche arguzie che

toccano con la loro semplicità, anche l'intellettuale

che decide di farsi una risata o riflettere su un tema

che, ribadisco, spesso è trattato come tabù totale.

Il sesso non è solo organi, fluidi e viscere, ma so-

prattutto cervello. La nostra sostanza grigia, infatti,

ci differenzia dagli animali più semplici che vivono

la sessualità solo per riprodursi. Per noi è anche

ricreazione, momento di svago, antistress. Oppure

preoccupazione, obbligo e tensione.

Leggere il cervello sessuale ed erotico è una ques-

tione di doppi sensi. L'anima dell'uomo è mossa, in

questo contensto, da un gioco di istinti, di Es e Su-

per Io, di freni sganciati o di pesantezze immense.

Riderci sopra può aiutare a rendere tutto più

giocoso. E il sesso come gioco (inteso come di-

vertimento, protagonisti e soprattutto regole

da rispettare), può aiutare a semplificare tutto.

Semplice, non significa banale. Semplice significa

rendere tutto più scorrevole, piacevole e senza

sovrastrutture mentali che possano interferire con la

naturalezza delle cose.

Dott. Matteo Merigo,

psicologo, sessuologo e psicoterapeuta




GLI AUTORI:

Marco Fusi si dedica attivamente all’umorismo dal 1986 realizzando vignette di costume, sport
e satira politica. Collabora con vari quotidiani e periodici. Ha partecipato a numerose rassegne nazionali e internazionali, ricevendo vari premi, nel 2010 ha vinto il Bugiardino d’oro.


Lorena Silvia Sambruna è nata a Milano il 03/10/1970.

Nel 2018 crea il progetto turistico, culturale e artistico VACANZEINARTE case vacanze sui navigli di Milano dedicati ad artisti.

È autrice del libro Amiche del cactus (edizioni Golem) con Diletta Dalla Casa, prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi e recensione di Pupi Avati. Il libro è stato presentato nel 2014 e nel 2015 al Salone Internazionale del libro di Torino.

È autrice del libro di poesie Un bel posto si chiama poesia (edizioni Kubera), prefazione della giornalista e critico televisivo Alessandra Comazzi, introduzione di Mirella Marabese Pinketts. Fascetta di presentazione di Catena Fiorello Galeano.

Dal 2022, è inserita tra gli “Autori in permanenza al Centro Leonardo da Vinci Art Expo Milano”.






giovedì 16 novembre 2023

"Cronache del Mondo prima della Risoluzione" di Marco De Angelis

 


Uno dei massimi autori satirici in attività, noto a livello mondiale e collaboratore di riviste e quotidiani italiani ed esteri, propone una selezione delle sue innumerevoli vignette, collegate tra loro dal filo conduttore di un ipotetico, drammatico futuro


Novembre 2023

Sbam! propone in libreria e fumetteria la prima antologia delle vignette di uno dei massimi autori del genere in attività: Marco De Angelis, disegnatore umorista, illustratore, giornalista professionista e grafico, con al suo attivo pubblicazioni su circa 200 testate a livello planetario.

«Non era semplice fare una selezione tra le migliaia di vignette e illustrazioni satiriche senza parole realizzate in decenni di attività», ha spiegato l’autore; «ma c’era un filo conduttore lungo il quale correvano tutte queste immagini: il corso della Storia. Percorrere i grandi temi di attualità, riuniti in un racconto pseudo fantascientifico post apocalittico grazie alla casa editrice Sbam!, ci permette di sorridere a denti stretti sul presente e meditare sul futuro».

Proposto con l’introduzione di Thierry Vissol, direttore del Centro Librexpression, Fondazione Giuseppe Di Vagno, e la postfazione di Luigi F. Bona, cofondatore e direttore del Museo Wow di Milano e presidente della Fondazione Franco Fossati, il volume di 208 pagine sarà disponibile dal 30 novembre in libreria e fumetteria, dopo l’anteprima alla Mostra del Fumetto di Bologna organizzata da Anafi il 25-26 dello stesso mese.


SINOSSI

Migliaia di anni dopo una catastrofe planetaria dipendente da cause umane, la storia recente del nostro mondo e della nostra società viene ricostruita grazie al ritrovamento di alcuni testi in cui sono narrate le vicende avvenute prima della grande Risoluzione, che ha portato al Definitivo Cambiamento e al trasferimento sulla Fascia Esterna di ciò che era restato dell’Umanità. 

Il testo – raccolto e riordinato nell’Eremo di San Resettato, su Encelado (sesta luna di Saturno) nel 4655 d.K. – riassume poeticamente i temi fondamentali dei nostri tempi. 

Le illustrazioni vengono invece dalla terribile matita e dalla rara maestria di Marco De Angelis, che ha raccolto in questo volume una selezione della sua  produzione degli ultimi trent’anni.


ALTRE INFO  libri@sbamcomics.it




Titolo Cronache del Mondo prima della Risoluzione

Sottotitolo Reperti satirici sulla fine dell’umanità 

ISBN 978-88-85709-41-6

Collana Sbam! Libri

Autore Marco De Angelis

Genere vignette di satira sociale

Formato 170x240 mm

Foliazione 200 pp. a colori

Confezione brossura con alette

Disponibilità 30 novembre 2023

Prezzo € 20,00



SBAM

Via E. Curiel, 7 - 20093 Cologno M.se (MI) - Tel. 02 254 59 768 – libri@sbamcomics.it


Alcune delle vignette di Marco: 















domenica 22 ottobre 2023

MAXXI : Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti

 




A cento anni dalla nascita, il MAXXI festeggia Jacovitti con la mostra


JACOVITTISSIMEVOLMENTE

L’incontenibile arte dell’umorismo

a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con Giulia Ferracci

25 ottobre 2023 – 18 febbraio 2024

Il progetto Jacovittissimevolmente, dedicato alla galassia creativa di questo autore geniale, comprende anche la mostra Tutte le follie di Jac!, al MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, dal 7 ottobre 2023 fino al 25 febbraio 2024

www.maxxi.art 


Roma, ottobre 2023. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti

In occasione del centenario, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo festeggia il celebre e geniale fumettista con la mostra Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con il coordinamento curatoriale di Giulia Ferracci, nello Spazio Extra MAXXI dal 25 ottobre 2023 al 18 febbraio 2024. Main sponsor Esselunga che, alla fine degli anni Sessanta, ha avuto con Jacovitti una proficua collaborazione creativa. Sponsor Ferrovie dello Stato,  PWC  sponsor delle attività educative.


Quella al MAXXI è parte di un più ampio progetto che comprende anche la mostra Jacovittissimevolmente. Tutte le follie di Jac!, a cura di Luca Raffaelli, al MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, aperta al pubblico dal 7 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024.



A partire dal titolo che accomuna le due esposizioni, sorta di scioglilingua scherzoso quasi impronunciabile, il visitatore viene catapultato nell’universo jacovittiano, animato da personaggi fantastici e surreali. Un mondo giocoso, irriverente e visionario, che fa riflettere mettendo il buonumore, capace – come ha scritto Vincenzo Mollica – di trasformare la comicità in poesia.


Al MAXXI sono esposte circa 400 tavole e illustrazioni originali, oltre a una serie di giornali, albi e libri anch’essi originali, popolate da oltre 100 personaggi indimenticabili nati dalla sua infaticabile matita che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi. 

L’allestimento è un’esplosione di colori e si ispira ad Anticaglie, una delle celebri panoramiche inventate da Jac, tavole affollatissime di personaggi divenute, nel corso degli anni, una sorta di suo marchio di produzione. Qui la panoramica è al centro dell’esposizione, disposta a terra a mo’ di tappeto, e accompagna i visitatori attraverso le diverse sezioni di mostra. 



Scrive il curatore Dino Aloi: “L’artista diventa un fiume in piena che esonda, un mare in burrasca, una tempesta che si abbatte con la stessa incontenibile forza di chi vuole colpire nel segno, ovvero il suo pacifico lettore, che viene inesorabilmente travolto da questo uragano di invenzioni. Grazie a lui riusciamo a ritrovare noi stessi, la parte migliore, quella divertente, che ci rammenta l’eterna fanciullezza a cui restiamo legati profondamente.“


LA MOSTRA

Il percorso di mostra parte dagli Esordi, nel 1939, quando Jac inizia a pubblicare vignette sul settimanale satirico fiorentino Il Brivido. Qui troviamo anche sei preziose tavole inedite, le uniche rimaste, della storia inedita I tre re, disegnate nel 1941 e dedicate ai massimi poteri del tempo: il Papa, il Re e Mussolini.



La mostra prosegue con le prime storie stampate su Il Vittorioso (1937 - 1970), celebre periodico dedicato ai fumetti. Esposte tavole di piccolo formato in cui l’abilità nel disegnare si coniuga con l’invenzione di storie dalle trame ampie, western e poliziesche, esotiche e orientali, come Alì Babà, Le Babbucce di Allah, Pippo in Africa e L’On. Tarzan.

Le affollatissime panoramiche, ricche di centinaia di figure e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni, occupano un’intera area espostiva con tavole eccezionali come Arte moderna, Er gioco der pollo, Buon Natale dottò!

Le pareti dello spazio centrale sono invece invase dai suoi 100 personaggi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri eroi scanzonati. 

Una ampia selezione di tavole a colori è dedicata al KamasuLtra, goliardica pubblicazione del 1977, manuale buffo di posizioni erotiche acrobatiche realizzato con Marcello Marchesi e alle successive tavole realizzate per la rivista Playman.



Immancabili le tavole del Diario Vitt, il diario delle Edizioni AVE, oggetto di culto, ricco di vignette e illustrazioni, che ha accompagnato intere generazioni di studenti per oltre un trentennio (1949 – 1980). 

Segue una sezione dedicata agli anni in cui la matita di Jacovitti è prestata ad alcune campagne pubblicitarie e alle animazioni per Carosello.

Chiudono la mostra uno spazio di gioco pensato per i più piccoli dove sono esposte illustrazioni originali realizzate nel 1964 per Pinocchio, tra le opere più significative della sua carriera, e una serie di tavole create dai più importanti fumettisti italiani e stranieri che, negli anni, hanno reso omaggio al maestro.



Accompagna la mostra il libro JACOVITTISSIMEVOLMENTE. L’incontenibile arte dell’umorismo,



a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti, Editore Il Pennino, 168 pagine, italiano. Organizzato in capitoli introdotti da brevi testi descrittivi, il libro traccia la storia di Benito Jacovitti, dagli esordi agli ultimi anni, dalle vignette per Il Brivido, alle tavole del celebre periodico Il Vittorioso, fino al KamasuLtra e ai suoi interventi per locandine dei film, manifesti, pubblicità e gadget. Tavole, bozzetti, schizzi e illustrazioni si uniscono a testi descrittivi e a saggi di critici, curatori e giornalisti, dando vita a un universo multiforme che unisce gioco e irriverenza, ironia e poesia.


Per tutta la durata della mostra, l’Ufficio Educazione propone attività per famiglie. Nel periodo del Carnevale 2024, in particolare, sono in programma laboratori per scoprire l'arte del disegno insieme al fumettista Luca Salvagno. Il pubblico adulto può esplorare il caotico e irriverente universo di Jacovitti attraverso visite guidate (per info, prenotazioni e biglietti contattare edumaxxi@fondazionemaxxi.it).


MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Via Guido Reni 4a-8, 00196 Roma

Spazio EXTRA MAXXI



Biglietti

10 € biglietto dedicato mostra Jacovitti

18 € biglietto intero mostra Jacovitti + ingresso MAXXI (€16 ridotto)


  • https://www.fondazionemacte.com/
  • https://www.maxxi.art/events/jacovittissimevolmente/
  • https://www.ilpenninodinoaloi.it/index.php?

----------------

Ti potrebbe interessare anche:


JACOVITTI genio del sorriso (mostra nel centenario della nascita)



100 anni con JACOVITTI

domenica 10 settembre 2023

Fabio Norcini (1957- 2023)

 Fabio Norcini 

gli ultimi omaggi degli amici e l'ultimo libro:


ENTRARE NELLA STORIA DELL'ARTE - Beppe mi telefona per chiedermi se mi va bene se arriva lunedì 17 da me. Benissimo. Buffo che solo tre giorni prima sia venuto Riccardo, che con Beppe è il mio artista preferito. Oltre che amici carissimi, con i quali ho spartito avventure, provocazioni, mostre, insomma bellissime esperienze che sarebbe troppo lungo enumerare. Come ho fatto con Riccardo lascio le immagini a sunteggiare il momento e l'emozione che ho provato. E considero il gesto di chi in 24 ore si spara un viaggio a/r Treviso Firenze per la mia faccia: il mio forzato silenzio mi ha concesso di bearmi più del solito delle sue acrobazie verbali, dei funambolismi col linguaggio e rivivere i nostri comuni ricordi dal suo punto di vista. Poi al mattino, dopo avermi fatto posare, giunge il momento del commiato. Sarà l'ultima volta? Per intanto "sono entrato nella storia dell'arte e l'inferno può attendere", come mi scrive nella dedica al suo disegno struggente Mora mio.

Fabio Norcini 19 luglio 2023



Si sono svolti nella Basilica di San Miniato al Monte i funerali di Fabio Norcini, scomparso il 26 agosto dopo una lunga battaglia contro un male incurabile.

Nato a Firenze il 27 luglio 1957, Norcini è stato "un intersecatore di intelligenze e riparatore di parole", personaggio molto noto nell’organizzazione di eventi culturali . "Specialista di ottica illusa e arte inutile", ha curato più di 200 mostre e relativi cataloghi, collaborando con parecchie testate, tra cui l’edizione toscana di Repubblica e prima ancora con la rivista "Seconda mano". Ha seguito vari uffici stampa legati al mondo culturale e artistico fiorentino. Tra questi l’ufficio stampa del teatro di Rifredi dalla fine degli anni Ottanta e fino al 1997-1998. Saputa la tragica notizia, Giancarlo Mordini, coordinatore dell’attività artistica del Teatro di Rifredi, ha condiviso un post "con un groppo in gola" per annunciare la scomparsa del "carissimo amico di sempre". E Norcini, uomo preciso, professionale, altruista, amante della vita e dell’arte – tantissimi i giovani artisti che negli anni ha ospita nello spazio Studio Rosai di arte contemporanea dietro Piazza Pitti – sui social era molto attivo. Proprio qui ha scelto, prima ancora di Michela Murgia, di condividere la sua malattia, la sua sofferenza e voglia di combattere.

"Raramente sono d’accordo con lei e non la amo particolarmente quale scrittrice (Accabbadora a parte) ma di questa sua dichiarazione sottoscrivo parola per parola, convivendo da più di un anno, da quando lo so, con il medesimo ‘ospite’ in corpo" scriveva lo scorso 6 maggio. L’ultimo post, datato 22 agosto, intrinseco di sofferenza: "Cari amici, che in questi giorni mi avete scritto in tantissimi con tutti i tipi di messaggi, vi chiedo di perdonarmi per il mio silenzio, dovuto alle mie pessime condizioni di salute che non mi permettono di rispondere ad personam come vorrei. Vi abbraccio quindi tutti".

Barbara Berti per la Nazione

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/mondo-convenienza-scontri-o9keff2i


Il ritratto di Alessandra Crescioli , che è già autrice di una delle opere di maggior rilievo di "A mia immagine", il grande Battistero che campeggia nella 'sala principale'.

"Un fiore per te", opera di Luc Garçon inaspettato regalo che arriva il giorno del 66esimo compleanno, fresco di giornata...
Fabio Norcini


ECCOCI QUI
Sulla soglia ci abbracciamo e quasi mi stritola. Facendomi sprizzare simultaneamente milioni di attimi passati insieme, alla luce del ricordo bellissimi quanto irraggiungibili. Con Riccardo, tra lockdown e altri impedimenti , non ci vedevamo da quasi quattro anni; è però come ci fossimo salutati ieri e riannodiamo come se niente fosse i nostri saltabeccanti conversari con la consueta sintonia ed entusiasmo, passione e ironia. Gioia all'intelligenza e al cuore, sentirsi dire ciò che l'altro stava pensando in quel preciso istante... Il tempo dell'incantato incontro vola: nel donarmi il libro mi fa mettere in posa per un ritratto che a bic traccia sulla terza pagina, "così se lo vuoi incorniciare ti tocca rovinare Satira madre". Mentre è all'opera vedo dipingersi sul suo volto il mefistofelico sorriso tipico di quando è soddisfatto e divertito: " è stranissimo - mi dice nel porgermelo - non gli somiglia un cazzo ma SEI tu!". Resto sbigottito mentre tento di rintuzzare il groppo alla gola. Arte pura, uno specchio riflettente tutto il mio qui e ora che ho dentro. Compresa la tenerezza spietata dello sguardo del mio grande amico.
Sì Ricca', eccoci qui. E forse è questa l'eternità. 15 luglio 2023
Fabio Norcini


E poi mi arriva una notizia che non vorrei mai ricevere, anche se ce lo nascondevamo c'era da aspettarselo, Fabio Norcini dopo una lunga malattia ci ha lasciato.
Uomo di grande cultura, è stato direttore artistico del teatro Puccini di Firenze, uomo di grande spirito e senso dell'umorismo che lo ha caratterizzato anche nel periodo della malattia.
Parlando con lui mi disse che aveva origini casentinesi, per la precisione di Memmenano (Poppi), praticamente di  fronte casa mia.
Erano davvero tanti quelli che ti volevano bene, ti si voleva bene caro Fabio, in tanti in questi mesi sono venuti a trovarti, ecco a me rimane il rimpianto di non averti conosciuto di persona e me ne vergogno un po, perchè da casa mia a Firenze dove abitavi, è un tiro di schioppo o quasi, mi ero ripromesso di portarti questo disegno che ti avevo dedicato.
Ci mancherai, con la tua positività, l'ottimismo e il buon umore che trasmettevi a tutti, ma anche la tua eleganza, perchè eri un vero signore.
Paolo Lombardi 27 agosto 23



E.J. Dedicato a Fabio Norcini
Beppe Mora 19 agosto 2023



Fabio Norcini,
rabdomante della cultura
di Lido Contemori

Teatro, letteratura, musica, arte, cinema, fotografia, satira disegnata. Le tante e vaste praterie creative attraversate da Fabio Norcini in veste di appassionato viaggiatore e sicuro pilota del pensiero nei passati 40 anni. Protagonista di una lunga stagione di creatività e coerenza, sempre ferocemente e felicemente avverso alla superficialità e alla standardizzazione dell’industria culturale. Già nei primi articoli pubblicati su Secondamano traspariva l’acume e la sensibilità critica che poi con la successiva collaborazione con La Repubblica e le consulenze per il gruppo editoriale Spagnol diventeranno il suo marchio inconfondibile: ricerca delle belle novità nascoste e valorizzazione dei talenti. Infaticabile rabdomante della cultura, intersecatore delle creatività, perennemente mosso da un suo irrefrenabile spirito di curiosità. Spaziando dove lo portava la ricerca e la gran passione del momento. Dal sodalizio, talvolta burrascoso, con Paolo Marini della galleria d’arte L’Indiano alle recenti mostre curate per lo Studio Rosai. Dall’ amicizia col regista Mario Garriba alla passione per il cinema di animazione d’autore, magari sconosciuto ai più. Una sorprendente competenza che spaziava senza confini e affinata negli uffici stampa. Come per il Teatro di Rifredi in quella felice stagione del Teatro Nero di Praga e del gruppo Raffaello Sanzio o per gli eventi musicali del Festival dei Popoli alla FLOG. Sempre coerente e come il suo mito letterario Luciano Bianciardi, ostinato e abituato ad andar controcorrente, generoso, rigoroso, amante della cultura senza compromessi. Valorizzatore di spazi eccentrici e inconsueti nella città di Firenze, una città che spesso non comprendeva e viceversa. Ricordiamo le memorabili mostre di satira disegnata nel foyer del Teatro Puccini. Inutile far nomi, ci sono passati tutti i più grandi umoristi e satirici d’Italia. La satira gli era congeniale, organizzò, ma su al nord, un’esposizione di disegni dal titolo “Tanto tumore per nulla”, dedicata in modo quasi scaramantico a un terribile argomento da mutare in giocoso sberleffo. Gli ultimi anni sono stati all’insegna dell’ “Art Off”, una sorta di collana di eventi artistici allo Studio Rosai di via Toscanella. Art Off, già in uso fin dalle mostre al Puccini, è un nome perfetto per sottolineare la ricerca di un’ arte particolarissima e preziosa, magari inedita e nascosta oppure nota ma per appassionati diciamo così “di nicchia”, comunque fuori dal mainstream. Con la pittura, le illustrazioni, le vignette, la musica (memorabile la serata con i Deadburger di Vittorio Nistri) e i cartoni animati. L’ultimo grande evento un anno fa: ‘Baptistery-A – Omaggio a Silvio Loffredo”, una mostra ‘immersiva’ presso la LdM Gallery a Palazzo Pucci, un mix di fotografia e pittura, con Pietro Schillaci e Roberto Pupi autori di una installazione multimediale dedicata al Battistero di Firenze. Finita l’esperienza dello Studio Rosai, Art Off traslocò in casa e Fabio, già malato, ospitava gli amici e visitatori per una visita guidata nella sua galleria d’arte domestica. Instancabile e appassionato ha lavorato fino all’ultimo. E’ uscito postumo, da pochi giorni “Louis Scutenaire. Da Mes Inscriptions” il bel libro curato per l’editore torinese Il Pennino, con gli aforismi surreali e spiazzanti di un particolarissimo scrittore art-off. 
Su Cultura Commestibile 501 di oggi a pag 25 il mio ricordo di Fabio Norcini.
La rivista: https://maschiettoeditore.com/.../Cultura-Commestibile...

Firenze, casa/studio dello splendido Fabio Norcini, genio incompreso e suadente operatore della parola. In ogni angolo piccoli capolavori, da Mannelli a Manara, da Sardelli a Sironi, ma sono centinaia.
Giada Aloi / Il Pennino


........................................

Il libro uscito postumo: 





a cura di Fabio Norcini

LOUIS SCUTENAIRE
DA MES INSCRIPTIONS
2023, cm 15 x 21, pp. 48, bianco e nero

genere: aforismi, umorismo, satira

Codice Prodotto: P64F07FA876B8E
Prezzo 10 euro

UN URLO CONTRO L'IMBECILLITÀ - L'immagine di copertina di "Mes Inscriptions" di Louis Scutenaire, puntasecca su plexiglass di Iain Antony Macleod , prima copia di 1/10. Il libro .(Il Pennino editore, Torino), uscirà i primi di settembre
Scriveva Fabio Norcini il 18 agosto 2023



Sentite condoglianze alla famiglia.


martedì 25 luglio 2023

CHI HA RAPITO SAN GENNARO? UN GIALLO NAPOLETANO A FUMETTI

 

CHI HA RAPITO SAN GENNARO? 

UN GIALLO NAPOLETANO A FUMETTI


"Chi ha rapito San Gennaro?" è dal 4 luglio in libreria e su internet, sul sito dell’editore e su alcuni siti di vendita libri (sotto: i link!).

È un libro a fumetti realizzato da ben dieci autori, dall'idea e dal soggetto di Marco Sarno, con la sceneggiatura di Giuseppe Ciarallo. Cinque i capitoli, disegnati da Cecco Mariniello, Manlio Truscia, Leo Magliacano, Lido Contemori Illustrator, Gianni Allegra, intermezzati dalle illustrazioni di Marco De Angelis, Giuliano Rossetti e Marilena Nardi.

Il libro è pubblicato da Guida Editori ed è il primo volume di una mirabolante collana.

Rinfrescate la vostra estate con i brividi di un divertente giallo napoletano!

https://www.guidaeditori.it/prodotto/24636/

https://www.ibs.it/chi-ha-rapito-san.../e/9791255630203

https://www.mondadoristore.it/Chi-ha.../eai979125563020/

https://www.libroco.it/.../Chi-ha.../cw279633973539194.html

https://amzn.eu/d/3iFhcWU/

https://youtu.be/U36Q1cF3ahg 

Un libro di qualità realizzato a 20 mani: idea e soggetto di Marco Sarno, sceneggiatura di Giuseppe Ciarallo, fumetti, illustrazioni e vignette di Gianni Allegra, Lido Contemori Illustrator, Marco De Angelis, Giuliano Rossetti (Giuliano), Leo Magliacano, Cecco Mariniello, Marilena Nardi e Manlio Truscia. 
Pubblicato da Guida Editori. Dal 4 luglio in libreria e su internet sul sito dell’editore e sui siti di vendita libri (IBS/Feltrinelli, Mondadori, Libroco, Amazon...). Un libro prezioso per gli appassionati di fumetto e illustrazione e anche per i collezionisti per la bellezza della stampa e l’originalissima formula di lavoro collettivo. "Chi ha rapito San Gennaro? Un giallo napoletano a fumetti" è un album di grande formato realizzato coralmente a venti mani per Guida Editori, storica casa editrice napoletana. Lavoratissimo, ricco di fumetti, illustrazioni e vignette, nasce da un’idea-soggetto di Marco Sarno, giornalista che ha lavorato per tanti anni nella redazione napoletana de La Repubblica e ultimamente in quella del Venerdì. Si avvale della brillante sceneggiatura dello scrittore Giuseppe Ciarallo, poi tradotta in disegni da una squadra di noti fumettisti, illustratori e vignettisti di lungo corso come Gianni Allegra, Lido Contemori, Marco De Angelis, Giuliano, Leo Magliacano, Cecco Mariniello (anche autore della copertina), Marilena Nardi e Manlio Truscia. Tanti stili, personalissimi, ma legati fortemente dalla storia narrata, densa di ironia, paradossi e sorprese. Un avvincente giallo a fumetti che si snoda tra le luci e le ombre di Napoli, in perenne equilibrio tra peccato e redenzione. La storia si svolge tra i vicoli di una città sgomenta per la notizia, giunta come un fulmine a ciel sereno, della misteriosa sparizione di San Gennaro. Gli equilibri, sociali, politici, economici, religiosi, e anche criminali, sembrano vacillare sotto il peso di questa improvvisa assenza. La questura brancola nel buio, le forze politiche cittadine anche in questo frangente badano più alle schermaglie tra fazioni di opposto schieramento e anche tra la criminalità organizzata, grazie alla situazione di caos che si è venuta a creare, c’è chi ne approfitta per regolare qualche conto in sospeso. La Chiesa, smarrita, invita i fedeli a pregare. Solo la gente del popolo sembra davvero interessata alla sorte del “suo” santo, di quello che per Napoli è un vero e proprio simbolo, un punto di riferimento al quale soprattutto gli “ultimi” affidano le proprie invocazioni e le proprie speranze. Con un finale a sorpresa degno dei migliori gialli, il mistero viene risolto, anzi si risolve da sé. (Video a cura di Lido Contemori Illustrator , musica di Vittorio Nistri)




lunedì 22 maggio 2023

Premio Giovannino Guareschi 2023: Francesco Muzzopappa

 


Quest'anno il Premio Giovannino Guareschi 2023 va allo scrittore barese Francesco Muzzopappa. Classe 1976, copywriter e pubblicitario radiofonico di professione, ma ormai milanese d'adozione, ha saputo affermarsi, in una decina d'anni, come uno dei più grandi umoristi contemporanei.

Con una scrittura effervescente, capace di cogliere con il suo sguardo giocoso e ironico le contraddizioni della nostra società, Francesco Muzzopappa ha saputo raccontare questi anni come nessun altro ha saputo fare con il suo umorismo e la sua energia affrontando generi diversi, da la storia al romanzo. In particolare, nel romanzo Sarò breve, uscito per Fazi nel 2022, il protagonista Ennio Rovere, affermato mobiliere brianzolo, fa i conti con la sua famiglia e la sua vita attraverso la forma del testamento che diventa, dall'aldilà, un “giudizio universale” su chi lo amava e chi no. Un romanzo esilarante che fa riflettere anche sulle dinamiche lavorative e familiari.

Tra le tante proposte, la giuria ha deciso all'unanimità di premiare un giovane umorista, segno di speranza e continuità verso un modo di guardare e raccontare il mondo che Giovannino Guareschi avrebbe certamente apprezzato.

La premiazione alla presenza dell'autore domenica 28 maggio al Museo Guareschi di Roncole Verdi.


Francesco Muzzopappa

Nato a Bari ma milanese ormai da anni, è uno tra i più conosciuti e apprezzati copywriter italiani. Per Fazi Editore ha pubblicato i romanzi Una posizione scomoda (2013), Affari di famiglia (2014), Dente per dente (2017), vincitore del Premio Troisi, Heidi (2018), i primi tre tradotti in Francia dall’editore Autrement e accolti con grande favore dalla critica, mentre del 2020 è la raccolta di racconti Un uomo a pezzi. Per De Agostini ha pubblicato diversi libri destinati ai più piccoli, affermandosi anche come scrittore per ragazzi (Premio Selezione Bancarellino 2021 per Il primo disastroso libro di Matt ).

venerdì 12 maggio 2023

Cavez / Massimo Cavezzali (1950-2023)

 Ciao Cavez! 

Ci ha lasciati il 9 maggio 2023 Massimo Cavezzali, il divertentissimo cartoonist nato nel 1950 a Ravenna


DIO s.p.a. di Massimo Cavezzali (Autore)

Acme 1991


Il fumettista Massimo Cavezzali, in arte "Cavez", autore di tante divertenti biografie a fumetti di musicisti, a partire da quella di Vasco Rossi, così come di folgoranti vignette e personaggi come la papera sexy Ava o Kika la ragazza dei gatti, è morto mercoledì 10 maggio all'età di 73 anni. La notizia della scompara è stata diffusa via social.

Nato a Ravenna l'11 febbraio 1950 e fiorentino d'adozione, Cavezzali esordisce negli anni Settanta sulla rivista di fumetti "Il Mago". In seguito collabora con i quotidiani "L'Unità", "Paese Sera", "La Repubblica" (per l'inserto "Musica", per il quale ha realizzato dei ritratti-caricatura di cantanti famosi), con "Tuttolibri" (l'inserto letterario del quotidiano "La Stampa"), i settimanali "Dolly", "Il Monello", "Tango" (supplemento satirico dell'"Unità") e le riviste "Comix", "Lupo Alberto", "Il Grifo"

Assieme ad altri giovani autori dell'epoca, inoltre, tra la fine degli anni '80 e i primi anni '90 ha pubblicato i suoi fumetti in riviste specializzate quali "Hey Rock" (editore Coniglio) sulla quale vengono pubblicate le omonime strisce, "Animal Comic" e "Cuori Solitari" (Acme editore).

Cavezzali, tra le tante cose, è stato il creatore di Ava, una papera dotata di sex appeal, nata per uno scherzoso omaggio a Carl Barks. Il nome della papera antropomorfa, sexy e disinibita all'inseguimento del successo e dell'amore, si deve al il giornalista Vincenzo Mollica. Altre sue strisce famose erano quelle dedicate a Dio e all'omino con il nasone, senza fronte e gli occhi spalancati sul mondo a diffondere con sarcasmo e ironia perle di saggezza.

Ha pubblicato molti libri che raccolgono le sue vignette e le sue storie a fumetti, tra i quali "Piglia e Dalla in concerto" e "Padre figlio e spirito tanto". Cavezzali si è dilettato di musica, passione rispecchiata da moltissime vignette e storie sul tema. Per l'editore Coniglio ha pubblicato "Ogni volta che sono Vasco", volume monografico che racconta una versione ironica della biografia del celebre cantante rock Vasco Rossi.




giovedì 9 marzo 2023

100 anni con JACOVITTI

 

100 anni con Jacovitti, pubblicato da Balloon’s Art
autori 
Stefano Milioni, giornalista e scrittore, e Edgardo Colabelli, fondatore dello Jacovitti Club e della Casa Museo Benito Jacovitti


Il  9 marzo 2023 si celebra il centenario della nascita del Grande Jac, e per l'occasione è stato preparato un libro biografico con la storia della sua vita ricco di foto e naturalmente tanti disegni anche inediti.
La prefazione è di Vincenzo Mollica ed il grande Giorgio Cavazzano ha realizzato un omaggio grafico al suo Maestro.
La copertina è stata elaborata dal suo erede Luca Salvagno.

 W JACOVITTI!!



Il 9 marzo 1923, nasceva a Termoli, sua immensità, Benito Franco Giuseppe Jacovitti, un fumettista italiano autore di celebri personaggi dei fumetti come Cocco Bill e Cip l'arcipoliziotto, di romanzi grafici come Kamasultra e del celebre Diario Vitt, edito dal 1949 e che fra gli anni sessanta e settanta arrivò a vendere decine di migliaia di copie.
Arcangelo Carrera








Oggi ricorre il centenario della nascita dell'incommensurabile Benito Jacovitti (scomparso nel 1997) e in questa occasione sarà presentato al museo MAXXI il bel libro "100 anni con Jacovitti". Approfitto per riproporre l'intervista "senza peli sulla lingua" che feci a Jac per "Il Popolo" nell'ottobre del 1992 (anno in cui ricevette il prestigioso premio Yellow Kid a Lucca) e ripubblicata nel novembre 2012 sulle pagine del n.2 di Buduàr, che posto qui. 
Conoscevo e frequentavo Jac già dalla metà degli anni '70 (al Salone di Bordighera) oltre ad adorarlo da quando avevo 5 anni, quindi la chiacchierata non si esaurì con l'intervista e prima dei saluti mi volle regalare delle sue tavole originali ("Aspetta, solo questa? Ti do anche quest'altra...").
Marco De Angelis


Benito Jacovitti, 9 marzo 1923
Fabio Magnasciutti












La rara e poco nota autobiografia a fumetti di Benito Jacovitti
da Fumettologica.it




Biografia

Benito Franco Jacovitti nasce a Termoli, in provincia di Campobasso, il 9 marzo 1923.

La madre, Elvira Talvacchio, aveva lontane origini albanesi, tanto che fino all’eta’ di sei-sette anni Jacovitti parlava perfettamente albanese, che unito alla gia’ fervida fantasia di bambino e al dialetto molisano, lo faceva  contare fino a 10 cosi’: onza, donza, trinza, quaraqua, rinza  melaga, dunza, rif,raf e rof.

Il padre Michele Iacovitti (notate che la I e’diventata J solo per un vezzo artistico) faceva il ferroviere ed era affascinato dalle figure politiche forti (da cui i nomi assegnati al figlio per fortuna evitando Adolfo),  come secondo lavoro faceva l’operatore in una sala di proiezione cinematografica, cosa che regalo’al piccolo Jac, la possibilita’di vedere centinaia di films. I  western erano quelli preferiti.

Aveva due fratelli Maria e il piccolo Mario, e dato che erano abbastanza poveri, lui da bravo fratello maggiore costruiva loro i giocattoli, con forbici, ago e filo creava pupazzi di stoffa, e poi trenini, casette, automobiline.

A sei anni inizio’a disegnare le prime storie a vignette sui lastroni di pietra che ricoprivano le strade di Termoli. La gente si fermava a guardare. Erano i suoi primi ammiratori.

A 8 anni Benito, e tutta la famiglia, lascio’Termoli per Ortona a Mare, poi  Macerata dove frequento’ le elementari…

Infine giunse a Firenze, dove  frequento’la scuola d’arte e il liceo artistico.

Ed e’proprio qui al liceo di Firenze che gli venne affibbiato il soprannome di “Lisca di pesce”, tanto era alto e magro, e con una lisca di pesce rossa firmera’quasi tutte le sue tavole.

Sempre al liceo artistico di Firenze disegno’le prime vignette per i suoi compagni, Franco Zeffirelli era uno di questi; quindi fece le sue prime caricature, prima per i soldati tedeschi, e alla fine della guerra, per i soldati americani.

Nel 1939 pubblico’, presso la casa editrice torinese “La Taurina”, l’unica storia seria della sua carriera: ‘L’eroe delle cinque giornate’ sull’insurrezione popolare del 1848 milanese.<br>Inizio’a collaborare con il settimanale umoristico fiorentino ‘Il Brivido’, poi con il periodico satirico ‘Il Travaso’, e soprattutto con il famoso giornale per ragazzi ‘Il Vittorioso’ (dal 1939 al 1967).

A Firenze Jacovitti visse e subi’, come tutti gli italiani, la seconda guerra mondiale, e quando c’erano i bombardamenti lui non andava nei rifugi, ma  sui terrazzi dei palazzi, per vedere le bombe cadere, sentirne il sibilo, ascoltarne il rumore assordante, anche se aveva una paura tremenda, ma tant’e’questo era Jac.

Solo un volta si nascose in un rifugio, una cantina, e passo’tutta la notte nascosto sotto un pianoforte. Da quella postazione protetta vide due bellissime gambe, delle quali si innamoro’. Erano le gambe di Floriana Jodice, quella che divenne poi sua moglie e da cui ebbe una figlia: Silvia

Nel 1946 si stabili’ definitivamente a Roma, qui conobbe e lavoro’con personaggi come Marchesi, Metz, Fellini, Mosca, Steno. Facevano i ritratti, le caricature per gli americani. Erano i ragazzi del ‘Bertoldo’ e del ‘Marc’Aurelio’, i giornali di satira di quei tempi.

Cosi’ la sua carriera iniziata a Firenze, continuo’nella capitale. Qui, oltre  a continuare a collaborare con ‘Il Vittorioso’ prosegui’  la realizzazione del ‘Diario Vitt’ per la casa editrice A.V.E.

Dal 57 al 67 lavoro’ al supplemento ragazzi de ‘Il Giorno’, ed e’qui che il 28 marzo del 1957 nacque Cocco Bill.

Per tutti gli anni settanta e fino al 1982, Jacovitti collaboro’ con ‘Il Corriere dei Ragazzi’ e con il ‘Corriere dei Piccoli’.

Nel 1973 lavoro’ per Linus, chiamato dall’allora direttore Oreste del Buono. Ma se ne ando’presto perche’, oltre alle proteste dei vari gruppi dell’estrema destra e sinistra che aveva preso in giro nella sua storia e che lo avevano minacciato di morte, in una vignetta, al posto della carta igenica, disegno’una copia della rivista che lo aveva assunto da pochi mesi. La vignetta fu censurata, Jac non amava le censure, e se ne ando’

Ma qualcosa di simile era gia’successo quando scrisse ‘abbasso il Papa’al bordo di una vignetta per una campagna elettorale della D.C. Aveva poi nascosto la frase sotto il nero, ma al momento di dare il colore, che allora si dava sul retro la scritta apparve in controluce. Non fece piu’la campagna elettorale. Era il 1948 ed erano schierati da una parte la Democrazia Cristiana, dall’altra il Fronte Democratico Popolare delle sinistre.

Jacovitti lavoro’per ‘l’Europeo’, fece vignette per ‘Il Tempo’, ma anche per ‘il Male”Cuore’ e ‘Tango’.

Illustro’ il Pinocchio di Collodi, un personaggio molto amato da Jacovitti, tanto da illustrarlo tre volte. Due volte nelle illustrazioni a commento del racconto ed una storia a fumetti.

Gli venne proposto nel 1977 di realizzare ‘Il kamasultra’ con i testi di Marcello Marchesi. La cosa lo incuriosi’ e accetto’. Ma fu costretto a lasciare il Diario Vitt, perche’ disegnare soggetti a tema erotico non era certo cosa che poteva far piacere alla casa editrice cattolica, ovviamente.

E neanche alla moglie che lo sgrido’ moltissimo.

Ma Jac continuo’ imperterrito e inizio’la sua collaborazione con Playmen. Realizzo’ poi negli anni 80 ‘il Kamasutra spaziale’.

Lavoro’ molto nel campo della pubblicita’ ne ricordiamo alcune: i gelati Eldorado con Cocco Bill, la Facis con Pecor Bill, L’Olio Teodora con Zorry Kid, i salami Fiorucci, Il gatto Maramio, per i formaggini Mio. Il gioco dell’oca per l’Enel…

Le sue ultime collaborazioni furono per ‘il Giornalino’ delle Edizioni Paoline.

Fu insignito dell’onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana nel dicembre 1994 dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro.

Parlare dei personaggi di Jacovitti e’un compito arduo, sono tanti e tutti importanti. Ci sono i 3 P (Pippo Pertica e Palla) ai quali era affezionatissimo perché gli ricordavano i suoi compagni di scuola e Pippo in particolare , con cui si identificava.


By - Jacovitti.it – Sito ufficiale 

---------------------------------------------------------------


Su Rayplay: